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CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA X LEGISLATURA VIII COMMISSIONE CONSILIARE AGRICOLTURA, MONTAGNA, FORESTE E PARCHI Seduta del 25 gennaio 2017 Processo verbale n. 3/2017 Il giorno 25 gennaio 2017, alle ore 15.30, è convocata presso la sede del Consiglio regionale, a norma dell art. 31, comma 1, del Regolamento generale, la seduta della Commissione VIII, per la trattazione degli argomenti di cui all ordine del giorno allegato. Presiede la seduta il Presidente Alberto CAVALLI Assistono alla seduta la responsabile della posizione organizzativa Luisa MESSANA ed il funzionario Roberto CHIANINI, con funzioni verbalizzanti. Alle ore 15:45 il Presidente apre la seduta.

Argomento n. 1 dell o.d.g : Comunicazioni del Presidente Il Presidente CAVALLI comunica che sono pervenute presso la Segreteria e distribuite a tutti i componenti della Commissione: - le osservazioni dell Associazione Nazionali Alpini in merito al PDL n. 325 Rete escursionistica della Lombardia ; - le raccomandazioni del Consigliere Sala in merito al PDL n. 325; - le raccomandazioni dei Consiglieri Tomasi, Alloni e Carra in merito al PDL n. 325; - la bozza di parere del Presidente Cavalli per la VII Commissione in merito al PDL 325; - la richiesta di audizione da parte di Federcaccia Lombardia in merito ai PDL abbinati n. 315 e n. 318 in tema di gestione faunistico - venatoria dei cinghiali; - la lettera dell Assessore regionale all'agricoltura con la quale comunica la sua disponibilità a partecipare ad un incontro in VIII Commissione il giorno 8 febbraio in merito ai PDL abbinati n. 315 e n. 318 e la relativa conferma da parte del Presidente Cavalli; - la nota dell Assessore regionale all'agricoltura in merito all aggiornamento di alcuni atti di indirizzo (Centri di recupero fauna selvatica; legge regionale sul diritto al cibo; vigilanza ittico venatoria; pesca di frodo; Gruppi di Azione Locale; prodotti fitosanitari e biocidi); - le slide illustrative predisposte dal Consigliere Monti in merito al PAR n. 116 Linee guida per la predisposizione della proposta di ambiti territoriali ecosistemici ai sensi dell art. 3, comma 3, della l.r. 28/2016. Informa, altresì, che il Presidente del Consiglio regionale, con lettera in data odierna in corso di protocollazione, ha confermato l assegnazione in sede referente alla Commissione VII del PDL n. 325. Informa, inoltre, che partecipano alla seduta il Consigliere Roberto ANELLI in sostituzione del Vicepresidente Dario BIANCHI (Lega Nord) e il Consigliere Jari COLLA in sostituzione della Consigliera Silvia PIANI (Lega Nord), ai sensi dell articolo 27, comma 4, del Regolamento generale del Consiglio. Da ultimo il Presidente CAVALLI comunica che il Consigliere D Avolio del Gruppo PD non sarà presente all odierna seduta. Argomento n. 2 dell o.d.g Approvazione dei processi verbali n. 34 del 14 dicembre 2016 e n. 2 del 18 gennaio 2017 Ai sensi dell art. 33 del Regolamento generale si intendono approvati i processi verbali di cui sopra.

Argomento n. 3 dell o.d.g PDL N. 325 "Rete escursionistica della Lombardia" Il Presidente CAVALLI relatore, dopo aver precisato che è presente per la competente Direzione generale l Arch. F. Bargiggia, che ringrazia, dichiara in via preliminare, con riferimento alla risposta del Presidente del Consiglio regionale, R. Cattaneo, che ha confermato l assegnazione in sede referente del progetto di legge in oggetto alla Commissione VII, che lo licenzierà nella seduta di domani, 26 gennaio, di essere stato rafforzato nel suo intendimento di far sì che la Commissione VIII si esprima oggi stesso, fornendo in sede consultiva il parere alla VII Commissione. Ricorda poi di aver già letto una sua bozza di relazione e informa che dalla Commissione VII è pervenuto un testo rielaborato dalrelatore in tale sede, Consigliere A. Formenti. Asserisce poi di aver proposto a tutti i Commissari un parere articolato, su cui ancora non si è confrontato con i colleghi, ma nel quale crede di aver accolto la parte più rilevante delle varie osservazioni formulate dai medesimi. Dà quindi sintetica lettura di tale bozza di parere, il quale testualmente recita: La Commissione VIII ha istruito il PDL n. 325 nel testo formulato dal relatore in VII Commissione, Consigliere Formenti. A seguito di tale istruttoria propongo alla Commissione di esprimere parere favorevole alla VII Commissione referente in merito al PDL in oggetto con le raccomandazioni di seguito riportate. Si evidenzia la necessità di armonizzare il testo del PDL con la recente legge regionale sul turismo (l.r. 27/2015) ed in particolare con la sezione V, artt. 31, 32 e 36 nonché con la l.r. 31/2008, principalmente, ma non esclusivamente, con riferimento all art. 59, comma 5. All art. 4, comma 3, si propone di specificare che gli enti territorialmente competenti provvedono alla manutenzione ed al recupero dei percorsi nel limite delle risorse disponibili all interno del proprio bilancio ovvero utilizzando i fondi comunitari, statali e regionali che si renderanno disponibili. All art. 4, comma 3, si suggerisce di prevedere che gli enti territorialmente competenti provvedano alla manutenzione e al recupero dei percorsi attraverso convenzioni e collaborazioni, non solo con il CAI e con il collegio delle guide alpine, ma anche con l Associazione Nazionale Alpini e con le realtà territoriali che riterranno più adeguate. All art. 4, comma 5, dopo le parole in bicicletta si chiede di cassare le seguenti parole anche a pedalata assistita. La bicicletta a pedalata assistita, infatti, è un mezzo in cui all azione propulsiva del ciclista si aggiunge quella di un motore, sia a combustione interna, sia elettrico. L utilizzo, dunque, di bicicletta a pedalata assistita appare incoerente con i principi ed il testo del PDL e comunque presenta un significativo innalzamento del rischio per il camminatore e per il ciclista. All art. 6, comma 2, si propone di specificare che gli enti territorialmente competenti provvedono alla alla posa e alla manutenzione della segnaletica nel limite delle risorse disponibili all interno del proprio bilancio ovvero utilizzando i fondi comunitari, statali e regionali che si renderanno disponibili. All art. 6, comma 2, si suggerisce di prevedere che gli enti territorialmente competenti provvedano alla posa e manutenzione della segnaletica attraverso convenzioni e collaborazioni, non solo con il CAI ed il collegio delle guide alpine, ma anche con l Associazione Nazionale Alpini e con le realtà territoriali che riterranno più adeguate. All art. 7, comma 2, si raccomanda di prevedere nella composizione della Consulta per la REL la partecipazione dell Associazione nazionale alpini e di un rappresentante del Corpo nazionale del Soccorso alpino e speleologico. All art. 7, comma 2, lettera c), si propone di applicare per la designazione del rappresentante dei gestori dei rifugi nella Consulta per la REL le medesime modalità previste per il rappresentante

degli enti gestori delle aree protette designato dagli enti medesimi. Art. 9. Le sanzioni economiche non sono un deterrente efficace se non vengono associate alla possibilità del sequestro del mezzo con cui si effettua l infrazione. Per cui appare opportuno l inserimento di una disposizione che preveda il sequestro del mezzo. Fa poi alcune puntuali precisazioni, dicendo che all art. 4, comma 5, ad esempio, non ha condiviso l orientamento del Consigliere Formenti sulle biciclette a pedalata assistita, ma specificando che, in via generale, come Presidente e come relatore, ha cercato di raccogliere tutte le sollecitazioni nel merito provenienti dai Commissari. Vuole solo evidenziare che il principale contributo a questo lavoro è venuto da alcuni colleghi, di cui tuttavia talune sollecitazioni non ha accolto, in quanto da lui non condivise, come alcune di quelle provenienti dai rappresentanti del Gruppo PD, quali ad esempio quelle sull aumento delle risorse e sulla miglior definizione della rete, che è sì un tema da approfondire ma non, a suo parere, da inserire all interno del provvedimento. Così come, prosegue l oratore, non ha aderito al suggerimento del Consigliere A. Sala di coinvolgere l Associazione Nazionale Alpini nella predisposizione del catasto. Da ultimo, sollecita i Commissari ad esprimersi in merito alla sua esposizione. Il Consigliere TOMASI interviene per primo, ringraziando il Presidente Cavalli per il lavoro svolto come relatore, ma affermando, con riferimento all art. 4, comma 5, di essere personalmente favorevole all uso della bicicletta a pedalata assistita, in quanto dotata di un motore elettrico, e perciò ecologica, e di non condividere pertanto la cassazione del relativo riferimento dal provvedimento, semmai, aggiunge, il vero problema, e fonte di pericolo, può essere rappresentato dagli atleti che, pur su bicicletta tradizionale, procedono troppo veloci. Quanto al tema di cui all art. 9, l esponente si dice contrario al sequestro del mezzo, dissentendo su ciò dal Presidente Cavalli: opina piuttosto che vadano inasprite le sanzioni economiche. Si rammarica poi che non sia stata accolta la richiesta del Gruppo PD di aumentare le risorse all uopo stanziate, che sono le stesse che erano state allocate in passato, e andavano perciò, a suo parere, implementate. Fa poi un ultima considerazione sul tema dell uniformità, nella realizzazione del catasto e della segnaletica, con gli standard nazionali. Il Consigliere ALLONI, anche a nome del Gruppo PD, asserisce di ritenere superflua, all art. 6, comma 3, la dizione certificati, poiché all interno dell articolo si fa comunque riferimento alla normativa vigente in materia di sicurezza. Il Consigliere MACCABIANI condivide la proposta di parere elaborata dal Presidente Cavalli e preannuncia la presentazione di emendamenti in Aula consiliare da parte del suo Gruppo. Condivide l osservazione del Consigliere Tomasi riguardo alla bicicletta a pedalata assistita, ricordando che trattasi di un mezzo che favorisce i soggetti con difficoltà motorie. Il Consigliere L. FOSSATI condivide, invece, l osservazione del Presidente Cavalli in merito alla necessità di cassare dal testo la bicicletta a pedalata assistita. Il Consigliere LENA propone di aggiungere dopo le parole in bicicletta, anche a pedalata assistita le parole con motore ad alimentazione elettrica. Il Consigliere CARRA si dichiara favorevole al mantenimento della previsione nel testo della bicicletta a pedalata assistita. Il Consigliere ALLONI chiede di emendare la bozza di parere come segue: -eliminare la raccomandazione relativa alla bicicletta a pedalata assistita; -prevedere un incremento delle risorse finanziarie; -eliminare all art. 6, comma 3, la parola certificati ;

-evidenziare la necessità di assicurare, nella realizzazione del catasto della REL e nella progettazione della segnaletica, uniformità regionale nel rispetto degli standard già definiti a livello nazionale. Il Presidente CAVALLI, anche nella sua qualità di relatore, dichiara di non condividere l ultima osservazione del Consigliere Alloni, dopo di che pone in votazione per punti la sua proposta di parere. Il primo punto, relativo alla necessità di armonizzare il testo del PDL con la l.r. 27/2015 in materia di turismo, viene approvato all unanimità. Il secondo punto, che propone di specificare, all art. 4, comma 3, che gli enti territorialmente competenti provvedono alla manutenzione ed al recupero dei percorsi nel limite delle risorse disponibili all interno del proprio bilancio ovvero utilizzando i fondi comunitari, statali e regionali che si renderanno disponibili, viene approvato all unanimità. Il terzo punto, che suggerisce di prevedere, all art. 4, comma 3, che gli enti territorialmente competenti provvedano alla manutenzione e al recupero dei percorsi attraverso convenzioni e collaborazioni, non solo con il CAI e con il collegio delle guide alpine, ma anche con l Associazione Nazionale Alpini e con le realtà territoriali che riterranno più adeguate, viene approvato all unanimità. Il quarto punto, modificato dal Presidente Cavalli, come segue: all art. 4, comma 5, dopo le parole in bicicletta, anche a pedalata assistita si chiede di aggiungere le seguenti parole con motore ad alimentazione elettrica, viene approvato all unanimità. Il quinto punto, che propone di specificare, all art. 6, comma 2, che gli enti territorialmente competenti provvedono alla posa e alla manutenzione della segnaletica nel limite delle risorse disponibili all interno del proprio bilancio ovvero utilizzando i fondi comunitari, statali e regionali che si renderanno disponibili, viene approvato all unanimità. Il sesto punto, che suggerisce di prevedere, all art. 6, comma 2, che gli enti territorialmente competenti provvedano alla posa e manutenzione della segnaletica attraverso convenzioni e collaborazioni, non solo con il CAI ed il collegio delle guide alpine, ma anche con l Associazione Nazionale Alpini, e di lasciare discrezionalità di scelta agli enti, affinché possano attivare collaborazioni con le realtà territoriali che riterranno più adeguate, viene approvato all unanimità. Il Presidente Cavalli propone di aggiungere la seguente osservazione all art. 6, comma 3, si ritiene superflua la definizione di certificati, poiché si fa comunque riferimento alla normativa vigente in materia di sicurezza, che viene approvata all unanimità. Il settimo punto, che raccomanda di prevedere nella composizione della Consulta per la REL la partecipazione dell Associazione nazionale alpini e di un rappresentante del Corpo nazionale del Soccorso alpino e speleologico, viene approvato all unanimità. L ottavo punto, che propone di applicare per la designazione del rappresentante dei gestori dei rifugi nella Consulta per la REL le medesime modalità previste per il rappresentante degli enti gestori delle aree protette designato dagli enti medesimi, viene approvato all unanimità. Il nono punto, modificato dal Presidente Cavalli come segue si raccomanda di introdurre un

aggravamento delle sanzioni, viene approvato all unanimità. Il Presidente CAVALLI a questo punto, constatata la presenza del numero legale, essendo presenti i Consiglieri Alloni, Anelli, Busi, Carra, Colla, Cremonesi, L. Fossati, Lena, Maccabiani, Malvezzi, Monti, Pedrazzini, Pesato, A. Sala, Tomasi e Villani, per un totale di voti rappresentati pari a 66, pone in votazione il parere, come testé formulato, sul progetto di legge n. 325, e l esito della stessa è il seguente: - esprimono voto favorevole i Consiglieri Alloni, Anelli, Busi, Carra, Cavalli, Colla, Cremonesi, L. Fossati, Lena, Maccabiani, Malvezzi, Monti, Pedrazzini, Pesato, A. Sala, Tomasi e Villani. La Commissione pertanto, per quanto di competenza, esprime parere favorevole all unanimità alla VII Commissione referente, con le osservazioni e raccomandazioni sopra descritte. Argomento n. 4 dell o.d.g PAR N. 114 Nuove determinazioni in materia di promozione dell'agricoltura didattica ai sensi dell'art. 8 ter della l.r. n. 31/2008 Il Consigliere LENA, relatore, illustra analiticamente il provvedimento asserendo in primis che l art. 8 ter della l.r. 31/2008 prevede la promozione da parte di Regione Lombardia delle Fattorie didattiche quali soggetti che, oltre a svolgere, anche in forma associata, le attività di cui all articolo 2135 del codice civile ovvero quelle proprie dell imprenditore agricolo, svolgono attività ludico-didattiche finalizzate alla diffusione della conoscenza delle attività agricole, agroalimentari, silvo - pastorali e del territorio rurale. Tali attività hanno carattere complementare rispetto alla prevalente attività agricola e rientrano nell ambito dei servizi agrituristici. Presso la Giunta regionale è istituito l elenco delle Fattorie didattiche ed è adottato un marchio di riconoscimento. Precisa poi che la Giunta regionale, sentito il parere della competente commissione consiliare, definisce le modalità di tenuta dell elenco, i requisiti necessari per l iscrizione e le caratteristiche del marchio di riconoscimento utilizzabile dai soggetti iscritti nel medesimo elenco. Regione Lombardia, prosegue il relatore, ha avviato già dall anno 2001, nell ambito delle iniziative di educazione alimentare, il progetto Fattorie Didattiche con l obiettivo di avvicinare alla campagna e alla cultura del territorio rurale bambini, giovani e adulti, sia nell ambito di attività scolastiche che extrascolastiche, attraverso una maggiore conoscenza delle produzioni agroalimentari e del ruolo del settore agricolo. Ad oggi, aggiunge ancora, sono presenti nel territorio lombardo 202 aziende iscritte nell elenco regionale delle Fattorie Didattiche della Lombardia di cui al decreto dirigenziale n. 7321 del 26 luglio 2016 (Approvazione dell elenco regionale delle Fattorie didattiche aggiornato al 30 giugno 2016); tale elenco è in continua evoluzione per il sempre maggiore interesse dimostrato dalle imprese agricole verso questa attività multifunzionale. Il Consigliere Lena informa poi che, con le leggi regionali n. 19/2015 e n. 32/2015, in applicazione della legge 56/2014, le competenze in materia di agricoltura, precedentemente svolte dalla Città Metropolitana di Milano e dalle Province, ad esclusione di quella di Sondrio, sono state riallocate in capo agli Uffici territoriali della Regione. L art. 34 della l.r. 31/2008 ha recepito tale assetto riallocando alla Regione e alla Provincia di Sondrio le funzioni amministrative riguardanti l istruttoria per l'iscrizione delle Fattorie didattiche nell elenco di cui all articolo 8 ter e il controllo sul permanere dei requisiti d iscrizione precedentemente in capo alle Amministrazioni provinciali. Si sono, quindi, appalesate le seguenti necessità: - adeguare al nuovo assetto istituzionale le procedure per il riconoscimento della qualifica di

Fattoria didattica, fornendo agli Uffici Regionali sul territorio e alla Provincia di Sondrio uno strumento che possa supportarli nello svolgimento dei compiti istituzionali relativi all attività didattica; - predisporre delle Linee guida (contenute nell Allegato A) quale strumento operativo che disciplini le procedure per l accreditamento e gli obblighi a carico degli operatori didattici; - aggiornare la Carta dei requisiti della qualità (di cui all Allegato B) quale documento regionale che definisca i requisiti e gli impegni assunti dall agricoltore per ottenere l accreditamento. Sia le Linee guida per l accreditamento che la nuova Carta dei requisiti di qualità, dice ancora l esponente, sono stati illustrati e condivisi nell ambito di incontri con gli Uffici territoriali regionali e con le Associazioni agrituristiche. Passando all esame dei singoli allegati, il relatore informa che l Allegato A) definisce: - le finalità e l ambito di applicazione: le Fattorie didattiche costituiscono un circuito di elezione di imprese agricole che si impegnano, oltre che nell attività produttiva agricola, anche nell attività didattico-formativa e nell accoglienza del pubblico; l adesione al circuito ha carattere volontario; - le definizioni di Fattoria didattica e dei soggetti erogatori di tale servizio: operatore titolare di Fattoria didattica (figura obbligatoria) e operatore di supporto di Fattoria didattica (figura facoltativa); - la definizione dei soggetti fruitori dell attività delle Fattorie didattiche; - i requisiti per la presentazione della domanda di accreditamento alla rete delle Fattorie didattiche; - la formazione e l aggiornamento degli operatori: - le procedure per il rilascio della qualifica di Fattoria didattica; - le procedure di avvio, sospensione e cessazione dell attività; - le disposizioni relative all elenco delle Fattorie didattiche accreditate, - le disposizioni sull utilizzo del marchio di riconoscimento; - le attività di controllo, svolte ai sensi del regolamento regionale 4/2008 in tema di agriturismo; eventuali violazioni comportano l erogazione di sanzioni ai sensi dell art. 163 della l.r. 31/2008. Aggiunge poi l esponente che l Allegato B) disciplina la Carta dei requisiti di qualità per le Fattorie didattiche, che rappresenta il documento regionale di indirizzo che definisce i requisiti per il riconoscimento delle Fattorie didattiche operanti nel territorio lombardo e gli obblighi che gli imprenditori agricoli si impegnano a rispettare per il mantenimento dell iscrizione all Elenco regionale. L Allegato definisce specificatamente, conclude infine, i requisiti per l accreditamento (generali, formativi, relativi a didattica e accoglienza), i requisiti delle strutture aziendali, compresi quelli di sicurezza, nonché gli obblighi per il mantenimento dell iscrizione all elenco regionale. Da ultimo, sottolinea tuttavia due criticità: -la circostanza che solo gli agriturismi possano diventare fattorie didattiche; -il fatto che nel logo della fattorie didattiche non vi sia alcun riferimento a Regione Lombardia. Il Presidente CAVALLI ringrazia il relatore e presenta i funzionari di Giunta presenti. Sollecita quindi i Commissari a intervenire nel dibattito. Il Consigliere CARRA ritiene che solo gli agriturismi possano diventare fattorie didattiche poiché trattasi di attività connessa in una prospettiva di multifunzionalità: la fattoria didattica è un attività connessa a quella agricola. Afferma poi di condividere il contenuto delle linee guida di cui alla DGR 5971/2016 e ritiene necessaria una modifica al Testo Unico in materia di agricoltura, che dedica alle fattoria didattiche esclusivamente l art. 8 ter, ciò anche in un ottica di aggiornamento dei requisiti della fattorie stesse, alla stato attuale non disciplinate

legislativamente. Il Consigliere BUSI a sua volta ricorda che è recentemente entrata in vigore una legge nazionale sull agricoltura sociale, la quale incentiva esperienze di fattorie sociali aventi anche aspetti didattici. Ritiene che la realtà delle fattorie sociali, che in Lombardia sono assai numerose, debba essere maggiormente valorizzata. La Dott.ssa RAGNI della Direzione generale Agricoltura spiega che le fattorie sociali sono state normate nel 2015 ed hanno come target il soggetto svantaggiato. Quindi, prosegue, fattorie sociali e didattiche hanno un progetto aziendale diverso. Riguardo a quelle didattiche, istituite nel 2002, la DG Agricoltura ha aggiornato le relative linee guida. Precisa poi l esponente che le fattorie didattiche rientrano nell agriturismo per evitare contraddizioni: nella normativa previgente il servizio didattico poteva essere effettuato sia dall azienda agrituristica che da quella agricola. Tuttavia, continua ancora la Dott.ssa Ragni, in base all art. 2135 Cod. civ., all azienda agricola non è permesso svolgere un servizio che non è agricolo, se non è supportata da un certificato di connessione. Al fine di armonizzare i controlli, dice ancora l oratrice, si è reso dunque necessario introitare all interno dell azienda agrituristica anche il servizio didattico. Infine, riguardo al logo, la dott.ssa Ragni spiega che esso è quello del 2002, ma può senz altro essere integrato con un riferimento a Regione Lombardia, quale ad esempio la rosa camuna. Il Presidente CAVALLI a questo punto, constatata nuovamente la presenza del numero legale, essendo presenti i Consiglieri Alloni, Anelli, Busi, Carra, Colla, Cremonesi, L. Fossati, Lena, Maccabiani, Malvezzi, Monti, Pedrazzini, Pesato, A. Sala, Tomasi e Villani, per un totale di voti rappresentati pari a 66, pone in votazione il PAR n. 114, e l esito della stessa è il seguente: - esprimono voto favorevole i Consiglieri Alloni, Anelli, Busi, Carra, Cavalli, Colla, Cremonesi, L. Fossati, Lena, Maccabiani, Malvezzi, Monti, Pedrazzini, Pesato, A. Sala, Tomasi e Villani. La Commissione pertanto, per quanto di competenza, esprime parere favorevole all unanimità in merito alla DGR n. 5971/2016. Argomento n. 5 dell o.d.g PAR N. 116 Linee guida per la predisposizione della proposta di ambiti territoriali ecosistemici, ai sensi dell art. 3, comma 3 della l.r. 28/2016. Il Consigliere MONTI relatore illustra il provvedimento, avvalendosi di alcune slide all uopo predisposte, e premettendo che, al fine di orientare i Parchi nel percorso di definizione degli Ambiti territoriale ecosistemici, l art. 3, comma 3, della l.r. 28/2016, prevede che la Giunta regionale approvi le linee guida contenenti lo schema per la formulazione della proposta degli ambiti territoriali in base a parametri oggettivi per la semplificazione delle procedure e a parametri scientifici, tecnici, organizzativi e di semplificazione. Il Consigliere Monti asserisce quindi che la DGR 6031/2016 definisce le linee guida per la predisposizione degli ambiti territoriali ecosistemici ai sensi dell art. 3, commi 3 e 4, della succitata l.r. 28/2016. Passa poi a illustrare le slide nel dettaglio, puntualizzando che l art. 3, comma 2, della legge in oggetto prevede che, sulla base della macroaree individuate nell allegato A della legge, gli enti gestori dei Parchi formulino alla Giunta regionale una proposta di ambiti territoriali ecosistemici. Aggiunge che, con le sopra citate linee guida, sono definiti i parametri oggettivi per la semplificazione della procedure e vengono individuati i parametri scientifici, tecnici, organizzativi e di esemplificazione necessari per la predisposizione degli ambiti territoriali ecosistemici. Esse, prosegue il relatore, pertanto contengono la tabella di tali parametri, lo schema per la formulazione della proposta di ambiti territoriali e la relativa matrice di

valutazione, nonché uno schema esemplificativo di parametri per la prestazione ambientale dei singoli ambiti. Conclude questa parte della sua esposizione, asserendo che le linee guida contengono inoltre l elenco delle aree protette e degli altri istituti di tutela ricompresi in ogni macroarea, con la numerazione di ognuna al fine della loro localizzazione sulla cartografia, nonché la cartografia delle singole macroaree, composta da otto tavole. Il Presidente CAVALLI ringrazia il relatore per il lavoro svolto e apre il dibattito nel merito. Il Consigliere TOMASI afferma criticamente che gli ambiti ecosistemici individuati dalla DGR 6031/2016 portano ad una divisione territoriale delle valli. Il Consigliere MACCABIANI a sua volta rileva che il provvedimento riporta in maniera impeccabile una serie di dati, ma non costituisce un documento contenente linee guida che possa orientare i gestori delle aree protette, trattandosi appunto di una mera ricognizione di dati, pur puntuale. Il Consigliere ALLONI, nel confermare il giudizio negativo sulla DGR in oggetto, rammenta che, in sede di discussione del PDL n. 308 (divenuto l.r. 28/2016), il Gruppo PD aveva elaborato una proposta di legge alternativa, che si basava su macroaree definite, e che lo stesso Gruppo, sia in Commissione che in Aula consiliare, aveva presentato una sessantina di emendamenti al provvedimento. Per cui le linee guida in esame, prosegue l oratore, anche se ben fatte, non possono essere certamente sostenute dal suo Gruppo, che aveva una filosofia completamente diversa, la quale puntava soprattutto sulla definizione di aree, all interno delle quali non c era più bisogno di definire gli ambiti, che a suo giudizio, del resto, faticano nell essere definiti. Riferisce poi che i messaggi pervenuti al Gruppo PD, dopo le prime riunioni della macroaree, sono negativi nei confronti della legge. A seguito di due riunioni di macroaree, continua, in entrambi i Parchi viene seguita una linea diversa poiché vengono costituiti in una sei ambiti, nell altra quattro. Così facendo, osserva il Consigliere Alloni, diventa molto complicato per le Riserve naturali e per i Parchi Locali di Interesse Sovracomunale trovare un punto di incontro, anche perché il PLIS deve, entro febbraio, decidere se stare da solo o no, per cui come è possibile, si domanda l esponente, che un PLIS non decida, e manifesta l opinione che lo faranno quasi tutti, di stare da soli, perché lo deve decidere entro il 18 febbraio, mentre il percorso degli Ambiti si estende come minimo ad aprile, quindi, conclude il suo ragionamento, la legge che aveva il presupposto, su cui tutte le forze politiche concordano, di amplificare, di unificare le aree protette, e di ridurle di numero, alla fine non otterrà il risultato auspicato. Informa quindi che già stamattina si è tenuta la riunione dei PLIS, molto partecipata, e questo argomento è emerso con forza. Anzi, aggiunge, pare che la stessa Regione dica ai Presidenti dei PLIS di presentare la richiesta per rimanere da soli entro febbraio, ma così facendo, secondo l esponente, si va a non conseguire uno degli obiettivi principali di questa legge. Fatta questa premessa, il Consigliere Alloni, anche a nome del Gruppo PD, esplicita tre osservazioni mirate rispetto al testo delle linee guida: -la prima riguarda il punto 4), laddove è scritto: la proposta degli ambiti territoriali ecosistemici deve essere formulata unitariamente in modo coordinato all interno di ogni singola macroarea, e tra macroaree, e deve essere trasmessa gali enti ecc. ecc.. Ma allora, dice l oratore, se ci si limita all interno di ogni singola macroarea, egli pensa che vada bene, in linea con le previsioni della legge, ma se poi viene aggiunto e tra macroaree, chi è che, alla fine, si domanda, può presentare la proposta degli ambiti, se si sta parlando al di fuori delle macroaree, e quindi tra macroaree stesse. Bisognerebbe limitarsi, conclude il Consigliere Alloni sul punto, all interno di ogni singola macroarea, che può avere la proposta, perché la legge lo prevede; -osserva poi criticamente che non viene citato praticamente da nessuna parte il ruolo delle Provincie, che è un ruolo di coordinamento che alle stesse dovrebbe pure spettare, visto che

adesso, alla luce degli esiti del referendum, ed egli è rispettoso di tale risultato, le Provincie rimangono in Costituzione. E sbagliato quindi, prosegue, non dare nessun ruolo alle medesime, che non solo coordinano un territorio omogeneo, ma addirittura, almeno fino all anno scorso, erano i soggetti che provvedevano ai finanziamenti; -terza osservazione, infine, prosegue l oratore, è quella sui tempi, in quanto si prevede che entro il 18 febbraio ci sia la scadenza per i PLIS, che entro il 18 aprile ci sia la scadenza per i Parchi, sono cinque mesi, ne sono passati quasi due, conclude preoccupato il consigliere Alloni, un po per colpa della Regione che ha dato tempi troppo ristretti per la redazione della linee guida, rimangono, comunque, solo tre mesi di tempo. E come si riuscirà in tale lasso di tempo, domanda ancora, ad avere da parte di tutte le macroaree, di tutti gli ambiti, una proposta organica e sostenuta? Egli giudica che ciò non sarà possibile. Queste pertanto, conclude il Consigliere Alloni, le tre criticità nel merito del provvedimento in esame, che egli, anche a nome del Gruppo PD, sottopone all attenzione del relatore e della Commissione tutta. Il Presidente CAVALLI a questo punto presenta i funzionari di Giunta presenti per fornire delucidazioni su questo provvedimento e dà poi la parola al Consigliere Monti, relatore. Il Consigliere MONTI relatore dice in primis al Consigliere Alloni che è evidente che vi sono prese di posizione chiaramente difformi sulla legge in oggetto fra le forze politiche di maggioranza e di opposizione. Rileva quindi che nel merito vi è già stata un ampia discussione durante l istruttoria della legge regionale di riforma. Sul tema della complessità, il relatore nota che, come al Consigliere Alloni sono arrivati dei feed back negativi, a lui ne sono pervenuti invece di positivi; certo è, continua l oratore, che l elemento cruciale sull applicazione di tale legge è l informazione, in quanto la riforma in oggetto deve essere supportata da un adeguata comunicazione nei confronti dei soggetti del territorio e, in tal senso, la Direzione generale Ambiente sta lavorando alacremente. L esponente aggiunge che vanno spiegati beni tutti i dati che sono stati richiesti, e rammenta in particolare che il fatto che le linee guida in oggetto siano trasmesse alla Commissione consiliare competente è frutto di un emendamento da lui presentato in sede di discussione del PDL n. 308. Aggiunge poi che le linee guida servono proprio per creare questa discussione e far sì che i Consiglieri eletti sul territorio abbiano la possibilità di dire ai loro referenti: attenzione, c è una complessità nel definire determinati dati e input. Linee guida, prosegue l oratore, non è tanto dire, si deve fare così, ma in una complessità così spiccata come in questo contesto (25% del territorio della Lombardia, oltre 300 enti gestori diversi), l errore maggiore sarebbe quello di dare dei modelli standard. E invece, dice ancora il Consigliere Monti, al contrario, dare su criteri oggettivi degli elementi chiave, sui quali andare poi a individuare i punti e gli indicatori, sui quali si ha interesse. Indicatori, aggiunge, in termini economici, perché alla fine tutto questo deve portare a una semplificazione, che serva a liberare risorse economiche, e a puntare anche a una tutela scientifica, in modo che il nostro territorio sia ancora più forte, ancora più tutelato dopo l approvazione di questa legge. Per queste ragioni, conclude il relatore, in realtà le linee guida sono all interno, sono la premessa di quei dati ben fatti e ben strutturati, e l ente che poi si prende la responsabilità è il Parco, e in questo contesto lo dimostrerà. Il Dott. G. BONALUME della Direzione generale Ambiente interviene su invito del Presidente Cavalli, asserendo in primis che, con riferimento all intervento del Consigliere Tomasi, la cartina allegata alla legge è in scala 1/1 milione e 200.000, e loro chiederanno gli ambiti su una scala 1/100.000, quindi, prosegue, si tratta di trasporre un segno grafico, che in questo momento non può seguire quelli che sono i riferimenti geografici precisi, ad es. i crinali delle montagne, in una scala adeguata. In quella sede, prosegue l oratore, è possibile fare questo tipo di aggiustamenti, tant è che la legge lo prevede per quel che concerne le aree di confine. E un problema, afferma

ancora il Dott. Bonalume, che si risolve nel corso della definizione degli ambiti. Dice quindi al Consigliere Maccabiani che, all interno del paragrafo 3) della proposta di linee guida, sono richiamati i criteri che la legge prevede per l individuazione degli ambiti territoriali, e perciò in particolare viene richiamato il fatto che essi sono le specifiche finalità delle singole aree protette, i caratteri ambientali e paesaggistici, nonché socio culturali, di cui all art. 16 della l.r. 86/1983, e le finalità della legge ricordate all art. 1. L esponente aggiunge ancora che dette linee guida contengono, oltre alle tabelle, in cui si trovano i parametri organizzativi, scientifici, tecnici e di semplificazione, proprio con lo spirito di assolvere a quel tipo di esigenze richiamate dal Consigliere Maccabiani, uno schema per la formulazione di ambiti territoriali (all. n. 4), una matrice di valutazione (all. n. 5), cioè gli strumenti in base ai quali la Giunta regionale ritiene di riuscire a incrociare le dichiarazione fatte dai Parchi con i criteri previsti dalla legge, in modo da poter valutare se detti criteri sono stati ricercati in sede di definizione degli ambiti. Questo per dire, chiosa Bonalume, lo sforzo compiuto di cercare uno strumento che aiuti a svolgere la selezione. Da questo punto di vista, continua l esponente, le linee guida sono sicuramente uno strumento che aiuta un percorso, e soprattutto uno strumento metodologico, che favorisce il dialogo sul territorio, che, come sottolineato anche dai Commissari, ha bisogno di tempo. Informa in proposito la Commissione che si stanno svolgendo incontri tecnici sul territorio con i Parchi, i PLIS, i Siti di Rete Natura 2000, le Riserve e i Monumenti naturali, al fine di spiegare le linee guida stesse. Così, osserva infine l oratore, si dovrebbe essere riusciti a interloquire e a presentare i contenuti del provvedimento, e del relativo percorso, a tutti i soggetti interessati, anche se è consapevole che tale tipo di interlocuzione abbisognerà di chiarire molti punti ancora nebulosi. Il Consigliere BUSI replica però che è vero che la comunicazione è molto importante, ma reputa tuttavia che essa debba avvenire non per tipologia di area protetta, bensì per macroaree. Il Consigliere MACCABIANI ribadisce che, a suo avviso, le linee guida non aggiungono nulla rispetto al contenuto dell art. 3 della l.r. 28/2016. Il Presidente CAVALLI a questo punto, facendo sintesi di quanto fin qui emerso, prende atto che le posizioni di maggioranza e opposizione sono politicamente nette e contrapposte, e, sostanzialmente, antitetiche, e giudica che, sulla base di queste premesse, non sia possibile addivenire all espressione di un parere condiviso. Propone pertanto di passare al voto, se il relatore è d accordo. Il Consigliere MONTI, relatore, giudica il provvedimento maturo per il voto. Il Consigliere ALLONI, in sede di dichiarazione di voto, annuncia il voto di astensione del Gruppo PD, non tanto nel merito, ma per ragioni di coerenza politica. Il Consigliere MACCABIANI invece preannuncia il voto contrario del Gruppo Movimento 5 Stelle. Il Consigliere MONTI relatore ribadisce con convinzione il voto favorevole dell intera maggioranza. Il Presidente CAVALLI a questo punto, constatata ancora una volta la presenza del numero legale, essendo presenti i Consiglieri Alloni, Anelli, Busi, Carra, Colla, Cremonesi, L. Fossati, Lena, Maccabiani, Malvezzi, Monti, Pedrazzini, Pesato, A. Sala, Tomasi e Villani, per un totale di voti rappresentati pari a 66, pone in votazione il PAR n. 116, e l esito della stessa è il seguente: - esprimono voto favorevole i Consiglieri Anelli, Cavalli, Colla, L. Fossati, Lena,

Malvezzi, Monti, Pedrazzini, Pesato e A. Sala; - si astengono i Consiglieri Alloni, Busi, Carra, Cremonesi, Tomasi e Villani; - esprime voto contrario il Consigliere Maccabiani. La Commissione pertanto, per quanto di competenza, esprime parere favorevole a maggioranza in merito alla DGR n. 6031/2016 Il Presidente CAVALLI, infine, non essendovi altri argomenti da trattare, ringrazia tutti gli intervenuti e dichiara conclusi i lavori odierni di Commissione. La seduta termina alle ore 17.10.

Hanno partecipato ai lavori della seduta i seguenti Consiglieri componenti della Commissione: Presidente Alberto CAVALLI Forza Italia Il Popolo della Libertà (6) Cons. Segretario Giampietro MACCABIANI Movimento 5 Stelle (5) Componenti Agostino ALLONI Partito Democratico della Lombardia (4) Michele BUSI Con Ambrosoli Presidente Patto Civico (4) Marco CARRA Partito Democratico della Lombardia (4) Chiara CREMONESI Sinistra Ecologia e Libertà (1) Lino FOSSATI Maroni Presidente (4) Federico LENA Lega Lombarda- Lega Nord-Padania (4) Salvatore Carlo MALVEZZI Lombardia Popolare (4) Emanuele MONTI Lega Lombarda- Lega Nord-Padania (3) Claudio PEDRAZZINI Forza Italia Il Popolo della Libertà (5) Vittorio PESATO Lombardia Popolare (4) Alessandro SALA Maroni Presidente (4) Corrado TOMASI Partito Democratico della Lombardia (3) Giuseppe VILLANI Partito Democratico della Lombardia (3) Partecipano alla seduta il Consigliere Roberto ANELLI in sostituzione del Consigliere Dario BIANCHI e il Consigliere Jari COLLA in sostituzione della Consigliera Silvia PIANI (Lega Lombarda- Lega Nord-Padania), ai sensi del comma 4 dell art. 27 del Regolamento generale del Consiglio. Hanno, altresì, presenziato alla seduta: - la Dott.ssa Marina RAGNI della DG Agricoltura; - il Dott. Giorgio BONALUME e l Arch. Alessandra MONTI e della DG Ambiente; Energia e Sviluppo sostenibile; - l Arch. Francesco BARGIGGIA della DG Sport e Politiche per i giovani. Risultano assenti alla seduta i Consiglieri componenti della Commissione: Maria Teresa BALDINI Dario BIANCHI Silvana CARCANO Rocco Massimo D AVOLIO Francesco DOTTI Lara MAGONI Silvia PIANI Gruppo Misto Lega Lombarda- Lega Nord-Padania Movimento 5 Stelle Partito Democratico della Lombardia Fratelli d Italia Centro Destra Naz. Maroni Presidente Lega Lombarda- Lega Nord-Padania

IL PRESIDENTE (Alberto CAVALLI) IL CONSIGLIERE SEGRETARIO (Giampietro MACCABIANI) LA RESPONSABILE DELLA POSIZIONE ORGANIZZATIVA (Luisa MESSANA) IL FUNZIONARIO VERBALIZZANTE (Roberto CHIANINI) Allegato: ordine del giorno della seduta

VIII Commissione permanente - Agricoltura, montagna, foreste e parchi Mercoledì 25 gennaio 2017 ore: 15:30 Seduta di Commissione O.D.G. DELLA SEDUTA DI MERCOLEDÌ 25 GENNAIO 2017 TRATTAZIONE RELATORE 1 Comunicazioni del Presidente 2 Approvazione dei processi verbali n. 34 del 14 dicembre 2016 e n. 2 del 18 gennaio 2017 3 PDL N. 325 "Rete escursionistica della Lombardia" Atto di iniziativa presidente giunta Assegnazione: 29/11/2016 4 PAR N. 114 Nuove determinazioni in materia di promozione dell'agricoltura didattica ai sensi dell'art. 8 ter della l.r. n. 31/2008 Atto di iniziativa di giunta Assegnazione: 14/12/2016 Data Scadenza: 13/01/2017 5 PAR N. 116 Linee guida per la predisposizione della proposta di ambiti territoriali ecosistemici, ai sensi dell art. 3, comma 3 della l.r. 28/2016. Atto di iniziativa di giunta Assegnazione: 29/12/2016 Data Scadenza: 28/01/2017 CONSULTIVA Alberto CAVALLI REFERENTE Federico LENA REFERENTE Emanuele MONTI