Zona del territorio comunale di Zola Predosa

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ADEGUAMENTO DEL PIANO TERRITORIALE PAESAGGISTICO DELL EMILIA-ROMAGNA AL CODICE DEI BENI CULTURALI E DEL PAESAGGIO IMMOBILI ED AREE DI NOTEVOLE INTERESSE PUBBLICO [ARTICOLO136] identificativo bene: 125 Zona del territorio comunale di Zola Predosa -R a agn om Marco Nerieri nota: quando non diversamente specificato, le fotografie devo intendersi realizzate da Marco Nerieri Provin cia di Bo Region ee mi li a scheda redatta da : g lo na data chiusura scheda : 19 ottobre 2012 editing e impaginato : Saveria Teston

I. BENE PAESAGGISTICO DESCRIZIONE 2 di 5 PROVVEDIMENTO: RUBRICA [E TITOLO CONCISO] Dichiarazione di notevole interesse pubblico di una zona in comune di Zola Predosa [Zona del territorio comunale di Zola Predosa] PROVVEDIMENTO: DATA ISTITUZIONE Decreto Ministeriale del 03 marzo 1976 MOTIVAZIONE DELLA TUTELA [VALORI CONNOTATIVI] costituisce un quadro naturale fra i più belli e suggestivi dell Appennino emiliano, quadro nel quale il dolce declivio dei pendii collinari, la fusione perfetta fra le aree coltivate e le macchie di ceduo ed alto fusto, l affiorare di caratteristici carsismi gessosi concorrono alla definizione di un ambiente veramente singolare nel contesto del basso Appennino PUBBLICAZIONE Gazzetta Ufficiale n. 107 del 23 aprile 1976 MATRICE PAESAGGISTICA [valore/tipologia] storico culturale naturale morfologico estetico a.cosa immobile bellezza naturale a.cosa immobile singolarità geologica a.cosa immobile memoria storica b.ville, giardini e parchi c.complesso di cose immobili d.bellezze panoramiche e punti di vista

I. BENE PAESAGGISTICO GRADO DI INTEGRITÀ DEI VALORI CONNOTATIVI 3 di 5 MATRICE DI INTEGRITÀ [grado integrità/valore] permanenza trasformazione perdita valore storico valore culturale valore naturale valore morfologico valore estetico VALORE ESTETICO LE COLLINE DEL TERRITORIO LOGNESE. Tra i territori che lambiscono la via Emilia, Bologna e la sua area metropolitana (composta dai comuni della prima cintura del capoluogo, tra i quali si annovare anche Zola Predosa) hanno il legame più stretto con le colline: i centri urbani si fondono, spesso armonicamente, con i variegati versanti. In generale, la collina bolognese è un territorio di grande valore ambientale e paesaggistico, storicamente disegnato dall agricoltura (i cui segni sono ancor oggi visibili), che per l estrema vicinanza ai centri cittadini rappresenta un patrimonio di assoluta importanza per le città. Siccome il decreto sottolinea la rilevanza panoramica di questa stretta interazione tra gli elementi culturali (agricoltura), naturali (boschi) e morfologici (carsismi gessosi) che determinano la composizione paesaggistica dell area tutelata, si è deciso di sottolineare la preminenza attribuita alla caratteristica di quadro naturale attribuita al bene identificando, quale valore costitutivo, il solo valore estetico. Si sottolinea, anche in quest area (come nelle località di Croara, Farneto e Castel de Britti; rispettivamente beni paesaggistici 122, 121 e 124) la presenza di affioramenti di roccia gessosa di età messiniana (depositata circa 6 milioni di anni fa). Il gesso è costituito da cristalli con dimensioni centimetriche e presenta una particolare lucentezza: da qui il termine di selenite. Nellal località Gessi, sono presenti due cave di gesso ora dismesse: la ex cava di Monte Rocca (rimasta in funzione per oltre 30 anni fino al 1995, anno della definitiva chiusura) e la ex cava di Monte Castello. Entrambe si sviluppano per varie centinaia di metri esclusivamente in galleria, con dimensioni fino a otto betri di altezza per 10-12 metri di larghezza. 1. Vista panoramica sul variegato paesaggio collinare: boschi frammisti a praterie; dolci declivi alternati a zone calanchive; sullo sfondo il centro urbano di Zola Predosa. 3. Vista della zona centrale dell area tutelata: sullo sfondo si intravedono i tre tralicci delle emittenti radiotelevisive private localizzati in zona Barbiano. 2. Altro punto di vista, dal quale meglio si può cogliere anche la commistione tra boschi, prati-pascoli e zone coltivate. 4. Ingresso alla ex cava di gesso di Monte Rocca, oggi chiusa con cancello.

II. BENE E CONTESTO PAESAGGISTICO PERCEZIONE 4 di 5 MATRICE DI CONTESTO [morfologia/contesto] costiero pianura collinare montano contesto naturale contesto agricolo tradizionale contesto agricolo industrializzato contesto urbano contesto periurbano contesto insediativo diffuso e/o sparso DESCRIZIONE Nonostante dal testo del decreto si possa presumere che il paesaggio tutelato rappresenti un unicum, si scopre ben presto che il contesto nel quale si inserisce l area in oggetto offre elementi molto simili a quelli espressi dal bene: ovvero un ricco e variegato paesaggio collinare, caratterizzato dalla commistione tra elementi naturali, morfologici e culturali. Anche dal punto di vista visivo si creano delle connessioni percettive tra le diverse zone collinari: verso nord, al di là del Torrente Lavino e, soprattutto, verso est, dove troviamo la vera e proprio collina bolognese, il cui simbolo per antonomasia (il Santuario di San Luca) è visibile anche dall area in esame. 1. Il paesaggio collinare che si mostra all occhio dell osservatore, guardando dalla zona di Monte Castellano verso Casalecchio di Reno-Borgonuovo. 2. In primo piano il traliccio RAI; sullo sfondo il Santuario di San Luca. 3. Percorrendo via Garibaldi (in zona Gesso), guardando verso la zona ripariale del torrente Lavino.

II. BENE E CONTESTO PAESAGGISTICO INTERAZIONE CON PIANIFICAZIONE E TUTELE 125 5 di 5 villa portoni rossi zola predosa - riale via isonzo, via del lavoro (casalecchio di reno) zola predosa - lavino di sopra villa garagnani zanchini villa marescalchi (casalecchio di reno) villa benacci (sasso marconi) PIANO TERRITORIALE PAESAGGISTICO REGIONALE SISTEMI E ZONE STRUTTURANTI LA FORMA DEL TERRITORIO SISTEMI collina (art.9) LAGHI CORSI D ACQUA E ACQUE SOTTERRANEE zone di tutela dei caratteri ambientali di laghi, bacini e corsi d acqua (art.17) invasi ed alvei di laghi, bacini e corsi d acqua (art.18) zone di tutela dei corpi idrici superficiali e sotterranei (art.28) PIANO TERRITORIALE di COORDINAMENTO LE ZONE ED ELEMENTI DI PARTICOLARE INTERESSE STORICO INSEDIAMENTI STORICI insediamenti urbani storici e strutture insediative storiche non urbane (art.22) PROGETTI DI VALORIZZAZIONE AREE DI VALORIZZAZIONE aree studio (art.32) ZONE ED ELEMENTI DI INTERESSE PAESAGGISTICO AMBIENTALE AMBITI DI TUTELA zone di particolare interesse paesaggistico-ambientale (art.19) zone di tutela naturalistica (art.25) Sistema idrografico alvei attivi e invasi dei bacini idrici (art.4.2) reticolo idrografico secondario (art.4.2) reticolo idrografico minore (art.4.2) fasce di tutela fluviale (art.4.3) fasce di pertinenza fluviale (art.4.3) aree ad alta probabilità di inondazione (art.4.5) aree di interventi idraulici strutturali (art.4.6) aree a rischio di inondazione in caso di eventi di pioggia con tempo di ritorno di 200 anni (art.4.11) Sistema Rete Natura 2000 siti di importanza comunitaria proposti (art.3.7) Altri sistemi zone ed elementi naturali e paesaggistici sistema collinare (artt.3.2,7.1 e 10.8) sistema delle aree forestali (art.7.2) zone di particolare interesse paesaggisticoambientale (art.7.3) zone di tutela naturalistica (art. 7.5) crinali significativi (art.7.6) calanchi significativi (art.7.6) Risorse storiche e archeologiche aree di accertata e rilevante consistenza archeologica (art.8.2b) centri storici viabilità storica (prima individuazione) (art.8.5) principali complessi architettonici storici non urbani (art.8.5)