VESPRO DELLA BEATA VERGINE di CLAUDIO MONTEVERDI
UN PERCORSO NELLA MODERNITÀ DEL BAROCCO Chiostro di Santa Eufemia Sabato 9 luglio ore 19.30 VESPRO DELLA BEATA VERGINE di CLAUDIO MONTEVERDI direttore RINALDO ALESSANDRINI ensemble CONCERTO ITALIANO Nell Anno Giubilare della Misericordia, la Fondazione Carla Fendi ha voluto dedicare a Spoleto Festival dei 2Mondi un momento di intensa spiritualità con l esecuzione del VESPRO DELLA BEATA VERGINE di CLAUDIO MONTEVERDI. Affidato alla direzione del Maestro Rinaldo Alessandrini, il più illustre custode della tradizione barocca. IL VESPRO DELLA BEATA VERGINE è il capolavoro barocco di Claudio Monteverdi, un lavoro monumentale per dieci voci, due cori misti e orchestra, composto nel 1610 quale sua prima opera sacra. Viene eseguito in questa occasione nella versione vivida e brillante dell ensemble Concerto Italiano, diretto da Rinaldo Alessandrini, tra i gruppi italiani che si sono imposti negli ultimi anni per aver rivoluzionato i criteri d esecuzione della musica antica, dal repertorio madrigalistico e monteverdiano in particolare fino a quello orchestrale e operistico per il repertorio settecentesco.
VESPRO DELLA BEATA VERGINE I Vespri della Beata Vergine sono stati pubblicati, assieme alla messa In illo tempore nel 1610 con la dedica a Paolo V. In quegli anni Monteverdi era alla ricerca di un lavoro che potesse sostituire quello difficoltoso di Mantova, alla cui corte era in servizio dal 1601. La dedica e il viaggio a Roma non ebbero nessun successo al riguardo. Monteverdi tornò a Mantova e dovette aspettare fino al 1613, anno nel quale fu nominato maestro di cappella presso la Basilica di S. Marco a Venezia e dove rimase fino alla sua morte. La musica dei Vespri fu in realtà eseguita a Mantova, tra il 1607 e il 1610, durante le celebrazioni della santa dedicataria della Basilica Palatina, S. Barbara. In questa occasione la partitura prevedeva solamente un gruppo di dieci cantanti e il basso continuo. La pubblicazione del 1610 fu l occasione di una revisione di alcuni brani, secondo lo stile concertato (in particolar modo il Magnificat, che passa dalla sua versione originale a sei voci a quella più elaborata a sette con l aggiunta di strumenti obbligati), allo scopo di venire incontro alle esigenze di mercato e alle muove mode musicali, oltre all inserimento di altri mottetti, più genericamente legati alla liturgia mariana. La pubblicazione si presenta quindi come una raccolta singolarmente eterogenea e non necessariamente legata a una precisa data della liturgia dedicata alla Vergine. L intera opera è basata sull elaborazione di canti firmi di derivazione gregoriana, sui quali il compositore aggiunge una polifonia che va dalle sei alle dieci voci, secondo i stili più disparati, dal più osservato ed antico, a quello concertato, ormai alla moda, nuova frontiera della tecnica vocale della prima metà del secolo XVII.
RINALDO ALESSANDRINI Rinaldo Alessandrini è clavicembalista, organista e forte pianista oltre che fondatore e direttore di Concerto Italiano. Da trent anni sulla scena della musica antica, privilegia nelle scelte del suo repertorio la produzione italiana, cercando di riattribuire alle esecuzioni tutte quelle caratteristiche di cantabilità e mobile espressività che furono proprie allo stile italiano dei secoli XVII e XVIII. Oltre a curare l attività di Concerto Italiano conduce una intensa attività solistica, ospite dei festival di tutto il mondo, negli Stati Uniti, in Canada, in Giappone oltre che in Europa. La sua discografia che comprende non solo opere di compositori italiani ma anche di scuola tedesca, gli ha valso una messe notevole di distinzioni e riconoscimenti da parte della critica discografica (tra cui un Grand Prix du Disque e un Premio della Critica Discografica Tedesca oltreché ben cinque Gramophone Awards con Concerto Italiano, l ultimo dei quali nel 2015). Registra ora in esclusiva per Naive. Nel 2003 è stato nominato Chevalier dans l ordre des Arts et des Lettres dal Ministro francese della Cultura. È accademico dell Accademia Filarmonica Romana. Assieme a Concerto Italiano ha inoltre ricevuto nel 2003 il Premio Abbiati per l attività svolta.
CONCERTO ITALIANO Concerto Italiano è nato nel 1984. Dopo trentadue anni, con circa cento registrazioni all attivo e concerti in tutto il mondo, il gruppo si è imposto come un riferimento imprescindibile per il repertorio sei e settecentesco italiano. In particolar modo è stato apprezzato il lavoro rinnovatore che Concerto Italiano ha saputo realizzare sulla musica vocale, restituendo alle sue reali radici culturali centocinquanta anni di musica italiana. La critica musicale e discografica ha voluto sottolineare in questi anni l apporto decisivo alla produzione monteverdiana e vivaldiana. Ma anche le frequenti incursioni nel repertorio tedesco (Bach, Concerti Brandeburghesi, Arte della Fuga, concerti per clavicembalo) sono considerati punto di riferimento della discografia internazionale. Il gruppo ha definitivamente consacrato la propria vocazione monteverdiana con la realizzazione della trilogia operistica in tre produzioni al Teatro alla Scala con la regia di Bob Wilson, in coproduzione con l Opéra Garnier a Parigi.