Sussidio per l Adorazione Eucaristica Servire è Regnare

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Transcript:

Sussidio per l Adorazione Eucaristica Servire è Regnare Maggio Tempo Ordinario G.: «Un solo Signore, una sola fede, un solo Battesimo. Un solo Dio e Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, opera per mezzo di tutti ed è presente in tutti (Ef 4,6)». Facciamo nostre le parole di Paolo, riconoscendo che la chiamata di ciascuno è un dono che si riversa su tutti. In questo momento di preghiera vogliamo ricordare con affetto i quattro giovani del seminario che domenica 8 maggio saranno ordinati diaconi, affinché in ognuno di noi maturi lo spirito di responsabilità e servizio nei confronti della Chiesa locale e universale. Canto di esposizione, poi breve momento di adorazione insieme. Canto di esposizione, poi breve momento di adorazione insieme. Pane di vita nuova vero cibo dato agli uomini, nutrimento che sostiene il mondo, dono splendido di grazia. Tu sei sublime frutto di quell'albero di vita che Adamo non potè toccare: ora è in Cristo a noi donato. Pane della vita, sangue di salvezza, vero corpo, vera bevanda cibo di grazia per il mondo. Sei l'agnello immolato nel cui Sangue è la salvezza, memoriale della vera Pasqua della nuova Alleanza. Manna che nel deserto nutri il popolo in cammino, sei sostegno e forza nella prova per la Chiesa in mezzo al mondo. Pane della vita, sangue di salvezza, vero corpo, vera bevanda cibo di grazia per il mondo. Vino che ci dà gioia, che riscalda il nostro cuore, sei per noi il prezioso frutto della vigna del Signore. Dalla vite ai tralci scorre la vitale linfa che ci dona la vita divina, scorre il sangue dell amore. Pane della vita, sangue di salvezza, vero corpo, vera bevanda cibo di grazia per il mondo. 1

Primo momento: Tutta la notte Dal Vangelo secondo Luca (5,1-11) Mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca. Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: "Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca". Simone rispose: "Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti". Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell'altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare. Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: "Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore". Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: "Non temere; d'ora in poi sarai pescatore di uomini". E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono. Per riflettere La partecipazione alla missione regale di Cristo fa riscoprire in sé e negli altri quella particolare dignità della nostra vocazione, che si può definire «regalità». Questa dignità si esprime nella disponibilità a servire, secondo l'esempio di Cristo, che «non è venuto per essere servito, ma per servire». Se dunque alla luce di questo atteggiamento di Cristo si può veramente «regnare» soltanto «servendo», in pari tempo il «servire» esige una tale maturità spirituale che bisogna proprio definirlo un «regnare» [ ]. Se quindi vogliamo aver presente questa comunità del Popolo di Dio, così vasta ed estremamente differenziata, dobbiamo anzitutto vedere Cristo, che dice in un certo modo a ciascun membro di questa comunità: «Seguimi». Questa è la comunità dei discepoli, ciascuno dei quali, in modo diverso, talvolta molto cosciente e coerente, talvolta poco consapevole e molto incoerente, segue Cristo. (Giovanni Paolo II, enciclica Redemptor hominis ) 2

Salmo 136, 1-9 Laudate Dominum, Laudate Dominum, omnes, gentes. Alleluia Rendete grazie al Signore perché è buono, Rendete grazie al Dio degli dèi, Rendete grazie al Signore dei signori, Lui solo ha compiuto grandi meraviglie, Ha creato i cieli con sapienza, Ha disteso la terra sulle acque, Ha fatto le grandi luci, Il sole, per governare il giorno, La luna e le stelle, per governare la notte, Silenzio e meditazione Canto Confitemini Domino quoniam bonus! Confitemini Domino: Alleluia! 3

Secondo momento: Tu sai che ti voglio bene Scrivi per inserire testo Dalla Vangelo secondo Giovanni (21,15-19) Quand'ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: "Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?". Gli rispose: "Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene". Gli disse: "Pasci i miei agnelli". Gli disse di nuovo, per la seconda volta: "Simone, figlio di Giovanni, mi ami?". Gli rispose: "Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene". Gli disse: "Pascola le mie pecore". Gli disse per la terza volta: "Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?". Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse: "Mi vuoi bene?", e gli disse: "Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene". Gli rispose Gesù: "Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi". Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: "Seguimi". Per riflettere Una delle caratteristiche fondamentali del pastore deve essere quella di amare gli uomini che gli sono stati affidati, così come ama Cristo, al cui servizio si trova. Pasci le mie pecore, dice Cristo a Pietro, ed a me, in questo momento. Pascere vuol dire amare, e amare vuol dire anche essere pronti a soffrire. Amare significa: dare alle pecore il vero bene, il nutrimento della verità di Dio, della parola di Dio, il nutrimento della sua presenza, che egli ci dona nel Santissimo Sacramento. Cari amici in questo momento io posso dire soltanto: pregate per me, perché io impari sempre più ad amare il Signore. Pregate per me, perché io impari ad amare sempre più il suo gregge voi, la Santa Chiesa, ciascuno di voi singolarmente e voi tutti insieme. Pregate per me, perché io non fugga, per paura, davanti ai lupi. Preghiamo gli uni per gli altri, perché il Signore ci porti e noi impariamo a portarci gli uni gli altri. (Benedetto XVI, Omelia nella Messa di inizio pontificato) 4

Salmo 136, 21-26 Ubi caritas et amor, Ubi caritas Deus ibi est. Il Signore diede in eredità la loro terra, In eredità a Israele suo servo, Ubi caritas et amor, Ubi caritas Deus ibi est. Nella nostra umiliazione si è ricordato di noi, Ci ha liberati dai nostri avversari, Ubi caritas et amor, Ubi caritas Deus ibi est. Egli dà il cibo a ogni vivente, Rendete grazie al Dio del cielo, Ubi caritas et amor, Ubi caritas Deus ibi est. 5

Testimonianza di un diacono Il diacono o serve, o non serve a niente. Quando lo dissi per la prima volta, ad un amico ormai prete da alcuni anni, non ci pensai più di tanto. A qualche mese, dall anniversario della mia ordinazione diaconale invece, posso cogliere la profonda verità che è racchiusa in questa semplice battuta. Essere diacono, in questo anno, è significato prima di tutto condividere con i preti un lavoro, talvolta nascosto ed umile, per cercare di raccontare un po di vangelo con la mia vita. Non ho fatto grandi cose; forse la vita quotidiana di sempre, vissuta però nella consapevolezza che quella Parola che annuncio la domenica chiede ancora di più di essere incarnata, di diventare fraternità vissuta. Posso dire di non aver lavato piedi, ma di avere asciugato lacrime; di non avere dato cibo se non il pane della Parola. In una parola di avere servito per essere qualcuno e non correre il rischio di essere niente. (Manuel, diacono del Seminario della Diocesi di Vicenza) Silenzio e meditazione Preghiere dei fedeli Innalziamo spontaneamente al Signore la nostra preghiera. Preghiamo insieme con il ritornello: Misericordias Domini in aeternum cantabo! 6

Padre Nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo Regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione ma liberaci dal male. Canto Guardiamo a te che sei maestro e signore chinato a terra stai ci mostri che l'amore è cingersi il grembiule sapersi inginocchiare ci insegni che amare è servire. Fa che impariamo signore da te che più grande chi più sa servire chi si abbassa è chi si sa piegare perché grande è soltanto l amore. E ti vediamo poi maestro e signore che lavi i piedi a noi che siamo tue creature e cinto del grembiule che manto tuo regale ci insegni che servire è regnare. Fa che impariamo signore da te che più grande chi più sa servire chi si abbassa è chi si sa piegare perché grande è soltanto l amore. 7

Preghiera per le vocazioni Signore Gesù, dono del Padre: con l azione incessante del Tuo Spirito, Tu vivi tra noi e continui a chiamare, lungo le strade del mondo, uomini e donne alla Tua sequela, discepoli che vivano e manifestino le meraviglie della Tua dilezione senza fine. Fa che i ragazzi e le ragazze, i giovani e le giovani della nostra Chiesa, aperti all ascolto della Tua Parola, abbiano il coraggio di considerare come possibili, con il Tuo aiuto, tutte le vocazioni derivate dal Battesimo e siano pronti a rispondere, senza paure, alla chiamata che Tu rivolgi a ciascuno di loro. Fa che le nostre famiglie cristiane sappiano educare a una fede solida e a un amore senza riserve per Te, che dai senso a ogni vita. Fa che accolgano e coltivino con gratitudine, forse sofferta, eppur gioiosa, i germi di vocazione che scorgono nei loro figli. Fa che i nostri sacerdoti, i nostri religiosi e le nostre religiose siano sempre più lieti di aver donato la loro esistenza a Te e abbiano il coraggio di proporre, anche ai singoli, la via del presbiterato e della totale, esclusiva ed eterna appartenenza a Te. Fa che le nostre comunità di fede vivano e testimonino, senza compromessi, la presenza trasformante del Tuo Mistero e si impegnino a sostenere, con trepida attenzione, nel graduale consolidarsi delle libertà, chi si avvia al Sacerdozio ministeriale o alla scelta radicale per il Regno. Ti preghiamo perché il servizio della Tua Verità e della Tua Grazia sia stimato sopra ogni altra responsabilità ecclesiale. Ti preghiamo perché la Chiesa a cui apparteniamo esprima l inesauribile ricchezza del Tuo amore e l azione fantasiosa del Tuo Spirito, nella varietà di tutte le vocazioni. Canto, orazione e benedizione eucaristica Acclamazione alla reposizione Popoli tutti lodate il Signore! Esaltatelo, o genti, la verità del Signore è per sempre. Popoli tutti lodate il Signore! Benedetto sei tu, Signore, Dio dei nostri padri, degno di essere lodato e sommamente esaltato in eterno. Benedetto è il tuo nome, santo e glorioso: sommamente degno di essere lodato ed esaltato in eterno. Servizio Diocesano alle Vocazioni - a cura dell Ufficio per la Pastorale Vocazionale di Vicenza www.cdvcomo.it 8