Pietro USLENGHI Energethica Aprile 2011 Mobilità ELETTRICA Si o no?
Da un articolo apparso su CRONACA QUI di giovedi 31 marzo 2010, l Amministratore Delegato FIAT afferma: l auto elettrica è morta in quanto non c è il ritorno economico dell investimento Il futuro è nell auto ibrida, metano e gpl Se l auto elettrica fosse l unica alternativa per affrontare il futuro, sarei preocupato.
A fronte di tali affermazioni e sopratutto da chi le ha pronunciate, risulta chiaro che la mobilità elettrica legata all auto, almeno in Italia, è compromessa. La strada è quindi in forte salita Questo significa, in altri termini, che è necessario spingere ancora di più la ricerca per ottenere il ritorno economico dell investimento Ma quale ricerca?
Premesso che la mobilità elettrica non investe solamente l auto, ma è legata ad ogni tipo di mobilità, che va dalla bicicletta agli autobus, ai sistemi di movimento per la ricreazione, il giardinaggio, ecc. Possiamo quindi dividere il problema in tre grosse parti: 1. Il sistema del moto 2. Gliaccumulatoridienergia 3. Le infrastrutture
Il sistema del moto Il motore elettrico è un sistema molto ben conosciuto, infatti esiste da moltissimi anni, ed, in senso generale, è fortemente utilizzato. Le sue applicazioni sono conosciute, sicuramente migliorabili ma conosciute. Rimane l aspetto legato alle eventuali regolazioni, sul tipo di trasmissione del moto alle ruote. Ad esempio, e noto che a tutt oggi sono in sviluppo cambi a due velocità, ed esistono gia applicazioni in tale senso. Ne risulta quindi che il sistema del moto è un aspetto sul quale molte risorse sono già state spese con risultati tangibili.
Gli accumulatori di energia Gli accumulatori di energia, le batteria, sono da anni sotto la lente dei ricercatori, batterie al lito-polimeri, litio cobalto, litio ferro, litio-aria, sono oggi una realtà. La ricerca odierna si sta spingendo anche verso altre fonti, quali supercondesatori, ecc. Il problema sta, se mai, nella loro capacità di trasferire energia nel tempo, nei loro tempi di ricarica, e nel numero di ricariche. Il costo ad oggi si presenta elevato.
Le infrastrutture Il punto dolente di tutto quello che sta intorno alla mobilità elettrica sono le infrastrutture, che sono in effetti le sole che possono garantire un utilizzo continuo del mezzo con garanzia di ricarica Sotto il termine infrastrutture si possono inserire moltissimi argomenti, che vanno dal tipo fornitura dell energia, ai sistemi di ricarica, agli impianti necessari, alla diffusione della cultura elettrica, ecc. In ogni caso tutto questo si basa su investimenti importanti che investono sia la componente pubblica che il settore privato
Gli investimenti possibili Gli investimenti della ricerca, almeno quelli dedicati alle piccole e medie aziende possono essere orientati in tutti i settori citati, ma data la presenza di grandi gruppi industriali, interessati allo sviluppo di tali sistemi, lo spazio rimanente potrebbe risultare limitato. Le piccolee medieimprese, chehannogiàampiamente dimostrato il loro valore, studiando nuove soluzioni, nuovi prodotti, potrebbero essere messe al margine di questa competizione o a seguito di qualche grande gruppo o addirittura escluse.
Gli sviluppi Occorre quindi prestare molta attenzione, sopratutto da parte delle organizzazioni, affinche questo non avvenga, ed essere consapevoli che questo tipo di mobilità può scompaginare l idea stessa di mobilità. Ad esempio, nel caso dell auto, la sola presenza del motore elettrico porta a non dipendere dal costruttore di motori endotermici, gli ingombri sono ridotti e quindi si ottengono spazi maggiori, ecc. In sostanza potremmo trovarci di fronte all auto che non c è Nel senso che potrebbe anche essere reinventata.
La piattaforma nazionale per la mobilità elettrica Le indicazioni ricavate dai vari incontri della piattaforma nazionale per la mobilità alettrica sono quelle di indirizzare la ricerca Italiana in sede Europea su attività legate allo sviluppo di sistemi per le infrastrutture e loro integrazione con i mezzi.
Conclusioni Lo sviluppo della mobilità elettrica è oggi una importante realtà in tutto il mondo. E sicuramente necessario e vitale essere presenti in tale sviluppo. Ad oggi, in Italia c è un grande fermento, lasciato però a singole iniziative non coordinate. Manca una vision unitaria che permetta uno sviluppo continuo e costante, coordinato, in modo da presentarci sul mercato in modo competitivo e tecnologicamente avanzato.