COMITATO REMUNERAZIONI

Documenti analoghi
REGOLAMENTO DEL COMITATO NOMINE DI POSTE ITALIANE S.p.A.

REGOLAMENTO ORGANIZZATIVO DEL COMITATO PER LE NOMINE E LE REMUNERAZIONI. DI ENEL S.p.A.

REGOLAMENTO DEL COMITATO PARTI CORRELATE E SOGGETTI COLLEGATI. DI POSTE ITALIANE S.p.A.

REGOLAMENTO ORGANIZZATIVO DEL COMITATO CONTROLLO E RISCHI. DI ENEL S.p.A.

REGOLAMENTO DEL COMITATO CONTROLLO E RISCHI. DI POSTE ITALIANE S.p.A.

Regolamento del Comitato Corporate Governance e Scenari

ARTICOLO 1. Il presente Regolamento, approvato dal Consiglio di Amministrazione con delibera del 14 giugno

Regolamento del COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO

Technogym S.p.A. Regolamento del comitato per le nomine e la remunerazione

Regolamento Comitato Remunerazione e Nomine

Regolamento del COMITATO CONTROLLO E RISCHI

PRYSMIAN S.P.A. COMITATO CONTROLLO E RISCHI. Regolamento. Regolamento del Comitato Controllo e Rischi

REGOLAMENTO DEL COMITATO CONTROLLO E RISCHI

REGOLAMENTO DEL COMITATO RISCHI

Technogym S.p.A. Regolamento del comitato controllo e rischi

Regolamento del Comitato per le Nomine

Regolamento di funzionamento del Comitato Controllo Interno e Rischi di Gala S.p.A.

REGOLAMENTO COMITATO CONTROLLO, RISCHI, REMUNERAZIONE E NOMINE

Regolamento del Comitato Sostenibilità e Scenari di Eni SpA

Regolamento del Comitato per il Controllo e Rischi

Regolamento del Comitato per le Nomine di Eni SpA

REGOLAMENTO COMITATO RISCHI CONSILIARE

Modifiche statutarie. Assemblea degli Azionisti

CONFERENZA ISTITUZIONALE DEGLI ENTI SOCI PER IL CONTROLLO ANALOGO SULLA SOCIETÀ UMBRIA SALUTE SCARL REGOLAMENTO

Regolamento del Comitato investimenti

W I S E S G R S. p. A.

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL LAVORO

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLE COMMISSIONI COMUNALI

Regolamento del Comitato Controllo e Rischi

COMUNE DI MARCON Provincia di Venezia REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE

COMUNE DI SONNINO REGOLAMENTO COMMISSIONI CONSILIARI

Regolamento Nucleo di Valutazione delle prestazioni

COMUNE DI SAN PANCRAZIO SALENTINO

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO DI INDIRIZZO STRATEGICO

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI DEL MONDO PRODUTTIVO

REGOLAMENTO DEL COMITATO DI PARTECIPAZIONE SDS PISANA (ALLEGATO A - VERBALE DEL ) TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI

Regolamento della Consulta delle Professioni della provincia di Agrigento.

Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. Comitati 2

REGOLAMENTO DEL COMITATO PER LA REMUNERAZIONE

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO

COMUNE DI MULAZZANO Provincia di Lodi

Città Metropolitana di Roma Capitale REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE CONSILIARE DI CONTROLLO E GARANZIA

PROVINCIA DI CAMPOBASSO

REGOLAMENTO DELLA CONFERENZA PERMANENTE PROVINCIA-AUTONOMIE LOCALI

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI

REGOLAMENTO DEL COMITATO CONTROLLO E RISCHI DI ENI SPA

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEI PROFESSIONISTI. ARTICOLO 1 (Oggetto del Regolamento) ARTICOLO 2 (Finalità e compiti della Consulta)

COMUNE DI SILEA (Provincia di Treviso)

INDICE REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE. CAPITOLO 1 NORME PER IL FUNZIONAMENTO Pag. 3. Art. 1 Riunione del Consiglio Pag.

REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E IL FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO DI DIREZIONE DELL A.S.L. TO3

Città di Campi Salentina Provincia di Lecce REGOLAMENTO ISTITUTIVO DELLE CONSULTE

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. del 18 maggio 1998, n. 429

Art. 3 - Oggetto. Art. 3 - Oggetto. Art. 4 - Durata. Art. 4 - Durata. Art. 5 - Capitale sociale. Art. 5 - Capitale sociale

CAMERA ARBITRALE DI LUCCA

Regolamento della Consulta cittadina dell ambiente

Regolamento dell Organismo di Vigilanza. D. Lgs. n. 231/2001 L. 190/2012. Approvato dal Consiglio di Amministrazione con verbale del 31/03/2015

REGOLAMENTO CONSULTA DELLE PERSONE CON DISABILITA'

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI.

Il modello di governance dualistico per le società chiuse

COMUNICAZIONE DEL SINDACO METROPOLITANO IN ORDINE A MODALITÀ DI FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO METROPOLITANO DELLA CITTÀ METROPOLITANA DI MILANO

CAP.I -Istituzione -scopi -funzioni Art. l) Istituzione Art. 2) Scopi Art. 3) Funzioni

Consiglio di Amministrazione di ERG S.p.A.

PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE LOMBARDIA

REGOLAMENTO PER IL CONTROLLO SULLE SOCIETA PARTECIPATE E GLI ALTRI ORGANISMI GESTIONALI ESTERNI

REGOLAMENTO SUL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI A2A S.p.A.

COMUNE DI GORLA MAGGIORE REGOLAMENTO COMMISSIONE GOVERNO DEL TERRITORIO E AMBIENTE

REGOLAMENTO COMUNALE PER L ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE LOCALE PER IL PAESAGGIO

INFORMATIVA AL PUBBLICO

C O M U N E D I V I C O V A R O (Provincia di Roma)

COMUNE DI BONASSOLA Provincia della Spezia Via Beverino 1 cap tel fax

PIANO SOCIALE DI ZONA Ambito territoriale Modugno Bitetto Bitritto REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL COORDINAMENTO ISTITUZIONALE

COMUNE DI MONTECCHIO EMILIA PROVINCIA DI REGGIO EMILIA Comune Capodistretto della Val d Enza

Burc n. 80 del 23 Novembre 2015 REGIONE CALABRIA. (Legge Regionale n. 14 dell 11 agosto 2014)

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO CONSULTA COMUNALE DEL SOCIALE 2 ART. 1 - COSTITUZIONE DELLA CONSULTA 2 ART. 2 - COMPITI DELLA CONSULTA COMUNALE DEL

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELL UFFICIO PARLAMENTARE DI BILANCIO

Commissione di garanzia dell attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali

PIANO D AZIONE PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI DI SERVIZIO

REGOLAMENTO FORUM GIOVANILE

REGOLAMENTO ASSEMBLEARE

AVVISO INTEGRATIVO CONVOCAZIONE DI ASSEMBLEA

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA SPORTIVA DI VIMERCATE

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE DEL TERZO SETTORE

AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA

CODICE DI AUTODISCIPLINA

ASSOCIAZIONE INTERCOMUNALE ALTA CARNIA tra i Comuni di ARTA TERME, LIGOSULLO, PAULARO e ZUGLIO Comune Capofila: PAULARO

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DELL ORGANISMO DI VIGILANZA DELLA FONDAZIONE EDMUND MACH

Attribuzioni riservate ex art c.c. in via esclusiva al Consiglio di. Amministrazione

Oggetto: Regolamento della Commissione della Biblioteca IL RESPONSABILE DI SETTORE

REGOLAMENTO DEL GRUPPO MISTO DEL SENATO DELLA REPUBBLICA XVII LEGISLATURA

NUCLEO UNIFICATO REGIONALE DI VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI (NURV) REGOLAMENTO INTERNO

Città di Lecce REGOLAMENTO DELLE CONSULTE

POLITICA PER LA REMUNERAZIONE E PROCEDURE PER LA RELATIVA APPROVAZIONE E ATTUAZIONE

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE PER IL COMMERCIO, ARTIGIANATO, ATTIVITA TURISTICHE E RICETTIVE DEL COMUNE DI SONA

REGOLAMENTO (Nuovo Regolamento approvato dall Assemblea Straordinaria dei soci il 14/09/2006)

Assemblea ordinaria e straordinaria di ISAGRO S.p.A.

COMUNE DI CASTEL DI LAMA Provincia di Ascoli Piceno

CONFERENZA PERMANENTE REGIONE ENTI LOCALI (Art.12 e seguenti L.R. 17 gennaio 2005, n.1 e successive modificazioni e integrazioni)

REGOLAMENTO PER LE CONSULTE DI FRAZIONE

REGOLAMENTO CONSIGLI DI FRAZIONE

Transcript:

REGOLAMENTO DEL COMITATOO REMUNERAZIONI DI POSTEE ITALIANE S.p.A. Documento approvato dal Consiglio di Amministrazionee di Poste Italiane S.p.A. nella riunione del 22 settembre 2015

2 ART. 1 Composizione 1.1. Il Comitato Remunerazioni di Poste Italiane S.p.A. (nel prosieguo, per brevità, il Comitato ) è composto da almeno tre Amministratori non esecutivi, di cui uno con funzioni di Presidente. La maggioranza dei componenti il Comitato, tra cui il Presidente, è dotata dei requisiti di indipendenza di cui all art. 148, comma 3, del d.lgs. 24 febbraio n. 1998, n. 58. Almeno un componente del Comitato possiede un adeguata conoscenza ed esperienza, da valutarsi dal Consiglio di Amministrazione al momento della nomina: (i) in materia finanziaria o di politiche retributive; (ii) di gestione del rischio, capitale e liquidità, laddove non si faccia ricorso ad esperti esterni in tali specifiche materie. 1.2 I componenti il Comitato ed il relativo Presidente vengono nominati e possono essere revocati con deliberazione motivata del Consiglio di Amministrazione. 1.3 Il Comitato, su proposta del Presidente, nomina un segretario scelto di norma tra una rosa di dirigenti individuati dall Amministratore Delegato cui è affidato il compito di redigere il verbale delle riunioni. ART. 2 Compiti 2.1 Al Comitato sono attribuiti i seguenti compiti, di natura propositiva e consultiva: a) formulare al Consiglio di Amministrazione proposte in merito alla politica per la remunerazione degli Amministratori e dei dirigenti con responsabilità strategiche, in coerenza con le disposizioni vigenti, valutando periodicamente l adeguatezza, la coerenza complessiva e la concreta applicazione della politica adottata ed avvalendosi delle informazioni fornite dall Amministratore Delegato per quanto riguarda l attuazione di tale politica; b) presentare proposte o esprimere pareri al Consiglio di Amministrazione sulla remunerazione dell'amministratore Delegato Direttore Generale e sulla

3 fissazione degli obiettivi di performance correlati alla componente variabile della remunerazione, provvedendo a monitorare l applicazione delle decisioni adottate dal Consiglio stesso e verificando il raggiungimento dei menzionati obiettivi; c) formulare proposte in merito alla remunerazione, anche variabile, del Responsabile della Funzione di Controllo Interno di Poste Italiane S.p.A., di concerto con il Comitato Controllo e Rischi; d) formulare proposte in merito alla remunerazione del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Poste Italiane S.p.A.; e) esaminare preventivamente la relazione annuale sulla remunerazione da mettere a disposizione del pubblico in vista dell Assemblea annuale di bilancio. 2.2 Il Presidente del Comitato riferisce al Consiglio di Amministrazione, con cadenza almeno annuale, in merito all attività svolta dal Comitato stesso. 2.3 Il Comitato ha facoltà di accesso nei limiti dei compiti ad esso attribuiti alle informazioni ed alle funzioni aziendali necessarie per lo svolgimento dei propri compiti e può avvalersi, nei termini stabiliti dal Consiglio di Amministrazione, di consulenti esterni a spese della Società, nei limiti del budget approvato, anche al fine di assicurare in ogni caso il supporto di esperti in tema di gestione del rischio, capitale e liquidità. In particolare, qualora intenda avvalersi dei servizi di un consulente al fine di ottenere informazioni sulle pratiche di mercato in materia di politiche retributive, il Comitato verifica preventivamente che tale consulente non si trovi in situazioni suscettibili di comprometterne in concreto l indipendenza di giudizio. ART. 3 Compiti con riferimento al Patrimonio BancoPosta 3.1 In aggiunta alle suddette prerogative, con riferimento all esercizio delle attività di BancoPosta, e ferme restando le competenze dell'assemblea dei Soci, come stabilito dalle Disposizioni di Vigilanza, il Comitato: a) ha compiti di proposta nei confronti del Consiglio di Amministrazione in merito alla indicazione dei sistemi di remunerazione e incentivazione dei ruoli apicali

4 come identificati dalla Società, in base a quanto previsto dalle Disposizioni di Vigilanza, nonché dei compensi del Responsabile Bancoposta; b) ha compiti consultivi nei confronti del Consiglio di Amministrazione in materia di determinazione dei criteri per la remunerazione di tutto il personale più rilevante, identificato come tale in base a quanto previsto dalle Disposizioni di Vigilanza; c) vigila direttamente sulla corretta applicazione delle regole relative alla remunerazione dei responsabili delle funzioni di controllo di Bancoposta, in stretto raccordo con il Collegio Sindacale; d) cura la preparazione della documentazione da sottoporre al Consiglio di Amministrazione per le relative decisioni; e) collabora con il Comitato Controllo e Rischi ed il Comitato Nomine, costituiti nell ambito del Consiglio di Amministrazione; f) assicura il coinvolgimento delle funzioni aziendali competenti nel processo di elaborazione e controllo delle politiche e prassi di remunerazione; g) si esprime, anche avvalendosi delle informazioni ricevute dalle competenti funzioni aziendali, sul raggiungimento degli obiettivi di performance cui sono legati i piani di incentivazione e sull accertamento delle altre condizioni poste per l erogazione dei compensi; h) fornisce adeguato riscontro sull attività da esso svolta agli organi aziendali, compresa l Assemblea. ART. 4 Convocazione, svolgimento e verbalizzazione delle riunioni 4.1 Il Comitato si riunisce con frequenza adeguata al corretto svolgimento delle proprie funzioni. 4.2 L avviso di convocazione, contenente l indicazione del giorno, dell ora e del luogo della riunione e l elenco delle materie da trattare con indicazione specifica, in un apposita sezione dell ordine del giorno, degli argomenti relativi all esercizio delle attività di BancoPosta viene inviato ai componenti il Comitato da parte del segretario, su indicazione del Presidente del Comitato stesso, di regola almeno tre

5 giorni prima di quello fissato per la riunione; nei casi di urgenza il termine può essere più breve, nel rispetto comunque di un preavviso minimo di 24 ore. L avviso di convocazione viene inviato da parte del segretario anche ai membri effettivi del Collegio Sindacale e ad eventuali altri soggetti terzi invitati dal Presidente del Comitato a prendere parte alla riunione nonché, per conoscenza, al Presidente del Consiglio di Amministrazione e all Amministratore Delegato. 4.3 Le riunioni del Comitato sono presiedute dal Presidente o, in caso di sua assenza o impedimento, dal componente più anziano di età. 4.4 Alle riunioni del Comitato partecipa il Collegio Sindacale. Alle riunioni partecipa inoltre, di regola, per gli argomenti relativi all esercizio delle attività di BancoPosta, il Responsabile della Funzione Risk Management di BancoPosta. Il Presidente può di volta in volta invitare alle riunioni del Comitato, con riferimento a singoli punti all'ordine del giorno, altri componenti il Consiglio di Amministrazione, il Responsabile BancoPosta ovvero soggetti terzi, la cui presenza possa risultare di ausilio al migliore svolgimento delle funzioni del Comitato stesso. 4.5 Alle riunioni del Comitato in cui vengono formulate proposte al Consiglio di Amministrazione di remunerazione non possono prendere parte gli interessati, salvo che si tratti di proposte che riguardano la generalità dei componenti i Comitati costituiti nell ambito del Consiglio di Amministrazione. 4.6 Le riunioni del Comitato possono tenersi anche mediante mezzi di telecomunicazione, a condizione che tutti i partecipanti possano essere identificati e di tale identificazione si dia atto nel relativo verbale e sia loro consentito di seguire la discussione e di intervenire in tempo reale alla trattazione degli argomenti affrontati, scambiando se del caso documentazione. 4.7 Per la validità delle riunioni del Comitato è necessaria la presenza della maggioranza dei componenti in carica. 4.8 Le determinazioni del Comitato sono prese a maggioranza assoluta dei presenti; in caso di parità prevale il voto di chi presiede. 4.9 Le riunioni del Comitato risultano da verbali che, firmati da chi presiede la riunione e dal segretario, vengono conservati a cura del segretario in ordine cronologico e trasmessi in copia ai componenti il Comitato ed ai membri effettivi del Collegio

6 Sindacale, al Consiglio di Amministrazione e all'amministratore Delegato. ART. 5 Approvazione e modifiche del regolamento 5.1 Il presente Regolamento è adottato con delibera del Consiglio di Amministrazione. 5.2 Il Comitato verifica periodicamente l adeguatezza del presente Regolamento e sottopone al Consiglio di Amministrazione eventuali proposte di modifica o integrazione.