Indice di rischio globale

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1 Indice di rischio globale Di Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Introduzione Con tale studio abbiamo cercato di creare un indice generale capace di valutare il rischio economico-finanziario di ciascuna impresa. Tale indice si basa sulla considerazione che ogni azienda possa essere sottoposta a tre macro classi di rischio. La prima relativa al rischio operativo, cioè il rischio specifico dell attività dell azienda legato alla sua struttura economico-produttiva. La seconda legata all area finanziaria e patrimoniale, soggetta alla scelta del livello di indebitamento in funzione del rapporto determinato tra mezzi di terzi e mezzi propri. La terza, infine, legata alla struttura produttiva della società, cioè alla capacità che ciascun lavoratore impiegato in azienda ha di generare un valore aggiunto superiore al costo del proprio lavoro. Costruzione dell indice Tale indicatore prende in esame 80 società operanti in vari settori di attività, in grado di rappresentare le diverse realtà economiche nazionali. Per ciascuna società sono stati analizzati diversi indicatori di rischio; tra i quali ne sono stati scelti 3 in grado di poter determinare un nuovo indice descrittivo del livello di rischio economico-finanziario per la società considerata. I dati di riferimento sono stati tratti da data base privati e pubblici. Tali variabili sono : 1. LO indicante la leva operativa della società; 2. LF indicante la leva finanziaria della società; 3. LP indicante la leva produttiva della società; Si spiega di seguito il significato di ciascuna variabile costituente l indice. 1

2 Leva Operativa Tale indicatore è descritto con molta chiarezza all interno di un articolo pubblicato su Amministrazione e Finanza a cura del Dr. Pasquale De Luca1. Abbiamo deciso di utilizzare tale indicatore per la semplicità della sua struttura e per la capacità di mostrare il livello di rischio operativo a cui è sottoposta l azienda. L indice è rappresentato dal rapporto tra il Margine di Contribuzione ed il valore dell Utile Operativo Netto. Tali valori sono determinati in funzione del seguente schema di riclassificazione del Conto Economico. + Ricavi di Vendita Costi Variabili Margine di Contribuzione Costi Fissi Valore Aggiunto Costo del Personale Margine Operativo Lordo Ammortamenti Utile Operativo Netto Dalla struttura dell indice si evidenzia chiaramente come un alto valore dello stesso risulti negativo per l azienda in quanto può indicare la presenza di un basso valore dell Utile Operativo Netto. Gli elementi di costo che maggiormente influenzano il valore dell Utile Operativo Netto sono i costi fissi generali e il costo del personale. Un basso valore dello UON è quindi indice di una struttura di costi fissi elevati e pertanto di una forte rigidità economico-strutturale dell impresa. E il caso limite di un azienda che basa la sua redditività sulla quantità dei beni prodotti che non riesce a raggiungere il punto di pareggio produttivo. 1 Amministrazione & Finanza n settembre

3 Un basso valore dell indicatore indica invece una struttura di costi fissi e variabili adeguata ai ricavi generati dall impresa con un livello di rischio reddituale limitato. Leva Finanziaria L indicatore della leva finanziaria è costruito come rapporto tra il valore del debito finanziario dell impresa ed il suo patrimonio netto, ovvero il rapporto tra mezzi di terzi e mezzi propri ed è alla base della relazione che lega due indici fondamentali dell analisi della redditività aziendale : il ROE ed il ROI. La relazione tra ROE e ROI sta alla base della pianificazione finanziaria attuata tramite il sistema del mix.2 Tale metodologia consiste nel ricercare la giusta proporzione tra mezzi di terzi o di debito e mezzi propri allo scopo di raggiungere un equilibrio nella struttura finanziaria dell impresa (Fig. 1 ) e l ottimizzazione del rapporto tra mezzi di terzi e mezzi propri al fine di garantire ai soci una soddisfacente remunerazione del capitale investito. Fig. 1 PASSIVITA' CORRENTI STRUTTURA FINANZIARIA DEBITI M/L TERMINE STRUTTURA DEL CAPITALE MEZZI PROPRI 2 Il budget ed il controllo di gestione delle PMI Felice e Antongiulio Aloi IPSOA Editore 3

4 A livello economico la presenza di oneri finanziari gravanti sull indebitamento condiziona la redditività del capitale proprio (ROE). Il costo dell indebitamento a sua volta riduce il ROI. Avendo visto dalla relazione precedente come il ROE dipenda dal ROI, una riduzione di quest ultimo conduce inevitabilmente ad una riduzione del primo. Il ROE diventerà negativo quando, fermo restando il costo dell indebitamento, espresso nella forma di tasso d interesse, all aumentare del capitale di terzi il valore degli oneri finanziari, espresso in forma percentuale, sarà superiore al valore del ROI. Allo stesso risultato si giunge se, mantenendo fermo il ROI, si aumenta il costo dell indebitamento. Quanto sopra esposto è dovuto all effetto della leva finanziaria. Una volta determinato e fissato l obiettivo del ROI, utilizzando lo strumento della leva finanziaria si può determinare quale sia il mix ottimale tra mezzi di terzi e mezzi propri, che consentirà di realizzare il massimo risultato in termini di tasso di rendimento dei mezzi propri e quindi un elevato dividendo per i possessori di azioni. Se indichiamo con MP i Mezzi Propri, con MT i Mezzi di Terzi, con UON l Utile Operativo Netto e con I il tasso d interesse passivo, possiamo indicare la redditività dei mezzi propri (ROE) con la seguente formula : ROE (UON I * MT) / MP (1) mentre il ROI lo possiamo indicare con : ROI UON / ( MP + MT ) (2) l equilibrio si potrà raggiungere quando il valore del ROI eguaglierà quello del ROE. Pertanto riscrivendo la (2) nel seguente modo : UON ROI * (MP + MT) (3) e la (1) : ROE * MP UON I * MT (4) e sostituendo la (3) nella (4) si ottiene : ROE * MP ROI *( MP + MT ) I * MT da cui ROE (ROI * (MP + MT ) I * MT ) / MP 4

5 ROE ROI *MP / MP +ROI * MT / MP I * MT / MP ottenendo infine la relazione cercata tra ROE e ROI : ROE ROI + MT/MP *( ROI I ) 3 dove ROI I rappresenta il differenziale di redditività tra capitale investito e costo dell indebitamento. Se il ROI è maggiore di I allora la redditività dei mezzi propri è superiore alla redditività del capitale investito e viceversa. Il differenziale aumenta all aumentare del rapporto MT / MP, quando cresce il rapporto dell indebitamento. In sostanza quando il ROI è superiore ad I all imprenditore conviene indebitarsi perché, ferme restando le altre condizioni economiche, così facendo accresce la redditività dei mezzi propri. La leva finanziaria agirà positivamente. Quando al contrario risulta I maggiore del ROI è necessario ridurre il livello di indebitamento per evitare una contrazione del ROE. Quando il valore del ROI eguaglia quello dell indebitamento I abbiamo che il ROE ed il ROI sono uguali. Leva Produttiva L indice relativo alla leva operativa è stato determinato nel seguente modo : LP (Costo del personale/ n. dipendenti) /( Valore Aggiunto/ n. dipendenti) Tale indicatore se assume valori superiori all unità indica che il costo del lavoro risulta essere superiore al valore aggiunto generato dall impresa e pertanto il valore della produttività è da considerarsi negativo. Valori prossimi all unità definiscono una bassa produttività dell azienda e quindi un livello di rischio legato alla struttura produttiva elevato. Imprese che sono strutturate per produzioni legate alla quantità dei beni prodotti avranno un alto valore dell indice e quindi una produttività molto bassa. Tali aziende sono maggiormente esposte al rischio derivante da una contrazione della domanda dei beni a seguito delle modifiche delle condizioni che possono intervenire sul mercato di riferimento. 3 Formula Du Pont 5

6 Definizione dell indice Le tre variabili scelte sono state oggetto di una ponderazione specifica in relazione alle indicazioni che maggiormente abbiamo ritenuto necessario attribuire all indice sviluppato, per fornire un informazione legata non solo agli aspetti economico finanziari della società ma anche in funzione del livello di produttività sviluppato. Pertanto è stato maggiormente pesato l indice di leva operativa, seguito da quello di leva produttiva ed infine quello di leva finanziaria. L indice può assumere un valore indicante il minore livello di rischio pari a 0,5 ed uno relativo al massimo pari a 10. Il valore medio di riferimento per le 80 società analizzate è risultato essere pari a 2,55. Il valore ottimale dell indice, capace di esprimere il livello più basso di rischiosità, è stato ottenuto tramite la ponderazione di ciascuna variabile che esprime il valore migliore tra le società oggetto dell analisi. Lo stesso processo è stato attuato per determinare il limite inferiore dell indice, con riferimento alle variabili indicative del valore di maggiore rischiosità per singola azienda. I limiti minimi e massimi dell indice sono riportati nella tabella 1 Tabella 1 migliore peggiore LO 0,05 11,75 LF 0,05 19,45 LP 0,10 0,95 Indice 0,05 10,00 6

7 Conclusioni Con riferimento alla nostra analisi abbiamo evidenziamo come lo sviluppo economico di determinate aziende, che non abbia tenuto conto degli aspetti legati alla produttività ma solo legati all incremento di fatturato, di fatto generi una situazione di elevata rischiosità, in quanto lascia le aziende stesse esposte alle forze di mercato senza possibilità di avere una struttura produttiva e di costi fissi in grado di assorbire gli inevitabili mutamenti della domanda dei prodotti. Le aziende che hanno scelto di effettuare crescite più modeste ma con la creazioni di marginalità alte, in grado di far fronte alla componente dei propri costi fissi, tra cui anche quelli del personale, sono spesso riuscite a mantenere la possibilità di generare redditività anche in momenti di crisi della domanda. Pertanto non sempre la crescita elevata di fatturato porta ad una mitigazione del rischio per chi investe in azienda, se la struttura economico finanziaria dei costi non è sufficientemente flessibile per adattarsi alle diverse condizioni di mercato ed in grado di mantenere in ogni situazione un buon livello di redditività. 7

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