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Transcript:

Normativa di Riferimento Sommario Normativa di Riferimento... 1 Normative... 2 D.P.I... 2 (Dispositivi di protezione individuale)... 2 UNI EN ISO 13688:2013:... 3 UNI EN ISO 11612:2009:... 3 UNI EN ISO 11611:2008:... 3 UNI EN 1149-5:2008:... 3 UNI EN 13034:2009:... 3 UNI EN ISO 20471:2013... 3 Indumenti ad alta visibilità Metodi di prova e requisiti... 3 CEI EN 61482-1-2:2008:... 4 GUANTI... 4 STANDARD EN 420: 2003:... 4 EN 388 RISCHI MECCANICI:... 4 EN 12477:... 4 EN ISO 11611:2007:... 4 EN 412:... 5 EN 407:... 5 ANSI/ISEA 105-2000... Errore. Il segnalibro non è definito. Guanti medicali monouso e guanti per la manipolazione del cibo:... 5 EN 374:... 5 MONOUSO... 6 EN-ISO 13982-1:... 6 EN 1149-1:... 6 EN 14126:... 6 EN 13982:... 6

MASCHERINE... 6 EN 149:2001:... Errore. Il segnalibro non è definito. Le Calzature da lavoro... 6 EN ISO 20344:2007:... 6 IL SIGNIFICATO DELLE NORME EUROPEE UNI EN ISO 20344:2007... 7 Normative D.P.I (Dispositivi di protezione individuale) Per dispositivo di protezione individuale (DPI) si intende qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi presenti nell'attività lavorativa, suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo. I DPI sono classificati in base alle parti del corpo che devono proteggere (allegato VIII del D.Lgs. n. 81/08): Dispositivi Di Protezione Della Testa Dispositivi Di Protezione Dell'udito Dispositivi Di Protezione Degli Occhi E Del Viso Dispositivi Di Protezione Delle Vie Respiratorie Dispositivi Di Protezione Delle Mani E Delle Braccia Dispositivi Di Protezione Dei Piedi E Delle Gambe Dispositivi Di Protezione Della Pelle Dispositivi Di Protezione Del Tronco E Dell'addome Dispositivi Di Protezione Dell'intero Corpo Indumenti Di Protezione Sono suddivisi in tre categorie: I categoria DPI solo per rischi minori II categoria DPI per tutti i rischi non rientranti nella I e III categoria rischi medi III categoria DPI per rischi di morte o di lesioni rischi di morte o di lesioni gravi ed a carattere permanente. Tutti i DPI devono essere progettati e costruiti rispettando determinati requisiti la cui rispondenza è attestata dalla marchiatura CE nel singolo dispositivo o nel suo imballaggio. (D.lgs 4.12.1992, n. 475) Prima categoria: Semplice protezione di lieve entità. Per questa categoria è sufficiente la dichiarazione di conformità del fabbricante accompagnata dalla nota informativa. Sono indicati per lavori di hobbistica, giardinaggio, fai da te. (Occhiale panoramico o da sole, guanti in tela da giardinaggio, cuffie o tappi antirumore, pettorina, tuta, giubbino, gilet rifrangente mantellina antipioggia, ecc.). Seconda categoria: Protezione da un pericolo di lesione grave. Oltre alla dichiarazione di conformità del fabbricante deve esserci l attestato di certificazione rilasciato da un organismo di controllo autorizzato dallo Stato. Riportano: -il Marchio del produttore o distributore -Il codice o il nome del prodotto -La taglia -Il pittogramma -Il marchio CE. (P.e. elmetto, cuffie antirumore, visiera mobile retinata guanti con proprietà antitaglio visiera in policarbonato stivale protettivo per uso motosega). Terza categoria: Vi appartengono i DPI che proteggono dai rischi mortali o lezioni gravi tra cui i rischi chimici, microbiologici, contaminazioni radioattive, ecc. E indispensabile la dichiarazione di conformità del fabbricante e di attestato di certificazione rilasciato da u organismo di controllo autorizzato dallo Stato. Riportano: Il marchio del produttore o distributore

Il codice o il nome del prodotto La taglia Il pittogramma Il marchio CE UNI EN ISO 13688:2013: Indumenti di protezione Requisiti generali Classifica gli indumenti di protezione stabilendo i requisiti generali. La norma specifica i requisiti prestazionali generali per ergonomia, innocuità, designazione delle taglie, invecchiamento, compatibilità e marcatura degli indumenti di protezione. Specifica inoltre le informazioni che devono essere fornite dal fabbricante con l'indumento di protezione. UNI EN ISO 11612:2009: Indumenti di protezione Indumenti per la protezione contro il calore e la fiamma La norma specifica i requisiti prestazionali per capi di abbigliamento costruiti con materiali flessibili che sono progettati per proteggere il corpo del portatore, ad eccezione delle mani, dal calore e/o dalla fiamma. Per la protezione della testa e dei piedi, gli unici articoli di abbigliamento di protezione che rientrano nello scopo e campo di applicazione della norma sono le ghette, i cappucci ed i copri stivali. Comunque, per quanto concerne i cappucci, non sono forniti requisiti per le visiere e l equipaggiamento per la respirazione. UNI EN ISO 11611:2008: Indumenti di protezione utilizzati per la saldatura e i procedimenti connessi La norma specifica i requisiti fondamentali minimi di sicurezza e i metodi di prova per indumenti di protezione compresi cappucci, grembiuli, maniche e ghette che sono progettati per proteggere il corpo del portatore compresa la testa (cappucci) ed i piedi (ghette) e che sono destinati ad essere indossati durante la saldatura e i procedimenti connessi che presentano rischi comparabili. UNI EN 1149-5:2008: Indumenti di protezione Proprietà elettrostatiche Parte 5: Requisiti prestazionali dei materiali e di progettazione La norma specifica i requisiti del materiale e di progettazione per gli indumenti di protezione che dissipano le cariche elettrostatiche, utilizzati come parte di un sistema di messa a terra totale per evitare scariche che possano innescare incendi. I requisiti possono risultare insufficienti in atmosfere infiammabili arricchite di ossigeno. La norma non è applicabile per la protezione contro la tensione di rete. UNI EN 13034:2009: Indumenti di protezione contro agenti chimici liquidi Requisiti prestazionali per indumenti di protezione chimica che offrono una protezione limitata contro agenti chimici liquidi (equipaggiamento tipo 6 e tipo PB [6]) La norma specifica i requisiti minimi per gli indumenti di protezione chimica ad uso limitato e riutilizzabili che offrono una protezione limitata. Gli indumenti di protezione chimica che offrono una protezione limitata sono destinati ad essere utilizzati nei casi di potenziale esposizione a spruzzi leggeri, aerosol liquidi o a bassa pressione, piccoli schizzi, contro i quali non è richiesta una barriera completa contro la permeazione dei liquidi (a livello molecolare). UNI EN ISO 20471:2013 Indumenti ad alta visibilità Metodi di prova e requisiti

La Norma UNI EN20471:2013 La norma che specifica i requisiti per gli indumenti di protezione in grado di segnalare visivamente la presenza dell'utilizzatore, destinati a fornire un'alta visibilità dell'utilizzatore in situazioni pericolose in qualunque condizione di luce diurna e alla luce dei fari dei veicoli nell'oscurità). Tale norma ha sostituito inoltre la UNI EN 471:2004. CEI EN 61482-1-2:2008: Indumenti di protezione - protezione contro i rischi termici di un arco elettrico Questa normativa specifica la prestazione degli indumenti progettati per proteggere tutto il corpo contro i rischi termici di un arco elettrico dovuto a cortocircuito accidentale ed inaspettato in impianti elettrici. Nel metodo 1-2: camera di prova con arco elettrico e forzato la prova è effettuata secondo 2 classi in base alla corrente di cortocircuito presunta. Tensione di prova 400 V c.a. Durate dell'arco 500 ms. Classe 1: il capo garantisce il minimo livello di protezione dall arco termico. Corrente di prova 4 KA Classe 2: il capo garantisce il più alto livello di protezione dall arco termico. Corrente di prova 7 KA. GUANTI STANDARD EN 420: 2003: Requisiti generali per i guanti di protezione campo di applicazione La presente norma definisce i requisiti generali della maggior parte dei guanti di protezione in termini di design e fabbricazione, innocuità, confort ed efficienza, marcatura e informazione applicabili a tutti i guanti di protezione. La norma può essere applicata anche a manichette per la protezione dell avambraccio e braccio. Alcuni guanti appositamente progettati per applicazioni speciali, come i guanti dielettrici o chirurgici, sono disciplinati da altre norme specifiche. Il guanto è un prodotto per la salvaguardia individuale che protegge la mano e le varie parti della mano. Il guanto potrebbe inoltre coprire parte dell avambraccio e del braccio. L indice di prestazione, indicato normalmente da un numero tra 0 e 4 (0-5 nel caso del taglio), riflette il comportamento del guanto ad una determinata prova. Tale graduatoria consente quindi di classificare i risultati della prova. Il livello 0 indica che il guanto non è stato provato o che non ha raggiunto i requisiti minimi. Ad un numero alto corrisponde normalmente un alto livello di prestazione. I guanti devono offrire il più alto grado possibile di protezione nello svolgimento del lavoro. Le cuciture eventualmente presenti sul guanto non devono diminuire le prestazioni generali dello stesso I guanti non devono creare rischi per l utilizzatore. Il valore del PH del guanto deve essere fra 3.5 e 9.5. Il contenuto di cromo(vi) nei guanti deve essere inferiore al livello minimo riscontrabile. EN 388 RISCHI MECCANICI: Ne esistono molti tipi e in vari materiali (cuoio, tela, sintetici) per adattarli il più possibile all uso specifico; I guanti di questo tipo non proteggono contro le vibrazioni. Requisiti: Resistenza all abrasione: indicata dal numero di cicli richiesti per raschiare completamente il guanto di prova. Resistenza al taglio (da lama): indicata dal numero di passaggi necessari per tagliare il guanto di prova a velocità costante. Resistenza allo strappo: la forza necessaria per lacerare il provino. Resistenza alla perforazione: la forza necessaria per perforare il provino con una punta di dimensioni standard. EN 12477: Guanti protettivi per saldatori EN ISO 11611:2007: Protezione contro i getti di metallo in fusione Questa norma consente di valutare il livello di prestazioni degli indumenti di protezione progettati per proteggere l'utente durante processi di saldatura o tecniche simili. Gli indumenti conformi alla norma EN ISO 11611:2007 sono progettati per un uso in ambiti di lavoro in cui l'utente è

Sottoposto al rischio di getti di metallo, di breve contatto con una fiamma, di calore radiante o di un arco elettrico (saldatura o altre attività affini). Questi indumenti minimizzano la possibilità di una scossa elettrica in seguito ad un breve contatto accidentale con conduttori elettrici sotto tensione. Le prestazioni della norma EN ISO 11611:2007 sono ripartite nelle due seguenti classi: Più l'indice numerico è elevato, più le prestazioni di protezione sono alte. Classe 1 : Requisiti di prestazioni minime per la protezione in occasione di un breve contatto con una fiamma, un calore radiante o un arco elettrico. Classe 2 : Requisiti di prestazioni superiori per la protezione in occasione di un breve contatto con una fiamma, un calore radiante o un arco elettrico. La norma definisce due metodi di prova che determinano l'infiammabilità dell'indumento: A1 : Gli indumenti sono conformi alle prestazioni richieste di propagazione limitata delle fiamme in caso di incendi di superficie A2 : Gli indumenti sono conformi alle prestazioni in caso di incendi periferici EN 412: Grembiuli di protezione per l utilizzo dei coltelli a mano EN 407: Guanti di protezione dal calore e dalla fiamma Esistono tre diversi livelli di protezione dal rischio termico. Oltre alla norma EN 407, che definisce i requisiti generali, le prestazioni termiche ed i metodi di prova e di marcatura dei guanti destinati a proteggere la mano dal calore e dal fuoco, esistono due norme specifiche per i guanti di protezione per Vigili del Fuoco (EN 659) e per i saldatori (EN 12477). La norma EN 407 identifica 5 diversi fattori di rischio: Infiammabilità (resistenza all infiammazione od all incandescenza) Calore da contatto (calore trasmesso dal contatto con una superficie calda) Calore convettivo (calore diffuso nell ambiente da un oggetto caldo) Calore radiante (radiazioni di calore emesse nell ambiente da un oggetto caldo) Metallo fuso (in effetti la norma definisce due diverse classi per questo fattore di rischio: piccoli spruzzi e grandi proiezioni). NB: Un guanto ignifugo, per poter venire a contatto con elementi molto caldi deve avere caratteristiche sia isolanti, sia di resistenza meccanica. Guanti medicali monouso e guanti per la manipolazione del cibo: I guanti medicali monouso, utilizzabili per effettuare medicazioni, prelievi, trasporto di campioni biologici o per la pulizia di dispositivi medici, possono essere realizzati utilizzando materiali differenti come il lattice (sconsigliato per chi presenta allergie alle proteine del latte e per chi è a contatto con olii, grassi e idrocarburi), il vinile (molto resistente agli acidi ma poco elastico e dalla facile rottura) e il nitrile (elastico e molto resistente ad abrasioni e perforazioni).infine, se un guanto è destinato alla manipolazione del cibo, deve presentare la dicitura per uso alimentare e, se non adatto al contatto con tutti gli alimenti, dovrà riportare l indicazione relativa a quali gruppi di generi alimentari questo risulti idoneo. EN 374: Guanti di protezione contro prodotti chimici e microorganismi N 374-1. La norma specifica i requisiti dei guanti destinati a proteggere l utilizzatore contro prodotti chimici e/o microorganismi e definisce i termini da utilizzare. Essa deve essere utilizzata unitamente alla UNI EN 420. La norma non specifica i requisiti per la protezione contro i pericoli meccanici. EN 374-2. La norma specifica un metodo di prova per la resistenza alla penetrazione di guanti di protezione contro prodotti chimici e/o microorganismi.

Definizione: per penetrazione s intende il passaggio di una sostanza chimica o di un micro-organismo attraverso la porosità dei materiali, le cuciture, eventuali microfratture o altre imperfezioni del guanto di protezione a livello non molecolare; Requisiti: un guanto non deve presentare perdite se sottoposto a prove di tenuta all aria e all acqua e dev essere testato e controllato in conformità con il livello di qualità accettabile (AQL). EN 374-3. La norma specifica la determinazione della resistenza dei materiali dei guanti di protezione alla permeazione dei prodotti chimici non gassosi potenzialmente pericolosi in condizioni di contatto continuo. Definizione: per permeazione s intende il passaggio di una sostanza chimica attraverso il materiale del guanto di protezione a livello molecolare; e pertanto necessario misurare il tempo di permeazione o il tempo impiegato dal liquido per venire a contatto con la pelle. Requisiti: l impermeabilità del guanto dev essere garantita almeno per la lunghezza minima del guanto prevista dalla norma EN 420. Si considera un guanto resistente ai prodotti chimici se si ottiene un indice di protezione in Classe 2 per almeno tre prodotti chimici di prova scelti. MONOUSO EN-ISO 13982-1: Indumenti di protezione per uso contro particolari solidi Requisiti prestazionali per indumenti di protezione chimica che provvedono alla protezione dell intero corpo contro particolari solidi sospesi nell aria. EN 1149-1: Indumenti di protezione - Proprietà elettrostatiche - Resistività di superficie (metodi di prova e requisiti). EN 14126: Protezione Biologica Requisiti prestazionali e metodi di prova per gli indumenti di protezione contro gli Agenti Infettivi EN 13982: Tuta di protezione chimica specifica per la protezione da polveri asciutte MASCHERINE Secondo la norma europea EN149, le mascherine che garantiscono una maggiore protezione sono quelle appartenenti ai livelli FFP1, FFP2 e FFP3 (filtering face piece). Tale classificazione dei filtri si basa sull efficacia protettiva contro particelle di diverse dimensioni. Nelle mascherine FFP2, l efficacia minima è pari al 95 per cento, mentre in quelle FFP3 al 99 per cento. L effetto filtrante è dato da fibre con carica elettrostatica, la cui efficacia diminuisce con l usura e in caso di umidità dell aria superiore all 80 per cento. Le mascherine FFP si inumidiscono dopo circa 8 ore. Le mascherine FFP2 vengono impiegate tra l altro per la prevenzione del contagio da tubercolosi. Facciali monouso Le Calzature da lavoro EN ISO 20344:2007: Le Calzature da lavoro a Norma UNI EN ISO 20345:2007 sono contraddistinte da una "S" (dall'inglese Safety = Sicurezza) come Calzature di Sicurezza. La scarpa cosiddetta "di base" è marcata con le lettere "SB" (S = Sicurezza - "B" = Base). Questa Calzatura deve avere i seguenti requisiti minimi: Altezza del tomaio

Puntale (lunghezza minima, base portante minima) Tomaio almeno in pelle "crosta" e similare Fodera anteriore Sottopiede Suola in qualsiasi tipo di materiale, può essere liscia Il tomaio, nella calzatura bassa, può essere aperto. Nelle Calzature "SB" non sono mai comprensivi i seguenti requisiti se non specificati dettagliatamente: Antistaticità Assorbimento di energia del tacco Impermeabilità dinamica del tomaio Suola con caratteristica di antiscivolo Suola con tasselli Fodera posteriore Tomaio in pelle fiore Lamina antiforo. IL SIGNIFICATO DELLE NORME EUROPEE UNI EN ISO 20344:2007 Metodologia di prova e requisiti generali. UNI EN ISO 20345:2007 Specifiche delle calzature di sicurezza con resistenza del puntale a 200 J. UNI EN ISO 20346:2007 Specifiche delle calzature protettive con resistenza del puntale a 100 J. UNI EN ISO 20347:2007 Specifiche delle calzature professionali. Nessuna resistenza specifica del puntale. COFRA: EN ISO 20344:2011 Dispositivi di Protezione Individuale - Metodi di prova per calzature EN ISO 20345:2011 Dispositivi di Protezione Individuale - Calzature di sicurezza EN ISO 20347:2007 Dispositivi di Protezione Individuale - Calzature da lavoro EN ISO 13287:2006 Requisiti e metodi di prova per la determinazione della resistenza allo scivolamento EN ISO 15090:2012 Calzature per Vigili del Fuoco EN ISO 17249:2007 Calzature di Sicurezza con Resistenza al Taglio da Sega a Catena EN ISO 20349:2010 Dispositivi di Protezione Individuale - Calzature di Protezione contro i Rischi Termici e gli Spruzzi di Metallo Fuso presenti nelle Fonderie e nelle operazioni di Saldatura CEI EN 61340-5-1:2001 Protezione di Dispositivi Elettronici dai Fenomeni Elettrostatici - Prescrizioni Generali Classificazione delle calzature Codice di designazione: Calzature in cuoio e altri materiali, escluse calzature interamente di gomma o materiale polimerico. Calzature interamente di gomma (completamente vulcanizzato) o interamente polimeriche (completamente stampate). Marcatura Ogni calzatura di protezione deve essere marcata in modo chiaro ed indelebile, con le seguenti indicazioni: Marcatura CE Misura Marchio di identificazione del fabbricante Designazione del tipo o articolo del fabbricante Data di fabbricazione (almeno trimestre o anno) Paese del fabbricante Numero della presente norma (cioè EN 345, EN 346, EN 347); Il simbolo o i simboli adeguati alla protezione fornita, oppure dove applicabile, la categoria appropriata (SB, S1..S5)