1.0 22/11/2012 LINEE GUIDA PER LA GESTIONE RIFIUTI A CARICO DEGLI AGGIUDICA TARI DI APPAL TI E SERVIZI. Responsabile. Attività. Redazione Verifica

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LINEE GUIDA PER LA GESTIONE RIFIUTI A CARICO DEGLI AGGIUDICA TARI DI APPAL TI E SERVIZI i. Attività Responsabile Redazione Verifica Condivisione Approvazione Unità Organizzazione, Sviluppo e Qualità Condirettore Generale Legale e Patrimonio Condirettore Generale Tecnico Rappresentante della Direzione per la Qualità Rappresentante della Direzione del Sistema di Gestione Ambientale Amministratore Unico Versione Data di elaborazione Paragrafi aggiornati 1.0 22/11/2012

~ Linee guida per la gestione rifiuti a carico degli aggiudicatari di appalti e servizi INDICE Art. 1: Scopo e ambito di applicazione Art. 2: Smaltimento di rifiuti per servizi e opere non sottoposte a procedimenti autorizzativi ambientali Art. 3: Attività di recupero dei rifiuti Art. 4: Terre e rocce da scavo. Condirezione Generale Legale e Patrimonio I Condirezione Generale Tecnica 2..

~ Linee guida per la gestione rifiuti a carico degli aggiudicatari di appalti e servizi Art.1: Scopo e ambito di applicazione Il presente Regolamento riporta le prescrizioni in materia di rifiuti che gli aggiudicatari devono rispettare nello svolgimento delle attività (lavori e servizi) affidate da ANAS S.pA Tali prescrizioni sono obblighi contrattuali, ove applicabili, per l'aggiudicatario ed hanno l'obiettivo di mitigare gli impatti ambientali generati dalle attività di servizi e di lavori e, al fine di attuare la Politica Ambientale di ANAS, allegata alla presente. Gli adempimenti contrattuali che seguono, relativi agli aspetti ambientali connessi alle attività oggetto dell'appalto, si applicano ai servizi e alle opere non sottoposti a procedimenti autorizzativi di carattere ambientale (Valutazione d'impatto Ambientale, Valutazione di Incidenza, Screening, etc). Il presente Regolamento deve essere allegato ai capitolati di appalto e farà parte integrante dei contratti. Art. 2: Smaltimento di rifiuti per servizi e opere non sottoposte a procedimenti autorizzativi ambientali Gli aggiudicatari sono produttori/detentori di tutti i rifiuti prodotti nell'ambito delle attività oggetto dell'appalto. I principali riferimenti normativi per la gestione dei rifiuti speciali prodotti nel corso delle attività svolte dalle ditte aggiudicatori di lavori e/o servizi per conto di ANAS, sono contenute nella Parte Quarta - Norme in materia di gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati, del O.lgs. Governo n 152 del 03/04/2006 "Norme in materia ambientale". A11'awio dei lavori/servizi l'aggiudicatario fornirà un Piano di gestione Rifiuti che identifichi tutte le tipologie di rifiuto per le quali l'aggiudicatario risulti essere il "produttore/detentore". In particolare il Piano deve contenere: i rifiuti prodotti: il produttore del rifiuto deve prowedere alla corretta classificazione e caratterizzazione del rifiuto attraverso l'analisi dell'attività che lo ha generato e della sua composizione e dei valori limite di concentrazione delle sostanze pericolose attraverso l'utilizzo di laboratori accreditati. La Condirezione Generale Legale e Patrimonio I Condirezione Generale Tecnica 3

tiro Linee guida per la gestione rifiuti a carico degli aggiudicatari di appalti e servizi Q.!J Stazione Appaltante e/o la Direzione dei Lavori può richiedere all'aggiudicatario evidenza delle informazioni utilizzate per la classificazione e caratterizzazione del rifiuto e copia del certificato di analisi emesso dal laboratorio accreditato; le modalità di deposito temporaneo: l'aggiudicatario deve depositare i rifiuti prodotti in area adibite a "deposito temporaneo" nel rispetto delle norme tecniche, modalità di stoccaggio, e dei limiti temporali e quantitativi previsti dalla normativa vigente, evitando qualunque commistione tra i rifiuti e suolo non protetto; la documentazione relativa all'idoneità amministrativa dei trasportatori: il trasporto dei rifiuti può essere effettuato dalle stesse imprese produttrici dei rifiuti se regolarmente iscritte all'albo Nazionale Gestori Ambientali per il trasporto in conto terzi alla categoria idonea. Alla Stazione Appaltante e/o alla Direzione dei Lavori deve essere fornita l'evidenza delle necessarie iscrizioni all'albo Gestori Ambientali. Nel caso in cui il produttore dei rifiuti deve affidare gli stessi ad altri soggetti regolarmente iscritti all'albo Nazionale Gestori Ambientali per il trasporto in conto terzi, deve accertare che il soggetto trasportatore sia iscritto alla categoria idonea. L'aggiudicatario fornisce alla Stazione Appaltante copia degli atti autorizzatori di iscrizione posseduti dai soggetti ai quali intende affidare l'operazione di trasporto; la documentazione relativa all'idoneità amministrativa degli impianti di smaltimento e di recupero utilizzati: l'aggiudicatario deve assicurarsi che gli impianti presso i quali awiene il conferimento dei rifiuti siano regolarmente autorizzati ad una o più operazioni di smaltimento e/o recupero tra quelle elencate negli allegati B e C della Parte quarta del D.Lgs. 152/2006 - L'aggiudicatario fornisce alla Stazione Appaltante copia degli atti autorizzatori/di iscrizione posseduti dai soggetti ai quali intende affidare l'operazione smaltimento o recupero. L'aggiudicatario si impegna a fornire alla Stazione Appaltante, entro i termini di legge, una copia della documentazione prevista dalla normativa vigente atta a far cessare ogni responsabilità del produttore/detentore circa il corretto awio a smaltimento o recupero dei rifiuti ("quarta copia del formulario di identificazione dei rifiuti" e "certificato di awenuto smaltimento"). L'aggiudicatario, in qualità di produttore dei rifiuti, dispone di un regolare Registro di carico e scarico dei rifiuti, prowedendo a tenerlo aggiornato conformemente alle modalità e tempistiche di compilazione previste dalla normativa Condirezione Generale Legale e Patrimonio I Condirezione Generale Tecnica 4,

~ Linee guida per la gestione rifiuti a carico degli aggiudicatari di appalti e servizi vigente in materia. L'aggiudicatario fornisce alla Stazione Appaltante e/o alla Direzione dei Lavori, dietro esplicita richiesta, copia della documentazione (FIR e registro di carico e scarico) per la verifica della corretta gestione dei rifiuti. Art. 3: Attività di recupero dei rifiuti Il consumo di risorse naturali, di prodotti, di materie prime rappresenta un aspetto ambientale trasversale a tutte le lavorazioni affidate in appalto da ANAS. ANAS incentiva quanto possibile, nel rispetto delle norme tecniche di costruzione, il recupero di risorse naturali, prodotti e materie prime attraverso specifiche indicazioni nei capitolati di appalto. ANAS, a tal fine, individua nell'applicazione del Decreto Mnisteriale 5 febbraio 1998 "Individuazione dei rifiuti pericolosi sottoposti alle procedure semplificate di recupero ai sensi degli art. 31 e 33 del D.Lgs. 5 febbraio 1997 n.22" il riferimento legislativo per l'individuazione delle attività, dei procedimenti e dei metodi di riciclaggio e di recupero di specifiche tipologie di rifiuti non pericolosi sottoposti a procedura semplificata. Tali attività, condotte dalla ditta aggiudicataria o da una ditta fornitrice di quest'ultima, devono garantire l'ottenimento di prodotti, materie prime o di materie secondarie con caratteristiche merceologiche conformi alla normativa tecnica di settore o, comunque, nelle forme usualmente commercializzate. In particolare, i prodotti, le materie prime e le materie prime secondarie ottenuti dal riciclaggio e dal recupero dei rifiuti individuati dal decreto non devono presentare caratteristiche di pericolo superiori a q uelle dei prodotti e delle materie ottenuti dalla lavorazione di materie prime vergini. In caso di attività di recupero da svolgere in sito mediante impianti mobili, l'aggiudicatario dovrà presentare la Comunicazione di Inizio di Attività di recupero alla Provincia territorialmente competente prevedendo: il tipo, la quantità e le caratteristiche dei rifiuti da smaltire; il ciclo di provenienza dei rifiuti; le condizioni per la realizzazione e l'esercizio degli impianti; le caratteristiche dell'impianto di smaltimento; la qualità delle emissioni e degli scarichi idrici nell'ambiente. Condirezione Generale Legale e Patrimonio I Condirezione Generale Tecnica 5

~ Linee guida per la gestione rifiuti a carico degli aggiudicatari di appalti e servizi Di tale Comunicazione deve fornire copia alla Direzione dei Lavori. Nello specifico delle attività di recupero di conglomerato bituminoso, proveniente da attività di scarifica del manto stradale mediante fresatura a freddo e costituito da bitume e inerti, l'aggiudicatario potrà prowedere alloro recupero attraverso le seguenti attività: produzione di conglomerato bituminoso vergine a caldo e a freddo; realizzazione di rilevati e sottofondi stradali, previa esecuzione del test di cessione; produzione di materiali per costruzioni stradali mediante selezione preventiva attraverso macinazione, vagliatura, separazione delle frazioni indesiderate ed eventuale miscelazione con materia inerte vergine e test di cessione. A richiesta, l'aggiudicatore fornisce copia di tale progetto di recupero dei conglomerati bituminosi alla Direzione dei Lavori. Per il recupero di rifiuti derivanti da attività di demolizione, frantumazione e costruzione costituito da materiale inerte anche con presenza di frazioni metalliche, legno, plastica, carta e isolanti, l'aggiudicatario deve prowedere alla massimizzazione del loro recupero attraverso le seguenti attività: messa in riserva di rifiuti inerti per la produzione di materie prime secondarie per l'edilizia, mediante fasi meccaniche e tecnologicamente interconnesse di macinazione, vagliatura, selezione granulometrica e separazione della frazione metallica e delle frazioni indesiderate per l'attenimento di frazioni inerti di natura lapidea a granulometria idonea e selezionata, con eluato del test di cessione conforme a quanto previsto dal decreto; utilizzo per recuperi ambientali previo trattamento mediante fasi meccaniche e tecnologicamente interconnesse di macinazione, vagliatura, selezione granulometrica e separazione della frazione metallica e delle frazioni indesiderate per l'ottenimento di frazioni inerti di natura lapidea a granulometria idonea e selezionata, con esecuzione del test di cessione sul rifiuto tal quale conforme a quanto previsto dal decreto; utilizzo per la realizzazione di rilevati e sottofondi stradali previo trattamento mediante fasi meccaniche e tecnologicamente interconnesse di macinazione, vagliatura, selezione granuiùmdrica e separaziune della frazione metallica e Condirezione Generale Legale e Patrimonio I Condirezione Generale Tecnica 6

lim Linee guida per la gestione rifiuti a carico degli aggiudicatari di appalti e servizi @ delle frazioni indesiderate per l'ottenimento di frazioni inerti di natura lapidea a granulometria idonea e selezionata con esecuzione del test di cessione sul rifiuto tal quale conforme a quanto previsto dal decreto. A richiesta, l'aggiudicatario fornisce copia di tale progetto di recupero dei rifiuti derivanti da attività di demolizione, frantumazione e costruzione alla Direzione dei Lavori. Art. 4: Terre e rocce da scavo La gestione delle terre e rocce da scavo è regolamentata dall'art.186 "Terre e rocce da scavo" del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., dalla Legge 27/2012 e dal D.M. n.161 del 10/08/2012. Sulla base della normativa vigente, al ricorrere di specifiche condizioni, le terre e rocce da scavo, anche di gallerie, ottenute quali sottoprodotti, possono essere utilizzate per rinterri, riempimenti, rimodellazioni, predisposizione di rilevati e, qualora ne siano accertate le caratteristiche ambientali, anche per interventi di miglioramento ambientale e di siti anche non degradati. L'utilizzo delle terre e rocce da scavo dove essere subordinato al rispetto da parte dell'aggiudicatario di quanto previsto nel Piano di Utilizzo, predisposto in fase progettuale, la cui approvazione è sottoposta ad ANAS (Direzione dei Lavori). Nello specifico, l'aggiudicatario è tenuto: ad accertare che le terre e rocce da scavo non provengano da siti contaminati o sottoposti ad interventi di bonifica; ad impiegare le terre e rocce da scavo negli stessi siti individuati nel Piano per il loro utilizzo; a garantire la certezza dell'integrale utilizzo delle terre e rocce da scavo nella fase di produzione; il rispetto dei tempi dell'eventuale deposito definiti nel Piano di utilizzo; sottoporre le terre e rocce da scavo, per le quali non sussistano una o più delle condizioni per l'utilizzo delle stesse, alle disposizioni in materia di rifiuti...' Condirezione Generale Legale e Patrimonio I Condirezione Generale Tecnica 7