PRESENTAZIONE. L Assessore all Energia Stefano Teghil. Assessorato all Energia Assessorât ae Energjie PRESENTAZIONE



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INDICE INDICE pag. Presentazione 5 1. Sportello Energia 7 2. Energie rinnovabili 2.1 Biomassa 9 2.2 Biogas 10 2.3 Pannelli solari 11 2.4 Energia fotovoltaica 13 2.5 Energia eolica 14 2.6 Energia idroelettrica 15 2.7 Energia geotermica 16 3. Riscaldamento Condizionamento 3.1 Caldaia 19 3.2 Pompa di calore 21 3.3 Caminetti termici 22 3.4 Condizionatore 23 4. Efficienza energetica 4.1 Etichette energetiche 29 4.2 Disgiuntore 30 4.3 Passivhaus 31 4.4 Ventilazione naturale e meccanica 32 4.5 Climatizzazione radiante 33 5. Risparmio energetico 5.1 Risparmio energetico nella casa 35 5.2 Acqua calda 38 5.3 Lavastoviglie 39 5.4 Frigorifero e congelatore 40 5.5 Lavatrice e asciugatrice 41 5.6 Illuminazione 43 6. Mobilità 47 7. Contributi Pubblicazioni Procedure autorizzatorie 49 8. Normative 51 8.1 Controlli impianti termici 52 8.2 Certificazione energetica edifici 52 8.3 Cogenerazione 53 8.4 Fonti rinnovabili 53 8.5 Fotovoltaico e solare termico 53 8.6 Biocarburanti 54 8.7 Risparmio energetico edilizia 54 8.8 Detrazione fiscale 56 9. Suggerimenti 61 3 INDICE

PRESENTAZIONE Assessorato all Energia Assessorât ae Energjie L Amministrazione Provinciale di Udine da anni opera con un impegno e un lavoro costante sul tema del risparmio energetico, sensibilizzando i cittadini con campagne di promozione ed elargendo contributi per interventi di razionalizzazione energetica sul nostro territorio. Con la sottoscrizione del protocollo di Kyoto la gran parte dei paesi industrializzati ha assunto l impegno di ridurre, nel periodo 2008-2012, di almeno il 5% rispetto ai livelli del 1990, le emissioni di gas a effetto serra responsabili del riscaldamento del pianeta. Per raggiungere tali obiettivi le nazioni firmatarie hanno ritenuto opportuno istituire politiche nazionali di riduzione delle emissioni. L utilizzo delle fonti di energia così dette non rinnovabili, in quanto destinate a esaurirsi, negli ultimi anni ha peggiorato notevolmente lo stato di salute dell ambiente e oggi la necessità di ricorrere a fonti alternative non inquinanti rappresenta l unica possibilità per arrestare il lento degrado ambientale del nostro territorio. Su questa linea l Amministrazione Provinciale si sta adoperando al fine di rendere possibile questi propositi, offrendo anche ai cittadini le informazioni e le linee guida necessarie per l applicazione delle normative con un intento di semplificazione dei percorsi burocratici. La Provincia di Udine ha ritenuto inoltre utile istituire, grazie a un Bando Europeo, l Agenzia Provinciale per l Energia (APE), ente che promuove lo sviluppo sostenibile aiutando le comunità locali a conseguire miglioramenti significativi e misurabili nell utilizzo razionale dell energia e delle sue fonti rinnovabili. Lo spirito di questa pubblicazione e della presenza dell Amministrazione Provinciale a una manifestazione come la Fiera della Casa Moderna, è quello di voler sensibilizzare l opinione pubblica su queste tematiche ed in particolare di voler creare un contatto diretto con il cittadino informandolo e dandogli le possibilità di raggiungere questi rilevanti e strategici obiettivi. La pubblicazione fornisce un ampio panorama degli interventi che si possono attuare per evitare inutili sprechi e migliorare la qualità della vita e dell ambiente, fornisce indicazioni per la sicurezza e il risparmio energetico negli usi domestici e offre informazioni relative all applicazione delle tecnologie ecocompatibili presenti sul mercato. Ci auguriamo che questa brochure possa rappresentare per tutti i cittadini uno strumento utile e un mezzo volto a stimolare la scoperta e la conoscenza del tema del risparmio energetico e a sviluppare una coscienza energetica comune. L Assessore all Energia Stefano Teghil 5 PRESENTAZIONE

1. SPORTELLO ENERGIA 2. ENERGIE RINNOVABILI 3. RISCALDAMENTO CONDIZIONAMENTO 4. EFFICIENZA ENERGETICA 5. RISPARMIO ENERGETICO 6. MOBILITÀ 7. CONTRIBUTI PUBBLICAZIONI PROCEDURE AUTORIZZATORIE 8. NORMATIVE È attivo lo Sportello energia un servizio a favore dei cittadini, delle imprese, dei professionisti e degli enti volto a dare risposte e soluzioni sui temi del risparmio energetico e del miglioramento della qualità dell ambiente. Lo sportello è strutturato per dare informazioni in materia di: regole e indicazioni per la sicurezza e il risparmio energetico negli usi domestici; applicazioni e tecnologie ecocompatibili offerte dal mercato; modalità di accesso a fondi, contributi e finanziamenti mirati al risparmio energetico e all ambiente; normative e regolamenti. Il cittadino può rivolgersi direttamente agli addetti dello Sportello energia: con l invio di e-mail: infosportelloenergia@provincia.udine.it telefonando al numero 0432 279814 orari: martedì, giovedì e venerdì 9.00-13.00 lunedì e mercoledì 9.00-13.00 15.30-17.30 Sportello Energia 33100 Udine - Piazza Patriarcato, 2 9. SUGGERIMENTI dal Info/index.aspx si accede alle schede informative (formato pdf) relative agli argomenti trattati in questo opuscolo. 7 SPORTELLO ENERGIA

1. SPORTELLO ENERGIA 2. ENERGIE RINNOVABILI 3. RISCALDAMENTO CONDIZIONAMENTO 4. EFFICIENZA ENERGETICA 5. RISPARMIO ENERGETICO 6. MOBILITÀ 2. ENERGIE RINNOVABILI Le energie rinnovabili sono quelle forme di energia generate da fonti che per loro caratteristica intrinseca si rigenerano o non sono esauribili nella scala dei tempi umani e, per estensione, il cui utilizzo non pregiudica le risorse naturali per le generazioni future. Sono dunque considerate rinnovabili il sole, il vento, il mare, il cui utilizzo attuale non ne pregiudica la disponibilità nel futuro, mentre sono considerate non rinnovabili, sia quelle che hanno lunghi periodi di formazione di molto superiori a quelli di consumo attuale (in particolare fonti fossili quali petrolio, carbone, gas naturale), sia quelle presenti in riserve (in particolare l isotopo 235 dell uranio, l elemento più utilizzato per produrre energia nucleare), che sono limitate nel futuro. 7. CONTRIBUTI PUBBLICAZIONI PROCEDURE AUTORIZZATORIE 8. NORMATIVE 2.1 BIOMASSA Cos è la biomassa? Il D.L.vo del 29 dicembre 2003 n. 387 definisce con il termine biomassa la parte biodegradabile dei prodotti, rifiuti e residui provenienti dall agricoltura (comprendente sostanze vegetali e animali) e dalla silvicoltura e dalle industrie connesse, nonché la parte biodegradabile dei rifiuti industriali e urbani. Come viene utilizzata? Direttamente come combustibile o come materia prima per la produzione di combustibili 9. SUGGERIMENTI Come funziona? La biomassa tramite vari tipi di processi di trasformazione (digestione anaerobica, fermentazione alcolica, digestione aerobica, pirolisi ecc.) diventa combustibile (biodiesel, Temiricorrenti/File-Biomassa.doc 2.1 Biomassa ENERGIE RINNOVABILI 9

bioetanolo, metano ecc.) che verrà successivamente utilizzato in impianti per la produzione di energia elettrica e/o energia termica. Il legno vergine, i residui della lavorazione del legno o la paglia vengono bruciati direttamente per ricavarne calore. Come sono fatti gli impianti per lo sfruttamento della biomassa? Dipende dalla tecnologia impiegata e dall utilizzo finale (sfruttamento dei gas in motori a combustione interna o turbine a gas ecc.). All esterno il cuore dell impianto sembra una semplice caldaia, ma le reazioni e le configurazioni all interno sono svariate. Alcune tecnologie, le più usate sono: la Gassificazione nei gasogeni (che si suddivide a sua volta in diverse tipologie), la Pirolisi, Digestioni aerobica e anaerobica, la Carbonizzazione. Tecnologie più svariate, che prevedono però sempre un processo di fermentazione, permettono di ottenere i combustibili utilizzabili direttamente nei motori a combustione interna (nei normali motori diesel, con leggeri adattamenti). Quali sono vantaggi provenienti dall utilizzo della biomassa? Utilizzare i sottoprodotti di altri processi di produzione e trasformazione come materia prima per la generazione di combustibili. vengono trattati rifiuti come verdure, siero del latte, residui di macellazione ecc. Il biogas viene prodotto e sfruttato a livello energetico anche durante il trattamento delle acque reflue industriali o la stabilizzazione dei fanghi di depurazione all interno di serbatoi di digestione. Produzione di energia da biogas. Il biogas può essere sfruttato sia direttamente, a scopo di riscaldamento, che tramite un cogeneratore per la produzione combinata di energia elettrica e calore. In futuro le celle a combustibile, che registrano il massimo rendimento elettrico (attualmente del 55%), potranno essere sempre più utilizzate anche per la combustione diretta di biogas, gas di depurazione biologica o gas di discarica RSU. Dopo essere stato opportunamente pretrattato, il biogas può anche essere immesso nella rete di distribuzione o essere impiegato come combustibile per veicoli con motori a ciclo Otto o dual fuel. I veicoli alimentati a biogas vantano emissioni allo scarico, inferiori di circa il 50% rispetto a quelle dei motori a benzina (come risulta dalla prova di guida CEE). Sul mercato esistono aziende specializzate che forniscono sistemi per convertire l alimentazione di autovetture, camion o autocarri a biogas o a impianti dual fuel. 2.2 BIOGAS Il biogas si ricava dalla fermentazione di sostanze organiche. Con il termine di fermentazione s intende la decomposizione di materiale biogeno a opera di microrganismi in assenza di ossigeno, cioè in ambiente anaerobico. Molteplici gruppi di batteri trasformano il materiale biogeno in biogas. Esso è composto per circa 2/3 da metano e per circa 1/3 da anidride carbonica. Gli impianti agricoli a biogas utilizzano come materiale di base il liquame o il letame. Per aumentare la produzione di biogas si ricorre frequentemente all uso di cofermentati come colture energetiche dedicate (silomais, erba medica ecc.) o scarti dell industria alimentare. Il materiale organico fermentato può essere utilizzato in agricoltura come concime di ottima qualità. Economicamente vantaggioso, in particolare in impianti di grande taglia, è il processo di cofermentazione in cui insieme al liquame 2.3 PANNELLI SOLARI I pannelli solari termici utilizzano l energia solare per trasformarla in calore per riscaldare l acqua sanitaria; si dividono in due tipi: a circolazione naturale-termosifonica; a circolazione forzata. I primi sfruttano il principio detto termosifonico secondo il quale l acqua calda tende ad andare verso l alto e quindi, senza bisogno di pompe elettriche, si riesce a fare circolare il liquido all interno dei pannelli solari, facendola confluire nel serbatoio che serve per conservare l acqua calda. Gli unici inconvenienti di questo tipo di impianto sono di tipo estetico (serbatoio visibile sul tetto) o di robustezza richiesta dal sottotetto per ospitare un serbatoio che ha un Temiricorrenti/Pannelli-Solari.doc 2.2 Biogas ENERGIE RINNOVABILI 2.3 Pannelli solari ENERGIE RINNOVABILI 10 11

peso, una volta riempito, tra i 300 e i 500 kg. I pannelli a circolazione forzata, invece, utilizzano una pompa per fare circolare il fluido riscaldato dai raggi solari. Il fatto che la circolazione avvenga in maniera forzata fa si che il serbatoio possa essere posizionato in qualunque punto all interno dell abitazione, senza alcun problema estetico e senza che sia necessaria una particolare robustezza del tetto o del sottotetto. D altro canto vi è un costo di acquisto più elevato, necessità di assistenza in caso di guasto e un moderato consumo di energia elettrica per la pompa. I vantaggi dei pannelli solari termici sono molteplici. In primo luogo, i pannelli solari termici permettono di riscaldare l acqua sanitaria per l uso quotidiano senza utilizzare gas o elettricità (nel caso dei pannelli a circolazione naturale). Sono pertanto un sostituto dello scaldabagno elettrico e della caldaia a gas per ottenere acqua calda per lavare piatti, fare la doccia, il bagno ecc. In secondo luogo è indubbio un vantaggio economico nell abbattimento della spesa in bolletta. In Italia godiamo di un insolazione media di 1500 kwh/m² ogni anno. Anche ipotizzando un rendimento medio dei pannelli solari termici, con 160.000 m² di pannelli solari installati in una qualsiasi regione italiana le famiglie risparmierebbero in bolletta circa 8 milioni di m3 di metano per il riscaldamento dell acqua sanitaria tramite la caldaia a gas o circa 80 GWh di energia elettrica altrimenti utilizzata dagli scaldabagno elettrici. La moderna tecnologia, inoltre, ha superato le difficoltà legate a situazioni di livelli di insolazione minori (ad es. in caso di pioggia, di nuvolosità ecc.) rendendone l utilizzo ancora più conveniente. I pannelli solari, o collettori termici, sono diventati una realtà di tutti i giorni. La crescita del mercato europeo del solare sta contribuendo a un rapido abbattimento dei prezzi d acquisto dei pannelli tramite la spinta della concorrenza tra imprese produttrici e installatrici. Dal lato tecnologico i rendimenti d uso dei pannelli sono fortemente migliorati rispetto al passato per effetto dei crescenti investimenti dei produttori nella ricerca di innovazioni. Installare i pannelli solari termici è una scelta privata. Ogni proprietario di un immobile può valutare l installazione dei collettori solari e verificare il vantaggio economico che ne conseguirà. Una scelta privata che sgrava però lo Stato Si rimanda al capitolo 8.8 Detrazione fiscale del 55% 2.4 ENERGIA FOTOVOLTAICA dalla dipendenza energetica e riduce l importazione del gas o di petrolio. L uso dei pannelli solari termici riduce anche le spese pubbliche sanitarie o ambientali per riparare i danni provocati l inquinamento. È per questo che lo Stato periodicamente incentiva l acquisto dei pannelli solari con contributi di sostegno e defiscalizzazioni della spesa privata. La tecnologia fotovoltaica consente di trasformare direttamente la luce del sole in energia elettrica. È una tecnologia abbastanza costosa, ma l investimento può essere recuperato grazie alla lunga durata degli impianti, alla gratuità della fonte e all inesistente impatto ambientale. Tale tecnologia sfrutta il cosiddetto effetto fotovoltaico, cioè la capacità che hanno alcuni materiali semiconduttori opportunamente trattati, drogati, di generare elettricità se esposti alla radiazione luminosa. Un sistema fotovoltaico è costituito da un generatore, da un sistema di condizionamento e controllo della potenza e da un eventuale accumulatore di energia (la batteria). L elemento base del sistema fotovoltaico è la cella. Un insieme di celle costituisce un modulo; più moduli collegati in serie formano un pannello (= struttura rigida ancorabile all edificio). Un insieme di pannelli costituisce una stringa e, infine, più stringhe in parallelo costituiscono il generatore fotovoltaico. Il generatore, dunque, è costituito da un insieme di moduli fotovoltaici collegati tra di loro in modo da ottenere i valori di potenza e tensione desiderati. Il sistema di condizionamento e controllo della potenza è costituito da un inverter (che trasforma la corrente continua prodotta dai moduli in corrente alternata), da un trasformatore e da un sistema di rifasamento e filtraggio (che garantisce la qualità della potenza in uscita). Di solito trasformatore e sistema di filtraggio sono inseriti all interno dell inverter. Temiricorrenti/FileFotovoltaico.doc 2.3 Pannelli solari ENERGIE RINNOVABILI 2.4 Energia fotovoltaica ENERGIE RINNOVABILI 12 13

2.5 ENERGIA EOLICA Un cenno sulle celle fotovoltaiche. Abbiamo già detto che la cella è il componente elementare del sistema. È costituita da uno strato di un materiale semiconduttore (solitamente silicio), che viene attivato mediante l inserimento su una faccia di atomi di boro e sull altra faccia con piccole quantità di fosforo. Nella zona di contatto tra i due strati a diverso drogaggio si determina un campo elettrico; quando la cella è esposta alla luce, per effetto fotovoltaico, si generano delle cariche elettriche, e se le due celle sono collegate a un utilizzatore, si avrà un flusso di elettroni sotto forma di corrente elettrica continua. Il costo delle celle è elevato poiché il silicio è molto costoso. Applicazioni fotovoltaiche sono: i sistemi isolati (non collegati alla rete elettrica), con annesso un sistema di batterie; i sistemi collegati alla rete (muniti di contatori per contabilizzare gli scambi tra l utente e la rete). Questi ultimi sono molto efficaci perché quando il generatore non riesce a produrre l energia necessaria a coprire la domanda di elettricità, la rete fornisce l energia richiesta, viceversa, se il sistema produce energia in più, la cede alla rete e viene contabilizzato. Gli elevati costi di questa tecnologia possono essere abbattuti tramite le forme di incentivazione da parte dello Stato. L energia eolica è l energia posseduta dal vento. Il principio di funzionamento degli aerogeneratori è che il vento spinge le pale, e il movimento di rotazione delle pale viene trasmesso a un generatore che produce elettricità. Il tipo più diffuso è l aerogeneratore di taglia media, alto oltre 50 m, con due o tre pale lunghe circa 20 m. È in grado di erogare una potenza di 500-600 kw e soddisfa il fabbisogno elettrico giornaliero di circa 500 famiglie. Di solito più aerogeneratori sono collegati a formare le wind-farm ( fattorie del vento ), che sono delle vere e Temiricorrenti/FileEolica.doc 2.6 ENERGIA IDROELETTRICA proprie centrali elettriche. Poi ci sono gli impianti offshore, che sono delle wind-farm costruite in mare. Pur essendo una fonte rinnovabile e pulita, l energia eolica ha alcuni effetti indesiderati, che sono l occupazione del territorio, l impatto visivo, il rumore, alcuni lievi effetti sulla flora e sulla fauna e una certa interferenza sulle telecomunicazioni, ma il grande vantaggio di tale tecnologia è che si evitano notevoli quantità di emissioni di sostanze inquinanti nell atmosfera. In Italia tale tecnologia è ancora poco sfruttata; c è qualche applicazione solo nel Sud e nelle isole. L energia idroelettrica rientra tra le fonti energetiche rinnovabili ed è anch essa di origine solare. L acqua infatti, per effetto del calore del sole, evapora salendo nell atmosfera sotto forma di vapore acqueo e precipita nuovamente sulla superficie terrestre. In un impianto idroelettrico l acqua viene convogliata all interno di condotte o canali fino a raggiungere una turbina. Quando la turbina inizia a girare, il generatore a essa collegato produce corrente elettrica. L energia idroelettrica si ottiene trasformando un flusso d acqua in energia meccanica rotatoria attraverso la girante di una turbina. La potenza di una centrale idroelettrica dipende soprattutto dalla portata volumetrica e dall altezza del salto compiuto dall acqua. Rispetto all altezza del salto si possono distinguere impianti a bassa pressione (con salto di 15 m), e impianti a media o alta pressione (oltre 50 m di salto). Lo sfruttamento dell energia idroelettrica può essere inoltre di tre tipi: centrali idroelettriche ad acqua fluente, centrali idroelettriche a bacino di accumulo (dighe di sbarramento, laghi di sbarramento) e centrali idroelettriche ad accumulo mediante pompaggio. Le centrali ad acqua fluente, dotate per lo più di turbine Kaplan, trasformano la forza dell acqua corrente in energia elettrica. Per la centrale a bacino di accumulo è invece necessaria la presenza di un lago di sbarramento dal quale poter convogliare l acqua accumulata fino alla centrale. Di regola in questo tipo di centrale si utilizza la turbina Pelton 2.5 Energia eolica ENERGIE RINNOVABILI 2.6 Energia idroelettrica ENERGIE RINNOVABILI 14 15

o Francis. Le centrali idroelettriche a bacino di accumulo possono essere avviate e disattivate nel giro di pochi minuti e dunque sono particolarmente adatte per coprire il fabbisogno nei momenti di massimo consumo. La centrale idroelettrica ad accumulo mediante pompaggio è una centrale idroelettrica la cui funzione principale consiste nell erogare alla rete corrente elettrica, durante i momenti di massimo consumo. L acqua viene pompata in un bacino idroelettrico artificiale posto ad altezza elevata e viene successivamente utilizzata per far funzionare le turbine della centrale. Interessante è anche l utilizzo della geotermia per la produzione di corrente elettrica, opzione tuttavia che può essere realizzata unicamente costruendo gli impianti in contesti caratterizzati da particolari condizioni geofisiche. Si tratta di particolari zone nelle quali la temperatura del sottosuolo è più alta della media, in seguito a fenomeni di tipo vulcanico o tettonico. Dalla produzione di corrente elettrica geotermica scaturiscono inoltre grandi quantità di calore. Nella maggior parte dei casi, tuttavia, tale calore è utilizzabile solamente se gli edifici circostanti vengono riscaldati attraverso una rete di riscaldamento a corto raggio. 2.7 ENERGIA GEOTERMICA La geotermia è il calore che dal nucleo fuso del sottosuolo giunge fino alla superficie terrestre. In questo suo percorso verso l alto esso riscalda sia gli strati di terreno che le riserve d acqua sotterranee. In alcuni punti della croste terrestre l acqua fuoriesce dalla superficie già sottoforma di sorgente calda o geyser. Più si penetra in profondità, maggiore è il calore all interno della terra. Parte del calore che ogni giorno fuoriesce dai meandri del nostro pianeta si disperde nello spazio, diventando così inutilizzabile per coprire il fabbisogno mondiale di energia. Il nucleo interno della terra è molto caldo, come dimostrano i vulcani e i geyser. L obiettivo della geotermia è di sfruttare questo calore. Questa risorsa energetica, in pratica, è utilizzabile ovunque. Per poter estrarre il calore dal sottosuolo, è necessario usare un fluido vettore. Il principio di base è semplice: o il mezzo di trasporto è già presente nel sottosuolo, sotto forma di vapore o di acqua calda (e in questo caso esso viene trasferito in superficie, raffreddato e normalmente ricondotto nel sottosuolo), oppure si può pompare dell acqua in profondità mediante l infissione di apposite sonde geotermiche e riportarla nuovamente in superficie una volta che si è riscaldata. Il calore estratto si può impiegare direttamente per riscaldare gli edifici. La geotermia superficiale e profonda è una delle fonti energetiche rinnovabili che nel futuro acquisterà sempre maggiore importanza. Il calore della terra può essere utilizzato per produrre corrente elettrica (geotermia profonda) ed energia termica. 2.7 Energia geotermica ENERGIE RINNOVABILI 2.7 Energia geotermica ENERGIE RINNOVABILI 16 17

1. SPORTELLO ENERGIA 2. ENERGIE RINNOVABILI 3. RISCALDAMENTO CONDIZIONAMENTO 4. EFFICIENZA ENERGETICA 5. RISPARMIO ENERGETICO 6. MOBILITÀ 7. CONTRIBUTI PUBBLICAZIONI PROCEDURE AUTORIZZATORIE 3.1 CALDAIA La caldaia è un apparato atto a riscaldare un fluido utilizzando il calore ottenuto dalla combustione di opportuni combustibili o dalla trasformazione di energia. La caldaia si compone di un primo apparato nel quale viene generato il calore e di un secondo apparato costituito generalmente da scambiatori termici che determinano il passaggio del calore dall apparato termogeno al fluido da riscaldare ed eventualmente da evaporare. La classificazione delle caldaie può basarsi su diversi criteri, per esempio a seconda che l impianto sia fisso, semifisso, da locomotiva o navale, o anche in funzione del sistema di riscaldamento (caldaie a carbone, a nafta, a gas, a ricupero, elettriche o nucleari). Nella classificazione in base alla capacità si hanno caldaie a grande, a medio e a piccolo volume d acqua. Dal punto di vista costruttivo si distinguono caldaie a tubi di fumo o di fiamma, caldaie a tubi d acqua. In base all installazione, si hanno caldaie fisse, semifisse, locomobili, caldaie per locomotive e caldaie navali. Nei riguardi della trasmissione del calore si hanno caldaie a convezione e caldaie a radiazione. Le caldaie possono essere poi a riscaldamento diretto o a riscaldamento indiretto (Fonte: www.sapere.it). 8. NORMATIVE 9. SUGGERIMENTI Poi esistono tecnologie di combustione ad alto rendimento che consentono di recuperare il calore latente tramite la condensazione. Infatti in una caldaia tradizionale buona parte del calore va perso sotto forma di vapore acqueo. Le caldaie a condensazione, riutilizzando il calore del processo d evaporazione, raffreddano i fumi sino a circa 40-55 C. Questo processo consente al vapore acqueo di condensare e liberare l energia latente del vapore. Temiricorrenti/Caldaie.doc 3.1 Caldaia RISCALDAMENTO CONDIZIONAMENTO 19

Le caldaie murali a condensazione offrono un grosso vantaggio, disporre di una tecnica avanzata all interno di uno spazio molto ridotto. Nonostante la condensazione richieda alla caldaia grandi superfici di scambio per raffreddare opportunamente i fumi, l utilizzo dell alluminio ha reso possibile l applicazione della condensazione anche sulle caldaie murali. I rendimenti di combustione del 90%, ottenuti sulle caldaie murali moderne tradizionali appartengono già al passato, superati dai rendimenti del 100% che si raggiungono sulle caldaie a condensazione. Con questo tipo di caldaia il risparmio è elevatissimo. Per fare una valutazione corretta è necessario esaminare i rendimenti della caldaia tradizionale sulla quale si determineranno poi gli effettivi risparmi. Fatte queste doverose premesse, si può in ogni modo affermare che con impianti a radiatori si possono raggiungere risparmi del 20-30% rispetto a caldaie tradizionali, mentre in impianti a pavimento il risparmio può superare anche il 40%. Il maggior costo della caldaia diventa quindi un investimento che si ammortizza in pochi anni. Altro particolare da non trascurare relativamente alla convenienza di questo tipo di caldaie è quello relativo alle emissioni inquinanti. Diventa sempre più importante ridurre le emissioni inquinanti nell atmosfera, infatti, nello stesso summit di Kyoto nel 1997, circa 150 paesi hanno deciso di tagliare le emissioni di gas provocanti l effetto serra nella misura del 8% entro il 2010. Nello specifico l Italia si è impegnata a raggiungere una riduzione del 6,5%. Nel settore del riscaldamento le caldaie a condensazione assolvono appieno questa funzione poiché hanno rendimenti sino al 100%. Le caldaie a condensazione non riducono solo le emissioni di CO2 ed il conseguente effetto serra che ne scaturisce, ma riducono anche le emissioni inquinanti in generale, per cui risultano essere, sotto tutti gli aspetti, un investimento estremamente conveniente. 3.2 POMPA DI CALORE È una macchina in grado di trasferire calore da un ambiente a temperatura più bassa a un altro a temperatura più alta. Opera con lo stesso principio del frigorifero e del condizionatore d aria. La pompa di calore è costituita da un circuito chiuso, percorso da uno speciale fluido chiamato frigorigeno. Durante il funzionamento tale fluido, proveniente dall evaporatore e quindi allo stato gassoso, viene dapprima compresso (per cui si riscalda assorbendo una certa quantità di calore), poi fatto passare nel condensatore (dove i gas caldi cedono calore all acqua dell impianto di riscaldamento condensando), da qui in forma liquida viene fatto passare attraverso una valvola di espansione e quindi si trasforma parzialmente in vapore e si raffredda. Infine il liquido viene fatto passare nell evaporatore ed evapora completamente. L Qc QF = Lavoro; = Calore trasferito al corpo caldo; = Calore trasferito al corpo caldo. In sintesi la pompa di calore: consuma energia elettrica nel compressore; assorbe calore nell evaporatore dal mezzo circostante, che può essere aria o acqua; cede calore al mezzo da riscaldare nel condensatore (aria o acqua). Il vantaggio nell uso della pompa di calore consiste nel fatto che fornisce più energia (ovvero più calore) di quella elettrica impiegata per il suo funzionamento in quanto estrae calore dall ambiente esterno (aria-acqua). La pompa di calore è molto utilizzata nel settore civile, anche perché, mediante una semplice valvola, è in grado di scambiare tra loro le funzioni dell evaporatore e del condensatore, fornendo così calore in inverno e freddo in estate (inverter). Le pompe di calore, a seconda dell utilizzo, ovvero di grandezza dell ambiente, si dividono in: piccola potenza (fino a circa 2 kw); media potenza (fino a 20 kw); grande potenza (oltre 20 kw). Temiricorrenti/La-pompa-di-calore.doc 3.1 Caldaia RISCALDAMENTO CONDIZIONAMENTO 3.2 Pompa di calore RISCALDAMENTO CONDIZIONAMENTO 20 21

3.3 CAMINETTI TERMICI La scelta della pompa di calore sarà determinata, oltre che dalle caratteristiche tipologiche dell edificio, anche da quelle climatiche (soprattutto se la sorgente fredda è l aria esterna e c è il rischio del formarsi di brina) e delle condizioni di impiego (residenziale o lavorativo) in assenza o meno di rumore. Infine, per quanto concerne la manutenzione, è necessaria una pulizia periodica dell evaporatore, del condensatore, dei filtri e del tubo di scarico della condensa. La legna da ardere è uno dei combustibili più utilizzati in Italia. Gli apparecchi di combustione a legna (caminetti, termocaminetti e stufe con tiraggio naturale e potenzialità inferiore ai 35 kw) si dividono, a seconda della struttura del focolare, in: aperti (ovvero senza alcuna chiusura della bocca, ma solo con un portello parascintille); chiusi (con ante o portelli a chiusura della bocca, e quindi con separazione del flusso d aria necessario alla combustione e conseguente aumento del rendimento dell apparecchio). In base alla frequenza con cui vengono usati, gli impianti a legno si dividono in: impianti continui (quando lavorano per tutto il periodo del riscaldamento); impianti discontinui o intermittenti (se il calore viene utilizzato in modo irregolare e/o per periodi saltuari). Ancora, in base alla modalità di utilizzo, gli impianti di riscaldamento a legna si suddividono in: principali (se soddisfano da soli il fabbisogno di riscaldamento ed eventualmente di acqua calda sanitaria di un unità abitativa); Temiricorrenti/Caminetti-termici.doc 3.4 CONDIZIONATORE integrativi (se funzionano in aggiunta o in parallelo ad altri apparecchi di combustione); di supplenza o di emergenza (se funzionano nelle mezze stagioni o, viceversa, nei periodi più freddi). Infine, rispetto al mezzo con il quale il calore viene distribuito, possiamo parlare di: sistemi radianti (o a irraggiamento), come il caminetto tradizionale aperto o la stufa in ceramica; sistemi ad aria, in cui l aria calda prodotta viene poi soffiata anche negli ambienti adiacenti. Il condizionatore d aria è uno degli elettrodomestici che più incide sulla spesa energetica di un abitazione. Un modello medio da 1,5 kw di potenza tenuto acceso per 10 ore in una giornata molto calda comporta una spesa di circa 202/206 Euro se usato giornalmente nei tre mesi estivi. È consigliabile, pertanto, utilizzare il condizionatore solo nei casi di effettiva necessità e solo nelle ore più calde della giornata. Vi sono vari tipi di condizionatori. Molto diffusi sono i sistemi Split e Multisplit. Questi sono ideali per il raffrescamento e la deumidificazione estiva, nonché, nelle versioni a pompa di calore, per il riscaldamento invernale. Sono costituiti da una o più unità interne e da un unità esterna. Poi ci sono i portatili, che sono climatizzatori per la casa e per piccole applicazioni in ambito commerciale. Risultano ideali per il raffrescamento e la deumidificazione estiva. Sono comodamente trasportabili per mezzo di rotelle. Ci sono poi altre categorie che possiamo annoverare tra quelle che migliorano il nostro benessere fisico, ad esempio i deumidificatori, che sono ideali per eliminare l umidità in eccesso in zone a clima particolarmente umido e in locali ad alto tasso di umidità. Contrastano la proliferazione dei batteri e tengono asciutte le pareti preservandole dalla comparsa di muffe. Di solito sono portatili, compatti e su rotelle, e si integrano a qualsiasi ambiente Temiricorrenti/Condizionatori.doc 3.3 Caminetti termici RISCALDAMENTO CONDIZIONAMENTO 3.4 Condizionatore RISCALDAMENTO CONDIZIONAMENTO 22 23

I depuratori d aria invece sono costituiti da un ventilatore e da un unità filtrante composta da un filtro meccanico, un filtro elettrostatico e uno ionizzatore. Il depuratore d aria abbatte l inquinamento presente all interno dei locali: fumo, polveri ecc. Lo ionizzatore presente all interno della macchina ristabilisce un equo rapporto tra gli ioni positivi e negativi producendo un flusso di ioni negativi identico a quelli generati naturalmente ad esempio dalla cascata di un torrente. È dimostrato che gli ioni negativi hanno un benefico effetto sulla salute e sulla sensazione di benessere. I ventilconvettori sono costituiti da un ventilatore, da un elemento di scambio di calore e da un filtro. Sono macchine ideali per la climatizzazione estiva e il riscaldamento invernale della casa e di qualsiasi locale. Alimentati con acqua refrigerata proveniente da un refrigeratore rendono l aria del locale fresca, asciutta e pulita in brevissimo tempo e con grande efficienza energetica; alimentati con acqua calda proveniente da una pompa di calore o da una comunissima caldaia forniscono il caldo pulito ed economico durante la stagione invernale. I termoconvettori sono costituiti da un elemento di scambio di calore e da un filtro. Sono macchine ideali per il riscaldamento invernale della casa e di qualsiasi locale. Un sistema autonomo è un refrigeratore d acqua concepito per la climatizzazione della casa. Abbinato ai ventilconvettori fornisce il benessere estivo a tutti i locali in modo rapido, efficiente ed ecologico. I refrigeratori aria-acqua sono macchine per la produzione di acqua refrigerata o, nelle versioni a pompa di calore, riscaldata. L acqua fredda prodotta va a climatizzare i locali oppure a sottrarre il calore sviluppato nei diversi processi industriali. Le macchine sono per installazione all esterno e sono raffreddate ad aria. I refrigeratori acqua-acqua sono macchine per la produzione di acqua refrigerata o, nelle versioni a pompa di calore, riscaldata. L acqua fredda prodotta andrà a climatizzare i locali oppure a sottrarre il calore sviluppato nei diversi processi industriali. Queste macchine sono per installazione all interno e sono raffreddate ad acqua. Infine, i condizionatori monoblocco sono climatizzatori per tutte le applicazioni in ambito commerciale. Ideali per il raffrescamento e la deumidificazione estiva e per il riscaldamento invernale. Sono costituiti da un unità da installare all interno. Il gruppo di ventilazione è progettato per spingere l aria all interno di canalizzazioni attraverso le quali si immette l aria trattata in più locali contemporaneamente. Vanno collegati alla rete idrica (acquedotto, pozzo ecc) essendo macchine raffreddate ad acqua. Il WWF ha stilato alcuni consigli per usare il condizionatore in modo intelligente, risparmiando energia e guadagnando anche in salute. 1) Usare il condizionatore solo nei casi di effettiva necessità e solo nelle ore più calde della giornata. I condizionatori, infatti, sono i più energivori tra gli elettrodomestici: un condizionatore medio divora in un ora tanto quanto un frigo da 300 litri. 2) Installare il condizionatore in modo che l aria circoli liberamente davanti alle prese di entrata e d uscita. 3) Collocare l apparecchio in una posizione non soleggiata. Un condizionatore esposto direttamente al sole consuma il 5% in più di energia di quello collocato in una posizione d ombra. 4) Accertarsi che porte esterne e finestre siano ben chiuse, in modo che il fresco rimanga dentro la casa (se la casa è vuota per più di 24 ore spegnere i condizionatori). 5) Schermare, se possibile, i vetri con parasole o pellicole antisole; l ambiente richiederà meno potenza per essere refrigerato. I doppi vetri rendono più efficace il climatizzatore e fanno risparmiare in consumo di energia. 6) Garantire un corretto smaltimento dell acqua di condensa. 7) Regolare il termostato non al massimo ma in modo da mantenere tra interno ed esterno una modesta differenza di temperatura (non più di 6 gradi). Non è, infatti, soltanto la diminuzione di temperatura che contribuisce al refrigerio, ma anche la diminuzione dell umidità dovuta alla condensazione del vapore d acqua contenuto nell aria sulle serpentine di raffreddamento del condizionatore. Da un punto di vista medico, inoltre, numerosi studi hanno dimostrato come temperature troppo basse 3.4 Condizionatore RISCALDAMENTO CONDIZIONAMENTO 3.4 Condizionatore RISCALDAMENTO CONDIZIONAMENTO 24 25

possano causare forme di artrite e influenze. 26-27 gradi sono la temperatura ideale sia per quanto riguarda il risparmio energetico sia per quanto riguarda la salute umana. 8) Utilizzare la funzione Deumidificazione. Questa è una caratteristica poco conosciuta del condizionatore, ma importantissima. Sottraendo l umidità è infatti possibile ottenere il benessere senza raffreddare pesantemente l ambiente. I valori di umidità ideali variano dal 40% al 60%. 9) Controllare costantemente che i filtri siano sempre puliti. Filtri sporchi, infatti producono un maggior dispendio di energia. Alcuni di essi, inoltre, trattengono polvere, acari, pollini, sostanze inquinanti. 10) Isolare l ambiente climatizzato rispetto agli altri locali non climatizzati. 11) Evitare di usare elettrodomestici che producono calore, quali forno e lavastoviglie, durante le ore più calde. Nel settore dei condizionatori ci sono stati negli ultimi anni interessanti sviluppi: il primo è stato la progressiva sostituzione dei CFC, nocivi per la fascia di ozono, con altri gas via via sempre meno dannosi; la seconda importante innovazione è stata la produzione di nuovi condizionatori dotati di tecnologia inverter che, sebbene renda l acquisto della macchina un po più oneroso, offre una resa energetica molto superiore. Grazie a essa è infatti possibile mantenere il gas refrigerante in circolo anche quando il compressore non è attivo rendendo necessaria molta meno energia per ripartire. Con questo tipo di tecnologia il climatizzatore raggiunge le temperature desiderate in tempi più brevi (...) e si ottiene un risparmio del 30% circa di energia su otto ore di condizionamento continuo. ( A mente fresca. Piccola guida a un uso intelligente del condizionatore ; AceaElectrabel in collaborazione con ISES ITALIA). 3.4 Condizionatore RISCALDAMENTO CONDIZIONAMENTO 26 27

1. SPORTELLO ENERGIA 2. ENERGIE RINNOVABILI 3. RISCALDAMENTO CONDIZIONAMENTO 4. EFFICIENZA ENERGETICA 5. RISPARMIO ENERGETICO 6. MOBILITÀ 7. CONTRIBUTI PUBBLICAZIONI PROCEDURE AUTORIZZATORIE 8. NORMATIVE 4.1 ETICHETTE ENERGETICHE Sono nate nel 1992 con la direttiva 92/75/CE, che è stata recepita in Italia a partire dal 1998. La finalità dell etichettatura energetica degli elettrodomestici è quella di informare i consumatori circa il consumo di energia degli apparecchi, allo scopo di consentire un impiego più razionale dell energia e di favorire il risparmio energetico e la riduzione dell inquinamento atmosferico. In più l etichetta energetica, orientando i consumatori nella scelta al momento dell acquisto, favorisce lo sviluppo tecnologico dei prodotti con consumi contenuti. L etichetta energetica consta di una serie di frecce di lunghezza crescente, ognuna di colore diverso. A ogni freccia è associata una lettera dell alfabeto (dalla A alla G). La lunghezza delle frecce è legata ai consumi (i consumi più bassi sono indicati dalle frecce più corte, quelli più alti dalle frecce più lunghe). In sintesi più alta è l efficienza energetica e più corta è la freccia. La normativa prevede che oltre l etichetta energetica vi debba essere una scheda informativa relativa all apparecchio posto in vendita. In tale scheda deve essere riportato: il marchio del costruttore, il nome del modello, la classe di efficienza energetica su una classe da A (efficienza massima) a G (efficienza minima), il consumo di energia, l eventuale 9. SUGGERIMENTI Temiricorrenti/Etichette-Energetiche.doc 4.1 Etichette energetiche EFFICIENZA ENERGETICA 29

assegnazione del marchio comunitario di qualità ecologica (Ecolabel), le principali caratteristiche tecniche del modello e in particolare quelle che possono incidere sui consumi di energia, altre informazioni aggiuntive. In definitiva per il consumatore attento e consapevole la scheda informativa si configura, accanto all etichetta energetica, come un ulteriore fonte di informazione. 4.2 DISGIUNTORE AUTOMATICO DI RETE Al giorno d oggi siamo ormai esposti continuamente a un bombardamento continuo di tipo elettromagnetico; l esistenza di possibili interazioni biologiche con il nostro organismo è tale da giustificare l utilizzo di strumenti di difesa a ogni livello. Il disgiuntore di rete consente di eliminare lo smog elettrico favorendo così un riposo più sano. Infatti il disgiuntore è un particolare dispositivo che interrompe automaticamente la tensione della rete elettrica (220V) appena non si utilizza più la corrente, mantenendo una bassa tensione continua pari a circa 5 volt (la stessa riscontrabile nella pila di un telecomando) che permette di ripristinare automaticamente la tensione nel momento in cui c è richiesta di nuovo carico. In questo modo durante la notte quando non è in funzione alcun apparecchio elettrico, nessun cavo della rete elettrica risulterà in tensione e conseguentemente si otterrà una riduzione totale dei campi elettrici e magnetici perturbativi. Sarà sufficiente, per ripristinare la tensione nominale di 220V, che un solo apparecchio collegato alla rete faccia richiesta di corrente. Il disgiuntore automatico di rete aiuta a risparmiare energia e denaro, in quanto: permette di verificare a distanza che tutte le luci e gli apparecchi siano spenti e così non si possono dimenticare apparecchi accesi; evita il consumo dovuto a correnti disperse e inutili. Temiricorrenti/Disgiuntore-automatico-di-rete.doc 4.3 PASSIVHAUS Letteralmente Casa Passiva, in realtà una costruzione di derivazione tedesca, nella concezione di autosufficienza termica. Si tratta di un esperimento nel campo del risparmio energetico e nell utilizzo di nuove tecnologie per diminuire le esalazioni dannose nell atmosfera. Già adottata da parecchie nazioni nordiche, la Passivhaus, fonda i sui principi nel soleggiamento e nel raffrescamento, attraverso sistemi naturali e sistemi con ricircolo dell energia. In particolare si tratta di una casa perfettamente isolata termicamente, dove l energia per il riscaldamento deriva dal soleggiamento, curato assieme all esposizione, e da pannelli fotovoltaiche oltre ad assolvere alla funzione per cui sono progettati, fungono anche da pensilina per ombreggiamento. Mentre l energia per il raffrescamento è derivante, oltre che dall orientamento, come per il soleggiamento, anche dall energia prodotta dai pannelli fotovoltaici. Il consumo di energia è stato stimato entro i 15 kwh/m2, con un notevole abbassamento delle emissioni nell ambiente. In oltre anche alcune parti dell edificio sono realizzate con materiali, che oltre ad avere un notevole risparmio nella fase di cantiere, hanno un completo riutilizzo dei componenti utilizzati. In definitiva di una casa passiva sono molteplici ma i principali possono essere riassunti: Drastica riduzione dei consumi energetici (un edificio normale consuma circa 30 litri di combustibile/anno per ogni mq mentre una casa passiva solo 1,5 litri esempio: riscaldare una casa passiva di 100 m2 vuol dire utilizzare 150 litri di gasolio all anno); Comfort abitativo (La tecnologia impiegata fa sì che non si trasmettano i rumori, ci sia un assorbimento di umidità in eccesso da parte dei rivestimenti grazie al solfato di Calcio biidrato, ed un rilascio dell umidità catturata nel momento in cui l ambiente diventa secco, in più il mantenimento del comfort ideale in ogni stagione); Resistenza antisismica (Una Passivhaus pesa complessivamente dalle 5 alle 7 volte di meno di una casa tradizionale, consentendo di essere elastica in modo da assorbire le onde sismiche in maniera più funzionale). Temiricorrenti/La-casa-Passiva--Passivhaus-.doc 4.2 Disgiuntore EFFICIENZA ENERGETICA 4.3 Passivhaus EFFICIENZA ENERGETICA 30 31

4.4 VENTILAZIONE NATURALE E MECCANICA 4.5 CLIMATIZZAZIONE RADIANTE Tra i requisiti delle costruzioni in rapporto agli spazi fruibili sicuramente il più importante è quello della qualità dell aria, che deve essere igienicamente sicura, libera da agenti inquinanti e con una sufficiente umidità. La qualità dell aria è influenzata dalle eventuali emissioni dei materiali impiegati nella costruzione, dalle condizioni di effettivo utilizzo di tali spazi e, ovviamente, dalle condizioni dell inquinamento atmosferico al contorno dovute alle significative differenze fra le diverse zone dei contesti urbani. La natura, seppure ostacolata dalla presenza di sostanze inquinanti, rinnova l aria esterna in molti modi: con l azione batterica del sole, con l eliminazione del biossido di carbonio e la restituzione dell ossigeno da parte delle piante e con l effetto di lavaggio della pioggia che è l unica in grado di far cadere le sostanze inquinanti più pesanti. L introduzione controllata di aria esterna può aiutare a difendere la nostra casa dal troppo caldo a costo praticamente nullo. L effetto raffrescante avviene essenzialmente in due modi: realizzando condizioni di benessere termico individuali (raffreddamento della pelle ed evaporazione del sudore) e raffreddando le strutture dell ambiente interno attraverso scambi termici tra le pareti e l aria. Quindi l utilizzo della ventilazione naturale può essere considerato elemento sufficiente in relazione all ottenimento di idonee condizioni di qualità dell aria. Per perseguire tale obiettivo, però, sarebbe consigliato effettuare un ricambio completo di aria ogni 2 ore. Dal momento che ciò non è sempre possibile, a integrazione e/o sostituzione della ventilazione naturale possono essere adottati sistemi meccanici di attivazione della ventilazione con riferimento alle specifiche destinazioni funzionali dei fabbricati. Temiricorrenti/Ventilazione-Naturale--Meccanica.doc La climatizzazione radiante elimina definitivamente gli inconvenienti peculiari degli impianti tradizionali (temperatura e umidità disomogenee, flussi d aria fastidiosissimi e pericolosi, antiestetici termosifoni o convettori d aria, spazio sottratto all abitabilità o all arredamento). Infatti, utilizzando una qualsiasi delle strutture dell ambiente, non importa se parete, pavimento o soffitto, la temperatura richiesta si irradia avvolgendoci uniformemente. Ciò comporta un economia di gestione impensabile con gli altri tipi di impianto. Ad esempio si può arrivare a utilizzare acqua a temperatura molto bassa d inverno (27-30 C invece dei classici 70-80 C) e alta d estate (15-20 C contro i consueti 7-12 C): un benessere non solo psico-fisico, ma anche economico. Risulta decisamente più naturale e conveniente raggiungere le condizioni ideali di comfort cercando di mantenere in equilibrio le modalità di scambio termico privilegiando innanzitutto il mantenimento della temperatura media radiante dell ambiente e trattando la componente termoigrometrica dell aria nella sua sola componente di rinnovo e deumidificazione. Il processo di abbassamento della temperatura di una delle superfici componenti la struttura edile permette di tenere bassa la temperatura media delle altre superfici in quanto il meccanismo di scambio radiante è immediato e tanto maggiore quanto maggiore è la differenza di temperatura, inoltre il processo avviene molto velocemente, senza movimentare aria né rumore ed è indifferente che venga attivato da un pavimento, una parete o un soffitto. Infatti il risultato finale, a regime, trova praticamente uniformi le varie temperature superficiali (per ambienti uniformemente coibentati) con effetto di massima omogeneità e benessere per gli occupanti. La situazione che si viene a creare, in estate, è quella tipica delle case di montagna dove, anche se la temperatura dell aria esterna è elevata, le superfici interne mantengono una temperatura più bassa e rendono molto comfortevole il soggiorno. In questo caso si comprende anche che la condizione di comfort si realizza con temperature dell aria più alte della temperatura effettivamente percepita dalle persone. Lo stesso procedimento avviene in inverno, anche se inverso, per cui la temperatura avvertita dagli occupanti è maggiore della temperatura dell aria. Temiricorrenti/Climatizzazione-Radiante.doc 4.4 Ventilazione naturale e meccanica EFFICIENZA ENERGETICA 4.5 Climatizzazione radiante EFFICIENZA ENERGETICA 32 33 In generale tali sistemi consentono di ottenere un notevole risparmio energetico.

1. SPORTELLO ENERGIA 2. ENERGIE RINNOVABILI 3. RISCALDAMENTO CONDIZIONAMENTO 4. EFFICIENZA ENERGETICA 5. RISPARMIO ENERGETICO 6. MOBILITÀ 7. CONTRIBUTI PUBBLICAZIONI PROCEDURE AUTORIZZATORIE 8. NORMATIVE 9. SUGGERIMENTI 5.1 RISPARMIO ENERGETICO NELLA CASA Il risparmio energetico nel settore residenziale è fondamentale per ridurre le spese di riscaldamento e quindi consumare meno energia, migliorare il comfort, ridurre i consumi di combustibile da fonti tradizionali e ridurre l inquinamento. Intervenendo sugli edifici possiamo risparmiare energia in vari modi: Riducendo le dispersioni di calore attraverso le pareti ed il tetto della casa; Limitando le fughe di aria calda dalle finestre; Abbassando la temperatura degli ambienti e nei locali non utilizzati; Regolando correttamente l impianto di riscaldamento. È chiaro che tutto ciò comporta degli investimenti, ma questi vengono rimborsati nel corso degli anni, anche perché alcuni interventi possono essere fatti da sé, altri tramite ditte specializzate. Una delle cose più importanti è l isolamento dei muri. Può essere realizzato dall interno, dall esterno o nell intercapedine; la scelta dipende dallo stato di degrado dell edificio e dalla somma di denaro disponibile per la sua realizzazione. L isolamento più efficace è quello dall esterno, che però è anche il più costoso. L isolamento nell intercapedine può essere effettuato quando la parete contiene un intercapedine ed è possibile riempirla con opportuni materiali isolanti. Anche l isolamento del tetto è fondamentale e va controllato periodicamente per eseguire un effettivo risparmio energetico. Un altro intervento molto efficace da poter realizzare è l isolamento delle finestre, mediante le guarnizioni per Temiricorrenti/Risparmio-Casa.doc 5.1 Risparmio energetico nella casa RISPARMIO ENERGETICO 35

serramenti, il silicone, i doppi vetri, l applicazione di tendaggi pesanti davanti alle finestre e la sostituzione dei serramenti con altri già predisposti con vetrocamera. Un altro elemento su cui agire è l impianto di riscaldamento. Il D.P.R. 412/93 ha reso obbligatori i controlli sull efficienza degli impianti termici, la manutenzione deve essere effettuata almeno una volta l anno, con l effettuazione del controllo della temperatura e l analisi dei fumi che fuoriescono dal camino, la pulizia della caldaia (una caldaia non pulita causa una sensibile riduzione del rendimento dell impianto) e la regolazione della combustione del bruciatore. Ove necessario, soprattutto nel caso di caldaie molto vecchie, è sicuramente conveniente anche sostituire il generatore di calore con uno più attuale. La manutenzione deve essere affidata a una ditta che possieda i requisiti previsti dalla normativa vigente. Come ultimo accorgimento, è necessario che ogni ambiente sia riscaldato alla giusta temperatura. Onde evitare surriscaldamenti inutili, conviene applicare a ogni radiatore una valvola termostatica. Questo dispositivo regola automaticamente l afflusso di acqua calda ai radiatori, in base alla temperatura impostata su un apposita manopola graduata. La valvola si chiude man mano che la temperatura ambiente (misurata da un sensore incorporato nella manopola) si avvicina a quella desiderata, consentendo di dirottare ulteriore acqua calda verso quei radiatori che sono aperti non avendo ancora raggiunto la temperatura impostata. da letto intorno ai 16, la sala da pranzo, il salotto e la camera dei bambini dai 18 ai 21. Il bagno deve essere caldo solo al mattino e la sera. 5. Arieggiate bene i locali: più volte al giorno a finestre spalancate e per pochi minuti. Avrete sempre aria fresca, ma pareti e pavimento caldi. 6. Non mettete mobili vicino ai termosifoni, né coprite questi ultimi con tende. Solo così il termostato potrà registrare correttamente la temperatura. 7. Finestre e porte isolate male possono causare importanti perdite di calore. Grazie a una candela accesa potrete individuare tutti gli spifferi. 8. Potete incollare da soli guarnizioni isolanti non solo alle finestre, ma anche alle fessure sotto le porte. 9. Utilizzate i paraspifferi di stoffa davanti alle porte per evitare freddo indesiderato. 10. Le persiane aiutano a mantenere il calore. Chiudetele nelle ore notturne. 11. Riscaldate le singole stanze singolarmente. Con termostati elettronici potete controllare le temperature di ogni singolo ambiente. Nelle ore notturne e in caso di assenza prolungata potete abbassare la temperatura. Potete anche montare questo tipo di termostati da soli senza fatica. 1. Una camera a una temperatura inferiore di un grado permette un risparmio energetico del 6%. Indossiamo un maglione caldo ed evitiamo di alzare il riscaldamento. 2. La notte la temperatura può essere abbassata anche di 5. Il calo può iniziare già due ore prima di andare a letto. 3. Anche di giorno alcuni spazi possono essere riscaldati di meno: tenete le porte verso questi ambienti sempre chiuse. Non tenete a lungo gli spazi troppo freddi, potrebbe subentrare l umidità. 4. Ogni ambiente ha la sua temperatura ideale: le camere 5.1 Risparmio energetico nella casa RISPARMIO ENERGETICO 5.1 Risparmio energetico nella casa RISPARMIO ENERGETICO 36 37

5.2 L ACQUA CALDA L acqua calda in bagno e in cucina rappresenta, dopo il riscaldamento, il secondo ambito in cui viene consumata più energia elettrica in casa. È quindi importante saperla utilizzare al meglio. 1. Fare la doccia anziché il bagno fa risparmiare molta energia. La stessa acqua calda impiegata per un bagno completo può servire per tre docce. 2. Potete risparmiare acqua calda grazie a miscelatori o miscelatori termostatici, con i quali potete scegliere la temperatura. 3. Utilizzate gli erogatori doccia a basso flusso d acqua: potrete risparmiare fino al 50% di acqua e quindi di energia. 4. Non lasciate scorrere inutilmente l acqua calda, per esempio quando vi lavate i denti e insegnatelo ai vostri bambini sin dall inizio! 5. Se utilizzate un boiler, spegnetene la produzione di acqua calda prima di partire per le vacanze. 6. Evitate di sciacquare le stoviglie a fondo con l acqua calda prima di metterle nella lavastoviglie: basta togliere i resti di cibo grossolanamente. 7. Avviate la lavastoviglie solo a pieno carico. Quasi sempre basta il programma a ciclo economico, che lava a 55. L acqua sarà così meno calda e potrete risparmiare fino al 25% di corrente. 8. Quando acquistate una lavastoviglie, date un occhiata all etichetta di consumo energetico: apparecchi di classe A risparmiano acqua ed energia elettrica. 9. Basta con acqua troppo calda o troppo fredda nel lavandino o nella doccia, risparmierete cosi fino al 20% di energia elettrica. Caldaie elettroniche forniscono immediatamente l acqua alla temperatura desiderata. Risparmierete così acqua, perché non dovrete aspettare che diventi calda. 5.3 LAVASTOVIGLIE 11. Utilizzate acqua piovana per il giardino e il WC: coprirete così il 30% del fabbisogno idrico. L acqua è raccolta attraverso l intera superficie del tetto, filtrata e immagazzinata sotto terra. In caso di nuove costruzioni è possibile installare un sistema di raccolta di acqua piovana per il WC e la lavatrice. 12. Lavate la macchina nei moderni lavaggi auto ecologici. Risparmierete così tempo e denaro. La lavastoviglie è un elettrodomestico in fase di espansione nelle famiglie italiane. I nuovi apparecchi hanno minori consumi di energia elettrica, di acqua (si è passati da 45 a 25 litri) e di detersivo. Inoltre, quelle con i cicli rapidi permettono di risparmiare tempo (fino al 60%) e quindi energia. Molto importante in fase di acquisto è scegliere una lavastoviglie con un numero di coperti congruente con le nostre necessità, onde evitare di utilizzare una lavastoviglie semivuota o, viceversa, doverne fare più di una perché non è sufficiente. In entrambi i casi sprecheremo acqua ed energia. Anche in questo caso l etichetta energetica ci dice quanto consumiamo per ciclo di lavaggio e ci aiuta nella scelta dell acquisto. Alcuni consumi per un uso intelligente della lavastoviglie: 1. Mettere regolarmente il sale nell apposito contenitore (consente di evitare la formazione del calcare che, depositandosi sulle resistenze, provoca un aumento dei consumi). 2. Usare prevalentemente il lavaggio rapido. 10. Uno scarico del WC che perde spreca circa 50 litri di acqua ogni giorno. Riparate subito rubinetti o scarichi che perdono. Temiricorrenti/documento.aspx?DocID=19263 5.2 L acqua calda RISPARMIO ENERGETICO 5.3 Lavastoviglie RISPARMIO ENERGETICO 38 39

3. Far funzionare la lavastoviglie a pieno carico. 4. Pulire spesso il filtro. 5.4 FRIGORIFERO E CONGELATORE 5. Staccare i collegamenti elettrici ed idraulici in caso di lunghi periodi di inattività della lavastoviglie. Vediamo alcuni consigli pratici e suggerimenti relativi all acquisto, all installazione, all utilizzo e alla manutenzione di frigoriferi e congelatori. Per quanto riguarda l acquisto, si va dal frigorifero ad una sola porta (consigliato a chi preferisce acquistare giorno per giorno gli alimenti freschi) a quello a più porte (con possibilità di scegliere tra diversi climi quello più adatto ai cibi che si intendono conservare). Questi ultimi permettono di risparmiare energia in quanto, con l apertura delle singole porte, la perdita di freddo è ridotta al minimo. Poi ci sono i frigocongelatori no-frost (senza brina), i quali, grazie a una speciale ventilazione forzata, evitano la formazione della brina o umidità sulla superficie degli alimenti, mantenendoli freschi più a lungo. Consumano di più per la presenza della ventola ma si risparmia perché, non formandosi ghiaccio, le prestazioni dell apparecchio rimangono costanti. Un altro indicatore utile al momento dell acquisto è la capacità del frigorifero, da scegliere in base all entità del nucleo familiare (per una persona bastano 100 litri, per quattro 300) con conseguente aumento dei consumi. Stesso discorso vale per i congelatori. Questi possono essere verticali (o ad armadio ) o orizzontali (o a pozzo ), ma l importante è sceglierne un tipo con un forte strato di isolante alle pareti (poliuretano 9-10 cm). Molto importante è aprire e tenere aperto il meno possibile lo sportello di un congelatore, perché ogni volta riparte il compressore dell apparecchio e, quindi, il consumo di energia. Temiricorrenti/Risparmio-Frigorifero.doc Anche in questo caso l etichetta energetica ci aiuta nell acquisto di un prodotto più efficiente. Vi sono alcuni accorgimenti che permettono di utilizzare meglio i frigoriferi ed i congelatori: 1. Posizionare gli apparecchi nel punto più fresco della cucina. 2. Lasciare uno spazio di almeno 10 cm tra la parete e l apparecchio. 3. Regolare il termostato secondo la temperatura ambiente. 4. Posizionare gli alimenti secondo le loro esigenze di conservazione. 5. Evitare di riempire eccessivamente il frigo, di metterci cibi caldi e di tenere aperta l anta. 6. Infine, come manutenzione è sufficiente controllare le guarnizioni di gomma delle porte, pulire il condensatore e sbrinare periodicamente l apparecchio. 5.5 LAVATRICE E ASCIUGATRICE La lavatrice è uno degli elettrodomestici più diffusi. I nuovi modelli sono in grado di lavare il bucato utilizzando una minore quantità di acqua, di detersivo e di energia elettrica. Diminuendo la quantità di acqua è necessaria meno energia per portarla alla temperatura prescelta per il lavaggio ed è anche sufficiente una minore quantità di detersivo. Diminuendo il detersivo si limita anche l inquinamento delle acque. Molto importante è anche la durezza dell acqua, che è determinata dalla presenza di calcio e magnesio. Più dura è l acqua, più detersivo occorre, per cui è opportuno, per limitare i consumi, installare un addolcitore che trattenga il calcare alle tubature di Temiricorrenti/Risparmio-Lavatrice.doc 5.4 Frigorifero e congelatore RISPARMIO ENERGETICO 5.5 Lavatrice e asciugatrice RISPARMIO ENERGETICO 40 41