RISULTATI DELLE ELABORAZIONI INERENTI ALL INDIVIDUAZIONE E ALLA CARATTERIZZAZIONE DELLE TIPOLOGIE EDILIZIE RISCONTRATE
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- Assunta Orlandi
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1 CAPITOLO III - RISULTATI DELLE ELABORAZIONI RISULTATI DELLE ELABORAZIONI INERENTI ALL INDIVIDUAZIONE E ALLA CARATTERIZZAZIONE DELLE TIPOLOGIE EDILIZIE RISCONTRATE Premessa Al termine delle operazioni di rilevamento della vulnerabilità a campione dell edilizia corrente esistente nella provincia di Foggia, oggetto del progetto LSU bis, sono state effettuate una serie di elaborazioni del campione significativo di edifici scelti ad oggetto della suddetta rilevazione. Tali elaborazioni sono state principalmente rivolte ad approfondire i seguenti aspetti: - individuazione delle tipologie edilizie in muratura ed in c.a. facenti parte del campione significativo e rappresentative del patrimonio edilizio prevalente esistente nei centri abitati oggetto del censimento; - caratterizzazione delle tipologie edilizie individuate in relazione alla distribuzione statistica dell indice di vulnerabilità, per gli edifici in muratura, delle distribuzioni in classi di età, per numero di piani ed in relazione agli ultimi interventi realizzati; - redazione di una scheda tecnica di riconoscimento delle tipologie edilizie più ricorrenti a scala provinciale e delle tipologie caratterizzate dal maggiore indice di vulnerabilità sismica. Dallo studio dei risultati ottenuti è possibile impostare azioni e strategie atte alla riduzione della vulnerabilità sismica dell edificato corrente. Di conseguenza gli Enti di riferimento potranno utilizzare tale impostazione di studio per proporre interventi di adeguamento o miglioramento sismico diretti ed attività di programmazione nell ambito delle valutazioni di rischio ai fini di protezione civile Metodologia di individuazione delle tipologie edilizie Come detto in precedenza, l attività di rilevamento si è concretizzata nella compilazione delle schede di vulnerabilità di I e II livello CNR GNDT. Tali schede sono state informatizzate mediante un programma di caricamento dati. Dalla banca dati è stato possibile estrapolare tutte le informazioni utili al fine di individuare le tipologie edilizie più ricorrenti e più vulnerabili. Si riporta di seguito la distribuzione delle classi di vulnerabilità normalizzato su scala a base 100 (classi di 10) riferita all intera popolazione di edifici in muratura della provincia (2074 edifici rilevati). 392
2 REGIONE PUGLIA Successivamente sono state redatte delle matrici a scala provinciale che consentono di classificare preliminarmente gli edifici caratterizzati da strutture verticali e strutture orizzontali di analoghe tipologie. In un ulteriore approfondimento sono stati correlati gli edifici caratterizzati come sopra indicato, con tutte le possibili soluzioni tipologiche riscontrate per le coperture. In tal modo è stato possibile individuare le classi tipologiche caratterizzate da comuni casistiche per i seguenti macroelementi strutturali: 1) strutture verticali; 2) strutture orizzontali al primo livello; 3) strutture di copertura. Tale classificazione tipologica ha consentito, per l ambito territoriale di studio, di poter individuare le classi di edifici più ricorrenti e quelle di edifici più vulnerabili. Lo studio della vulnerabilità, in questa fase, è stato limitato solo agli edifici con struttura portante in muratura. Il parametro adottato come riferimento per l individuazione delle tipologie di edifici più vulnerabili è stato quello di selezionare tutti gli edifici in muratura caratterizzati da un indice di vulnerabilità normalizzato, maggiore di 50. I risultati di tali elaborazioni inerenti l individuazione delle tipologie più ricorrenti e di quelle più vulnerabili sono esposte nella seguente tabella. Tabella riepilogativa tipologie edilizie in muratura 393
3 CAPITOLO III - RISULTATI DELLE ELABORAZIONI Metodologia di caratterizzazione delle tipologie edilizie Individuate con la metodologia descritta nel precedente paragrafo, per le tipologie edilizie più ricorrenti (per interesse di studio sono state scelte le tipologie GEP ed AFN, ritenuta più significativa sotto l aspetto della vulnerabilità rispetto alla LEP) e per quella più vulnerabile, è stata sviluppata una serie di caratterizzazioni che consente l individuazione di strategie di intervento prioritarie per la riduzione del complessivo indice di vulnerabilità dell edificato corrente. In particolare le caratterizzazioni elaborate sono state le seguenti: - individuazione delle tipologie di edifici in muratura più ricorrenti in relazione alla distribuzione dell indice di vulnerabilità; - individuazione della tipologia di edifici più vulnerabili in relazione all Indice di vulnerabilità 50; - influenza del parametro 3 nelle tipologie edilizie più ricorrenti costituite da edifici in muratura; - influenza del parametro 3 nella tipologia edilizia risultata più vulnerabile; - caratterizzazione dell esito D del parametro 3 per le tipologie di edifici risultati più ricorrenti, in relazione all entità stimata della resistenza tangenziale τk ed alla percentuale di area resistente Ar (valore minimo tra Ax e Ay rapportata all At del piano di verifica); - caratterizzazione del parametro 3 per le tipologia di edifici risultati più vulnerabili, in relazione all entità stimata della resistenza tangenziale τk ed alla percentuale di area resistente Ar; - caratterizzazione delle tipologie di edifici più ricorrenti in relazione all epoca di costruzione; - caratterizzazione della tipologia di edifici più vulnerabili in relazione all epoca di 394
4 REGIONE PUGLIA costruzione; - caratterizzazione delle tipologie di edifici più ricorrenti in relazione al numero di piani; - caratterizzazione della tipologia di edifici più vulnerabili in relazione al numero di piani; - caratterizzazione delle tipologie di edifici più ricorrenti in relazione alla tipologia degli ultimi interventi strutturali effettuati; - caratterizzazione della tipologia di edifici più vulnerabili in relazione alla tipologia degli ultimi interventi strutturali effettuati; - individuazione della tipologia di edifici in conglomerato cementizio armato più ricorrente in relazione alle caratteristiche delle strutture di tamponamento rilevate; - caratterizzazione della tipologia di edifici più ricorrenti in relazione al numero di piani. Tipologie edilizie ricorrenti in muratura Prima classe significativa: G E P 395
5 CAPITOLO III - RISULTATI DELLE ELABORAZIONI Strutture verticali: muratura in blocchi di tufo o pietra ben squadrata; Struttura orizzontale prevalente al 1 imp.: solai in laterocemento o soletta in c.a.; Copertura: laterocemento o soletta in c.a.; Indice Vulnerabilità: l intervallo di vulnerabilità prevalente è quello con indice Iv= Esito parametro 3 (resistenza convenzionale): prevalenza di esiti B (171 edifici 57.97% sul totale di 295 edifici con caratteristiche G-E-P ). Esito D del parametro 3 e valori di k: prevalenza di valori di τk = 8 t/m2. (81.60% di 38 edifici rilevati in tipol. GEP in classe D ). 396
6 REGIONE PUGLIA Esito D del parametro 3 e % dell Area resistente: prevalenza di % di Ar compresa tra 1.37 ed 8.33% per valori di k = 8 t/m2. (Ar = Valore minimo tra Ax e Ay rapportata all area totale piano di verifica). Epoca di realizzazione prevalente Nell intervallo temporale compreso tra il 1946 ed il 1960 si rileva la maggiore attività edificatoria riferita alla tipologia studiata. In particolare si evidenzia una percentuale pari al 27,46% (sul campione di 295 edifici) con una volumetria realizzata pari mc.. Tale dato è da riferirsi all attività edilizia post bellica, che soprattutto nell area del Tavoliere si è sviluppata con edifici in muratura di tufo e solai in latero cemento. 397
7 CAPITOLO III - RISULTATI DELLE ELABORAZIONI Numero di piani prevalenti: intervallo fino a 2 piani f.t. Come si evidenzia dal grafico sotto riportato, il 61,02% degli edifici GEP (sul campione rilevato di 295 edifici) presenta 2 piani fuori terra. A tale gruppo di edifici corrisponde una volumetria complessiva di mc.. Tipologia dell ultimo intervento strutturale: F - Sopraelevazione con interventi non antisismici per il 20% degli edifici GEP (sul campione di 295 edifici). Per il 35,9% degli edifici non è stato segnalato alcun tipo di intervento. 398
8 REGIONE PUGLIA Seconda classe assunta come significativa: A F N Strutture verticali: muratura a sacco Struttura orizzontale prevalente al 1 imp.: volte senza catene Copertura: legno poco spingente Indice di Vulnerabilità: l intervallo di vulnerabilità prevalente è quello con indice Iv =
9 CAPITOLO III - RISULTATI DELLE ELABORAZIONI Esito parametro 3 (resistenza convenzionale): prevalenza di esiti D (66 edifici 84,62% sul totale di 78 edifici con caratteristiche AFN ). Esito D del parametro 3 e valori di k: prevalenza di valori di k compresi tra 2 e 4 t/m2. Esito D del parametro 3 e % dell area resistente: prevalenza di % di Ar compresa tra 8.33 e 17.65% per tk = 3 t/m2 (Ar = Valore minimo tra Ax e Ay rapportata all area totale piano di verifica). Epoca di realizzazione prevalente: nell intervallo temporale precedente al La tipologia rilevata AFN proprio per le sue caratteristiche è in effetti tipica per edifici realizzati prima del La quasi totalità del campione rilevato (97,44% sul campione di 400
10 REGIONE PUGLIA 78 edifici in tip. AFN) è stato attribuito alla classe di età A. Tali costruzioni, presenti in maggior parte nei paesi del SubAppennino ed in parte del, Gargano si rilevano soprattutto nei centri storici. Numero di piani prevalenti: intervallo fino a 3 piani f.t.. Il 78,21% degli edifici (sul campione rilevato di 78 edifici) presenta 3 piani fuori terra, confermando una tipologia ricorrente degli edifici con struttura muraria con pietrame a sacco presente nei centri storici di diversi centri abitati. 401
11 CAPITOLO III - RISULTATI DELLE ELABORAZIONI Tipologia dell ultimo intervento strutturale: Q Manutenzione per il 34,60% degli edifici (sul campione di 78 edifici AFN rilevati). E altresì da rilevare che per il 50% degli edifici non è stato segnalato alcun intervento. 402
12 REGIONE PUGLIA Tipologia edilizia più vulnerabile AFN Come detto in precedenza, la tipologia più vulnerabile coincide con la seconda considerata tra le più ricorrenti. Dal momento che per tale tipologia AFN sono stati già esposte alcune elaborazioni sul campione totale degli edifici rilevati (78), di seguito si riportano analoghe elaborazioni riferite solo agli edifici che, in tale tipologia, presentano un indice di Vulnerabilità 50. Strutture verticali: muratura a sacco Struttura orizzontale prevalente al 1 imp.: volte senza catene Copertura: legno poco spingente Indice di Vulnerabilità: per Iv 50 si ha una prevalenza di edifici nell intervallo di vulnerabilità compreso tra 50 e 54. Considerato il numero limitato di edifici A-F-N con Iv 50 (16 edifici) si è deciso di valutare i parametri tk e Ar per l intero numero edifici, considerato anche che la quasi totalità di essi è in classe D del par. 3 (resistenza convenzionale). Valori di tk e Ar: prevalenza di valori di tk compresi tra 2 e 4 t/mq. con % di Ar compresa tra 10 e 19%. 403
13 CAPITOLO III - RISULTATI DELLE ELABORAZIONI Epoca di realizzazione prevalente: tutti gli edifici risultano realizzati precedente al Numero di piani prevalenti: intervallo fino a 3 piani f.t.. Provincia di Foggia - Tip. ed. AFN con V>50 - correlazione al n. di piani Tipologia dell ultimo intervento strutturale: nessuno. Influenza par. 11 (stato di fatto): per gli edifici considerati si è rilevata una prevalenza di edifici in classe B. 404
14 REGIONE PUGLIA Tipologie edilizie in conglomerato cementizio armato R-E-P Strutture verticali: intelaiatura con travi e pilastri Struttura orizzontale e copertura: solai in latero cemento armato Tipologia tamponamenti prevalenti: telai con tamponatura consistente (480 edifici) Numero di piani prevalenti: n. 2 piani f.t. (37,92% degli edifici in c.a.). 405
15 CAPITOLO III - RISULTATI DELLE ELABORAZIONI Giudizio Conclusivo Classi di edifici più ricorrenti Come si evince dai grafici e dalle tabelle riepilogative, nei centri della Provincia di Foggia le classi prevalenti del campione di edifici rilevato si riferiscono a strutture in c.a. con tamponamenti consistenti (n. 480 edifici); ciò è dovuto principalmente alla presenza, nel campione di comuni, di diversi centri abitati con notevole estensione (come ad esempio San Severo, Manfredonia, ecc.) con edificazione di epoca recente e quindi in cemento armato. Dal momento che il principale obiettivo del progetto era l individuazione delle tipologie murarie più ricorrenti e maggiormente vulnerabili, si è deciso di affrontare l analisi dei parametri incidenti sulla vulnerabilità solo sul campione significativo delle strutture in muratura rilevate. La prima classe di edifici prevalentemente riscontrati nel campione significativo risulta essere quella in muratura di blocchi di tufo o pietra ben squadrata con solai al primo orizzontamento in latero cemento armato e stessa copertura. Tale tipologia costruttiva si riscontra soprattutto nei centri del Tavoliere ed in parte dell area Garganica. Essa è caratterizzata da bassa vulnerabilità con superficie di area resistente e valori medi di resistenza tangenziale tali da poter ritenere complessivamente accettabile il sistema costruttivo. La seconda classe di edifici è caratterizzata da muratura portante in pietrame a sacco con volte senza catene al primo livello e copertura in legno poco spingente. Tale sistema costruttivo è in genere riscontrato nell area del Sub-Appennino ed in parte dei comuni montani del Gargano. L indice di vulnerabilità in questo caso è direttamente legato alla tipologia costruttiva, al sistema resistente e all epoca di costruzione (prima del 1919). Il giudizio su tale tipologia edilizia non può ritenersi accettabile in quanto sono state messe in luce caratteristiche costruttive e tipologiche che rispondono in maniera negativa alla azioni sismiche. Classi di edifici più vulnerabili La classe di edifici più vulnerabili risulta coincidere con la seconda tipologia strutturale maggiormente ricorrente sopradescritta. Per tale classe di edifici risulta la prevalenza di esiti D per quanto attiene alla resistenza convenzionale, medi valori di area resistente e bassi valori di resistenza tangenziale, inoltre gli stessi risultano essere stati edificati prima del 1919, quindi in larga parte con criteri e tecnologia legati ad una edilizia molto povera. Dal momento che la suddetta tipologia maggiormente vulnerabile è stata principalmente rilevata nei centri storici, si ritiene che, ai fini di una corretta politica di protezione civile, solo con interventi di recupero urbano mirati alla riduzione della vulnerabilità sismica si potranno limitare i danni degli eventi sismici attesi. 406
16 REGIONE PUGLIA SCHEDA DESCRITTIVA DI TIPOLOGIA STRUTTURALE VERTICALE PREVALENTE Individuata nell ambito del campione di edilizia corrente rilevata nel Progetto Elaborazione Novembre 2000 Puglia Tipologia n. 1 Riferimento Tipologia Strutturale Strutture Verticali (dalla scheda 1 livello per il rilevamento della vulnerabilità GNDT): G muratura di blocchetti di tufo o pietra ben squadrata A CARATTERISTICHE DELLA MURATURA ELEMENTI COSTITUTIVI MALTA Materiale : tufo calcareo Lavorazione : taglio squadrato Dimensione : 25 x 25 x 50 cm Stato di conservazione e qualità : buono Apparecchiatura: corsi regolari Provincia di Foggia Tipo : cementizia Funzione : allettamento Stato di lavorazione e qualità: discreto Stato di conservazione e resistenza : coerente POSA IN OPERA DEGLI ELEMENTI Tessitura Posa degli elementi: Zeppe o scaglie: assenti regolare Ricorsi o listatura: assenti Spessori totale: cm Paramento unico Presenza di vuoti significativi: no Presenza di diatoni: no SEZIONE TRASVERSALE Tipologia : due paramenti ammorsati Stato attuale: presente Martelli Tipologia: ammorsamento sufficiente Analoga tipologia dei muri di spina Assenza di catene INTONACO COLLEGAMENTI TRA LE PARETI MURARIE Stato di conservazione e resistenza: discreta consistenza Angolate Elementi costitutivi: analoghi alla muratura Tipologia: collegamenti regolari B FOTOGRAFIA O PRESENTAZIONE GRAFICA DEL PARAMENTO 407
17 CAPITOLO III - SCHEDE DESCRITTIVE Puglia Provincia di Foggia Tipologia n. 2 ELEMENTI COSTITUTIVI Materiale : calcare Lavorazione : pietrame informe o leggermente sbozzato Dimensione (diagonale elemento) : medie (15-25 cm) Stato di conservazione e qualità : discreto Apparecchiatura: corsi irregolari Riferimento Tipologia Strutturale Strutture Verticali (dalla scheda 1 livello per il rilevamento della vulnerabilità GNDT): A muratura di pietra a sacco A CARATTERISTICHE DELLA MURATURA Tipo : di calce aerea Funzione : allettamento MALTA Stato di lavorazione e qualità: discreto Stato di conservazione e resistenza : incoerente POSA IN OPERA DEGLI ELEMENTI Tessitura Posa degli elementi: Zeppe o scaglie: in pietra casuale Ricorsi o listatura: assenti Spessori totale: variabile da 60 a 100 cm Paramento esterno: 30 cm Paramento interno : 30 cm Presenza di vuoti significativi: si Presenza di diatoni: no SEZIONE TRASVERSALE Tipologia : a sacco con elementi irregolari Stato attuale: presente in genere all interno Martelli Tipologia: ammorsamento scadente Differente tipologia dei muri di spina Assenza di catene INTONACO Stato di conservazione e resistenza: fessurato COLLEGAMENTI TRA LE PARETI MURARIE Angolate Elementi costitutivi: analoghi alla muratura Tipologia: collegamenti irregolari B FOTOGRAFIA O PRESENTAZIONE GRAFICA DEL PARAMENTO 408
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