CONGIUNTURA ECONOMICA PARMENSE

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CONGIUNTURA ECONOMICA PARMENSE Indagine sulle piccole e medie imprese 1 4 trimestre 2012 INDUSTRIA MANIFATTURIERA Nel quarto trimestre del 2012 permane una situazione recessiva. La flessione produttiva in atto dal quarto trimestre del 2011 è proseguita durante tutto il 2012. Andamento della produzione industriale, tasso di variazione tendenziale (1) 3,0-2,0-7,0-12,0-17,0 1-07 2-07 3-07 4-07 1-08 2-08 3-08 4-08 1-09 2-09 3-09 4-09 1-10 2-10 3-10 4-10 1-11 2-11 3-11 4-11 1-12 2-12 3-12 4-12 Parma Emilia Romagna (1) Tasso di variazione sullo stesso trimestre dell'anno precedente. Fonte: Unioncamere Emilia-Romagna, Centro Studi Unioncamere - Indagine congiunturale sull'industria manifatturiera. Elaborazione Ufficio Studi C.C.I.A.A. L'indebolimento dell'attività produttiva si è accentuato in quest'ultimo trimestre del 2012, la crisi globale, continua a far sentire i suoi effetti in provincia di Parma in misura più accentuata rispetto a quanto avvenuto in Emilia-Romagna. Tutti i principali indicatori congiunturali provinciali hanno segnato valori marcatamente negativi e non hanno fatto eccezione neppure le vendite e gli ordini verso il mercato estero. 1 Appendice: Classificazione delle divisioni e dei gruppi di attività economica (ATECO 2007) nei settori dell indagine trimestrale per la provincia di Parma e le note metodologiche dell indagine congiunturale sulle imprese dell industria (manifatturiera e costruzioni) e del commercio al dettaglio. 1

Congiuntura dell'industria. 4 trimestre 2012 Fatturato totale (1) Fatturato estero (1) Produzione (1) Ordini totali (1) Ordini mercato estero (1) Settimane di produzione (2) Industria Parma -6,2-1,3-6,6-6,3-1,6 11,0 Industrie alimentari e delle bevande -0,9 0,9-4,7-4,3 1,0 9,7 tessili, abbigliam., cuoio, calzature -9,3 5,6-5,9-3,8 9,6 19,0 legno e del mobile -10,1-0,9-11,0-12,6 3,2 3,0 trattam. metalli -7,6 1,2-7,9-9,4-1,0 5,0 meccaniche, elettriche m. di trasp. -7,4-8,3-6,3-5,2-8,2 11,1 fabbr.lav. min.non metalliferi -5,1 n.d. -10,1-13,0 n.d. 14,4 altre manifatturiere -9,7 n.d. -6,7-5,6 n.d. 19,8 Classe dimensionale Imprese minori (1-9 dipendenti) -6,8-1,6-7,5-7,8-2,7 8,1 Imprese piccole (10-49 dip.) -8,1-0,5-6,8-7,5-0,7 10,2 Imprese medie (50-499 dip.) -4,4-1,6-6,0-4,7-1,9 12,9 Industria Emilia-Romagna -5,6 0,7-5,5-6,2 0,9 8,4 Industria Italia -5,6 1,4-6,1-6,0 0,9 6,9 (1) Tasso di variazione sullos tesso periodo dell'anno precedente. (2) Assicurate dal portafoglio ordini. Fonte: Unioncamere Emilia-Romagna, Centro Studi Unioncamere - Indagine congiunturale sull'industria manifatturiera. Elaborazione Ufficio Studi C.C.I.A.A. La produzione dell industria in senso stretto di Parma nel quarto trimestre 2012 è diminuita tendenzialmente del 6,6 per cento, in peggioramento rispetto al trend negativo del 4,1 per cento riscontrato nei dodici mesi precedenti. Il risultato ottenuto dall industria parmense è stato più pesante rispetto a quello conseguito dall industria regionale (-5,5 per cento). Congiuntura dell industria parmense. Andamento della produzione nell industria parmense. Tasso di variazione sullo stesso trimestre dell anno precedente 10,0 5,0 0,0 0,0 3,3 1,2 3,1 2,5 3,2-5,0-10,0-15,0-11,2-11,8-9,4-7,4-2,9-1,9-6,2-4,3-3,9-6,6 1t09 2t09 3t09 4t09 1t10 2t10 3t10 4t10 1t11 2t11 3t11 4t11 1t12 2t12 3t12 4t12 Fonte: Unioncamere Emilia Romagna, Centro Studi Unioncamere Indagine congiunturale sulle PMI. Elaborazione Ufficio Studi C.C.I.A.A. Se guardiamo all'evoluzione settoriale, possiamo vedere che il decremento ha visto il concorso di tutti i settori in un arco compreso tra il -4,7 per cento delle industrie alimentari e il -11,0 per cento delle industrie del legno e del mobile. 2

L'andamento congiunturale del quarto trimestre è stato particolarmente pesante in tutte le classi dimensionali: il calo maggiore, pari al -7,5 per cento, è stato registrato dalle imprese minori (fino a 9 dipendenti), mentre nelle imprese di media dimensione (da 50 a 499 dipendenti) si è fermato al -6,0 per cento. Andamento della PRODUZIONE TOTALE in provincia di Parma. Tasso di variazione sullo stesso periodo dell'anno precedente. 2012 1 trim 2 trim 3 trim 4 trim INDUSTRIA MANIFATTURIERA -6,2-4,3-3,9-6,6 Industrie alimentari e delle bevande -3,0 0,3-4,0-4,7 tessili, abbigliam., cuoio, calzature -8,3-3,9-4,6-5,9 legno e del mobile -8,2-9,7-9,0-11,0 trattam. metalli -6,9-12,2-8,7-7,9 meccaniche, elettriche m. di trasp. -9,4-3,6 0,3-6,3 fabbr.lav. min.non metalliferi -1,1-7,5-8,2-10,1 altre manifatturiere -4,2-2,2-4,2-6,7 Classe dimensionale Imprese minori (1-9 dipendenti) -5,7-6,5-4,0-7,5 Imprese piccole (10-49 dip.) -5,5-2,9-5,5-6,8 Imprese medie (50-499 dip.) -7,0-4,6-2,5-6,0 Fonte: Unioncamere Emilia-Romagna, Centro Studi Unioncamere - Indagine congiunturale sull'industria manifatturiera. Elaborazione Ufficio Studi C.C.I.A.A. Il fatturato ha ricalcato quanto rilevato per la produzione. Nel quarto trimestre del 2012 è sceso tendenzialmente del 6,2 per cento, in peggioramento rispetto al trend negativo dei dodici mesi precedenti (-3,3 per cento). La diminuzione della provincia di Parma è più accentuata rispetto al dato negativo (-5,6 per cento) rilevato a livello regionale. Congiuntura dell industria parmense. Andamento del fatturato nell industria parmense. Tasso di variazione sullo stesso trimestre dell anno precedente 10,0 5,0 0,0-5,0-10,0-15,0-8,4-8,5-11,1-13,9-2,0 1,2 2,5 0,8 4,7 1,5 3,0-1,8-3,1-3,9-4,6-6,2 1t09 2t09 3t09 4t09 1t10 2t10 3t10 4t10 1t11 2t11 3t11 4t11 1t12 2t12 3t12 4t12 Fonte: Unioncamere Emilia Romagna, Centro Studi Unioncamere Indagine congiunturale sulle PMI. Elaborazione Ufficio Studi C.C.I.A.A. Come avvenuto per la produzione, la flessione delle vendite relativa al quarto trimestre è stata determinata da tutti i settori, con cali pesanti registrati dal comparto del legno e mobile (-10,1 per cento), delle altre industrie manifatturiere (-9,7 per cento) e della moda (-9,3 per cento). Anche le industrie alimentari registrano una 3

flessione di quasi un punto percentuale, che peggiora il trend dei dodici mesi precedenti (-0,1 per cento). Per quanto concerne la dimensione d impresa è emersa una situazione pesante. Nella classe da 10 a 49 dipendenti il calo del fatturato è risultato dell'8,1 per cento, mentre le imprese più piccole, fino a 9 dipendenti, hanno accusato un decremento del 6,8 per cento, peggiorando il trend negativo dei dodici mesi precedenti (-5,2 per cento). Le imprese da 50 a 499 dipendenti hanno mostrato una flessione tendenziale del 4,4 per cento. Andamento del FATTURATO in provincia di Parma. Tasso di variazione sullo stesso periodo dell'anno precedente. 2012 1 trim 2 trim 3 trim 4 trim INDUSTRIA MANIFATTURIERA -3,1-3,9-4,6-6,2 Industrie alimentari e delle bevande 0,7 3,1-6,1-0,9 tessili, abbigliam., cuoio, calzature -1,5-2,3-4,4-9,3 legno e del mobile -5,9-10,1-8,2-10,1 trattam. metalli -5,2-12,6-7,2-7,6 meccaniche, elettriche m. di trasp. -6,4-5,3-0,9-7,4 fabbr.lav. min.non metalliferi -0,2-5,6-8,1-5,1 altre manifatturiere -0,0-0,7-5,1-9,7 Classe dimensionale Imprese minori (1-9 dipendenti) -4,5-6,4-4,4-6,8 Imprese piccole (10-49 dip.) -3,6-2,7-4,3-8,1 Imprese medie (50-499 dip.) -2,0-3,9-4,9-4,4 Fonte: Unioncamere Emilia-Romagna, Centro Studi Unioncamere - Indagine congiunturale sull'industria manifatturiera. Elaborazione Ufficio Studi C.C.I.A.A. L andamento delle esportazioni è stato caratterizzato da un decremento in valore dell'1,3 per cento, in contro tendenza rispetto all'aumento dello 0,7 per cento registrato a livello regionale. L'export ha accusato una battuta d'arresto dopo quasi tre anni di trend positivo. Congiuntura dell industria parmense. Andamento del fatturato estero nell industria parmense. Tasso di variazione sullo stesso trimestre dell anno precedente 10,0 7,8 8,0 6,0 3,8 2,3 3,1 4,0 4,0 2,2 0,9 2,0 0,2 1,2 1,8 0,0-2,0-4,0-2,0-6,0-8,0-6,4-5,8-6,3-4,9-1,3 1t09 2t09 3t09 4t09 1t10 2t10 3t10 4t10 1t11 2t11 3t11 4t11 1t12 2t12 3t12 4t12 Fonte: Unioncamere Emilia Romagna, Centro Studi Unioncamere Indagine congiunturale sulle PMI. Elaborazione Ufficio Studi C.C.I.A.A. 4

Le industrie meccaniche, elettriche e mezzi di trasporto mostrano un andamento decisamente negativo con un calo tendenziale dell'8,3 per cento, mentre il comparto della moda conferma un trend ampiamente positivo (+5,6 per cento). Tutte le classi dimensionali segnano dati negativi: dal -0,5 per cento delle imprese da 10 a 49 dipendenti, al -1,6 per cento delle imprese minori (fino a 9 dipendenti) e medie (da 50 a 499 dipendenti). Andamento FATTURATO ESTERO in provincia di Parma. Tasso di variazione sullo stesso periodo dell'anno precedente. 2012 1 trim 2 trim 3 trim 4 trim INDUSTRIA MANIFATTURIERA 0,2 1,2 1,8-1,3 Industrie alimentari e delle bevande 10,8 9,1-6,5 0,9 tessili, abbigliam., cuoio, calzature 4,4 8,9 4,5 5,6 legno e del mobile n.d. -0,8 n.d. -0,9 trattam. metalli -2,0 0,8 4,2 1,2 meccaniche, elettriche m. di trasp. -10,3-4,3 5,4-8,3 fabbr.lav. min.non metalliferi n.d. n.d. n.d. n.d. altre manifatturiere 9,2 2,7 0,2 n.d. Classe dimensionale Imprese minori (1-9 dipendenti) -0,4-0,6 2,4-1,6 Imprese piccole (10-49 dip.) -0,6 5,2 5,9-0,5 Imprese medie (50-499 dip.) 0,8-0,8-1,2-1,6 Fonte: Unioncamere Emilia-Romagna, Centro Studi Unioncamere - Indagine congiunturale sull'industria manifatturiera. Elaborazione Ufficio Studi C.C.I.A.A. Al basso profilo produttivo e commerciale non è stata estranea la domanda che nel quarto trimestre 2012 è apparsa in diminuzione tendenziale del 6,3 per cento, in peggioramento rispetto al trend negativo dei dodici mesi precedenti (-4,5 per cento). A livello regionale gli ordini hanno segnato una flessione analoga (-6,2 per cento). Congiuntura dell industria parmense. Andamento degli ordini nell industria parmense. Tasso di variazione sullo stesso trimestre dell anno precedente 6,0 4,5 3,1 4,0 1,4 2,0 0,6 2,5 2,0 0,0-2,0-4,0-2,6-6,0-3,1-7,1-6,3-4,5-3,9-8,0-6,3-10,0-12,0-14,0-11,8-11,3-10,5 1t09 2t09 3t09 4t09 1t10 2t10 3t10 4t10 1t11 2t11 3t11 4t11 1t12 2t12 3t12 4t12 Fonte: Unioncamere Emilia Romagna, Centro Studi Unioncamere Indagine congiunturale sulle PMI. Elaborazione Ufficio Studi C.C.I.A.A. Tutti i settori hanno espresso variazioni tendenziali negative. Da sottolineare il pesante calo (-9,4 per cento) delle industrie dei metalli insieme al decremento del 5,2 per cento evidenziato dalle industrie meccaniche, elettriche e dei mezzi di trasporto. 5

Ancor più intensa è risultata la flessione accusata dalle industrie della fabbricazione e lavorazione minerali non metalliferi (-13,0 per cento) e del legno e mobile (-12,6 per cento). Ogni classe dimensionale ha evidenziato corposi cali della domanda. Le imprese fino a 9 dipendenti hanno mostrato una flessione del 7,8 per cento. Nella media dimensione, da 10 a 49 dipendenti, la diminuzione si è attestata al -7,5 per cento, mentre nelle imprese maggiori, da 50 a 499 dipendenti, il decremento è stato meno accentuato (- 4,7 per cento). Andamento degli ORDINI TOTALI in provincia di Parma. Tasso di variazione sullo stesso periodo dell'anno precedente. 2012 1 trim 2 trim 3 trim 4 trim INDUSTRIA MANIFATTURIERA -6,3-4,5-3,9-6,3 Industrie alimentari e delle bevande 2,0 3,4-5,5-4,3 tessili, abbigliam., cuoio, calzature -3,7-1,0-6,5-3,8 legno e del mobile -7,0-12,0-9,9-12,6 trattam. metalli -5,9-15,8-7,8-9,4 meccaniche, elettriche m. di trasp. -15,1-5,2 2,1-5,2 fabbr.lav. min.non metalliferi -8,8-7,4-9,0-13,0 altre manifatturiere -1,3-1,0-5,9-5,6 Classe dimensionale Imprese minori (1-9 dipendenti) -7,1-8,0-4,0-7,8 Imprese piccole (10-49 dip.) -7,0-3,8-6,1-7,5 Imprese medie (50-499 dip.) -5,4-3,7-2,2-4,7 Fonte: Unioncamere Emilia-Romagna, Centro Studi Unioncamere - Indagine congiunturale sull'industria manifatturiera. Elaborazione Ufficio Studi C.C.I.A.A. Un'indicazione negativa è giunta anche dalla diminuzione degli ordini esteri (-1,6 per cento) in contro tendenza rispetto all'andamento ampiamente positivo rilevato nel trimestre precedente (+5,0 per cento) ed anche rispetto al dato positivo evidenziato a livello regionale (+0,9 per cento). Tra i settori di attività si sono distinti il comparto della moda (+9,6 per cento), le industrie del mobile e legno (+3,2 per cento) e le industrie alimentari (+1,0 per cento). Al contrario, è apparso particolarmente critico l'andamento della domanda estera nel comparto meccanico: -8,2 per le industrie meccaniche, elettriche e mezzi di trasporto e -1,0 per cento per quelle del trattamento metalli. Sotto l aspetto dimensionale il calo maggiore è stato evidenziato dalle imprese minori, fino a 10 dipendenti (-2,7 per cento). 6

Andamento degli ORDINI MERCATO ESTERO in provincia di Parma. Tasso di variazione sullo stesso periodo dell'anno precedente. 2012 1 trim 2 trim 3 trim 4 trim INDUSTRIA MANIFATTURIERA -1,7 1,6 5,0-1,6 Industrie alimentari e delle bevande 5,9 10,7-6,0 1,0 tessili, abbigliam., cuoio, calzature 2,1 5,7 5,3 9,6 legno e del mobile n.d. -1,9 n.d. 3,2 trattam. metalli -2,3-7,0 5,3-1,0 meccaniche, elettriche m. di trasp. -11,2-2,1 10,6-8,2 fabbr.lav. min.non metalliferi n.d. n.d. n.d. n.d. altre manifatturiere 8,4 1,6 5,3 n.d. Classe dimensionale Imprese minori (1-9 dipendenti) -1,7-0,6 4,0-2,7 Imprese piccole (10-49 dip.) -2,0 5,1 8,9-0,7 Imprese medie (50-499 dip.) -1,6-0,0 2,5-1,9 Fonte: Unioncamere Emilia-Romagna, Centro Studi Unioncamere - Indagine congiunturale sull'industria manifatturiera. Elaborazione Ufficio Studi C.C.I.A.A. 7

ARTIGIANATO MANIFATTURIERO Il quarto trimestre del 2012 si è chiuso con un bilancio nuovamente negativo. A livello provinciale, l'ultimo trimestre dell'anno mostra segnali negativi anche verso il mercato estero. Congiuntura dell'industria manifatturiera. Imprese Artigiane. 4 trimestre 2012. (tasso di variazione rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente) Parma Emilia Romagna Italia Fatturato totale -7,6-9,2-9,1 Fatturato estero (*) -1,1 1,2-0,4 Produzione -7,8-9,3-9,5 Ordini totali -9,3-9,9-9,6 Ordini mercato estero(*) -2,8-0,0-0,5 Settimane di produzione assicurata (1) 6,0 5,2 4,6 (*) solo imprese esportatrici. (1) dal portafoglio ordini. Fonte: Unioncamere Emilia-Romagna, Centro Studi Unioncamere - Indagine congiunturale sull'industria manifatturiera La produzione è diminuita del 7,8 per cento rispetto al quarto trimestre del 2011, in misura nettamente superiore al trend negativo dei dodici mesi precedenti (-5,9 per cento). In Emilia-Romagna la diminuzione tendenziale è stata più pesante (-9,3 per cento). Le vendite hanno ricalcato l andamento in flessione della produzione, facendo registrare un decremento del 7,6 per cento, mentre a livello regionale la variazione negativa è stata più marcata (-9,2 per cento). Il quadro recessivo si completa con il più pesante andamento segnato dalla domanda. Gli ordini complessivi hanno accusato un calo tendenziale del 9,3 per cento, con un marcato aggravamento della tendenza rispetto al -4,9 per cento del trimestre precedente. Inoltre il dato risulta sensibilmente peggiore rispetto all'andamento del fatturato e prospetta una evoluzione negativa per il prossimo trimestre. In Emilia-Romagna la flessione tendenziale è stata più intensa, arrivando quasi al dieci per cento. Le esportazioni hanno registrato una battuta d'arresto, con un calo tendenziale dell'1,1 per cento, dopo gli ultimi due trimestri che avevano evidenziato un andamento positivo. A livello regionale sono apparse positive (+1,2 per cento). I mesi di produzione assicurati dalla consistenza del portafoglio ordini si confermano anche in questo ultimo trimestre dell'anno ampiamente sotto la soglia di due mesi. 8

Congiuntura dell'industria e dell'artigianato manifatturiero. 4 trimestre 2012. Provincia di Parma Fatturato totale Fatturato estero (*) Produzione Ordini totali Ordini mercato estero (*) Settimane di produzione assicurata (1) Industria -6,2-1,3-6,6-6,3-1,6 11,0 Artigianato -7,6-1,1-7,8-9,3-2,8 6,0 (*) solo imprese esportatrici. (1) dal portafoglio ordini. Fonte: Unioncamere Emilia-Romagna, Centro Studi Unioncamere - Indagine congiunturale sull'industria manifatturiera Elaborazione Ufficio Studi C.C.I.A.A. INDUSTRIA DELLE COSTRUZIONI Nel quarto trimestre del 2012 l industria delle costruzioni della provincia di Parma ha accusato una diminuzione tendenziale del volume d'affari dell'1,7 per cento, meno intensa rispetto al trend negativo dei dodici mesi precedenti (-4,9 per cento). Un andamento meno negativo rispetto al recente passato è evidenziato dalla regione Emilia-Romagna, che mostra un dato positivo (+0,7 per cento), mentre in Italia il calo tendenziale è stato del 10,7 per cento. Congiuntura delle costruzioni (Parma, Emilia Romagna e Italia) 4 trimestre 2012 Andamento tendenziale del volume d'affari Parma Emilia Romagna Italia Volume d'affari (1) -1,7 0,7-10,7 (1) Tasso di variazione sullo stesso trimestre dell'anno precedente. Fonte: Unioncamere Emilia Romagna, Centro Studi Unioncamere - Indagine congiunturale sulle PMI. Elaborazione Ufficio Studi C.C.I.A.A. 9

COMMERCIO AL DETTAGLIO Nel quarto trimestre del 2012 peggiora la fase negativa delle vendite del commercio al dettaglio in atto dalla primavera del 2008. La crisi si è riacutizzata dall'inizio del 2012, in misura più accentuata rispetto all'andamento negativo che aveva caratterizzato il 2011 e risulta più pesante e profonda di quella del 2009. Vendite a prezzi correnti degli esercizi in sede fissa al dettaglio della provincia di Parma. Anni 2007-2012 (var. % rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente) 6,0 4,0 3,5 2,0 1,8 0,8 1,2 0,0-2,0-4,0-6,0-8,0-0,1-0,7-0,3-1,2-4,0 1t07 2t07 3t07 4t07 1t08 2t08 3t08 4t08 1t09-2,1-2,2-3,0 Fonte: Unioncamere - Indagine congiunturale per la provincia di Parma Elaborazione Ufficio Studi C.C.I.A.A. -0,3-1,2-0,7-0,2-1,1-0,8-2,0-2,8 2t09 3t09 4t09 1t10 2t10 3t10 4t10 1t11-4,3 2t11 3t11 4t11 1t12 2t12-6,2-7,0-7,0 3t12 4t12 In provincia di Parma, gli incassi sono diminuiti tendenzialmente del 7,0 per cento, in misura più marcata rispetto al trend negativo del 5,1 per cento dei dodici mesi precedenti. In Emilia-Romagna le vendite al dettaglio sono apparse in calo del 7,4 per cento, mentre in Italia sono scese dell'8,4 per cento. Le previsioni delle imprese parmensi in merito all'andamento del prossimo trimestre hanno visto una riduzione della quota di quelle che si attendono un aumento del fatturato (10,1 per cento) e un aumento di quelle che ne temono una riduzione (47,2 per cento). Il saldo arriva a -37,1, un dato peggiore dell'analogo riferito allo stesso trimestre del 2011 (33,6). 10

Congiuntura del commercio al dettaglio. 4 trimestre 2012 Andamento tendenziale delle vendite Parma Emilia Romagna Italia Vendite (1) -7,0-7,4-8,4 (1) Tasso di variazione sullo stesso trimestre dell'anno precedente. Fonte: Unioncamere Emilia Romagna, Centro Studi Unioncamere - Indagine Elaborazione Ufficio Studi C.C.I.A.A. E il commercio al dettaglio dei prodotti non alimentari a registrare la flessione più pesante (-8,1 per cento), in particolare le vendite di abbigliamento e accessori che si riducono del 9,8 per cento mentre i prodotti per la casa ed elettrodomestici e gli altri prodotti non alimentari calano ciascuno del 7,4 per cento. Il commercio alimentare segna una diminuzione tendenziale pari del 7,2 per cento. Anche le vendite al dettaglio degli ipermercati, supermercati e grandi magazzini mostrano una variazione tendenziale negativa (-1,6 per cento). Tutte le classi dimensionali registrano andamenti negativi. A soffrire maggiormente sono ancora gli esercizi di piccola dimensione, fino a 5 dipendenti, dove il calo supera il 10 per cento. Andamento delle VENDITE del commercio al dettaglio in provincia di Parma nel 4 trimestre 2012. Tasso di variazione sullo stesso periodo dell'anno precedente. COMMERCIO AL DETTAGLIO -7,0 Commercio al dettaglio di prodotti alimentari -7,2 Commercio al dettaglio di prodotti non alimentari -8,1 - Abbigliamento ed accessori -9,8 - Prodotti per la casa ed elettrodomestici -7,4 - Altri prodotti non alimentari -7,4 Ipermercati, supermercati e grandi magazzini -1,6 CLASSI DIMENSIONALI 1-5 dipendenti -10,3 6-19 dipendenti -5,8 20 dipendenti e oltre -2,6 Fonte: Unioncamere - Indagine congiunturale per la provincia di Parma Elaborazione Ufficio Studi C.C.I.A.A. Per ulteriori informazioni: Giordana Olivieri 0521 210234 e-mail giordana.olivieri@pr.camcom.it Per accedere alle informazioni economiche: http://www.pr.camcom.it/statistica-studi-e-altri-servizi 11

Appendice

CLASSIFICAZIONE DELLE DIVISIONI E DEI GRUPPI DI ATTIVITA' ECONOMICA (ATECO 2007) NEI SETTORI DI INDAGINE INDUSTRIA (Manifatturiero e Costruzioni) SETTORI DI INDAGINE ATECO 2007 Industrie dei metalli 24 Metallurgia 25 Fabbricazione di prodotti in metallo (esclusi macchinari e attrezzature) Industrie alimentari e delle bevande 10 Industrie alimentari 11 Industria delle bevande 12 Industria del tabacco Industrie tessili, dell'abbigliamento e delle calzature 13 Industrie tessili 14 Confezione di articoli di abbigliamento; confezione di articoli in pelle e pelliccia 15 Fabbricazione di articoli in pelle e simili Industrie del legno e del mobile 16 Industria del legno e dei prodotti in legno e sughero (esclusi i mobili); fabbricazione di articoli di paglia e materiali di intreccio 31 Fabbricazione di mobili Industrie meccaniche, elettriche e mezzi di trasporto 26 Fabbricazione di computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e di orologi 27 Fabbricazione di apparecchiature elettriche ed apparecchiature per uso domestico non elettriche 28 Fabbricazione di macchinari ed apparecchiature nca 29 Fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 30 Fabbricazione di altri mezzi di trasporto 32.5 Fabbricazione di strumenti e forniture mediche e dentistiche 33 Riparazione, manutenzione ed installazione di macchine ed apparecchiature 95 Riparazione di computer e di beni per uso personale e per la casa Industrie lavoraz. minerali non metallife 23 Fabbricazione di altri prodotti della lavorazione di minerali non metallife 23.2 Fabbricazione di prodotti refrattari 23.31 Fabbricazione di piastrelle in ceramica per pavimenti e rivestimenti 23.4 Fabbricazione di altri prodotti in porcellana e in ceramica Altre industrie manifatturiere 05 Estrazione di carbone (esclusa torba) 06 Estrazione di petrolio greggio e di gas naturale 07 Estrazione di minerali metalliferi 08 Altre attività di estrazione di minerali da cave e miniere 09 Attività dei servizi di supporto all'estrazione 17 Fabbricazione di carta e di prodotti di carta 18 Stampa e riproduzione di supporti registrati 19 Fabbricazione di coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 20 Fabbricazione di prodotti chimici 21 Fabbricazione di prodotti farmaceutici di base e di preparati farmaceutici 22 Fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche 32.1 Fabbricazione di gioielleria, bigiotteria e articoli connessi; lavorazione delle pietre preziose 32.2 Fabbricazione di strumenti musicali 32.3 Fabbricazione di articoli sportivi 32.4 Fabbricazione di giochi e giocattoli 32.9 Industrie manifatturiere nca 35 Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata Costruzioni 41 Costruzione di edifici 42 Ingegneria civile 43 Lavori di costruzione specializzati COMMERCIO AL DETTAGLIO SETTORI DI INDAGINE ATECO 2007 Commercio al dettaglio di prodotti alimentari 47.11.3 Discount di alimentari 47.11.4 Minimercati ed altri esercizi non specializzati di alimentari vari 47.11.5 Commercio al dettaglio di prodotti surgelati 47.2 Commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacco in esercizi specializzati Commercio al dettaglio di prodotti non alimentari Abbigliamento ed accessori 47.51 Commercio al dettaglio di prodotti tessili in esercizi specializzati 47.71 Commercio al dettaglio di articoli per l'abbigliamento in esercizi specializzati 47.72 Commercio al dettaglio di calzature e articoli in pelle in esercizi specializzati Prodotti per la casa ed elettrodomestici 47.19.2 Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici 47.43 Commercio al dettaglio di apparecchi audio e video in esercizi specializzati 47.52 Commercio al dettaglio di ferramenta, vernici, vetro piano e materiali da costruzione in esercizi specializzati 47.53.1 Commercio al dettaglio di tappeti 47.54 Commercio al dettaglio di elettrodomestici in esercizi specializzati 47.59 Commercio al dettaglio di mobili, di articoli per l'illuminazione e altri articoli per la casa in esercizi specializza 47.63 Commercio al dettaglio di registrazioni musicali e video in esercizi specializzati Altri prodotti non alimentari 47.19.9 Empori ed altri negozi non specializzati di vari prodotti non alimentari 47.41 Commercio al dettaglio di computer, unità periferiche, software e attrezzature per ufficio in esercizi specializzati 47.42 Commercio al dettaglio di apparecchiature per le telecomunicazioni e la telefonia in esercizi specializzati 47.53.2 Commercio al dettaglio di utensili per la casa, di cristallerie e vasellame 47.61 Commercio al dettaglio di libri nuovi in esercizi specializzati 47.62 Commercio al dettaglio di giornali, riviste e periodici 47.64 Commercio al dettaglio di articoli sportivi in esercizi specializzati 47.65 Commercio al dettaglio di giochi e giocattoli, compresi quelli elettronici 47.73 Commercio al dettaglio di medicinali in esercizi specializzati 47.74 Commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati 47.75 Commercio al dettaglio di cosmetici, di articoli di profumeria e di erboristeria in esercizi specializzati 47.76 Commercio al dettaglio di fiori, piante, semi, fertilizzanti, animali domestici e alimenti per animali domestici in esercizi specializzati 47.77 Commercio al dettaglio di orologi, articoli di gioielleria e argenteria 47.78 Commercio al dettaglio di altri prodotti (esclusi quelli di seconda mano) in esercizi specializzati 47.79 47.8 Commercio al dettaglio ambulante 47.9 Commercio al dettaglio al di fuori dei negozi, banchi e mercati Ipermercati, supermercati e grandi magazzini 47.11.1 Ipermercati 47.11.2 Supermercati 47.19.1 Grandi magazzini

Nota metodologica L'indagine congiunturale sulle imprese dei settori dell industria (manifatturiero e costruzioni), realizzata dal Centro Studi Unioncamere per conto della Camera di Commercio di Parma, si rivolge trimestralmente ad un campione di circa 250 aziende con dipendenti. L indagine è rappresentativa della totalità delle imprese fino a 500 dipendenti. I dati sono disaggregati per due classi dimensionali (da 1 a 9 dipendenti, da 10 a 49 dipendenti, 50 dipendenti e oltre) e per 8 settori di attività economica (Industrie dei metalli, industrie alimentari e delle bevande, industrie tessili, abbigliamento, cuoio, calzature, industrie del legno e del mobile, industrie meccaniche, elettriche e mezzi di trasporto, industrie della lavorazione di minerali non metalliferi, altre industrie manifatturiere e costruzioni). Per tutti i settori la numerosità campionaria è calcolata in modo da garantire, per ognuno dei domini di indagine, un errore massimo del 10% ed una significatività del 75%. L'universo di riferimento è costituito dalle imprese con dipendenti desunto dal Registro Imprese integrato con i dati ottenuti da altre fonti (in particolare INPS e ISTAT). Anche l indagine Unioncamere si basa sul principio che nelle rilevazioni campionarie condotte a cadenza periodica è opportuno non rinnovare completamente il campione ogni volta, ma mantenere nel campione per due o più interviste una predeterminata quota delle unità (panel), utilizzando la tecnica dei campioni ruotati. Per questo motivo, tenendo conto anche della necessità di ridurre il fastidio statistico per i rispondenti e il tasso di caduta delle interviste, si è scelto di ricorrere una domanda diretta in cui al termine di ogni contatto positivo si chiede la disponibilità dell intervistato a essere contattato anche per il successivo trimestre. Nell'indagine, condotta telefonicamente con la tecnica CATI, viene chiesto alle imprese di dichiarare l'andamento congiunturale e tendenziale di una serie di indicatori economici (tra i quali l andamento di produzione, fatturato, ordinativi ed esportazioni), nonché la previsione per il trimestre successivo al trimestre di indagine. Alcuni dei dati tendenziali sono di tipo quantitativo (variazioni registrate nel trimestre rispetto allo stesso trimestre dell anno precedente), mentre i dati congiunturali (rispetto al trimestre precedente) e previsionali (riferiti al trimestre successivo) sono di tipo qualitativo (aumento, stabilità, diminuzione). L unità di riporto è costituita dalle unità provinciali d impresa (anche se la classe dimensionale è quella dell impresa nel suo complesso). Le ponderazioni infra-dominio e inter-dominio delle risposte vengono effettuate, a partire dal 1 trimestre 2012, sulla base del numero di dipendenti di ciascuna impresa / cluster d appartenenza (sempre desunto dal Registro Imprese opportunamente integrato), abbandonando pertanto le procedure di ponderazione utilizzate fino al 4 trimestre 2011, che facevano riferimento alle variabili di bilancio. Le interviste relative al 4 trimestre 2012 sono state realizzate nel mese di gennaio 2013.

Nota metodologica L'indagine congiunturale sulle imprese del commercio al dettaglio, realizzata dal Centro Studi Unioncamere per conto della Camera di Commercio di Parma, si rivolge trimestralmente ad un campione di circa 150 aziende con dipendenti. L indagine è rappresentativa della totalità delle imprese con dipendenti (interessando anche il segmento di imprese con più di 500 dipendenti). I dati sono disaggregati per tre classi dimensionali (da 1 a 5 dipendenti, 6-19 dip. e 20 dipendenti e oltre) e per 5 settori di attività economica (ipermercati, supermercati e grandi magazzini, commercio al dettaglio di prodotti alimentari, commercio al dettaglio di abbigliamento e accessori, commercio al dettaglio di prodotti per la casa ed elettrodomestici e commercio al dettaglio di altri prodotti non alimentari). Per tutti i settori la numerosità campionaria è calcolata in modo da garantire, per ognuno dei domini di indagine, un errore massimo del 10% ed una significatività del 85%. L'universo di riferimento è costituito dalle imprese con dipendenti desunto dal Registro Imprese integrato con i dati ottenuti da altre fonti (in particolare INPS e ISTAT). Anche l indagine Unioncamere si basa sul principio che nelle rilevazioni campionarie condotte a cadenza periodica è opportuno non rinnovare completamente il campione ogni volta, ma mantenere nel campione per due o più interviste una predeterminata quota delle unità (panel), utilizzando la tecnica dei campioni ruotati. Per questo motivo, tenendo conto anche della necessità di ridurre il fastidio statistico per i rispondenti e il tasso di caduta delle interviste, si è scelto di ricorrere una domanda diretta in cui al termine di ogni contatto positivo si chiede la disponibilità dell intervistato a essere contattato anche per il successivo trimestre. Mediamente la quota panel si aggira intorno al 45%. Nell'indagine, condotta telefonicamente con la tecnica CATI, viene chiesto alle imprese di dichiarare l'andamento congiunturale e tendenziale di una serie di indicatori economici (tra i quali l andamento delle vendite e la consistenza delle giacenze di magazzino), nonché la previsione per i tre mesi (ad es. del volume degli ordini emessi nei confronti dei fornitori) e i dodici mesi successivi al trimestre di indagine. Alcuni dei dati tendenziali sono di tipo quantitativo (variazioni registrate nel trimestre rispetto allo stesso trimestre dell anno precedente), mentre i dati congiunturali (rispetto al trimestre precedente) e previsionali (riferiti al trimestre successivo e a 4 trimestri) sono di tipo qualitativo (aumento, stabilità, diminuzione). L unità di riporto è costituita dalle unità provinciali d impresa (anche se la classe dimensionale è quella dell impresa nel suo complesso). Le ponderazioni infra-dominio e inter-dominio delle risposte vengono effettuate, a partire dal 1 trimestre 2012, sulla base del numero di addetti di ciascuna impresa / cluster d appartenenza (sempre desunto dal Registro Imprese opportunamente integrato), abbandonando pertanto le procedure di ponderazione utilizzate fino al 4 trimestre 2011, che facevano riferimento alle variabili di bilancio. Le interviste relative al 4 trimestre 2012 sono state realizzate nel mese di gennaio 2013.