Ministero dello Sviluppo Economico

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Transcript:

Ministero dello Sviluppo Economico IL FONDO DI GARANZIA PER LE PMI LE LINEE DELLA RIFORMA Credito al Credito Roma, 18 novembre 2016

L OPERATIVITÀ DEL FONDO DI GARANZIA Ministero dello Sviluppo Economico

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L OPERATIVITÀ DEL FONDO FOCUS DIMENSIONALE E TERRITORIALE

L OPERATIVITÀ DEL FONDO GARANZIA DIRETTA E CONTROGARANZIA

L OPERATIVITÀ DEL FONDO LE GARANZIE SU PORTAFOGLI Per le garanzie su portafogli il d.m. 24.4.2013 ha stanziato risorse per 100.000.000 euro (oggi interamente assorbite). ASPETTI POSITIVI ü 12 portafogli garantiti in circa 24 mesi di operatività ü 2 miliardi di euro di nuovi finanziamenti erogati a PMI ü elevato effetto moltiplicatore delle risorse pubbliche (x19) CRITICITA ü portafogli sinora garantiti dal Fondo sono realizzati, con una eccezione, da una sola banca, il che indica che il sistema bancario, nel suo complesso, non si è ancora aperto a questa nuova modalità di intervento L operatività del Fondo per le garanzie su portafogli sarà a breve rifinanziata, ai sensi di quanto previsto dall articolo 4 del d.m. 24.4.2013.

L OPERATIVITÀ DEL FONDO L ALLARGAMENTO DEGLI AMBITI DI INTERVENTO Il Fondo di garanzia ha assunto, negli ultimi anni, nuove e specifiche funzioni per sostenere l accesso al credito delle PMI. Tra i nuovi importanti ambiti di operatività figurano: Garanzia su portafogli Rilascio, accanto alla tradizionale garanzia loan by loan, di garanzie su portafogli di nuovi finanziamenti a PMI, con procedure più snelle e moltiplicatore più alto Start-up innovative Modalità di accesso «automatiche» alla garanzia su finanziamenti concessi a Startup innovative e Incubatori certificati Mini bond Garanzie (sia loan by loan che su portafogli) su mini bond, al fine di sostenere lo sviluppo di forme alternative di finanziamento da parte delle PMI Microcredito Garanzie su operazioni finanziarie ex art. 111 TUB, finalizzate a sostenere la nascita e lo sviluppo, in Italia, del «microcredito», a sostegno della microimprenditorialità Nuova Sabatini Garanzie su finanziamenti agevolati dalla legge cd. Nuova Sabatini, al fine di rilanciare gli investimenti produttivi

L OPERATIVITÀ DEL FONDO LE SINERGIE CON LE INIZIATIVE DELL UE Il Fondo di garanzia rappresenta, oggi, un punto di riferimento per l attuazione, in Italia, di iniziative comunitarie per il sostegno all economia. Solo negli ultimi anni, la collaborazione con la Commissione europea e con le istituzioni comunitarie di sviluppo (BEI e FEI) ha portato a: Risk sharing finance facility Istituzione di una «sezione speciale» per la realizzazione, in partnership con BEI, di un portafoglio di nuovi prestiti BEI a imprese di qualsiasi dimensione per almeno 500.000.000 per il finanziamento di grandi progetti di innovazione industriale Riassicurazione FEI Contratto di riassicurazione con il FEI (a valere su risorse COSME e dell EFSI) su un portafoglio di operazioni di controgaranzia del Fondo concesse nel corso del 2016 Iniziativa PMI Definizione delle modalità di intervento dell «Iniziativa PMI» in un ottica di complementarietà e di integrazione con gli interventi del Fondo, al fine di evitare sovrapposizioni e inefficienze Integrazione con PON e POR Ruolo fondamentale nell utilizzo delle risorse FESR nell ambito della Programmazione comunitaria 2007-2013 con una dotazione finanziaria per circa 1,150 miliardi (1 miliardo da PON e 150 milioni da POR)

LA RIFORMA DEL FONDO Ministero dello Sviluppo Economico

LA RIFORMA DEL FONDO DA DOVE NASCE Aumento generalizzato delle coperture (fino all 80% per contrastare gli effetti della crisi - d.l. Salva Italia) Incremento delle richieste di garanzia (soprattutto in garanzia diretta) Incremento delle escussioni Aumento del fabbisogno finanziario del Fondo con un trend di crescita non più coerente con la situazione della finanzia pubblica (900 M per il 2017, sopra il miliardo di euro negli anni successivi) Copertura generalizzata all 80% Rischio deresponsabilizzazione dei finanziatori nella selezione delle operazioni evidenziato anche da uno specifico studio di Banca d Italia sul Fondo Interventi non proporzionati rispetto alla condizione di difficoltà di accesso al credito dei beneficiari Rischio di utilizzo poco efficace delle (sempre più limitate) risorse pubbliche

LA RIFORMA DEL FONDO GLI OBIETTIVI Ampliamento platea beneficiari E prevista una soglia limite di accesso al Fondo, in termini di PD, a un valore (9,43%) che consente, da un lato, un significativo allargamento della platea dei potenziali beneficiari (rimane fuori solo l 8% circa delle PMI italiane); dall altro, di escludere, comunque, l accesso alla garanzia per le imprese economicamente e finanziariamente «non sane» Maggiore focalizzazione su imprese a rischio razionamento Misure di copertura più elevate per le imprese, comunque sane, maggiormente esposte a rischio di razionamento sul mercato del credito Maggiore sostegno agli investimenti Orientamento del Fondo verso un maggior sostegno dei finanziamenti a fronte di investimento Maggiore efficienza gestionale Accantonamenti correlati al rischio. Più efficace monitoraggio e presidio dei rischi Integrazione / Addizionalità Maggiori margini per attrarre risorse regionali e/o comunitarie per il cofinanziamento degli interventi, in un ottica di efficace integrazione e reale addizionalità

LA RIFORMA DEL FONDO IL NUOVO MODELLO DI VALUTAZIONE Perno della riforma è l adozione (in attuazione dell art. 2, co. 6, del decreto-legge n. 69/2013) di un modello più fine di valutazione del merito creditizio delle imprese, simile ai modelli di rating utilizzati dalle banche, che sostituirà l attuale sistema di credit scoring. Il modello è stato sottoposto a un test comparativo con i modelli di rating di alcune banche e associazioni di categoria (anche dei confidi) che ha riguardato un campione di circa 250.000 PMI. Il test ha evidenziato un comportamento del nuovo modello di valutazione assolutamente in linea con i modelli di rating bancari. Il nuovo modello di valutazione è stato formalmente adottato dal Consiglio di gestione del Fondo di garanzia. Al fine di contenere al massimo gli oneri amministrativi in capo ai richiedenti, i dati anagrafici ed economico-finanziari delle imprese beneficiarie necessari per il funzionamento del nuovo modello di valutazione saranno acquisiti dal Gestore attraverso banche dati esterne.

LA RIFORMA DEL FONDO RIASSICURAZIONE E CONTROGARANZIA Con la riforma viene anche definitivamente chiarita la differenza tra: ü controgaranzia (in senso proprio), ossia la garanzia concessa dal Fondo ai soggetti garanti, attivabile dai soggetti finanziatori in caso di doppio default (dell impresa beneficiaria e del soggetto garante) ü riassicurazione, che dà luogo al reintegro da parte del Fondo, nei limiti della misura di copertura, di quanto già liquidato dai soggetti garanti ai soggetti finanziatori.

LA RIFORMA DEL FONDO OPERAZIONI A RISCHIO TRIPARTITO Al fine di rendere più snello e rapido l accesso al Fondo per le operazioni di importo minore fino a 120.000 euro viene introdotta una nuova modalità di intervento, le cd. operazioni finanziarie a rischio tripartito (richiedibili dai soggetti garanti preventivamente autorizzati dal Consiglio di gestione). In tali operazioni, il rischio è paritariamente ripartito tra Fondo, soggetto finanziatore e soggetto garante. Su tali operazioni la valutazione delle imprese è interamente delegata dal Fondo ai soggetti finanziatori e ai soggetti garanti. A vantaggio delle PMI, su tali finanziamenti i soggetti finanziatori e i soggetti garanti non possono acquisire garanzie reali, bancarie o assicurative a carico dell impresa. Per le operazioni a rischio tripartito: il soggetto garante copre il 67% del rischio del soggetto finanziatore la riassicurazione del Fondo copre il 50% dell importo garantito del soggetto garante la controgaranzia del Fondo copre il 100% dell importo garantito dal soggetto garante al soggetto finanziatore.

LA RIFORMA DEL FONDO OPERAZIONI A RISCHIO TRIPARTITO Controgaranzia al 100% dell importo garantito dal confidi Banca Garantisce la banca per il 67% dell operazione Confidi Riassicurazione al 50% dell importo garantito dal confidi Fondo di garanzia Ripartizione del rischio sull operazione finanziaria 33,5% 33% 33,5% Operazione finanziaria PMI

LA RIFORMA DEL FONDO LE NUOVE COPERTURE (GD) Misure massime di copertura della garanzia diretta Classe di merito di credito del soggetto beneficiario Finanziamenti fino a 36 mesi Finanziamenti oltre 36 mesi Finanziamenti a medio-lungo termine (ivi inclusi mini bond) con piani di ammortamento con rate di durata superiore a un anno Capitale di rischio Operazioni finanziarie a fronte di investimenti, anche nuova Sabatini Operazioni finanziarie concesse a start-up innovative, incubatori certificati e PMI innovative Operazioni finanziarie concesse a Nuove imprese Microcredito Operazioni finanziarie di importo ridotto (fino a 35.000 euro) 1 30% (0% nel caso di finanziamento a breve termine) 50% 2 40% 60% 3 50% 70% 4 60% 80% 30% 50% 80% 80% 5 non ammissibile non ammissibile non ammissibile non ammissibile non ammissibile

LA RIFORMA DEL FONDO LE NUOVE COPERTURE (RIASS.) Misure massime di copertura della riassicurazione Classe di merito di credito del soggetto beneficiario Finanziamenti fino a 36 mesi Finanziamenti oltre 36 mesi Finanziamenti a medio-lungo termine (ivi inclusi mini bond) con piani di ammortamento con rate di durata superiore a un anno Capitale di rischio Operazioni finanziarie a fronte di investimenti, anche nuova Sabatini Operazioni finanziarie concesse a start-up innovative, incubatori certificati e PMI innovative Operazioni finanziarie concesse a Nuove imprese Microcredito Operazioni finanziarie di importo ridotto (fino a 35.000 euro) 1 30% (0% nel caso di finanziamento a breve termine) 50% 2 40% 60% 3 50% 64% 4 60% 64% 30% 50% 64% 64% 5 non ammissibile non ammissibile non ammissibile non ammissibile non ammissibile

LA RIFORMA DEL FONDO STRATEGIA DI ATTUAZIONE L adozione del nuovo modello di valutazione e la rimodulazione delle coperture saranno introdotte seguendo un approccio graduale, con 2 step: 1 step Approvazione, con d.m. da emanare a ottobre/novembre 2016, del nuovo modello di valutazione per le richieste di garanzia su finanziamenti Nuova Sabatini Sperimentazione del nuovo modello di valutazione al fine di: ü ü testare, su un banco di prova significativo ma non eccessivo di operazioni (le richieste di garanzia su finanziamenti ex Nuova Sabatini nel 2015 sono state poco meno di 1.000) il funzionamento della nuova procedura e del sistema informativo del Fondo consentire alle imprese e ai richiedenti (banche e confidi) di familiarizzare con il nuovo modello di valutazione 2 step Estensione del nuovo modello di valutazione al Fondo e rimodulazione delle coperture da attuare con d.m., con data di entrata in vigore differita (marzo/aprile 2017) stabilita con d.d. per consentire a imprese e richiedenti di conoscere le nuove regole L applicazione differita non riguarda la disciplina delle operazioni a rischio tripartito che può, dunque, divenire operativa anche prima della completa entrata in vigore della riforma

ULTERIORI NOVITÀ Ministero dello Sviluppo Economico

RIFINANZIAMENTO DEL FONDO Fabbisogno finanziario previsto per il prossimo triennio (milioni di euro) 900 1.200 1.300 2017 2018 2019 Il rifinanziamento del Fondo, per l annualità 2017, è già stato disposto nell ambito del cd. decreto fiscale.

INIZIATIVA PMI Il 17 ottobre u.s., con l approvazione della call per gli intermediari, è stata lanciata l Iniziativa PMI. Tale Iniziativa prevede uno stanziamento di risorse (nazionali e FESR) per complessivi 202,5 milioni di euro destinate a interventi di cartolarizzazione di portafogli di prestiti esistenti. Tali cartolarizzazioni nel cui ambito l Iniziativa PMI assume il rischio junior e di lower mezzanine sono finalizzate alla liberazione di capitale di vigilanza per gli intermediari e alla conseguente concessione, da parte dei medesimi soggetti, di nuovi prestiti alle PMI del Mezzogiorno, per un multiplo del predetto contributo pubblico.

RIORDINO DISCIPLINA INEFFICACIA Direzione, Consiglio di gestione e Gestore stanno lavorando a un generale riordino della disciplina in materia di inefficacia della garanzia, che bilanci l esigenza di una gestione pronta e prudente dei rischi del Fondo con il minore aggravio possibile in termini di adempimenti in capo ai richiedenti. La soluzione ipotizzata prevede: a) l inserimento di un nuovo obbligo per il richiedente di comunicazione dell inadempimento dell impresa entro un congruo termine cui corrisponderebbe b) una significativa riduzione di obblighi informativi e cause di inefficacia oggi previsti dalla disposizioni operative.

Grazie per l attenzione Giuseppe Bronzino Direzione generale per gli incentivi alle imprese Ministero dello Sviluppo Economico