PSR I FABBISOGNI E LE STRATEGIE PER L INNOVAZIONE NEI PSR a cura di CREA - Politiche e Bioeconomia. Innovazione

Documenti analoghi
PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE

IL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DELLA LOMBARDIA MILANO 1 APRILE 2014

Il contributo del PSR all agricoltura di montagna

PSR SICILIA 2014/2020. I giovani, quale futuro

DETTAGLIO MAPPA REGIONALE DELLE MISURE / SOTTOMISURE ATTIVE

MISURA 4 Investimenti in immobilizzazioni materiali.

L agricoltura sociale nelle nuove politiche di sviluppo rurale: le ipotesi di intervento

Cepagatti, 21 Luglio 2014

L innovazione nel PSR dell Emilia-Romagna I Gruppi Operativi e il sistema della conoscenza

AZIONE Sintesi Piano di Sviluppo Locale Gal GardaValsabbia

,00 (articolo 18) M06 - Sviluppo delle aziende agricole e delle imprese (art. 19)

PSR ABRUZZO

Il PSR 2014/2020 della Toscana e la Rete Natura 2000 e la biodiversità

PSR V a l t i e r o M a z z o t t i

Fondi europei per l agricoltura: tipologia di finanziamento, priorità europee, nazionali e regionali

STRATEGIA EUROPA 2020

Come finanziare la sostenibilità in agricoltura? Fabrizio Adriano Dagostin Responsabile Servizio Agricoltura della Provincia Autonoma di Trento

F21 - Diffusione della banda ultra-larga nelle zone rurali DESCRIZIONE DELLA STRATEGIA Una giustificazione della

PSR La Struttura e i contenuti del Programma Reggio Emilia- 25 febbraio 2015

CEREALI NELLA RETE Sostegno e incentivi allo sviluppo di progetti nelle filiere agroalimentari: il ruolo dei PSR

Il Programma di sviluppo rurale (PSR 14-20) Fondo europeo agricolo di sviluppo rurale (FEASR)

Il PSR della Regione Piemonte. Dott. Gualtiero Freiburger Regione Piemonte - Direzione Agricoltura

Convegno. PSR Puglia : il futuro della nostra terra. Gianluca Nardone

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DEL LAZIO

OCM e PSR gli aiuti finanziari per l impresa ortofrutticola

DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE. del

Opportunità di Sviluppo Tutela dell Ambiente, Futuro per Giovani e Donne

Misura 16 «Cooperazione» Sottomisura 16.2 «Sostegno a progetti pilota e allo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie»

ASSE II. Obiettivi, articolazione e criticità. Parte I - Agricoltura. Antonella Trisorio Istituto Nazionale di Economia Agraria

CRITERI DI SELEZIONE

ISTITUTO PROFESSIONALE SERVIZI PER L'AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE ISISS GIUSEPPE VERDI VALDOBBIADENE

L ITALIA SOSTENIBILE IDEE E AZIONI PER IL FUTURO

Regione Lazio PSR LAZIO, Programma di Sviluppo Rurale

REGIONE LOMBARDIA DIREZIONE GENERALE AGRICOLTURA

PSR Emilia-Romagna

Sviluppo Rurale regione Molise. Elementi e metodi per la definizione del nuovo programma

La proposta di Programma di sviluppo rurale della Regione Piemonte

Le Organizzazioni Interprofessionali nella riforma della PAC. Cesena - 23 settembre 2014

Tabella di complementarietà

I Programmi di Sviluppo Rurale cofinanziati dal FEASR: le opportunità per i Comuni. Francesco Mantino 13 aprile 2017

1 d) l acquisto di nuovi macchinari, impianti tecnologici o attrezzature da impiegare nel ciclo di lavorazione,

LO SVILUPPO RURALE IN VENETO. Franco Contarin Sezione Piani e Programmi Settore Primario Regione del Veneto

PSR PER L UMBRIA 2014/2020

Difendere e Promuovere i Prodotti dell Apicoltura

Sul sito della Regione si trova questa introduzione che chiarisce il punto di partenza. P.S.R

Proposta Programma di Sviluppo Rurale

La proposta di PSR della Regione Piemonte Franco Consogno Regione Piemonte - Direzione Agricoltura

Scheda informativa sul Programma di Sviluppo Rurale della Regione Molise

Le azioni per il clima e l ambiente nell ambito del PSR Campania

ALBERTO MASSA SALUZZO

PSR MOLISE 2014/2020 VERSO IL PIANO DI SVILUPPO LOCALE MISURA 16 COOPERAZIONE

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DEL LAZIO (ex M. 124 e M artt. 35 e 19 Reg. UE 1305/2013)

Gal Terre Astigiane nelle Colline patrimonio dell Umanità Programmazione Leader

IL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE della Regione Friuli Venezia Giulia LUGLIO 2014

Misura M02 SERVIZI DI CONSULENZA, DI SOSTITUZIONE E DI ASSISTENZA ALLA GESTIONE DELLE AZIENDE AGRICOLE (ART. 15)

Il PSR della Regione Piemonte

Rete Rurale Nazionale RRN - Task Force Rete Leader INEA, Via Barberini Roma tel

La nuova PAC

Roberto Micale PSR Umbria Le misure a superficie

PSR Il ruolo di Assoproli e i vantaggi per le aziende agricole associate. Marzo 2016

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE QUALI OPPORTUNITÀ PER I

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE SARDEGNA Relazione di Attuazione Annuale al Art. 50 del Reg. (UE) N. 1303/2013

Economia circolare e bioeconomia: prospettive di ricerca

Maurizio Martina Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali

2020: risorse per la cooperazione

Gli interventi del MIPAAF e della Rete rurale nazionale per l innovazione in ambito italiano ed europeo. Serenella Puliga, MIPAAF

Convegno finale Progetto ARCHAEA - Fontane di Villorba (TV) 16 ottobre 2014

Le bioenergie: le misure attivabili, le possibilità offerte dalle politiche nazionali, problematiche.

Complementarietà e sviluppo di sinergie con il programma per l ambiente e l azione per il clima LIFE a supporto dei PSR 2014/2020

IL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE IN CAMPANIA

La politica e gli interventi di sviluppo rurale per la difesa del suolo

Denominazione Modulo Descrizione Durata

La Regione Toscana Indirizzi e opportunitàper la qualificazione del lavoro in bosco Programma di Sviluppo Rurale

Regione Piemonte. PSR Misura COSTITUZIONE, GESTIONE E OPERATIVITÀ DEI GRUPPI OPERATIVI DEI PEI

Sostegno allo sviluppo locale LEADER (SLTP - sviluppo locale di tipo partecipativo) ENNA 16 FEBBRAIO 2016

Convegno «lo sviluppo rurale tra mare e montagna» Gruppo di Lavoro n. 2

Politiche di Sviluppo Rurale. Simone Severini

Il Programma di Sviluppo Rurale Valtiero Mazzotti

Progetto SILLIFE "Miglioramento degli habitat fluviali e ripariali e lotta alle specie aliene acquatiche nel Parco Regionale del Fiume Sile"

ANIMAZIONE TERRITORIALE verso il nuovo PIANO DI SVILUPPO LOCALE PSR

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE

La politica di sviluppo rurale regionale nella strategia di azione integrata

REGIONE LOMBARDIA DIREZIONE GENERALE AGRICOLTURA. Il Programma di Sviluppo Rurale

P.S.R. ABRUZZO Un Programma per lo sviluppo dell Agricoltura e dell Abruzzo

BASILICATA AGRICOLTURA 2020 II PACCHETTO BANDI 2017 PSR BASILICATA COMPETITIVITA SISTEMA PRODUTTIVO LUCANO

Regione Liguria Dipartimento Agricoltura e Protezione Civile

Innovazione e competitività

LA REGIONE INCONTRA Percorso tematico di incontri informativi sul Programma di Sviluppo Rurale

Riserva Naturale Regionale Orientata Dune di Campomarino. Aspetti normativi

Le Agevolazioni per le Imprese Previste dal PSR Sicilia

Le Agevolazioni per le Imprese Previste dal PSR Sicilia

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DEL LAZIO SOTTOMISURA 16.5

2 - Servizi di consulenza, di sostituzione e di assistenza alla gestione delle aziende agricole (art. 15)

Prospettive dell Agricoltura Conservativa Parma, 5 maggio 2015

L esperienza della programmazione LEADER in Toscana. GAL Start

Regione Siciliana Assessorato Regionale dell'istruzione e della Formazione Professionale

fonte:

DELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA Area: PROGR. COMUNITARIA, MONITORAGGIO E SVIL.

La strategia del Piano di Sviluppo Rurale

FEAMP Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca 2014/2020

Transcript:

PSR 2014-2020 I FABBISOGNI E LE STRATEGIE PER L INNOVAZIONE NEI PSR a cura di CREA - Politiche e Bioeconomia Innovazione

2

Documento realizzato nell ambito del Programma Rete Rurale Nazionale Autorità di gestione: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali Ufficio DISR2 - Dirigente: Paolo Ammassari Autore: a cura di CREA PB Roma A. Vagnozzi, D. Marandola, F. Giarè, M. Schiralli. a cura di M. Schiralli (par. 1 e 2) D. Marandola (par. 3), CREA-PB Puglia Impaginazione e grafica: Roberta Ruberto e Mario Cariello 3

INDICE 1. I fabbisogni... 5 2. Le strategie... 9 3. Le misure... 12 4. Allegato 1: ambiti obbligatori di consulenza Misura 2... 15 4

1. I fabbisogni I 21 PSR italiani individuano complessivamente 592 fabbisogni di intervento (descritti tutti all interno dei cap. 4 Analisi swot e identificazione dei bisogni - par. 4.2. Valutazione delle esigenze ). In molti casi si tratta di fabbisogni di carattere generico che, però, in ben 426 casi (quasi il 72% dei fabbisogni totali) sono collegati espressamente all obiettivo trasversale Innovazione. A testimonianza dell importanza attribuita al tema, si osserva come in ogni PSR i fabbisogni collegati all obiettivo Innovazione rappresentano una quota rilevante dell insieme dei fabbisogni, con percentuali che oscillano dal 32% rilevato nel PSR del Lazio al 100% dei PSR della Campania e del Friuli Venezia Giulia (si veda fig. 1). Fig. 1 Incidenza obiettivo innovazione su obiettivi trasversali dei PSR 2014-2020 I fabbisogni direttamente collegati all obiettivo Innovazione sono distribuiti in tutte le 6 priorità di intervento e in tutte le 18 Focus Area previste dal Reg. (UE) n. 1305/2013 (cfr. fig. 4). In particolare nella fig. 2 si osserva come le incidenze più rilevanti si rilevano con riferimento alle Focus Area 2A e 3A (rispettivamente il 25,7% e il 20,8%) che sono collegate, in particolare, alla misura 4 Investimenti in immobilizzazioni materiali, oltre che alle misure 6 Sviluppo delle 5

aziende agricole e delle imprese, misura 3 Regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari, misura 9 Costituzione di associazioni e organizzazioni di produttori (si veda box Misure PSR). MISURE PSR E ARTICOLI DEL REG. (UE) n. 1305/2013 M01 - Trasferimento di conoscenze e azioni di informazione (art. 14) M02 - Servizi di consulenza, di sostituzione e di assistenza alla gestione delle aziende agricole (art. 15) M03 - Regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari (art. 16) M04 - Investimenti in immobilizzazioni materiali (art. 17) M05 - Ripristino del potenziale produttivo agricolo danneggiato da calamità naturali e da eventi Catastrofici e introduzione di adeguate misure di prevenzione (articolo 18) M06 - Sviluppo delle aziende agricole e delle imprese (art. 19) M07 - Servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali (Art. 20) M08 - Investimenti nello sviluppo delle aree forestali e nel miglioramento della redditività delle foreste (articoli da 21 a 26) M09 - Costituzione di associazioni e organizzazioni di produttori (art. 27) M10 - Pagamenti agro-climatico-ambientali (art. 28) M11 - Agricoltura biologica (art. 29) M12 - Indennità Natura 2000 e indennità connesse alla direttiva quadro sulle acque (art. 30) M13 - Indennità a favore delle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici (art. 31) M14 - Benessere degli animali (art. 33) M15 - Servizi silvo-climatico-ambientali e salvaguardia della foresta (art. 34) M16 - Cooperazione (art. 35) M19 - Sostegno allo sviluppo locale LEADER - (SLTP - sviluppo locale di tipo partecipativo) [art. 35 Reg. (UE) n. 1303/2013] Seguono, a breve distanza, le 3 Focus Area della Priorità 1 Trasferimento di conoscenze e innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali con un peso variabile compreso tra il 12% e il 15,5% e che sono collegate, in particolare: alla misura 1 Trasferimento di conoscenze e azioni di informazione, alla misura 2 Servizi di consulenza, di sostituzione e di assistenza alla gestione delle aziende agricole e alla misura 16 Cooperazione (in particolare le sottomisure 16.1 e 16.2). Infine, nell ipotetica graduatoria, seguono le Focus Area 6A e 6B (rispettivamente 14% e 13,9%) e un po più distanziate tutte le altre Focus Area (fig. 2). 6

Fig. 2 Incidenza dei fabbisogni PSR collegati con l obiettivo Innovazione A conferma dell'importanza delle Focus Area 2A e 3A in termini di numerosità di fabbisogni direttamente o indirettamente collegati al tema innovazione, si può osservare che oltre il 43% delle risorse finanziarie stanziate dalle Regioni per le sottomisure 16.1 e 16.2 si riferisce proprio alle due Focus Area, con una lieve prevalenza, questa volta, per la Focus Area 3A, mentre a tutte le altre Focus Area sono assegnate risorse in percentuali più basse e distribuite in modo abbastanza uniforme (fonte: elaborazione statistica Rete Rurale Nazionale su un campione di regioni). Fig. 3 Distribuzione risorse finanziarie stanziate sulle sottomisure 16.1 e 16.2 per Focus Area (%) 7

Fig. 4 Quadro delle Priorità e delle Focus Area dei PSR 2014-2020 Priorità e Focus Area dei Programmi di Sviluppo Rurale Priorità 1 Promuovere trasferimento conoscenze e innovazione nel settore agricolo, forestale e nelle zone rurali Stimolare innovazione e base di conoscenze in aree rurali Rinsaldare nessi con ricerca e innovazione Priorità 4 Preservare, ripristinare e valorizzare ecosistemi dipendenti da agricoltura e foreste Salvaguardia e ripristino della biodiversità Migliore gestione risorse idriche Più efficiente uso dell acqua Migliore gestione suolo Incoraggiare apprendimento e formazione professionale Più efficiente uso dell energia Priorità 5 Priorità 2 Potenziare competitività agricoltura e redditività aziende agricole Priorità 3 Promuovere organizzazione filiera agroalimentare e gestione rischi Incoraggiare ristrutturazione aziende con problemi strutturali Favorire ricambio generazionale Integrazione nella filiera agroalimentare Sostegno alla gestione dei rischi aziendali Priorità 6 Promuovere l inclusione sociale, la riduzione della povertà e sviluppo economico in aree rurali Incentivare uso efficiente risorse e passaggio a economia a basse emissioni carbonio e resiliente al clima Favorire diversificazione e creazione nuove piccole imprese e occupazione Promuovere accessibilità uso e qualità delle TIC nelle zone rurali Stimolare lo sviluppo locale nelle zone rurali Favorire approvvigionamento e uso energie rinnovabili Ridurre emissioni metano e protossido di azoto Promuovere il sequestro del carbonio 8

2. Le strategie La strategia dei Programmi di Sviluppo Rurale è definita all interno del capitolo 5 Descrizione della strategia di ciascun PSR e, in particolare, è descritta in termini generali e per ognuna delle Priorità di intervento all interno del par. 5.1 (Una giustificazione della selezione delle necessità a cui il PSR intende rispondere e della scelta degli obiettivi, delle priorità, degli aspetti specifici e della fissazione degli obiettivi, basata sulle prove dell'analisi SWOT e sulla valutazione delle esigenze) e con riferimento ai tre obiettivi trasversali, tra i quali l innovazione, all interno del par. 5.3 (Descrizione del modo in cui saranno affrontati gli obiettivi trasversali). Di seguito si propongono gli obiettivi e le finalità generali in materia di innovazione contenute nei 21 PSR italiani, opportunamente raggruppati in tre macro categorie tematiche: Competitività (riferita alle Priorità 2 e 3), Gestione sostenibile e cambiamenti climatici (Priorità 4 e 5) e Sviluppo locale (Priorità 6). In alcuni casi le finalità si sovrappongono, ma per esigenze di piena e efficace rappresentabilità delle strategie contenute nei PSR si è preferito in questa fase di analisi non eliminare o aggregare ulteriormente concetti simili o speculari, ma riproporli fedelmente così come proposti dalle Regioni. Temi più puntuali e interventi specifici in materia di innovazione sono invece individuabili in maniera più chiara e esaustiva dalla lettura delle singole Misure e, in particolare, delle misure 1, 2, 4 e 16 che sono direttamente collegate alle Focus Area che presentano una maggiore incidenza dei fabbisogni legati al tema innovazione (Priorità 1, 2 e 3 cfr. fig. 2). Stimolare la competitività del settore agricolo, agroalimentare, no food e forestale Razionalizzazione e ammodernamento impianti, fattori della produzione, processi produttivi e gestionali; Introduzione nuovi impianti, materiali e tecnologie costruttive volte a migliorare produttività e redditività imprese; Introduzione/sviluppo di nuovi processi produttivi; Incremento produttività con impiego più efficiente e sostenibile risorse e mezzi tecnici di produzione; 9

Incremento produttività in imprese agricole, forestali e trasformazione e commercializzazione prodotti agricoli; Nuovi prodotti, diversificazione dei prodotti e delle attività; Riduzione dei costi di produzione (ad es. energetici); Qualità delle produzioni agroalimentari e forestali (tracciabilità); Miglioramento delle strutture agricole e stoccaggio per riduzione emissioni, risparmio energetico e miglioramento qualità dei prodotti, benessere animale e condizioni di lavoro; Promozione della sicurezza alimentare e impronta ecologica; Efficientamento energetico dei sistemi produttivi; Cambiamenti dei modelli gestionali e relazionali; Migliore integrazione di filiera. Rispetto al tema della Competitività, i PSR prevedono obiettivi generali di ammodernamento strutturale e funzionale, con richiami ai temi dell efficienza, dell organizzazione delle filiere, della qualità, e della diversificazione. Contribuire alla gestione sostenibile delle risorse naturali e all azione per il clima Incremento efficienza e sostenibilitá dei metodi di produzione; Riduzione degli input chimici; Riduzione dei residui di agro farmaci nelle acque, nel suolo e nei prodotti; Efficace impiego dei prodotti fitosanitari, dei fertilizzanti e degli effluenti zootecnici; Riduzione della presenza di azoto e fosforo nelle acque; Investimenti infrastrutturali nel campo dell irrigazione; Gestione delle risorse idriche e della risorsa energetica; Ammodernamento/ampliamento strutturale e tecnologico dei sistemi irrigui aziendali; Introduzione di nuovi metodi di irrigazione; Miglioramento qualità dell acqua; Impianti e dotazioni con maggiore efficienza energetica e minore emissione di sostanze inquinanti in atmosfera; Produzione di energie da fonti rinnovabili; Produzione di energia da biomasse agricole e forestali; 10

Riduzione dei consumi energetici; Risparmi energetici e di materie prime legati all ottimizzazione delle lavorazioni e della logistica, creazione di filiere concepite per la valorizzazione energetica di biomasse forestali e scarti agricoli o agroindustriali; Utilizzo sottoprodotti agricoli e agro-industriali; Valorizzazione di sottoprodotti e scarti per fini biotecnologici; Sviluppo delle bioenergie a basse emissioni di inquinanti; Tecniche produttive che riducano la pressione sull ambiente e qualità delle acque; Salvaguardia biodiversità; Incremento del sequestro del carbonio; Riduzione delle emissioni di gas clima-alteranti e di ammoniaca; Diminuzione emissioni attività agroindustriali e processi produttivi agricoli e zootecnici; Contrasto ai fenomeni erosivi presenti nelle aree collinari e montane; Miglioramento qualità fisica del suolo preservando la sostanza organica; Riduzione impatto metodi di coltivazione sui suoli agricoli e sull acqua; Miglioramenti nella gestione delle risorse non riproducibili, quali biodiversità, acqua e suoli; Miglioramenti rispetto alle pressioni (emissioni) esercitate sui cambiamenti climatici e miglioramento nella capacità di adattamento agli effetti dei cambiamenti climatici; Tecniche e attività a basso impatto ambientale. Rispetto al tema della Sostenibilità, i PSR prevedono obiettivi generali di riduzione degli input chimici, di contenimento delle emissioni di gas serra, di riutilizzo dei sottoprodotti, di efficientamento d uso delle risorse idriche, di contenimento dei fenomeni di degrado del suolo e di inquinamento da nitrati. Promuovere lo sviluppo locale Promozione della diversificazione e multifunzionalità aziende agricole; Qualità e caratterizzazione dell offerta del settore agrituristico; Produzione di servizi anche a contenuto sociale; Inclusione sociale, riduzione della povertà; 11

Sviluppo economico nelle zone rurali; Uso e qualità delle tecnologie dell informazione e della comunicazione (TIC); Soluzioni per affrontare le disparità delle aree meno sviluppate; Modalità innovative di organizzazione di servizi, di promozione del territorio, di valorizzazione. Rispetto al tema dello Sviluppo locale, i PSR prevedono obiettivi generali di diversificazione del reddito aziendale, di uso e diffusione delle TIC e di innovazione organizzativa territoriale. In generale, nell ambito di questo tema, gli obiettivi sembrano essere focalizzati maggiormente su aspetti esterni al perimetro delle aziende agricole. 3. Le misure Un quadro di quanto previsto da ciascuna Regione in materia di innovazione distinto per Misura è riportato nel documento allegato dal titolo Le strategie e le misure per l innovazione nei PSR italiani. Qui di seguito si riporta una breve descrizione delle modalità di funzionamento delle misure 1, 2, 4 e 16 che, come visto, sono direttamente collegate alle Focus Area che presentano una maggiore incidenza di fabbisogni legati all obiettivo trasversale innovazione. Misura 1 - Trasferimento di conoscenze e azioni di informazione Sostegno destinato ad azioni di formazione professionale e acquisizione di competenze, ad attività dimostrative e ad azioni di informazione. Le azioni di formazione professionale e acquisizione di competenze possono comprendere corsi di formazione, seminari e coaching. Il sostegno è concesso a favore degli addetti dei settori agricolo, alimentare e forestale, dei gestori del territorio e di altri operatori economici che siano PMI operanti in zone rurali. I beneficiari del sostegno sono i prestatori di servizi di formazione o di altri tipi di trasferimento di conoscenze e i responsabili delle azioni di informazione. Le spese finanziabili nell'ambito della presente misura sono le spese sostenute per organizzare e dispensare il trasferimento di conoscenze o le azioni di informazione. Nel caso di progetti dimostrativi, il sostegno può coprire anche determinati costi d'investimento. Il sostegno copre anche le spese di viaggio, soggiorno e diaria dei partecipanti, nonché il costo di sostituzione degli agricoltori. Tutte le spese di cui al presente paragrafo sono pagate al beneficiario. 12

Misura 2 - Servizi di consulenza, di sostituzione e di assistenza alla gestione delle aziende agricole Il sostegno è concesso allo scopo di: a) aiutare gli agricoltori, i giovani agricoltori, i silvicoltori, altri gestori del territorio e le PMI insediate nelle zone rurali ad avvalersi di servizi di consulenza per migliorare le prestazioni economiche e ambientali, il rispetto del clima e la resilienza climatica della loro azienda agricola, impresa e/o investimento; b) promuovere l'avviamento di servizi di consulenza aziendale, di sostituzione e di assistenza alla gestione delle aziende agricole, nonché di servizi di consulenza forestale; c) promuovere la formazione dei consulenti. All interno dell allegato 1 sono elencati gli ambiti obbligatori di consulenza della misura 2 individuati dall articolo 15 del Reg. (UE) 1305/2013. Misura 4 - Investimenti in immobilizzazioni materiali Il sostegno è destinato a favorire la realizzazione di investimenti materiali e/o immateriali che migliorino le prestazioni e la sostenibilità globali dell'azienda agricola. Il sostegno è concesso agli agricoltori o alle associazioni di agricoltori. La misura, attraverso l'attivazione di tutte e quattro le sottomisure contemplate dall'articolo 17 del regolamento (UE) n. 1305/2013, sostiene investimenti materiali che concorrono ai seguenti fini: migliorare le prestazioni economiche e ambientali delle aziende agricole e delle imprese rurali, attraverso la sottomisura 4.1 (Sostegno a investimenti nelle aziende agricole); rendere più efficiente il settore della trasformazione e della commercializzazione dei prodotti agricoli, attraverso la sottomisura 4.2 (Sostegno a investimenti a favore della trasformazione/commercializzazione e/o dello sviluppo dei prodotti agricoli); realizzare l'infrastruttura necessaria allo sviluppo dell'agricoltura e della silvicoltura, attraverso la sottomisura 4.3 (Sostegno a investimenti nell'infrastruttura necessaria allo sviluppo, all'ammodernamento e all'adeguamento dell'agricoltura e della silvicoltura); 13

sostenere gli investimenti non remunerativi necessari per conseguire gli obiettivi ambientali, attraverso la sottomisura 4.4 (Sostegno a investimenti non produttivi connessi all'adempimento degli obiettivi agroclimatico-ambientali. Misura 16 - Cooperazione Il sostegno fornito da questa misura è concesso al fine di incentivare ogni forma di cooperazione tra almeno due soggetti (tra l altro) per lo sviluppo di progetti pilota e lo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie nel settore agroalimentare e in quello forestale. Sono sovvenzionabili nell'ambito della presente misura il costo degli studi sulla zona interessata, studi di fattibilità, stesura di piani aziendali, di piani di gestione forestale; il costo dell'animazione della zona interessata al fine di rendere fattibile un progetto territoriale collettivo o un progetto che sarà attuato da un gruppo operativo PEI in materia di produttività e sostenibilità dell'agricoltura; i costi di esercizio della cooperazione; i costi diretti di specifici progetti legati all'attuazione di un piano aziendale, di un piano ambientale, di un piano di gestione forestale o di un documento equivalente, di una strategia di sviluppo locale; i costi delle attività promozionali. 14

4. Allegato 1: ambiti obbligatori di consulenza Misura 2 In base a quanto previsto dall articolo 15 del Reg. (UE) 1305/2013, i contenuti della consulenza saranno collegati alle priorità e alle focus area del Programma attivate e riguarderanno almeno uno dei seguenti ambiti: gli obblighi a livello aziendale derivanti dai criteri di gestione obbligatori e/o dalle buone condizioni agronomiche e ambientali di cui al titolo VI, capo I, del regolamento (UE) n. 1306/2013; le pratiche agricole benefiche per il clima e l'ambiente di cui al titolo III, capo 3, del regolamento (UE) n. 1307/2013 e il mantenimento della superficie agricola di cui all'articolo 4, paragrafo 1, lettera c), dello stesso regolamento (UE) n. 1307/2013; la realizzazione di interventi finanziati dal programma volti all'ammodernamento dell'azienda, al perseguimento della competitività, all'integrazione di filiera, all'innovazione, all'orientamento al mercato nonché alla promozione dell imprenditorialità; il rispetto e l adozione dei requisiti definiti dallo Stato, per attuare l'articolo 11, paragrafo 3 della direttiva quadro sulle acque; il rispetto e l adozione dei requisiti definiti dallo Stato per attuare l'articolo 55 del regolamento (CE) n. 1107/2009, in particolare il rispetto dei principi generali della difesa integrata di cui all'articolo 14 della direttiva 2009/128/CE; il rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro o le norme di sicurezza connesse all'azienda agricola; l assistenza specifica per agricoltori che si insediano per la prima volta; la mitigazione dei cambiamenti climatici e il relativo adattamento, la biodiversità e la protezione delle acque di cui all'allegato I del regolamento (UE) n. 1307/2013; l analisi economica aziendale, come presupposto anche per le aziende di piccole e medie dimensioni per affrontare le sfide dell innovazione; 15

gli aspetti inerenti alle prestazioni economiche e ambientali dell'azienda agricola, compresi gli aspetti relativi alla competitività, alla promozione delle conversioni aziendali ed alla diversificazione dell attività economica, allo sviluppo sostenibile ed alla trasformazione e commercializzazione dei prodotti; lo sviluppo di filiere corte; l'agricoltura biologica, a partire dai requisiti minimi indicati all'articolo 29, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 1305/2013; gli aspetti sanitari delle pratiche zootecniche; i requisiti minimi previsti dalla normativa nazionale, indicati all'articolo 28 (pagamenti agroclimatico-ambientali), paragrafo 3 del Reg. 1305/2013. 16

RETE RURALE NAZIONALE Autorità di gestione Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali Via XX Settembre, 20 Roma www.reterurale.it reterurale@politicheagricole.it @reterurale www.facebook.com/reterurale Pubblicazione realizzata con il contributo del Feasr (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale) nell ambito delle attività previste dal Programma Rete Rurale Nazionale 2014-2020