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Securiligne manuale di montaggio CONFORME ALLA NORMA EN 795 CLASSE D

Indice 1. INTRODUZIONE pag. 3 1.1 DAL PROGETTISTA ALL UTILIZZATORE pag. 3 2. INFORMAZIONI TECNICHE pag. 4 2.1 DESCRIZIONE PRODOTTO pag. 4 2.2 SCHEMA FUNZIONALE pag. 5 2.3 COMPOSIZIONE DA FISSARE pag. 5 2.4 COMPOSIZIONE DA SALDARE pag. 5 2.5 DESCRIZIONE COMPONENTI pag. 6 3. MONTAGGIO pag. 14 3.1 RACCOMANDAZIONI pag. 14 3.2 MONTATORI pag. 14 3.3 KIT DI MONTAGGIO pag. 14 3.4 MOVIMENTAZIONE E STOCCAGGIO pag. 14 3.5 FASI pag. 14 3.5.1 MONTAGGIO PIASTRE pag. 15 3.5.2 FISSAGGIO BINARIO pag. 16 3.5.3 INSERIMENTO NAVETTA pag. 17 3.5.4 INSTALLAZIONE FERMI pag. 18 3.5.5 PIOMBATURA LINEA pag. 18 3.5.6 INSTALLAZIONE CARTELLO pag. 18 4. GARANZIE pag. 19 4.1 DURATA pag. 19 4.2 ESCLUSIONE pag. 19 4.3 LIMITAZIONI pag. 19 4.4 RESPONSABILITÀ pag. 20 4.5 RINNOVO pag. 20 4.6 VERIFICA E MANUTENZIONE pag. 20 4.7 FORO COMPETENTE pag. 20 5. RIFERIMENTI pag. 21 5.1 MANUALI pag. 21 5.2 NORMATIVE pag. 21 5.2.1 NORME TECNICHE pag. 21 5.2.2 NORMATIVE NAZIONALI pag. 22 5.2.3 NORMATIVE LOCALI pag. 22 5.3 SITI INTERNET pag. 22 2

manuale di montaggio 1. Introduzione Nei lavori svolti in luoghi ove esiste pericolo di caduta, al fi ne di consentire all operatore che deve eseguire le operazioni di manutenzione di muoversi agevolmente lungo l area di lavoro, va installato un protezione contro le cadute dall alto sicuro ed ergonomico, cioè di comodo utilizzo per l operatore. Il sistema in questione deve essere previsto nell Elaborato Tecnico della Copertura (ETC) che viene redatto dal Coordinatore della Sicurezza in fase di Progettazione (CSP), in accordo col progettista, ed è integrante sia del progetto sia del fascicolo tecnico dell opera. L ETC è quindi composto da diversi documenti, spettanti a differenti soggetti, in particolare: COORDINATORE/TECNICO: elaborati grafici con evidenziati i percorsi e gli accessi alla copertura, relazione tecnica con le soluzioni progettuali adottate, relazione di calcolo per supporti e fi ssaggi alla struttura. PRODUTTORE: certificazione del prodotto, manuale d installazione, di utilizzo e manutenzione. INSTALLATORE: dichiarazione di conformità delle opere eseguite. 1.1 Dal progettista all utilizzatore Nel rispetto dei punti indicati in precedenza, l obiettivo di SOMAIN Italia è quello di creare un filo diretto tra il progettista della linea vita e l utilizzatore finale, passando dal produttore e dall installatore, grazie alla seguente catena di passaggi: Studio della linea tramite software con interfaccia grafica di immediata comprensione e restituzione degli elementi costituenti la linea vita (in alternativa all appoggio al nostro ufficio tecnico). Fornitura degli elementi previsti per l intero sistema direttamente da SOMAIN Italia o dalla catena di rivenditori autorizzati. Installazione con facili procedure secondo il Manuale di Montaggio ad opera di installatori formati da SOMAIN Italia (oggetto del presente documento). Utilizzo della linea secondo il Manuale di Utilizzo. Rispetto della manutenzione prevista dal Manuale di Manutenzione. 3

2. Informazioni tecniche 2.1 Descrizione prodotto L impianto a rotaia SECURILIGNE è conforme alla norma UNI EN 795 classe D che comprende i dispositivi di ancoraggio che utilizzano rotaie di ancoraggio rigide orizzontali. È considerato un sistema rigido e consente la riduzione del tirante d aria in quanto non si ha la freccia dell impianto. È disponibile nella versione in alluminio o in acciaio inox a seconda dell ambiente in cui viene installato e del fi ssaggio possibile. La rotaia può essere fissata a soffitto, a muro o a pavimento, con apposite piastre direttamente sulla struttura in conglomerato cementizio armato o acciaio mediante saldatura su tubolare in acciaio. Nel primo caso il fissaggio è ogni metro ed è possibile utilizzare sia il binario in acciaio inox che in alluminio, nel secondo possono essere ricoperte luci maggiori con la possibilità di usare solo il binario in acciaio inox. Le strutture ricettive di questi impianti devono essere in grado di sopportare tali carichi e tale resistenza deve essere garantita in fase progettuale o con verifiche direttamente sul posto. Questo tipo di impianto è certifi cato per l utilizzo contemporaneo da parte di 2 operatori nella stessa campata fino ad un massimo di 4 totali (è possibile su richiesta aumentare il numero di utenti). L utilizzo dell impianto avviene con apposita navetta che, tramite cuscinetti a sfera, scorre sulla rotaia e l operatore che utilizza questo sistema deve indossare un imbracatura conforme alla norma UNI EN 361 e un dispositivo di tipo retrattile secondo la norma UNI EN 360, se l impianto è montato a soffitto, o un cordino conforme alla UNI EN 354 munito di assorbitore di energia secondo la UNI EN 355, se l impianto è montato a pavimento. L aggancio dell operatore alla navetta prima menzionata avviene con un connettore conforme alla norma UNI EN 362. Questo impianto è di tipo indeformabile e può essere utilizzato per l eventuale recupero dell operatore in caso di caduta da effettuare entro 20/25 minuti per evitare danni gravi permanenti, con apposito kit di recupero conforme alla norma UNI EN 341. Tutti i componenti possono essere verniciati del colore RAL desiderato. La linea vita in questione è stata testata con prove sia statiche sia dinamiche dall Ente Certificatore Norisko, abilitato secondo normativa UNI EN 364 e gli elementi utilizzati di volta in volta sono conformi a quelli testati. Segue una descrizione dettagliata del sistema. 4

manuale di montaggio 2.2 Schema funzionale binario ART. R01 (acciaio inox) o ART. R06 (alluminio) piastre di fi ssaggio intermedie ART. R04 piastre di giunzione ART. R03 navetta ART. R10 (a soffi tto) o ART. R12 (a muro o a pavimento) 2 fermi per navetta ART. R14 o ART. R02 1 cartello obbligatorio ART. A0 in prossimità di ogni accesso 1 piombino identifi catore ART. C35 2.3 Composizione da fissare 2.4 Composizione da saldare binario ART. R01 (acciaio inox) tubolare di supporto in acciaio inox con relativi fissaggi (contattare Ufficio Tecnico SOMAIN Italia) navetta ART. R10 (a soffi tto) o ART. R12 (a muro o a pavimento) 2 fermi per navetta ART. R14 o ART. R02 1 cartello obbligatorio ART. A0 in prossimità di ogni accesso 1 piombino identifi catore ART. C35 5

2.5 Descrizione componenti Binario in acciaio inox ART. R01 È l elemento fondamentale dell impianto e deve essere fi ssato sulla struttura principale o direttamente o con tubolare ad integrazione per coprire luci lunghe. Materiale: Geometria: Peso netto: Fissaggio: acciaio inox AISI 304L (vedi fi gura) verghe da 3 m (dove possibile anche da 6 m) 5,75 Kg/m con 2 clip fi ssate ad apposite piastre ogni metro con saldatura continua da entrambi i lati con tubolare ad integrazione in acciaio inox Binario in alluminio ART. R06 È l elemento fondamentale dell impianto e deve essere fi ssato sulla struttura principale. Materiale: alluminio Al-Mg TS HB 70 Geometria: (vedi fi gura) verghe da 3 m (dove possibile anche da 6 m) Peso netto: 1,90 Kg/m Fissaggio: con 2 clip fi ssate ad apposite piastre ogni metro 6

manuale di montaggio Piastre di fi ssaggio intermedie ART. R04 Le piastre di fi ssaggio intermedie sono impiegate per effettuare il fi ssaggio della rotaia sulla struttura ricettiva e sono appositamente studiate, testate e certifi cate con l intero impianto. Materiale: Geometria: Peso netto: Fissaggio: Dotazione: acciaio inox AISI 304L (vedi fi gura) 1,18 Kg ogni metro su supporto metallico con 2 clip di fissaggio se compatibili con i fori esistenti (vedi successivamente) ammorsando le ali della putrella esistente su supporto in conglomerato cementizio armato con 2 barre M12 e resina epossidica bicomponente 2 fori 10 fi lettati + 2 clip per il fissaggio del binario 2 fori 13 per il fi ssaggio alla struttura Piastre di giunzione ART. R03 Le piastre di giunzione intermedie sono impiegate per effettuare il fi ssaggio della rotaia sulla struttura ricettiva in corrispondenza della giunzione tra due verghe del binario e sono appositamente studiate, testate e certifi cate con l intero impianto. Materiale: Geometria: Peso netto: Fissaggio: Dotazione: acciaio inox AISI 304L (vedi fi gura) 2,40 Kg ogni giunzione su supporto metallico con 2 clip di fissaggio se compatibili con i fori esistenti (vedi successivamente) ammorsando le ali della putrella esistente su supporto in conglomerato cementizio armato con 2 barre M12 e resina epossidica bicomponente 4 fori 10 fi lettati + 4 clip per il fissaggio del binario 4 fori 13 per il fi ssaggio alla struttura 7

CLIP DI FISSAGGIO Le clip di fi ssaggio servono per fi ssare il binario alla piastra intermedia o di giunzione. Materiale: Geometria: Peso netto: Fissaggio: Dotazione: acciaio inox AISI 304L (vedi fi gura) 0,10 Kg su supporto metallico con vite M10 a testa svasata (vedi successivamente) i fori per l inserimento dei fissaggi M10 a testa svasata sono filettati Vite M10 a testa svasata La vite M10 a testa svasata serve per ancorare le clip alle piastre intermedie o di giunzione. Composizione: vite 10 x 25 Materiale: acciaio A2-70 Serraggio: 40 Nm 8

manuale di montaggio Barre M12 Le barre M12 servono per fissare, con l ausilio della resina epossidica bicomponente, le piastre di giunzione e intermedie direttamente sulla struttura in conglomerato cementizio armato. Composizione: barra 12 x 160 + rondella grover + dado il numero varia a seconda della geometria dell elemento da fissare Materiale: acciaio A4-70 Serraggio: 70 Nm Resina epossidica bicomponente ART. SRV300 La resina epossidica bicomponente ad alte prestazioni e rapido indurimento è utilizzata nell inserimento di barre fi lettate direttamente nella struttura. Per i dati tecnici e la modalità di utilizzo consultare la scheda tecnica del prodotto. Composizione: Contenuto: Peso: epossiacrilato/vinilestere senza stirene 300 ml a cartuccia 0,58 Kg a cartuccia 9

Navetta a soffi tto ART. R10 La navetta a soffi tto scorre lungo il binario tramite i cuscinetti a sfera e consente l aggancio dell operatore, con dispositivo retrattile, tramite il gancio ad anello. L inserimento avviene da un lato dell impianto prima di posizionare il fermo. Il dispositivo è l elemento fondamentale per l utilizzo dell impianto a rotaia. Composizione: Geometria: Peso: carcassa in acciaio inox AISI 304L lucidato o verniciato con 4 cuscinetti a sfera (vedi fi gura) 0,72 Kg Navetta a muro o a pavimento ART. R12 La navetta a muro o a pavimento scorre lungo il binario tramite i cuscinetti a sfera e consente l aggancio dell operatore, con cordino dotato di assorbitore di energia, tramite il gancio ad anello. L inserimento avviene da un lato dell impianto prima di posizionare il fermo. Il dispositivo è l elemento fondamentale per l utilizzo dell impianto a rotaia. Composizione: Geometria: Peso: carcassa in acciaio inox AISI 304L verniciato con 4 cuscinetti a sfera (vedi fi gura) 0,76 Kg 10

manuale di montaggio Fermi per navetta ART. R02 I fermi per la navetta vengono posizionati ai due estremi dell impianto e servono ad impedire che la navetta fuoriesca dalla sede del binario. Installazione: Materiale: Geometria: Peso: Dotazione: Fissaggio: all estremità di ogni impianto acciaio inox AISI 304L (vedi fi gura) 0,59 Kg foro 12 fi lettato per inserimento vite M12 a testa esagonale + 4 clip per il fissaggio con vite M12 a testa esagonale Vite M12 a testa esagonale La vite M12 a testa e esagonale serve per ancorare il fermo della navetta al binario. Geometria: vite 12 x 40 testa esagonale Materiale: acciaio A2-70 11

Fermi per navetta ART. R14 I fermi per la navetta vengono posizionati ai due estremi dell impianto e servono ad impedire che la navetta fuoriesca dalla sede del binario. Installazione: all estremità di ogni impianto Materiale: alluminio Geometria: 35 x 40 x 10 Peso: 0,59 Kg Dotazione: 2 fori 7 Fissaggio: con 2 viti M6 a testa cilindrica Vite M6 a testa cilindrica La vite M6 a testa cilindrica serve per ancorare il fermo della navetta al binario. Geometria: vite 12 x 40 testa cilindrica Materiale: acciaio A2-70 12

manuale di montaggio Cartello ART. A0 Il cartello deve essere affi sso obbligatoriamente ad ogni accesso alla zona messa in sicurezza. Materiale: Installazione: Contenuto: PVC ad ogni accesso tipo di linea, numero di serie, numero massimo di operatori che possono utilizzare la linea vita in contemporanea su ogni singola tratta, data entrata in servizio della linea vita, l obbligo di indossare un dispositivo di protezione individuale (DPI) di 3 categoria, il nome del costruttore, il nome del distributore, il nome del rivenditore, il nome dell installatore Piombino identifi catore ART. C35 Il piombino identifi catore è unico per ogni linea vita e deve essere posizionato all estremità della stessa. La numerazione è la stessa riportata sul cartello descritto in precedenza e nella certifi cazione che accompagna l impianto. Installazione: Contenuto: all estremità di ogni linea numero di serie 13

3. Montaggio 3.1 Raccomandazioni Prima del montaggio si consiglia un sopralluogo in cantiere per verificare la reale situazione della sede su cui va montato limpianto e per controllare la rispondenza con l elaborato planimetrico che si ha a disposizione. Il montaggio deve avvenire nel rispetto delle misure di prevenzione degli infortuni secondo quanto previsto dal D.lgs 81/2008 - Testo unico in materia di Sicurezza e di quanto indicato dalla norma di riferimento UNI EN 795. 3.2 Montatori Il montaggio dell impianto SECURILIGNE auspica la formazione dei posatori da parte di un tecnico interno per mettere in pratica le corrette metodologie di montaggio. I montatori affiliati ai partner di SOMAIN Italia hanno l obbligo di redigere il proprio Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) dal quale si evincono i rischi legati al montaggio della linea vita e le contromisure adottate per ridurre la probabilità che questi si verifi chino. 3.3 Kit di Montaggio Le principali attrezzature da lavoro per realizzare un corretto montaggio sono: kit per fori: trapano a rotopercussione, scovolino, soffiatore, pistola per resina saldatrice (eventuale) chiave dinamometrica per serrare i dadi sulle barre filettate utensili a mano (pinza, chiavi varie) 3.4 Movimentazione e stoccaggio Si raccomanda, durante la movimentazione e lo stoccaggio di tutti i componenti la linea vita, di prestare la massima attenzione per evitare di creare problemi di corrosione. Tutti i componenti sono sotto i 25 Kg, peso massimo consentito per la movimentazione manuale dei carichi da parte di un singolo operatore. Quando il peso dei componenti, specie di supporti speciali, supera tale valore, è necessario provvedere alla movimentazione con due operatori o con gru. Tali operazioni sono anch esse parte integrante del DVR. 3.5 Fasi Le fasi descritte in questo capitolo sono valide per il montaggio della pura linea nella posizione desiderata e devono essere svolte in completa sicurezza, rispettando quindi le indicazioni contenute nel Piano Operativo di Sicurezza (POS) redatto dall installatore, in conformità al Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC) redatto dal Coordinatore della Sicurezza in fase di Progettazione (CSP) o dal Coordinatore della Sicurezza in fase d Esecuzione (CSE) qualora queste due fi gure siano presenti. Se la zona non è in completa sicurezza, è obbligatorio iniziare con l installazione dei punti di ancoraggio singoli per effettuare la risalita nella zona desiderata o utilizzare una linea vita temporanea. Dalle fasi di installazione di questa linea s intendono escluse tutte quelle operazioni che servono per preparare la zona di lavoro o per accedere alla stessa. 14

manuale di montaggio 3.5.1 Montaggio piastre N.B.: Se il binario da installare è in acciaio inox art.r01 così come la struttura ricettiva e c è la possibilità dell installazione diretta con saldatura e passare alla consultazione al punto successivo. Le piastre da fi ssare sono quelle intermedie (ART. R04) e di giunzione (ART. R03) che possono essere fi ssate direttamente alla struttura in conglomerato cementizio armato, con barre filettate in acciaio inox e resina epossidica bicomponente, o su struttura in acciaio, con clip. FISSAGGIO SU CONGLOMERATO CEMENTIZIO ARMATO (C.C.A.) per ogni barra fi lettata praticare sull elemento in c.a. un foro 14 di 8-10 cm con trapano a rotopercussione pulire lo stesso con apposito scovolino, facendolo roteare, e successivamente con pompetta manuale in modo da eliminare i residui di polvere dalle pareti del foro (ripetere l operazione più di una volta) inserire la resina epossidica bicomponente dal basso del foro verso l alto, lentamente, per evitane la formazione di bolle d aria inserire la barra fi lettata M12 praticando la rotazione della stessa dopo l indurimento della resina, che varia a seconda della temperatura di applicazione, posizionare le piastre ART. R03 e/o ART. R04 inserire la rondella grover e il dado sulla barra fi lettata serrare il dado applicando una coppia di 70 Nm FISSAGGIO SU ACCIAIO CON CLIP (per ogni clip) posizionare la piastra nella posizione voluta a contatto con la struttura in acciaio appoggiare le clip sull ala inferiore della putrella in acciaio in corrispondenza dei fori disponibili per il fi ssaggio della piastra inserire la vite M10 a testa svasata dall alto verso il basso inserire la rondella e il dado e serrare con una coppia di 40 Nm 15

3.5.2 Fissaggio binario FISSAGGIO ALLE PIASTRE (per ogni clip) Dopo l istallazione delle piastre si procede con il fissaggio del binario in acciaio inox (ART. R01) o in alluminio (ART. R06) con le apposite clip di cui sono già dotate le piastre: far scorrere il binario tra le clip di destra e quelle di sinistra di tutte le piastre installate in modo da allinearlo alla geometria voluta verifi cando la complanarità di tutto il suo sviluppo serrare le viti M10 a testa svasata di tutte le clip con una coppia di 40 Nm FISSAGGIO DIRETTO SU STRUTTURA IN ACCIAIO Se il binario da installare è in acciaio inox (ART. R01) così come la struttura ricettiva c è la possibilità dell installazione diretta senza l ausilio delle piastre viste in precedenza e si procede come segue: pulire con cura la struttura in acciaio eliminando eventuali residui di ruggine e di vernice procedere alla saldatura del binario alla struttura con saldatura di cat. I e con gola 7 mm lungo tutto il bordo laterale dell ala superiore del binario 16

manuale di montaggio 3.5.3 Inserimento navetta Dopo l installazione del binario si procede con l inserimento della navetta a soffitto (ART. R10) o a muro o a pavimento (ART. R12) da un estremità della linea, come segue: inserire la navetta sul binario farla scorrere verifi cando che non ci siano intoppi nel movimento in caso di diffi cile scorrimento verifi care la complanarità del binario piuttosto che un difetto della navetta e se il problema rimane oliare la navetta o il binario N.B.: l installazione della navetta serve solo per verificare la planarità dell installazione ed eliminare eventualmente ostacoli nello scorrimento futuro della stessa. Infatti è considerata un DPI e pertanto sarebbe bene non lasciarla montata sull impianto ma conservata con cura e fornita agli operatori che si apprestano ad utilizzare l impianto. 17

3.5.4 Installazione fermi Alle due estremità dell impianto vanno installati i fermi di fine corsa (ART. R02 o ART. R14) per evitare che una volta inserita la navetta questa possa uscire dalla sede, procedendo come segue: FISSAGGIO ART. R14: posizionare i fermi, sull ala in cui scorre la navetta, in prossimità delle due estremità del binario forare l ala del binario con 2 fori 7 fi ssare gli elementi con 2 viti e serrare le stesse fi no a fi ne corsa FISSAGGIO ART. R02: posizionare i fermi, sull ala in cui scorre la navetta, in prossimità delle due estremità del binario inserire la vite M12 a testa esagonale nel foro di fi ssaggio del fermo serrare la stessa fi no a fi ne corsa 3.5.5 Piombatura linea La piombatura della linea consiste nel posizionare il piombino identificativo (ART. C35) nel modo seguente: inserire il piombino identifi catore nel fermo per la navetta 3.5.6 Installazione cartello La chiusura dell installazione si completa con il montaggio del cartello (ART. A0), obbligatorio in corrispondenza di ogni accesso, riportante le informazioni descritte in precedenza. 18

manuale di montaggio 4. Garanzie 4.1 Durata È accordata una garanzia di 10 anni, dalla data della bolla di consegna, su tutti i pezzi in acciaio inox o in alluminio che costituiscono i nostri impianti a rotaia SECURILIGNE. 4.2 Esclusione La garanzia sarà accordata solamente se: il binario per gli impianti SECURILIGNE è stato fornito da SOMAIN Securité il materiale fornito è stato interamente pagato il materiale è stato posato e utilizzato in conformità alle istruzioni di montaggio e alle istruzioni tecniche di SOMAIN Italia La garanzia non sarà accordata nel caso in cui: i nostri prodotti siano in acciaio galvanizzato o zincato i nostri prodotti di sicurezza comprendano pezzi o accessori di provenienza esterna: in questo caso la garanzia accordata sarà quella del fornitore di suddetti pezzi La garanzia è esclusa quando il vizio risulta causato: da un intervento o una modifica effettuati all impianto originale senza autorizzazione scritta del costruttore/distributore da un utilizzazione anomala e non conforme alla destinazione dell attrezzatura da un installazione difettosa non conforme ai disegni o alle regole dell arte dalla mancata comunicazione da parte del cliente di speciali condizioni (inquinamento, temperatura, numero di utenti, ecc.) di utilizzo dell attrezzatura dalla sottostima della resistenza del supporto che genera la distruzione o la non conformità delle nostre attrezzature dall aggiunta ai nostri sistemi di pezzi prodotti dall acquirente o di altra provenienza rispetto a SOMAIN Sécurité. Tutti i nostri impianti devono essere di provenienza Somain o fabbricate con il nostro consenso, sulla base dei nostri progetti da un evento di forza maggiore o qualsiasi evento al di fuori del controllo del venditore come guerre, fulmini, ecc. 4.3 Limitazioni In tutti i casi la nostra garanzia si limita alla sostituzione o alla riparazione degli elementi o delle attrezzature riconosciute formalmente difettose dal nostro servizio tecnico. Se la riparazione è affi data a terzi, essa potrà essere effettuata solamente previa accettazione da parte di SOMAIN Sécurité del preventivo di riparazione. Tutte le restituzioni di attrezzature dovranno avvenire con il consenso di SOMAIN Sécurité. La garanzia si applica solamente agli elementi resi e non copre perciò le spese di rimozione e re-installazione dell attrezzatura nel gruppo in cui è integrata. La riparazione, la sostituzione o la modifica dei pezzi o delle attrezzature durante il periodo di garanzia può determinare l estensione della garanzia stessa. 19

4.4 Responsabilità SOMAIN Sécurité sarà responsabile, alle condizioni del diritto comune, relativamente ai danni materiali cagionati dalla sua attrezzatura o dal suo personale. Le riparazioni dei danni materiali imputabili al venditore sono espressamente limitate a una somma che non eccederà il valore dell attrezzatura coinvolta, oggetto dell ordine. Per espressa convenzione, il venditore e il cliente rinunciano reciprocamente a richiedere la riparazione dei danni indiretti e immateriali di qualsiasi natura, quali perdite d esercizio, mancato guadagno, spese di ritardo, sollecito, rimozione e re-installazione dell attrezzatura, perdita di contratti futuri, ecc. 4.5 Rinnovo La presente garanzia di 10 anni potrà essere rinnovata su richiesta del cliente, dopo un sopralluogo tecnico effettuato a titolo oneroso dai nostri servizi sulle attrezzature installate. 4.6 Verifica e manutenzione Per quanto possibile, prima di ogni impiego, procedere a un esame visivo dei componenti della linea vita. In caso di dubbio, fare effettuare un controllo dalla società installatrice, da un ente di controllo o da una persona addetta alla manutenzione, abilitata e competente per tale tipo di intervento. L impianto a rotaia SECURILIGNE non necessita di manutenzione, ma di un ispezione visiva annuale delle piombature atte a garantire l integrità del sistema da parte di una persona diversa dall utilizzatore. Qualora lo si ritenga necessario esiste la possibilità di effettuare tale ispezione da parte di nostra persona abilitata e competente per tale tipo di intervento. In caso di una caduta l impianto deve essere oggetto di manutenzione obbligatoria da parte di persona abilitata e competente, diversa dagli utilizzatori del dispositivo. 4.7 Foro competente La legge applicabile è quella italiana e il Foro competente è quello di Bergamo (Italia) e avrà giurisdizione esclusiva su eventuali controversie derivanti da, o comunque connesse, con i prodotti oggetto del presente manuale. 20

manuale di montaggio 5. Riferimenti 5.1 Manuali 5.2 Normative 5.2.1 Norme tecniche Manuale di Utilizzo Manuale di Manutenzione UNI EN 341:1993 Dispositivi di protezione individuale (DPI) contro le cadute dall alto - Dispositivi di discesa (recepimento della norma europea EN 341:1992) UNI EN 353-1:2003 DPI contro le cadute dall alto - Dispositivi anticaduta tipo guidato comprendenti linea di ancoraggio rigida (recepimento della norma europea EN 353-1:2002) UNI EN 353-2:2003 DPI contro le cadute dall alto - Dispositivi anticaduta tipo guidato comprendenti linea di ancoraggio fl essibile (recepimento della norma europea EN 353-2:2002) UNI EN 354:2003 DPI contro le cadute dall alto - Cordini (recepimento della norma europea EN 354:2002) UNI EN 355:2003 DPI contro le cadute dall alto - Assorbitori di energia (recepimento della norma europea EN 355:2002) UNI EN 360:2003 DPI contro le cadute dall alto - Dispositivi anticaduta di tipo retrattile (recepimento della norma europea EN 360:2002) UNI EN 361:2003 DPI contro le cadute dall alto - Imbracature per il corpo (recepimento della norma europea EN 361:2002) UNI EN 362:2005 DPI contro le cadute dall alto - Connettori (recepimento della norma europea EN 362:2004) UNI EN 363:2008 DPI contro le cadute dall alto - Sistemi individuali per la protezione contro le cadute (recepimento della norma europea EN 363:2008) UNI EN 364:1993 DPI contro le cadute dall alto - Metodi di prova (recepimento della norma europea EN 364:1992) 21

UNI EN 365:2005 DPI contro le cadute dall alto - Requisiti generali per le istruzioni per l uso, la marcatura, l ispezione periodica, la riparazione, la marcatura e l imballaggio (recepimento della norma europea EN 365:2004) UNI EN 795:2002 Protezione contro le cadute dall alto - Dispositivi di ancoraggio - Requisiti e prove (recepimento della norma europea EN 795:1996 e aggiornamento A1:2000) 5.2.2 Normative nazionali D.LGS. 81/2008 e successive modifiche e integrazioni Testo unico in materia di Sicurezza 5.2.3 Normative locali CIRC. 4/SAN/2004 della Regione Lombardia Aggiornamento del Titolo III del Regolamento Locale d Igiene, recepimento dell integrazione al Titolo III del R.L.I. redatto dall ASL di Bergamo D.P.G.R. N.62 DEL 23.11.2005 della Regione Toscana Regolamento di attuazione dell art.82, comma 16 della L.R. n.1 del 03.01.2005 relativa alle istruzioni tecniche sulle misure preventive e protettive per l accesso, il transito e l esecuzione dei lavori in quota in condizioni di sicurezza CIRC. N.191 DEL 20.03.2006 della Regione Toscana Indicazioni per l applicazione del D.P.G.R. n.62 del 23.11.2005 LINEE GUIDA DELL APRILE 2007 della Regione Veneto Istruzioni tecniche sulle misure preventive e protettive per l accesso, il transito e l esecuzione dei lavori in quota in condizioni di sicurezza 5.3 Siti Internet www.somain-securite.com Sito uffi ciale della Casa produttrice francese www.somainitalia.it Sito uffi ciale della Casa importatrice esclusivista per l Italia www.uni.com Sito dell Ente nazionale italiano di unifi cazione 22

manuale di montaggio linee vita Stralcio normativa D.Lgs. 81/08 e S.m.i.: lavori in quota Capo II Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni e nei lavori in quota SEZIONE I - CAMPO DI APPLICAZIONE Art. 105. Attività soggette 1. Le norme del presente capo si applicano alle attività che, da chiunque esercitate e alle quali siano addetti lavoratori subordinati o autonomi, concernono la esecuzione dei lavori di costruzione, manutenzione, riparazione, demolizione, conservazione, risanamento, ristrutturazione o equipaggiamento, la trasformazione, il rinnovamento o lo smantellamento di opere fi sse, permanenti o temporanee, in muratura, in cemento armato, in metallo, in legno o in altri materiali, comprese le linee e gli impianti elettrici, le opere stradali, ferroviarie, idrauliche, marittime, idroelettriche, di bonifi ca, sistemazione forestale e di sterro. Costituiscono, inoltre, lavori di costruzione edile o di ingegneria civile gli scavi, ed il montaggio e lo smontaggio di elementi prefabbricati utilizzati per la realizzazione di lavori edili o di ingegneria civile. Le norme del presente capo si applicano ai lavori in quota di cui al presente capo e ad in ogni altra attività lavorativa. [.] Art. 107. Definizioni 1. Agli effetti delle disposizioni di cui al presente capo si intende per lavoro in quota: attività lavorativa che espone il lavoratore al rischio di caduta da una quota posta ad altezza superiore a 2 m rispetto ad un piano stabile. [.] SEZIONE II - DISPOSIZIONI DI CARATTERE GENERALE Art. 111. Obblighi del datore di lavoro nell uso di attrezzature per lavori in quota 1. Il datore di lavoro, nei casi in cui i lavori temporanei in quota non possono essere eseguiti in condizioni di sicurezza e in condizioni ergonomiche adeguate a partire da un luogo adatto allo scopo, sceglie le attrezzature di lavoro più idonee a garantire e mantenere condizioni di lavoro sicure, in conformità ai seguenti criteri: a) priorità alle misure di protezione collettiva rispetto alle misure di protezione individuale; b) dimensioni delle attrezzature di lavoro confacenti alla natura dei lavori da eseguire, alle sollecitazioni prevedibili e ad una circolazione priva di rischi. [.] 5. Il datore di lavoro, in relazione al tipo di attrezzature di lavoro adottate in base ai commi precedenti, individua le misure atte a minimizzare i rischi per i lavoratori, insiti nelle attrezzature in questione, prevedendo, ove necessario, l installazione di dispositivi di protezione contro le cadute. I predetti dispositivi devono presentare una configurazione ed una resistenza tali da evitare o da arrestare le cadute da luoghi di lavoro in quota e da prevenire, per quanto possibile, eventuali lesioni dei lavoratori. I dispositivi di protezione collettiva contro le cadute possono presentare interruzioni soltanto nei punti in cui sono presenti scale a pioli o a gradini. [.] Art. 115. Sistemi di protezione contro le cadute dall alto 1. Nei lavori in quota qualora non siano state attuate misure di protezione collettiva come previsto all articolo 111, comma 1, lettera a), è necessario che i lavoratori utilizzino idonei sistemi di protezione composti da diversi elementi, non necessariamente presenti contemporaneamente, quali i seguenti: a) assorbitori di energia; b) connettori; c) dispositivo di ancoraggio; d) cordini; e) dispositivi retrattili; f) guide o linee vita fl essibili; g) guide o linee vita rigide; h) imbracature. 2. Il sistema di protezione, certifi cato per l uso specifi co, deve permettere una caduta libera non superiore a 1,5 m o, in presenza di dissipatore di energia a 4 metri. 3. Il cordino deve essere assicurato, direttamente o mediante connettore lungo una guida o linea vita, a parti stabili delle opere fisse o provvisionali. 23

24030 Brembate di Sopra (BERGAMO) - Italy tel 035 620380 fax 035 6220438 info@somainitalia.it www.somainitalia.it Securiligne rail è un sistema anticaduta su binario destinato ad equipaggiare zone coperte come ad esempio hangar, depositi e capannoni. Il binario è in acciaio inox, quindi indeformabile e garantito 10 anni, e può essere saldato direttamente alla struttura o, in presenza di ostacoli come condotte o putrelle, ad un tubo metallico sostenuto da staffe. Il carrello può essere abbinato ad un avvolgitore automatico che si blocca immediatamente in caso di caduta. Esiste anche la versione in alluminio, sempre garantita 10 anni, che può solo essere fi ssata con apposite clips. L utilizzo avviene con apposita navetta diversa per la configurazione a soffitto o a pavimento/muro.