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Qualche cenno dal sito federale STORIA Le prime gare di Atletica Leggera paralimpica risalgono al 1952 con le corse in carrozzina organizzate ai Giochi di Stoke Mandeville (GB) per i veterani della Seconda Guerra Mondiale. E' uno degli otto sport inclusi alle prime Paralimpiadi che che hanno avuto luogo a Roma nel 1960. Nei 20 anni successivi, si sono aggiunte molte altre categorie di disabilità nelle competizioni paralimpiche e, ad oggi, questa disciplina viene praticata in oltre 120 Paesi. Ai Giochi Paralimpici di Londra del 2012 hanno partecipato 1100 atleti in 170 gare. Praticata in tutto il territorio nazionale può vantarsi del titolo di Regina tra le discipline sportive per disabili. (dal sito FISPES, che è la federazione) I profili funzionali nell Atletica Leggera sono i seguenti: 11 12 13 20 31 32 33 34 35 36 37 38 40 41 42 43 44 45 46 47 51 52 53 54 51 52 53 54 55 56 57 Cieco Ipovedente con possibilità di atleta-guida Ipovedente senza possibilità di atleta-guida Disabilità intellettiva relazionale Cerebrolesione grave (in carrozzina) Cerebrolesione medio-grave (in carrozzina) Cerebrolesione media (in carrozzina) Cerebrolesione moderata (in carrozzina) Cerebrolesione grave (deambulanti) Cerebrolesione medio-grave (deambulanti) Cerebrolesione media, emiplegia (deambulanti) Cerebrolesione moderata (deambulanti) Bassa statura (130cm maschi; 125cm femmine) Bassa statura (145cm maschi; 137cm femmine) Amputazione mono o bilaterale transfemorale Amputazione bilaterale transtbiale Amputazione monolaterale transtibiale Amputazione bilaterale arti superiori Amputazione monolaterale arto superiore (sopra il gomito) Amputazione monolaterale arto superiore (sotto il gomito) CorseTetraplegia grave CorseTetraplegia moderata CorseParaplegia grave CorseParaplegia moderata, amputazione/i arto inferiore Lanci Tetraplegia grave Lanci Tetraplegia media Lanci Tetraplegia moderata Lanci Paraplegia grave Lanci Paraplegia media Lanci Paraplegia moderata, amputazioni bilaterali transfemorali Lanci Lesione midollare minima, amputazione/i transtibiali NOTA BENE Le indicazioni sopra riportate sono orientative poiché all'interno di ogni categoria possono essere presenti tipologie di disabilità a diversa eziologia, ma con profilo funzionale che ne permette il confronto sportivo.

Arrivo a me SERGIO PREVITALI Sono arrivato all atletica per disabili per caso. Tre anni fa un amico mi ha chiesto una mano e sono entrato come volontario nella società milanese H2 Dynamics Handysports lombardia, società affiliata alla FISPES che pratica l Atletica Leggera Paralimpica. La società pratica l atletica paralimpica a tutti i livelli, promozionale e agonistico, e io da tecnico dei lanci mi occupo degli atleti che praticano i 4 lanci: peso, disco, giavellotto e clava. Con loro ho imparato a conoscere i lanci paralimpici, allenando un gruppetto di atleti sia di livello promozionale, che nazionale ma anche internazionale con i due ragazzi del Senegal Youssoupha Diouf che Ibrahima Faye, due giavellottisti che già nel 2015 parteciparono ai campionati del mondo di Doha. Poi nel 2016 la grande occasione delle Olimpiadi di Rio, con Ibrahima che non ha fatto il minimo per pochissimo, cosa che è invece riuscita a Youssoupha che dopo un anno di preparazione davvero impegnativa era pronto per la sua prima Olimpiade. E così sono partito anch io, Tecnico del Senegal per seguire oltre a Youssoupha anche un altra lanciatrice Senegalese che ho trovato lì. Esperienza magnifica, anche se dal punto di vista agonistico. Si poteva fare di più, ma è finita con un buon 7 posto per Youssoupha con un ottimo 41,83 a meno di due metri dalle medaglie. A Rio, ovviamente, c era tutto il mondo dell atletica paralimpica, e ho potuto osservare come questo mondo ne debba fare ancora di strada. Le disparità di attenzione tra le nazioni e le differenze di investimenti sono davvero troppo diverse per garantire delle gare eque, con pari opportunità tra i vari Atleti, soprattutto quando si tratta di atleti che utilizzano protesi o carrozzine da corsa. Si sa, chi può investire di più ha l accesso a tecnologie migliori Il Senegal non è l Iran, il Rwanda non è la Francia, e la mia attività con Youssoupha non è supportata dalla sua nazione, ma si basa sulla sua volontà e sulla sua disponibilità economica di vivere in Europa per potersi allenare. Quest anno poi la grande delusione della mancata partecipazione ai Campionati del mondo di Londra, Youssoupha era in forma straordinaria ma.. semplicemente la sua nazione non è riuscita a fargli avere il visto per andare a Londra, e così un anno di impegni è andato a farsi benedire per via della burocrazia. E secondo me è anche sfumata una grande occasione di medaglia visti i risultati di Londra nella categoria del giavellotto F57, Youssopha lo sa ed è tornato nel suo Senegal con tanta tristezza e con la certezza che gli è sfuggita una grande occasione. Mi fermo qui, sull attività paralimpica nell atletica leggera ci sarebbe molto da dire, grande rispetto per tutti per l impegno e godiamoci le medaglie che ci portano i nostri magnifici atleti italiani da molti anni, però non dimentichiamoci che c è ancora tantissimo da fare per rendere paragonabili questi risultati a quelli ottenuti nell atletica olimpica. Le disparità e l emarginazione per i disabili in molti paesi del mondo sono ancora troppo ampie per dare pari opportunità sportive a tutti, e rendere finalmente questo sport ancora più bello. C è molto da fare anche a livello di promozione, non accontentiamoci delle medaglie ma cerchiamo di promuovere ancora meglio l attività di base, quella che da a chi la pratica tantissima soddisfazioni pur nell anonimato dei media. Mi resta sempre in mente il pensiero dell amico Vincenzo che da disabile in carrozzina da sempre mi dice sempre quando vengo a lanciare per me è come andare a un parco giochi, e che pur sognando anche lui come tutti gli atleti le Olimpiadi, si emozione per ogni minimo miglioramento, anche se è ancora lontano da misure internazionali. Per me questa è l essenza dello sport, impegnarsi e lavorare a fondo per vedere i miglioramenti personali, lo sport per TUTTI, ma per davvero.