Dalla diagnosi energetica alla riduzione dei costi energetici nell industria
La diagnosi energetica passo dopo passo I REQUISITI DELLA DIAGNOSI ENERGETICA DI QUALITA Ing. Davide Rizzinelli Asso EGE davide.rizzinelli@ecubo.it
ASSOEGE Associazione degli Esperti Gestione Energia certificati ai sensi della UNI CEI 11339 da un ente terzo accreditato, iscritta nell elenco del Ministero dello Sviluppo Economico ai sensi della legge 4-2013 per le professioni in ordini o collegi professionali. L Esperto Gestione Energia è una persona che possiede le conoscenze, l esperienza e la capacità necessarie per gestire l uso dell energia in modo efficiente.
ASSOEGE Principali obiettivi dell Associazione: 1. Promuovere la figura dell EGE 2. Creare e mantenere un network tra gli associati 3. Favorire e diffondere lo sviluppo della cultura dell efficienza energetica 4. Garantire le regole deontologiche a tutela degli utenti degli EGE
CHI È L EGE? Ø L EGE è una persona che ha già una consolidata esperienza in ambito di gestione dell energia. Ø Libero professionista Ø Dipendente/titolare di società di servizi energetici (es. ESCO) Ø Dipendente presso un soggetto utilizzatore finale di energia (es. Energy Manager) Ø L EGE certificato da un ente terzo accreditato è una persona che ha deciso di farsi valutare da un soggetto che possiede le caratteristiche riconosciute secondo criteri ben definiti e comuni a tutti gli organi di certificazione (7 OdC in Italia). Ø L EGE è un soggetto che fa (anche) le diagnosi energetiche!
CHI È L EGE?
LA DIAGNOSI ENERGETICA Riferimenti normativi o DIRETTIVA 2012/27/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 25 ottobre 2012 sull'efficienza energetica modifica delle direttive 2009/125/CE e 2010/30/UE e abrogazione delle direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE o Decreto Legislativo 4 luglio 2014, n. 102 - Attuazione della direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica, che modifica le direttive 2009/125/CE e 2010/30/UE e abroga le direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE o Circolare del Ministero dello Sviluppo Economico del 18/12/2014 (ENERGY MANAGER) o LINEE GUIDA del Ministero dello Sviluppo Economico del 19/05/2015 o UNI CEI EN 16247-1:2012 Diagnosi energetiche Aspetti generali o UNI CEI EN 16247-2:2014 Diagnosi energetiche Edifici o UNI CEI EN 16247-3:2014 Diagnosi energetiche Processi o UNI CEI EN 16247-4:2014 Diagnosi energetiche Trasporti o UNI CEI/TR 11428:2011 Gestione dell'energia - Diagnosi energetiche - Requisiti generali del servizio di diagnosi energetica o Reference Document on Best Available Techniques for Energy Efficiency - February 2009
COMPLETEZZA Ø La diagnosi deve considerare tutti i vettori energetici. o Quando l acqua è un vettore energetico? o I gas tecnici (CO2, azoto ecc ) sono da considerare come vettori energetici? o Casi complessi: il pet-coke in cementifico è sia vettore sia materia prima secondaria o Ambiti che si prestano ad interpretazioni (navale, flotte aziendali) Ø L approccio deve essere basato su criteri di significatività condivisi con il committente o Il livello di dettaglio ed approfondimento della diagnosi deve essere coerente con lo stato del sistema energetico e i criteri di policy aziendale o ENEA/MISE indicano il 5% di incidenza sui consumi energetici globali (espressi in TEP) come soglia di significatività oltre la quale eseguire l analisi di dettaglio (approccio TOP-DOWN con zoom sugli usi energetici rilevanti) o ISO 50001 indica il potenziale di energy efficiency (gestionale o tecnologico) come criterio da affiancare all intensità energetica nell analisi di significatività
ATTENDIBILITA Ø Separare dati effettivi (fatture/bollette) da dati operativi (misure, stime, calcoli ecc ) o Stimare degli usi energetici per differenza con le fatture è un errore metodologico in quanto si va ad inglobare l errore del modello Ø L attendibilità dipende da diversi fattori: la tipologia/complessità del ciclo produttivo e dalla disponibilità di dati energetici misurati in continuo. Ø Validare il modello energetico con un controllo di coerenza (scostamento tra dati effettivi e operativi) o ENEA/MISE indicano come livello di attendibilità minimo il 95% o Esperienza: tale livello è raggiungibile sul vettore energia elettrica ma risulta di difficile gestione su altri vettori complessi (es: vapore) in assenza di sistemi di misura.
FOGLIO ENEA Accuratezza Completezza
ANALISI DI DETTAGLIO L All. 2 del documento Chiarimenti in materia di diagnosi energetica nelle imprese ai sensi dell articolo 8 del D.Lgs. n. 102 del 2014 emanato lo scorso maggio da parte del Ministero dello Sviluppo Economico recita: «Il livello di dettaglio della struttura energetica aziendale, ovvero la suddivisione in aree funzionali, dipende dalla dimensione energetica della specifica area funzionale. In altri termini l analisi di dettaglio si ferma quando la dimensione energetica dell area funzionale in esame è inferiore al 5% dei consumi energetici totali dell azienda». L analisi di dettaglio prevede: 1. descrizione dell area funzionale (uso energetico): mappatura dei macchinari e degli impianti che la caratterizzano; 2. indicatore specifico IPS: analisi correlazione con l energy driver adottato; 3. confronto delle tecnologie utilizzate con lo standard di mercato (BAT) Nel caso di mancanza di riferimenti tecnologi, la diagnosi avrà come riferimento la situazione ex ante.
TRACCIABILITA Ø Inventario energetico completo Ø Tracciare i dati operativi e le ipotesi/assunzioni adottate o DATI MISURATI IN CONTINUO o MISURE SPEDITIVE/SPOT o CALCOLI DA DATI DI TARGA, TERMOTECNICI ECC o STIME VERIFICABILITA Ø Devono essere definite in maniera esplicita le modalità di verifica del raggiungimento dei risultati di efficienza energetica o La verifica è problematica in assenza di sistemi di monitoraggio in continuo dei dati energetici o La diagnosi deve prevedere l analisi di correlazione tra consumo energetico e energy driver (fattori di aggiustamento) o ISO 50001: baseline, indicatori di performance energetica (ENPI)
VERIFICABILITA BASELINE Consumo vs Energy driver ENPI Modello energetico
UTILITA Ø La DE deve rispondere alle aspettative e richieste del committente compatibilmente con i requisiti minimi di legge (Allegato 2 D. Lgs. 102/14) Ø La DE deve far emergere opportunità concrete e fattibili che si traducono in riduzione dei costi industriali Ø Analisi costi-benefici basata su criteri concordati e definiti a priori (esempi) o PAY-BACK TIME, VAN, TIR o VINCOLI DI BUDGET/INVESTIMENTO o TEMPISTICHE REALIZZATIVE E INTERFERENZE CON LA PRODUZIONE/QUALITA o POLICY AZIENDALE IN MATERIA DI SICUREZZA, SOSTENIBILITA, FOOD SAFETY
EFFICACIA NELLA COMUNICAZIONE Carpet plot Sankey Diagram
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