- Solai rigidi e resistenti nel piano. - Ammorsamenti tra muri ortogonali. - Presenza di catene. - Presenza di cordoli ai piani
|
|
- Giuliano Cavallaro
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Connessioni Effetto scatola Se l effetto scatola funziona efficacemente, le pareti dell edificio sono sollecitate nel proprio piano anziché in direzione ortogonale - Solai rigidi e resistenti nel piano - Ammorsamenti tra muri ortogonali - Presenza di catene - Presenza di cordoli ai piani - Coperture non spingenti
2 Dettagli costruttivi per la riduzione della vulnerabilità nei tetti in legno - Tessitura non spingente; - Trave di colmo rigida; - Collegamento travetti in sommità (riduzione spinta); - Collegamento travi e travetti al cordolo (collegamenti); - Cordolo (collegamenti);
3 COME FUNZIONANO GLI INTERVENTI DI EMERGENZA 1- EVENTUALE NUOVO SOPRALLUOGO 2- PROGETTO 3- DISCUSSIONE E APPROVAZIONE GIUNTA 4- IN ACCORDO AL TIPO DI INTERVENTO, IL LAVORO VERRA PORTATO AVANTI DAL CORPO DEI VIGILI DEL FUOCO OPPURE DA UN IMPRESA. 5- LA SUPERVISIONE E EFFETTUATA DALL UNIVERSITA NEL PRIMO CASO, DAL MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA CULTURALI NEL SECONDO.
4 CONOSCENZA DEL MANUFATTO GEOMETRIA CONOSCENZA ESTESA ANCHE AD ELEMENTI PARTICOLARI (CAMINI, NICCHIE ), QUADRI FESSURATIVI E DEFORMATIVI PER MEZZO DI RILIEVI DELLO STATO DI FATTO EVOLUZIONE ANALISI STORICA DEGLI EVENTI, DELL EVOLUZIONE STRUTTURALE E DEGLI EVOLUZIONE INTERVENTI SUBITI
5 RILIEVO DEL QUADRO FESSURATIVO E DEFORMATIVO Il rilievo del quadro fessurativo e deformativo osserva e registra le varie forme di degrado strutturale che l edificio ha subito nel tempo. In esso confluiscono perciò sia gli effetti di dissesti di origine statica, esauriti o in atto, sia i danni connessi a dissesti di origine dinamica causati da terremoti avvenuti nel tempo o dalle crisi sismiche più recenti. Non è facile distinguere il complesso causale di un danno, in quanto spesso si sommano o interagiscono diversi fattori; tuttavia al rilievo si chiede non di interpretare la causa del danno, bensì di raccogliere e disporre tutte le informazioni che possono consentire e facilitarne la diagnosi. Non è rilevante, ad esempio, definire a priori se una lesione è passante o non come invece lo è il fatto che sia rilevabile e riscontrabile su entrambe le facce del macroelemento con analoga o diversa configurazione, in posizione speculare o diversa, ecc. Importante è invece localizzarle e descrivere realisticamente i tracciati delle lesioni che vanno misurati e caratterizzati attraverso il verso di spostamento relativo dei due cigli in diversi punti della lesione così da poter interpretare i meccanismi di dissesto che l hanno prodotta.
6
7
8 LA RAPPRESENTAZIONE DEL DISSESTO QUADRO FESSURATIVO
9 DISEGNI SCHEMATICI E DESCRIZIONI RIASSUNTIVE PER LA RILEVAZIONE DEI DANNI STRUTTURE VERTICALI Strutture portanti murarie A - nessun danno B - danno lieve - Lesioni di ampiezza fino a 1 mm., comunque distribuite C - danno medio - Lesioni di tipo 1, 5, 6 fino a 4 mm. di tipo 2, 3, 7 fino a 2 mm - Danni di tipo 4, 8, 9 di lieve entità D - danno grave - Lesioni di tipo 1, 5, 6 fino a 10 mm. di tipo 2, 3, 7 fino a 5 mm -Danni di tipo 4, 8, 9 di media entità E - danno gravissimo - Lesioni e danni di entità superiore a quelle dei punto D F - danno totale (distruzione) E' bene che il rilevatore inizi le operazioni di stima della ampiezza delle lesioni con misura diretta a mezzo di regolo millimetrico; solo quando sarà sufficientemente allenato converrà che si limiti ad una stima visiva, che sarà divenuta affidabile.
10
11
12
13
14
15
16 DESCRIZIONE DEGLI EFFETTI DEL DISSESTO SULLA MATERIA DELLA COSTRUZIONE (danni fisici) Si tratta di una descrizione e localizzazione dei diversi fenomeni associati per affinità e per semplificazione grafica in gruppi. Si è scelto, quindi, di raggruppare nella simbologia grafica i fenomeni affini, anche se diversamente denominati e di diversa portata strutturale, dove, data la diversità dei materiali in cui si verificano, non sono possibili equivoci. Una parte dei danni va descritta sui grafici in modo realistico (fessurazioni, fratture e lesioni, crolli), in quanto il disegno del loro tracciato riveste di per sé importanza diagnostica; gli altri danni sono descritti con simboli convenzionali, in quanto è sufficiente il riconoscimento del fenomeno e la sua localizzazione.
17
18
19
20
21
22
23
24 Di Caterina Carocci - UNISR EDIFICI IN MURATURA
25 1: Lesioni dovute alla presenza di aperture a ridosso del mantello murario che non consentono un efficace collegamento tra le fasce murarie 2: Lesioni dovute alla presenza di un apertura e all edificazione successiva del piano superiore che grava su di essa. Le catene introdotte al livello del solaio limitano la continuazione delle lesioni 3: Lesioni originate dalla forza esercitata, su due pareti contigue, nelle due direzioni ortogonali dall azione sismica 1: Meccanismo di ribaltamento degli architravi che ruotano verso l esterno. La parte di muratura che funge da architrave è di dimensioni ridotte e non consente un efficace collegamento tra le pareti laterali. 2: Meccanismo di ribaltamento parziale della facciata. Insorge in seguito alla perdita di vincolo d estremità dovuto all assenza d incatenamento dell angolata. 3: Lesioni dovute alla mancanza di continuazione nel piano superiore della parete di controvento 3: Meccanismo di ribaltamento dell angolata in seguito del distacco parziale della facciata. La presenza di catene limita il crollo. 4: Meccanismo di ribaltamento parziale della facciata causato dal mancato trattenimento della porzione di parete di controvento interessata. 4: Lesioni dovute all accostamento di materiali diversi in seguito al rifacimento Di Caterina Carocci - UNISR 5: Lesioni dovute al crollo precedente della cellula adiacente, alla presenza di varie bucature e a sarciture con accostamenti di materiali diversi 5: Meccanismo di ribaltamento della parete laterale dovuto ad un suo indebolimento in seguito al precedente crollo della cellula adiacente. Meccanismo condizionato dalla presenza di forature che comportano una maggiore deformabilità della parete.
26
27
28 LA CONSERVAZIONE DELLA MATERIA E DELLE STRUTTURE Obiettivi della conoscenza: Identificazione dei materiali costitutivi e delle tecniche costruttive. Identificazione dei meccanismi di degrado e dissesto, presenti in relazione alle interazioni dei materiali tra loro e con l ambiente esterno. Scelte progettuali: Tese ad arrestare i meccanismi di degrado e dissesto in atto rimuovendone ove possibile le cause e prevenendo l insorgere di nuovi fenomeni degradativi. Verifica della compatibilità delle destinazioni d uso Tese a conferire solidità e stabilità agli elementi degradati e danneggiati, e leggibilità a membrature architettoniche ed apparati decorativi.
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
VERIFICA DI MECCANISMI LOCALI DI COLLASSO. Edifici esistenti
VERIFICA DI MECCANISMI LOCALI DI COLLASSO Edifici esistenti Comportamento sismico delle strutture in muratura edifici esistenti in muratura L IMPIANTO STRUTTURALE Muri Paralleli o nel piano Muri Ortogonali
DettagliUniversità IUAV di Venezia Corso di Restauro a.a. 2010 2011 prof. Paolo Faccio coll. arch Paola Scaramuzza. Lezione n. 5 rappresentazione del danno
Università IUAV di Venezia Corso di Restauro a.a. 2010 2011 prof. Paolo Faccio coll. arch Paola Scaramuzza Lezione n. 5 rappresentazione del danno IL DANNEGGIAMENTO IL DANNEGGIAMENTO : IL COEFFICIENTE
DettagliEDIFICI ESISTENTI IN MURATURA parte 1
CORSO DI AGGIORNAMENTO SULLA NORMATIVA SISMICA DI CUI ALL ORDINANZA 3274 DEL 20 03 2003 EDIFICI ESISTENTI IN MURATURA parte 1 1 Indice della presentazione Esame sintetico delle prescrizioni e lezioni apprese
Dettagli1.2 Vulnerabilità sismica delle costruzioni in muratura
Capitolo I Introduzione 1.2 Vulnerabilità sismica delle costruzioni in muratura Prima dell introduzione di norme specifiche e cioè di fatto fino a pochi decenni fa (escludendo singoli provvedimenti o raccomandazioni
DettagliIndice. Allegato tecnico... Schemi grafici Determinazione del danno strutturale degli edifici di tipo E
Indice 1. Premessa.... 2 2. Analisi del danno e del comportamento strutturale... 2 2.3. Descrizione del comportamento strutturale... 3 2.4. Analisi del danno.... 3 Allegato tecnico.... Schemi grafici Determinazione
DettagliIndice. Capitolo 1 Introduzione...pag. 1
Indice Capitolo 1 Introduzione...pag. 1 Capitolo 2 Costruzioni esistenti in muratura...» 5 2.1 Caratteristiche generali delle costruzioni...» 5 2.2 Classificazione degli edifici...» 5 2.3 Edifici di prima
DettagliMeccanismi di Danno per le Costruzioni Murarie in Zona Sismica
Università degli Studi di Messina Facoltà di Ingegneria A.A. 2006/2007 Statica e Sismica delle Costruzioni Murarie Docente: Ing. Alessandro Palmeri Lezione n. 23: Meccanismi di Danno per le Costruzioni
DettagliIl comportamento di una struttura in muratura può essere definito come il suo modo di resistere, deformarsi e danneggiarsi fino ad arrivare al collasso, quando sollecitata dai carichi verticali (normalmente
DettagliIndice. Parte Prima - Murature storiche e sisma
Indice Prefazioni Patrizia Casagrande Esposto... XI Raffaele Solustri... XIII Roberto Renzi... XV Parte Prima - Murature storiche e sisma Capitolo 1 Introduzione... 3 Capitolo 2 Il percorso della conoscenza...
DettagliLe strutture di legno esistenti
Le strutture di legno esistenti Il comportamento in presenza di azioni sismiche Claudio Ferrari, ingegnere libero professionista direttore tecnico A.I.erre engineering S.r.l. in Parma ABSTRACT Nell ambito
DettagliRILIEVO DEL DANNO PER I PALAZZI - 7
RILIEVO DEL DANNO PER I PALAZZI - 7 I meccanismi di danno individuano degli stati instabili di un sistema strutturale dovuto all insorgere di un quadro fessurativo e/o al collasso di un numero di elementi,
DettagliALLEGATO C Modello per la valutazione della vulnerabilità sismica delle chiese
ALLEGATO C Modello per la valutazione della vulnerabilità sismica delle chiese La metodologia considera 28 meccanismi di danno, elencati nel seguito, associati ai diversi macroelementi che possono essere
DettagliMECCANISMI DI COLLASSO PER EDIFICI IN MURATURA
MECCANISMI DI COLLASSO PER EDIFICI IN MURATURA ing. Sara Vallucci ing. Francesco Monni MURATURA: materiale da costruzione costituito da blocchi separati (naturali o artificiali) e (non necessariamente)
DettagliComitato tecnico-scientifico. Interventi di riparazione e miglioramento sismico (Ordinanza Commissariale n. 61/97 art. 6 comma 5)
REGIONE DELL UMBRIA GIUNTA REGIONALE ALLEGATO 1 Comitato tecnico-scientifico (istituito con Ordinanza Ministeriale n. 2668/97) Interventi di riparazione e miglioramento sismico (Ordinanza Commissariale
DettagliRete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica (Reluis)
Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica (Reluis) ------------------------------------------------------------------------ Terremoto dell Emilia: report preliminare sui danni registrati a
DettagliReport dei danni registrati a seguito del terremoto del Centro Italia del 24 agosto 2016 (Release 1)
Report dei danni registrati a seguito del terremoto del Centro Italia del 24 agosto 2016 (Release 1) F. Celano 1, M. Cimmino 2, O. Coppola 1, G. Magliulo 1, P. Salzano 1 1 Dipartimento di Strutture per
DettagliPRESIDENTE DELLA REGIONE MOLISE COMMISSARIO DELEGATO PER LE ATTIVITA POST SISMA Legge del 27 Dicembre 2002 n.286
PRESIDETE DELLA REGIOE MOLISE COMMISSARIO DELEGATO PER LE ATTIVITA POST SISMA Legge del 27 Dicembre 2002 n.286 Decreti n. 76/2005 e n.10/2006 Protocollo di Progettazione per gli Interventi su Immobili
DettagliALLEGATO B. TABELLA 1 - Definizione dei livelli operativi. TABELLA 2 - Definizione dello STATO DI DANNO
ALLEGATO B TABELLA 1 - Definizione dei livelli operativi TABELLA 2 - Definizione dello STATO DI DANNO Stato di danno 1: danno inferiore al danno significativo Stato di danno 2: danno compreso tra danno
DettagliEsempi applicativi L Aquila, scuola elementare De Amicis
ogni piano, per le due direzioni principali dell edificio x ed y e rispettivamente per il caso di collasso con forma modale triangolare (eq. 5.14 Direttiva-NTC2008) e nell ipotesi si formino meccanismi
DettagliRILIEVO DEL DANNO ALLE CHIESE
ESEMPIO DI COMPILAZIONE SCHEDA Chiesa parrocchiale di S. Salvatore di Rodiano (Comune di Savigno-BO) Descrizione dell edificio e caratteristiche evidenziate dal sopralluogo Distacco di facciata incipiente
DettagliALLEGATO C Modello per la valutazione della vulnerabilità sismica delle chiese
ALLEGATO C Modello per la valutazione della vulnerabilità sismica delle chiese La metodologia considera 28 meccanismi di danno, elencati nel seguito, associati ai diversi macroelementi che possono essere
DettagliALLEGATO 1 - DISSESTO STATICO: MANIFESTAZIONI E CAUSE
ALLEGATO 1 - DISSESTO STATICO: MANIFESTAZIONI E CAUSE INDICE 1. INTRODUZIONE... 2 2. TIPOLOGIA DEI DISSESTI... 3 2.1 SCHIACCIAMENTO... 3 2.2 CEDIMENTI FONDALI... 5 2.1.1 Cedimento Centrale... 6 2.1.2 Cedimento
DettagliS.T.S. s.r.l. Software Tecnico Scientifico ANALISI E VERIFICA DEI MECCANISMI LOCALI
S.T.S. s.r.l. Software Tecnico Scientifico ANALISI E VERIFICA DEI MECCANISMI LOCALI Meccanismi locali Il D.M. Infrastrutture 14 gennaio 2008 e la relativa Circolare 2 febbraio 2009 n. 617, al Punto C8.7.1.1
DettagliLa vulnerabilità sismica di edifici storici in muratura: il caso del Liceo Classico Romagnosi e del Liceo Scientifico Ulivi di Parma
Alessandro Di Stasi La vulnerabilità sismica di edifici storici in muratura: il caso del Liceo Classico Romagnosi e del Liceo Scientifico Ulivi di Parma VOLUME 2 Tutore: Prof. Ing. Roberto Cerioni Co-tutore:
DettagliRAPPORTO FOTOGRAFICO RELATIVO AI DANNI SUBITI DA ALCUNI EDIFICI A SEGUITO DEL SISMA DEL CENTRO ITALIA DEL 2016
RAPPORTO FOTOGRAFICO RELATIVO AI DANNI SUBITI DA ALCUNI EDIFICI A SEGUITO DEL SISMA DEL CENTRO ITALIA DEL 2016 C. Menna*, R. Frascadore*, C. Moroni, G.P. Lignola*, G. De Martino*, A. Salzano*, M. Di Ludovico*,
DettagliRipristino ed adeguamento strutturale di edifici civili: esempi tecnici e modalità di intervento
La riqualificazione del patrimonio edilizio: iniziamo dai condomìni - opportunità ed esempi a confronto 18/06/2014 Unindustria Reggio Emilia Ripristino ed adeguamento strutturale di edifici civili: esempi
DettagliRoma 29/11/2012. Vulnerabilità e adeguamento di edifici esistenti in cemento armato e muratura
Roma 29/11/2012 Vulnerabilità e adeguamento di edifici esistenti in cemento armato e muratura OPERARE SULL'ESISTENTE QUADRO NORMATIVO - Norme tecniche per le Costruzioni DM n. 14 Gennaio 2008 (Capitolo
DettagliMedea: Manuale di Esercitazioni sul Danno Ed Agibilità per edifici ordinari in muratura
Medea: Manuale di Esercitazioni sul Danno Ed Agibilità per edifici ordinari in muratura MEDEA Strumento multimediale per l addestramento, contenente un glossario di termini tecnici, un archivio immagini,
DettagliComune di San Pietro in Casale. Località Gavaseto
Via Gulinelli 21/A Ferrara (FE) Tel.0532.731183 E-mail info@studiostruttura.it Comune di San Pietro in Casale (BO) Località Gavaseto Progetto preliminare per il miglioramento strutturale del cimitero di
DettagliVILLA RICCI - COLONNELLA, TERAMO
VILLA RICCI - COLONNELLA, TERAMO Restauro e risanamento conservativo di Villa Ricci - Colonnella (TE). Committenti: Ricci Isabella, Di Giovanni Filippo, Di Giovanni Vincenzo, Di Giovanni Marina. Progettazione
DettagliLA MIA CASA SARÀ IN LEGNO.. Oggi sappiamo perché!
.. Oggi sappiamo perché! CRITERI DI PROGETTAZIONE STRUTTURALE PER GLI EDIFICI IN LEGNO La progettazione antisismica, prevede che le strutture debbano essere progettate per resistere al terremoto di progetto
DettagliINTERVENTI SU EDIFICI ESISTENTI
INTERVENTI SU EDIFICI ESISTENTI Responsabilità dei progettisti - Diagnostica - Tecniche di progettazione Marco Boscolo Bielo I N D I C E Capitolo 1 - VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA 1.1 LE COSTRUZIONI ESISTENTI................................
DettagliC. Del Vecchio*, A. Prota*, F. Da Porto**, C. Modena** *Dipartimento di Strutture per l Ingegneria e l Architettura Università di Napoli Federico II
REPORT FOTOGRAFICO RELATIVO AD ALCUNI EDIFICI DELLE FRAZIONI DI AMATRICE SITUATI LUNGO LA SP20 C. Del Vecchio*, A. Prota*, F. Da Porto**, C. Modena** *Dipartimento di Strutture per l Ingegneria e l Architettura
DettagliCMA3T - CORDOLO IN MURATURA ARMATA DI 3 TESTE
CMA3T - CORDOLO IN MURATURA ARMATA DI 3 TESTE PROPOSTA PER UN CORDOLO IN MURATURA ARMATA SU PARETE DI 3 TESTE DA REALIZZARE CON MATTONI PIENI FORMATO 5,5X12X25 (TOPPETTI) CONFORME ALLE NUOVE NORME TECNICHE
DettagliAnalisi sistematica del danneggiamento e della vulnerabilità di S. Giuliano di Puglia: strumenti di rilievo. Il Gruppo di Lavoro
Analisi sistematica del danneggiamento e della vulnerabilità di S. Giuliano di Puglia: strumenti di rilievo Università della Basilicata hanno coordinato: Mauro DOLCE & Angelo MASI Il Gruppo di Lavoro Università
DettagliF. Da Porto*, C. Modena*, A. Prota** *Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile, Ambientale, Università di Padova
REPORT FOTOGRAFICO RELATIVO AD ALCUNI EDIFICI IN MURATURA DELLE FRAZIONI DI ARQUATA DEL TRONTO (AP) F. Da Porto*, C. Modena*, A. Prota** *Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile, Ambientale, Università
DettagliVULNERABILITÀ DEL COSTRUITO STORICO E CRITERI DI INTERVENTO
Università Politecnica delle Marche Dipartimento di Architettura, Costruzioni e Strutture VULNERABILITÀ DEL COSTRUITO STORICO E CRITERI DI INTERVENTO Dissesti nella muratura per diverse sollecitazioni
DettagliLezione n. 2 : Il dissesto delle strutture in muratura e legno SECONDA PARTE
CONSOLIDAMENTO DEGLI EDIFICI STORICI prof PAOLO FACCIO (Università IUAV di Venezia ) A.A. 2011 2012 Lezione n. 2 : Il dissesto delle strutture in muratura e legno SECONDA PARTE DILATAZIONI TERMICHE Stabilità
DettagliIL MIGLIORAMENTO SISMICO DEGLI EDIFICI IN
Università Politecnica delle Marche Dipartimento di Architettura, Costruzioni e Strutture IL MIGLIORAMENTO SISMICO DEGLI EDIFICI IN MURATURA Ing. Elena Seri IL MIGLIORAMENTO SISMICO DEGLI EDIFICI IN MURATURA
DettagliCOSTRUZIONI ESISTENTI. Indagini su costruzioni esistenti in Calcestruzzo armato e muratura
COSTRUZIONI ESISTENTI Indagini su costruzioni esistenti in Calcestruzzo armato e muratura 1 LIVELLI DI CONOSCENZA STRUTTURE IN CALCESTUZZO ARMATO 2 LC1: Conoscenza limitata Geometria: la geometria della
DettagliSistema strutturale: meccanismo resistente globale. Rigidezza Resistenza Duttilità. Materiale Sezione Elemento Struttura
Edifici con struttura il legno Sistema strutturale: meccanismo resistente globale Rigidezza Resistenza Duttilità Materiale Sezione Elemento Struttura Edifici con struttura il legno Comportamento di tipo
DettagliLe strutture di legno esistenti
Le strutture di legno esistenti Ideazione progettuale degli interventi di miglioramento sismico Claudio Ferrari, ingegnere libero professionista direttore tecnico A.I.erre engineering S.r.l. in Parma ABSTRACT
DettagliAltezza acqua 10/30 cm. Lesioni a tramezzi ed elementi divisori Mq:... Altezza acqua 10/30 cm parte dei beni mobili gravemente danneggiati
REGIONE TOSCANA Direzione Generale della Presidenza Settore Sistema Regionale di Protezione Civile SCHEDA DI ACCERTAMENTO DANNI PRIVATI Ai sensi del Regolamento Regione Toscana DPGR n. 24/R del 19/5/2008
Dettaglivia pomposa 58, 44123 ferrara tel 0532.64831 fax 0532.1861229 mail b.bergamini@studio58.it PERIZIA TECNICA PER DEFINIZIONE DEL LIVELLO OPERATIVO AI SENSI DELL OCR 86/2012 Ubicazione: Via Argine Diversivo
DettagliRegione Campania - Genio Civile
Regione Campania - Genio Civile Controllo di progetti relativi ad edifici in muratura La concezione strutturale dell edificio in muratura ordinaria (Edificio della III classe) B. Calderoni - D.A.P.S. Università
DettagliCorso di Restauro A.A
Università IUAV di Venezia Clasa Corso di Restauro A.A. 2012-2013 prof. Paolo Faccio coll. arch. Paola Scaramuzza lezione n.5: i materiali dell edilizia storica : legno Università IUAV di Venezia Corso
DettagliEdifici in muratura soggetti a carichi verticali.
Edifici in muratura soggetti a carichi verticali alessandra.marini@unibg.it Edifici in muratura soggetti a carichi verticali [Ref. 1] alessandra.marini@unibg.it verifiche di primo livello - valutazione
DettagliI LIVELLI DI SCHEDATURA
I LIVELLI DI SCHEDATURA Livello 0: ispezione post-sisma speditiva - operazioni immediate della protezione civile - valutazione macroeconomica degli effetti del terremoto Livello 1: ispezione post-sisma
DettagliLE NTC E GLI EDIFICI ESISTENTI Le indagini
Michela Monaco Dipartimento di Cultura del Progetto Seconda Università degli Studi di Napoli LE NTC E GLI EDIFICI ESISTENTI Le indagini Le NTC ed il controllo dei Materiali: tecnica, professione e adempimenti
DettagliValutazione ed interventi su aggregati strutturali
Valutazione ed interventi su aggregati strutturali Prof. Andrea Prota email: aprota@unina.it Dipartimento di Strutture per l Ingegneria e l Architettura DiSt Università di Napoli Federico II, Italia Palermo,
DettagliFABBRICATO DI CIVILE ABITAZIONE - PIANOLA, L AQUILA
Principali interventi a seguito degli eventi sismici del 6 aprile 2009 in Abruzzo, aggiornati al 2015 FABBRICATO DI CIVILE ABITAZIONE - PIANOLA, L AQUILA Riparazione delle parti comuni e private di un
DettagliLa vulnerabilità sismica di edifici storici in muratura: il caso del Liceo Classico Romagnosi e del Liceo Scientifico Ulivi di Parma
Alessandro Di Stasi La vulnerabilità sismica di edifici storici in muratura: il caso del Liceo Classico Romagnosi e del Liceo Scientifico Ulivi di Parma VOLUME 1 Tutore: Prof. Ing. Roberto Cerioni Co-tutore:
DettagliRELAZIONE GENERALE...
INDICE RELAZIONE GENERALE... 2 1 Oggetto... 2 2 Descrizione del fabbricato... 2 3 Vulnerabilità generali riscontrate... 3 4 Quadro fessurativo... 5 5 Indagini eseguite... 6 6 Esito indagine di sfondellamento...
DettagliRischio sismico e patrimonio culturale. La vulnerabilità sismica del patrimonio culturale: stato dell arte
Rischio sismico e patrimonio culturale La vulnerabilità sismica del patrimonio culturale: stato dell arte la ricerca in tema di restauro antisismico attraverso tre filoni di indagine: lo studio storico
DettagliRegione Campania - Genio Civile
Regione Campania - Genio Civile Controllo di progetti relativi ad edifici in muratura Le tipologie strutturali degli edifici in muratura esistenti e la loro vulnerabiltà sismica B. Calderoni - D.A.P.S.
DettagliORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI BERGAMO
ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI BERGAMO Corso di aggiornamento professionale Dott. Ing. Giulio Pandini IX Corso Università degli Studi di Bergamo - Facoltà di Ingegneria Dalmine 7 novembre 2003
DettagliIl ruolo della fascia di piano negli edifici in muratura:indagine teorico-sperimentale INTRODUZIONE
INTRODUZIONE Motivazioni ed obiettivi dell indagine teorico-sperimentale La conservazione del patrimonio edilizio è uno dei temi di maggiore discussione nell ambito del panorama tecnico internazionale
DettagliANALISI DEL DANNEGGIAMENTO DI EDIFICI SITUATI NELLA ZONA SUD DEL COMUNE DI AMATRICE (RI): CONFRONTO PRE E POST SISMA DEL 24/08/2016
ANALISI DEL DANNEGGIAMENTO DI EDIFICI SITUATI NELLA ZONA SUD DEL COMUNE DI AMATRICE (RI): CONFRONTO PRE E POST SISMA DEL 24/08/2016 G. Santarsiero, L. Chiauzzi, A. Masi Università degli Studi della Basilicata
DettagliPROGETTO DI MIGLIORAMENTO SISMICO
FRANTOIO E PALMENTO DI CALA ZIMMARI - PANAREA (Edificio di interesse storico e demo-etno-antropologico vincolato ai sensi della L.1089/39 così come modificata dal testo unico D.Lgs 490/99) PROGETTO DI
DettagliTERREMOTO DELL EMILIA
Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica TERREMOTO DELL EMILIA Report preliminare sui danni registrati nel comune di Novi di Modena (MO) in seguito agli eventi sismici del 20 maggio, del
DettagliPOLITECNICO DI BARI FACOLTA DI INGEGNERIA. corso di Teoria e Progetto delle COSTRUZIONI IN C.A. E C.A.P. LEZIONI 2010.
POLITECNICO DI BARI FACOLTA DI INGEGNERIA corso di Teoria e Progetto delle COSTRUZIONI IN C.A. E C.A.P. LEZIONI 2010 Amedeo Vitone COSTRUZIONI ESISTENTI 11. CASI DI STUDIO 11.2 - IL CROLLO DEL PAL EDILIZIA
DettagliLe strutture di copertura degli edifici in zona sismica A. Di Fusco, ANDIL Associazione Nazionale Degli Industriali dei Laterizi
Le strutture di copertura A. Di Fusco, ANDIL Associazione Nazionale Degli Industriali dei Laterizi Le strutture di copertura, in taluni casi, possono esercitare azioni orizzontali anche per soli carichi
DettagliRAPPORTO DEI DANNI SUBITI DAGLI EDIFICI A SEGUITO DELL EVENTO SISMICO DEL 6 APRILE 2009 ORE 1.32 (UTC) AQUILANO
Citare come: G.M. Verderame, I. Iervolino, P. Ricci (2009), Rapporto dei danni subiti dagli edifici a seguito dell evento sismico del 6 aprile 2009 V1.00, disponibile su http://www.reluis.it. RAPPORTO
DettagliRISULTATI DELLE ELABORAZIONI INERENTI ALL INDIVIDUAZIONE E ALLA CARATTERIZZAZIONE DELLE TIPOLOGIE EDILIZIE RISCONTRATE
CAPITOLO III - RISULTATI DELLE ELABORAZIONI 3.6.2 - RISULTATI DELLE ELABORAZIONI INERENTI ALL INDIVIDUAZIONE E ALLA CARATTERIZZAZIONE DELLE TIPOLOGIE EDILIZIE RISCONTRATE 3.6.2.1 - Premessa Al termine
DettagliCHIESA DI SANTA MARIA DEL PONTE DI ROIO - L AQUILA
CHIESA DI SANTA MARIA DEL PONTE DI ROIO - L AQUILA Interventi di riparazione del danno, miglioramento sismico e recupero funzionale a seguito del sisma del 6 Aprile 2009. Committente: Direzione Regionale
DettagliRelazione illustrativa e scheda sintetica dell intervento
Relazione illustrativa e scheda sintetica dell intervento Nuova costruzione: Intervento su costruzione esistente: Lavori di. Proprietà Comune.. Provincia. Via.. Zona sismica amministrativa: 1 2 3 4 Coordinate
DettagliEdifici in muratura. La concezione strutturale dell edificio in muratura ordinaria. Catania, 20 aprile 2004 Pietro Lenza
Edifici in muratura La concezione strutturale dell edificio in muratura ordinaria Catania, 20 aprile 2004 Pietro Lenza DAPS, Università di Napoli Federico II L impalcato rigido costituisce uno degli elementi
DettagliLA SCHEDA CHIESE DI II LIVELLO
LA SCHEDA CHIESE DI II LIVELLO LA SCHEDA CHIESE DI II LIVELLO LA SCHEDA CHIESE DI II LIVELLO Chiesa di S. Maria Immacolata COMUNE DI NAVE Datazione: 1741 (ultima modifica 1933) Impianto: navata centrale
DettagliANALISI DI VULNERABILITÀ
ANALISI DI VULNERABILITÀ CON MODEST E XFINEST DI STRUTTURE IN MURATURA MODELLATE A TELAIO EQUIVALENTE A cura del Supporto Tecnico del Settore di Calcolo Strutturale e Geotecnico Ing. Paolo Sattamino Direttore
DettagliINDICE. Capitolo 1 LA TERRA TREMA 1 1 Le costruzioni e il terremoto 1 2 La situazione in Italia 4
INDICE Capitolo 1 LA TERRA TREMA 1 1 Le costruzioni e il terremoto 1 2 La situazione in Italia 4 Capitolo 2 I TERREMOTI 5 1 Origine dei terremoti 5 1.1 Costituzione interna della terra 6 1.2 La tettonica
DettagliIl comportamento delle strutture: aspetti geologici e geotecnici
Il comportamento delle strutture: aspetti geologici e geotecnici Lesioni degli edifici: Meccanismi di danno Dr. Geol. Massimo Baglione Regione Toscana, Ufficio Prevenzione Sismica 1 Ottobre 2014 Scheda
DettagliComune BONDENO (FE) Comm. n Revisioni CRA 12_ Doc. n Edificio SCUOLA PRIMARIA DI SCORTICHINO VIA MONTEBELLO, N. 7
1 11 AC 19/07/2012 EVENTI SISMICI MAGGIO 2012 PERIZIA TECNICA ESTIMATIVA AI SENSI DELL ORDINANZA N.2 R.E.R. DEL 16/06/12 - INTERVENTI STRUTTURALI SU EDIFICI SCOLASTICI AI FINI DELLA RIAPERTURA COMUNE DI
DettagliPresidenza del Consiglio dei Ministri
Presidenza del Consiglio dei Ministri DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE Ministero per i Beni e le Attività Culturali GRUPPO DI LAVORO PER LA SALVAGUARDIA E LA PREVENZIONE DEI BENI CULTURALI DAI RISCHI
DettagliRELAZIONE PROVE DI CARICO A TIRO
RGM PROVE di Ing. Ro sa Marcello & C. s.r.l. Via Albero, 85-36042 Brega nze (VI ) C.F. e P.I. 02869240 2 48 Tel 0445 /85 0 0 46 - Fax 0445/8 5 0 90 0 e-ma il: inf o @provedicarico.it w w w.provedicarico.it
DettagliComune di Cantalupo Ligure. Relazione Tecnica delle Opere in Legno
Comune di Cantalupo Ligure Provincia di Alessandria Rifacimento copertura e facciata principale Relazione Tecnica delle Opere in Legno Impresa: Proprietà: Comunità Montana Terre del Giarolo Progettista
DettagliGli edifici esistenti con struttura in muratura 27 maggio 2011
4 EMME Service S.p.A. Commissione strutture e Grandi Rischi Gli edifici esistenti con struttura in muratura 27 maggio 2011 Progetto simulato di campagne in situ e stima dei costi. Esempio di sopraelevazione
DettagliStrutture in muratura soggette ad azioni sismica. Analisi della sicurezza (1)
Corso di Riabilitazione Strutturale POTENZA, a.a. 2011 2012 Strutture in muratura soggette ad azioni sismica. Analisi della sicurezza (1) Dott. Marco VONA DiSGG, Università di Basilicata marco.vona@unibas.it
DettagliMuratura armata. Norme Tecniche per le Costruzioni (Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 14/01/2008)
Muratura armata Norme Tecniche per le Costruzioni (Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 14/01/2008) Circolare del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici (Circolare n. 617 del
DettagliEDIFICI IN MURATURA ORDINARIA, ARMATA O MISTA
Edifici in muratura portante 2 1 Cosa è ANDILWall? ANDILWall è un software di analisi strutturale che utilizza il motore di calcolo SAM II, sviluppato presso l Università degli Studi di Pavia e presso
DettagliINDAGINI SPERIMENTALI SULLA MURATURA:
ORDINE INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI GENOVA Commissione Attività Civili PROVE SUGLI EDIFICI ESISTENTI MODULO II INDAGINI SPERIMENTALI SULLA MURATURA: TECNICHE E PROGRAMMAZIONE DELLE PROVE Ing. Giuseppe
DettagliGli effetti delle alte temperature sulla risposta sismica degli edifici in muratura
Gli effetti delle alte temperature sulla risposta sismica degli edifici in muratura Antonio Formisano, Ricercatore Università di Napoli Federico II Francesco Fabbrocino, Ricercatore Università Telematica
DettagliCOMUNE DI CHIUSI DELLA VERNA
COMUNE DI CHIUSI DELLA VERNA 75 PALAZZO COMUNALE VIA SAN FRANCESCO LOC. CAPOLUOGO ENTE PROPRIETARIO: COMUNE L'aggregato strutturale isolato è composto da un unico edificio in muratura. 1 TOTALE MQ 830
DettagliIl Centro Servizi Comunali di Sulmona:
COSTRUIRE IN LATERIZIO CON ISOLAMENTO SISMICO SICUREZZA ED EFFICIENZA ENERGETICA PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE Il Centro Servizi Comunali di Sulmona: Metodica applicativa per una struttura muraria in zona
DettagliEDIFICI ESISTENTI IN MURATURA parte 5
CORSO DI AGGIORNAMENTO SULLA NORMATIVA SISMICA DI CUI ALL ORDINANZA 3274 DEL 20 03 2003 EDIFICI ESISTENTI IN MURATURA parte 5 1 Interventi di riabilitazione di edifici esistenti in muratura in zona sismica.
Dettagli3.5.19 Dissesti negli edifici in c.a.
3.5.19 Dissesti negli edifici in c.a. Affrontare il problema dei dissesti negli edifici in calcestruzzo armato presenta notevoli difficoltà per le motivazioni appresso sinteticamente espresse: un edificio
DettagliProgetto esecutivo. 3.2a PDM Paratie. Calcoli strutturali
Lavori di protezione del corpo stradale e miglioramento delle condizioni di sicurezza del 1 e 2 lotto della strada di collegamento tra la S.S. Melfi-Potenza e l'abitato di Venosa - Lavori di completamento
Dettagli8. Verifica semplificata
8. Verifica semplificata pplicazione Verificare con metodo semplificato un edificio di tre piani fuori terra adibito a civile abitazione, costruito in muratura ordinaria. La disposizione muraria (Pfigura
Dettagli1. DESCRIZIONE DEL DANNO DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI DI RAFFORZAMENTO LOCALE... 11
INDICE 1. DESCRIZIONE DEL DANNO... 2 2. DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI DI RAFFORZAMENTO LOCALE... 11 1 1. DESCRIZIONE DEL DANNO A seguito degli eventi sismici del maggio 2012 il cimitero di Carpi ha riportato:
Dettagliwww.pisante.com edifici esistenti in muratura verifiche di vulnerabilità sismica analisi cinematiche
www.pisante.com edifici esistenti in muratura verifiche di vulnerabilità sismica analisi cinematiche ANALISI CINEMATICA DEI CORPI RIGIDI 8.7.1 COSTRUZIONI IN MURATURA (D.M. 14/01/2008) Nelle costruzioni
DettagliPOLITECNICO DI TORINO FACOLTA' DI ARCHITETTURA Corso di Laurea in Architettura Tesi meritevoli di pubblicazione
POLITECNICO DI TORINO FACOLTA' DI ARCHITETTURA Corso di Laurea in Architettura Tesi meritevoli di pubblicazione Consolidamento strutturale del Castelvecchio di Rivara Canavese nell ottica del restauro
DettagliLa vulnerabilità sismica degli edifici
La vulnerabilità sismica degli edifici Prof. Ing. Stefano Lenci DICEA Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Architettura Università Politecnica delle Marche, Ancona, Italy lenci@univpm.it Credits:
DettagliEDIFICI IN CALCESTRUZZO ARMATO EDIFICI IN MURATURA EDIFICI ESISTENTI. Valutazione della sicurezza sismica NTC 2008 NTC 2015
EDIFICI IN CALCESTRUZZO ARMATO EDIFICI IN MURATURA EDIFICI ESISTENTI Valutazione della sicurezza sismica NTC 2008 NTC 2015 Approvazione della revisione delle NTC2008 (CSLLP 14/11/2014) Concerto tra Ministero
DettagliOperazione "Impariamo a ricostruire" rif. PA /RER GLI INTERVENTI POST-SISMA
Operazione "Impariamo a ricostruire" rif. PA 2012-2511/RER GLI INTERVENTI POST-SISMA STRUTTURE IN MURATURA LIVELLI DI CONOSCENZA E TECNICHE SPERIMENTALI I. Rilievo geometrico-costruttivo Prof. Ing. Nerio
DettagliStefano F. Musso, Giovanna Franco. Ul>A AUA MANUTENZIONE E AL RECUPERO U.'~ILIZIA E DEI MANUFATTI RURALI
Stefano F. Musso, Giovanna Franco Ul>A AUA MANUTENZIONE E AL RECUPERO U.'~ILIZIA E DEI MANUFATTI RURALI Università IUAV di Venezia S.B.D. G 9549 BIBLIOTECA CENTRALE Stefano F. Musso, Giovanna Franco._\.
DettagliLa chiesa di San Filippo Neri a Nocera Umbra
Università degli studi di Roma La Sapienza, Facoltà di Architettura Ludovico Quaroni Cls Architettura _ Restauro dell Architettura Comportamento dei materiali murari_ Professoressa P. Trovalusci Stud:
DettagliLezione 9. Laboratorio progettuale (Tecnica delle Costruzioni)
Lezione 9 Laboratorio progettuale (Tecnica delle Costruzioni) Sistemi costruttivi Sistemi costruttivi Capitolo 5 6 7 8 9 10 11 Sistema costruttivo Edifici con struttura in cemento armato Edifici con struttura
DettagliPROGRAMMAZIONE ANNO SCOLASTICO
Istituto Tecnico Statale per Geometri E. Forcellini Feltre PROGRAMMAZIONE ANNO SCOLASTICO 2009-2010 Docente: Classe: prof. Maurizio Zucco IV a corso A e B Disciplina: DISEGNO E PROGETTAZIONE Programma:
DettagliInterventi di riparazione e miglioramento sismico (Ordinanza Commissariale n. 61/97 art. 6 comma 5)
ALLEGATO 1 Comitato tecnico-scientifico (istituito con Ordinanza Ministeriale n. 2668/97) Interventi di riparazione e miglioramento sismico (Ordinanza Commissariale n. 61/97 art. 6 comma 5) ISTRUZIONI
DettagliIl terremoto del 6 aprile in Abruzzo: l'evento e la sua evoluzione Gli effetti sugli edifici esistenti
Avellino, 8 maggio 2009 Il terremoto del 6 aprile in Abruzzo: l'evento e la sua evoluzione Gli effetti sugli edifici esistenti Gerardo Mario Verderame gerardomario.verderame@unina.it Dipartimento di Ingegneria
DettagliLEZIONE 1. IL PROGETTO STRUTTURALE Parte 2. La modellazione. Corso di TECNICA DELLE COSTRUZIONI Chiara CALDERINI A.A
Corso di TECNICA DELLE COSTRUZIONI Chiara CALDERINI A.A. 2007-2008 Facoltà di Architettura Università degli Studi di Genova LEZIONE 1 IL PROGETTO STRUTTURALE Parte 2. La modellazione LA MODELLAZIONE INPUT
Dettagli