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NEL PRMO TRMESTRE 217 L EXPORT D TESSUT CRESCE DEL +3,%. LA CNA (+22,1%) - CON HONG KONG (+1,8%) - S CONFERMA TRA PRM ACQURENT DE TESSUT MADE N TALY. NEL 2 LEVE CALO DEL FATTURATO MA STABLE L ATTVO DELLA BLANCA COMMERCALE DELLA TESSTURA TALANA (2,3 MLARD D EURO). 1. l bilancio del 2 Nel 2 la tessitura made in taly (in un accezione comprensiva di tessitura laniera, cotoniera, liniera, serica e a maglia) presenta ancora un calo sui ritmi registrati nel 2 (-,9% su base annua) portandosi così sui 7,84 miliardi di euro. A consuntivo, dunque, la tessitura archivia l anno 2 con un risultato lievemente peggiore rispetto alle stime Nel 2 la tessitura nel suo complesso flette del -,9% e si porta sui 7,84 miliardi di euro rilasciate lo scorso Febbraio in occasione della precedente edizione di Milano Unica, allorquando si era previsto, più ottimisticamente, un decremento del -,6%. Sul bilancio settoriale hanno inciso le difficoltà riscontrate sia sui mercati internazionali, sia sul mercato interno. n virtù del risultato ora ricordato, il comparto della tessitura vede comunque confermare il suo ruolo di primo piano nell ambito della filiera Tessile-Moda italiana, di cui copre, infatti, il,8% del turnover complessivo (cfr. Fig. 1); tale incidenza sale, peraltro, al 39,4% se si circoscrive l analisi al solo monte della filiera. La tessitura italiana assicura il,8 % del turnover complessivo della filiera Tessile-Moda Nell ambito della tessitura, il comparto preponderante è sempre costituito dalla produzione laniera, che concorre al 4,7% del fatturato settoriale. Seguono la tessitura cotoniera a quota 2,1%, quindi quella a maglia a quota 17,9%, poi la serica, che incide per il 17,4%, ed infine la tessitura liniera con una quota pari al 3,8%. Tabella 1 - L industria della tessitura italiana (21-2) (1) (Milioni di Euro correnti) 21 2 2 2 2 2 2 Fatturato 7 6 8 36 7 983 7 73 7 98 7 91 7839 Var. % 9,3-4,6-3,2 3,3 -,9 -,9 Valore della produzione 6 8 6 42 6 237 6 21 6 173 6 8 6 Var. % 6,8-4,7-3, 2, -1, -1,1 Esportazioni 4 26 4 37 4 374 4 276 4 4 4 337 4 294 Var. % 7,9-3,6-2,2 2,9-1,4-1, mportazioni 1 84 2 1 834 1 9 2 36 2 42 2 Var. %,9 -,7 4,2 6,,3-2,1 Saldo commerciale 2 361 2 436 2 4 2 36 2 364 2 29 2 294 Consumo apparente 3 767 4 3 697 3 66 3 89 3 78 3 7 Var. % 9, -1, -1,1 4,2 -,6-1,8 ndicatori Strutturali (%) Esportazioni/Fatturato, 4,2 4,8,3,1 4,8 4,8 mportazioni/cons. apparente 49, 1,2 49,6 2,3 3, 4, 3,8 Fonte: SM su dati STAT e ndagini nterne (1) - Tessuti lanieri, cotonieri, linieri, serici e a maglia 1

Fig. 1 - l ruolo della tessitura nella filiera Tessile-Moda italiana (2) (% sul fatturato) Tessuti linieri (3,8%) Tessuti serici (17,4%) Altri Prodotti Tessile-Moda (8,2%) Tessitura (,8%) Tessuti cotonieri (2,1%) Tessuti a maglia (17,9%) Fonte: SM Tessuti lanieri (4,7%) Sulla performance media della tessitura hanno influito positivamente i risultati messi a segno in termini di turnover dal comparto laniero, in aumento del +2,7%, e dal comparto liniero, cresciuto più modestamente del +1, %. Di contro, gli altri settori si sono mossi tutti in territorio negativo: la tessitura cotoniera, pur in rallentamento, chiude l anno a -3,1% dimezzando così il ritmo di calo accusato nel corso del 2. La tessitura serica, entrata in area negativa nel 2, assiste invece ad un peggioramento, che porta a contabilizzare una flessione pari al -2,6%. Nel caso della tessitura a maglia, infine, si rileva il decremento più accentuato, nella misura del -4,9%. Dinamica di segno negativo interessa anche il valore della produzione (che, nelle stime di SM, tenta di depurare il valore delle vendite totali dal contributo derivante dalla commercializzazione di prodotti importati) su ritmi solo leggermente migliori a quelli evidenziati nel 2. dodici mesi 2 evidenziano, infatti, un decremento del -1,1%. Analogamente a quanto rilevato per il fatturato, il valore della produzione della tessitura laniera si mostra, invece, in crescita, mentre quello della tessitura liniera risulta stabile. l mercato nazionale, intercettato dalla stima del consumo apparente, dopo la frenata fatta registrare nel 2 (-,6%), cede il -1,8%, con una produzione nazionale, quindi, stimata giovarsi del calo delle importazioni. n controtendenza rispetto al dato medio, solo il comparto laniero assiste a una dinamica di segno positivo anche nel mercato interno. Guardando agli scambi con l estero di tessuti da e verso l talia, nel 2 permane ancora un evoluzione negativa. Nell arco dei dodici mesi l export cala del -1,%, dinamica questa che porta il livello complessivo del fatturato estero a poco meno di 4,3 miliardi di La tessitura laniera e liniera risultano interessate da un evoluzione positiva del turnover l valore della produzione cede il -1,1% l consumo apparente è stimato arretrare del -1,8% L export cala del -1,% su base annua 2

euro. Contestualmente, le importazioni dall estero arretrano del -2,1%, passando a 2 miliardi. A fronte del suddetto andamento del commercio con l estero, l attivo commerciale di comparto conferma il valore del 2, ovvero 2.294 milioni di euro. l surplus della tessitura concorre, comunque, al 2,7% del saldo commerciale della filiera Tessile-Moda nel suo complesso (si ricorda, pari a 8,9 miliardi di euro circa). Sotto il profilo geografico, nel 2, come indicato in Fig. 2, nel caso dell export i mercati comunitari e quelli extra-ue tornano interessati da dinamiche allineate: i primi cedono complessivamente il -1,7%, mentre i secondi il -1,%. Relativamente alle importazioni, invece, i tessuti provenienti dalla UE e dall extra-ue cedono il -3,3% (a tal proposito si ricorda che, come specificato nella Nota in calce alla Fig. 2, vengono qui considerati i soli tessuti a prevalenza di fibra naturale: nel caso dell import, dove si ha una maggiore incidenza dei tessuti misti o di fibra chimica, si rileva una discrepanza più sensibile rispetto al dato in Tabella 1). l import del -2,1% l saldo commerciale si assesta, assicurando il 2,7% del surplus del Tessile-Moda UE ed extra-ue si rivelano entrambe in calo Fig. 2 l commercio estero dei tessuti: analisi per macro-area geografica (1) (Gennaio-dicembre 2-2) 2.1) Le importazioni 2.2) Le esportazioni (Var.% tendenziali) (Var.% tendenziali) 1 1 - - -1-1 - - -2 (1) 2 2 2 2 2 2 prodotti qui analizzati costituiscono un sotto-insieme (comprendente solo i tessuti ortogonali contenenti almeno il % di fibra naturale) di quelli utilizzati per la definizione del bilancio settoriale riportato in Tab. 1. Al contrario, in Tab. 1 si tiene conto anche dei tessuti ortogonali dove la fibra naturale è presente in percentuale inferiore al % e il resto è costituito da fibre chimiche. tessuti a maglia sono, invece, considerati nella loro totalità in entrambi gli aggregati. Fonte: SM su STAT ntra-ue Extra-UE Totale -2 2 2 2 2 2 2 ntra-ue Extra-UE Totale Con riferimento all occupazione, in corso d anno non sono mancate frizioni per il comparto della tessitura, specie per i comparti serici e cotonieri. Tuttavia, dall ndagine Campionaria SM emerge come nel corso del 2 le tessiture laniere appartenenti al panel registrino mediamente un inversione di tendenza, evidenziando un moderato ritorno alla crescita degli addetti. 3

2. La tessitura italiana nei primi mesi del 217 Per la tessitura italiana nel suo complesso il 217 si apre sotto gli auspici di un discreto dinamismo, come suggeriscono attività produttiva ed export. La produzione torna interessata da una dinamica positiva; il trade con l estero resta, invece, contrassegnato da un andamento negativo lato import, mentre torna a crescere l export. Secondo quanto diffuso da STAT relativamente alla produzione industriale (corretta per gli effetti di calendario) la tessitura italiana, nel periodo gennaio-marzo 217, mostra un incremento tendenziale pari al +2,% (grazie ai buoni risultati di febbraio e marzo), mentre il solo mese di aprile torna a calare del -2,2% rispetto all aprile 2. Come si evince dalla Fig. 3, la tessitura performa meglio del Tessile nel suo complesso, in calo del -3,7% nel primo estre, mentre in aprile contiene il calo al -1,3%. Nel primo estre del 217 l indice di produzione STAT relativo alla tessitura cresce del +2,% su base annua Fig. 3 - Tessitura: indice STAT della produzione industriale (corretto per gli effetti di calendario, anno base 21=1), estre 2 estre 217 (Var. % tendenziale) 2 Tessitura Tessile 1-1 -2 V V V V V V 17 Fonte: SM su STAT (cod. ATECO 27 CB e CB2) Analizzando il commercio con l estero (i cui dati, al momento della redazione della presente Nota, sono relativi al periodo gennaio-marzo 217) si rileva un cambio di passo per l export, che porta a registrare una crescita pari al +3,%, mentre l import mostra un calo del -1,2%. l dato medio della tessitura, tuttavia, cela performance molto differenti che hanno interessato le singole merceologie, ovvero, si ricorda, i tessuti a maglia e i soli tessuti ortogonali a prevalenza di fibra naturale (cfr. Fig. 2 Nota 1). Da gennaio a marzo l export cresce del +3,%, mentre l import cede il -1,2% 4

n particolare, guardando dapprima all export, resta caratterizzato da una dinamica positiva il comparto laniero, in crescita del +3,1%, mentre il tessuto cotoniero inverte finalmente il trend, raggiungendo un aumento del +6,8%. Fig. 4 - Le esportazioni italiane di tessuti (*) (Gennaio-marzo 217) 4.1) comparti 4.2) mercati di sbocco della tessitura italiana (Var. % tendenziale) 2 1 - -1 Fonte: SM su STAT; (*) - Si veda Nota 1 Fig 2 Fig. - Le importazioni italiane di tessuti (*) (Gennaio-marzo 217) Paesi di sbocco Mln. di Euro Var. % % sul totale Totale generale 83 3, 1, di cui: ntra UE28 42 -,9 1,2 Extra UE28 4 8, 48,8 primi clienti Germania 81-2,8 9,7 Romania 66 -,8 8, Francia 6 -, 7,2 Stati Uniti 46 6,2, Cina 4 22,1,4 Tunisia 4 3,3 4,9 Spagna 37,8 4, Turchia 33-4,9 4, Hong Kong 33 1,8 3,9 Portogallo 31 3,9 3,7 Regno Unito 3 4,2 3,6 Giappone 27 4, 3,2 Bulgaria 22-6,7 2,7 Polonia 21-2, 2,6 Corea del Sud 17 68, 2,.1) comparti.2) mercati di origine della tessitura italiana (Var. % tendenziale) 2 1 - -1 Fonte: SM su STAT; (*) - Si veda Nota 1 Fig 2 Paesi di origine Mln. di Euro Var. % % sul totale Totale generale 433-1,2 1, di cui: ntra UE28 4,4 33,4 Extra UE28 288-1,9 66,6 primi fornitori Cina 1 -,8 2,7 Turchia 86-8,2 19,8 Pakistan 36 8,8 8,3 Repubblica Ceca 29,9 6,7 Germania 26,9 6, Spagna 18 6, 4,2 Francia -6,1 2,6 Regno Unito 1,3 2, Ungheria 1-1,9 2,4 Egitto 9-4,1 2,2 ndia 9 -,9 2,1 Romania 8-2,9 1,8 Belgio 7 -,7 1,6 Giappone 6,4 1,4 Paesi Bassi 6, 1,3

Le vendite estere del tessuto a maglia segnano inoltre un +4,8%. Di contro, i tessuti linieri e in pura seta assistono a dei cedimenti, nella misura rispettivamente del -9,7% e del -6,9%. Guardando all import, cotone e lino sperimentano degli incrementi: il tessuto cotoniero proveniente da oltreconfine cresce del +1,7%, mentre il tessuto liniero raggiunge una variazione pari al +18,4%. nteressati da contrazioni delle importazioni risultano, invece, il tessuto laniero (-6,4%), il tessuto di pura seta (-7,7%), nonché il tessuto a maglia (-3,3%). A fronte dei sopraccitati risultati, nel periodo gennaio-marzo 217, il saldo commerciale della tessitura italiana nel suo complesso sfiora i 398 milioni di euro, in aumento, dunque, (di oltre 32,8 milioni di euro) rispetto al dato del corrispondente periodo del 2. Analizzando i flussi di export sotto il profilo geografico, nei primi tre mesi del 217 le vendite di tessuti palesano un trend dicotomico tra UE ed extra-ue: se il trade comunitario cala del -,9%, quello non comunitario presenta, invece, un incremento del +8,%. Nel caso delle importazioni, caratterizzate da un elevata concentrazione dal punto di vista geografico nell universo extra-ue (66,6%), da gennaio a marzo 217 proprio l extra-ue segna un decremento del -1,9%, mentre la UE mostra un +,4%. Al di là del dato medio per macro-area, si analizzano ora le dinamiche sperimentate dai singoli Paesi, principali partner commerciali delle aziende italiane di tessitura (cfr. Tab. 2), che sperimentano, del resto, andamenti peculiari e spesso divergenti. Con riferimento ai principali sbocchi, si rilevano contrazioni per Germania (-2,8%), Romania (-,8%) e Francia (-,%). Sul fronte opposto si muovono, invece, gli USA in aumento del +6,2%. Vivace dinamismo interessa soprattutto la Cina: le vendite di tessuti made in taly crescono infatti del +22,1%; l export verso il Dragone sommato al dato di Hong Kong (peraltro in aumento del +1,8%) risulta superiore ai 78 milioni di euro, quasi a pari merito con la Germania. Continuando a scorrere l elenco delle maggiori destinazioni, la Tunisia sale del +3,3%, la Spagna cresce, invece, del +,8%, mentre il Portogallo del +3,9%. n arretramento, infine, la Turchia (-4,9%). Passando all analisi dei mercati di origine dei tessuti importati in talia, Cine e Turchia, primo e secondo supplier, assistono a cali dell import, rispettivamente nella misura del -,8% e del -8,2%. Nonostante ciò, la Cina continua ad assicurare il 2,7% dei tessuti importati in talia, la Turchia il 19,8%. Al contrario, l import dal Pakistan cresce del +8,8%, mentre quello dalla Repubblica Ceca del +,9%. Anche i flussi provenienti da Germania e Spagna mostrano un aumento, rispettivamente pari a +,9% e +6,%. n flessione risulta, al contrario, la Francia (-6,1%). Nonostante i discreti risultati del primo estre, il clima generale, viste le molte incognite di natura economica e politica, rendono a oggi molto incerte le ipotesi di scenario per la tessitura. Le simulazioni econometriche SM-LUC indicano comunque un trend positivo per i dodici mesi, in accelerazione rispetto al 2. Aumenta il surplus con l estero nel primo estre Le vendite di tessuti made in taly verso la Cina crescono del +22,1% 6

L occasione fieristica di Milano Unica si rivelerà, pertanto, un termometro del mercato oltremodo fondamentale sullo status quo e sulle prospettive di breve-medio termine che si dischiudono per il comparto. ntercettando gli orientamenti dei maggiori player/buyer del settore, sarà dunque possibile formare al meglio le aspettative sull evoluzione della tessitura italiana nei mesi a venire. Milano, Luglio 217 Pubblicazione a cura di Tessile & Moda Service soc. Unipersonale La presente pubblicazione (in seguito Documento) è opera esclusiva ed originale di SM - Sistema Moda talia (Federazione Tessile e Moda, aderente a Confindustria) per conto di Tessile & Moda Service soc. Unipersonale. SM Sistema Moda talia è impegnata in numerose attività aventi ad oggetto la tutela e la promozione degli interessi di categoria delle imprese tessili-moda. l Documento è destinato ad essere distribuito via posta, elettronica o ordinaria, e non può essere ridistribuito, riprodotto, pubblicato o alterato in alcuna delle sue parti da soggetti non espressamente autorizzati. Tutti i diritti di autore sono riservati. l Documento ha finalità puramente informative e non rappresenta né un offerta né una sollecitazione ad effettuare alcuna operazione. Le informazioni, le opinioni, le valutazioni e le previsioni contenute del Documento sono state ottenute o derivano da fonti che SM Sistema Moda talia ritiene attendibili, ma che non costituiscono in alcun modo una forma di garanzia, sia implicita sia esplicita e di cui, pertanto, SM Sistema Moda talia e Tessile & Moda Service soc. Unipersonale non si ritengono responsabili. 7