3. DATI RACCOLTI CON IL CENSIMENTO

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1 Volume I RELAZIONE GENERALE 3.1 Descrizione generale dei dati raccolti I dati raccolti al termine del periodo di durata del Progetto interregionale del Dipartimento della Protezione Civile comprendono quelli relativi alla preschedatura dei complessi pubblici e quelli della quasi totalità degli edifici appartenenti a tali complessi e rilevati con la metodologia GNDT. Gli edifici in muratura sono stati rilevati con la scheda di primo e secondo livello, mentre quelli di altra tipologia strutturale sono stati rilevati solo con la scheda di primo livello. Gli edifici per il culto sono stati preschedati in generale ma non in maniera esaustiva e comunque non erano destinati ad essere rilevati trattandosi di edilizia specialistica che richiede metodologie specifiche di valutazione della vulnerabilità. Dopo la conclusione del lavoro di censimento, in sede di coordinamento centrale è stata curata la definitiva raccolta e sistemazione della grande massa di dati prodotta ed è stata realizzata una base di dati unica sulla quale sono state eseguite le elaborazioni che vengono illustrate nei volumi che fanno parte del presente rapporto. La base di dati è divisa in due archivi riguardanti: i complessi e gli edifici e contenenti, rispettivamente, i dati delle preschede e quelli delle schede. Come in parte già evidenziato, è stato necessario un cospicuo lavoro di controllo e filtraggio dei dati, a causa di una informatizzazione condotta in numerosi punti di raccolta e di immissione dei dati, per altro variabili nel tempo, che di necessità non si poteva realizzare con una architettura di rigido controllo. In generale, comunque, il censimento è stato svolto con impegno professionale e buon livello di qualità da parte dei lavoratori. Il risultato conseguito ha corrisposto in misura più che soddisfacente le attese degli obiettivi prefissati sia dal punto di vista quantitativo sia per quel che riguarda la qualità dei dati sotto l aspetto della completezza e della corretta compilazione delle schede. I due archivi contengono ognuno oltre. record e rappresentano un importante screening sullo stato degli edifici pubblici della gran parte dell Italia meridionale, oltre che una ricca ed estesa fonte di informazioni per dare un notevole impulso agli studi di valutazione della vulnerabilità sismica del paese. All archivio delle schede sono state aggiunte poi anche quelle degli edifici pubblici in muratura rilevati dalla regione Abruzzo. Come già si fatto per implicita assunzione in precedenza, si indicherà indifferentemente i complessi ed il loro censimento con i termini prescheda e preschedatura e allo stesso modo si farà riferimento agli edifici e al loro rilevamento con i termini scheda e schedatura. Di seguito vengono illustrate una serie di analisi statistiche di carattere generale che sinteticamente forniscono il quadro del complesso del lavoro svolto con il censimento e del 67

2 3.1 Descrizione generale dei dati raccolti notevole risultato conseguito; nei successivi paragrafi analisi di maggiore dettaglio mostrano vari contenuti e alcune valutazioni operate sui dati dei complessi (paragrafo 3.2) e su quelli degli edifici (paragrafo 3.3) Nelle Figure 3.11 e 3.12 sono mappati i dati di rilevamento in numero di complessi e di edifici per comune. Si nota un addensamento in quelle zone nelle quali sono presenti centri maggiormente abitati, in particolare nella provincia di Foggia, in quasi tutta la fascia della Sicilia orientale e nell area metropolitana di Napoli. LEGENDA > 2 68 Figura 3.11 Numero di complessi per comune

3 Volume I RELAZIONE GENERALE LEGENDA > 3 Figura 3.12 Numero di edifici rilevati per comune 69

4 3.1 Descrizione generale dei dati raccolti Una quadro di sintesi sull esito conclusivo del progetto è dato dalla Tabella 3.11 e dal grafico di Figura 3.13 che riportano lo stato raggiunto al completamento del censimento nelle regioni interessate dal progetto, con l indicazione del numero complessivo, ed il relativo dato volumetrico, dei complessi e degli edifici rilevati. Il rilevamento è stato effettuato praticamente in tutti i comuni con la sola eccezione di un comune della Basilicata (San Severino Lucano) e di 5 comuni della Campania (Acerno, Felitto, Postiglione e Sicignano degli Alburni in provincia di Salerno e Liveri di Napoli). REGIONE COMUNI DA RILEVARE COMUNI RILEVATI N EDIFICI VOLUME EDIFICI (MC/) N COMPLESSI VOLUME COMPLESSI (MC/) Abruzzo (non classif.) Basilicata (1) Calabria Campania (1) Molise Puglia (FG) Sicilia orientale TOTALE (1) Non sono stati rilevati 1 comune in Basilicata e 5 in Campania in conseguenza di un limite di mobilità imposto per regolamento ai tecnici rilevatori (entro un raggio di 6 Km dai luoghi di residenza). Tabella Abruzzo (non classsif.) Basilicata Calabria Campania Molise Puglia (FG) Sicilia orientale N edifici N complessi Figura 3.13 Numero di edifici e di complessi censiti nelle regioni comprese nel progetto. Nel diagramma seguente sono riportate le distribuzioni percentuali cumulate, per classi del numero di edifici pubblici, del numero dei comuni, della relativa popolazione e della volumetria degli edifici stessi. La prima curva mostra che il % dei comuni ha un numero 7

5 Volume I RELAZIONE GENERALE : 9 1: 19 2: 29 3: 39 : 49 5: 59 6: 69 7: 79 8: 89 9: 99 :19 11:119 12:129 13:139 1:149 15:159 17:179 18:189 19:199 21: N comuni Volume Abitanti Figura 3.14 Distribuzioni percentuali cumulate, per classi del numero di edifici pubblici, del numero di comuni, della popolazione e della volumetria degli edifici stessi. di edifici pubblici non superiore a 1 e l 8% non superiore a 2, in sintonia con le caratteristiche dimensionali dei comuni analizzate nel paragrafo 1.1. Il diagramma di Figura 3.14 mette in evidenza le relazioni distributive che intercorrono tra il numero di edifici pubblici, i comuni dell ambito territoriale censito, la popolazione e la consistenza volumetrica degli edifici stessi. In accordo con le caratteristiche dimensionali dei comuni, evidenziata nella descrizione dell ambito territoriale, si nota la concentrazione di un elevato numero di piccoli comuni, oltre l 8%, che presentano meno di 3 edifici pubblici ai quali è associato il 35% della popolazione ed il 25% della volumetria complessiva. Si nota anche come il rapporto tra volumetria delle strutture pubbliche e popolazione delle classi, almeno fino alla penultima di 2 edifici, tenda rapidamente a rimanere costante e quindi anche al crescere della dimensione dei comuni, pur diminuendo la loro frequenza. Alcune utili considerazioni si possono trarre come indicazioni generali per le finalità di prevenzione da quanto osservato. Innanzi tutto un tipo di urbanizzazione caratterizzato da un elevato numero di piccoli centri in un territorio sismicamente pericoloso e complesso orograficamente impone di necessità un elevato grado di attenzione alla sicurezza e l efficienza delle strutture pubbliche strategiche, pena la pratica impossibilità di poter governare le difficili conseguenze che si determinano nell emergenza postsismica, in un sistema insediativo così altamente frammentato in comunità piccole, che devono essere messe in condizione di mantenere un adeguato livello minimo di funzionalità, anche per potersi utilmente integrare nel governo stesso dell emergenza. Utile per le analisi di danno sismico, sia per gli studi di scenario sia per le valutazioni postsismiche, è l osservazione sulla distribuzione volumetrica in base alla quale consegue che il danneggiamento degli edifici pubblici in un area colpita dal terremoto deve essere letto in termini di volumetria piuttosto che in relazione al numero e alla dimensione dei comuni. 71

6 3.1 Descrizione generale dei dati raccolti N edifici N medio deifici Volume (MC/) : 1 1 : 2 2 : 3 3 : 4 4 : 5 5 : 6 6 : 7 7 : 8 8 : 9 9 : 1 : 1 1 : 2 2 : 3 3 : 4 4 : 5 5 : 6 6 : 7 7 : 8 Volume medio (MC/) 8 : 9 9 : 1 Classi abitanti / N comuni N medio edifici Classi abitanti / Volume Volume medio edifici N edifici Volume (MC/) : 2 2 : 3 3 : : 5 5 : 6 6 : 7 7 : 8 8 : 9 9 : 1 : 2 2 : 3 3 : : 5 5 : 6 6 : 7 7 : 8 8 : 9 9 : Volume medio (MC/) Classi abitanti / N comuni N medio edifici Classi abitanti / Volume Volume medio edifici Figura 3.15 Distribuzioni, per classi di abitanti dei comuni con numero medio di edifici pubblici per comune, a sinistra; del volume e con volume medio per comune, a destra. Le considerazioni fatte sono evidenziate anche nei grafici precedenti nei quali sono rappresentate le distribuzioni, per classi di abitanti, il numero degli edifici pubblici (a sinistra) e la volumetria (a destra). Le curve mostrano i rispettivi valori medi nelle classi. Nella pagine seguenti sono riportati grafici e tabelle che riportano, per ogni regione, il numero di edifici che sono stati rilevati distinti per destinazione d uso, per tipologia costruttiva prevalente e per epoca di costruzione. La Figura 3.16 relativa all uso evidenzia la prevalenza delle strutture destinate all istruzione che rappresentano quasi il 5% del totale, il 27% circa ha destinazione civile e il 1% sanitario. La tipologia edilizia prevalente è illustrata nella Figura 3.17 e deriva dalla classificazione presente sulla scheda di rilevamento che comprende: muratura o mista, calcestruzzo armato, acciaio, altro e specialistica. La muratura rappresenta il 34,6%, il calcestruzzo armato il 6,8%, l acciaio comprende solo 827 edifici e costituisce il 2%. Per quanto riguarda l epoca costruttiva (Figura 3.18), si rileva che l 8% di edifici è anteriore al 1919, un altro 8% risale al periodo tra le due guerre, circa il 14% è stato realizzato nella ricostruzione postbellica, mentre il restante 69% è stato edificato dagli anni 6 in poi. 72

7 Volume I RELAZIONE GENERALE a) Istruzione Civile Sanità M ilitare M obilità e trasp. Tecnol. a rete Religioso SICILIA PUGLIA MOLISE CAMPANIA CALABRIA BASILICATA ABRUZZO b) M uratura C.a. Acciaio Altro SICILIA PUGLIA MOLISE CAMPANIA CALABRIA BASILICATA ABRUZZO c) < > 198 Altro SICILIA PUGLIA MOLISE CAMPANIA CALABRIA BASILICATA ABRUZZO Figura 3.16 Numero di edifici pubblici nelle regioni per destinazione d uso (a), per tipologia costruttiva (b) e per epoca di costruzione (c). 73

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