E rieccomi qua, sollecitato da più parti e con insistenza a produrre qualcosa sull Eroica appena conclusa.come ho già detto l anno scorso quest evento, straordinario per il suo contesto, per la sua storia e per la sua partecipazione globale non è da raccontare ma da vivere. Ho sentito dire che chi ama profondamente il ciclismo una volta almeno nella vita dovrebbe farla questa EROICA. Non so se è amore o infatuazione per questa disciplina ma è pur vero che sono già alla mia terza partecipazione.di questa edizione non Vi offrirò un racconto scritto esiste una vastissima letteratura sull argomento ed è alto il rischio di dire sempre le medesime cose ma per immagini, linguaggio comunicativo più diretto e coinvolgente. Di questi tempi non piace più tanto leggere ma guardare le figure come si diceva una volta. E sarà così la mia eroica. Vi presento la squadra :
Stefano il capitano Osvaldo il tattico Roberto, gregario esperto Gildo il velocista Maurizio, Ultimo uomo per il velocista Dimitri il moscovita Il Cantore IL VIAGGIO Già da ora in cerca della concentrazione A zonzo fra i mercatini. Incontri con chi ha fatto la storia di questo sport
Si inizia con la levataccia delle h. 04,00 Partenza alle h.05,00 e Dimitri chiede al cap. di andare subito in fuga Guai meccanici: sin da subito, al montaggio delle bici per la partenza, si sono avuti intoppi,chi al fanale che non andava, chi al cambio o al pattino di un freno saltato. Tutti problemi risolti in breve tempo. Il guaio più grosso è toccato a me.bici nuova, o meglio vecchia di 32 anni ma portati bene, e rimessa a nuovo da un meccanico vecchio stampo. Erano saltate però entrambe le corde dei freni e non ne volevano sapere di restare nella loro sede. Il tempo passava e il nervosismo degli altri aumentava. A quel punto mi colse una cupa rassegnazione. Rinunciare? Tutta la squadra allora mi si strinse attorno e rabberciato alla meglio il freno posteriore con del nastro adesivo dissi Si va pensando che disponevo sempre del freno a piede.
E con non più la beata innocenza dei giovani bensì con la santa incoscienza dei vecchi alle h. 05,30 si partì Passaggio al Brolio Partenza a Gaiole L alba in quel di Asciano L alba dal Castello del Brolio Le crete senesi
Si inizia con il tagadà Sguardo sempre vigile Sempre tra il cap. e il tat. Morale in crescita Prime rampe azione di forza del tattico soprattutto in discesa e non Primi 80 Km di sofferenza solo sotto lo sguardo del capitano
Al primo ristoro di certo non sono queste le ribollite toscane Secondo ristoro Dopo i primi 80 Km finalmente il primo centro assistenza. E la sistemazione dell intero impianto frenante Si riparte!!! Superata l ultima asperità, in attesa dei velocisti ritardatari. 40km all arrivo. Con brindisi finale/strong>
ed immersi completamente in queste terre toscane il pensiero va, parafrasando il sommo poeta o come è duro calle lo scendere e salir per l altrui scale (Par.XVII) Molte energie fisiche e mentali sono state consumate. e non solo quelle. I freni alternativi hanno fatto il loro dovere.
Terzo ristoro. A questo punto la corsa si poteva considerare una tranquilla passeggiata stavo discutendo con il cap.sulla strategia di corsa per risparmiare la gamba. Contemporaneamente ci giunse la notizia che il ns. campione in fuga è primo al traguardo. Come ogni anno. Abbiamo saputo anche che ad ogni controllo e vidimazione (4) doveva aspettare i giudici perché troppo in anticipo.( tempo 5h.- media 28kmh ). GRANDE DIMA. DIMA ARRIVO AL TRAGUARDO
A pari merito, eroici A pari merito, eroici A pari merito, eroici Conclusione : proprio domenica mattina, nell uscita con i San Lazzaroni ( o si dice San Lazzarini..boh) ho saputo che ci sono stati altri due eroici che hanno partecipato alla XXI edizione, Arianna e consorte. Bene,Bravi. Vedo che l epidemia si sta velocemente diffondendo. Mi piace pensare ad una squadra GOPPION all eroica del 2018. Cosa ne pensi Mario? Oltre alla bellezza della fatica e al gusto dell impresa, il sogno entra a pieno titolo a farne parte. L Eroica è anche questo: condivisione. Adino