Le nuove regole per la classificazione dei rifiuti

Documenti analoghi
Le novità contenute nel regolamento 1357/2014/UE e nella decisione 955/2014/UE. Andrea M. Lanz ISPRA

NUOVI CER - CLASSIFICAZIONE DEI RIFIUTI DAL 1 GIUGNO 2015

Sostanze contenute nel rifiuto classificate con i seguenti codici di indicazione di pericolo definiti dal regolamento CLP. Caratteristiche di pericolo

CLASSIFICAZIONE DEI RIFIUTI: Le nuove norme di riferimento

Codifica e classificazione dei rifiuti

In particolare i cambiamenti rilevanti sono due:

I nuovi criteri di classificazione dei rifiuti. Rosanna Laraia ISPRA

RIFIUTI E DISCIPLINA ADR Corretta gestione durante il Trasporto su Strada

L applicazione dei nuovi criteri di attribuzione delle caratteristiche di pericolo e di classificazione dei rifiuti pericolosi

Obbligo di effettuazione delle analisi.

LINEE GUIDA PER LA COMPILAZIONE DEL FORMULARIO

Le ricadute della classificazione dei rifiuti nelle attività di controllo. Loredana Musmeci. (in sostituzione di R. Francalanci)

RIFIUTI: CLASSIFICAZIONE e CARATTERIZZAZIONE dopo il 1 giugno 2015 Obbligo o meno di analisi CHIMICHE

Il TU 81/2008 con le modifiche del D.lgs 39/2016

Convegno Mengozzi - Forl' 13/03/2015

Prot. 7/2015 Milano, 13/01/2015

Il Regolamento CE 1272/2008 ha introdotto in tutta l Unione Europea un sistema per la classificazione e l etichettatura delle sostanze chimiche

La classificazione delle miscele

I REGOLAMENTI REACH / CLP e le RICADUTE sulla LEGISLAZIONE CORRELATA

Gazzetta ufficiale dell'unione europea

SCHEDA DI OMOLOGA PER RIFIUTI CONTENENTI AMIANTO

NORMA NAZIONALE VIGENTE. Allegato XXVI del decreto legislativo n. 81/2008

NOVITA IN MATERIA DI SOSTANZE PERICOLOSE (REACH, CLP e Titolo IX Capi I e II D.Lgs.81/08) Relatore: Dr. Celsino Govoni Azienda USL di Modena

I s t i t u to S u p eriore di Sanità Centro Nazionale Sostanze Chimiche

LEGGE 11 AGOSTO 2014, N. 116, LEGGE DI CONVERSIONE DEL DL COMPETITIVITÀ.

SISTRI SITUAZIONE AL 24 FEBBRAIO A cura di Claudia Silvestro e Alessandra Tonelli Area Ambiente, Sicurezza ed Energia di Confindustria Udine

REQUISITORIA DEL SOSTITUTO PROCURATORE GENERALE. nel procedimento conclusosi con il rinvio pregiudiziale alla Corte di Giustizia N.R.G.

Nuove norme per la. classificazione dei rifiuti speciali e trasporto ADR. 30/set/2016. Franco CIOCE

Classificazione rifiuti alla luce del Reg. 1357/2014/UE e della Decisione 2014/955/Ue. Ing. Alessio Figini 13 aprile

COS È IL REGISTRO DI CARICO E SCARICO?

Cri$cità Opera$ve nella Applicazione della nuova procedura di classificazione dei rifiu$ Rossana Cintoli ARPA Lazio

Impatto dell entrata in vigore del Reg. UE 1272/2008 (CLP) sul mercato degli aggregati riciclati

Ministero dell ambiente Decreto 1 aprile 1998, n. 148 (Gu 13 maggio 1998 n. 110)

I LIVELLO REGOLAMENTO (CE) N.1272/2008 (CLP)

L applicazione delle decisioni e dei regolamenti europei sulla classificazione dei rifiuti Andrea M. Lanz. Rosanna Laraia

Istruzioni per la compilazione del registro di carico e scarico dei rifiuti speciali

Guida all applicazione del SISTRI

Codifica e classificazione dei rifiuti. Il nuovo quadro a decorrere dal 1 giugno 2015

IL MINISTRO DELL'AMBIENTE. di concerto con

Ministero dell'ambiente Decreto 1 aprile 1998, n. 148 (Gazzetta ufficiale 14 maggio 1998 n. 110)

Le attività del Comitato Igiene Industriale

IL REGOLAMENTO CLP: in materia di classificazione ed etichettatura

Istituto Superiore di Sanità

Ecotossicità dei rifiuti: come verificare la caratteristica di pericolo H14

La gestione dei rifiuti

SISTRI: il nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti slitta a giugno 2013

SCHEDA DATI DI SICUREZZA

ISTRUZIONE OPERATIVA N. 11 COMPILAZIONE REGISTRO CARICO/SCARICO E FORMULARIO

La gestione dei materiali di risulta da manutenzione. Natale MOZZANICA

Le Caratteristiche di Pericolo dei Rifiuti e la Classificazione ADR. Dott. Loris Cucchi Chimico

Circolare N.105 del 11 Luglio SISTRI: il nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti slitta al giugno 2013

Le regole 17/09/2015. Nuove norme per la classificazione dei rifiuti speciali e trasporto ADR Franco CIOCE. Cosa c è qua dentro??? E qui????

CORSO DI FORMAZIONE PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI CON IL SISTRI RIVOLTA A. DELEGATI SISTRI DI AZIENDE PRODUTTORI DI RIFIUTO PERICOLOSO Rev.

La gestione dei rifiuti in azienda, le principali problematiche e la nuova classificazione rifiuti

SCHEDA F CARATTERIZZAZIONE ANALITICA DEL RIFIUTO. Se il rifiuto è da sottoporre a caratterizzazione analitica, indicare se:

Verifiche ispettive e controlli nella gestione dei rifiuti

Decreto del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio 2 maggio 2006

RIFIUTI PLASTICI QUADRO NORMATIVO E POSSIBILI EVOLUZIONI

RICHIESTA DI OFFERTA

Ministero dell'ambiente Decreto 1 aprile 1998, n. 145 (Gazzetta ufficiale 13 maggio 1998 n. 109)

La Direttiva PED 2014/68/UE Attrezzature ed insiemi a pressione. Caldogno, 12 luglio Applicazione: dal 1 giugno 2015

Nuove Schede Dati di Sicurezza. Milva Carnevali AUSL Bologna

ISTRUZIONE OPERATIVA N. 08 SCHEDA INFORMATIVA SULLE PROPRIETA DELLE SOSTANZE

ART. 1 (Modifiche al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81)

SOMMARIO. Introduzione... IX Premessa sulla normativa... XI

Il Regolamento CLP. Classification, Labelling and Packaging. (Reg. n. 1272/2008 in vigore dal 20 gennaio 2009)

NOVITÀ NORMATIVE 2015

GESTIONE RIFIUTI RESPINTI

Paola DI PROSPERO FANGHELLA Ludovica MALAGUTI ALIBERTI

Sintetica descrizione delle principali novità introdotte nella classificazione dei rifiuti pericolosi. Club Ambiente 12/05/15

PROTOCOLLO DI ACCETTAZIONE RIFIUTI INERTI NELLA DISCARICA DELLA IDEA

A seguito di istanza di parte sono autorizzati in ingresso alla discarica i seguenti ulteriori codici CER di rifiuti inerti, come sopra definiti:

sono divise tra produttore, trasportatore e smaltitore.

ECOEURO. Incontro Fiat Group Automobiles con il Network di Demolizione. Torino. 11 Aprile 2008 M.U.D.

OPERATIVITÀ E CASI PARTICOLARI

ANID Informativa Ambientale Marzo 2015

FOCUS PRODOTTI CHIMICI

ECO-Management SRL

Stato dell arte della normativa ambientale principali adempimenti normativi, il Sistri. Argomenti

MODIFICHE ALLA CLASSIFICAZIONE DELLE MATERIE

Classificazione dei Rifiuti

NUOVA CLASSIFICAZIONE ED ETICHETTATURA DEGLI AGROFARMACI (CLP)

REGISTRO DI CARICO E SCARICO RIFIUTI

Il rischio chimico, cancerogeno e mutageno

IL TRASPORTO SU STRADA DELLE MERCI PERICOLOSE: LE NOVITA DELL ADR 2015 APPROFONDIMENTO RIFIUTI

LINEE GUIDA IN MATERIA DI MISCELAZIONE RIFIUTI (art. 187 D. Lgs 152/2006)

INTRODUZIONE ALLA PROBLEMATICA DELLA CLASSIFICAZIONE DEI RIFIUTI LOREDANA MUSMECI ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA 17 OTTOBRE 2013

GUIDA RAPIDA PRODUTTORI

ALLEGATO A FRONTESPIZIO DEL BOLLETTARIO O DELLA PRIMA PAGINA DEL MODULO CONTINUO. Ditta. Residenza o domicilio Comune Via n.

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO: IL NUOVO MODELLO INFORIK della Regione Piemonte 2 Ed

LA GESTIONE DEI RIFIUTI SPECIALI DA PARTE DEL PRODUTTORE. Eco-Recuperi Srl. Gennaio 2016

Come sicuramente a conoscenza di coloro. Agenti chimici. recepita la norma comunitaria per l allineamento alle regole di REACH e CLP

DECRETO LEGISLATIVO 15 febbraio 2016, n. 39

GESTIONE RIFIUTI DEPOSITO TEMPORANEO DOCUMENTAZIONE OBBLIGATORIA REGISTRO TRATTAMENTI IN AGRICOLTURA

GESTIONE DEI RIFIUTI DI LABORATORIO

(il testo del decreto è aggiornato secondo le indicazioni della direttiva Ministero dell Ambiente del 9 aprile 2002)

Compilazione e contenuto

SCHEDA DI OMOLOGA CARATTERIZZAZIONE DI BASE RIFIUTO MD_CT009

RAPPORTO DI PROVA N

THEOLAB S.p.A. Corso Europa, 600/A Volpiano (TO)

Transcript:

Le nuove regole per la classificazione dei rifiuti 28 maggio 2015

Premessa La Commissione europea ha adottato, nel dicembre 2014, due provvedimenti relativi alla codifica e alla classificazione dei rifiuti: - il Regolamento (UE) n. 1357/2014, contenente i criteri per olo ai rifiuti da applicarsi dal Lgs. 152/2006); - la Decisione 2014/955/UE codici CER da applicarsi dal 1 giugno 2015, che sostituisce la Decisione 2000/532/CE (ripresa dal D.Lgs. 152/2006, ). I due provvedimenti sono direttamente applicabili in tutti gli Stati te sta provvedendo ad aggiornare gli allegati D e I del D. Lgs. 152/06 con un apposito decreto ministeriale, emanato -bis. I principi fondamentali della codifica dei rifiuti riportati dai citati provvedimenti europei rimangono sostanzialmente invariati e sono peraltro meglio esplicitati: - assoluto pericoloso o non pericoloso a seconda che detto codice sia contrassegnato o meno da un asterisco; - solo per i rifiuti ai a specchio le caratteristiche di pericolo dagli stessi eventualmente possedute determinano la loro classificazione come pericolosi; - quali caratteristiche di pericolo possiedano. 1

1. Principali novità in materia di classificazione contenute nel Regolamento (UE) n. 1357/2014 Nel verificare la classificazione dei rifiuti, alla luce delle nuove disposizioni in materia, si deve tener conto che non vi è una perfetta rispondenza tra - vecchie combinato disposto allegati D ed I alla parte quarta del D.Lgs. n. 152/2006 (in conformità alla Decisi 2008/98/CE) e - nuove 1357/2014 (nuovo allegato III alla Direttiva 2008/98/CE). Va inoltre evidenziato che il Regolamento (UE) n. 1357/2014 identifica chiaramente le frasi di pericolo attribuite alle singole sostanze che, se presenti nel rifiuto in concentrazione superiore alle corrispondenti soglie, determinano la qualificazione del rifiuto stesso come pericoloso, ove si tratti di un a specchio assoluto asteriscato. Di seguito si evidenziano le principali differenze tra le previgenti caratteristiche di pericolo e quelle introdotte del Regolamento n. 1357/2014. Caratteristica di pericolo infiammabile e facilmente infiammabile HP3 Con il Regolamento (UE) n. 1357/2014 non è più prevista la distinzione tra: - facilmente infiammabile (H3A) e - infiammabile (H3B). Ai rifiuti che, contenendo sostanze che presentano una caratteristica di pericolo di infiammabilità (H220, H221, H222, H223, H224, H225, H226, H228, H242, H250, H251, H252, H260, H261), risultano infiammabili va attribuita la caratte indifferenziata 2

Caratteristica di pericolo irritante HP4 Con il Regolamento (UE) n. 1357/2014 la presenza nel rifiuto di sostanze identificate con la frase di pericolo H314 determina irritante concentrazione di dette sostanze è superiore o uguale al 1%, ma inferiore al 5%. Infatti qualora la concentrazione sia uguale o superiore al 5% il rifiuto è classificato corrosivo (HP8). Caratteristiche di pericolo di tossicità HP5 e HP6 nocivo che era identificata con H5, ma la caratteristica di tossicità è distinta in: - tossicità specifica per organi bersaglio (HP5) e - tossicità acuta (HP6). In funzione di questa nuova classificazione, rifiuti che erano classificati come nocivi (H5) potrebbero risultare ora riclassificati come HP6 (tossicità acuta) e, viceversa, altri rifiuti che erano classificati come tossici (H6) potrebbero risultare riclassificati come HP5 (tossicità specifica per gli organi bersaglio). Caratteristica di pericolo sensibilizzante HP 13 Il Regolamento (UE) n. 1357/2014 introduce il criterio, precedentemente sensibilizzante (HP13), individuando le sostanze che la possono determinare e la relativa soglia. Caratteristica di pericolo ecotossico HP14 Il Regolamento (UE) n. 1357/2014, direttamente applicabile dal 1 l'attribuzione della caratteristica di pericolo HP 14 è effettuata secondo i criteri stabiliti nell'allegato VI della. Di conseguenza, i rifiuti che fino ad oggi sono stati classificati ecotossici 1 3

ecotossici pericolo sarà HP14. Si evidenzia la necessità di valutare, in presenza di sostanze pericolose oggi classificati non pericolosi pericolosi per altra/altre caratteristica/caratteristiche di pericolo. Su questo punto si rimanda alle eventuali ulteriori indicazioni da parte Caratteristica di pericolo HP15 La caratteristica di pericolo H15 riguardava genericamente i rifiuti che, sostanza, ad esempio di lisciviazione, avente una delle altre caratteristiche di pericolo specificamente definite. La caratteristica di pericolo HP15, invece, riguarda specificamente i rifiuti che contengono una o più sostanze che possono esplodere (un caso di incendio, allo stato secco o per riscaldamento in ambiente confinato) o formare perossidi espl non possiede direttamente una delle caratteristiche di pericolo... ma può manifestarla successivamente 2. Come riclassificare e gestire i rifiuti a partire dal 1 giugno 2015 Sul presupposto che le imprese utilizzatrici di sostanze e miscele ricevano dai propri fornitori i prodotti accompagnati dalle schede dati di sicurezza, si dovrà riconsiderare la classificazione dei rifiuti sulla base (Regolamento CE 1272/2008). 2.1. Applicazione del Regolamento CLP agli utilizzatori di sostanze e miscele CLP gennaio 2009, ha stabilito una fase di transizione per consentire ai produttori di sostanze e miscele di adeguare la classificazione al nuovo doppio regime 4

doppio regime dicembre 2010 e si concluderà il 1 giugno 2015. Le schede dati di sicurezza, correttamente redatte secondo la previsione del Regolamento (UE) n. 453/2010, relative alle sostanze, devono riportare: - - la doppia classificazione: secondo la Direttiva 67/548/CEE e secondo il Regolamento CLP. Per le miscele il periodo di regime obbligatorio inizierà il 1 giugno 2015; da tale data le schede dati di sicurezza delle miscele, correttamente redatte secondo la previsione del Regolamento (UE) n. 453/2010, devono riportare: - - la classificazione secondo il Regolamento CLP. 2.2. Le sostanze nei rifiuti I rifiuti sono, di norma, salvo casi particolari, miscele delle sostanze che entrano in gioco nel ciclo produttivo e rimangono, in tracce o in quantità anche più o meno importanti, negli scarti di produzione, cioè nei rifiuti. Per poter attribuire la corretta caratteristica di pericolo al rifiuto, occorre conoscere le caratteristiche delle sostanze pericolose pertinenti al rifiuto che lo costituiscono o lo contaminano, ma ciò non è sufficiente per determinare la caratteristica di pericolo del rifiuto. Questo, infatti, acquisisce delle specifiche caratteristiche di pericolo, codificate dal Regolamento (UE) n. 1357/2014 con i codici HP, che vengono attribuiti in funzione della presenza, in determinate condizioni o al di sopra di individuate soglie percentuali, di determinate sostanze, definite con specifiche caratteristiche di pericolo (frasi H) secondo il Regolamento CLP. I produttori ed i detentori dei rifiuti, quindi, debbono provvedere a riclassificare, o, quanto meno, a riverificare la classificazione dei rifiuti che producono o detengono, secondo le modalità più confacenti alla situazione e sulla base della conoscenza del processo e delle sostanze presenti tenendo conto: - dei rapporti delle analisi già eseguite; - delle schede dati di sicurezza delle sostanze introdotte nel ciclo 5

produttivo, ovvero, in assenza, delle schede di sicurezza che presentano la doppia classificazione delle sostanze (secondo la Direttiva 67/548/CE, con le frasi R, e secondo il Regolamento CLP, con le frasi H); - della classificazione delle sostanze messa a disposizione dalla http://www.iss.it/dbsp/. Sarà comunque sempre necessario provvedere ad una nuova analisi state ricercate tutte le sostanze pericolose pertinenti, come individuate dal Regolamento CLP potenzialmente presenti nel rifiuto. Ai fini di una corretta classificazione dei rifiuti, deve essere valutata 1 ): i rifiuti contenenti tali sostanze in quantità superiori ai limiti di concentrazione stabiliti dall'allegato IV del Regolamento (CE) n. 850/2004 (modificato dal Regolamento (UE) n. 1342/2014, in vigore dal 18 giugno 2015) devono essere classificati come pericolosi. 3. Periodo transitorio A partire dal 1 giugno 2015, il Regolamento n. 1357/2014 è direttamente rifiuti prodotti o detenuti prima del 1 giugno e già presi in carico nel registro di carico e scarico, è opportuno sia verificata: - la classificazione, se pericolosi ed identificati con codice pericoloso assoluto - va classificazione, sulla base a specchio 1 Dibenzo-p-diossine e i dibenzofurani policlorurati (PCDD/PCDF), DDT (1,1,1-tricloro- 2,2-bis(4- clorofenil)etano), clordano, esaclorocicloesani (compreso il lindano), dieldrin, endrin, eptacloro, esaclorobenzene, clordecone, aldrin, pentaclorobenzene, mirex, toxafene esabromobifenile, PCB. 6

Si consiglia, tuttavia, in questa fase di transizione, di mantenere anche la classificazione secondo la normativa previgente (codici H), al fine di dare evidenza della corretta gestione del rifiuto dalla sua produzione al suo smaltimento/recupero presso gli impianti che, necessariamente, non autorizzativi sulla base della nuova normativa. 3.1. Registri, formulari e SISTRI Allo scopo di dare evidenza della corretta gestione dei rifiuti prodotti o detenuti prima del 1 giugno 2015, si ritiene opportuno suggerire le seguenti modalità di tenuta delle scritture amministrative previste dalla parte IV del D.Lgs. 152/2006. 3.1.1. Rifiuti presi in carico nel registro di carico e scarico prima del 1 giugno 2015 La compilazione dei registri di carico e scarico dei rifiuti prodotti prima del 1 giungo 2015 può essere rettificata sulla base della nuova classificazione nei seguenti modi. - Per i rifiuti identificati con assoluto ai codici H di pericolosità attribuiti secondo la precedente normativa, caratteristiche di pericolo riportare in annotazione anche i codici HP attribuiti al rifiuto secondo il Regolamento 1357/2014. - Per i rifiuti identificati con a specchio che, con le nuove modalità di classificazione, rimangono pericolosi, oltre ai codici H di pericolosità attribuiti secondo la caratteristiche di pericolo è opportuno riportare in annotazione anche i codici HP attribuiti al rifiuto secondo il Regolamento 1357/2014. 7

- Per i rifiuti identificati con codice a specchio che, con le nuove modalità di classificazione, diventano pericolosi, in annotazione andrà indicato il codice CER pericoloso corrispondente e le relative caratteristiche di pericolo HP. o a recupero del rifiuto dopo il 1 giugno dovrà essere effettuato secondo la nuova codifica sia per - Per i rifiuti identificati con cod a specchio che, con le nuove modalità di classificazione, diventano non pericolosi, in annotazione andrà indicato il codice CER non recupero del rifiuto dopo il 1 giugno dovrà essere effettuato secondo scarico. Per quanto riguarda invece i formulari di trasporto relativi ai rifiuti prodotti prima del 1 giugno 2015, ma avviati a recupero o smaltimento dopo tale data, si suggerisce che riportino le caratteristiche di pericolo precedentemente attribuite (i codici H di pericolosità sono usualmente prestampati nel formulario) ed in annotazione le caratteristiche di pericolo HP attribuite secondo la nuova normativa. 3.1.2. SISTRI si segnala che sul portale è stata pubblicata, in data 19 maggio 2 modalità operative previste per procedura prevederebbe lo scarico dei rifiuti presi in carico nel registro cronologico prima del 1 giugno 2015 e una nuova presa in carico delle stesse quantità con la classificazione secondo il Regolamento n. 1357/2014. La procedura, così come presentata, non dà la possibilità di mantenere le registrazioni effettuate potendo semplicemente attribuire ai rifiuti già presi in carico nel registro cronologico prima del 1 giugno 2015 anche le caratteristiche di pericolo HP secondo la nuova normativa. ( 2 Nuova classificazione dei rifiuti Versione del 14.05.2015 - www.sistri.it 8

A riguardo, si ritiene opportuno segnalare quanto segue: - eda Sistri Area Registro Cronologico corrispondente allo scarico effettuato a seguito della presa in carico dei rifiuti da parte del trasportatore, è compilata e firmata elettronicamente entro dieci giorni lavorativi - art. 11 del DL 101/2013, comma 3 bis (da ultimo modificato dal DL 192/2014), prevede che le sanzioni per il non corretto utilizzo del SISTRI si applicano a partire dal 1 gennaio 2016. 9 Novembre 2014