- individuare le autorità con specifiche competenze ambientali e gli interlocutori del settore pubblico;

Documenti analoghi
PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E URBANISTICA. La pianificazione sostenibile. III Modulo: Le valutazioni

Regione Siciliana PIANO ENERGETICO AMBIENTALE REGIONALE DELLA REGIONE SICILIANA MONITORAGGIO. (Misure adottate in merito al monitoraggio art.

Capitolo 22. Valutazione di impatto ambientale e valutazione ambientale strategica. Manuale di Estimo 2e - Vittorio Gallerani

PARCO NAZIONALE DELLE FORESTE CASENTINESI, MONTE FALTERONA, CAMPIGNA. PIANO del PARCO

Comune di Bovolenta PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO. Valutazione Ambientale Strategica

COMUNE DI MOLFETTA Procedura di verifica di assoggettabilità a VAS. Ampliamento sede cimiteriale.

Valutazione Ambientale VAS PEAR. Conferenza di Valutazione finale e Forum pubblico. Milano, 19 gennaio 2015

Allegato II - Questionario per le osservazioni al documento di Scoping

Il processo di V.A.S. della SEAR

REGIONE MOLISE DIREZIONE GENERALE DELLA GIUNTA - AREA SECONDA. SERVIZIO (cod. 2N.01) SERVIZIO VALUTAZIONI AMBIENTALI

Integrazioni allo Studio di Impatto Ambientale e Sociale Allegato 17 Elenco delle autorizzazioni di cui al comma 2 dell art. 23 del D.

INTERVENTI DI ADEGUAMENTO DEGLI IMPIANTI IN ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA AUTO OIL E AI FINI DEL MIGLIORAMENTO DELL EFFICIENZA DEL RECUPERO ZOLFO

CONSULENTE AMBIENTALE

COMUNE DI GALBIATE Provincia di Lecco P A R E R E M O T I V A T O A I F I N I D E L L A P P R O V A Z I O N E D E L P. G. T.

Valutazione Ambientale VAS. Programma Energetico Ambientale Regionale - PEAR. 1 a Conferenza di Valutazione e Forum aperto al pubblico

RAPPORTO PRELIMINARE FINALIZZATO ALLA FASE

Piano Regionale di Tutela Acque

PROVINCIA DI GENOVA Piano Territoriale di Coordinamento

SOMMARIO 1 MONITORAGGIO...2

DIREZIONE GENERALE L AMBIENTE Regione Sardegna per l approvazione dei Piani di Gestione dei siti Natura 2000 predisposti a seguito dell invito a prese

POR CAMPANIA FESR Obiettivo Operativo 5.1: E-GOVERNMENT ED E-INCLUSION

Gestione sostenibile delle risorse idriche superficiali e sotterranee INQUINAMENTO DELLE ACQUE PROVOCATO DA NITRATI DI ORIGINE AGRICOLA

COMUNE DI ZOGNO PROVINCIA DI BERGAMO. Settore Gestione del Territorio. Ufficio Tecnico Edilizia Privata

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 21 del

COMUNE DI EMPOLI SETTORE III - POLITICHE TERRITORIALI

approvazione del PSC Associato per i Comuni di Baiso, Casina e Vetto d Enza, il percorso di

Acque sotterranee, lo stato chimico è buono

IREA Piemonte. Applicazioni operative ai fini dell analisi ambientale e territoriale. Inventario Regionale delle Emissioni in Atmosfera

Il ruolo di ARPA a supporto e sollecitazione

ALLEGATO 1 SCHEDE DI VALUTAZIONE AMBIENTALE

La politica ambientale italiana Valutazione di impatto ambientale e prevenzione del rischio

PUNTO FOCALE REGIONALE Regione Marche

AMBIENTE E SALUTE NELLE MARCHE

Val.S.A.T. Valutazione di Sostenibilità Ambientale e Territoriale preliminare. dott. Giorgio Neri dott. Davide Gerevini dott.ssa

Valutazione Ambientale. Sanremo. Criticità ambientali e obiettivi. Arch. Andrea Cavaliere

INDICE. Bacino dello Slizza I

La pianificazione di settore nella Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia: elementi di coerenza con il Piano di Gestione

Materia GESTIONE DELL AMBIENTE E DEL TERRITORIO

PIANO DI INDIRIZZO FORESTALE PROVINCIA DI BRESCIA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PARERE AMBIENTALE MOTIVATO

Verifica di assoggettabilità V.A.S DOCUMENTO TECNICO

Servizio di Mappa Geoportale esistente. Geoportale Sezione Atlante digitale del PTR. Lombardia

Piano d'ambito - Elenco allegati grafici. n Titolo Scala Rev. Data

^UP. PRPC del PORTO del VILLAGGIO del PESCATORE di iniziativa pubblica V.A.S. VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DICHIARAZIONE DI SINTESI

IL RUOLO DEL POLITICA REGIONALE PER LA TUTELA DELLA DELLE ACQUE

OSSERVATORIO DEL LAGO DI VARESE

Vice Direzione Generale Tecnici - Ambiente - Edil.Res.Pubbl. -Sport /126 Settore Ambiente e Territorio

PIANO DI RIORDINO IRRIGUO

Capo I Disposizioni generali Art. 1 Oggetto

Regione Molise DIREZIONE GENERALE DELLA GIUNTA REGIONALE IV DIPARTIMENTO SERVIZIO TUTELA AMBIENTALE INDIRIZZI DESTINATARI IN ALLEGATO

IL CONSIGLIO COMUNALE

COMUNE DI ZEDDIANI PROVINCIA DI ORISTANO

- ESTE (PD) 14 giugno

Rapporto Ambientale: Allegato 3 - Contributi fase preliminare: pag. 2 di 49

TAVOLO NAZIONALE SULL EROSIONE COSTIERA

COMUNE DI BRESCIA PROVINCIA DI BRESCIA

Repertorio delle informazioni a supporto del processo di riesame e aggiornamento del PdG Po 2015

La pianificazione urbanistica in Toscana: il Piano territoriale di coordinamento PTC

REGOLAMENTO CAPANNI DA PESCA E DA CACCIA

ATTIVITA RELATIVE ALLE MAPPE PRELIMINARI DI PERICOLOSITA E DI RISCHIO

EVC ITALIA S.p.A. Stabilimento di Porto Marghera (VE) BILANCIAMENTO CAPACITA PRODUTTIVA a 260 kt/a di PVC e 280 kt/a di CVM

Richiede Perché può produrre..

Sergio Malcevschi (2006) Lezioni di Impatto Ambientale. ICONE L AMBIENTE NELLA V.I.A.

Monitoraggio e Bonifica Ambientale. Trattamento e Gestione Acque di Scarico. Ingegneria Acquiferi. Studi Idraulici. Pratiche Urbanistiche e Ambientali

INDICE GENERALE DEL PROGRAMMA PROVINCIALE DI PREVISIONE E PREVENZIONE DEI RISCHI (l indice non deve ritenersi esaustivo ma esemplificativo)

VALUTAZIONE ECONOMICA E AMBIENTALE

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 28 giugno 2012, n. 301

LIVELLO GENERALE DI ILLEGALITÀ

ALLEGATO A COSTI DI RIPRODUZIONE DEL PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE (P.T.C.P.)

COMUNE DI MAGNAGO. AREA TECNICA Settore Ambiente e Territorio PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA - VAS.

Bozza di Schema. Verso il Piano nazionale. sull'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari. (documento strategico di sistema)

COMUNE DI MIRANO PAT VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

PRESENTAZIONE DELLA NUOVA MODULISTICA EDILIZIA UNIFICATA E STANDARDIZZATA L ADEGUAMENTO REGIONALE DEI MODULI EDILIZI

Determinazione dirigenziale n /12/2016

Percorso verso una Strategia unitaria di Adattamento e Mitigazione per il Cambiamento Climatico in Emilia Romagna

Piano Urbano della Mobilità e connessa Valutazione Ambientale Strategica per la Città di Gela. Presentazione del Rapporto Ambientale della VAS

COMUNE DI GARBAGNATE MILANESE. VAS del Documento di Piano del PGT

I corpi idrici termali (testo adottato) (In corsivo le aggiunte, barrate le frasi eliminate)

ASPETTI AMBIENTALI: RAPPORTO AMBIENTALE PARTE I. σ Studio Geologico Sigma DOTT.GEOLOGO FRANCO MENETTI DOTT.SSA BIOLOGA ANTONELLA GRAZZINI

7. Monitoraggio Ambientale del Piano di Governo del Territorio

Regione Abruzzo. Pescara 16/04/2010. Autorizzazione generalizzata per impianti fotovoltaici di potenza fino a 1 MW

Provincia di Lodi L AUTORITÀ COMPETENTE PER LA VAS, D INTESA CON L AUTORITÀ PROCEDENTE

il SIRA a supporto delle attività di controllo e monitoraggio ambientale Maura Ceccanti

Prot. N Del Gonnosfanadiga li 24/05/11

Desenzano del Garda ELENCO ELABORATI

REGOLAMENTO REGIONALE 3 ottobre 2012, n. 24. Il seguente Regolamento:

Annuario Siti contaminati. Autori: Salvatore Caldara, Alberto Mandanici.

6- conti monetari bilancio consuntivo del Comune

Distretto Idrografico dell Appennino Meridionale

CITTÀ METROPOLITANA MILANO SINTESI DOSSIER 06. Tutela e valorizzazione ambientale

INDICE. INDICE... 2 Introduzione... 3 Verbale di Validazione... 4

Il piano di gestione del distretto idrografico dell Appennino Settentrionale. VAS: sintesi dei principali contenuti del Rapporto Ambientale

ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI PISTOIA COMUNE DI PISTOIA

AUTORITÀ DI BACINO REGIONALE COMITATO ISTITUZIONALE DELIBERAZIONE N. 1 DEL

P R O V I N C I A D I

Valutazione globale provvisoria dei problemi di gestione delle acque

La prevenzione e la manutenzione idraulica a quarant'anni dall'alluvione di Firenze

Autorità di Bacino del Fiume Arno

Comune di Ronco Canavese. Valutazione Ambientale Strategica Progetto Preliminare del P.R.G.C.

Piano di Tutela delle Acque e Direttiva 2000/60/CE: Quali gli obblighi e le azioni per il futuro

UTOE 3 Via Bonanno QUADRO CONOSCITIVO LOCALIZZATO. Indice Inquadramento territoriale, descrizione e contestualizzazione...2

Transcript:

PREMESSA Il presente documento si prefigge lo scopo di: - individuare le autorità con specifiche competenze ambientali e gli interlocutori del settore pubblico; - definire la struttura del rapporto ambientale, per cui è stato elaborato un indice del rapporto con, evidenziati in corsivo, i contenuti da sviluppare per ogni singolo capitolo. Esso rappresenta la base del lavoro di concertazione e d analisi che si svilupperà nel corso dell elaborazione del P.U.G. ELENCO AUTORITA AMBIENTALI E SETTORE PUBBLICO - Regione Puglia Presidenza Settore Urbanistico Regionale; - Provincia di Foggia Presidenza; - Comune di Monte Sant Angelo, Comune di San Giovanni Rotondo, Comune di Foggia, Comune di Cerignola, Comune di Zapponeta; - Comunità Montana del Gargano - Consorzio ASI di Foggia. - Consorzio di Bonifica della Capitanata; - Autorità Portuale di Manfredonia; - Capitaneria di Porto; - Ufficio Parchi della Regione Puglia Settore Ecologia; - Parco Nazionale del Gargano; - Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio per la Puglia Bari; - Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia - Taranto; - Autorità di Bacino della puglia Valenzano; - Agenzia Regionale per la Protezione ambientale della Puglia, ARPA PUGLIA; - Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Foggia; - Settore Agricoltura della Regione Puglia; - Settore Tutela delle acque Regione Puglia; - Genio Civile di Foggia; - RFI, Trenitalia Bari; - ANAS Foggia; - ENAV Foggia; - ENEL Bari; - AQP Bari; - Gestore della rete del gas; - Gestori di Telefonia fissa; - Gestori di telefonia mobile;

STRUTTURA PRELIMINARE PER LA PREDISPOSIZIONE DEL RAPPORTO AMBIENTALE. 1. INTRODUZIONE 1.1 INQUADRAMENTO E SCOPO DEL DOCUMENTO 2. LA PROCEDURA DELLA VAS 2.1 QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO DELLA VAS (Direttiva 2001/42/CE; D.Lgs. 152/2006) 2.2 VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA DEI PIANI/PROGRAMMI (SCREENING) (spiegare in base alla normativa vigente che il P.U.G. deve essere sottoposto a VAS) 2.3 DEFINIZIONE DELL AMBITO DI INFLUENZA DEI P/P(SCOPING) 2.3.1 IL QUADRO DEI P/P AMBIENTALI ESISTENTI (Piano Triennale per la tutela dell ambiente,piano di Assetto Idrogeologico(PAI), Piano Regionale delle Attività Estrattive(PRAE),Programma d azione per le zone vulnerabili da nitrati in riferimento alla Direttiva 917676 CEE per la protezione delle acque dall inquinamento,piano regionale di gestione dei rifiuti e s.m.i,piano Urbanistico Territoriale Tematico(PUTT),linee guida per il Piano dei trasporti,piano Energetico Ambientale Regionale(PEAR) 2.3.2 ANALISI DEL CONTESTO 2.3.3 INDIVIDUAZIONE DELLE AUTORITA CON COMPETENZE AMBIENTALI (riportare l elenco delle Autorità con competenze ambientali) 2.4 ESITI DELLE CONSULTAZIONI I CONTRIBUTI DELLE AUTORITA AMBIENTALI (riportare l elenco delle Autorità con competenze ambientali intervenute durante la fase di consultazione, riportare le osservazioni /contributi fatte pervenire da queste dopo la fase di consultazione, riportare il riscontro (se vi è con divisibilità o meno) alle osservazioni) 3. ILLUSTRAZIONE DELLA STRUTTURA,DEI CONTENUTI E DEGLI OBIETTIVI DEL P.U.G (il capitolo verrà sviluppato tenendo conto dei contenuti e degli obiettivi del P.U.G) 3.1 INQUADRAMENTO GENERALE 3.1.1 LE LINEE DI PIANIFICAZIONE

3.2 LA COERENZA INTERNA DEL PIANO L analisi di coerenza interna è finalizzata ad individuare se sussiste coerenza e consequenzialità tra gli obiettivi del Piano) 3.3 LA COERENZA ESTERNA DEL PIANO 3.3.1 INDIVIDUAZIONE DEI PIANI E PROGRAMMI PERTINENTI AL P.U.G. 3.3.2 ANALISI DELLE INTERAZIONI FRA IL P.U.G. E GLI ALTRI PIANI E PROGRAMMI INDIVIDUATI 4. IL CONTESTO AMBIENTALE DI RIFERIMENTO (descrizione del contesto di riferimento ambientale:goteborg,johannesburg,aalborg,kyoto,ecc..) 4.1 LA STRATEGIA AMBIENTALE E GLI OBIETTIVI DI SOSTENIBILITA AMBIENTALE (descrizione delle strategie fin qui adottate per la tutela delle acque, per l ambiente marinocostiero, per la difesa del suolo, per la Rete Ecologica, per il paesaggio ed il patrimonio culturale,architettonico ed archeologico, per i rifiuti e le bonifiche, per l energia) 4.2 ANALISI DELLE COMPONENTI AMBIENTALI: CRITICITA E TENDENZE (la descrizione e l analisi del contesto ambientale per le varie componenti ambientali si basa sulla valutazione degli indicatori riconducibili a ciascuna componente ambientale) 4.2.1 BIODIVERSITA 4.2.1.1 Ecosistemi Naturali e Rete Natura 2000 (la descrizione tratta gli aspetti concernenti la diversità biologica, le aree sottoposte a regime di tutela (aree protette e siti della Rete Natura 2000)e il patrimonio forestale che caratterizza l area comunale; fare riferimento ai dati della Regione Puglia, della Provincia di Foggia e a quelli del Corpo Forestale dello Stato) 4.2.1.2 Zone di particolare rilevanza ambientale (mappatura dei SIC e ZPS presenti) 4.2.2 PAESAGGIO E BENI CULTURALI (individuare le peculiarità paesaggistiche e i vincoli gravanti sull area oggetto dello studio; fare riferimento al D. Lgs.N.490 del 29 ottobre 1999 Testo unico delle disposizioni legislative in materia di beni culturali e ambientali,a norma dell articolo 1 della legge 8 ottobre, n.352 ; al D.Lgs. 42/2004 recante il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio; al Piano Urbanistico Territoriale tematico Paesaggio (PUTT/P)in adempimento di quanto disposto dall atr.149 del D.Lgs. n.490 del 29.10.99 e dalla legge regionale 31 maggio 1980 n.56) 4.2.3 ACQUA ED AMBIENTE MARINO COSTIERO

4.2.3.1 Qualità delle acque (la descrizione si basa sulla valutazione degli indicatori o indici relativi ai temi della gestione e tutela della risorsa idrica, delle caratteristiche qualitative dei corpi idrici superficiali e sotterranei,degli scarichi e dei sistemi di depurazione delle acque reflue;fare riferimento ai dati dell AQP,dei Consorzi di Bonifica, dell ARPA) 4.2.3.2 Ambiente Marino Costiero (la descrizione si basa sulla valutazione degli indicatori riconducibili ai temi inerenti la gestione e la tutela dell ambiente marino costiero con riferimento allo stato delle coste ed alle caratteristiche qualitative delle acque marine costiere) 4.2.3.3 Rischio idraulico ( mappare le aree di interesse in base al PAI) 4.2.3.4 Problematiche della Rete idrica (analisi della dotazione infrastrutturale idrica presente e valutazione delle perdite d acqua presenti, fonte AQP) 4.2.4 SUOLO,SOTTOSUOLO E RISCHI NATURALI (la descrizione si basa sulla valutazione degli indicatori relativi alle tematiche uso del suolo, attività estrattive, vulnerabilità alla desertificazione,rischio naturale idrogeologico e sismico,siti inquinanti da bonificare; fare riferimento ai dati d uso del suolo secondo il Corine Land Cover,al PAI, all ufficio Minerario Regionale, all ufficio Regionale Rifiuti) 4.2.4.1 Rischio geologico ( mappare le aree di interesse) 4.2.5 CLIMA ED ENERGIA 4.2.5.1 Qualità dell aria ( l analisi del contesto ambientale della tematica aria riguarda le emissioni in atmosfera di sostanza inquinanti e le concentrazioni rilevate in atmosfera;fare riferimento alla rete di monitoraggio gestita da ARPA Puglia ed alla banca dati delle emissioni provinciali in atmosfera realizzata da APAT attraverso la disaggregazione su scala provinciale delle emissioni di inquinanti) 4.2.5.2 Energia (descrizione del contesto energetico delle possibili azioni realizzabili al fine di ridurre l impatto ambientale prodotto in linea con quanto riportato nel Piano Energetico Ambientale Regionale (PEAR);fare riferimento ai dati dell ENEA, dell ISTAT,del Gestore della Rete Elettrica Nazionale del PEAR) 4.2.5.3 Inquinamento acustico (analisi dei Piani di Zonizzazione Acustica presenti sul territorio, valutazione di dati disponibili sul rumore nei centri e rispetto dei limiti di legge) 4.2.6 RIFIUTI

(descrivere la produzione e gestione dei rifiuti facendo riferimento ai dati del Rapporto Rifiuti pubblicato dall APAT e dall Osservatorio Nazionale Rifiuti (ONR) e dalla Relazione sullo Stato dell Ambiente dell ARPA Puglia) 4.2.6.1 Siti contaminati ( realizzare un elenco dei siti potenzialmente contaminati presenti sul territorio;vedere il Piano Regionale delle bonifiche delle aree inquinate approvato con Decreto del Commissario Delegato n. 41/01 e le segnalazioni pervenute all ufficio del Commissario Delegato, della Regione Puglia e dell ARPA) 4.2.6.2 Problematiche della Rete Fognaria ( analisi della rete fognaria esistente ed eventuali problematiche ad essa connesse) 4.2.7 POPOLAZIONE E SALUTE UMANA ( descrivere la relazione tra specifici fattori di rischio ambientale e gli effetti avversi per la salute umana; descrizione del quadro demografico,del tasso di mortalità, cause di morte, fare riferimento ai dati ISTAT, APAT ; ARPA) 5. APPROFONDIMENTI TEMATICI 5.1 IL RISCHIO ANTROPOGENICO ( descrivere i rischi per persone ed ambiente derivanti dall attività umana relativa alla produzione industriale, soprattutto chimica e petrolchimica) 5.1.1 Il rischio industriale (individuazione sul territorio degli stabilimenti a Rischio di Incidenza Rilevante; fare riferimento ai dati APAT ed ARPA PUGLIA) 5.2 IL SISTEMA DELLA MOBILITA ( descrivere l andamento del parco autoveicolare e la tipologia di alimentazione, descrivere la rete infrastrutturale presente ; fare riferimento ai dati ACI) 5.3 ALTRI TEMI 5.3 1 Gli indicatori relativi alla domanda di energia ( scegliere gli indicatori e popolarli in base ai dati forniti dall ENEL) 5.3.2 Gli indicatori relativi alla domanda idrica ( scegliere gli indicatori e popolarli in base ai dati forniti dall AQP) 5.3.3 Gli indicatori relativi alle acque reflue urbane ( scegliere gli indicatori e popolarli in base ai dati forniti dall AQP e dalla Regione) 5.3.4 Gli indicatori relativi ai rifiuti solidi urbani ( scegliere gli indicatori e popolarli in base ai dati forniti dall APAT e dall ONR)

6. VALUTAZIONE DI POSSIBILI EFFETTI DEL P.U.G. ( il capitolo verrà sviluppato tenendo conto dei contenuti del P.U.G.) 6.1 APPROCCIO DI VALUTAZIONE 6.2 VALUTAZIONE DEI SINGOLI P/P 6.3 VALUTAZIONE CUMULATIVA 6.4 ANALISI DELLE ALTERNATIVE 6.5 MISURE DI MITIGAZIONE 6.6 SINTESI DELLA VALUTAZIONE 7. MISURE PREVISTE PER IL MONITORAGGIO 7.1 PROPOSTA DI UN SISTEMA DI INDICATORI AMBIENTALI ( saranno proposti indicatori di contesto per il controllo dello stato dell ambiente ed indicatori di programma per valutare gli effetti del Piano sull ambiente) 7.2 SCELTA DELL INSIEME DEGLI INDICATORI ( gli indicatori saranno scelti incoerenza con i set si indicatori proposti a livello internazionale (EEA, Eurostat,OCSE),nazionale (ISTAT,APAT) e regionale (ARPA Puglia) 7.3 RUOLI, COMPETENZE ED ATTUAZIONE DEL MONIRTORAGGIO ( descrizione dei ruoli in base alla normativa vigente, definizione degli ambiti di competenza, descrizione del sistema che garantisce il monitoraggio) 7.4 LE RELAZIONI DI MONITORAGGIO ( descrizione dei contenuti delle relazioni di monitoraggio) ALLEGATI ALLEGATO 1 ELENCO DELLE AUTORITA DA CONSULTARE ( l elenco è stato realizzato) ALLEGATO 2 INDICATORI PER L ANALISI DI CONTESTO ( saranno scelti incoerenza con i set di indicatori proposti a livello internazionale, nazionale e regionale) ALLEGATO 3 TABELLA COERENZA PIANI ( sarà realizzata una tabella in cui si metteranno a confronto gli obiettivi del P.U.G. con gli altri Piani o Programmi) ALLEGATO 4 SINTESI NON TECNICA DEL RAPPORTO AMBIENTALE ( la sintesi con tecnica del R.A sarà costituita dai seguenti paragrafi: introduzione, illustrazione della struttura e dei contenuti del P.U.G., P.U.G.ed altri Piani e Programmi, valutazione della componente ambientale nel P.U.G., analisi degli effetti significativi del P.U.G. sull ambiente,

ragionevoli alternative individuate al P.U.G., criteri ambientali proposti per la fase di attuazione del P.U.G., il sistema di monitoraggio, le consultazioni)