Il percorso della conoscenza: casi applicativi. Prof. Paolo Faccio Università IUAV di Venezia Roma, 01 luglio 2008
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- Giuseppina Corso
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1 Il percorso della conoscenza: casi applicativi Prof. Paolo Faccio Università IUAV di Venezia Roma, 01 luglio 2008
2 IL CASTELLO DI MONTECCHIO VESPONI Castiglion Fiorentino - AR
3 Cabreo Seicentesco che rappresenta la cinta muraria con le case addossate all interno Gli evidenti segni dei resti delle mura di spina degli edifici abbattuti. Le murature sono in appoggio alla cinta
4 E stata richiesta una verifica sismica della muratura in corrispondenza dell area di scavo
5 Lo studio preliminare ha messo in luce i rapporti macrostratigrafici tra elementi, in particolare il rapporto costruttivo tra il tratto murario oggetto dello studio in rosso- e le torri. Gli elementi risultano in appoggio
6 INCIDENZA DEL RAPPORTO MACROSTRATIGRAFICO RELAZIONE TRA MACROELEMENTI E POSSIBILE MECCANISMO DI DANNO
7 Particolare del rapporto macrostratigrafico di accostamento di una delle due torri con il muro di cinta
8 Lettura speditiva di elementi che sono in grado di condizionare la vulnerabilità dell edificio Discontinuità costruttiva : variazione apparecchiatura Rapporto costruttivo costruttiva : accostamento Discontinuità per danneggiamento : forte erosione dei giunti
9 Muratura in opera incerta con migliore stato di conservazione del giunto Possibile formazione di cerniera per meccanismo Muratura in opera incerta fortemente degradata per erosione/decoesione del giunto Lo stato di conservazione della muratura è in grado di condizionare i meccanismo di collasso.
10 1 Realizzazione nell Ottocento della merlatura 2 Traccia dell alloggiamento delle travi di copertura dell edificio demolito 3 Variazione della qualità muraria in seguito ad un intervento di consolidamento pregresso 4 Traccia dell alloggiamento delle travi del solaio interpiano dell edificio demolito 5 Degrado per erosione del giunto 6 Nuova imposta del muro in seguito allo scavo archeologico La presenza di fasi costruttive è in grado di indicare possibili meccanismi di danno. I due meccanismi possibili ad una prima lettura divengono almeno 6
11 Tratto ricostruito nell ottocento Il restauro stilistico ottocentesco ha ricostruito le parti mancanti delle torri seguendo la Regola dell Arte delle costruzioni in muratura, sublimando la tecnica presente, come si evince dall osservazione dei cantonali
12 Le caratteristiche tecnico costruttive e il danneggiamento hanno indicato le posizioni del rilievo dei fuori piombo e delle sezioni orizzontali
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14 Il posizionamento delle sezioni consente di cogliere le particolarità geometriche derivanti da situazioni costruttive o danneggiamenti, in grado di condizionare la formazione di specifici meccanismi di collasso
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16 Rilievo di dettaglio di tue torri
17 Individuazione della posizione delle cerniere di possibili meccanismi di collasso
18 O D D C C' C C' B B' B B' A A O Visualizzazione di alcuni meccanismi di collasso D D C C' C C' B B' B B' A A O O
19 Progetto di Parco a ruderi del centro storico del comune di Auletta - SA
20 PARCO A RUDERI DEL COMUNE DI AULETTA (SA)
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23 LV1 ANALISI QUALITATIVA E VALUTAZIONE CON MODELLI MECCANICI SEMPLIFICATI CA1 (complesso architettonico) CF1 CF1 CF2 CF4 CF3 CF3 CF (corpi di fabbrica)
24 ANALISI DEGLI ELEMENTI PORTANTI VERTICALI LIVELLO 1/7 LIVELLO 2/7 LIVELLO 3/7 LIVELLO 4/7 LIVELLO 5/7 LIVELLO 6/7 LIVELLO 7/7 DATI ACQUISITI DENOMINAZIONE DELL ELEMENTO TECNICA COSTRUTTIVA DISSESTO DEGRADO MATERICO In minuscolo: informazioni sul lato opposto a quello in cui è posta la freccia
25 Definizione delle caratterizzazioni materico costruttive e del dissesto
26 ANALISI DEGLI ELEMENTI PORTANTI VERTICALI
27 Parametri meccanici di riferimento per la definizione di Is
28 ANALISI DEGLI ELEMENTI PORTANTI VERTICALI
29 ANALISI DEGLI ELEMENTI PORTANTI VERTICALI
30 RELAZIONE DISSESTO TECNICA COSTRUTTIVA M1 Muratura in blocchi lapidei non squadrati, ben apparecchiata con ripianamenti in cocci di laterizio ad intervalli di circa cm M2 Muratura in blocchi lapidei, con prevalenza di elementi di dimensioni inferiori a 19 cm, ben apparecchiata, con ripianamenti in cocci di laterizio ad intervalli di circa 5-20 cm.
31 LIVELLO 1/7 LIVELLO 2/7 LIVELLO 3/7 LIVELLO 4/7 DATI ACQUISITI LIVELLO 5/7 LIVELLO 6/7 LIVELLO 7/7 TECNICA COSTRUTTIVA DISSESTO/DEGRADO MATERICO DENOMINAZIONE DELL ELEMENTO TECNICA COSTRUTTIVA DENOMINAZIONE DELL ELEMENTO DISSESTO/DEGRADO MATERICO ANALISI DEGLI ELEMENTI PORTANTI ORIZZONTALI
32 ANALISI DEGLI ELEMENTI PORTANTI ORIZZONTALI
33 Quadro riassuntivo per la valutazione della capacità sismica. Analisi del rischio sismico del patrimonio culturale Finalità dell analisi Livello di valutazione minimo Modello di calcolo Valutazione a scala territoriale dell indice di sicurezza sismica Accertamento di dettaglio della sicurezza sismica sul singolo manufatto LV1 LV3 Modelli semplificati (a base meccanica, statistica o qualitativa) Meccanismi locali di collasso esaustivi. Modello globale Progettazione di interventi di miglioramento sismico Finalità dell analisi Livello di valutazione minimo Modello di calcolo Interventi locali su zone limitate del manufatto LV2 Meccanismi locali di collasso su singole porzioni di manufatto Interventi che coinvolgono il funzionamento sismico dell intero manufatto LV3 Meccanismi locali di collasso esaustivi. Modello globale
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37 LV2 - VALUTAZIONE CINEMATISMI IN SITUAZIONE NON CONDIZIONATA + = H Z q S a a g domanda * C 3 1 i 3 2 i Si Bi C3 * 0 capacità M P P P a a + + λ = = = = ;
38 LV2 - VALUTAZIONE CINEMATISMI IN SITUAZIONE POST INTERVENTO INSERIMENTO CORDOLO SOMMITALE
39 6 LV2 - VALUTAZIONE CINEMATISMI IN SITUAZIONE POST INTERVENTO INSERIMENTO CORDOLO SOMMITALE FASCIA DI MURATURA h= 1 m DA CONSOLIDARE MEDIANTE INIEZIONI DI CALCE IDRAULICA MICRONIZZATA, DOSAGGIO 50/60 KG\MC 2. TRAVE DIAGONALE ESISTENTE. 3. TRAVETTI IN LEGNO ESISTENTI O DI SOSTITUZIONE 4. ANCORAGGI A PROFILO IN LAMIERINO ZINCATO 2x 158x35x3, FISSATI AI TRAVETTI MEDIANTE VITI E ANNEGATI NEL GETTO DEL CORDOLO 5. REALIZZAZIONE CORDOLO PERIMETRALE MONOBARRA IN CLS RcK 25 N/mmq SEZ 20X20 CM, O IN CALCE IDRAULICA AD ALTA RESISTENZA IN METACAOLINO) ;BARRA IN ACCIAIO TIPO REVAL Ø 32 MM 6. PIATTI IN FERRO DOLCE PER ANCORAGGIO CORNICE/CORDOLO (40x4 CM, SPESS= 5 MM I=40 CM)
40 LV2 - VALUTAZIONE CINEMATISMI IN SITUAZIONE POST INTERVENTO ANELLI DI CERCHIATURA IN ACCAIO
41 LV2 - VALUTAZIONE CINEMATISMI IN SITUAZIONE POST INTERVENTO ANELLI DI CERCHIATURA IN ACCAIO NUOVO IMPALCATO IN LEGNO LAMELLARE TRAVI 10X12 CM I=35 CM 2. PROFILO AD L 100X130X14 PREFORATO PER TIRAFONDI Ø 14 /20" 3. TIRAFONDI Ø 14 / 40") 4. FLANGIA S= 4 MM, SALDATA AL PROFILO AD L, PER ANCORAGGIO TRAVI 5. FASCIA DI MURATURA h= 0.5 m DA CONSOLIDARE MEDIANTE INIEZIONI DI CALCE IDRAULICA MICRONIZZATA, DOSAGGIO 50/60 KG\MC
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45 Progetto di consolidamento degli Uffizi a Firenze. Valutazione della compatibilità dell intervento mediante la ricostruzione di possibili fasi di trasformazione
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47 UFFIZI PROGETTO DI VARIANTE ALA DI LEVANTE
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