Giulia Manzo Storie per piccoli lettori tosca
Giulia Manzo è nata a Cesena il 19 settembre 1997 ed abita a Cervia. Frequenta la 5 elementare, sezione A, della scuola Giovanni Pascoli di Cervia.
Viaggio a Zanzibar Mi ero divertita tantissimo a Zanzibar perché quando era mezzogiorno l acqua si abbassava facendo scoprire la vita sottomarina. Io e i miei genitori vedemmo molti animali acquatici. Allora partimmo per la grande avventura: Volevamo vedere la barriera corallina. Facemmo grande attenzione a non pestare i coralli e i ricci. Quest avventura meritava grande concentrazione: Trovare percorsi senza ricci. Piano, piano cercavamo vita. Io scoprii una stella marina di trenta centimetri, più o meno. Avevo visto un corallo tutto colorato; m inchinai ed un getto d acqua mi arrivò in faccia, vidi bene il corallo e
notai che c era un polipetto tutto impaurito, io chiamai i miei genitori per farglielo vedere. Alla fine arrivammo sopra una striscia di terra dove c erano tantissime rocce. Sotto c erano dei granchietti rossi, rossi che comunicavano tra loro il pericolo, facendo clo, cloc, cloc. Mi voltai. Vidi l oceano Indiano davanti a me, faceva grande impressione. Rimanemmo un po lì, poi tutta la gente cominciava ad avviarsi perché si stava alzando la marea. Capimmo che dovevamo andarcene anche noi. Ritornammo alla spiaggia e poi andai in camera a riposare. Questa è stata una bella esperienza che mi piacerebbe rifare. Cervia, 24 settembre 2007.
I miei ricordi Stavo cercando una copertina che la maestra mi aveva chiesto. Ero in soffitta e vidi un vecchio baule, lo aprii e trovai un pupazzo che mi fece ricordare tante cose. Quel pupazzo si chiamava Chicco. Ricordai che quando lo presi ero molto piccola, avrò avuto cinque anni. Ero in un negozio di cani dove io e mia mamma stavamo comprando il mangime per il mio cane. Quando andammo a pagare, un ragazza bionda mi diede un pupazzo. Mi piacque tanto che lo chiamai Chicco. Non mi separavo mai da lui. Un giorno mia mamma ed io andammo alla Coop, io ero sul passeggino con il mio pupazzo.
Ad un tratto, mi accorsi che non trovavo più Chicco e piansi, piansi tanto! Mia madre e mio padre fecero salti mortali per ritrovarlo. Dopo una settimana mio padre tornò a casa con Chicco ed io feci salti di gioia. Chiesi a mio padre dove l aveva trovato e lui rispose che era un segreto. Trovai la copertina e chiusi il baule, con dentro i miei ricordi. Cervia, Ottobre 2007
Come ho imparato a leggere Da quando ho imparato a leggere è passato un bel po di tempo. Non mi ricordo molto bene tutto ciò che è accaduto, allora lo vado a chiedere alla mamma. La mamma mi racconta che mi piaceva molto la lettura e che ero piuttosto veloce nella esecuzione. Pasticciavo sul computer ed ogni parolina in più saputa diventava motivo di gioia per tutta la famiglia. La mamma telefonava ai parenti per raccontare del nuovo vocabolo imparato a leggere. Ora amo la lettura come allora. Preferisco il libro Geronimo Stilton perché aiuta a scoprire il valore del coraggio, a riconoscere la felicità. Insegna il metodo per il profumo dei fiori, degli animali e dei dolci.
Insomma la lettura mi affascina, perché attraverso le parole un mondo nuovo si presenta ai miei occhi. Cervia, Ottobre 2007
Alla ricerca di Jack Il gatto, quando si accorse che Jack non c era più, uscì di casa e lo andò a cercare, chiedendo di lui ai suoi amici cani e gatti. Nessuno però lo aveva visto. Il gatto, preoccupato, lo cercò dappertutto, ma non lo trovò. Allora girovagò per le case guardando dalle finestre, poi notò un ombra: Era Jack. Quando lo vide, notò che c era anche una donna con lui. Il gatto s incuriosì; Jack vide Tommaso e gli abbaiò contro. La donna non capiva cosa stava succedendo e lasciò andare il cane. Tommaso e Jack si accoccolarono, ma non conoscevano più la strada di casa.
Per fortuna Jack aveva la medaglietta, la donna guardò l indirizzo e li riportò a casa. La padrona fu così contenta di averli ritrovati, però Tommaso e Jack si promisero di non lasciarsi mai più. Cervia, ottobre 2007
La rana in cucina Un cuoco di nome Mario non era molto bravo a cucinare, era una frana. Ad un tratto arrivò una fata sbadata e gli disse: - Io ti farò diventare un cuoco bravissimo! - Il cuoco stupito rispose: - E come posso diventarlo? La fata ridendo gli disse che, con la sua bacchetta magica, dandogli un colpetto sulla spalla sarebbe diventato bravissimo. La fata sbadata invece lo trasformò in una rana. Ella spaventata esclamò: - Oh! Mamma Mia! Sarà maglio togliere questa rana dalla cucina. La fata uscì dal locale e tirò fuori la rana.
La rana le disse: - Ma cosa mi hai fatto! Ella rispose di non preoccuparsi. Andarono a casa della fatina. Lei, avendo un appuntamento, lasciò la rana da sola in casa. Quando tornò, trovò una cena deliziosa, l assaggiò: Era una bontà. Si chiese: - Chi l avrà fatta? La rana saltò sulla tavola. La fata sorridente chiese se era stata la rana che rispose di sì. Tornarono al locale, dove c erano clienti in attesa. La rana preparò piatti speciali. La gente assaggiò il cibo, era squisito. Era una rana, ma diventò famosissima per i suoi piatti buonissimi. Cervia, ottobre 2007
La scuola Cari amici, lo studio in quinta elementare è molto, però noi alunni dobbiamo esser pronti per la prima media. Infatti il primo giorno di scuola ci hanno dato subito in compiti. Anche a voi? Ci dobbiamo rimboccare le maniche, per essere promossi e andare avanti.
Quando c è la ricreazione andiamo fuori in giardino ed i maschi, come forse voi saprete, giocano a calcio. Le femmine invece vanno sull altalena o alcune giocano con i maschi a calcio. E i vostri amici giocano a calcio? Beh vi salutiamo perché dobbiamo andare a casa. Cervia, ottobre 2007 Giulia Manzo
tosca Cesena, 2007 www.toscaedizioni.it tosca è associata a Viaterrea www.viaterrea.it