Giovedì 18 maggio 2006
Giovedì 18 maggio 2006 TRAPIANTI: SI' A TESSUTI CONGELATI Primo intervento presentato a Teramo da israeliano Arav Amir (ANSA) - TERAMO, 17 MAG - Una cartilagine umana, criocongelata dopo essere stata prelevata da un donatore morto, e' stata reimpiantata con successo in un ginocchio. Lo ha annunciato il professore israeliano Arav Amir, dell'universita' di Teramo. L'esperimento sull'uomo e' stato compiuto in Ungheria, su un paziente di 24 anni con una grave patologia degenerativa alla cartilagine di un ginocchio. Il tessuto trapiantato ha ripreso la sua funzionalita'. Sono in corso sperimentazioni per il trapianto di ovaie congelate.
Giovedì 18 maggio 2006 SANITA': PRIMO CASO AL MONDO DI REIMPIANTO ORGANO CONGELATO (AGI) - Teramo, 17 mag. - Il primo caso al mondo di organo umano espiantato, congelato e reimpiantato con completa funzionalita' e' stato presentato in una conferenza stampa tenuta dal rettore dell'universita' di Teramo Mauro Mattioli nella sede di medicina veterinaria. L'esperimento condotto da Amir Arav, docente del corso di laurea in biotecnologie della riproduzione dell'universita' di Teramo, apre nuove frontiere nel campo dei trapianti di organi anche in considerazione degli studi pionieristici che il ricercatore di Tel Aviv conduce nel campo della conservazione delle cellule staminali e delle cellule del sangue. Un ragazzo di 24 anni, in Ungheria, sei settimane fa e' stato sottoposto al trapianto della cartilagine del ginocchio. L'intero tessuto era stato preso da un donatore deceduto, successivamente congelato in azoto liquido e reimpiantato solo dopo uno screening completo dei tessuti. Il paziente soffriva di una patologia degenerativa con i distaccamento della cartilagine dall'osso. "Ieri abbiamo tolto il gesso - ha detto ha detto il professor Arav - il paziente puo' camminare dopo piu' di un anno e soprattutto non sente dolore". Si inaugura, dunque, una nuova pagina di storia. "Fino a 40 anni fa si poteva pensare a fantascienza", ha aggiunto Arav. In pratica si possono conservare tessuti e organi congelati in attesa di trapianto. "Si tratta - ha spiegato - di una nuova tecnologia che consente di fare uno screening attento prima del trapianto, evitando cosi' successive patologie. Due anni fa tre pazienti morirono dopo un trapianto di cartilagine a causa di un'infezione batterica del tessuto trapiantato. Oggi queste cose non succederanno piu'". La ricerca del professor Arav e' molto piu' avanti. In campo animale e' stato gia' effettuato un autotrapianto completo dell'ovaio di una pecora, che e' tornata in condizioni normali. In campo animale si stanno effettuando altri esperimenti su organi come cuore, fegato e reni. Novita' anche per l'uomo. "Potremmo affrontare un trapianto di ovaie su una donna - ha sottolineato il ricercatore israeliano - spesso chi deve affrontare una terapia antitumorale rischia di rimanere sterile. C'e' un progetto scientifico che prevede l'asportazione prima delle cure, lo screening e il successivo autotrapianto dopo le cure. Il macchinario utilizzato per il congelamento, della 'Core dynamics', e' stato realizzato in Israele. Se questo genere di ricerche avra' successo in pochi anni si potranno creare banche d'organi che permetteranno di non dover necessariamente lasciare morire pazienti in attesa di trapianto perche' non c'e' stata disponibilita' dell'organo necessario.
Giovedì 18 maggio 2006 Roma, 17 mag. (Adnkronos Salute) - Un ovaio espiantato in toto, congelato e poi reimpiantato in una pecora, senza perdere nemmeno un virgola della sua funzionalità. Non solo. Cartilagini articolari prelevate da un donatore, ugualmente congelate e trapiantate in un uomo di 24 anni. A firmare i primi casi umani di auto-trapianto di organo e trapianto di tessuti intervallati da un periodo al freddo è il chirurgo israeliano Amir Arav, docente del corso di laurea in Biotecnologie della riproduzione delluniversità degli studi di Teramo, dove oggi ha presentato il suo lavoro. Nel primo caso Arav ha operato su un modello animale, la pecora, le cui ovaie sono molto simili a quelle umane. Nel secondo, invece, a beneficiare di cartilagini nuove è stato un giovane che soffriva di un grave distacco dei tessuti articolari. Per quanto riguardo lovaio il fatto di poter disporre di un organo congelato in toto - dice alladnkronos SALUTE lesperto di Tel Aviv - consente, alle donne malate di tumore, nuove possibilità di mantenere la propria fertilità, che altrimenti andrebbe compromessa dalle cure chemioterapiche. Infatti, espiantando lovaio, congelandolo e, quando la donna recupera la salute riproduttiva, reimpiantandolo, si potrà permettere loro di avere dei figli. Per quanto riguarda le cartilagini - continua Arav - il raggio dazione di questo nuovo metodo è più ampio. Si tratta di tessuti che biologicamente non si rigenerano e, in più, degerano facilmente. Possono subire danni anche in età giovanile per patologie genetiche (distacco della cartilagine dal tessuto osseo, con conseguente impossibilità di camminare), per fatti meccanici (negli sportivi), ma anche per lavanzare delletà. E si tratta di un tessuto che ha, in termini di volume, una massa analoga a quello di un organo. La prima fase del congelamento dellovaio - racconta il chirurgo - ha richiesto qualche ora. Essendo un organo intero abbiamo potuto conservare i vasi sanguigni e la loro funzionalità, evitando il problema di dover ricreare i vasi da capo al momento del reimpianto. Così è stato molto più facile procedere con le classiche anastomosi, cioè i collegamenti fra vene e arterie dellorgano e corpo del trapiantato. Un organo può rimanere congelato anche anni - spiega - ma in questo caso il tempo che si attende corrisponde a quello in cui la donna si sottopone alle terapie anti-cancro e recupera la piena salute. La sperimentazione su modello animale - interviene Barbara Barboni, presidente del corso di laurea in Biotecnologie della riproduzione nellateneo abruzzese - lascia sperare che, a breve, si possa procedere con questo metodo anche sulle donne. Intanto, la pecora cavia di Arav ha recuperato pienamente la funzione riproduttiva, non solo da un punto di vista ormonale: ha prodotto ovociti che hanno poi dato vita a embrioni. Per la cartilagine articolare, invece, è già stata fatta la prova sperimentale sulluomo. Il tessuto proveniva da un donatore deceduto, ed è stato congelato e successivamente reimpiantato in un ragazzo di 24 anni che da un anno non camminava più. Lintervento è avvenuto sei settimane fa, mentre circa dieci giorna fa gli è stato tolto il gesso. I primi segni clinici - sottolinea Arav - lasciano presagire la mancanza di dolore nel giovane, che ha iniziato già a camminare. Questo è il primo successo, poi bisognerà aspettare alcuni mesi per verificare la reale riuscita dellintervento. Possono sempre esserci problemi di rigetto, ma nel caso della cartilagine si può stare più tranquilli essendo un tessuto poco irrorato. Nel caso dellautotrapianto, invece, la questione logicamente si annulla.
Giovedì 18 maggio 2006 Roma, 17 mag. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Un ovaio espiantato 'in toto', congelato e poi reimpiantato in una pecora, senza perdere nemmeno un 'virgola' della sua funzionalita'. Una nuova speranza per evitare alle donne malate di tumore alle ovaie di perdere definitivamente la loro fertilita', e dunque la possibilita' di avere figli. L'organo animale utilizzato e' infatti molto simile a quello umano. Questa la speranza di un intervento pioneristico illustrato oggi dal chirurgo israeliano Amir Arav, docente del corso di laurea in Biotecnologie della riproduzione dell'universita' degli studi di Teramo.
Giovedì 18 maggio 2006 Trapianti: si' a tessuti congelati Primo intervento presentato a Teramo da israeliano Arav Amir (ANSA) - TERAMO, 17 MAG - Una cartilagine umana, criocongelata dopo essere stata prelevata da un donatore morto, e' stata reimpiantata con successo in un ginocchio. Lo ha annunciato il professore israeliano Arav Amir, dell'universita' di Teramo. L'esperimento sull'uomo e' stato compiuto in Ungheria, su un paziente di 24 anni con una grave patologia degenerativa alla cartilagine di un ginocchio. Il tessuto trapiantato ha ripreso la sua funzionalita'. Sono in corso sperimentazioni per il trapianto di ovaie congelate
Giovedì 18 maggio 2006 (ANSA) - TERAMO, 17 MAG - Una cartilagine umana, criocongelata dopo essere stata prelevata da un donatore morto, e' stata reimpiantata con successo in un ginocchio. Lo ha annunciato il professore israeliano Arav Amir, dell'universita' di Teramo. L'esperimento sull'uomo e' stato compiuto in Ungheria, su un paziente di 24 anni con una grave patologia degenerativa alla cartilagine di un ginocchio. Il tessuto trapiantato ha ripreso la sua funzionalita'. Sono in corso sperimentazioni per il trapianto di ovaie congelate.
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