REGIONE LAZIO GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE DI CONCERTO

Documenti analoghi
Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori. 11/08/ BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N Supplemento n.

REGIONE LAZIO GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE DI CONCERTO

TRA REGIONE LAZIO VISTA. la determinazione dirigenziale n del cui si rinvia per relationem anche per la motivazione del presente atto PREMESSO CHE

SCHEMA DI CONVENZIONE TRA IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI E LA REGIONE CAMPANIA VISTO

CONVENZIONE TRA IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI E LA REGIONE MOLISE

REGIONE LAZIO GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE DI CONCERTO

SCHEMA DI CONVENZIONE TRA IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI E LA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO Area: PROGRAMM. DELL'OFF. FORMAT.

REGIONE LAZIO GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE DI CONCERTO

DELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: FORMAZ., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIV., DIR. STUDIO Area: PROGRAMM. DELL'OFF. FORMAT.

REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE

GIOVANI FRANCESCA. Decreto soggetto a controllo di regolarità contabile ai sensi della D.G.R. n. 548/2012

DELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: FORMAZ., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIV., DIR. STUDIO Area: PROGR., ORGAN. E ATT.OFF.ISTR., DIR.ST.SCOL. UNIV.

DELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: SVILUPPO ECONOMICO E ATTIVITA PRODUTTIVE Area: ECONOMIA DEL MARE

REGIONE LAZIO GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE DI CONCERTO

DELIBERAZIONE N. DEL POLITICHE DEL BILANCIO, PATRIMONIO E DEMANIO IL DIRETTORE IL PRESIDENTE IL DIRETTORE L' ASSESSORE

DELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO Area: PROGRAMM. DELL'OFF. FORMAT.

Delibera della Giunta Regionale n. 722 del 16/12/2015

REGIONE LAZIO GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE DI CONCERTO

Direzione Regionale: INFRASTRUTTURE E POLITICHE ABITATIVE Area: AFFARI GENERALI

REGIONE LAZIO GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE DI CONCERTO

REGIONE LAZIO GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE DI CONCERTO

DELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: POLITICHE SOCIALI, AUTONOMIE, SICUREZZA E SPORT Area: POL.MIGR. INT.SOC. RAPP.IST. DI ASSIST. E BENEF.

DELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: POLITICHE SOCIALI, AUTONOMIE, SICUREZZA E SPORT Area: LEG.SOC.LE ST.RIC. CONT.PR.LIV. INT.FIN.FONDI EUR.

REGIONE LAZIO GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE DI CONCERTO

REGIONE LAZIO GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE DI CONCERTO

DELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: INFRASTRUTTURE, AMBIENTE E POLITICHE ABITATIVE Area: PIANI E PROGRAMMI DI EDILIZIA RESIDENZIALE

REGIONE LAZIO GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE DI CONCERTO

ASSESSORATO BILANCIO, PROGR. ECONOM.-FINANZ. E PARTECIP. IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO L' ASSESSORE IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO L' ASSESSORE

DELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: SALUTE E INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA Area: SAN. PUBBL., PROM. SALUTE, SIC. ALIM.

DELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: INFRASTRUTTURE, AMBIENTE E POLITICHE ABITATIVE Area: PIANI PROGR. E INTERV. DI EDILIZIA RESID.

AVVISO COMUNE TRA REGIONE LOMBARDIA - DG ISTRUZIONE FORMAZIONE E LAVORO E LE PARTI SOCIALI (di seguito, denominate PARTI) VISTO

L A G I U N T A R E G I O N A L E

REGIONE LAZIO GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE DI CONCERTO

REGIONE LAZIO GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE DI CONCERTO

DELIBERAZIONE N X / 4440 Seduta del 30/11/2015

PROVINCIA DI VICENZA

DELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: RISORSE UMANE E SISTEMI INFORMATIVI Area: ATTIVITA' ISTITUZIONALI PRESIDENZA DELLA GIUNTA REGIONALE

Direzione Regionale: FORMAZ., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIV., DIR. STUDIO Area: RICERCA E INNOVAZIONE

DELIBERAZIONE N. DEL ASSESSORATO POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA DIPARTIMENTO PROGRAMMAZ. ECONOMICA E SOCIALE

DELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: INFRASTRUTTURE, AMBIENTE E POLITICHE ABITATIVE Area: SISTEMI NATURALI

REGIONE LAZIO GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE

FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO PROGRAMM. DELL'OFF. FORMAT. E DI ORIENTAMENTO DETERMINAZIONE. Estensore IZZO GENOVEFFA

DELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: INFRASTRUTTURE, AMBIENTE E POLITICHE ABITATIVE Area: COORD. ERP E RECUP. ABITAZ. NEI CENTRI STORICI

REGIONE LAZIO GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE DI CONCERTO

DELIBERAZIONE N. DEL FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO FORMAZIONE, RICERCA, SCUOLA, UNIVERSITA

REGIONE LAZIO GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE DI CONCERTO

REGIONE LAZIO. 22/12/ prot. 802 GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE

REGIONE LAZIO GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE DI CONCERTO

REGIONE LAZIO GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE DI CONCERTO

Direzione Regionale: AGENZIA REGIONALE DEL TURISMO Area: FORMAZIONE, PROFESS. TURISTICHE E TUT. DEL TURISTA

DETERMINAZIONE. Estensore FARINA DOMENICO. Responsabile del procedimento FARINA DOMENICO. Responsabile dell' Area P. FERLITO

Santo Romano Direttore dell Area Capitale Umano e Cultura

REGIONE LAZIO GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE DI CONCERTO

LA RETE DEI SERVIZI PER LE POLITICHE DEL LAVORO

Regione Calabria DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA REGIONALE

Direzione Regionale: POLITICHE SOCIALI, AUTONOMIE, SICUREZZA E SPORT Area: POL.MIGR. INT.SOC. RAPP.IST. DI ASSIST. E BENEF.

REGIONE LAZIO GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE DI CONCERTO

Legge Regionale n Norme in materia di accreditamento ai servizi per il lavoro

REGIONE LAZIO GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE DI CONCERTO

PROVINCIA DI BARLETTA ANDRIA TRANI

Dipartimento: DIPARTIMENTO PROGRAMMAZ. ECONOMICA E SOCIALE Direzione Regionale: POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA Area:

REGIONE LAZIO GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE DI CONCERTO

Dipartimento: DIPARTIMENTO SOCIALE Direzione Regionale: ISTRUZIONE, FORMAZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO Area:

DELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: RISORSE UMANE E SISTEMI INFORMATIVI Area: INNOV. TECNOL., GEST. SIST. INF. STAT. - U.R.

DELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: SALUTE E POLITICHE SOCIALI Area: SUSSIDIARIETA' ORIZZONTALE, TERZO SETTORE E SPORT

REGIONE LAZIO GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE DI CONCERTO

FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO DETERMINAZIONE. Estensore POLINARI ANTONELLA. Responsabile del procedimento POLINARI ANTONELLA

Legge Regionale 30 gennaio 2017, n. 4

DELIBERAZIONE N. DEL. alienazione complesso sportivo "Campi da tennis" ("Le querce") sito nel Comune di Sabaudia via Arezzo.

REGIONE LAZIO GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE DI CONCERTO

REGIONE LAZIO GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE DI CONCERTO

Direzione Regionale: POLITICHE SOCIALI, AUTONOMIE, SICUREZZA E SPORT Area: INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA POLITICHE DEL BILANCIO, PATRIMONIO E DEMANIO

REGIONE MOLISE GIUNTA REGIONALE

FORMAZ., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIV., DIR. STUDIO PROGRAMM. DELL'OFF. FORMAT. E DI ORIENTAMENTO DETERMINAZIONE. Estensore CASCINO STEFANO

DELIBERAZIONE N. DEL ASSESSORATO POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO L' ASSESSORE IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO L' ASSESSORE

DELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: RISORSE UMANE E SISTEMI INFORMATIVI Area: TRATTAMENTO DI PREVIDENZA E QUIESCENZA

REGIONE MOLISE GIUNTA REGIONALE

DELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: AMBIENTE E SISTEMI NATURALI Area: GIURIDICO - CONTABILE - AMMINISTRATIVA

Direzione Regionale: AGENZIA REGIONALE DEL TURISMO Area: PROGRAMMAZ. TURISTICA E INTERVENTI PER LE IMPRESE PRESIDENZA DELLA GIUNTA REGIONALE

REGIONE LAZIO GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE DI CONCERTO

DETERMINAZIONE. Estensore FIORENTINI NICOLETTA. Responsabile del procedimento FERRARO CARLA. Responsabile dell' Area A. FUSCO

REGIONE MOLISE GIUNTA REGIONALE

REGIONE LAZIO GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE DI CONCERTO

FORMAZ., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIV., DIR. STUDIO PROGRAMM. DELL'OFF. FORMAT. E DI ORIENTAMENTO DETERMINAZIONE. Estensore VELLI RAFFAELLA

REGIONE LAZIO. 09/06/ prot. 290 GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE

DECRETO N Del 03/07/2017

(MAGGI ALESSANDRA) (TUFI STEFANIA) (F. BARBAGALLO) (M. MARAFINI) L' ESTENSORE IL RESP. PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE RESPONSABILE IL DIRETTORE REGIONALE

SCHEMA DI CONVENZIONE

REGIONE MOLISE GIUNTA REGIONALE

REGIONE LAZIO. 07/04/ prot. 197 GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE

REGIONE LAZIO GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE DI CONCERTO

DELIBERAZIONE N. DEL ASSESSORATO POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA DIPARTIMENTO PROGRAMMAZ. ECONOMICA E SOCIALE

DELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA Area: TERRITORIO RURALE, CREDITO E CALAMITA' NATURALI

FORMAZ., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIV., DIR. STUDIO PROGRAMM. DELL'OFF. FORMAT. E DI ORIENTAMENTO DETERMINAZIONE. Estensore MACRI' IRENE

ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONE PROFESSIONALE, COOPERAZIONE E SICUREZZA SOCIALE

Decreto Legislativo 14 settembre 2015 n Riflessi per i servizi per il lavoro

Delibera della Giunta Regionale n. 892 del 14/12/2010

REGIONE LAZIO GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE DI CONCERTO

DELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: ATTIVITA' DI CONTROLLO E COORD. FUNZ. DI VIGILANZA Area: RAPP. CON LE ISTITUZ. DI ASSISTENZA E BENEFICIENZA

Transcript:

REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL 349 21/06/2016 GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N. 9169 DEL 16/06/2016 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: Area: Direzione regionale lavoro Prot. n. del OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: approvazione dello schema del "Patto per le Politiche Attive" tra la Regione Lazio e le Parti Sociali (RANIOLO ORIANA) (RANIOLO ORIANA) (M. NOCCIOLI) L' ESTENSORE IL RESP. PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE RESPONSABILE IL DIRETTORE REGIONALE ASSESSORATO PROPONENTE LAVORO, PERSONALE, E PARI OPPORTUNITA' (Valente Lucia) L'ASSESSORE DI CONCERTO ALL'ESAME PREVENTIVO COMM.NE CONS.RE COMMISSIONE CONSILIARE: Data dell' esame: VISTO PER COPERTURA FINANZIARIA: IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE PROGRAMMAZIONE ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO con osservazioni senza osservazioni SEGRETERIA DELLA GIUNTA Data di ricezione: 17/06/2016 prot. 364 ISTRUTTORIA: IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE COMPETENTE IL SEGRETARIO DELLA GIUNTA IL PRESIDENTE Pagina 1 / 5 Richiesta di pubblicazione sul BUR: NO

Oggetto: approvazione dello schema del Patto per le Politiche Attive tra la Regione Lazio e le Parti Sociali LA GIUNTA REGIONALE SU PROPOSTA dell Assessore Lavoro, Pari Opportunità, Personale; VISTI l art. 117 della Costituzione e, in particolare, il comma 2, lettera m); lo Statuto della Regione Lazio; la Raccomandazione del Consiglio dell 8 luglio 2014 (2014/C 247/11) sul Programma nazionale di Riforma 2014 dell Italia e che formula un parere del Consiglio sul programma di stabilità 2014 dell Italia e la Raccomandazione del Consiglio (2015/C 272/16) del 14 luglio 2015 sul programma nazionale di riforma 2015 e che formula un parere del Consiglio sul programma di stabilità 2015 dell Italia; la Raccomandazione del Consiglio sull'inserimento dei disoccupati di lungo periodo nel mercato COM (2015) 462 del 17/09/2015, che invita gli Stati membri a sostenere la registrazione delle persone in cerca di lavoro e un maggiore orientamento al mercato del lavoro delle misure di inserimento ; la Legge 23 luglio 1991, n. 223 Norme in materia di cassa integrazione, mobilità, trattamenti di disoccupazione, attuazione di direttive della Comunità europea, avviamento al lavoro ed altre disposizioni in materia di mercato del lavoro e s.m.i.; la Legge 16 gennaio 2003, n. 3 Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione e, in particolare, l articolo 11; il Decreto legislativo 9 luglio 2003, n.216 "Attuazione della direttiva 2000/78/CE per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro ; il Decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276 Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro, di cui alla legge 14 febbraio 2003, n. 30 e, in particolare, gli articoli 4, 5 e 6 del Capo I e s.m.i; il Decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198 Codice delle pari opportunità tra uomo e donna a norma dell articolo 6 della legge 28 novembre 2005 n. 246 ; la legge 7 aprile 2014, n. 56 Disposizioni sulle Città Metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni e, in particolare, l articolo 1, commi 44, 85 e 86, che disciplinano, rispettivamente, le funzioni fondamentali delle province, le ulteriori funzioni fondamentali delle province con territorio interamente montano e confinanti con Paesi stranieri e le ulteriori funzioni fondamentali delle città metropolitane; la legge 10 dicembre 2014, n. 183 Deleghe al Governo in materia di riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, nonché in materia di riordino della disciplina dei rapporti di lavoro e dell'attività ispettiva e di tutela e conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro e, in particolare, l articolo 1, commi 3 e 4, che disciplinano, rispettivamente, il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive, l istituzione di un Agenzia nazionale per l occupazione con attribuzione alla stessa di competenze gestionali in materia di servizi per l impiego, politiche attive e ASpI nonché il rafforzamento delle funzioni di monitoraggio e valutazione delle politiche e dei servizi e la valorizzazione delle sinergie tra servizi pubblici e privati; il decreto legge 19 giugno 2015, n. 78 convertito, con modifiche, dalla legge 6 agosto 2015, n. 125 Disposizioni urgenti in materia di enti territoriali. Disposizioni per garantire la continuità dei dispositivi di sicurezza e di controllo del territorio. Razionalizzazione delle spese del Servizio sanitario nazionale nonché norme in materia di rifiuti e di emissioni industriali e, in particolare, l articolo 15 che stabilisce che, allo scopo di garantire livelli essenziali di prestazioni in materia di Pagina 2 / 5

servizi e politiche attive del lavoro, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, le regioni e le province autonome, definiscano, con accordo in Conferenza unificata, un piano di rafforzamento dei servizi per l'impiego ai fini dell'erogazione delle politiche attive, mediante l'utilizzo coordinato di fondi nazionali e regionali, nonché dei programmi operativi cofinanziati dal Fondo Sociale Europeo e di quelli cofinanziati con fondi nazionali negli ambiti di intervento del Fondo Sociale Europeo, nel rispetto dei regolamenti dell'unione europea in materia di fondi strutturali; il decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 150 Disposizioni per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive, ai sensi dell'articolo 1, comma 3, della legge 10 dicembre 2014, n. 183 ; la legge regionale 7 agosto 1998, n. 38: "Organizzazione delle funzioni regionali e locali in materia di politiche attive per il lavoro" e s.m.i.; la Legge regionale 18 Settembre 2007, n. 16 Disposizioni dirette alla tutela del lavoro, al contrasto e all'emersione del lavoro non regolare ; la l.r. n. 17/2015 che ha riconosciuto alla Regione Lazio la competenza della materia del lavoro già delegata alle province; il regolamento 6 settembre 2002, n. 1 Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale e s.m.i.; l Accordo Quadro tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano in materia di politiche attive, adottato in sede di Conferenza permanente Stato, Regioni e Province autonome il 30 luglio 2015; l Accordo adottato in sede di Conferenza permanente Stato, Regioni e Province autonome il 20 ottobre 2015 relativo allo schema di convenzione riferito alla fase transitoria di cui al decreto legge 78/2015, convertito dalla legge 125/2015 e al d.lgs. 150/2015; la deliberazione della Giunta regionale 30 settembre 2014, n. 632 Disciplina del contratto di ricollocazione ; la circolare Inps n. 194 del 27 novembre 2015 con la quale sono state fornite indicazioni operative in materia di NASpI; la deliberazione della Giunta regionale 14 dicembre 2015, n. 739 con la quale è stato approvato lo schema di convenzione tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e la Regione per regolare i relativi rapporti e obblighi in relazione alla gestione dei servizi e delle politiche attive del lavoro nel territorio della Regione Lazio in attuazione dell art. 11 del d.lgs 150/2015 cui si rinvia per relationem anche per la motivazione del presente atto; la Convenzione sottoscritta tra la Regione Lazio e il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali il 17 dicembre 2015, a seguito della deliberazione della Giunta regionale 14 dicembre 2015, n. 739; la determinazione dirigenziale n. G16567 del 22 dicembre 2015 concernente Attuazione della D.G.R. del 14 dicembre 2015, n. 739 "Approvazione schema di convenzione tra Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e Regione Lazio per regolare i relativi rapporti e obblighi in relazione alla gestione dei servizi e delle politiche attive del lavoro nel territorio della Regione Lazio in attuazione dell'articolo 11 del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 150 "Disposizioni per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive, ai sensi dell'articolo 1, comma 3, della legge 10 dicembre 2014, n. 183". Approvazione schema di convenzione tra Regione e Città metropolitana di Roma Capitale e Enti di area vasta. ; la Convenzione sottoscritta tra la Regione Lazio e la Città metropolitana di Roma Capitale il 30 dicembre 2015 e tra la Regione Lazio e le Province il 4 gennaio 2016 (Provincia di Frosinone), il 20 gennaio 2016 (Province di Rieti e Viterbo), il 1 febbraio 2016 (Provincia di Latina); Pagina 3 / 5

la deliberazione della Giunta regionale 24 maggio 2016 n. 275, con la quale sono state approvate le "Azioni di Rafforzamento del Sistema dei Servizi per il Lavoro del Lazio 2016-2017" cui si rinvia per relationem anche per le motivazioni del presente atto PREMESSO CHE l Accordo Quadro in materia di politiche attive per il lavoro del 30 luglio 2015 stabilisce che alle Regioni compete la gestione operativa delle politiche attive e la responsabilità delle articolazioni territoriali pubbliche (CPI) ad esse preposte; l Accordo Quadro richiama, altresì, l impegno congiunto del Governo e delle Regioni a garantire, nella fase di transizione verso un diverso assetto di competenze, la continuità di funzionamento dei Centri per l impiego e del personale in essi impiegato, assicurandone il miglior rapporto funzionale con le Regioni, prevedendo, l impegno alla definizione congiunta di un Piano generale di raccordo delle azioni di politica attiva per il lavoro per il rafforzamento dei servizi per l impiego anche attraverso l utilizzo delle risorse del Fondo Sociale Europeo; CONSIDERATO CHE: in data 17 dicembre 2015 è stata stipulata la convenzione tra la Regione Lazio e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali; in data 30 dicembre 2015 è stata stipulata la convenzione tra la Regione Lazio e la Città metropolitana di Roma; in data 4 gennaio 2016 è stata stipulata la convenzione tra la Regione Lazio e la Provincia di Frosinone; in data 20 gennaio 2016 è stata stipulata la convenzione tra la Regione Lazio e la Provincia di Viterbo; in data 20 gennaio 2016 è stata stipulata la convenzione tra la Regione Lazio e la Provincia di Rieti; in data 1 febbraio 2016 è stata stipulata la convenzione tra la Regione Lazio e la Provincia di Latina; che in attuazione della nuova programmazione comunitaria 2014/2020 e del POR/FSE Lazio, è stato emanato il primo bando sul contratto di ricollocazione, che costituisce il veicolo centrale per l erogazione dei livelli essenziali delle prestazioni. al fine di dare piena attuazione al d.lgs. n. 150/2015, si dovrà attendere il decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di cui all art. 2, comma 1, del d.lgs. n. 150/2015, il quale dovrà sia specificare i livelli essenziali delle prestazioni (LEP) sia per garantire su tutto il territorio nazionale sia determinare i tempi entro i quali le diverse categorie di utenti, ivi compresi i disoccupati non beneficiari di prestazioni a sostegno del reddito, debbono essere convocati nonché i tempi e le modalità di definizione del percorso di inserimento o di reinserimento lavorativo; con deliberazione della Giunta regionale 24 maggio 2016 n. 275, sono state approvate le "Azioni di Rafforzamento del Sistema dei Servizi per il Lavoro del Lazio 2016-2017" tra cui l Azione 1 che prevede la formazione del personale dei CpI finalizzata alla erogazione dei servizi previsti dalle citate convenzioni; la circolare del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali n. 34/2015 ha previsto che, nelle more della piena operatività del portale nazionale delle politiche del lavoro, le dichiarazioni di immediata disponibilità (DID) continueranno a essere sottoscritte presso il Centro per l Impiego o saranno rilasciate dai sistemi informativi regionali esistenti che già prevedono tale modalità; le citate Azioni di rafforzamento dei servizi e delle misure di politica attiva del lavoro prevedono, tra l altro un azione di rafforzamento degli organici dei CpI; Pagina 4 / 5

il sistema di politiche attive regionale, basato sul Contratto di ricollocazione, condivide con il modello nazionale molti punti tra cui la valorizzazione delle capacità della persona e il pagamento del corrispettivo prevalentemente a risultato occupazionale avvenuto; nelle more della piena attuazione del d.lgs. n. 150/2015, la Regione Lazio necessita di strumenti efficaci a supporto delle persone impegnate nella ricerca di occupazione; ATTESO CHE la Regione Lazio, in coerenza con le Raccomandazioni del Consiglio europeo e con gli orientamenti nazionali, vuole contribuire alla piena attuazione degli interventi proposti dalle riforme del mercato del lavoro avviate dall Italia a partire dal 2012, garantendo l offerta dei livelli essenziali di politica attiva per i lavoratori disoccupati e l applicazione delle innovazioni normative introdotte di recente; la Regione Lazio attua il modello di gestione dei servizi e delle politiche attive del lavoro stabilito nella Convenzione del 17 dicembre 2015, mediante il coinvolgimento dei soggetti pubblici e privati accreditati ai servizi al lavoro e alla formazione; CONSIDERATO, pertanto, opportuno condividere e attuare un programma strategico di implementazione dei servizi per il lavoro che consenta la migliore realizzazione di un piano regionale per le politiche attive del lavoro che vede come protagoniste anche le parti sociali attraverso la stipula di una Patto per le Politiche Attive tra la Regione Lazio e le Parti Sociali; RITENUTO necessario, per le motivazioni sopra espresse, approvare: 1. lo schema del Patto per le Politiche Attive tra la Regione Lazio e le Parti Sociali di cui all allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; Il presente provvedimento non comporta oneri a carico del bilancio regionale; Esperita la procedura di concertazione con le Parti sociali in data 30 maggio 2016; Tutto ciò premesso che costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto DELIBERA 1. di approvare lo schema del Patto per le Politiche Attive tra la Regione Lazio e le Parti Sociali di cui all allegato A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; Il presente provvedimento non comporta oneri a carico del bilancio regionale; Il Presidente o l Assessore al Lavoro, Personale, Pari Opportunità procederà alla sottoscrizione del Patto per le Politiche Attive di cui al succitato allegato A. La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul sito istituzionale della Regione Lazio, canale tematico Lavoro. Pagina 5 / 5

ALLEGATO A PATTO PER LE POLITICHE ATTIVE TRA LA REGIONE LAZIO E LE PARTI SOCIALI PREMESSO CHE - la Regione Lazio è interessata da una fase di crescita economica tendenzialmente superiore al livello di crescita nazionale che, in quanto tale, merita di essere sostenuta a tutti i livelli; - i segnali di una ripresa della occupazione sono accompagnati dall incremento dei contratti a tempo indeterminato; - le nuove regole di ingresso nel mondo del lavoro, incidendo soprattutto sulla maggiore flessibilità in uscita e sulla minor durata complessiva degli ammortizzatori sociali, impongono di rafforzare le tutele della persona nel mercato del lavoro; - nel contesto della nuova globalizzazione, il sistema non è più in grado di assicurare i lavoratori contro il rischio di instabilità derivante dalla difficoltà del sistema delle imprese di resistere alla concorrenza anche internazionale; - è necessario introdurre un robusto meccanismo di assistenza alla ricerca di una nuova occupazione per supportare i lavoratori nelle più frequenti transizioni da un lavoro a un altro; - la Regione Lazio e le Parti Sociali sono interessate a costruire un apparato di servizi per il lavoro finalmente efficiente per i cittadini e capace di muoversi sul duplice versante delle politiche passive e delle politiche attive e integrato con il sistema dei servizi sul territorio; - a tal fine è necessario mettere in campo un organizzazione dei servizi per il lavoro che sappia, nel breve periodo, dare risposte concrete ai cittadini che perdono il posto di lavoro,

mettendo in sinergia tra loro la Regione e gli attori pubblici e privati di prossimità con i cittadini e il sistema delle imprese; - questa è una sfida sia per la Regione Lazio sia per le Parti Sociali che si candidano a governare la transizione verso il nuovo modello di politiche attive per lavoro introdotto dal d.lgs. n. 150/2015 rafforzando i servizi pubblici per il lavoro attraverso un confronto permanente; - il d.lgs. n. 150/2015 ha introdotto una nuova governance dei servizi per il lavoro ed ha individuato nuove competenze e strumenti nella gestione dei servizi per l impiego e delle politiche attive del lavoro, assegnando al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e all ANPAL un significativo ruolo di indirizzo nell ambito delle politiche attive e di definizione degli strumenti attuativi, ivi compreso il nuovo sistema informativo unitario e, al contempo, confermando alle Regioni le competenze in materia di programmazione di politiche attive del lavoro; VISTI: la Legge regionale n. 17/2015 che ha riconosciuto alla Regione Lazio la competenza della materia del lavoro già delegata alle province; l Accordo Quadro in materia di politiche attive per il lavoro, siglato il 30 luglio 2015, che richiama l impegno congiunto del Governo e delle Regioni a garantire, nella fase di transizione verso un diverso assetto di competenze, la continuità di funzionamento dei Centri per l Impiego e del personale in essi impiegato, prevedendo l impegno alla definizione congiunta di un Piano generale di raccordo delle azioni di politica attiva per il lavoro per il rafforzamento dei servizi per l impiego anche attraverso l utilizzo delle risorse del Fondo Sociale Europeo; la circolare Inps n. 194 del 27 novembre 2015 con la quale sono state fornite indicazioni operative in materia di NASpI; la circolare del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali n. 34 del 23 dicembre 2015, recante disposizioni per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive, ai sensi dell articolo 1, comma 3, della l. 10 dicembre 2014, n. 183 prime indicazioni sul d.lgs. n. 150/2015; la convenzione tra la Regione Lazio e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, sottoscritta in data 17 dicembre 2015, con la quale alla Regione Lazio restano assegnate:

1. le competenze in materia di programmazione di politiche attive del lavoro, di seguito indicate: a. identificazione della strategia regionale per l'occupazione, in coerenza con gli indirizzi generali definiti ai sensi dell'articolo 2, d.lgs. n. 150/2015; b. accreditamento degli enti di formazione, nell'ambito dei criteri definiti ai sensi dell'articolo 3, comma 4, d.lgs. n. 150/2015; c. accreditamento dei servizi per il lavoro, secondo i criteri definiti con decreto di cui all articolo 12, d.lgs. n. 150/2015; d. interventi volti a favorire l'inserimento lavorativo delle persone con disabilità. 2. alla Regione Lazio spetta inoltre la competenza in materia di gestione operativa e definizione degli obiettivi dei servizi e delle politiche attive e la responsabilità delle articolazioni territoriali pubbliche a esse preposte a partire dai Centri per l Impiego (di seguito CpI) e dal sistema di orientamento al lavoro; 3. la Regione Lazio procede a una pianificazione degli ambiti territoriali di riferimento e conseguente riorganizzazione delle sedi e del relativo personale, puntando alla valorizzazione delle competenze e alla realizzazione di politiche di prossimità al territorio attraverso la governance regionale; 4. la Regione Lazio attraverso i CpI, svolge in forma integrata, nei confronti dei disoccupati, lavoratori beneficiari di strumenti di sostegno al reddito in costanza di rapporto di lavoro e a rischio di disoccupazione, le attività previste dall articolo 18 e indicate dal Patto di servizio di cui all art. 20, d.lgs. n. 150/2015. Al tal fine la Regione Lazio procede alla riqualificazione del personale dei CPI, ove necessario, anche attraverso l assistenza tecnica di Italia Lavoro e Isfol; 5. la Regione Lazio si impegna a individuare misure di attivazione dei beneficiari di ammortizzatori sociali, a norma degli articoli 11, comma 1, lettera b), 21 e 22, d.lgs. n. 150/2015; 6. la Regione Lazio, al fine di attuare il collocamento mirato di cui alla legge 12 marzo 1999, n. 68 e s.m.i., garantisce un servizio di inserimento lavorativo dei disabili su base provinciale; la convenzione stipulata in data 30 dicembre 2015 tra la Regione Lazio e la Città metropolitana di Roma;

la convenzione stipulata in data 4 gennaio 2016 tra la Regione Lazio e la Provincia di Frosinone; la convenzione stipulata in data 20 gennaio 2016 tra la Regione Lazio e la Provincia di Viterbo; la convenzione stipulata in data 20 gennaio 2016 tra la Regione Lazio e la Provincia di Rieti; la convenzione stipulata in data 20 gennaio 2016 tra la Regione Lazio e la Provincia di Latina; la deliberazione di giunta regionale del 24 maggio 2016 con la quale si approvano le Azioni di Rafforzamento del Sistema dei Servizi per il Lavoro del Lazio 2016-2017". CONSIDERATO che: in via transitoria, a norma dell art. 11, comma 4, d.lgs. n. 150/2015, oltre che tramite i CpI, la Regione Lazio svolge i compiti, le funzioni e gli obblighi in materia di servizi e politiche attive del lavoro mediante il coinvolgimento dei soggetti accreditati a norma della DGR 15 aprile 2014, n. 198 e s.m.i.; in attuazione della nuova programmazione comunitaria 2014/2020 e del POR/FSE Lazio, è stato emanato il primo bando sul contratto di ricollocazione, che costituisce il veicolo centrale per l erogazione dei livelli essenziali delle prestazioni; al fine di dare piena attuazione al d.lgs. n. 150/2015, si dovrà attendere il decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di cui all art. 2, comma 1, del d.lgs. n. 150/2015, il quale dovrà sia specificare i livelli essenziali delle prestazioni (da ora LEP) da garantire su tutto il territorio nazionale sia determinare i tempi entro i quali le diverse categorie di utenti, ivi compresi i disoccupati non beneficiari di prestazioni a sostegno del reddito, debbono essere convocati nonché i tempi e le modalità di definizione del percorso di inserimento o di reinserimento lavorativo; la Regione Lazio ha predisposto, grazie al supporto di Italia Lavoro S.p.a., le azioni di rafforzamento rivolte ai CpI che prevedeno tra l altro la formazione del personale finalizzata alla erogazione dei servizi previsti dalle convenzioni; nelle suddette azioni, in particolare all azione 1 è previsto che, a partire dal mese di luglio 2016, i CpI del Lazio avviino il processo di pulizia delle liste e stipulino con ogni disoccupato, avente i requisiti per l iscrizione, il patto di servizio personalizzato; la circolare del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali n. 34/2015 ha previsto che, nelle more della piena operatività del portale nazionale delle politiche del lavoro, le dichiarazioni di immediata disponibilità (DID) continueranno a essere sottoscritte presso il Centro per

l Impiego o saranno rilasciate dai sistemi informativi regionali esistenti che già prevedono tale modalità; le Azioni di rafforzamento dei servizi e delle misure di politica attiva del lavoro prevedono, tra l altro, un azione di rafforzamento degli organici dei CpI, che tuttavia si stima essere non sufficiente a coprire il fabbisogno rilevato che risulta di gran lunga superiore al personale già operativo; il sistema di politiche attive regionale, basato sul Contratto di ricollocazione, condivide con il modello nazionale molti punti tra cui la valorizzazione delle capacità della persona e il pagamento del corrispettivo prevalentemente a risultato occupazionale avvenuto; l Assegno di Ricollocazione, introdotto dal d.lgs. n. 150/2015, può essere richiesto solo dai disoccupati percettori di NASpI la cui durata di disoccupazione ecceda i quattro mesi per ottenere un servizio di assistenza intensiva nella ricerca di lavoro ed è spendibile sia presso i CpI sia presso i servizi accreditati; nelle more della piena attuazione del d.lgs. n. 150/2015, la Regione Lazio necessita di strumenti efficaci a supporto delle persone impegnate nella ricerca di occupazione; SI CONVIENE QUANTO SEGUE 1. la Regione Lazio attua il modello di gestione dei servizi e delle politiche attive del lavoro stabilito nella Convenzione del 17 dicembre 2015, mediante il coinvolgimento dei soggetti pubblici e privati accreditati ai servizi al lavoro e alla formazione; 2. di considerare il Patto di Servizio personalizzato, di cui all art. 20, d.lgs. n. 150/2015, lo strumento con il quale il lavoratore disoccupato conferma lo stato di disoccupazione. Il Patto di servizio comprende sia il profilo personale di occupabilità del disoccupato sia le misure di politica attiva utili a garantire l attivazione dello stesso ai fini di un suo reinserimento occupazionale; 3. di istituire, con successivo atto della Regione Lazio, la Rete Regionale delle politiche per il Lavoro, composta dalle Parti sottoscriventi il presente Patto, dai CpI, dalle Associazioni rappresentanti gli Operatori privati accreditati ai servizi per il lavoro, dal Forum dei Giovani, dall Inps, dall Inail, dalle Camere di Commercio e dall Ufficio scolastico regionale; La Rete Regionale delle politiche per il lavoro attua l effettività delle opportunità di accesso ai servizi e alle misure di politica attiva sul territorio regionale a favore sia delle persone in cerca di occupazione sia delle imprese e ne opera il monitoraggio delle azioni;

La Rete Regionale delle politiche per il lavoro opera nel rispetto dei seguenti principi: a. centralità della persona; b. miglioramento dell efficienza dei servizi per il lavoro; c. condivisione di informazioni e accesso alle banche dati per garantire un monitoraggio costante dei dati relativi ai servizi erogati e alle prese in carico. 4. di confermare il Contratto di Ricollocazione quale strumento regionale prevalente di politica attiva per il lavoro di supporto alle persone impegnate nella ricerca di una occupazione; 5. di prevedere l attivazione di ulteriori misure di politica attiva supportate da specifiche azioni di sostegno al reddito destinate agli adulti che usciranno dagli ammortizzatori sociali; 6. di aggiornare i contenuti del Contratto di Ricollocazione a seguito della piena operatività del d.lgs. n. 150/2015, in particolare con riferimento al sistema di profiling nazionale, pur confermando la volontà di prevedere uno strumento di politica attiva regionale complementare e integrativo rispetto a quello nazionale, che si rivolga anche ai disoccupati non destinatari dell Assegno di ricollocazione; 7. la verifica e il monitoraggio dello stato di avanzamento lavori sarà effettuata entro sei mesi dalla sottoscrizione del presente atto. Roma, lì 2016 Letto, confermato e sottoscritto

Il Presidente pone ai voti, a norma di legge, il suesteso schema di deliberazione che risulta approvato all unanimità.