Direttrice della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze Marialetizia Sebastiani Responsabile degli eventi culturali della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze Silvia Alessandri Presidente del Coordinamento regionale del Comitato per i Valori Risorgimentali Donatella Cherubini Presidente del Comitato Fiorentino per il Risorgimento Adalberto Scarlino Responsabili del Coro Cassa di Risparmio di Firenze Emanuele Barletti e Eugenio Sambati
PROGRAMMA Giuseppe VERDI (1813-1901) Nabucco Sinfonia Ernani Si ridesti il Leon di Castiglia Trovatore Le fosche notturne spoglie Giovanna d Arco Sinfonia Nabucco E l Assiria una regina I Lombardi alla prima crociata O Signore dal tetto natio La forza del destino La Vergine degli Angeli Aida Preludio La battaglia di Legnano Sinfonia Nabucco Va, pensiero Orchestra del Conservatorio di Musica Luigi Cherubini di Firenze Coro della Cassa di Risparmio di Firenze Direttore orchestra e coro Paolo Ponziano Ciardi Maestro del coro Ennio Clari
VIVA VERDI E davvero entusiasmante che l anno centocinquantenario si concluda a Firenze con un concerto, con un bel concerto, voluto da tre benemerite, prestigiose istituzioni, dedicato a Giuseppe Verdi : alle sue opere, alle arie, ai cori, alle sinfonie, che da centocinquanta anni, a ancor da prima, hanno costituito il patrimonio caro di memorie musicali di ogni italiano. Giuseppe Verdi : il Romanticismo, il Risorgimento insieme hanno in lui l interprete straordinario, il compositore versatile, il musicista più di tutti facilmente conosciuto e immediatamente amato. Suonate dagli organetti di strada, intonate a mezza voce per le vie cittadine, cantate entusiasticamente dal pubblico negli stessi teatri,melodie facilmente orecchiabili, parole di coraggio e di libertà, hanno accompagnato patrioti giovani e meno giovani sulle barricate o alle manifestazioni politiche e hanno alimentato una tradizione orale e canora tutta italiana, viva, di padre in figlio, fino ai giorni nostri. Sicchè tanti sanno a memoria, potremmo dire parole e note delle opere, dei cori, delle arie verdiane. Quelle di Ernani ( prima a La Fenice di Venezia nel marzo 1844 ) e dei congiurati per una Spagna libera : Si ridesti il leon di Castiglia/ e d Iberia ogni monte, ogni lito / eco formi al tremendo ruggito,/ come un dì contro i Mori oppressor ; coro celeberrimo che permette al pubblico di cogliere analogie con le cospirazioni italiane Quelle de I lombardi alla prima crociata ( prima a La Scala, nel 1843 ), l opera che si apre con la scena della chiesa di Sant Ambrogio ed ha il momento culminante in quel O Signore, dal tetto natio,/ ci chiamasti con santa promessa, che tanti petti ha scossi e inebriati, per dirla con le parole dell omonima, indimenticabile poesia di Giuseppe Giusti. E poi le sinfonie, come quella della Giovanna d Arco,( prima a La Scala, nel febbraio del 1845 ) che sintetizza la storia dell eroica giovane, dal pianissimo iniziale al crescendo fino all esplosione di un ardente fortissimo, al finale dal ritmo fremente. E ancora le opere deliberatamente e scopertamente patriottiche, come La battaglia di Legnano, che va in scena a Roma nel gennaio del 1849, poco prima della proclamazione della Repubblica Romana, in una serata trionfale e drammatica, dopo la quale Verdi deve abbandonare precipitosamente la città assediata. E infine Il Nabucco, che vuol dire, prima di tutto, un coro: IL coro, su tutti gli altri. Il Va pensiero sull ali dorate.oh mia Patria sì bella e perduta ; che scatena commozione e partecipazione,dal marzo 1842, a La Scala, quando viene accolto con entusiasmo indescrivibile, al febbraio del 1901, quando viene intonato, sotto la bacchetta del trentaquattrenne Arturo Toscanini, per accompagnare l addio alla vita terrena del Maestro. Fino ai periodi drammatici del Novecento, fino ad oggi, espressione, sempre, di una Patria bella e del desiderio che non vada perduta. Viva V.E.R.D.I. L acronimo celebre esprimeva l adesione a una novità desiderata : un Italia unita ; una monarchia costituzionale invece delle vecchie e prepotenti monarchie assolute; l indipendenza dallo straniero oppressore. Alla realizzazione di questo grande progetto Verdi partecipò con convinzione e passione. Lo documenta l amicizia con alcuni protagonisti del Risorgimento nazionale : estimatore dichiarato di Cavour, guida politica esemplare, per il quale accettò di essere candidato ed eletto al primo Parlamento italiano; ammiratore senza riserve di Manzoni, l autore di uno de più grandi libri che sieno usciti da cervello umano. Viva Verdi, dunque. E con il buon Natale, auguri alla sua memoria, all Italia ed a noi tutti cittadini italiani. Comitato Fiorentino per il Risorgimento. Firenze, dicembre 2011
1861-2011: l'italia unita e la sua Biblioteca (Biblioteca Nazionale Centrale Firenze, 22 dicembre 2011-28 febbraio 2012) Nell ambito delle manifestazioni previste per il 150 Anniversario dell Unità d Italia, la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze organizza un importante mostra dal titolo 1861-2011: l'italia unita e la sua Biblioteca, al fine di celebrare i centocinquanta anni trascorsi dal Regio Decreto del 22 dicembre 1861, a firma di Francesco De Santis, che costituì la Biblioteca Nazionale della nuova Italia Unita attraverso l unione della Biblioteca Magliabechiana con la Biblioteca Palatina. L esposizione si propone ricostruire la storia dell Istituto, di delineare i momenti più significativi del contributo della BNCF alla cultura nazionale ed internazionale e di illustrare i progetti per il futuro con particolare attenzione al delicato ruolo della Biblioteca di fronte alle sfide del digitale, documentando con l'esposizione dei suoi 'tesori' e dei documenti più significativi una storia che dura ormai da più di trecento anni. Saranno esposti alcuni dei codici più preziosi, dal manoscritto trecentesco che contiene Il Milione di Marco Polo, al cinquecentesco manoscritto magliabechiano sulla vita degli Indios illustrato da disegni a penna e acquerello che rappresentano con semplicità e immediatezza le credenze religiose, le feste e le cerimonie dell antico Messico, al manoscritto dell' Arte della guerra di Niccolò Machiavelli, a cui si accompagnano le pregiatissime legature provenienti dalla Biblioteca Palatina, insieme a primi numeri di giornali e periodici, spartiti musicali e carte geografiche, alcuni dei più bei libri d'artista del Novecento. Non mancheranno neanche dipinti e altri oggetti d'arte provenienti dalle collezioni della Biblioteca. Particolare risalto avranno i momenti più importanti nella storia dell'istituto: il trasloco nella sede attuale, l'alluvione, l'inaugurazione della Sala di Lettura ecc. Info: bnc-fi@beniculturali.it