RISULTATI DELLE ELABORAZIONI INERENTI ALL INDIVIDUZIONE E ALLA CARATTERIZZAZIONE DELLE TIPOLOGIE EDILIZIE RISCONTRATE
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- Gennara Amato
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1 CAPITOLO III - RISULTATI DELLE ELABORAZIONI RISULTATI DELLE ELABORAZIONI INERENTI ALL INDIVIDUZIONE E ALLA CARATTERIZZAZIONE DELLE TIPOLOGIE EDILIZIE RISCONTRATE Premessa Sulla scorta dei dati acquisiti dall attività di rilevamento dell edilizia corrente esistente nelle province della Regione Basilicata oggetto del progetto LSU, è stata effettuata una serie di elaborazioni del campione significativo di edifici scelti ad oggetto della rilevazione. Tali elaborazioni sono state principalmente rivolte ad approfondire i seguenti aspetti: - individuazione delle tipologie edilizie in muratura ed in c.a. facenti parte del campione significativo e rappresentative del patrimonio edilizio prevalente esistente nei centri abitati oggetto del censimento; - caratterizzazione delle tipologie edilizie individuate in relazione alla distribuzione statistica dell indice di vulnerabilità, per gli edifici in muratura, delle distribuzioni in classi di età, per numero di piani ed in relazione agli ultimi interventi realizzati; - redazione di una scheda tecnica di riconoscimento delle tipologie edilizie più ricorrenti a scala regionale e delle tipologie caratterizzate dal maggiore indice di vulnerabilità sismica. L interpretazione delle elaborazioni consente la definizione di proposte operative volte all attivazione di strategie di riduzione della vulnerabilità sismica dell edificato corrente, nonché utili indirizzi tecnici mirati all individuazione degli interventi di adeguamento o miglioramento sismico ritenuti più compatibili in base alle caratterizzazioni tipologiche e materiali ricorrenti riscontrati nel campione di edilizia corrente preso in esame. Per omogeneità di trattamento sono stati indagati separatamente gli edifici con struttura in elevazione in c.a. e quelli in muratura Edifici in c.a. Per ogni provincia le serie degli edifici in c.a. sono state caratterizzate secondo: la tipologia costruttiva; la classe di età delle costruzioni; il numero di piani. 1. Nella Provincia di Potenza sono presenti in piccola percentuale tipologie a setti portanti; la maggior parte degli edifici ha struttura intelaiata, escludendo una piccola parte di edifici senza tamponatura (presenza di piano pilotis), trovano più ampia diffusione gli edifici con tamponature consistenti (58,7%); 180
2 REGIONE BASILICATA 2. la costruzione degli edifici ha avuto la massima diffusione nel periodo compreso tra il 1972 e il 1981; 3. il numero di piani caratteristico di questi edifici è 4, non è però trascurabile il numero di edifici a 3 e 5 piani. Per la provincia di Matera sono presenti tipologie costruttive a struttura intelaiata con una preponderanza dei telai con tamponatura pesante. Le costruzioni sono state realizzate nel dopoguerra e negli anni dello sviluppo economico. La maggior parte degli edifici è composta da 4 piani. 181
3 CAPITOLO III - RISULTATI DELLE ELABORAZIONI Edifici in muratura: Metodologia di individuazione delle tipologie edilizie Al fine di individuare le tipologie edilizie più ricorrenti, riferite all edificato in muratura, si sono estrapolate dalla banca dati le informazioni acquisite in merito alla tipologia caratterizzante le strutture verticali ed orizzontali degli edifici. Sono così state redatte matrici a scala provinciale che consentono di classificare preliminarmente gli edifici caratterizzati da strutture verticali e strutture orizzontali di analoghe tipologie. In un successivo approfondimento si sono redatte matrici di indagine in cui sono stati correlati gli edifici caratterizzati come sopra indicato, con tutte le possibili soluzioni tipologiche riscontrate per le coperture. Sono state così individuate le classi tipologiche caratterizzate da comuni casistiche per i seguenti macro elementi strutturali: 1) strutture verticali; 2) strutture orizzontali; 3) strutture di copertura. Tale classificazione tipologica ha consentito, per ogni ambito provinciale, l individuazione delle classi di edifici in muratura più ricorrenti e quelle degli edifici risultati più vulnerabili ovvero con maggiori danni attesi in occasione di un evento sismico. Per questi ultimi il parametro adottato come riferimento è stato quello di selezionare tutti gli edifici in muratura appartenenti alle code, cioè non ricadenti nelle tipologie più ricorrenti già individuate, caratterizzati da un indice di vulnerabilità normalizzato maggiore di 50. I risultati delle elaborazioni inerenti all individuazione delle tipologie più ricorrenti e di quelle più vulnerabili sono esposte nella seguente tabella. TABELLA RIEPILOGATIVA TIPOLOGIE EDILIZIE Nel seguito della presente relazione vengono descritte a scala provinciale le caratteristiche delle tipologie edilizie risultate più ricorrenti e quelle relative alle code. 182
4 REGIONE BASILICATA 183
5 CAPITOLO III - RISULTATI DELLE ELABORAZIONI 184
6 REGIONE BASILICATA Metodologia di caratterizzazione delle tipologie edilizie Individuate con la metodologia rappresentata nel precedente paragrafo, le tipologie edilizie più ricorrenti e quelle più vulnerabili sono state sviluppate una serie di caratterizzazioni che consentono l individuazione di strategie di intervento prioritarie per la riduzione del complessivo indice di vulnerabilità dell edificato corrente. In particolare a scala provinciale sono state elaborate le seguenti caratterizzazioni: caratterizzazione delle tipologie di edifici più ricorrenti in relazione alla distribuzione dell indice di vulnerabilità; caratterizzazione delle tipologie di edifici più vulnerabili in relazione alla distribuzione dell indice di vulnerabilità (Iv > 50); influenza del parametro 3 nelle tipologie edilizie più ricorrenti; influenza del parametro 3 nelle tipologie edilizie risultate più vulnerabili; caratterizzazione dell esito D del parametro 3 per le tipologie del campione di tutti gli edifici censiti, in relazione all entità stimata della resistenza tangenziale k; caratterizzazione dell esito D del parametro 3 per le tipologie di edifici censiti, in relazione alla percentuale di area resistente: A/Atot (valore minimo dell area Ax, Ay sull area totale coperta del piano di verifica); caratterizzazione delle tipologie di edifici più ricorrenti in relazione all epoca di costruzione; caratterizzazione delle tipologie di edifici più vulnerabili in relazione all epoca di costruzione; caratterizzazione delle tipologie di edifici più ricorrenti in relazione al numero di piani; caratterizzazione delle tipologie di edifici più vulnerabili in relazione al numero di piani; caratterizzazione delle tipologie di edifici più ricorrenti in relazione alla tipologia degli ultimi interventi strutturali effettuati; caratterizzazione delle tipologie di edifici più vulnerabili in relazione alla tipologia degli ultimi interventi strutturali effettuati. Nel seguito vengono descritti i risultati di tali caratterizzazioni tipologiche. Tipologie edilizie ricorrenti Provincia di Potenza Le tipologie edilizie risultate prevalenti in ambito provinciale sono quelle caratterizzate come nel seguito: Prima classe significativa: C A M Strutture verticali: muratura in pietra sbozzata Strutture orizzontali: solai in legno Copertura: legno spingente 185
7 CAPITOLO III - RISULTATI DELLE ELABORAZIONI Indice di Vulnerabilità: l intervallo di vulnerabilità prevalente è quello con indice Iv compreso tra 60 e 70. Esito parametro 3 (resistenza convenzionale): prevalenza di esiti D. Epoca di realizzazione prevalente: prima del
8 REGIONE BASILICATA Numero di piani prevalenti: intervallo fino a 4 piani f.t. Tipologia dell ultimo intervento strutturale: assenza di interventi o non documentati; sono anche sensibili gli interventi eseguiti dopo il Seconda classe significativa: C C N Strutture verticali: muratura in pietra sbozzata Strutture orizzontali: solai in putrelle e voltine Copertura: con struttura in legno poco spingenti 187
9 CAPITOLO III - RISULTATI DELLE ELABORAZIONI Indice di Vulnerabilità: l intervallo di vulnerabilità prevalente è quello con indice Iv compreso tra 30 e 40. Esito parametro 3 (resistenza convenzionale): nella classe di vulnerabilità prevalente l esito è prioritariamente in classe C al crescere della vulnerabilità è in classe D. Epoca di realizzazione prevalente: prima del
10 REGIONE BASILICATA Numero di piani prevalenti: intervallo fino a 3 piani f.t. Tipologia dell ultimo intervento strutturale: dopo il 1981 Tipologie edilizie più vulnerabili: C C M Strutture verticali: muratura in pietre arrotondate Strutture orizzontali: solai in putrelle e voltine o tavelloni Copertura: struttura in legno spingente 189
11 CAPITOLO III - RISULTATI DELLE ELABORAZIONI Indice di Vulnerabilità: l intervallo di vulnerabilità prevalente è quello con indice Iv compreso tra 50 e 70. Esito parametro 3 (resistenza convenzionale): prevalenza di esiti D. Epoca di realizzazione prevalente: nell intervallo temporale precedente al 1919, in ogni caso l intera popolazione di edifici è precedente al
12 REGIONE BASILICATA Numero di piani prevalenti: intervallo compreso tra 3 e 4 piani f.t.. Tipologia dell ultimo intervento strutturale: nessun intervento; il 27,78% degli edifici ha però avuto interventi dopo il
13 CAPITOLO III - RISULTATI DELLE ELABORAZIONI Parametro 3 con esito D % dell area resistente: la percentuale di area resistente è compresa tra il 3 e il 5% Parametro 3 con esito D valori di τ κ : prevalenza di valori di τ κ uguale a 2 t/m 2. Giudizio Esperto Classi di edifici più ricorrenti Si evidenzia in Provincia di Potenza come tutte e tre le prime classi prevalenti siano costituite da edifici in muratura in pietra sbozzata. In particolare la prima classe di edifici prevalentemente riscontrati nel campione significativo risulta essere quella in muratura di pietra sbozzata e solai in legno, caratterizzata da vulnerabilità elevata; sono da segnalare la vetustà del patrimonio edilizio 192
14 REGIONE BASILICATA indagato e i bassi valori di resistenza tangenziale attribuiti alla muratura del giudizio esperto dei tecnici rilevatori. È da segnalare una discreta percentuale di edifici che ha subito interventi di manutenzione dopo il 1980; questo può trovare spiegazione nella circostanza che nell area dell indagine si è provveduto all adeguamento del patrimonio edilizio all indomani del sisma del 23/11/80. Il giudizio complessivo su tale tipologia edilizia è buono in relazione alle generali condizioni di manutenzione degli edifici, alle caratteristiche delle malte utilizzate (in genere bastarde o cementizie) ed al limitato degrado strutturale. Considerazioni del tutto analoghe possono essere fatte per la seconda tipologia edilizia dalla precedente sia per la presenza di solai in ferro e tavelloni sia perché i tetti in legno sono poco spingenti; è tuttavia da segnalare che è mediamente più basso il numero di piani degli edifici ed è più basso l indice di vulnerabilità che si attesta su valori medio bassi. Classi di edifici più vulnerabili La classe di edifici più vulnerabili risulta coincidere con una tipologia strutturale caratterizzata da strutture verticali in pietre sbozzate, solai in putrelle e strutture di copertura in legno spingenti. Evidentemente in tale classe di edifici risulta la prevalenza di esiti D, inoltre gli stessi risultano essere stati edificati in grande misura prima del 1919 e per la restante parte tra le due guerre. Il numero di piani è compreso tra 3 e 4 fuori terra. Infine in particolare si nota che la classe di edifici in muratura, risultati più vulnerabili, coincide con la terza classe significativa evidenziando quindi una certa porzione del patrimonio edilizio (circa il 20%) che necessita di urgenti interventi di messa in sicurezza strutturale che si configurano principalmente nei seguenti: - eliminazione dell azione spingente delle coperture; - consolidamento delle murature mediante riqualificazione delle malte; - realizzazione di cerchiature nei solai di piano. Tipologie edilizie ricorrenti Provincia di Matera Le tipologie edilizie risultate prevalenti in ambito provinciale sono quelle caratterizzate come nel seguito: Prima classe significativa: G E P Strutture verticali: muratura a blocchi di tufo o pietra ben squadrata Strutture orizzontali: solai in laterocemento o soletta in c.a. Copertura: laterocemento o soletta in c.a. 193
15 CAPITOLO III - RISULTATI DELLE ELABORAZIONI Indice di Vulnerabilità: l intervallo di vulnerabilità prevalente è quello con indice Iv compreso tra 0 e 30%. Esito parametro 3 (resistenza convenzionale): prevalenza di esiti B. 194
16 REGIONE BASILICATA Epoca di realizzazione prev.: nell intervallo temporale compreso tra il 1961 ed il Numero di piani prevalenti: intervallo tra 2 e 3 piani f.t.. 195
17 CAPITOLO III - RISULTATI DELLE ELABORAZIONI Tipologia dell ultimo intervento strutturale: prevalenza di interventi successivi al Seconda classe significativa: A E P Strutture verticali: muratura a sacco Strutture orizzontali: solai latero cementizi Copertura: latero cemento Indice di Vulnerabilità: l intervallo di vulnerabilità prevalente è quello con indice Iv compreso tra 20 e
18 REGIONE BASILICATA Esito parametro 3 (resistenza convenzionale): prevalenza di esiti C. Epoca di realizzazione prevalente: prima del
19 CAPITOLO III - RISULTATI DELLE ELABORAZIONI Numero di piani prevalenti: intervallo fino a 2 piani f.t.. Età dell ultimo intervento strutturale: dopo il % n. edifici volume/1000 etˆ ultimi interventi 0 / < >81 G H I % EDIFICI 0,00 0,00 0,00 0,00 5,13 17,95 33,33 43,59 0,00 0,00 VOLUME MC/ ,523 1,662 3,685 5, SUPERFICIE / ,14 0,494 1,141 1, % EDIFICI CUMULATA 0,00 0,00 0,00 0,00 5,13 23,08 56,41 100,00 100,00 100,00 0 Tipologie edilizie più vulnerabili C F P Strutture verticali: muratura in pietra sbozzata Strutture orizzontali: volte senza catene Copertura: latero cemento 198
20 REGIONE BASILICATA Indice di Vulnerabilità: compresa tra 60 e 70. Esito parametro 3 (resistenza convenzionale): prevalenza di esiti D. 199
21 CAPITOLO III - RISULTATI DELLE ELABORAZIONI Epoca di realizzazione prev.: nell intervallo temporale compreso tra il 1919 ed il Numero di piani prevalenti: intervallo 3-4 piani f.t.. 200
22 REGIONE BASILICATA Tipologia dell ultimo intervento strutturale: ristrutturazioni sotto regime di normativa sismica. Esito D del parametro 3 e % dell area resistente: inferiore al 2%. 201
23 CAPITOLO III - RISULTATI DELLE ELABORAZIONI Esito D del parametro 3 e valori di τκ: prevalenza di valori di τκ 2 t/m 2. 0 Giudizio Esperto Classi di edifici più ricorrenti Nei centri della Provincia di Matera le classi prevalenti del campione di edifici rilevato sono costituite dalla tipologia intelaiata in c.a.; ciò è dovuto principalmente nell aver incluso nel campione di comuni la città di Matera, con edificazione di epoca recente. La prima classe di edifici prevalentemente riscontrati nel campione significativo di edilizia in muratura risulta essere quella in muratura di blocchi di tufo o pietra ben squadrata con solai al primo orizzontamento in latero cemento armato e stessa copertura. Essa è caratterizzata da bassa vulnerabilità con superficie di area resistente e valori medi di resistenza tangenziale tali da poter ritenere complessivamente accettabile il sistema costruttivo. La seconda classe di edifici è caratterizzata da muratura portante in pietrame a sacco con solai e coperture in latero cemento. L indice di vulnerabilità in questo caso è direttamente legato alla tipologia costruttiva, al sistema resistente e all epoca di costruzione (prima del 1919). Il giudizio su tale tipologia edilizia non può ritenersi accettabile in quanto sono state messe in luce caratteristiche costruttive e tipologiche che rispondono in maniera negativa alla azioni sismiche. Classi di edifici più vulnerabili La classe di edifici più vulnerabili è costituita da una tipologia costruttiva che presenta muratura in pietra sbozzata e primo orizzontamento realizzato con volte senza catene, la copertura latero cementizia. Per tale classe di edifici risulta la prevalenza di esiti D per quanto attiene alla resistenza convenzionale, inoltre gli stessi risultano essere stati edificati prima del 1919 quindi in larga parte con criteri e tecnologia legata ad una edilizia molto povera. La tipologia è in ogni caso poco rappresentata sul territorio (1,5%), se ne deve comunque tenere conto per una politica di recupero e messa in sicurezza del patrimonio edilizio. 202
24 REGIONE BASILICATA SCHEDA DESCRITTIVA DI TIPOLOGIA STRUTTURALE VERTICALE PREVALENTE Individuata nell'ambito del campione di edilizia corrente rilevata nel Progetto LSU-bis Elaborazione Novembre
25 CAPITOLO III - SCHEDE DESCRITTIVE B - FOTOGRAFIA O PRESENTAZIONE GRAFICA DEL PARAMENTO B2 - ANGOLATA B3 - RILIEVO DELLA SEZIONE SCHEDA DESCRITTIVA DI TIPOLOGIA STRUTTURALE VERTICALE PREVALENTE 204
26 REGIONE BASILICATA SCHEDA DESCRITTIVA DI TIPOLOGIA STRUTTURALE VERTICALE PREVALENTE Individuata nell'ambito del campione di edilizia corrente rilevata nel Progetto LSU-bis Elaborazione Dicembre
27 CAPITOLO III - SCHEDE DESCRITTIVE B - FOTOGRAFIA O PRESENTAZIONE GRAFICA DEL PARAMENTO B2 - ANGOLATA B3 - RILIEVO DELLA SEZIONE 206
RISULTATI DELLE ELABORAZIONI INERENTI ALL INDIVIDUAZIONE E ALLA CARATTERIZZAZIONE DELLE TIPOLOGIE EDILIZIE RISCONTRATE
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