Scuola di Alpinismo Gian Piero Motti I nodi e le manovre Maggio 08
Nodi per legarsi nodo delle guide con frizione - 1 Comunemente chiamato "OTTO", è l'unico nodo ritenuto attualmente valido per legarsi in cordata, non presenta svantaggi e si scioglie facilmente anche se sottoposto a forte trazione. Si ottiene componendo un "nodo Savoia" e ripassandolo al contrario dopo aver infilato l'estremità della corda nelle apposite asole dell'imbragatura.
Nodi per legarsi nodo delle guide con frizione - 2 1-2 - 3 4 Fasi di costruzione del nodo delle guide con frizione
Nodi per assicura zione nodo barcaiolo Classico nodo di autoassicurazione, è di veloce esecuzione e permette la rapida regolazione della distanza dell'assicurato dall'ancoraggio. Bisogna impararne l esecuzione veloce in qualsiasi posizione e con una mano sola.
Nodi per assicura zione nodo mezzo-barcaiolo Unico nodo di assicurazione dinamica riconosciuto dall'uiaa, specifico per ancoraggi fissi. Bisogna saperlo eseguire in qualsiasi posizione e con una mano sola. Il ramo della corda in tensione (A) deve stare dalla parte fissa del braccio del moschettone.
Nodi autobloc canti nodo Prusik - 1 Si esegue con uno spezzone di cordino di diametro compreso tra 5 e 7 mm. come un comune "nodo a strozzo", avvolgendolo due o più volte attorno alla corda prima di stringerlo. Si consiglia di evitare un elevato numero di giri per non avere un bloccaggio eccessivo del nodo sotto carico. Può essere costruito anche con un cordino semplice, con la possibilità di aumentare il numero delle spire nella parte inferiore del nodo, per migliorare la tenuta verso il basso.
Nodi autobloc canti nodo Prusik - 2 Durante la costruzione del nodo si deve controllare che i giri sulla corda non si accavallino, ciò comprometterebbe la tenuta del nodo stesso. Il Prusik è autobloccante in tutte le direzioni.
Nodi autobloc canti nodo Machard - 1 Si può eseguire in due modi: con una sola asola o con due asole di cordino. Con un'asola blocca in modo ottimale in un'unica direzione, con due asole blocca nelle due direzioni. Il numero delle spire deve variare a seconda del diametro della corda. Più i diametri di corda e cordino sono simili maggiore dovrà essere il numero delle spire.
Nodi autobloc canti nodo Machard - 2
Nodi unione nodo delle fettucce - 1 E' quello usato per formare anelli di fettuccia e di cordino. Per i cordini si può anche usare il "nodo inglese. L esecuzione del nodo delle fettucce è facile; si forma su un'estremità un nodo semplice senza chiuderlo, con l'altra estremità si eseguono all'inverso tutte le curve del primo. E' buona norma lasciare le code del nodo abbastanza lunghe (almeno 5 cm.).
Nodi unione nodo delle fettucce - 2
Nodi unione nodo inglese E' usato per giuntare corde e cordini, se stretto si scioglie difficilmente. E' obbligatorio con il "kevlar" e il "dynema"che necessitano di un forte bloccaggio per evitare scorrimenti tra anima e calza.
Asola di bloccaggio 1 assicurazione su sosta E' molto importante perchè permette di bloccare e poi liberare lo scorrimento di corde in tensione (es. alpinista appeso dopo una caduta) lasciando ambedue le mani libere a chi manovra la corda. Di grande utilità, è necessario saper eseguirlo bene in ogni posizione. Per maggior sicurezza è opportuno eseguire SEMPRE anche la contro-asola che evita il rischio di un disfacimento dell'asola a seguito di una trazione accidentale del capo di corda che esce dalla medesima.
Asola di bloccaggio 2 assicurazione su sosta
Asola di bloccaggio 3 assicurazione su sosta L'esecuzione dell'asola di bloccaggio si effettua come indicato nella figura precedente Il capo A è quello che sostiene il carico Il capo B è il capo libero su cui si effettua la manovra Per sciogliere l'asola è sufficiente tirare con forza il capo B
Asola di bloccaggio 4 assicurazione a vita Anche nell assicurazione a vita valgono le cautele già indicate nell assicurazione su sosta Importanza del nodo che consente di bloccare e poi liberare lo scorrimento di corde in tensione. Per maggior sicurezza è opportuno eseguire SEMPRE anche la controasola.
Asola di bloccaggio 5 assicurazione a vita
Asola di bloccaggio 6 assicurazione a vita Il capo A è il capo libero su cui si effettua la manovra Il capo B è quello che sostiene il carico Per sciogliere l'asola è sufficiente tirare con forza il capo A.
Longe
Assicurazione a vita - 1 Per i monotiri su roccia è meglio l assicurare chi sale a vita tramite il gri-gri o con discensori (secchiello ecc..) o placchette tipo "jojo". Occorre però, sempre, essere autoassicurati ad una sosta o ad un punto fisso per evitare, in caso di caduta del compagno, di essere sollevati da terra. Attenzione ad assicurare posizionandosi il più vicino possibile alla parete. Per vie di più tiri, per evitare un violento strappo verso il basso dell'assicuratore, in caso di caduta del primo di cordata appena partito, occorre moschettonare immediatamente al di sopra della sosta o direttamente sulla sosta stessa.
Assicurazione a vita - 2 Attenzione: occorre sempre essere autoassicurati alla sosta o a un punto fisso
Carrucole Attenzione: L effettuazione delle carrucole, va fatta solo quando se ne conoscono perfettamente sia i meccanismi di sicurezza che il funzionamento. E pertanto necessario che chi intende apprendere in maniera esaustiva tali manovre, effettui mensilmente ripassi di tali costruzioni, per memorizzare perfettamente ogni operazione e evitare errori dagli esiti anche gravi. Occorre inoltre essere assolutamente sicuri della solidità degli ancoraggi.
Carrucole tipo semplice - 1 Iniziamo con una carrucola semplice utilizzabile anche da una sola persona ad esempio per aiutare un compagno in momentanea difficoltà. Questo tipo di carrucola riduce (teoricamente) il peso da ricuperare del 50% (in realtà ci sono attriti che possono essere consistenti)!!. E' quindi utilizzabili SOLO per brevi recuperi e con compagno che può collaborare. Ha il vantaggio di essere molto veloce.
Carrucole tipo semplice - 2 A - Dopo aver arrestato la caduta, bloccare il mezzo barcaiolo con un asola di bloccaggio e relativa controasola. B - Predisporre un nodo autobloccante "machard" sul ramo in tensione il più lontano possibile dal punto di sosta.
Carrucole tipo semplice - 3 C - Collegare l autobloccante ad un punto di sosta tramite uno spezzone ausiliario. In mancanza di uno spezzone, utilizzare il ramo libero della corda. Eseguire un mezzo barcaiolo e fermarlo con asola e contro-asola di bloccaggio.
Carrucole tipo semplice - 4 D - Sciogliere l asola di bloccaggio della corda che trattiene il compagno e mandare in tensione gradualmente l autobloccante dello spezzone ausiliario, sciogliere il mezzo barcaiolo.
Carrucole tipo semplice - 5 Attenzione: tutto il carico è sullo spezzone ausiliario, accertarsi della tenuta di tutto l apparato.
Carrucole tipo semplice - 6 E - Affiancare un secondo moschettone sul punto di sosta al fine di ridurre gli attriti, quindi costruire un secondo "machard" a contatto del primo moschettone avendo cura di collegarlo al secondo (automatismo di ricupero). L adozione di questo sistema impedirà all autobloccante di saltare il moschettone ed anche, attraverso una regolazione iniziale molto precisa, limitare al massimo le perdite di carico per allungamento della corda. (ovviamente questo passaggio è semplificabile di molto, inserendo, al posto del machard una piastrina autobloccante come evidenziato nel disegno delle precedenti diapositive!!)
Carrucole tipo semplice - 7 F - Utilizzando il mezzo barcaiolo dello spezzone mandare in tensione l autobloccante a contatto dei due moschettoni di sosta (o la piastrina) e liberare lo spezzone ausiliario.
Carrucole tipo semplice - 8 Nota: - nel caso poi di caduta del secondo, se lo stesso era assicurato con piastrina "gi-gi" o simile, l'apparato è già pronto e non serve lo spezzone ausiliario e tutta la manovra fin qui descritta! (si inizia dal successivo punto G)
Carrucole tipo semplice - 9 G - Far passare nel moschettone collegato al machard in basso (B) la parte libera della corda ed eseguire la manovra di ricupero.
Carrucole mezzo poldo - 1 A - Dopo aver arrestato la caduta, bloccare il mezzo barcaiolo con un asola di bloccaggio e relativa controasola.
Carrucole mezzo poldo - 2 B - Predisporre un nodo autobloccante "machard" sul ramo in tensione il più lontano possibile dal punto di sosta.
Carrucole mezzo poldo - 3 C - Collegare l autobloccante ad un punto di sosta tramite uno spezzone ausiliario. In mancanza di uno spezzone, utilizzare il ramo libero della corda. Eseguire un mezzo barcaiolo e fermarlo con asola e contro-asola di bloccaggio.
Carrucole mezzo poldo - 4 D - Sciogliere l asola di bloccaggio della corda che trattiene il compagno e mandare in tensione gradualmente l autobloccante dello spezzone ausiliario, sciogliere il mezzo barcaiolo.
Carrucole mezzo poldo - 5 Attenzione: tutto il carico è sullo spezzone ausiliario, accertarsi della tenuta di tutto l apparato.
Carrucole mezzo poldo - 6 E - Affiancare un secondo moschettone sul punto di sosta al fine di ridurre gli attriti, quindi costruire un secondo "machard" a contatto del primo moschettone avendo cura di collegarlo al secondo (automatismo di ricupero). L adozione di questo sistema impedirà all autobloccante di saltare il moschettone ed anche, attraverso una regolazione iniziale molto precisa, limitare al massimo le perdite di carico per allungamento della corda. (ovviamente questo passaggio è semplificabile di molto, inserendo, al posto del machard una piastrina autobloccante come evidenziato nel disegno delle precedenti diapositive!!)
Carrucole mezzo poldo - 7 F - Utilizzando il mezzo barcaiolo dello spezzone mandare in tensione l autobloccante a contatto dei due moschettoni di sosta (o la piastrina) e liberare lo spezzone ausiliario.
Carrucole mezzo poldo - 8 G - Far passare nel moschettone collegato al machard in basso, un capo dello spezzone ausiliario con agganciato un moschettone (nodo barcaiolo), proseguire agganciando lo spezzone nel moschettone di sosta (o in uno apposito agganciato alla piastrina, come da disegno).
Carrucole mezzo poldo - 9 H - Collegare la parte libera dello spezzone al moschettone in basso fissato allo spezzone stesso ed eseguire la manovra di ricupero.