Il rilievo del danno e valutazione dell agibilità sismica di edifici ordinari

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1 Corso di Formazione Il rilievo del danno e valutazione dell agibilità sismica di edifici ordinari Il comportamento delle strutture in MURATURA Andrea Melozzi Settore Prevenzione Sismica VULNERABILITA SISMICA Consiste nella valutazione della possibilità che che persone, edifici o attività subiscano danni o modificazioni al al verificarsi dell'evento sismico. Ad Ad esempio nel nel caso degli edifici in in muratura la la vulnerabilità dipende da: da: i i collegamenti tra tra pareti verticali e tra tra pareti ed ed orizzontamenti la la resistenza meccanica delle pareti murarie (ben sapendo che che la la muratura ha ha scarsa resistenza a trazione) 2

2 La capacità di risposta di un edificio in muratura sottoposto ad azione sismica è prevalentemente connessa al COMPORTAMENTO SCATOLARE che l intero organismo murario è capace di avere, oltre alle caratteristiche di resistenza delle singole pareti. Si esprime il grado di funzionamento scatolare dell organismo murario, attraverso, appunto, la presenza e l efficacia dei collegamenti delle murature, ai diversi orizzontamenti. 3 Pareti portanti Pareti di controvento STRUTTURA DI UN EDIFICIO IN MURATURA 4

3 ELEMENTI STRUTTURALI FONDAMENTALI Solaio Pareti portanti Parete di controvento Parete portante - pareti portanti, impegnate da azioni verticali (peso proprio, carichi permanenti e sovraccarichi accidentali) e orizzontali (vento o sisma) - pareti di controvento, impegnate prevalentemente da carichi orizzontali (vento o sisma); il loro comportamento è determinante per caratterizzare la resistenza e la duttilità dell edificio - orizzontamenti di piano e di copertura, impegnati da azioni normali al piano medio (peso proprio, permanenti, accidentali) e da azioni agenti nel piano medio legate alla funzione di ridistribuzione delle forze orizzontali (sisma) 5 Meccanismo di 2 modo - comportamento a taglio: la rottura nel piano della parete è invece mobilitata per azioni di entità molto maggiore COMPORTAMENTO SCATOLARE E RELATIVI MECCANISMI PRINCIPALI DI DANNO Meccanismo di 1 modo - comportamento flessionale: il ribaltamento della parete viene attivato anche con azioni sismiche di modesta entità 6

4 ELEMENTI CARATTERIZZANTI IL COMPORTAMENTO SCATOLARE Gli elementi che assicurano l efficienza del comportamento scatolare sono: la presenza e l efficacia dei collegamenti tra le pareti ortogonali; la presenza e l efficacia dei collegamenti tra le pareti e i solai; il ruolo di diaframma dei solai, che ripartiscono le azioni sismiche alle murature. 7 La buona organizzazione dell edificio ed i buoni collegamenti reciproci tra i vari elementi strutturali, impediscono quindi meccanismi di danno o crolli parziali capaci di innescare il collasso globale, e consentono agli elementi resistenti di sviluppare a pieno le loro intrinseche capacità. Se prendiamo in esame, come vediamo di seguito, una cellula elementare, possiamo considerare che una parete (generalmente due) sia più o meno vincolata al livello dell orizzontamento superiore. 8

5 PARETE VINCOLATA IN ALTO L orditura principale del solaio non solo è disposta perpendicolarmente alle pareti di riferimento ma risulta anche efficacemente collegata alla muratura. direzione del sisma comportamento a trave appoggiata 9 PARETE NON VINCOLATA IN ALTO L orditura principale del solaio non risulta efficacemente ammorsata alla muratura o potrebbe essere appoggiata sulle altre due e quindi disposta parallelamente alle pareti di riferimento. direzione del sisma comportamento a mensola 10

6 SOLAIO COLLEGATO ALLE PARETI ORTOGONALI AL SISMA 11 SOLAIO COLLEGATO ALLE PARETI PARALLELE AL SISMA 12

7 PARETI COLLEGATE TRA LORO E AL SOLAIO, SOLAIO MOLTO DEFORMABILE NEL SUO PIANO 13 PARETI NON COLLEGATE, SOLAIO MOLTO RIGIDO NEL SUO PIANO E COLLEGATO A TUTTE E QUATTRO LE PARETI 14

8 PARETI BEN COLLEGATE TRA LORO ED AL SOLAIO 15 Organizzazione del sistema resistente: Qualità e fattura dei CANTONALI ATTENZIONE! La presenza di intonaco non permette di ispezionare il cantonale: occorre rimuovere l intonaco! COLLEGAMENTI PARETE - PARETE COLLEGAMENTI ORIZZONTAMENTO - PARETE Cantonale??? 16

9 Organizzazione del sistema resistente: Qualità e fattura dei CANTONALI COLLEGAMENTI PARETE - PARETE COLLEGAMENTI ORIZZONTAMENTO - PARETE Cantonale APPARENTEMENTE CORRETTO MA... Da un analisi del cantonale esterno si osservano pietre di cava ben squadrate di grosse dimensioni... da un analisi dell angolo interno si osservano pietre arrotondate di fiume. ATTENZIONE! La muratura è a doppio paramento e sull interno la tipologia muraria NON consente di avere un buon ingranamento tra le pareti! 17 Organizzazione del sistema resistente: indagini sui collegamenti parete-parete qualità del collegamento tra pareti ortogonali esempio di scrostatura di intonaco per la messa a nudo del cantonale 18

10 Organizzazione del sistema resistente: indagini sui collegamenti parete-parete qualità del collegamento tra pareti ortogonali esempio di cantonale male eseguito su muratura a doppio paramento: - bozze piene in calcestruzzo - malta e cls di qualità scadente Organizzazione del sistema resistente: indagini sui collegamenti parete-parete qualità del collegamento tra pareti ortogonali esempio di cantonale eseguito con malta di pessima qualità, facilmente sfaldabile al tatto

11 Organizzazione del sistema resistente: Qualità e fattura dei CANTONALI COLLEGAMENTI PARETE - PARETE COLLEGAMENTI ORIZZONTAMENTO - PARETE ATTENZIONE! Le due pareti ortogonali sono SEPARATE! Cantonale NON CORRETTO Elementi regolari con spessore pari a quello del muro disposti alternativamente nelle due direzioni Cantonale CORRETTO 21 Organizzazione del sistema resistente: Qualità e fattura dei CANTONALI COLLEGAMENTI PARETE - PARETE COLLEGAMENTI ORIZZONTAMENTO - PARETE Le valutazioni sull ammorsamento dei cantonali, valgono anche per i martelli murari 22

12 Mancanza di ammorsamento tra pareti ortogonali Meccanismo di danno: RIBALTAMENTO FUORI DEL PIANO 23 Organizzazione del sistema resistente: Presenza di CATENE COLLEGAMENTI PARETE - PARETE COLLEGAMENTI ORIZZONTAMENTO - PARETE L efficacia del collegamento tra pareti ortogonali si esplica anche attraverso la presenza di catene metalliche, adeguatamente disposte e dimensionate 24

13 Organizzazione del sistema resistente: Presenza di CATENE COLLEGAMENTI PARETE - PARETE COLLEGAMENTI ORIZZONTAMENTO - PARETE Catene in contrasto: OK Catene NON in contrasto: NO E importante che la catena sia, per quanto possibile, disposta binata, parallelamente ad una parete che funziona da elemento di contrasto. 25 Organizzazione del sistema resistente: Presenza di CATENE COLLEGAMENTI PARETE - PARETE COLLEGAMENTI ORIZZONTAMENTO - PARETE Paletti NON inclinati correttamente muro solaio Paletti inclinati correttamente Nell inclinazione dei paletti capochiave, occorre che questi siano rivolti in modo che sia il solaio, sia la parete verticale, funzionino da elementi di contrasto. 26

14 COLLEGAMENTI PARETE - PARETE Organizzazione del sistema resistente: COLLEGAMENTI ORIZZONTAMENTO -PARETE Presenza di CORDOLI e/o CATENE E necessario individuare i collegamenti esistenti tra i solai e le murature perimetrali, utili al trasferimento delle azioni orizzontali di piano ai singoli setti murari resistenti, e la qualità dei loro materiali. 27 COLLEGAMENTI PARETE - PARETE Organizzazione del sistema resistente: Edifici nuovi costruiti in accordo con la normativa sismica: Cordoli di piano a tutti i livelli COLLEGAMENTI ORIZZONTAMENTO -PARETE Presenza di CORDOLI e/o CATENE Negli edifici esistenti di antica costruzione non sono generalmente presenti cordoli di piano Inserimento di cordoli di piano Inserimento di catene ATTENZIONE! NON IN BRECCIA 28

15 COLLEGAMENTI PARETE - PARETE Organizzazione del sistema resistente: COLLEGAMENTI ORIZZONTAMENTO -PARETE Il problema dei CORDOLI IN BRECCIA Presenza di CORDOLI e/o CATENE Realizzando CORDOLI IN BRECCIA i solai scaricano solo sul paramento interno con conseguente: - Aumento dell eccentricità dei carichi verticali - Aumento della snellezza del paramento esterno - In caso di sisma questi martellano sul paramento esterno della muratura provocandone il ribaltamento. 29 COLLEGAMENTI PARETE - PARETE Organizzazione del sistema resistente: COLLEGAMENTI ORIZZONTAMENTO -PARETE Presenza di CORDOLI e/o CATENE Lo spostamento dei solai comporta la realizzazione di dannosi scassi nella muratura, in posizione diversa dall alloggiamento del solaio originale, creando due fasce di debolezza muraria: una in corrispondenza del vecchio e l altra in corrispondenza del nuovo solaio. 30

16 Qualità del sistema resistente: In questo parametro è determinante l omogeneità e la fattura del tessuto murario La qualità del sistema resistente dipende dai seguenti fattori: il tipo di apparecchiatura muraria; il tipo di connessioni; il tipo di materiale utilizzato. 31 Qualità del sistema resistente: Tipo di APPARECCHIATURA MURARIA orizzontalità dei filari sfalsamento dei giunti verticali ATTENZIONE! Non sempre un paramento a vista ben organizzato e con elementi ben squadrati è indice di un muro ben fatto: potrebbe essere soltanto il paramento esterno di una muratura a sacco o a doppio paramento, che all interno nasconde una muratura di pessima fattura. Occorre indagare con saggi dall interno! Paramento interno Paramento esterno 32

17 Qualità del sistema resistente: Tipo di CONNESSIONI Elementi di connessione trasversali (diatoni) all interno di una muratura costituita da due paramenti verticali affiancati, come nel caso di murature a sacco. 33 Qualità del sistema resistente: Tipo di CONNESSIONI tipici esempi di muratura in pietrame a due paramenti DANNO I solai scaricano solo sul paramento interno Aumento dell eccentricità dei carichi verticali Aumento della snellezza del paramento esterno 34

18 Qualità del sistema resistente: Tipo di CONNESSIONI Tipologie murarie a doppio paramento: (a) muratura a sacco con nucleo incoerente; (b) muratura a sacco con nucleo parzialmente vuoto; (c) muratura a doppio paramento senza elementi trasversali di collegamento (diatoni); (d) muratura a doppio paramento con elementi trasversali di collegamento (diatoni); (e) muratura a doppio paramento con ricorsi in mattoni pieni (listatura) a tutto spessore. 35 Tipo di MATERIALE Qualità del sistema resistente: qualità dei blocchi (naturali o artificiali); stato di conservazione delle malte. ATTENZIONE! La malta è sfaldabile al tatto e non oppone resistenza alla scalfittura con punta. Questo tipo di malta non è capace di svolgere la funzione di legante. Una malta cementizia, invece, garantisce una certa monoliticità alla muratura. 36

19 Qualità del sistema resistente: Tipo di MATERIALE: CRITICITA Le murature in blocchi forati, con eccessiva percentuale di fori, presentano invece un elevata vulnerabilità, anche con malta di buona qualità, poiché denotano una spiccata fragilità. Le murature di pietra arrotondata di fiume presentano un elevata vulnerabilità, a causa della loro superficie levigata e smussata che impedisce un buon livello di aderenza con il legante. 37 Qualità del sistema resistente: Tipo di MATERIALE: CRITICITA La presenza di listature, come ricorsi in mattoni pieni o fascioni di calcestruzzo, va valutata positivamente quando la listatura ha uno spessore pari a quello della muratura sottostante, e la malta tra i mattoni pieni, o il calcestruzzo impiegati, presenta un buono stato di conservazione. Muratura listata a doppio paramento e rilievo della sezione trasversale: (a) ricorsi in mattoni pieni non a tutto spessore; (b) ricorsi in calcestruzzo a tutto spessore. 38

20 Qualità del sistema resistente: indagini sulla tipologia e qualità della muratura esempi di muratura in pietra di fiume spaccata a metà con malta scadente e ricorsi in mattoni pieni con assenza di malta 39 Qualità del sistema resistente: indagini sulla tipologia e qualità della muratura esempio di muratura in pietra grossolanamente sbozzata con tessitura irregolare

21 Qualità del sistema resistente: Abaco delle tipologie murarie A - Muratura a sacco formata da pietre di pezzature molto varie, male intessuta e priva di collegamento tra i due fogli. 41 Qualità del sistema resistente: Abaco delle tipologie murarie A - Muratura a sacco formata da pietre di pezzature molto varie, male intessuta e priva di collegamento tra i due fogli. 42

22 Qualità del sistema resistente: Abaco delle tipologie murarie B - Muratura a sacco formata da pietre di pezzatura più regolare, bene intessuta e con collegamento tra i due fogli oppure come tip. A con spigoli, mazzette e/o ricorsi in pietra squadrata o mattoni pieni. 43 Qualità del sistema resistente: Abaco delle tipologie murarie B - Muratura a sacco formata da pietre di pezzatura più regolare, bene intessuta e con collegamento tra i due fogli oppure come tip. A con spigoli, mazzette e/o ricorsi in pietra squadrata o mattoni pieni. 44

23 Qualità del sistema resistente: Abaco delle tipologie murarie C - Muratura di pietra sbozzata in presenza di irregolarità. 45 Qualità del sistema resistente: Abaco delle tipologie murarie C - Muratura di pietra sbozzata in presenza di irregolarità. 46

24 Qualità del sistema resistente: Abaco delle tipologie murarie C - Muratura di pietra sbozzata in presenza di irregolarità. 47 Qualità del sistema resistente: Abaco delle tipologie murarie D - Muratura di pietra sbozzata con spigoli mazzette e/o ricorsi in mattoni pieni e/o pietra squadrata. 48

25 Qualità del sistema resistente: Abaco delle tipologie murarie D - Muratura di pietra sbozzata con spigoli mazzette e/o ricorsi in mattoni pieni e/o pietra squadrata. 49 Qualità del sistema resistente: Abaco delle tipologie murarie E - Muratura di pietra arrotondata o ciottoli di fiume di pezzatura varia senza mazzette e/o ricorsi in mattoni pieni e/o pietra squadrata. 50

26 Qualità del sistema resistente: Abaco delle tipologie murarie E - Muratura di pietra arrotondata o ciottoli di fiume di pezzatura varia senza mazzette e/o ricorsi in mattoni pieni e/o pietra squadrata. 51 Qualità del sistema resistente: Abaco delle tipologie murarie E - Muratura di pietra arrotondata o ciottoli di fiume di pezzatura varia senza mazzette e/o ricorsi in mattoni pieni e/o pietra squadrata. 52

27 Qualità del sistema resistente: Abaco delle tipologie murarie F - Muratura come tip. E con spigoli, mazzette e/o ricorsi in pietra squadrata e/o mattoni pieni. 53 Qualità del sistema resistente: Abaco delle tipologie murarie F - Muratura come tip. E con spigoli, mazzette e/o ricorsi in pietra squadrata e/o mattoni pieni. 54

28 Qualità del sistema resistente: Abaco delle tipologie murarie G - Muratura ad un paramento in blocchetti di tufo o pietra da taglio di dimensioni costanti. 55 Qualità del sistema resistente: Abaco delle tipologie murarie G - Muratura ad un paramento in blocchetti di tufo o pietra da taglio di dimensioni costanti. 56

29 Qualità del sistema resistente: Abaco delle tipologie murarie G - Muratura ad un paramento in blocchetti di tufo o pietra da taglio di dimensioni costanti. 57 Qualità del sistema resistente: Abaco delle tipologie murarie H - I - Muratura in blocchetti di calcestruzzo prefabbricati, con inerti ordinari o leggeri (argilla espansa), omogenei in tutta la sua estensione. 58

30 Qualità del sistema resistente: Abaco delle tipologie murarie L - Muratura in laterizio, pieno e semipieno (% foratura 45%). 59 Qualità del sistema resistente: Abaco delle tipologie murarie L - Muratura in laterizio, pieno e semipieno (% foratura 45%). 60

31 Qualità del sistema resistente: Abaco delle tipologie murarie M - Muratura in blocchi di laterizio con % foratura > 45%. 61 Qualità del sistema resistente: Abaco delle tipologie murarie M - Muratura in blocchi di laterizio con % foratura > 45%. 62

32 Qualità del sistema resistente: Abaco delle tipologie murarie U - Muratura intelaiata. 63 Qualità del sistema resistente: Abaco delle tipologie murarie V - Muratura armata. 64

33 Qualità del sistema resistente: Prove sulle MURATURE Esistono vari tipi di prova sulle murature: - non distruttive tipo termografia o endoscopia; - semi distruttive tipo martinetto piatto singolo o doppio; - distruttive tipo compressione diagonale. 65 Qualità del sistema resistente: Prove sulle MURATURE PROVA TERMOGRAFICA 66

34 Qualità del sistema resistente: Prove sulle MURATURE PIATTO PROVA SINGOLO CON MARTINETTO O DOPPIO 67 Qualità del sistema resistente: Prove sulle MURATURE PROVA DI DICOMPRESSIONE DIAGONALE 68

35 Irregolarità plano-altimetriche: Il comportamento sismico di un edificio dipende, a parità di altri fattori, anche dalla forma dell edificio stesso. La REGOLARITA in pianta ed in altezza costituisce un requisito essenziale per una corretta risposta sismica dell edificio. IRREGOLARITA IN PIANTA SI NO Irregolarità plano-altimetriche: IRREGOLARITA IN ALTEZZA Se in un edificio si verifica questa condizione, si ha l individuazione del cosiddetto piano debole, che costituisce un elemento di elevata vulnerabilità. Presenza di torri, torrette di altezza e massa significativa, piani pilotis, ecc.

36 Irregolarità plano-altimetriche: IRREGOLARITA IN ALTEZZA Presenza di porticati e loggiati Presenza di differenze significative in termini di rigidezza e resistenza delle murature Muratura in mattoni pieni Muratura in pietra sbozzata Orizzontamenti: caratteristiche specifiche RIGIDEZZA NEL PROPRIO PIANO COLLEGAMENTI SOLAIO - PARETE La rigidezza degli orizzontamenti serve a ridistribuire le azioni sismiche tra le pareti parallele alla direzione del sisma Icollegamenti degli orizzontamenti devono costituire vincolo alle pareti sollecitate per azioni ortogonali al piano 72

37 Orizzontamenti: caratteristiche specifiche RIGIDEZZA NEL PROPRIO PIANO Solaio Rigido Solaio in latero-cemento con soletta collaborante armata. COLLEGAMENTI SOLAIO - PARETE Solaio Semirigido Solaio in legno con doppio tavolato incrociato. Solaio Semirigido Solaio Deformabile Solaio in putrelle e tavelloni con soletta collaborante. Solaio in legno a semplice o doppia orditura. 73 Orizzontamenti: indagini sui solai RIGIDEZZA NEL PROPRIO PIANO COLLEGAMENTI SOLAIO - PARETE valutazione della tipologia e della rigidezza nel piano - saggi 74

38 Orizzontamenti: Elementi di valutazione della rigidezza ORIZZONTAMENTI RIGIDI 75 Orizzontamenti: Elementi di valutazione della rigidezza ORIZZONTAMENTI RIGIDI 76

39 Orizzontamenti: Elementi di valutazione della rigidezza ORIZZONTAMENTI RIGIDI 77 Orizzontamenti: Elementi di valutazione della rigidezza ORIZZONTAMENTI RIGIDI 78

40 Orizzontamenti: Elementi di valutazione della rigidezza ORIZZONTAMENTI RIGIDI O POCO DEFORMABILI 79 Orizzontamenti: Elementi di valutazione della rigidezza ORIZZONTAMENTI RIGIDI O POCO DEFORMABILI 80

41 Orizzontamenti: Elementi di valutazione della rigidezza ORIZZONTAMENTI RIGIDI O POCO DEFORMABILI 81 Orizzontamenti: Elementi di valutazione della rigidezza ORIZZONTAMENTI RIGIDI O POCO DEFORMABILI 82

42 Orizzontamenti: Elementi di valutazione della rigidezza ORIZZONTAMENTI RIGIDI O POCO DEFORMABILI 83 Orizzontamenti: Elementi di valutazione della rigidezza ORIZZONTAMENTI RIGIDI O POCO DEFORMABILI 84

43 Orizzontamenti: Elementi di valutazione della rigidezza ORIZZONTAMENTI RIGIDI O POCO DEFORMABILI 85 Orizzontamenti: Elementi di valutazione della rigidezza ORIZZONTAMENTI DEFORMABILI 86

44 Orizzontamenti: Elementi di valutazione della rigidezza ORIZZONTAMENTI DEFORMABILI 87 Orizzontamenti: Elementi di valutazione della rigidezza ORIZZONTAMENTI DEFORMABILI 88

45 Orizzontamenti: Elementi di valutazione della rigidezza ORIZZONTAMENTI DEFORMABILI 89 Orizzontamenti: Elementi di valutazione della rigidezza ORIZZONTAMENTI DEFORMABILI 90

46 Orizzontamenti: Elementi di valutazione della rigidezza ORIZZONTAMENTI DEFORMABILI 91 Orizzontamenti: Elementi di valutazione della rigidezza ORIZZONTAMENTI DEFORMABILI 92

47 Orizzontamenti: Elementi di valutazione della rigidezza ORIZZONTAMENTI DEFORMABILI 93 Orizzontamenti: Elementi di valutazione della rigidezza ORIZZONTAMENTI DEFORMABILI 94

48 Orizzontamenti: Elementi di valutazione della rigidezza ORIZZONTAMENTI DEFORMABILI 95 Orizzontamenti: caratteristiche specifiche RIGIDEZZA NEL PROPRIO PIANO COLLEGAMENTI SOLAIO - PARETE Efficace Efficace Parzialmente Efficace Cordolo in c.a. Non Efficace Cordolo in cls scadente e poco armato Collegamento metallico con la trave in legno Non Efficace Semplice appoggio della trave in legno nella muratura Rete elettrosaldata risvoltata e ben collegata alla parete Non Efficace Semplice appoggio della putrella nella muratura ATTENZIONE! Il collegamento deve essere realizzato nelle due direzioni principali del solaio e non solo in quella parallela ai travetti. 96

49 Orizzontamenti: indagini sui solai RIGIDEZZA NEL PROPRIO PIANO COLLEGAMENTI SOLAIO - PARETE qualità del collegamento tra solai e pareti solaio in acciaio e tavelloni: assenza del travetto in adiacenza alla parete d ambito 97 Orizzontamenti: indagini sui solai RIGIDEZZA NEL PROPRIO PIANO COLLEGAMENTI SOLAIO - PARETE qualità del collegamento tra solai e pareti solaio in laterocemento: mal vincolato e con assenza del travetto in adiacenza delle murature d ambito 98

50 Orizzontamenti: indagini sui solai RIGIDEZZA NEL PROPRIO PIANO COLLEGAMENTI SOLAIO - PARETE qualità del collegamento tra solai e pareti solaio in travetti in laterizio armato tipo SAP e tavelloni: mal vincolato alle murature d ambito (cordolo in cls debolmente armato) Orizzontamenti: Elementi di valutazione dei collegamenti COLLEGAMENTI EFFICACI ALLE STRUTTURE VERTICALI 100

51 Orizzontamenti: Elementi di valutazione dei collegamenti COLLEGAMENTI EFFICACI ALLE STRUTTURE VERTICALI 101 Orizzontamenti: Elementi di valutazione dei collegamenti COLLEGAMENTI EFFICACI ALLE STRUTTURE VERTICALI 102

52 Orizzontamenti: Elementi di valutazione dei collegamenti COLLEGAMENTI EFFICACI ALLE STRUTTURE VERTICALI 103 Orizzontamenti: Elementi di valutazione dei collegamenti COLLEGAMENTI EFFICACI ALLE STRUTTURE VERTICALI 104

53 Orizzontamenti: Elementi di valutazione dei collegamenti COLLEGAMENTI NON EFFICACI ALLE STRUTTURE VERTICALI 105 Orizzontamenti: Elementi di valutazione dei collegamenti COLLEGAMENTI NON EFFICACI ALLE STRUTTURE VERTICALI 106

54 Orizzontamenti: Elementi di valutazione dei collegamenti COLLEGAMENTI NON EFFICACI ALLE STRUTTURE VERTICALI 107 Orizzontamenti: Elementi di valutazione dei collegamenti COLLEGAMENTI NON EFFICACI ALLE STRUTTURE VERTICALI 108

55 Orizzontamenti: Elementi di valutazione dei collegamenti COLLEGAMENTI NON EFFICACI ALLE STRUTTURE VERTICALI 109 Orizzontamenti: Elementi di valutazione dei collegamenti COLLEGAMENTI NON EFFICACI ALLE STRUTTURE VERTICALI 110

56 Copertura: caratteristiche specifiche Gli elementi che caratterizzano l influenza delle copertura sul comportamento sismico di un edificio sono essenzialmente: - l eventuale azione spingente della copertura sulle murature - l efficacia del collegamento della struttura della copertura alle murature perimetrali - il peso, in termini di massa sismica -la differenza di rigidezza e resistenza rispetto a quelle della muratura dell edificio Copertura: caratteristiche specifiche Azione SPINGENTE sulle murature Il carattere spingente di una copertura favorisce, durante il sisma, il collasso fuori dal piano delle pareti sottostanti, dovuto all incremento della spinta, già esercitata in condizioni normali.

57 Copertura: caratteristiche specifiche Efficacia del COLLEGAMENTO della copertura alle murature d ambito Un efficace collegamento tra la struttura portante della copertura e le murature perimetrali sottostanti è necessario per poter trasferire le azioni orizzontali alle pareti di controvento. Inoltre conferisce all intero edificio un effetto di cerchiaggio in testa, migliorando così il suo comportamento scatolare. Copertura: caratteristiche specifiche Differenza di RIGIDEZZA E RESISTENZA rispetto a quelle della muratura dell edificio La pesantezza incide negativamente in quanto determina la nascita di elevate forze di inerzia che possono superare la resistenza delle murature di cattiva qualità. È consigliabile quindi mettere in relazione il peso di una copertura con la qualità della muratura sottostante.

58 Copertura: indagini sulla presenza di eventuali azioni spingenti COPERTURE SPINGENTI Copertura a padiglione in legno con puntone assenza di cordolo Travetti in c.a.p. orditi in senso spingente Copertura: indagini sulla presenza di eventuali azioni spingenti COPERTURE SPINGENTI Copertura fragile e deformabile con travetti tipo SAP e tavelloni (120 cm) disposti in senso spingente Copertura a padiglione con puntoni diagonali spingenti in c.a.

59 Copertura: indagini sulla presenza di eventuali azioni spingenti COPERTURE NON SPINGENTI Copertura in acciaio non spingente Copertura in legno non spingente (capriata) Copertura: indagini sulla presenza di eventuali azioni spingenti COPERTURE NON SPINGENTI Copertura rigida con travetti in c.a. e pignatte disposti in senso spingente. La copertura è spingente ma contrastata per la presenza di catene metalliche. Copertura in laterocemento non spingente

60 Copertura: indagini sulla presenza di eventuali azioni spingenti COPERTURE NON SPINGENTI Copertura in legno con travi principali orizzontali Copertura: indagini sulla presenza di eventuali azioni spingenti COPERTURE NON SPINGENTI Copertura fragile e deformabile con travetti in c.a.p. e tavelloni (120 cm) disposti in senso non spingente Copertura rigida con travetti in c.a.p. e pignatte disposti in senso non spingente

61 Copertura: Danni provocati da coperture Danni provocati dalla spinta del puntone diagonale di una copertura a padiglione per effetto del sisma Copertura: Danni provocati da coperture Danni provocati da una copertura pesante su murature di scarsa qualità Danni provocati dal martellamento della trave di colmo

62 Elementi non strutturali: caratteristiche specifiche Si tiene conto con questa voce di elementi non strutturali che possono causare con la loro caduta danno a persone o a cose. comignoli o altre appendici in copertura mal vincolate alla struttura gronde pericolanti e mal vincolate 123 Elementi non strutturali: caratteristiche specifiche controsoffitto pesante e fragile, su luci considerevoli, realizzato in tavelloni di notevole lunghezza appoggiati su travetti cm tipica disposizione di mattoni a chiusura di aperture dei fienili 124

63 Elementi non strutturali: caratteristiche specifiche balcone mal vincolato alla parete verticale balcone puntellato con pericolo di crollo su portone d accesso all edificio 125 Stato di fatto dell edificio: Occorre infine tenere conto dello stato di conservazione degli edifici. - Murature in buone condizioni senza lesioni visibili. - Edifici che presentano lesioni capillari non diffuse, ad eccezione di casi in cui queste siano state prodotte da terremoti. - Edifici con lesioni di media entità (ampiezza della lesione: 2-3 mm) o con lesioni capillari di origine sismica. - Edifici che, pur non presentando lesioni, sono caratterizzati da uno stato di conservazione delle murature tale da determinare una significativa diminuzione di resistenza. - Edifici che presentano pareti fuori piombo e/o lesioni gravi anche se non diffuse. - Edifici caratterizzati da grave deterioramento dei materiali. - Edifici che, pur non presentando lesioni, sono caratterizzati da uno stato di conservazione delle murature tale da determinare una grave diminuzione di resistenza. 126

64 Stato di fatto dell edificio edificio: presenza e rappresentazione dell eventuale quadro fessurativo 127 Stato di fatto dell edificio: presenza e rappresentazione dell eventuale quadro fessurativo 128

65 Stato di fatto dell edificio: presenza e rappresentazione dell eventuale quadro fessurativo 129

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