1. DESCRIZIONE DEL DANNO DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI DI RAFFORZAMENTO LOCALE... 11

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "1. DESCRIZIONE DEL DANNO DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI DI RAFFORZAMENTO LOCALE... 11"

Transcript

1

2 INDICE 1. DESCRIZIONE DEL DANNO DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI DI RAFFORZAMENTO LOCALE

3 1. DESCRIZIONE DEL DANNO A seguito degli eventi sismici del maggio 2012 il cimitero di Carpi ha riportato: - danni diffusi sulle volte del portico; - lesioni concentrate su alcuni elementi portanti in c.a. del piano interrato; - lesioni sulle strutture murature portanti concentrate nelle zone di raccordo tra elementi strutturali attigui, con particolare riferimento alle pareti perimetrali e alle rampe in c.a. di tre vani scala dell Ala Sud e dell Ala Nord di collegamento dell interrato con il piano rialzato del portico. Anche le coperture e la volta dell atrio di ingresso hanno manifestato danni che sono stati riparati con i primi interventi di messa in sicurezza del luglio del 2013 (inserimento delle catene e sostituzione integrale del manto di copertura sopra l atrio, con introduzione di doppio tavolato e rimaneggiamento completo della copertura per riposizionamento degli embrici o delle tegole spostate o cadute). Si riporta di seguito una descrizione più dettagliata dei singoli danni: - Volte del portico al piano rialzato: Le volte del portico al piano rialzato hanno manifestato un quadro abbastanza diffuso di lesioni, concentrate in particolare sull Ala Sud, caratterizzate da distacchi tra le volte a crociera e le pareti di facciata che si affaccia sull area interna del cimitero e lesioni prevalentemente in chiave alle volte ad andamento longitudinale, ovvero parallele allo sviluppo longitudinale delle ali. 2

4 3

5 A tali lesioni si affiancano lesioni sulle testate delle catene intradossali, dove si osservano segnali di sfilamento delle catene sul lato interno e segnali di movimento per cedimento dell ancoraggio della piastra esterno. 4

6 Il quadro di danneggiamento rilevato è ascrivibile essenzialmente alla medesima carenza strutturale: la debolezza dei sistemi di ancoraggio delle testate delle catene su entrambi i lati ha portato ad un parziale sfilamento delle stesse, con perdita di tensione delle catene e conseguente incapacità di contrastare le spinte statiche e dinamiche delle volte e degli archi trasversali. La perdita di efficacia dell ancoraggio delle catene ha prodotto un allontanamento delle imposte degli archi trasversali impostati sui pilastri, con conseguenti sollecitazioni flettenti sugli stessi e apertura di lesioni in chiave alle volte per allontanamento forzato delle imposte. L intervento progettuale dunque deve risolvere la vulnerabilità sopra descritta, consentendo alle catene intradossali di poter esplicare in modo completo il loro ruolo di contenimento delle spinte e di trasferire la trazione alla muratura d ambito in maniera più efficace. Le catene esistenti sono state introdotte a seguito degli eventi sismici del 96 e presentano due sistemi di ancoraggio differenti alle due estremità: in corrispondenza del filo interno le catene sono state ancorate mediante perforazione rettilinea della parete muraria per una lunghezza di 100 cm ed inghisaggio con resina mentre in corrispondenza della facciata esterna sono state ricavate delle nicchie nella muratura con inserimento di piastre abbastanza piccole di dimensioni 150x150x10 mm. Il principio d sfilamento sul lato interno è dovuto alla insufficienza del sistema di ancoraggio in rettilineo della barra di acciaio mentre il cedimento sul fronte esterno è dovuto essenzialmente dalla combinazione delle limitate dimensioni della piastra di contrasto esterna e del suo spessore ridotto. Un rinforzo dei 5

7 sistemi di ancoraggio delle testate potrà consentire di rinforzare localmente le catene metalliche e di ovviare alla vulnerabilità rilevata. - Pareti murarie dei vani scala: In corrispondenza di tre vani scala, due appartenenti all Ala Sud e uno all Ala Nord, si sono manifestate lesioni ad andamento sub verticale in corrispondenza delle pareti perimetrali dei vani, in particolare all incrocio tra pareti convergenti. Tali lesioni sono dovute essenzialmente ad un insufficiente collegamento tra le pareti murarie, che risultano debolmente o affatto ammorsate. La concentrazione nei vani scala inoltre è anche dovuta alla loro configurazione, con presenza di spazi vuoti molto alti e di pareti non contrastate per assenza di un impalcato intermedio, presente invece nel portico, tra il piano interrato e quello rialzato: i vani scala poi si trovano in punti di snodo dell andamento planimetrico del cimitero, in punti cioè in cui due parti delle Ali si incrociano a 45. È probabile che tale discontinuità geometrica abbia corrisposto anche ad una discontinuità delle fasi costruttive, accentuando la fragilità del collegamento tra le due parti ed aumentando la vulnerabilità locale. L intervento progettuale dovrà ripristinare, almeno in maniera parziale, la continuità delle masse murarie, incrementando il grado di ammorsamento tra pareti convergenti in corrispondenza degli spigoli. 6

8 Le rampe presentano inoltre una lesione continua che indica il distacco dei falsi gradini dalla soletta sottostante nonché una rottura delle pedate e una lesione intradossale tra muratura e soletta dovuta probabilmente ad un mancato ammorsamento tra la soletta e la muratura perimetrale. - Elementi in c.a. al piano interrato: In corrispondenza del piano interrato gli eventi sismici hanno provocato alcune lesioni concentrate su elementi in c.a., prevalentemente travi: in particolare all appoggio di alcune travi dell interrato le sollecitazioni dinamiche dovute al sisma, combinandosi con quelle statiche, hanno provocato sollecitazioni all intradosso che hanno provocato la formazione di lesioni con conseguente caduta di porzioni in c.a. del copri ferro. Tali lesioni sono dovute essenzialmente non tanto ad una intrinseca debolezza strutturale generalizzata delle travi dell interrato, quanto alla combinazione della concentrazione su alcune zone dell azione sismica all interrato, in particolare sull Ala Ovest. Le strutture lesionate necessitano di riparazioni locali per impedire che futuri eventi sismici possano provocare ulteriori crolli parziali e per evitare che barre di armatura, lasciate esposte, possano andare incontro a fenomeni di degrado accelerato con conseguente riduzione della sezione resistente dell armatura e diminuzione della capacità portante complessiva della trave. 7

9 8

10 9

11 - Lesioni diffuse su elementi murari: Sono state rilevate lesioni significative sulle pareti murarie, in particolare in corrispondenza dei giunti strutturali tra porzioni realizzate in fasi differenti, che segnalano il movimento mutuo tra le due porzioni adiacenti, con possibili azioni di martellamento. Altre lesioni sono state osservate all attacco tra corpi di altezza e quindi comportamento strutturale differente. 10

12 2. DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI DI RAFFORZAMENTO LOCALE Si riporta di seguito la descrizione dei principali interventi di rafforzamento locale previsti: 1. Rinforzo locale delle testate delle catene metalliche: Gli ancoraggi in corrispondenza delle testate delle catene esistenti all intradosso delle volte del portico vengono rinforzati, previa adeguata puntellazione degli archi trasversali. Sul lato interno si prevede di aggiungere due piatti metallici inclinati a 45 rispetto all orizzontale di dimensioni 8x25 mm e di lunghezza pari a 45 cm, inserite previa demolizione di una porzione limitata di muratura attorno alla testa della catena, perforazioni inclinate di 45 sull orizzontale, saldatura a cordone d angolo della catena esistente con i due piatti aggiuntivi, successivo inghisaggio con resina dei piatti metallici nella muratura e riempimento della porzione di muratura demolita con malta adeguata. 11

13 DETTAGLIO 1 FASE 1 DETTAGLIO 1 FASE 3 12

14 Su lato esterno si prevede invece di sostituire la piastra di ancoraggio esterna con una piastra di analoghe dimensioni (150x150 mm) ma di spessore sp=8 mm e nervature ad altezza variabile. Il cedimento dell ancoraggio esterno rilevato è stato dovuto sia alle ridotte dimensioni della piastra, che però non possono essere alterate per problemi di ingombro in facciata, che al suo ridotto spessore. Sostituendo la piastra liscia con una piastra nervata si risolve il problema del cedimento della piastra esterna per deformazione della stessa. DETTAGLIO 2 FASE 5 DETTAGLIO 2 FASE 6 13

15 2. Cuci scuci sugli spigoli verticali delle pareti dei vani scala: In corrispondenza degli spigoli delle pareti verticali di 3 vani scala, due nell Ala Sud e uno nell Ala Nord, si prevede di realizzare un intervento di cuci-scuci, con integrazione di blocchi in mattoni pieni di collegamento tra le pareti convergenti negli spigoli che consente di incrementare l ammorsamento tra le pareti adiacenti. 3. Consolidamento di un vano scala in c.a.: si prevede di realizzare un consolidamento della scala in c.a. di collegamento tra l interrato ed il piano rialzato danneggiata. Tale intervento prevede la rimozione dei falsi gradini riportati in mattoni, la riparazione delle principali lesioni sulla rampa in c.a. e la realizzazione di nuovi gradini in calcestruzzo alleggerito strutturale, collegati alla rampa esistente mediante staffe inghisate in resina e alle pareti perimetrali mediante connettori in barre inghisati in resina. 14

16 Si prevede inoltre di introdurre al di sotto delle rampe della scala in c.a. delle nuove pareti in muratura a due teste, dotate di opportune fondazioni in travi rovesce in c.a. 15

17 16

18 4. Ripristino sezione in c.a. degli elementi in c.a. danneggiati del piano interrato: Si prevede di consolidare localmente le travi in c.a. danneggiate del piano interrato, con ripristino della sezione originaria, attraverso la scarifica delle porzioni corticali lesionate, e ripristino del copriferro mediante malta bicomponente fibrorinforzata a ritiro compensato 5. Cuci-scuci sulle lesioni sulle pareti murarie : Sulle principali lesioni rilevate, in corrispondenza delle giunzioni tra elementi murari contigui, si prevede di realizzare interventi di cuci-scuci, con rimozione dei mattoni lesionati a cavallo delle lesioni e reintegro di mattoni nuovi e malta analoga a quella originaria. Gli interventi sopra descritti consentono di rinforzare localmente l edificio, sanandone alcune vulnerabilità e migliorandone localmente il comportamento nei confronti delle azioni sismiche. 17

Capannone Industriale. Problematiche di appoggi di lastre di solaio su trave prefabbricata precompressa

Capannone Industriale. Problematiche di appoggi di lastre di solaio su trave prefabbricata precompressa Capannone Industriale Problematiche di appoggi di lastre di solaio su trave prefabbricata precompressa È costituito da 4 corpi di fabbrica. La lunghezza di ognuno dei fabbricati è di 192,0 metri e larghezza

Dettagli

RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEGLI INTERVENTI

RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEGLI INTERVENTI RISTRUTTURAZIONE PARZIALE DEL CENTRO RESIDENZIALE PER ANZIANI ANDREA DANIELATO REALIZZAZIONE DI UN CENTRO DIURNO RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEGLI INTERVENTI Committente: IPAB Andrea Danielato Progetto strutturale:

Dettagli

FABBRICATO DI CIVILE ABITAZIONE - PIANOLA, L AQUILA

FABBRICATO DI CIVILE ABITAZIONE - PIANOLA, L AQUILA Principali interventi a seguito degli eventi sismici del 6 aprile 2009 in Abruzzo, aggiornati al 2015 FABBRICATO DI CIVILE ABITAZIONE - PIANOLA, L AQUILA Riparazione delle parti comuni e private di un

Dettagli

INTERVENTO DI RIPARAZIONE PALAZZO DEL GOVERNATORE CENTO (FE) RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA E STATO DI DANNO

INTERVENTO DI RIPARAZIONE PALAZZO DEL GOVERNATORE CENTO (FE) RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA E STATO DI DANNO INDICE 1. PREMESSA E OGGETTO... 2 2. DESCRIZIONE DELLO STATO DI DANNO... 2 2.1. Palazzo... 2 2.2. Torre dell orologio... 10 2.3. Corpo scale interno (caratterizzato da torrino di illuminazione superiore)...

Dettagli

1.2 Vulnerabilità sismica delle costruzioni in muratura

1.2 Vulnerabilità sismica delle costruzioni in muratura Capitolo I Introduzione 1.2 Vulnerabilità sismica delle costruzioni in muratura Prima dell introduzione di norme specifiche e cioè di fatto fino a pochi decenni fa (escludendo singoli provvedimenti o raccomandazioni

Dettagli

Chiesa di San Pietro Apostolo località Cittanova (MO): Progetto Esecutivo di riparazione con rafforzamento locale

Chiesa di San Pietro Apostolo località Cittanova (MO): Progetto Esecutivo di riparazione con rafforzamento locale 1 Premessa Le schede tecniche di seguito riportate sono puramente indicative sulla tipologia di intervento ma assolutamente non vincolanti sul prodotto commerciale da impiegarsi. La presente relazione

Dettagli

Ministero per i Beni e le Attività Culturali

Ministero per i Beni e le Attività Culturali Ministero per i Beni e le Attività Culturali PROTOCOLLO Responsabile del procedimento SEZIONE A- DATI GENERALI Denominazione immobile sito in..... fraz./loc.... (Prov... ) Via...... n. CAP..... NC Edilizio

Dettagli

SISMA MAGGIO 2012

SISMA MAGGIO 2012 SISMA 20-29 MAGGIO 2012 AGIBILITA SISMICA EDIFICI PREFABBRICATI MONOPIANO DL 6 GIUGNO 2012 N 74 (coordinato con la legge di conversione 1 agosto 2012 n 122) PROCEDURE ARTICOLATE IN FASE SUCCESSIVE FASE

Dettagli

PROVINCIA DI FERRARA

PROVINCIA DI FERRARA Ing. Tommaso Mariacci Via Putinati 246, 44124 Ferrara Tel 0532 900100 email ing.mariacci@gmail.com Arch. Luca Farinelli Via Garibaldi 90, 44121 Ferrara Tel 0532 209003 email studio@lfar.it PROVINCIA DI

Dettagli

EDIFICIO PIAZZA QUINTINO SELLA - FABRIANO, ANCONA

EDIFICIO PIAZZA QUINTINO SELLA - FABRIANO, ANCONA Principali interventi a seguito degli eventi sismici del 26 settembre 1997 delle Marche e dell Umbria. EDIFICIO PIAZZA QUINTINO SELLA - FABRIANO, ANCONA Riparazione dei danni e miglioramento sismico dell

Dettagli

Dettagli costruttivi. Limitazioni geometriche e Armature

Dettagli costruttivi. Limitazioni geometriche e Armature Dettagli costruttivi Limitazioni geometriche e Armature Travi: limitazioni geometriche Travi emergenti: b 200 mm Travi basse: b b pil +2H t /2 b 2b pil Travi emergenti e a spessore: b/h 0.25 ZONE CRITICHE

Dettagli

Il Castello di Carpi

Il Castello di Carpi Il Castello di Carpi Sisma di Correggio del 2/5/87, Mw=4,7 a Carpi Is = 6 Sisma di Novellara del 15/10/96, Mw=5,4, Profondità 25,5 km a Carpi Is 6-7 EPICENTRI Sisma del 2/5/1987 Sisma del 15/10/1996 CARPI

Dettagli

Vulnerabilità Sismica ed Adeguamento di Costruzioni Esistenti in Calcestruzzo Armato

Vulnerabilità Sismica ed Adeguamento di Costruzioni Esistenti in Calcestruzzo Armato Corso di aggiornamento professionale Vulnerabilità Sismica ed Adeguamento di Costruzioni Esistenti in Calcestruzzo Armato 7 maggio 7 giugno 2013 Aula Magna Seminario Vescovile Via Puccini, 36 - Pistoia

Dettagli

L intervento prevede il recupero strutturale della scala d ingresso dell edificio di proprietà comunale sito in

L intervento prevede il recupero strutturale della scala d ingresso dell edificio di proprietà comunale sito in Descrizione dell intervento L intervento prevede il recupero strutturale della scala d ingresso dell edificio di proprietà comunale sito in Piazza Cermenati, 2, Frazione di Cerello, nel Comune di Corbetta

Dettagli

INTERVENTO DI RIPARAZIONE, CONSOLIDAMENTO E MIGLIORAMENTO SISMICO EDIFICIO ANNESSO AGLI IMPIANTI SPORTIVI - PROGETTO ESECUTIVO -

INTERVENTO DI RIPARAZIONE, CONSOLIDAMENTO E MIGLIORAMENTO SISMICO EDIFICIO ANNESSO AGLI IMPIANTI SPORTIVI - PROGETTO ESECUTIVO - Comune di Bagnolo di Po Provincia di Rovigo INTERVENTO DI RIPARAZIONE, CONSOLIDAMENTO E MIGLIORAMENTO SISMICO EDIFICIO ANNESSO AGLI IMPIANTI SPORTIVI - PROGETTO ESECUTIVO - Committente: "COMUNE BAGNOLO

Dettagli

SOLAI di PROFILATI di ACCIAIO e LATERIZIO ATTACCO AL CONTESTO

SOLAI di PROFILATI di ACCIAIO e LATERIZIO ATTACCO AL CONTESTO SOLAI di PROFILATI di ACCIAIO e LATERIZIO ATTACCO AL CONTESTO Appoggio sulle MURATURE I solai in profilati di acciaio contribuiscono al CONCATENAMENTO delle murature di appoggio A tale scopo alle estremità

Dettagli

PROGETTO DI ADEGUAMENTO SISMICODELLA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA CERESINI

PROGETTO DI ADEGUAMENTO SISMICODELLA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA CERESINI Progetto di adeguamento sismico Scuola Ceresini Fontevivo (PR). COMUNE DI FONTEVIVO Provincia di Parma PROGETTO DI ADEGUAMENTO SISMICODELLA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA CERESINI ING. LUCA COLLA Str. Bertolotta

Dettagli

PROTOCOLLO D INTERVISTA a cura di Mauro Dolce, Giulio Zuccaro, Filomena Papa. n. ffff

PROTOCOLLO D INTERVISTA a cura di Mauro Dolce, Giulio Zuccaro, Filomena Papa. n. ffff G N D T REGIONE: codice ISTAT ff PROVINCIA: codice ISTAT COMUNE: codice ISTAT DATI IDENTIFICATIVI TECNICO Nome: Cognome: Qualifica (ing, arch, geom, etc) : Carica (capo uff. tec., impr., etc) : Ente di

Dettagli

PROVINCIA DI MODENA COMUNE DI BOMPORTO

PROVINCIA DI MODENA COMUNE DI BOMPORTO PROVINCIA DI MODENA COMUNE DI BOMPORTO RICOSTRUZIONE, RIPRISTINO CON MIGLIORAMENTO SISMICO, O DEMOLIZIONE E RICOSTRUZIONE DI EDIFICI E UNITA IMMOBILIARI CHE HANNO SUBITO DANNI GRAVI A SEGUITO DEGLI EVENTI

Dettagli

Ministero per i beni e le attività culturali

Ministero per i beni e le attività culturali Ministero per i beni e le attività culturali SEZIONE B INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA INTERVENTO CHE INTERESSA LA STRUTTURA PORTANTE si no parzialmente ELEMENTI INTERESSATI DALL INTERVENTO pareti

Dettagli

INDICE. Pag. STRUTTURA IN ELEVAZIONE

INDICE. Pag. STRUTTURA IN ELEVAZIONE INDICE STRUTTURA IN ELEVAZIONE Pag. 1. Considerazioni preliminari 9 1.1. Descrizione generale dell opera 9 1.2. Schema strutturale 9 1.3. Durabilità strutturale 10 1.4. Criteri di calcolo 11 1.4.1. Combinazione

Dettagli

all interno del getto stesso, Schemi strutturali per la verifica delle pareti e delle cerchiature, con determinazione del rapporto capacità/domanda

all interno del getto stesso, Schemi strutturali per la verifica delle pareti e delle cerchiature, con determinazione del rapporto capacità/domanda Scheda n. 79 RISTRUTTURAZIONE ED AMPLIAMENTO DI UN FABBRICATO DI CIVILE ABITAZIONE Proprietà: C. A. Anno 2015 Prospetto Sud uno sguardo fino al Monte Amiata Cortona, da Ovest Un saggio sul travetto di

Dettagli

RELAZIONE GENERALE SULL INTERVENTO

RELAZIONE GENERALE SULL INTERVENTO RELAZIONE GENERALE SULL INTERVENTO Il progetto in esame riguarda alcuni interventi locali volti a sanare alcuni malfunzionamenti statici rilevati nell edificio denominato Palazzo Galeotti a Pescia, principalmente

Dettagli

Indice. Allegato tecnico... Schemi grafici Determinazione del danno strutturale degli edifici di tipo E

Indice. Allegato tecnico... Schemi grafici Determinazione del danno strutturale degli edifici di tipo E Indice 1. Premessa.... 2 2. Analisi del danno e del comportamento strutturale... 2 2.3. Descrizione del comportamento strutturale... 3 2.4. Analisi del danno.... 3 Allegato tecnico.... Schemi grafici Determinazione

Dettagli

DESCRIZIONE DELL INTERVENTO

DESCRIZIONE DELL INTERVENTO DESCRIZIONE DELL INTERVENTO Premessa La presente relazione ha per oggetto la variante alla progettazione strutturale relativa alla realizzazione della nuova palestra a servizio del plesso scolastico di

Dettagli

FABBRICATO A ABITAZIONE DEPOSITO AGRICOLO

FABBRICATO A ABITAZIONE DEPOSITO AGRICOLO PROVINCIA DI MODENA COMUNE DI BOMPORTO RESTAURO E RISANAMENTO CONSERVATIVO CON MIGLIORAMENTO SISMICO DI EDIFICI E UNITA IMMOBILIARI CHE HANNO SUBITO DANNI GRAVI A SEGUITO DEGLI EVENTI SISMICI DEL 20 E

Dettagli

Muratura armata. Norme Tecniche per le Costruzioni (Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 14/01/2008)

Muratura armata. Norme Tecniche per le Costruzioni (Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 14/01/2008) Muratura armata Norme Tecniche per le Costruzioni (Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 14/01/2008) Circolare del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici (Circolare n. 617 del

Dettagli

FASCICOLO INDAGINI SULLE MURATURE E SUGLI ORIZZONTAMENTI

FASCICOLO INDAGINI SULLE MURATURE E SUGLI ORIZZONTAMENTI FASCICOLO INDAGINI SULLE MURATURE E SUGLI ORIZZONTAMENTI RELAZIONE Indice 1. INTRODUZIONE... 2 2. INDAGINI... 2 2.1. INDAGINI VISIVE... 2 2.2. INDAGINI ENDOSCOPICHE... 5 3. CONCLUSIONI... 6 ALLEGATO A

Dettagli

per i tuoi acquisti di libri, banche dati, riviste e software specializzati

per i tuoi acquisti di libri, banche dati, riviste e software specializzati 1. STRUTTURA DELL'EC2 - Introduzione - Scopo dell'ec2 - "Struttura" dell'ec2 - Presupposti fondamentali 2. BASI DEL PROGETTO - Requisiti fondamentali - Stati limite - definizioni - Valori caratteristici

Dettagli

Le scale struttura di collegamento verticale superare i dislivelli legno ferro pietra cemento armato da una o più rampe

Le scale struttura di collegamento verticale superare i dislivelli legno ferro pietra cemento armato da una o più rampe Le scale La scala è una struttura di collegamento verticale conformata in modo tale da consentire all utente di superare i dislivelli tra i piani dell edificio. La scala può essere realizzata in legno,

Dettagli

09b - Strutture di elevazione orizzontali ed inclinate (solai, scale e coperture)

09b - Strutture di elevazione orizzontali ed inclinate (solai, scale e coperture) Figura: pannelli alveolari in c.a. Sono realizzati mediante estrusione ed alleggeriti attraverso fori, con larghezza modulare di 120cm con altezze variabili da 15 a 40cm. E possibile coprire luci da 4,50

Dettagli

PIANTA PIANO TERRA PIANTA PIANO PRIMO RINGHIERA MATALLICA RINGHIERA MATALLICA RINGHIERA MATALLICA RINGHIERA MATALLICA VOLTA A BOTTE Hch=337; Him=286 V

PIANTA PIANO TERRA PIANTA PIANO PRIMO RINGHIERA MATALLICA RINGHIERA MATALLICA RINGHIERA MATALLICA RINGHIERA MATALLICA VOLTA A BOTTE Hch=337; Him=286 V PIANTA PIANO TERRA PIANTA PIANO PRIMO RINGHIERA MATALLICA RINGHIERA MATALLICA RINGHIERA MATALLICA RINGHIERA MATALLICA VOLTA A BOTTE Hch=337; Him=286 VOLTA A BOTTE Hch=337; Him=286 VOLTA A PADIGLIONE Hch=368;

Dettagli

COMUNE DI CARPI - CIMITERO URBANO PROGETTO ESECUTIVO RIPARAZIONE CON RAFFORZAMENTO LOCALE RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE

COMUNE DI CARPI - CIMITERO URBANO PROGETTO ESECUTIVO RIPARAZIONE CON RAFFORZAMENTO LOCALE RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE INDICE 1. NORMATIVE DI RIFERIMENTO... 3 2. ILLUSTRAZIONE SINTETICA DEL PROGETTO STRUTTURALE... 5 2.1. Descrizione dell edificio... 5 2.1.1. Stato di danneggiamento... 7 2.1.2. Interpretazione dello stato

Dettagli

Edifici in muratura portante. Temec

Edifici in muratura portante. Temec Edifici in muratura portante Temec 9.11.2015 Elementi costruttivi edificio in muratura orizzontamenti di piano e di copertura, impegnati da azioni normali al proprio piano medio (peso proprio e sovraccarichi)

Dettagli

STUDIO TECNICO DOTT. ING. ROBERTO BISSANI

STUDIO TECNICO DOTT. ING. ROBERTO BISSANI RELAZIONE TECNICA COMPLETA DI DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA - 21 LUGLIO 2014 PREMESSA E DESCRIZIONE DELL EDIFICIO A seguito del terremoto del 2012 l edificio in oggetto ha subito vari tipi di danno che non

Dettagli

LE NTC E GLI EDIFICI ESISTENTI Le indagini

LE NTC E GLI EDIFICI ESISTENTI Le indagini Michela Monaco Dipartimento di Cultura del Progetto Seconda Università degli Studi di Napoli LE NTC E GLI EDIFICI ESISTENTI Le indagini Le NTC ed il controllo dei Materiali: tecnica, professione e adempimenti

Dettagli

COMUNE DI RECANATI. R.U.P. Arch. Maurizio Paduano

COMUNE DI RECANATI. R.U.P. Arch. Maurizio Paduano COMUNE DI RECANATI LAVORI DI PRONTO INTERVENTO ED OPERE DI MESSA IN R.U.P. Arch. Maurizio Paduano SISMA CENTRO ITALIA 2016 - SCOSSA DEL 24 AGOSTO 2016 OPERE DI MESSA IN SICUREZZA ESEGUITE IN SOMMA URGENZA

Dettagli

Esempi pratici di applicazione del sistema CAM associato ad altri sistemi di rinforzi strutturali.

Esempi pratici di applicazione del sistema CAM associato ad altri sistemi di rinforzi strutturali. Esempi pratici di applicazione del sistema CAM associato ad altri sistemi di rinforzi strutturali. Ing. Barbara Farinelli, Domus srl, GLIS Il Sistema CAM Cuciture Attive dei Manufatti Il sistema CAM -

Dettagli

IL LATERIZIO TRA PASSATO E FUTURO Nuove Applicazioni

IL LATERIZIO TRA PASSATO E FUTURO Nuove Applicazioni ASSEMBLEA NAZIONALE ANDIL SICUREZZA ED EFFICIENZA ENERGETICA PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE IL LATERIZIO TRA PASSATO E FUTURO Nuove Applicazioni INTRODUZIONE IERI IL LATERIZIO L UTILIZZO ATTUALE DI UN MATERIALE

Dettagli

LE FONDAZIONI dirette

LE FONDAZIONI dirette Tecnologia dei Materiali e degli Elementi Costruttivi Corso A LE FONDAZIONI dirette 1 LE FONDAZIONI Fondazioni dirette e Fondazioni indirette In relazione alle CARATTERISTICHE MECCANICHE DEL TERRENO le

Dettagli

Le strutture di copertura degli edifici in zona sismica A. Di Fusco, ANDIL Associazione Nazionale Degli Industriali dei Laterizi

Le strutture di copertura degli edifici in zona sismica A. Di Fusco, ANDIL Associazione Nazionale Degli Industriali dei Laterizi Le strutture di copertura A. Di Fusco, ANDIL Associazione Nazionale Degli Industriali dei Laterizi Le strutture di copertura, in taluni casi, possono esercitare azioni orizzontali anche per soli carichi

Dettagli

L edificio: definizioni

L edificio: definizioni L edificio L edificio: definizioni Definizione sistemica Il sistema edilizio si scompone in: SISTEMA TECNOLOGICO (unità tecnologiche ed elementi tecnici) SISTEMA AMBIENTALE (unità ambientali ed elementi

Dettagli

1.1 Introduzione Le malte leganti Le nuove murature Resistenza caratteristica a compressione delle nuove murature...

1.1 Introduzione Le malte leganti Le nuove murature Resistenza caratteristica a compressione delle nuove murature... PRESENTAZIONE...11 CAPITOLO 1 LE MURATURE...13 1.1 Introduzione...13 1.2 Le malte leganti...15 1.3 Le nuove murature...17 1.4 Resistenza caratteristica a compressione delle nuove murature...18 Q U A D

Dettagli

Le piastre Progettazione

Le piastre Progettazione Corso di Progetto di Strutture POTENZA, a.a. 2012 2013 Le piastre Progettazione Dott. Marco VONA Scuola di Ingegneria, Università di Basilicata marco.vona@unibas.it http://www.unibas.it/utenti/vona/ CONTENUTI

Dettagli

SOMMARIO 1 PREMESSA... 3

SOMMARIO 1 PREMESSA... 3 SOMMARIO 1 PREMESSA... 3 2 MANUALE D USO... 4 2.1 Pareti in muratura portante... 4 2.2 Travi in c.a.... 4 2.3 Travi in legno... 4 2.4 Solai in laterocemento... 4 2.5 Pilastri e travi in acciaio... 4 3

Dettagli

DANNI STRUTTURALI DA SISMA IN EDIFICI IN CALCESTRUZZO ARMATO

DANNI STRUTTURALI DA SISMA IN EDIFICI IN CALCESTRUZZO ARMATO DANNI STRUTTURALI DA SISMA IN EDIFICI IN CALCESTRUZZO ARMATO Michele DE LORENZI * * Ingegnere Civile-Geotecnica INTRODUZIONE I danni strutturali provocati da un terremoto negli edifici in calcestruzzo

Dettagli

Identificazione dell area

Identificazione dell area Identificazione dell area Il cimitero, attualmente consacrato, sorge in prossimità del centro di XII Morelli, frazione di Cento, in Via Maestra Grande. Foto 1 Ubicazione del Cimitero 1 Fotografie riportanti

Dettagli

STRUTTURALE B PARTE VINCOLATA EL09 _VALUTAZIONE SULLA SICUREZZA CHIESA_LOCULI

STRUTTURALE B PARTE VINCOLATA EL09 _VALUTAZIONE SULLA SICUREZZA CHIESA_LOCULI COMUNE DI SANT AGOSTINO PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO DELLE OPERE DI RIPRISTINO E MIGLIORAMENTO SISMICO DEL CIMITERO DI SANT AGOSTINO A SEGUITO DEL SISMA DEL MAGGIO 2012 Regione Emilia Romagna Ordinanza

Dettagli

Il comportamento delle strutture in muratura sotto sisma Introduzione e Concetti generali

Il comportamento delle strutture in muratura sotto sisma Introduzione e Concetti generali Il comportamento delle strutture in muratura sotto sisma Introduzione e Concetti generali Prof. Arch. Giulio Zuccaro Università degli Studi di Napoli Federico II Centro Studi PLINIVS, Università di Napoli

Dettagli

COMUNE DI CASCIA PROVINCIA DI PERUGIA PROGETTO ESECUTIVO

COMUNE DI CASCIA PROVINCIA DI PERUGIA PROGETTO ESECUTIVO COMUNE DI CASCIA PROVINCIA DI PERUGIA PROGETTO ESECUTIVO PROGETTO PER LAVORI DI MESSA IN SICUREZZA DELLA CHIESA DI SAN VALENTINO IN LOCALITA' MALTIGNANO COMMITTENTE: COMUNE DI CASCIA COORDINATORE SICUREZZA:

Dettagli

PROVINCIA DI FERRARA COMUNE di CENTO RELAZIONE TECNICA E RELAZIONE DEL DANNO RICHIESTA DI INTEGRAZIONI PROGETTO DEFINITIVO - ESECUTIVO

PROVINCIA DI FERRARA COMUNE di CENTO RELAZIONE TECNICA E RELAZIONE DEL DANNO RICHIESTA DI INTEGRAZIONI PROGETTO DEFINITIVO - ESECUTIVO RL14 Intervento di riparazione con rafforzamento locale del Cimitero di Renazzo sito in via Renazzo a seguito degli eventi sismici del Maggio 00 05/08/014 Pag. 0 di 1 totali RELAZIONE TECNICA E RELAZIONE

Dettagli

LE STRUTTURE IN MURATURA

LE STRUTTURE IN MURATURA Costruzioni Ambiente e Territorio Corso di Progettazione Costruzioni Impianti LE STRUTTURE IN MURATURA aprile 2018 prof. Federica Caldi Calcolo strutturale 1 Caratteristiche generali delle strutture in

Dettagli

R.02. G asparini A ssociati studio di ingegneria e architettura di Piero A. Gasparini e Ilaria Gasparini RELAZIONE FOTOGRAFICA 1:100

R.02. G asparini A ssociati studio di ingegneria e architettura di Piero A. Gasparini e Ilaria Gasparini RELAZIONE FOTOGRAFICA 1:100 RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO Ing. Pietro Torri COORDINATORE DELLE ATTIVITA' DI PROGETTAZIONE Gasparini Associati studio di ingegneria e architettura di Piero A. Gasparini e Ilaria Gasparini Via

Dettagli

ALLEGATO 1: RELAZIONE ILLUSTRATIVA COMUNE DI GIACCIANO CON BARUCHELLA PROGETTO ESECUTIVO

ALLEGATO 1: RELAZIONE ILLUSTRATIVA COMUNE DI GIACCIANO CON BARUCHELLA PROGETTO ESECUTIVO ALLEGATO 1: RELAZIONE ILLUSTRATIVA COMUNE DI GIACCIANO CON BARUCHELLA (RO) PROGETTO ESECUTIVO Edificio utilizzato a magazzino comunale Edificio utilizzato a magazzino comunale EDIFICIO AD USO MAGAZZINO

Dettagli

COMPUTO METRICO ESTIMATIVO

COMPUTO METRICO ESTIMATIVO MESSA IN SICUREZZA CAMPANILE E COPERTURA CHIESA 1 N.P.01 Smontaggio campane da campanile esistente, per campane esistenti 1,00 Sommano N.P.01 cad. 1,00 1.265,00 1.265,00 2 A01086 Rimozione di discendenti

Dettagli

AVEZZANO AVEZZANO : CENTO ANNI DI INGEGNERIA SISMICA Dalla tragedia alle moderne tecnologie per la protezione sismica

AVEZZANO AVEZZANO : CENTO ANNI DI INGEGNERIA SISMICA Dalla tragedia alle moderne tecnologie per la protezione sismica AVEZZANO 30.05.2015 AVEZZANO 1915-2015: CENTO ANNI DI INGEGNERIA SISMICA Dalla tragedia alle moderne tecnologie per la protezione sismica APPLICAZIONE DEGLI ISOLATORI PER IL MIGLIORAMENTO SISMICO DI UN

Dettagli

RELAZIONE GENERALE. A.2 Situazione attuale 1. Ponte al km sulla S.P. n. 2 Sirolo-Senigallia

RELAZIONE GENERALE. A.2 Situazione attuale 1. Ponte al km sulla S.P. n. 2 Sirolo-Senigallia A RELAZIONE GENERALE OGGETTO: P.A. 2007 - Lavori manutentivi, ripristini, consolidamenti, riqualificazione dei ponti e delle opere d arte e sistemazioni idrauliche. - Ponte al km 15+850 sulla S.P. n. 2

Dettagli

PRESIDENTE DELLA REGIONE MOLISE COMMISSARIO DELEGATO PER LE ATTIVITA POST SISMA Legge del 27 Dicembre 2002 n.286

PRESIDENTE DELLA REGIONE MOLISE COMMISSARIO DELEGATO PER LE ATTIVITA POST SISMA Legge del 27 Dicembre 2002 n.286 PRESIDETE DELLA REGIOE MOLISE COMMISSARIO DELEGATO PER LE ATTIVITA POST SISMA Legge del 27 Dicembre 2002 n.286 Decreti n. 76/2005 e n.10/2006 Protocollo di Progettazione per gli Interventi su Immobili

Dettagli

CIMITERO DI CA DE FABBRI

CIMITERO DI CA DE FABBRI COMUNE DI MINERBIO CITTA METROPOLITANA DI BOLOGNA CIMITERO DI CA DE FABBRI PROGETTO DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO SISMICO CON RINFORZO STRUTTURALE PROGETTO ESECUTIVO RELAZIONE GENERALE Cimitero Ca De Fabbri.

Dettagli

STRUTTURE LAMELLARI RINFORZATE CON CUCITURE

STRUTTURE LAMELLARI RINFORZATE CON CUCITURE Università IUAV di Venezia Dorsoduro, 2206 barbieri@iuav.it in collaborazione con LabSCo (Laboratorio di Scienza delle Costruzioni) Venezia, 26 settembre 2008 1/34 PRESUPPOSTI: collaborazione tra MONDO

Dettagli

LAVORI ESEGUITI NELLA RICOSTRUZIONE POST SISMA DELL EMILIA ROMAGNA

LAVORI ESEGUITI NELLA RICOSTRUZIONE POST SISMA DELL EMILIA ROMAGNA LAVORI ESEGUITI NELLA RICOSTRUZIONE POST SISMA DELL EMILIA ROMAGNA LAVORI DI RIPARAZIONE DANNI CON MIGLIORAMENTO SISMICO DI UN EDIFICO RURALE STRUMENTALE, DANNEGGIATO DAL SISMA DEL 20-29 MAGGIO 2012, COMPOSTO

Dettagli

MODALITÀ DI POSA SISTEMA RI-STRUTTURA

MODALITÀ DI POSA SISTEMA RI-STRUTTURA MODALITÀ DI POSA DESCRIZIONE DELLA TECNICA DI RINFORZO Il sistema RI-STRUTTURA utilizza la tecnica dell intonaco armato applicato su entrambe le facce della muratura utilizzando reti, connettori ed accessori

Dettagli

Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica (Reluis)

Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica (Reluis) Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica (Reluis) ------------------------------------------------------------------------ Terremoto dell Emilia: report preliminare sui danni registrati a

Dettagli

Progettazione di strutture in c.a. Armature minime di travi e pilastri

Progettazione di strutture in c.a. Armature minime di travi e pilastri Progettazione di strutture in c.a. Armature minime di travi e pilastri Travi 4.1.6.1.1 Armatura delle travi armatura minima A s,req > A s,min = 0,26 b t d f ctm / f yk > 0,0013 b t d Negli appoggi di estremità

Dettagli

LE STRUTTURE IN MURATURA

LE STRUTTURE IN MURATURA Istituto Luigi Einaudi Magenta Classe IV Anno scolastico 2015-2016 LE STRUTTURE IN MURATURA prof. Federica Caldi Calcolo strutturale 1 Caratteristiche generali delle strutture in muratura SCHEMI COSTRUTTIVI

Dettagli

COMUNE DI COLLARMELE (AQ) RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA

COMUNE DI COLLARMELE (AQ) RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA COMUNE DI COLLARMELE (AQ) LAVORI CONSEGUENTI AL SISMA DEL 6 APRILE 2009 - RIPARAZIONE E RINFORZO DELLA CAPPELLA CIMITERIALE COMUNALE PROGETTO ESECUTIVO RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA Pescina, lì 24/06/2016

Dettagli

Responsabile del procedimento

Responsabile del procedimento Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo SCHEDA SINOTTICA DELL INTERVENTO Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 9 febbraio 2011 recante: Valutazione e riduzione del rischio

Dettagli

Università degli Studi Guglielmo Marconi

Università degli Studi Guglielmo Marconi Analisi elementi strutturali di un edificio in CA il Solaio + la trave (I) Solaio: Argomenti Esempio progetto solaio a 2 campate di luce uguale 5 m Diverse fasi procedimento di metodologia di calcolo:

Dettagli

Edifici con strutture in calcestruzzo armato -lezione 5- Temec Prof. Maria Chiara Torricelli

Edifici con strutture in calcestruzzo armato -lezione 5- Temec Prof. Maria Chiara Torricelli Edifici con strutture in calcestruzzo armato -lezione 5- Temec 2015-2016 Prof. Maria Chiara Torricelli Sistemi a pilastri e travi azioni dei carichi Edificio a pilastri e travi in c.a. Forme e armature

Dettagli

ALLEGATO C Modello per la valutazione della vulnerabilità sismica delle chiese

ALLEGATO C Modello per la valutazione della vulnerabilità sismica delle chiese ALLEGATO C Modello per la valutazione della vulnerabilità sismica delle chiese La metodologia considera 28 meccanismi di danno, elencati nel seguito, associati ai diversi macroelementi che possono essere

Dettagli

RICOSTRUZIONE E RESTAURO CONSERVATIVO DIVILLA ALESSANDRINI DISTAGGIA

RICOSTRUZIONE E RESTAURO CONSERVATIVO DIVILLA ALESSANDRINI DISTAGGIA RISANARE L EDILIZIA ESISTENTE, CASE HISTORY E STRATEGIE D INTERVENTO RICOSTRUZIONE E RESTAURO CONSERVATIVO DIVILLA ALESSANDRINI DISTAGGIA San Prospero Sulla Secchia (MO) -Reggio Emilia Ing. Maurizio Colombo

Dettagli

RAPPORTO DEI DANNI SUBITI DAGLI EDIFICI A SEGUITO DELL EVENTO SISMICO DEL 6 APRILE 2009 ORE 1.32 (UTC) AQUILANO

RAPPORTO DEI DANNI SUBITI DAGLI EDIFICI A SEGUITO DELL EVENTO SISMICO DEL 6 APRILE 2009 ORE 1.32 (UTC) AQUILANO Citare come: G.M. Verderame, I. Iervolino, P. Ricci (2009), Rapporto dei danni subiti dagli edifici a seguito dell evento sismico del 6 aprile 2009 V1.00, disponibile su http://www.reluis.it. RAPPORTO

Dettagli

Prato. Piano Regolatore Generale. Allegato 1 alla "Guida agli interventi sugli edifici" Allegato n. 1 - Scheda. Comune di Prato SCHEDA GENERALE

Prato. Piano Regolatore Generale. Allegato 1 alla Guida agli interventi sugli edifici Allegato n. 1 - Scheda. Comune di Prato SCHEDA GENERALE Prato Piano Regolatore Generale Comune di Prato Regolamento Urbanistico Allegato 1 alla "Guida agli interventi sugli edifici" Allegato n. 1 - Scheda SCHEDA GENERALE Localizzazione dell edificio Comune

Dettagli

RELAZIONE TECNICA GENERALE

RELAZIONE TECNICA GENERALE Ing. Virginia Govi Centro Direzionale Velathri S.P. in Palazzi Cecina (LI) Tel: 3284597483 e-mail: ingvirginiagovi@gmail.com REGIONE TOSCANA COMUNE DI POMARANCE RELAZIONE TECNICA GENERALE INTERVENTO LOCALE

Dettagli

DIEF Tecnica delle Costruzioni

DIEF Tecnica delle Costruzioni I DANNI DEL TERREMOTO IN EMILIA AL PATRIMONIO EDILIZIO E PRODUTTIVO Loris Vincenzi DIEF Tecnica delle Costruzioni Università di Modena e Reggio Emilia 3 maggio 2013 Ing. Loris Vincenzi 1 Sisma Emilia:

Dettagli

Stralci e commenti utili all'inquadramento delle strutture prefabbricate a pilastri isostatici (q 0 =2,5) Rev.: 25/05/2017

Stralci e commenti utili all'inquadramento delle strutture prefabbricate a pilastri isostatici (q 0 =2,5) Rev.: 25/05/2017 Stralci e commenti utili all'inquadramento delle strutture prefabbricate a pilastri isostatici (q 0 =2,5) Rev.: 25/05/2017 Riferimento normativo Stralcio Commento DM 14 gennaio 2008 (NTC 2008) 7.4.4.3

Dettagli

DIRITTI RISERVATI - RIPRODUZIONE VIETATA

DIRITTI RISERVATI - RIPRODUZIONE VIETATA PREDIMENSIONAMENTO DELL ADEGUAMENTO SISMICO MEDIANTE CAPPOTTO ECOSISM DI UNA SCUOLA PRIMARIA IN PROVINCIA DI PADOVA (PD) In questo documento verrà effettuato il pre-dimensionamento dell adeguamento sismico

Dettagli

COMUNE DI CARPI PROVINCIA DI MODENA

COMUNE DI CARPI PROVINCIA DI MODENA COMUNE DI CARPI PROVINCIA DI MODENA PROGETTO: AMPLIAMENTO MEUCCI via dello Sport, 3 - Carpi (MO) OGGETTO: PIANO DI MANUTENZIONE DELLA PARTE STRUTTURALE COMMITTENTE: PROVINCIA DI MODENA IMPRESA COSTRUTTRICE:

Dettagli

I.I.S. Morea Vivarelli --- Fabriano. Disciplina: SCIENZE TECNOLOGIE APPLICATE

I.I.S. Morea Vivarelli --- Fabriano. Disciplina: SCIENZE TECNOLOGIE APPLICATE I.I.S. Morea Vivarelli --- Fabriano Disciplina: SCIENZE TECNOLOGIE APPLICATE Classe 2^ C.A.T. Modulo N. 2 _ ORGANISMO EDILIZIO E SUOI ELEMENTI E RAPPRESENTAZIONE GRAFICA Questionario N. 3a Fondazioni Muratura

Dettagli

EFFICIENZA ENERGETICA E SISMICA: DUE ASPETTI INTEGRATI

EFFICIENZA ENERGETICA E SISMICA: DUE ASPETTI INTEGRATI Verona, 8 giugno 2017 EFFICIENZA ENERGETICA E SISMICA: DUE ASPETTI INTEGRATI Quale è l aspetto prioritario in una riqualificazione? È quello strutturale o quello energetico? 2 ANALISI DI CROLLI 3 ANALISI

Dettagli

DESCRIZIONE DELL OPERA

DESCRIZIONE DELL OPERA 1 DESCRIZIONE DELL OPERA L edificio in oggetto si sviluppa su un piano fuori terra in adiacenza a un edificio esistente, analogo per dimensioni e tipologia. Il nuovo fabbricato, così come quello esistente,

Dettagli

RELAZIONE ILLUSTRATIVA E TECNICA E QUADRO ECONOMICO

RELAZIONE ILLUSTRATIVA E TECNICA E QUADRO ECONOMICO Progetto Definitivo-Esecutivo dei LAVORI DI MIGLIORAMENTO SISMICO DEL LICEO SCIENTIFICO F.MASCI DI CHIETI Importo complessivo dell intervento: 822.419,50 CUP D73B12000370004 RELAZIONE ILLUSTRATIVA E TECNICA

Dettagli

PROGRAMMA/ORDINE DELLE DEMOLIZIONI (Art. 151 del Testo Unico della sicurezza D.Lgs 81/08) E DICHIARAZIONE DI IDONEITA STATICA

PROGRAMMA/ORDINE DELLE DEMOLIZIONI (Art. 151 del Testo Unico della sicurezza D.Lgs 81/08) E DICHIARAZIONE DI IDONEITA STATICA PROGRAMMA/ORDINE DELLE DEMOLIZIONI (Art. 151 del Testo Unico della sicurezza D.Lgs 81/08) E DICHIARAZIONE DI IDONEITA STATICA DESCRIZIONE DELL AREA DI CANTIERE Il cantiere confina con le seguenti vie:

Dettagli

PIANO DI MANUTENZIONE DELLA PARTE STRUTTURALE DELL OPERA

PIANO DI MANUTENZIONE DELLA PARTE STRUTTURALE DELL OPERA PIANO DI MANUTENZIONE DELLA PARTE STRUTTURALE DELL OPERA (Ai sensi del D.M. 14.01.2008, art. 10.1) 1. Premessa. Il presente Piano di manutenzione della parte strutturale dell opera è relativo alle opere

Dettagli

GIANCARLO MASELLI S.r.l. Diagnostica & Engineering Comune di Cento Palazzo del Governatore Cento (Fe) Colitto C. - Santi L.

GIANCARLO MASELLI S.r.l. Diagnostica & Engineering Comune di Cento Palazzo del Governatore Cento (Fe) Colitto C. - Santi L. Committente: Cantiere: Località: Tecnici: Comune di Cento Palazzo del Governatore Cento (Fe) Colitto C. - Santi L. Rif.to protocollo: Commessa: Tavola: Redattore: Edi 140/14 GM14/380 1 di 3 Santi L. UBICAZIONE

Dettagli

Comune di Cascia A- RELAZIONE TECNICA INDICE. 3. INTERVENTI PREVISTI Cerchiatura e tirantatura chiesa... 4

Comune di Cascia A- RELAZIONE TECNICA INDICE. 3. INTERVENTI PREVISTI Cerchiatura e tirantatura chiesa... 4 INDICE 1. PREMESSA... 2 2. STATO ATTUALE... 2 3. INTERVENTI PREVISTI... 3 3.1 Cerchiatura e tirantatura chiesa... 4 3.2 Opera di sostegno spigolo... 5 3.3 Demolizione parziale nicchia e centinatura arco...

Dettagli

INDICE 1. LOCALIZZAZIONE DELL OPERA SEZIONE STRADALE DESCRIZIONE DEL TRACCIATO DELLA VIABILITA V37 VCS

INDICE 1. LOCALIZZAZIONE DELL OPERA SEZIONE STRADALE DESCRIZIONE DEL TRACCIATO DELLA VIABILITA V37 VCS INDICE 1. LOCALIZZAZIONE DELL OPERA... 2 2. SEZIONE STRADALE... 3 3. DESCRIZIONE DEL TRACCIATO DELLA VIABILITA V37 VCS37... 5 4. OPERA D ARTE CAVALCAVIA VCV15... 7 5. BARRIERE STRADALI, PARAPETTI... 9

Dettagli

ADEGUAMENTO SISMICO DI EDIFICI INDUSTRIALI SECONDO L ORDINANZA : OBIETTIVI TIPOLOGIE DI INTERVENTO

ADEGUAMENTO SISMICO DI EDIFICI INDUSTRIALI SECONDO L ORDINANZA : OBIETTIVI TIPOLOGIE DI INTERVENTO ADEGUAMENTO SISMICO DI EDIFICI INDUSTRIALI SECONDO L ORDINANZA 74.2012: OBIETTIVI TIPOLOGIE DI INTERVENTO Adeguamento sismico degli edifici industriali secondo l ordinanza 74/2012 2 SOMMARIO 1 PROBLEMATICHE

Dettagli

VARIANTE n. 1 AL PROGETTO n /2017 COSTRUZIONE DELLA PALESTRA A SERVIZIO DEL NUOVO PLESSO SCOLASTICO DI GHIVIZZANO

VARIANTE n. 1 AL PROGETTO n /2017 COSTRUZIONE DELLA PALESTRA A SERVIZIO DEL NUOVO PLESSO SCOLASTICO DI GHIVIZZANO PREMESSA: Il piano di manutenzione è il documento complementare al progetto esecutivo che prevede, pianifica e programma, tenendo conto degli elaboratori progettuali esecutivi effettivamente realizzati,

Dettagli

COMPUTO METRICO. Comune di Marliana Provincia di Pistoia

COMPUTO METRICO. Comune di Marliana Provincia di Pistoia Comune di Marliana Provincia di Pistoia pag. 1 COMPUTO METRICO OGGETTO: Rinforzo del solaio di sottotetto della scuola elementare di Marliana ed interventi di miglioramento sismico INTERVENTO N 1 COMMITTENTE:

Dettagli

Laboratorio di Costruzione dell architettura

Laboratorio di Costruzione dell architettura Laboratorio di Costruzione dell architettura Da circa 20 anni l utilizzo dei materiali compositi nel consolidamento degli edifici in muratura è aumentato notevolmente, sia per le ottime prestazioni offerte

Dettagli

COMUNE di VALMONTONE Provincia di ROMA

COMUNE di VALMONTONE Provincia di ROMA COMUNE di VALMONTONE Provincia di ROMA PROGETTO DI MIGLIORAMENTO SISMICO, MESSA A NORMA E BONIFICA DELL'AMIANTO DELLA SCUOLA ELEMENTARE E MATERNA "MADRE TERESA DI CALCUTTA" IN CORSO GARIBALDI D.M. 23.01.2015

Dettagli

ALLEGATO C Modello per la valutazione della vulnerabilità sismica delle chiese

ALLEGATO C Modello per la valutazione della vulnerabilità sismica delle chiese ALLEGATO C Modello per la valutazione della vulnerabilità sismica delle chiese La metodologia considera 28 meccanismi di danno, elencati nel seguito, associati ai diversi macroelementi che possono essere

Dettagli

PROVINCIA DI MODENA COMUNE DI BOMPORTO

PROVINCIA DI MODENA COMUNE DI BOMPORTO PROVINCIA DI MODENA COMUNE DI BOMPORTO RICOSTRUZIONE, RIPRISTINO CON MIGLIORAMENTO SISMICO, O DEMOLIZIONE E RICOSTRUZIONE DI EDIFICI E UNITA IMMOBILIARI CHE HANNO SUBITO DANNI GRAVI A SEGUITO DEGLI EVENTI

Dettagli

Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo

Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo SCHEDA SINOTTICA DELL'INTERVENTO Direttiva del Presidente del Consiglio del Ministri 9 febbraio 2011 recante: "Valutazione e riduzione del rischio

Dettagli

Dati identificativi. Dati di classamento

Dati identificativi. Dati di classamento Aggregato Dati identificativi Dati di classamento Fg. Part. Sub. Cat. Cl. Cons. Indirizzo 15 643 1 A/6 4 5 vani Via Fagnano 15 643 2 A/4 2 5,5 vani Via Fagnano 15 644 1 Via Fagnano 15 644 2 A/6 Via Fagnano

Dettagli

VERIFICA DI MECCANISMI LOCALI DI COLLASSO. Edifici esistenti

VERIFICA DI MECCANISMI LOCALI DI COLLASSO. Edifici esistenti VERIFICA DI MECCANISMI LOCALI DI COLLASSO Edifici esistenti Comportamento sismico delle strutture in muratura edifici esistenti in muratura L IMPIANTO STRUTTURALE Muri Paralleli o nel piano Muri Ortogonali

Dettagli

Manutenzione straordinaria e Consolidamento Cappella San Grato INDICE 1. PREMESSA DESCRIZIONE DELLO STATO DI FATTO... 3

Manutenzione straordinaria e Consolidamento Cappella San Grato INDICE 1. PREMESSA DESCRIZIONE DELLO STATO DI FATTO... 3 INDICE 1. PREMESSA... 2 2. DESCRIZIONE DELLO STATO DI FATTO... 3 3. CARATTERIZZAZIONE MATERIALI ESISTENTI... 4 4. LIVELLO DI CONOSCENZA... 5 5. NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 8 6. DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI

Dettagli