LEGGE DI STABILITA 2017 E DECRETO FISCALE GLI EFFETTI IN VENETO E LA PLATEA DEI BENEFICIARI DI ALCUNE DELLE PRINCIPALI MISURE E possibile fare un calcolo preliminare dei benefici fiscali per le imprese e le famiglie del Veneto che provengono dalla legge di bilancio 2017. Si tratta di buone notizie che rappresentano la terza tappa del percorso di diminuzione della pressione fiscale intrapreso dal governo Renzi, annuncia Giorgio Santini, che per due anni ha svolto il delicato compito di relatore della legge di stabilita. La prima e piu importante misura del disegno di legge e la sterilizzazione dell aumento dell IVA e delle accise, - spiega Santini - che impedisce l aumento delle aliquote relative a queste imposte. Il mancato aumento permettera ai Veneti di risparmiare circa 1,5 miliardi di euro. Il secondo capitolo riguarda la diminuzione della pressione fiscale sulle societa di capitali (srl e spa) che prevede la diminuzione dell imposta sugli utili di impresa da 27,5 al 24%. Le imprese venete risparmieranno quasi 480 milioni di euro. Beneficio analogo, anche se di minore entita per le societa di persone che grazie al meccanismo relativo alla nuova imposta denominata IRI (flat tax al 24%) risparmieranno oltre 240 milioni di euro. Il quarto intervento fiscale riguarda le piccole imprese agricole e prevede il taglio dell IRPEF agricola. Questo implica a livello veneto un mancato introito per lo Stato di oltre 10 milioni di euro, con conseguente ed analogo beneficio per le imprese. A queste misure vanno poi sommati i benefici fiscali relativi all ecobonus che e stato confermato per il 2017 ed ampliato a condomini ed alberghi prosegue Santini - Sono oltre 200 milioni di euro i benefici fiscali previsti nel territorio regionale a favore di quanti effettueranno lavori di ristrutturazione ed efficientamento energetico. Tale misura avra un effetto moltiplicativo assicurando un volume di affari per l intero settore in Veneto prossimo ai 3 miliardi di euro e assicurando il mantenimento nella nostra regione di oltre 40.000 posti di lavoro. Buone notizie, infine per le imprese che nell ambito del programma Industria 4.0 beneficeranno di un credito fiscale per la ricerca e sviluppo nettamente superiore agli anni precedenti e del meccanismo del super/iper ammortamento. Per la prima fase di Industria 4.0 abbiamo stimato benefici (non tutti di natura strettamente fiscale) per oltre 1 miliardo di euro. Sommando quindi tutti i benefici il valore totale e di 3 miliardi e 340 milioni che contribuiranno alla diminuzione della pressione fiscale in Veneto per famiglie ed imprese. chiude Santini A questi benefici dobbiamo poi affiancare anche gli interventi di natura sociale che previsionalmente incrementeranno la spesa sociale in Veneto grazie ad un incremento del fondo sanitario per un valore superiore ai 150 milioni di euro e nuove risorse per il sociale (famiglie, non autosufficienza e poverta ) per oltre 100 milioni di euro. IMPRESE 1) Diminuzione aliquota IRES per le societa di capitali: dal 27,5% al 24 %. La misura interessa 77.300 imprese venete di cui 72.000 srl, 3.300 societa per azioni e 2000 cooperative
2) Flat tax (24%) per le societa di persone per quanto riguarda il capitale reinvestito in azienda. Attualmente la tassazione puo arrivare fino allo scaglione massimo IRPEF (43%) In Veneto la platea deli beneficiari e composta da oltre 78.000 imprese e 36.000 ditte individuali (in contabilita ordinaria) 3) La rivoluzione dell Iva per cassa in Veneto coinvolge 200.000 imprenditori individuali o societari (in contabilita semplificata) 4) Iper-ammortamento (Industria 4.0) del 250% per gli ammortamenti su beni alto contenuto tecnologico. Una piccola azienda artigiana veneta che investe in un macchinario digitale del valore di 100.000 euro otterra una riduzione delle tasse pagate in cinque anni pari a 36.000 euro. Una media impresa che investe un milione di euro per una nuova linea produttiva otterra una riduzione delle tasse pagate in cinque anni pari a 360.000 euro. 5) Rifinanziamento Nuova Sabatini per supportare gli investimenti (Industria 4.0) 6) Credito di imposta 50% per spese di ricerca e sviluppo. (Industria 4.0). Le imprese venete spendono mediamente 1 miliardo di euro l anno in ricerca e sviluppo (fonte ISTAT), quindi il beneficio fiscale (che ha comunque un massimale di 20 milioni di euro per singolo intervento) potra essere superiore ai 300 milioni di euro. 7) Incentivo al welfare aziendale tramite detassazione del salario di produttivita (tassazione al 10% per premi fino a 4.000 euro): potranno avvalersene i lavoratori del settore privato con redditi fino a 80 mila euro annui. La misura coinvolge potenzialmente 1.120.000 lavoratori delle imprese private che operano in Veneto. 8) Abolizione studi di settore. In Italia sono oltre 3 milioni e mezzo le aziende ed enti che utilizzano questo strumento. In Veneto sono oltre 200.000. L'articolo 7-bis del Decreto fiscale abolisce gli studi di settore, in sostituzione dei quali sono introdotti indici sintetici di affidabilità fiscale, cui sono collegati livelli di premialità per i contribuenti più affidabili, anche in termini di esclusione o riduzione dei termini per gli accertamenti. PARTITE IVA 1) La legge riduce l aliquota contributiva dovuta dai lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata INPS (portandola al 25% invece del 29% per il 2017 e del 33% a decorrere dal 2018). La norma riguarda oltre 101.000 iscritti alla gestione separata INPS in Veneto (fonte INPS). Per fare un esempio una partita iva con reddito lordo pari a 28.000 euro, risparmiera nel 2017 quasi 500 euro, mentre nel 2018 risparmiera 1.920 euro.
SOCIALE, PREVIDENZA e SANITA 1) A livello nazionale Incremento di due miliari del fondo sanitario che raggiunge 113.000 milioni di euro per il 2017 e a 114.000 milioni di euro per il 2018. Una quota parte del Fabbisogno sanitario nazionale standard, pari a un miliardo, viene vincolata al finanziamento di specifici Fondi rivolti alla spesa farmaceutica - medicinali innovativi, innovativi oncologici e vaccini e alla stabilizzazione del personale Ssn. Tra il 2017 ed il 2018 il servizio sanitario regionale del Veneto potra contare su nuove risorse pari a 180 milioni di euro. 2) Lotta alla poverta e alla marginalita sociale. A livello nazionale sono previsti ulteriori 150 milioni di euro che si sommano al miliardo di euro gia a disposizione per misure come social card, ASDI e SIA. In Veneto il 4,7% della popolazione vive in situazione di grave deprivazione materiale, il 7,2 % in grave deprivazione abitativa e l 11,6% sono al di sotto della soglia di poverta. Le risorse del Governo incideranno su questa fascia sociale. 3) Intervento sulle pensioni: riconoscimento o incremento della 14esima. Per tutti i pensionati con una pensione inferiore o uguale a 750 euro e previsto un aumento della quattordicesima che va da 100 a 150 euro in funzione degli anni di contribuzione. Per tutti i pensionati con una pensione compresa tra 750 e 1000 euro e introdotta invece la quattordicesima (non percepita fino al 2016) con un valore che va da 336 a 504 euro in funzione degli anni di contribuzione. 4) Ape social L APE sociale consiste in una indennità, corrisposta fino al conseguimento dei requisiti pensionistici, a favore di soggetti che si trovino in particolari condizioni. Possono accedere all APE sociale i soggetti in possesso dei seguenti requisiti: età anagrafica minima di 63 anni; stato di disoccupazione a seguito di cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale, che abbiano concluso integralmente la prestazione per la disoccupazione loro spettante da almeno tre mesi e siano in possesso di un anzianità contributiva di almeno 30 anni. La platea dei potenziali beneficiari in Veneto e pari a circa 3.500 persone nel 2017 e 2.000 nel 2018. 5) La possibilità di erogazione anticipata delle prestazioni della previdenza complementare (RITA). In Veneto la platea dei potenziali beneficiari e di circa 15.000 persone. 6) Pensione agevolata per i lavoratori precoci dei settori molto importanti in Veneto come quello edile, della concia, della sanita infermieristica, della puericultura, dei servizi di pulizia ed ecologia. I lavoratori veneti interessati saranno circa 2.500 ogni anno. 7) Cumulo gratuito dei contributi presenti in diverse gestioni previdenziali. Riguarda tutti gli iscritti presso due o piu forme di assicurazione previdenziale obbligatoria.
8) Esodati, ottava salvaguardia: ne beneficeranno in Veneto rispettivamente 1.500 persone nel 2017, 1.000 nel 2018 e 300 negli anni successivi. 9) Bonus nascita o adozione di un minore (800 euro). La misura interessa 40.000 famiglie in Veneto. TURISMO 1)ecobonus per strutture alberghiere ed agriturismi. riconoscimento anche per il 2017 e il 2018, e nella misura del 65%, del credito di imposta per la riqualificazione delle strutture ricettive turistico alberghiere, incluse le attività agrituristiche. In Veneto sono presenti oltre 3000 strutture alberghiere potenzialmente interessate e oltre 900 agriturismi che potranno beneficiare di questa norma. In totale gestiscono oltre 220 mila posti letto e sono la colonna portante della nostra offerta turistica. 2) nuove risorse per lo sviluppo di ciclovie turistiche. Il Veneto, grazie alle condizioni climatiche, alla concentrazione di città d arte, alla conformazione geografica, alla varietà dei paesaggi e alla ricchezza enogastronomica è una destinazione cicloturistica con grandi potenzialità di sviluppo e su cui si sta investendo troppo poco. SCUOLA E UNIVERSITA 1) A livello nazionale la legge di bilancio incrementa (da 12,2 mln) a 24,4 mln annui, a decorrere dal 2017, il contributo per le scuole paritarie che accolgono alunni con disabilità, si assegna alle scuole dell infanzia paritarie, per il 2017, un contributo aggiuntivo di 50 mln (invece di 25 mln), stabilendo che lo stesso deve essere corrisposto entro il 31 ottobre, e si dispone che le erogazioni liberali alle scuole paritarie che danno diritto al c.d. school bonus siano versate direttamente alle stesse scuole (e non all entrata del bilancio dello Stato). In veneto operano 1405 scuole paritarie che svolgono un presidio ed una funzione sussidiaria di fondamentale importanza. 2) Risorse per ricerca universitaria: per i migliori ricercatori e professori associati sono previsti fondi di ricerca pari a 3.000 euro annui. La misura interessa le quattro universita del Veneto: Padova, Venezia Ca Foscari, Venezia IUAV e Verona. 3) Fondo per il finanziamento dei dipartimenti universitari di eccellenza, destinato a finanziare con uno stanziamento pari a 271 mln annui 180 dipartimenti delle università statali, anche ad ordinamento speciale. Le risorse sono assegnate sulla base dei risultati della Valutazione della qualità della ricerca (VQR) effettuata dall ANVUR e della valutazione dei progetti dipartimentali di sviluppo, presentati dalle università.
All interno dei 180 ci saranno molti dipartimenti degli Atenei veneti. Alcuni come i dipartimenti di ingegneria ed economia dell Universita di Padova sono al top delle classifiche italiane. 4) Incentivi alle assunzioni (3.052 euro) dopo periodi di alternanza scuola lavoro o apprendistato ENTI LOCALI 1) Incentivi alle fusioni. E stata elevata dal 40 al 50 per cento, a decorrere dal 2017, la quota del contributo straordinario a favore dei comuni che danno luogo alla fusione. 2) Possibilita di rinegoziare i mutui e quindi di liberare risorse per gli investimenti 3) Le tasse locali non aumentano: per l anno 2017 la legge impone il blocco degli aumenti dei tributi e delle addizionali regionali e comunali; 4) Spazi finanziari del valore di almeno 150 milioni al Veneto per nuovi investimenti. Il provvedimento assegna agli enti locali di tutto il territorio nazionale spazi finanziari fino a complessivi 700 milioni annui, di cui 300 destinati ad edilizia scolastica, ed alle regioni fino a complessivi 500 milioni annui, per l effettuazione di spese di investimento. Potranno essere utilizzate risorse proprie derivanti dai risultati di amministrazione degli esercizi precedenti e dal ricorso al debito. ROTTAMAZIONE DELLE CARTELLE EQUITALIA Il debito dei veneti con Equitalia negli anni scorsi oscillava di tra i due e i tre miliardi. La rottamazione delle cartelle in cinque rate e un occasione importante per regolarizzare la propria situazione, grazie ala cancellazione delle sanzioni, degli aggi della riscossione, degli interessi di mora e di dilazione.