STRUTTURE LIGNEE DELL ORGANO

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Giovanni Liotta CHIESA DI SAN LORENZO DI AIDONE STRUTTURE LIGNEE DELL ORGANO Situazione fitosanitaria Aidone, ottobre 2011

G. Liotta CHIESA DI S. LORENZO STRUTTURE LIGNEE DELL ORGANO Situazione fitosanitaria 1 Giovanni Liotta CHIESA DI SAN LORENZO STRUTTURE LIGNEE DELL ORGANO Situazione fitosanitaria 1 - Premessa L organo a canne della Chiesa di San Lorenzo di Aidone è stato recentemente restaurato in tutti i suoi elementi costruttivi per renderlo pienamente funzionante e svolgere il suo ruolo di armonizzazione e culturale (fig. 1). È sembrato pertanto opportuno valutare anche le condizioni di integrità delle strutture lignee che lo contengono e di quelle che lo sostengono. A tale scopo sono state effettuate delle indagini fitosanitarie tendenti a verificare la situazione di queste strutture e, in particolare, ad accertare la presenza di agenti biotici di degrado e prin- Fig. 1 Organo a canne della Chiesa di San Lorenzo di Aidone.

G. Liotta CHIESA DI S. LORENZO STRUTTURE LIGNEE DELL ORGANO Situazione fitosanitaria 2 cipalmente la presenza di insetti xilofagi, che costituiscono, assieme ai funghi lignicoli, la principale causa di degrado del legno in opera. 2 Materiali e metodi Sono state esaminate le superfici degli elementi delle strutture lignee al fine di trovare tracce di attacchi entomatici. L esame in loco è stato visuale ed ha riguardato la localizzazione e la tipologia delle alterazioni entomatiche, la presenza di eventuali fori di sfarfallamento di insetti xilofagi sulle superfici degli arredi; la forma e il diametro di tali fori; la presenza, la larghezza e l'andamento delle eventuali gallerie; la presenza di rosume, (= rosura+escrementi entomatici), di eventuali nicchie pupali e di eventuali pezzi morfologici di insetti; inoltre, ha riguardato l'aspetto esterno del legno e la consistenza meccanica delle parti eventualmente alterate. L'esame in laboratorio è stato strumentale, cioè con l ausilio di microscopio a luce trasmessa e a luce riflessa, ed è stato effettuato sui campioni non distruttivi raccolti sul posto durante il sopralluogo. Sono state effettuate delle riprese fotografiche delle situazioni ritenute le più interessanti al fine di rendere più chiara la situazione fitosanitaria del materiale ligneo esaminato. 3 Risultati 3.1 Cassa (custodia lignea entro la quale è contenuto l organo) La Cassa nelle superfici esterne non mostra segni di rilievo relativamente ad attacchi entomatici. Ciò va spiegato col fatto che queste superfici sono pitturate e al di sotto delle pitturazioni si trova uno strato di stucco costituto prevalentemente da gesso amalgamato con colle di origine biologica (ad es. colla di coniglio) che si oppone all attività delle larve degli insetti xilofagi e le costringe a deviare il percorso delle gallerie. Nelle superfici interne, invece, sono presenti dei fori di sfarfallamento e tracce di gallerie di insetti xilofagi attribuibili a Coleotteri della famiglia degli Anobidi e alla specie Anobium punctatum (figg. 2 3 e 4). Gli attacchi sono da considerare pregressi. Pertanto le infestazioni sono da considerare inattive. A detta del restauratore, si è provveduto ad una disinfestazione con idonei insetticidi. Fig. 2 Fori di sfarfallamento di Coleotteri Anobidi della specie Anobium punctatum.

G. Liotta CHIESA DI S. LORENZO STRUTTURE LIGNEE DELL ORGANO Situazione fitosanitaria 3 Fig. 3 Altri fori di sfarfallamento di Anobium punctatum sulle superfici interne della Cassa. Fig. 4 Particolare della precedente.

G. Liotta CHIESA DI S. LORENZO STRUTTURE LIGNEE DELL ORGANO Situazione fitosanitaria 4 3.2 Traversa orizzontale posta alla base della parete posteriore della Cassa. La traversa presenta numerose gallerie di insetti xilofagi che interessano non soltanto la zona superficiale della traversa, ma anche le zone sottostanti fino alla profondità di oltre tre centimetri. Le gallerie sono state praticate sia da Coleotteri Cerambicidi, che da Coleotteri Anobidi della specie Nicobium castaneum. Gli attacchi si riferiscono a tempi passati: Le infestazioni, infatti, non appaiono attive. Gli attacchi, anche se relativamente gravi e hanno ridotto lievemente la sezione utile del legno, non sembrano avere compromesso la capacità meccanica della traversa (figg. 5 e 6). Fig. 5 Traversa alla base della parete posteriore della Cassa con gallerie di Coleotteri Cerambicidi ed Anobidi. Fig.. 6 Particolare della precedente.

G. Liotta CHIESA DI S. LORENZO STRUTTURE LIGNEE DELL ORGANO Situazione fitosanitaria 5 3.3 Traversa orizzontale che sostiene le canne dai toni bassi. La traversa appoggiata al muro posteriore all Organo presenta, nella parte a vista di destra, numerosi fori di sfarfallamento di Coleotteri Anobidi della specie Oligomerus ptilinoides (figg. 7 e 8). Osservando tali fori si intravedono dei granelli di forma cilindrica, che sono gli escrementi degli insetti allo stadio larvale (fig. 9). Tali escrementi appaiono recenti e tutto ciò sta ad indicare che l infestazione è tuttora attiva. Analoga la situazione nel lato visibile a sinistra; anche qui l infestazione è attiva (fig. 10). Fig. 7 Fori di sfarfallamento del Coleottero Anobide Oligomerus ptilinoides nella parte destra della traversa. Fig. 8 Particolare della precedente.

G. Liotta CHIESA DI S. LORENZO STRUTTURE LIGNEE DELL ORGANO Situazione fitosanitaria 6 Fig. 9 Granuli di escrementi recenti indicanti che nella parte destra della fascia lignea l infestazione è tuttora attiva. Fig. 10 Altri granuli escrementizi recenti nel lato sinistro della fascia lignea, indicanti che l infestazione attiva è diffusa.

G. Liotta CHIESA DI S. LORENZO STRUTTURE LIGNEE DELL ORGANO Situazione fitosanitaria 7 3.4 Travetti di appoggio della Cassa al muro. Il travetto di destra (fig. 11), annegato nel muro, presenta in superficie tracce di attacchi biotici, prevalentemente date dalla presenza di numerosi fori di sfarfallamento attribuibili all ordine dei Coleotteri e alla famiglia degli Anobidi. Fig. 11 Travetto di appoggio della Cassa al muro. Fig. 12 Travetto attaccato da Carie bruna Inoltre, in vicinanza del muro mostra segni evidenti di attacchi da funghi lignicoli che producono la malattia nota con il termine di Carie bruna (fig. 12). Si tratta di funghi che attaccano la cellulosa e riducono il legno in una massa incoerente di colore bruno priva di qualsiasi capacità meccanica e che si sfarina alla minima pressione. Analoga situazione si riscontra nel travetto di appoggio di sinistra. Anche qui si riscontra l annegamento della testata nella muratura (fig. 13) e la presenza delle stesse tracce di attacco di funghi responsabili della Carie bruna e di fori di sfarfallamento di Coleotteri Anobidi. Fig. 13 Travetto sinistro, murato e attaccato da Carie bruna.

G. Liotta CHIESA DI S. LORENZO STRUTTURE LIGNEE DELL ORGANO Situazione fitosanitaria 8 3.5 Squadrette metalliche e viti. Gli elementi lignei che sono stati introdotti in occasione del restauro sono stati sostenuti da squadrette metalliche avvitate direttamente alla Cassa (fig. 14). Questa circostanza, col passare del tempo, potrebbe creare qualche problema: nel punto di contatto tra le squadrette e il legno: si potrebbero verificare dei fenomeni di condensa che potrebbero favorire l insediamento e lo sviluppo di funghi lignicole e, di conseguenza, l insorgere della Carie bruna. Tale malattia del legno, da un canto renderebbe inefficace lo scopo delle squadrette stesse, dall altro altererebbe l integrità delle tavole su cui sono avvitate. Fig. 14 - Le squadrette metalliche utilizzate per il consolidamento di elementi della struttura dell organo, per il loro stretto contatto con il legno, col tempo potrebbero avere su quest ultimo, conseguenze sulla sua integrità. Anche le viti metalliche adoperate per le strutture orizzontali e verticali potrebbero col tempo determinare le stesse conseguenze negative. Fig. 15 Le viti a contatto con il legno potrebbero causare la Carie bruna.

G. Liotta CHIESA DI S. LORENZO STRUTTURE LIGNEE DELL ORGANO Situazione fitosanitaria 9 4 Considerazioni 4.1 La Cassa lignea dell Organo della chiesa di S. Lorenzo di Aidone mostra solo alcuni segni di attacchi entomatici pregressi. Attualmente la situazione fitosanitaria non desta alcuna preoccupazione. 4.2 La traversa orizzontale posta a livello del piede delle canne mostra un forte degrado superficiale con numerose gallerie entomatiche a vista di Coleotteri Cerambicidi ed Anobidi. Gli attacchi non sono accompagnati da infestazioni in atto. 4.3 La fascia lignea che sostiene le canne lignee dei bassi, fissata al muro retrostante la Cassa, presenta attacchi del Coleottero Anobide Oligomerus ptilinoides. L infestazione è tuttora in atto e pone dei problemi che è necessario e urgente risolvere. 4.4 I due travetti di appoggio della Cassa al muro retrostante presentano, in vicinanza del muro, tracce di Carie bruna che sarà stata originata dalla condensa che immancabilmente si verifica quando due materiali (nel nostro caso: muro e legno) con coefficiente termico diverso stanno a contatto. Al variare della temperatura ambientale uno dei due materiali a contatto sarà più freddo o più caldo dell altro: nella superficie più fredda si verificherà la condensa. Quest ultima farà aumentare l umidità del legno agevolando lo sviluppo di funghi lignicoli, attori principali della Carie bruna. 4.5 Le squadrette metalliche che sostengono degli elementi lignei dell Organo sono a diretto contatto con il legno e ciò, come citato al punto 4.4 può danneggiare i legno da esse toccato. 4.6 Analogo danno possono arrecare nel lungo tempo anche le viti metalliche utilizzate per la fissazione di strutture lignee di nuova introduzione in occasione dell ultimo restauro. 5 Suggerimenti 5.1 La Cassa dell Organo e le strutture che la compongono, allo stato attuale, non abbisognano di alcun trattamento conservativo. 5.2 Per la fascia di cui al 4.3 deve essere trattata con AMPLAT della società I.N.D.A. che è un prodotto a base di cipermetrina e tetrametrina. Dosi di impiego: 200 ml di AMPLAT in 10 litri di acqua da usare a pennello e per siringature nei fori di sfarfallamento. Ripetere le operazioni dopo 24 ore dalla prima. 5.3 I due travetti di appoggio della Cassa vanno liberati dalla muratura. Vanno create delle nicchie di alloggiamento di sezione maggiore rispetto alla sezione dei travetti. Le nicchie avranno le pareti in cotto. Le testate dei travetti saranno fissatei con cunei di legno.. 5.4 Le squadrette verranno isolate dal legno mediante fogli di neoprene da 3 mm. Le viti verranno riavvitate dopo il trattamento di cui al seguente punto 5.5. 5.5 Le viti verranno svitate; la sede in cui alloggiava la vite sarà trattata con CUPRAVIT un prodotto Bayer a base di ossicloruro di rame che va sciolto in acqua in ragione di gr 50-70 di polvere in 10 litri di acqua. Dopo qualche minuto dalla siringatura la vite va riavvitata. Ovviamente l operazione va fatta per una vite alla volta per non creare movimenti nella struttura.