Prestazioni energetiche di un edificio

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Prestazioni energetiche di un edificio Fabbisogni energetici Determinazione delle prestazioni energetiche Sistema edificio-impianto termico Flussi termici Zona termica e temperatura di progetto

I fabbisogni energetici di un edificio I fabbisogni energetici sono: fabbisogno di energia per il riscaldamento fabbisogno di energia per il raffrescamento fabbisogno di energia per la produzione di acqua calda sanitaria fabbisogno di energia primaria per il funzionamento degli impianti di climatizzazione invernale fabbisogno di energia primaria per gli impianti per la produzione di acqua calda sanitaria fabbisogno di energia primaria per il funzionamento degli impianti di climatizzazione estiva

Elementi per la determinazione delle prestazioni energetiche Determinare le prestazioni energetiche di un edificio significa valutare con i criteri stabiliti dalle norme: i suoi fabbisogni energetici; i rendimenti dei suoi impianti; il risparmio energetico che si può ottenere utilizzando energie rinnovabili.

Il sistema edificio-impianto termico Il dimensionamento energetico di un edificio è il risultato del confronto tra il sistema di produzione di energia termica (la caldaia o qualsiasi altro generatore di calore) e il livello di conservazione dell energia prodotta (il grado di isolamento termico dell involucro dell edificio). Da questo confronto scaturisce il bilancio energetico del sistema edificio- impianto termico, che deve rispondere alle prescrizioni di legge.

Il sistema edificio-impianto termico Ai fini dell applicazione delle prescrizioni, il sistema edificio-impianto è costituito da uno o più edifici (involucri edilizi) o da porzioni di edificio, climatizzati attraverso un unico sistema di generazione. Il volume climatizzato comprende gli spazi che si considerano riscaldati e/o raffrescati a date temperature di regolazione. Z 1 Z 3 Z... Z 2 Z... Z... Sistema edificio-impianto costituito da più edifici serviti da un unica centrale termica.

Il sistema edificio-impianto termico Sistema edificio-impianto costituito da un unico edificio. Sistema edificio-impianto costituito da una porzione di edificio servita da un impianto termico autonomo.

I flussi termici Il calore erogato dal sistema di produzione per soddisfare il fabbisogno energetico (Q) di una zona termica tende a dissiparsi verso l esterno attraverso le pareti e i serramenti o verso gli ambienti che la circondano, ma, nello stesso tempo, viene integrato da altre fonti energetiche, come gli apporti solari attraverso le superfici vetrate (Q si ) e quelle opache (Q se ) o gli apporti interni (Q i ).

I flussi termici

Zona termica e temperatura di progetto Per zona termica si intende l insieme dei locali riscaldati da uno stesso ge- neratore di calore alla stessa temperatura di progetto, che deve essere per legge sempre di 20 C (tranne che in casi particolari, come sale operatorie di ospedali, spogliatoi di ambienti sportivi ecc.). Per temperatura esterna di progetto si intende il valore medio mensile della temperatura dell aria in prossimità della zona termica. Le temperature esterne di progetto delle singole provincie italiane sono elen- cate nel D.P.R. 412/93.

Zona termica e temperatura di progetto La norma UNI/TS 11300 stabilisce le regole da applicare per la corretta sud- divisione dell edificio. In linea generale ogni porzione di edificio, climatizzata a una determinata tem- peratura con identiche modalità di regolazione, costituisce una zona termica. Per esempio, le diverse unità immobiliari servite da un unico generatore, aventi proprie caratteristiche di dispersione ed esposizione, possono costi- tuire altrettante zone termiche. Z 1 Z 3 Z... Z 2 Z... Z... Zone termiche aventi proprie caratteristiche di dispersione ed esposizione.

Zona termica e temperatura di progetto La zonizzazione non è richiesta se si verificano queste condizioni: le temperature interne di regolazione per il riscaldamento differiscono di non oltre 4 K; gli ambienti non sono raffrescati o comunque le temperature interne di regolazione per il raffrescamento differiscono di non oltre 4 K; gli ambienti sono serviti dallo stesso impianto di riscaldamento; se vi è un impianto di ventilazione meccanica, almeno l 80% dell area climatizzata è servita dallo stesso impianto di ventilazione, con tassi di ventilazione nei diversi ambienti che non differiscono di un fattore maggiore di 4. È possibile che la zonizzazione relativa al riscaldamento differisca da quella relativa al raffrescamento.

Zona termica e temperatura di progetto Nei calcoli energetici intervengono altre zone. Zona a temperatura diversa (o fissata): è costituita dallo spazio confinante con la zona termica nel quale la temperatura è diversa da quella della zona termica ed è costante nel tempo. Per esempio i vani scala si considerano alla temperatura di 10 C. Zona non riscaldata: è costituita dallo spazio confinante con la zona termica che non è riscaldato, ma nel quale la temperatura si mantiene costante nel tempo. Il valore di questa temperatura dipende dai flussi termici scambiati e da quelli dovuti a sorgenti energetiche interne o solari. I condomini dotati di caldaia centralizzata costituiscono una sola zona termica (se tutti i locali hanno le medesime caratteristiche di dispersione termica e adottano il medesimo sistema di regolazione). Nei condomini costituiti da appartamenti dotati di riscaldamento autonomo, ciascun appartamento è una zona termica.