Le idee di Expo verso la Carta di Milano, Report tavolo tematico 22. I Paesi partecipanti di Expo 2015: un agenda internazionale.



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Le idee di Expo verso la Carta di Milano, Report tavolo tematico 22 I Paesi partecipanti di Expo 2015: un agenda internazionale Contributo n 49

LE IDEE DI EXPO 2015 VERSO LA CARTA DI MILANO Milano, 7 febbraio 2015 TAVOLO N 22 Tavolo di Lavoro: Expo Milano 2015 Participants: an international agenda Coordinatore: Stefano Gatti, General Manager Participants Division, Expo 2015 Rapporteur: Giulia Fagnoni, Università degli Studi di Pavia Partecipanti al Tavolo: 1. Albina Assis Africano, CG Angola 2. Anthony Gooch, OECD, Director of Public Affairs and Communications 3. Inigo Lambertini, Ambassador/Deputy Permanent Representative Permanent Mission of Italy to the UN 4. Alfredo Mantica, Former Undersecretary of State, Ministry of Foreign Affairs and International Cooperation, Italy 5. Adriana Opromolla, Caritas Internationalis, Policy Officer on Food security and Climate Change 6. Eduardo Rojas, UN CG 7. Datuk Rebecca Fatima Sta Maria, CG Malaysia 8. David Wilkinson, EU CG, (sostituito nel pomeriggio da Giancarlo Caratti, vice commissario per il padiglione dell'unione europea a Expo) 9. Paolo Marchesini, Southern Europe Government Public and Regulatory Affairs Manager, Pioneer Hi Bred Italia s.r.l 10. Monica Cristanelli, responsabile ufficio internazionalizzazione Intesa Sanpaolo - 11. Teresa Lizaranzu, CG Spain 12. Francesca Zadro, Italian trade agency SESSIONE MATTUTINA Verbale narrativo della discussione del mattino (massimo 2.000 caratteri, spazi inclusi) Il dottor Stefano Gatti, coordinatore del tavolo, illustra il programma della giornata e invita i partecipanti a presentarsi. A seguito delle seguenti premesse: il 2015 è un anno cruciale dal punto di vista del dibattito internazionale, a settembre saranno resi pubblici i nuovi obiettivi di sviluppo (Sustainable Developement Goals SDGs) la discussione si articola su due domande proposte dal coordinatore: Come Expo può contribuire all agenda e al dibattito internazionale? Cosa bisogna fare affinché non si rischi di duplicare le decisioni prese in altre sedi (specialmente in sede UN)? Il sito dell Expo è un contenitore, il cui successo è dato dai contenuti che saranno sviluppati nel corso dell esposizione. Priorità è l eredità di Expo ( legacy ) e quest eredità è strettamente legata ai contenuti e ai messaggi che si riuscirà a lanciare attraverso Expo. Degli eventi internazionali che costituiscono l agenda

internazionale, tra i quali figura anche Expo, vi sono in particolare: - Rio 2020 (UN Conference on Sustainable Development), - Parigi 2015 (UN Climate Change Conference), Sendai 2015 (UN World Conference on Disaster Risk Reduction) Più partecipanti al tavolo sottolineano come vi sia una stretta correlazione tra i temi in discussione. Il cibo è un tema trasversale a sostenibilità, protezione dell ambiente, cambiamento climatico, prevenzione dei rischi delle catastrofi naturali, nutrizione e salute. Tra i temi è necessario creare coerenza delle politiche ( politics coherence ) ed Expo è l occasione per rilevare la convergenza di questi temi e mostrarla in modo visibile e concreto. Il riconoscimento del diritto al cibo è prioritario ma occorre che, nella Carta di Milano, l aspetto costituzionale del diritto sia affiancato da un effettiva strategia di implementazione tecnica e anche politica. È rilevato, inoltre, come Expo debba essere un occasione non solo per mostrare obiettivi e traguardi, ma anche per mettere in discussione se la direzione verso la quale ci si muove sia corretta, se sia necessario davvero incrementare la produzione di cibo oppure migliorarne la (re)distribuzione nel mondo, oltre a diminuire lo spreco ( waste ) di cibo a livello di consumo e la perdita ( loss ) di cibo a livello di produzione. È bene in tale contesto considerare le aspettative di incremento della popolazione mondiale, specialmente nei PVS, affinché nel futuro sia garantita la sicurezza alimentare per tutti. Emergono delle parole-chiave di seguito descritte. Elenco delle parole chiave/concetti raccolti e loro descrizione sintetica: 1. Contenuti: i contenuti dell Expo ne determineranno il successo. 2. Eredità (legacy / immaterial legacy /long term legacy): l eredità degli Expo precedenti è stata sempre un eredità fisica (un esempio è la Tour Eiffel a Parigi), mentre l obiettivo di Milano 2015 sarà un eredità trainata dai contenuti che emergeranno nel corso dell esposizione. Un eredità di lungo termine dovrà dare l impulso per risolvere i problemi mondiali, primo su tutti come alimentare il pianeta ( feeding the planet ). Sono proposti tre steps da seguire per avere un eredità di lungo periodo a partire dall Expo; il primo consiste nel mettere il problema del cibo all interno dell agenda internazionale ( leverage the agenda ), il secondo concerne come condividere gli avanzamenti tecnici e scientifici nel corso dei 6 mesi dell esposizione, ossia come accumulare la conoscenza per risolvere le sfide attuali e quelle che si presenteranno in futuro e come catalizzare le azioni attraverso una proactive action. Infine terzo punto è raggiungere il consenso politico con tutti gli attori ( stakeholders ), per scrivere una road map per risolvere i problemi legati al cibo. Il 16 ottobre sarà dunque una giornata fondamentale per il consenso (tra paesi società civile aziende) e per assicurarsi che tale consenso diventi una long lasting conceptual legacy continuativa rispetto ai 6 mesi di Expo. 3. Nessuna duplicazione (No duplication): non duplicare i contributi dell agenda internazionale, ma offrire un contributo originale che non sia già stato presentato altrove. La Carta di Milano, in virtù del fatto che è presentata all inizio dell esposizione, deve fungere da punto di partenza per il dibattito. 4. Awareness : aumentare la consapevolezza sui contenuti dell Expo, sulla situazione attuale e sul dibattito internazionale presente nei diversi fora delle Nazioni Unite e dell Unione Europea. 5. Coinvolgimento di tutti gli attori e massimizzazione della loro presenza (engagement of all partners and maximisation of the presence of all actors): è importante che tutti gli attori (incluso il settore privato) partecipino al dibattito, al fine di creare un dialogo basato sulla fiducia per trasformare gli sforzi e gli impegni in soluzioni sostenibili.

6. Educazione al cibo (Food education): Expo è anche un evento educativo e l elemento educativo rimane uno dei valori principali alla base dell esposizione universale. È importante trasmettere messaggi concreti alle nuove generazioni e guardare al futuro. SESSIONE POMERIDIANA Verbale narrativo della discussione del pomeriggio (tenersi intorno a massimo 2.000 caratteri, spazi inclusi) La Carta di Milano dovrà essere un documento conciso e dovrà insistere su tre principali temi (non di più), messaggi che daranno luogo ad azioni specifiche sul tema della nutrizione. Un mondo senza fame è il messaggio e il punto di partenza dei lavori di Expo 2015. La domanda sulla quale si articola la discussione pomeridiana è: come usare l Expo non in chiave istituzionale e celebrativa ma piuttosto come trasformare l evento al fine di attrarre l attenzione di milioni di persone e di permettere al Segretario Generale delle Nazioni Unite di trasmettere un messaggio a un pubblico molto ampio e alla comunità internazionale. Sono richieste dunque proposte concrete ai partecipanti. La discussione può essere sintetizzata in tre punti: - vi è la necessità di non duplicare le negoziazioni intergovernative in atto (il dibattito in sede UN sui nuovi obiettivi dello sviluppo è ormai concluso, non si tratta di riaprirlo) - occorre pensare come cambiare le abitudini comportamentali individuali - niente è più influente degli esempi pratici: le best practices sviluppate all interno del programma Feeding Knowledge di Expo sono allo stesso tempo contenuto e legacy di Milano 2015, dato che diventeranno standard di riferimento per tutti i Paesi del mondo a livello sociale, ambientale, produttivo, tecnico e scientifico. L obiettivo è dunque usare Expo come un moltiplicatore e un amplificatore di questi esempi di buone pratiche, di comportamenti, in sintesi usare Expo come divulgatore di conoscenza. La Carta di Milano può essere uno strumento forte soprattutto se verrà rivisitata dopo i 6 mesi di esperienza Expo in modo tale che possa includere tutto quanto si apprenderà durante l esposizione. L esperienza di Expo deve trasmettere ai visitatori (e non solo) come cambiare le abitudini comportamentali, a partire proprio dal microcosmo che è Expo, influenzandole in un ottica di miglioramento. Expo si rivolge però anche alle istituzioni, ai governi e al settore privato ( decision makers ), ossia a tutti coloro che hanno il potere di influire sul cambiamento nel sistema cibo. Mostrare delle soluzioni per rendere effettivo il diritto al cibo significa soprattutto trasformare i sistemi, modellandoli intorno allo stesso diritto; è necessaria una governance, intesa come partecipazione ed empowerment di coloro che sono più vulnerabili, tale da migliorare le condizioni sociali e permettere che tutti abbiano i mezzi per accedere al cibo. Elenco degli impegni-raccomandazioni emersi nella discussione (laddove possibile divisi per i cluster di riferimento della Carta 1.cittadini, 2. associazioni, 3.imprese, 4.istituzioni) - Bisogna pensare all aumento della produttività, indispensabile anche per affrontare l aumento della popolazione; ma guardare anche alla produzione su piccola scala. Supportare la produzione su piccola scala è, infatti, una delle soluzioni migliori per combattere la fame. - L OECD sottolinea come i modelli di crescita in questo momento siano messi in discussione; all obiettivo della crescita si affiancano temi quali l inclusione, la sostenibilità, il rispetto del clima È importante mettere in relazione quanto emerge dall Expo con i possibili modelli di crescita futuri. - L effettività di Expo risiede nella capacità che si avrà di evitare ogni forma di contrattazione governativa all interno dell esposizione. L Expo sarà vincente se diventerà una palestra per le idee. - Expo dovrà essere usata come luogo di incontro e di ascolto, dovrà raccogliere esperienze, ricevere idee da organizzazioni internazionali e NGOs, da istituzioni e settore privato.

- Occorre utilizzare mezzi audiovisivi per trasmettere messaggi legati ai temi della sostenibilità, dell agricoltura e del cibo, in modo tale da avere un grande impatto sul pubblico. - Si propone di scandire ogni giorno dell esposizione con la comunicazione di una best practice concreta e positiva, che deve raggiungere il più ampio numero di persone (non solo i visitatori); gli esempi dovrebbero essere suggeriti anche dai singoli Stati, come avviene per le best practices di Expo Milano 2015. - La potenza dell Expo si espliciterà nell affluenza di persone che visiteranno il sito e negli esempi critici che saranno trasmessi. Indicazione di eventi, iniziative, progetti, documenti segnalati durante i lavori del tavolo Documenti segnalati e meritevoli di attenzione: - I nuovi SDGs che saranno adottatati dalle Nazioni Unite a settembre, in particolare i primi due obiettivi che saranno strettamente connessi al tema Expo: ridurre la povertà ed eliminare la fame nel mondo. - High Level Panel of Experts on Food Security and Nutrition (CFS) (giugno 2012), documento conciso e purtroppo poco considerato che offre degli importanti spunti per la Carta di Milano. - OECD better life initiative, l Indice per una Vita Migliore, uno strumento interattivo che permette agli utenti di valutare le prestazioni del loro Paese tramite una vasta gamma di temi che vanno dalla qualità dell aria all educazione, dal reddito alla salute. L obiettivo è di superare il GDP e sarà lanciata in Italia a maggio (esiste per ora in altre 6 lingue). Eventi connessi ai temi di Expo: - Rio 2020 (UN Conference on Sustainable Development) - Parigi 2015 (UN Climate Change Conference) Sendai 2015 (UN World Conference on Disaster Risk Reduction) - G20 Turchia 2015 Iniziative: - Il Bando delle Best Sustainable Development Practices ha raccolto, tra una rosa di proposte, le best practices migliori in tema di sostenibilità ambientale. Queste saranno esposte nel Padiglione Zero dell esposizione e vi saranno momenti nei quali i vincitori potranno illustrare le loro storie e come hanno raggiunto i loro obiettivi. Sono anche loro i veri ambasciatori di Expo. L obiettivo, come il nome del programma, è di alimentare la conoscenza: Feeding Knowledge, ossia la reale eredità che Expo Milano 2015 vuole lasciare. SINTESI COMPLESSIVA dei lavori della giornata max.2000 caratteri spazi inclusi I lavori della giornata si sono articolati su due linee: come rendere Expo un evento vincente, attraverso i suoi contenuti, e come offrire soluzioni pratiche affinché ciò avvenga. La forza di Expo 2015 sta nell essere un Expo tematico e questo deve tradursi nella trasmissione di messaggi importanti a un pubblico il più ampio possibile. Il messaggio principale che Expo deve lasciare è: creare un mondo senza fame. Per raggiungere questo obiettivo, la Carta di Milano inverte il processo di stesura di una carta grazie ai sei mesi di discussione disponibili durante l esposizione. Affinché il tempo utile sia sfruttato al

meglio Expo deve essere un luogo di ascolto e di discussione, una palestra per le idee e non un luogo di negoziazione per i governi. Expo deve essere complementare agli eventi già programmati nell agenda internazionale, senza diventare una duplicazione. Bisogna porre attenzione sull eredità che si vuole lasciare tramite Expo in modo tale che essa sia di lungo termine e mirata a risolvere i problemi legati al cibo, in sintonia con i temi connessi: sostenibilità ambientale, cambiamento climatico e protezione dell ambiente. Attenzione particolare dovrà essere posta alla misurazione degli indicatori del benessere in ogni loro dimensione, con il fine di inserirsi nella discussione sui nuovi modelli di crescita. Le direzioni in cui Expo si deve muovere sono due: - rivolgersi al pubblico dei visitatori e non solo, mostrando esempi pratici di best practices che influenzino le abitudini di comportamento, incluse quelle quotidiane, - lanciare messaggi a istituzioni, governi e, in generale, alla comunità internazionale per costruire un food system basato sul diritto al cibo e sul consenso politico di tutti gli attori coinvolti, applicabile tanto ai Paesi sviluppati che ai Paesi in via di sviluppo. Aspirare a obiettivi ambiziosi ed elevare l aspetto educativo dell esposizione sono gli spunti principali per trovare le soluzioni per rendere effettivo il diritto al cibo, il punto di partenza per raggiungere tale obiettivo sono le best practices, lo scambio e l ampliamento della conoscenza feeding knowledge.