INTERVENTI SU EDIFICI ESISTENTI

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1 INTERVENTI SU EDIFICI ESISTENTI Responsabilità dei progettisti - Diagnostica - Tecniche di progettazione Marco Boscolo Bielo I N D I C E Capitolo 1 - VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA 1.1 LE COSTRUZIONI ESISTENTI L APPROCCIO PRESTAZIONALE I RIFERIMENTI DI NORMA VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA LO STATO LIMITE ULTIMO (SLU) LO STATO LIMITE DI ESERCIZIO (SLE) LA «VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA» COME PROCEDIMENTO «QUANTITATIVO» L OBBLIGATORIETÀ DELLA «VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA» IL METODO SEMIPROBABILISTICO AGLI STATI LIMITE LE COMBINAZIONI DI CARICO VALORI DEI COEFFICIENTI γ F LE RESISTENZE DI PROGETTO CONFRONTO CONCETTUALE FRA IL METODO DELL TENSIONI AMMISSIBILI E IL METODO AGLI STATI LIMITE

2 Capitolo 2 - CLASSIFICAZIONE DEGLI INTERVENTI 2.1 GENERALITÀ INTERVENTI DI ADEGUAMENTO INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO RIPARAZIONI O INTERVENTI LOCALI INTERVENTI NON DICHIARATAMENTE STRUTTURALI «VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA» E «DENUNCIA DELLE OPERE» AI SENSI DELL ART. 65 DEL DPR 380/01, CASI LIMITE REDAZIONE DEL PROGETTO DI INTERVENTO Capitolo 3 - MATERIALI DA COSTRUZIONE: PARAMETRI MECCANICI E RAFFRONTO CON LA PRECEDENTE NORMATIVA 3.1 DETERMINAZIONE DEI PARAMETRI MECCANICI NEI MATERIALI DA COSTRUZIONE DI EDIFICI ESISTENTI ACCIAIO STRUTTURALE TIPI DI ACCIAIO CARATTERISTICHE MECCANICHE LEGAMI TENSIONI - DEFORMAZIONI RESISTENZE DI CALCOLO RAFFRONTO CON LA VECCHIA NORMATIVA BULLONERIE SALDATURE CALCESTRUZZO ARMATO CLASSIFICAZIONE CARATTERISTICHE MECCANICHE Resistenza di calcolo a compressione Resistenza media a compressione Resistenza a trazione assiale e per flessione Modulo elastico Coefficiente di Poisson Coefficiente di dilatazione termica ACCIAIO PER CALCESTRUZZO ARMATO Acciaio in barre o rotoli: caratteristiche meccaniche Reti e tralicci elettrosaldati: caratteristiche meccaniche Tabelle di diametri e persi per barre e reti elettrosaldati

3 Resistenze di calcolo degli acciai da calcestruzzo armato Aderenza acciaio-calcestruzzo MODELLI DI COMPORTAMENTO DEL CALCESTRUZZO ARMATO Definizione degli stadi Resistenze degli elementi monodimensionali Ipotesi di base Diagrammi di calcolo tensione-deformazione del calcestruzzo Diagrammi di calcolo tensione-deformazione dell acciaio CONFRONTI CON LA PRECEDENTE NORMATIVA DELLE TENSIONI AMMISSIBILI LEGNO STRUTTURALE PARAMETRI MECCANICI LEGNO MASSICCIO LEGNO LAMELLARE INCOLLATO PANNELLI A BASE DI LEGNO CLASSI DI DURATA E CARICO DI SERVIZIO CLASSI DI SERVIZIO VALUTAZIONE DEI PARAMETRI MECCANICI DI CALCOLO CONFRONTI CON LA NORMATIVA RELATIVA AL METODO DELLE TENSIONI AMMISSIBILI MURATURE IN ELEMENTI ARTIFICIALI GENERALITÀ LE MALTE Malte a prestazione garantita Malte a composizione prescritta ELEMENTI ARTIFICIALI E NATURALI PER MURATURE Elementi artificiali Elementi naturali Classificazione in base alla percentuale di foratura PARAMETRI MECCANICI DELLE MURATURE Stima di progetto della resistenza caratteristica a compressione Elementi artificiali pieni e semipieni Elementi naturali Stima di progetto della resistenza caratteristica a taglio Resistenza caratteristica a taglio in presenza di sforzo normale Resistenza caratteristica a flessione della muratura non armata Moduli di elasticità (E, G) RESISTENZE DI PROGETTO LA CLASSE DI ESECUZIONE SPESSORE MINIMO DELLE MURATURE

4 3.5.8 CONFRONTO CON LA VECCHIA NORMATIVA (DM ) TIPI DI VERIFICHE PER MURATURE ORDINARIE Pressoflessione nel piano del muro Pressoflessione fuori del piano del muro Taglio per azioni nel piano del muro Rottura per scorrimento Rottura per fessurazione diagonale Spostamento ultimo a taglio Rottura per conseguenza di applicazione di carichi concentrati Flessione e taglio su travi di accoppiamento in muratura Capitolo 4 - LIVELLI DI CONOSCENZA E FATTORI DI CONFIDENZA 4.1 GENERALITÀ ANALISI STORICO-CRITICA RILIEVO STRUTTURALE DETERMINAZIONE DEL «LIVELLI DI CONOSCENZA» COSTRUZIONI IN MURATURA Geometria (Circ. C8A.1.A.1) Dettagli Costruttivi (Circ. C8A.1.A.2) Proprietà dei materiali (Circ. C8A.1.A.3) Livelli di conoscenza (Circ. C8A.1.A.4) Tipologie e relativi parametri meccanici (Circ. C.8.2.A) COSTRUZIONI IN CALCESTRUZZO ARMATO O IN ACCIAIO Generalità (Circ. C8A.1.B.1) Dati da acquisire (Circ. C8A.1.B.2) Livelli di conoscenza (Circ. C8A.1.B.3) Indicazioni in relazione a disegni e rilievi (Circ. C8A.1.B.3) Definizioni relative ai dettagli costruttivi (Circ. C8A.1.B.3) Proprietà dei materiali (Circ. C8A.1.B.3) Fattori di confidenza e stima delle resistenze (Circ. C8A.1.B.4) Indicazioni supplementari per edifici in calcestruzzo armato (Circ. C8A.1.B.5) Indicazioni supplementari per edifici in calcestruzzo armato (Circ. C8A.1.B.6) ESEMPIO DI ANALISI E ATTRIBUZIONE DEL FATTORE DI CONFIDENZA

5 Capitolo 5 - COMPORTAMENTO DI EDIFICI IN MURATURA PORTANTE 5.1 CLASSIFICAZIONE DEGLI EDIFICI EDIFICI DI PRIMA CLASSE: INTEGRALMENTE IN MURATURA CON ORIZZONTAMENTI A VOLTA PRINCIPI DI FUNZIONAMENTO DELLE VOLTE VOLTE A BOTTE VOLTE A PADIGLIONE VOLTE A CROCIERA VOLTE A DOPPIA CURVATURA CONDIZIONI FISIOLOGICHE DEGLI EDIFICI ESISTENTI DI PRIMA CLASSE EDIFICI DI SECONDA CLASSE: CON RITTI IN MURATURA E ORIZZONTAMENTI A STRUTTURA PORTANTE IN LEGNO O IN FERRO EDIFICI DI TERZA CLASSE: CON RITTI IN MURATURA ED ORIZZONTAMENTI ANCORATI AD UN CORDOLO DI CEMENTO ARMATO GLI ORIZZONTAMENTI ORIZZONTAMENTI INFINITAMENTE RIGIDI ECCENTRICITÀ ACCIDENTALI FUNZIONE DEL SOLAIO INFINITAMENTE RIGIDO NELLA DISTRIBUZIONE DELLE AZIONI SISMICHE TRAVI DI ACCOPPIAMENTO (O FASCE DI PIANO) IN MURATURA INTERAZIONI DEL COMPORTAMENTO STRUTTURALE: MURATURE, SOLAIO INFINITAMENTE RIGIDO, TRAVI DI ACCOPPIAMENTO CASO IN CUI SI HA L IPOTESI DI TRAVERSO INFINITAMENTE RIGIDO E IL CONTRIBUTO DELLE TRAVI DI ACCOPPIAMENTO CASO IN CUI SI HA L IPOTESI DI TRAVERSO INFINITAMENTE RIGIDO E NESSUN CONTRIBUTO DELLE TRAVI DI ACCOPPIAMENTO CASO IN CUI SI HA L IPOTESI DI TRAVERSO DEFORMABILE E IL CONTRIBUTO DELLE TRAVI DI ACCOPPIAMENTO CASO IN CUI SI HA L IPOTESI DI TRAVERSO DEFORMABILE E NESSUN CONTRIBUTO DELLE TRAVI DI ACCOPPIAMENTO ANALISI CINEMATICHE ANALISI CINEMATICA LINEARE (CIRC. 617/09 - C8A.4.1) ESEMPIO APPLICATIVO DI ANALISI CINEMATICA LINEARE

6 Capitolo 6 - DIAGNOSI DELLE STRUTTURE 6.1 GENERALITÀ LE INDAGINI E LA DEFINIZIONE DEL PIANO DI INDAGINE TECNICHE DI INDAGINE Ispezione visiva Pacometro Carotaggio Endoscopio Pull-out Sclerometro Ultrasuoni Tecniche combinate - SONREB Martinetto piatto doppio Laser Scanner I MONITORAGGI E LA DEFINIZIONE DEL PIANO DI MONITORAGGIO TECNICHE DI MONITORAGGIO SEMPLICI Sonda di temperatura Livello Anemometro Fessurimetro Inclinometro Accelerometro Martinetto piatto singolo TECNICHE DI MONITORAGGIO COMPLESSE Prove di carico statiche Prove dinamiche TECNICHE DI RESTITUZIONE DEL MONITORAGGIO Monitoraggi periodici Monitoraggi in continua Monitoraggi in continua con trasmissione dati su web Capitolo 7 - LOGICA DEGLI INTERVENTI 7.1 GENERALITÀ AMPLIAMENTI E SOPRAELEVAZIONI CRITERI E TIPI DI INTERVENTO PER IL CONSOLIDAMENTO IRRIGIDIMENTO DEI SOLAI

7 7.5 ELIMINAZIONE DELLE SPINTE INTERVENTI IN COPERTURE LIGNEE RIDUZIONE DELLE CARENZE DEI COLLEGAMENTI TIRANTI METALLICI CERCHIATURE INTERVENTI DI «SCUCI E CUCI» PERFORAZIONI ARMATE CORDOLI IN SOMMITÀ DI PARETI RIPRISTINO DELLA «REGOLARITÀ GEOMETRICA» INCREMENTO DELLA RESISTENZA NEI MASCHI MURARI INTERVENTI SU PILASTRI E COLONNE CERCHIATURE DI FORI INCREMENTO DELLA RESISTENZA DELLE FASCE DI PIANO. 278 Capitolo 8 - AGGREGATI E EDIFICI MISTI 8.1 DEFINIZIONE DI AGGREGATO E PROBLEMATICHE GENERALI L UNITÀ STRUTTURALE (US) L INTERAZIONE STRUTTURALE DELL AGGREGATO VERIFICA SEMPLIFICATA UNITÀ STRUTTURALI ALL INTERNO DI UNA SCHIERA AVENTI SOLAI «SUFFICIENTEMENTE RIGIDI» UNITÀ STRUTTURALI DI TESTATA AVENTI SOLAI «SUFFICIENTEMENTE RIGIDI» UNITÀ STRUTTURALI AVENTI SOLAI «FLESSIBILI» EDIFICI MISTI Appendice A - Circolare 11 dicembre Appendice B - La regolarità nelle costruzioni Appendice C - Esempi di meccanismo di collasso locale Appendice D - Rilevamento delle carenze strutturali Appendice E - Indicazioni relative alla deformabilità dei solai BIBLIOGRAFIA

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