AL_VT012 COMPORTAMENTI DA SEGUIRE ALL INTERNO DELL IMPIANTO DI VALTERZA



Documenti analoghi
COMPORTAMENTI DA SEGUIRE ALL INTERNO DELL IMPIANTO DI SAN DAMIANO E INFORMAZIONI GENERALI SU POSSIBILI RISCHI INDICE

COMPORTAMENTI DA SEGUIRE ALL INTERNO DELL IMPIANTO DI SAN DAMIANO E INFORMAZIONI GENERALI SU POSSIBILI RISCHI INDICE

ISTRUZIONI PREVENTIVE ANTINCENDIO A TUTTO IL PERSONALE

2) REGOLAMENTO D ACCESSO E COMPORTAMENTO ALL INTERNO DEL CENTRO DI RACCOLTA

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI) LOTTO.. A) ANAGRAFICA DELL APPALTO

SICUREZZA DELLE VIE DI FUGA NEI PICCOLI LUOGHI DI LAVORO

Allegato G Schede segnaletica di sicurezza

Norme di sicurezza e comportamentali del personale autorizzato a lavorare nei locali adibiti a Camera Pulita

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA

BREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 STRUTTURA D.M. 19 MARZO 2015

7.2 Controlli e prove

OGGETTO: Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenziali

DOCUMENTO UNICO di VALUTAZIONE dei RISCHI da INTERFERENZE (DUVRI)

Misure gestionali per la prevenzione e la protezione contro le esplosioni da polveri

RISCHIO INCENDIO NEI CANTIERI

Le guide degli alberghi. La prevenzione incendi Il registro dei controlli

Claudio Giacalone. Dirigente Addetto Comando provinciale Vigili del fuoco di Milano

Articolo di Legge violato - tabella comparata -

Formazione Particolare Aggiuntiva Preposti Accordo Stato Regioni del 21 dicembre 2011

Codice Ambientale. Scopo e campo di applicazione. Definizioni

Prevenzione e protezione incendi nelle attività industriali

REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI DELL UNIVERSITA

PROCEDURE STANDARDIZZATE PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI AI SENSI DELL ART. 29 D.Lgs. N 81

OBIETTIVI DI UN PIANO DELLE EMERGENZE E DI EVACUAZIONE

GESTIONE DI ALCUNI SERVIZI DELLA BIBLIOTECA COMUNALE Durata: 2 anni dalla data di sottoscrizione del contratto

Sicurezza prevenzione incendi nei cantieri edili.

Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell emergenza nei luoghi di lavoro

COORDINAMENTO SPISAL DELLA PROVINCIA DI VERONA

REGOLAMENTO AZIENDALE DI ACCESSO DEPURATORE DI BASSANO DEL GRAPPA

ISTITUTO COMPRENSIVO PAVONE CANAVESE Via Vignale n. 2 Pavone Canavese (TO)

CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO COMANDO PROVINCIALE LUCCA

Datori di Lavoro LORO SEDI

Servizio Prevenzione e Sicurezza del Lavoro ASL n 8 di Cagliari

Addetto alla Gestione Emergenza Antincendio

È assolutamente vietato utilizzare apparecchiature elettriche non a norma. Evitare l uso di prese multiple. Non utilizzare apparecchiature

A.M.I.U. GENOVA s.p.a.

COMUNE DI LONGARE. Provincia di Vicenza Area Lavori Pubblici Gestione e Manutenzione Patrimonio Ambiente

CONSORZIO DI BONIFICA DEL TEVERE E AGRO ROMANO. Servizio di Prevenzione e Protezione in materia di Salute e Sicurezza sul Lavoro

emmeciemme Srl Laboratorio di analisi, servizi e consulenze in campo agroalimentare 1 di 5 ROBERTO CROTTI

rischi in negozio CULTURA DELLA SICUREZZA SUL LAVORO NEL TERZIARIO E NEI SERVIZI

PIANO DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE D.Lgs. 81/08, Artt. 36, 37

GUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

COME GARANTIRE UN BUON LIVELLO DI RADIOPROTEZIONE NEL LAVORO?

IMPRESA SICURA s.r.l.

DUVRI. Per ciascun lotto, i costi della sicurezza, non soggetti a ribasso sono quantificati in 35,00

INDICE 1. DESCRIZIONE SINTETICA METODO ADOTTATO.

T.d.P. Fabozzi Marco ASS 4 "Medio Friuli"

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI GARA IN UNIONE DI ACQUISTO PER AREA VASTA CENTRO D.U.V.R.I.


La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto

Controlli e verifiche periodiche della illuminazione di emergenza

ELENCO ED ISTRUZIONI OPERATIVE PER L UTILIZZO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI)

IMPIANTI ELETTRICI & Valutazione del RISCHIO ELETTRICO. Il RISCHIO ELETTRICO. Dal punto di consegna... D.Lgs 81 R.el. - Pagani 1

D.Lgs. 81/08 TITOLO III CAPO I USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E RISCHIO ELETTRICO

ABC della sicurezza sul lavoro

Corso Operatore C.R.I. nel Settore Emergenza Antincendio e sostanze pericolose

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE RISCHI INTERFERENZA NEGLI APPALTI EX ART.26 c.3 DEL D.Lgs. 81/08

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO. Comune di Pisa

Decreta: Articolo 1. Oggetto Campo di applicazione. Articolo 2. Valutazione dei rischi di incendio

ASPP Modulo A6 RISCHI SPECIFICI : RISCHI DA AGENTI FISICI

ESTRATTO NORMA UNI CEI 11222

R.S.P.P. Misure contro l incendio

Regolamento di accesso. Fisicompost S.r.l. Via Vialba 78 - Novate Milanese (Mi)

CAPO IV - PROTEZIONE DEI LAVORATORI DAI RISCHI DI ESPOSIZIONE A CAMPI ELETTROMAGNETICI

VADEMECUM ADDETTI SICUREZZA E PREPOSTI INFORMAZIONI PRELIMINARI PER UN CORRETTO SVOLGIMENTO DELLE MANSIONI DEGLI ADDETTI ALLA SICUREZZZA

PROGRAMMA MINIMO DI BASE PER CORSO PER ADDETTO ANTINCENDIO IN ATTIVITÀ A RISCHIO DI INCENDIO BASSO (DURATA 4 ORE)

Organizzazione della radioprotezione Dott.ssa Alessandra Bernardini

Lavori in quota. Lavori in quota. frareg.com 1/22

FEBBRAIO Informazioni ed Iscrizioni: Antonella Moi Tel.0544/ Fax 0544/34565

CORSI DI FORMAZIONE SPECIFICA

RISCHI ADDETTO PULIZIE

A.S.I.S. Salernitana Reti ed Impianti S.p.A. Regolamento per la gestione degli automezzi aziendali

Manuale Sicurezza Duemilauno Agenzia Sociale

IL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Schema funzionale del sistema di valutazione del rischio nei depositi frigoriferi

PROCEDURA DI SICUREZZA

ATTIVITA DI CARICAMENTO GAS LIQUEFATTI IN AUTOCISTERNE PRESSO STABILIMENTI DI PRODUZIONE E/O DEPOSITI PRIMARI

INFORMAZIONI SUI RISCHI CONNESSI ALL ATTIVITA DI SERVIZI MICRO E TRASPORTO

CONTROLLO RIFIUTI PRESSO LE AZIENDE

COMUNE DI RUDA Provincia di Udine * * *

MISURE DI EVACUAZIONE PER LA SEZIONE INFN DI MILANO RELATIVAMENTE AL LABORATORIO LASA REGOLAMENTO

CATALOGO TEMATICA SICUREZZA SUL LUOGO DI LAVORO CATALOGO OFFERTA FORMATIVA TEMATICA SICUREZZA SUL LUOGO DI LAVORO

BANDO PUBBLICO CIG: ZC005578E8 CUP: E49E DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE

SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI PROCEDURE PROCEDURA H. Procedura utilizzo gas compressi

APPALTI: da un sistema complesso / a un sistema esperto? ( funziona se c è una integrazione di piani )

* LINEE GUIDA PER ATTIVITÀ DI MERCATI RIONALI CON PRESENZA DI BANCARELLE MOBILI E/O FISSE E AUTOCARRI UTILIZZANTI E NON GAS DI PETROLIO LIQUEFATTO

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.

MODULO D.U.V.R.I. , presso lo Stabilimento AgustaWestland S.p.A. di Cascina Costa, in riferimento a quanto in

L AUTORIMESSA IN CONDOMINIO CON CAPACITA DI PARCAMENTO SINO A 9 AUTOVEICOLI IL RISPETTO DELLA NORMATIVA ANTINCENDIO

Diagramma di Gantt. DIAGRAMMA DI GANTT (Art. 2 punto 2 lettera e), f) e punto 3 del D.P.R. 222/03 Art. 12 punto 1 D.Lgs. 494/96 e s.m.i.

1. DISTRIBUZIONE Direzione, RSPP, RLS, preposti 2. SCOPO

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Schede sicurezza Lasciare affisse in aula e prelevare in caso di evacuazione A.S

GESTIONE IN SICUREZZA: EMERGENZA PER ALLARME GENERATO DA RIVELATORI DI FUGHE DI GAS METANO

PREVENZIONE INCENDI norme e procedure

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (D.U.V.R.I.)

D.M. 10 marzo Piano Emergenza Evacuazione

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

Transcript:

COMPORTAMENTI DA SEGUIRE ALL INTERNO DELL IMPIANTO DI VALTERZA DATA 16/10/20006 1 / 7 COMPORTAMENTI DA SEGUIRE ALL INTERNO DELL IMPIANTO DI VALTERZA E INFORMAZIONI GENERALI SU POSSIBILI RISCHI INDICE 1. SCOPO, CAMPO D APPLICAZIONE E RIFERIMENTI...2 2. NORME GENERALI...2 3. NORME PARTICOLARI...3 3.1. ORARI DI ACCESSO AGLI IMPIANTI...3 3.2. DITTE ESTERNE DI MANUTENZIONE O APPALTATRICI DI SERVIZI...3 3.3. GRUPPI E SCOLARESCHE IN VISITA GUIDATA...3 3.4. DITTE ESTERNE DI TRASPORTO...3 3.5. PROCEDURE IN CASO DI EMERGENZA...3 3.5.1. Procedura in caso di emergenza (visitatori)...3 3.5.2. Procedura in caso di emergenza (ditte esterne che eseguono lavori all interno dell impianto)...3 3.5.3. Procedura in caso di emergenza (ditte trasportatori)...3 4. POSSIBILI RISCHI ALL INTERNO DELL IMPIANTO DI VALTERZA...4 4.1. ESTRATTO DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI...4 4.2. ESTRATTO DALLA VALUTAZIONE RISCHIO INCENDIO...4 4.2.1. Classificazione del livello di rischio di incendio...4 4.2.2. Individuazione dei rischi e misure di compensazione generali...4 4.2.3. Individuazione dei rischi e misure di compensazione particolari...5 REV. DATA MOTIVO 0 12/06/03 Emissione 1 26/01/04 Integrazione con possibili rischi all interno dell impianto 2 08/03/05 Aggiornamento con Piano d emergenza e Valutazione rischio incendio 3 16/10/06 Aggiornamento con Piano d emergenza REDATTO APPROVATO EMESSO RSPP DG RD

2 / 7 1. SCOPO, CAMPO D APPLICAZIONE E RIFERIMENTI Lo scopo del presente allegato è quello di offrire a tutte le persone che entrano all interno dell impianto di Valterza un valido strumento informativo sulle regole di comportamento generali alle quali attenersi e sui rischi presenti all interno dell impianto stesso. Esso è parte integrante di varie procedure operative come ad esempio quella riguardante la sicurezza (PO_VT104 Piano di emergenza e sicurezza ), nonché di tutte le procedure che regolano la movimentazione del materiali in entrata e uscita, la manutenzione, le visite guidate, ecc... 2. NORME GENERALI Arrivando nei pressi dell impianto sostare nel parcheggio esterno e dirigersi verso il locale pesa posto di fronte al cancello di ingresso per presentarsi all addetto ed essere registrati in entrata, Rispettare le indicazioni dell addetto alla pesa, il quale, non appena verificata l identità e il motivo della visita, indica il luogo dell impianto da raggiungere oppure, se lo ritiene necessario, richiede la presenza di un dipendente del GAIA S.p.A. che faccia da accompagnatore, Rispettare, sia che ci si muova a piedi che su un automezzo, la segnaletica orizzontale e verticale che è stata impostata per riuscire a gestire i flussi di persone e mezzi cercando di evitare incidenti. Più precisamente: se si è a piedi muoversi sulle strisce pedonali, se si è su un automezzo rispettare i limiti di velocità e la segnaletica orizzontale che impone percorsi obbligati, sostare solo nei luoghi adibiti a parcheggio, non sostare nei punti di passaggio senza motivo, spegnere l automezzo quando si è in sosta, entrare solamente nei locali interessati dalla propria attività, non avvicinarsi alle linee e ai macchinari in movimento, non toccare quadri elettrici o di comando dei macchinari, utilizzare, nel caso di manutenzioni, interventi su macchinari o loro movimentazione, i dispositivi di protezione individuale adeguati, non fumare o usare fiamme libere, non consumare cibi o bevande all interno delle aree di lavorazione e evitare di portare le mani alla bocca dopo il contatto con i macchinari o i rifiuti, in caso di emergenza non prendere iniziative ma spegnere eventualmente il proprio automezzo e seguire le indicazioni del responsabile alle emergenze dirigendosi verso i punti di raccolta segnalati oppure verso l uscita dell impianto, prima di uscire presentarsi all addetto del locale pesa per essere registrati in uscita.

3 / 7 3. NORME PARTICOLARI 3.1. Orari di accesso agli impianti LUNEDI VENERDI 1 TURNO: DALLE 6:00 ALLE 12:00 2 TURNO: DALLE 13:00 ALLE 19:00 SABATO 1 TURNO: DALLE 6:00 ALLE 12:00 2 TURNO: DALLE 12:00 ALLE 18:00 3.2. Ditte esterne di manutenzione o appaltatrici di servizi 3.3. Gruppi e scolaresche in visita guidata Nel caso di visite programmate all impianto (scolaresche o gruppi di visitatori), un addetto della Squadra di emergenza deve accompagnare il gruppo lungo l intero percorso di visita, per accertarsi che non si compiano azioni che possano compromettere la sicurezza delle persone e dell impianto stesso. In occasione di tali visite, già all atto della prenotazione oppure all arrivo dei visitatori, prima di iniziare il percorso di visita, viene consegnato un estratto del presente documento d informazione sui comportamenti da tenere in impianto e sulla procedura in caso di emergenza e deve essere consegnato il modulo di presa visione (MD_GS057) con l elenco delle persone in visita (per poter effettuare l appello in caso di necessità). 3.4. Ditte esterne di trasporto 3.5. Procedure in caso di emergenza 3.5.1. Procedura in caso di emergenza (visitatori) In caso di segnalazione di emergenza in atto o su disposizione del Responsabile dell emergenza, l addetto della Squadra che accompagna i visitatori effettua lo sfollamento del gruppo, facendolo dirigere in modo ordinato verso il punto di raccolta più vicino e chiedendo al responsabile del gruppo di fare l appello. Le azioni da intraprendere non appena avvertito il segnale di allarme sono: - interrompere immediatamente qualunque attività; - tralasciare il recupero di oggetti personali; - mantenere l'ordine durante e dopo l'esodo; - disporsi in fila evitando il vociare confuso; - seguire le indicazioni del personale; - camminare in modo sollecito, senza soste e senza spingere. 3.5.2. Procedura in caso di emergenza (ditte esterne che eseguono lavori all interno dell impianto) 3.5.3. Procedura in caso di emergenza (ditte trasportatori)

4 / 7 4. POSSIBILI RISCHI ALL INTERNO DELL IMPIANTO DI VALTERZA Le ditte esterne operanti presso gli impianti dovranno tener conto, nella propria valutazione dei rischi, di quanto individuato nelle valutazioni di G.A.I.A S.p.A. e dovranno quindi adottare specifiche procedure operative che garantiscano il rispetto delle modalità di lavoro adottate dal personale interno. Devono concordare con il RI o il RM l esecuzione dei lavori all interno dell impianto ed ottenere specifici permessi di lavoro. 4.1. Estratto della valutazione dei rischi Vista la natura dell impianto, le lavorazioni che in esso si svolgono e i tipi di materiale trattati, all interno dell impianto di Valterza si possono riscontrare situazioni di rischio residuo, più precisamente: - presenza continua di personale G.A.I.A S.p.A. nell area interna ed esterna dell impianto a piedi o su mezzi per la movimentazione dei container e dei rifiuti (camion, carrelli elevatori, escavatori), - presenza continua di mezzi in movimento di proprietà delle Ditte esterne incaricate al conferimento o al ritiro dei rifiuti, - eventuale circolazione di mezzi di cantiere di Ditte diverse impegnate in altri lavori all interno dell impianto (es. servizi esterni di manutenzione). - presenza di serbatoi esterni di gasolio e GPL. In particolare le Ditte che operano all interno dei capannoni devono tener conto di: - presenza di macchine e nastri in movimento, - presenza di linee elettriche, - possibile rischio fisico dovuto all esposizione al rumore, ai campi elettromagnetici, alle vibrazioni, - possibile rischio biologico da microrganismi, morso di ratto e punture di insetti, - possibile rischio chimico da esposizione alle polveri, alle polveri di legno duro, ai gas di scarico incombusti - possibile presenza di materiali residui delle lavorazioni che possono provocare inciampi o scivolamenti, - possibile rischio di incendio (vedi estratto valutazione rischi incendi riportata di seguito). Tutte le Ditte che entrano in impianto vengono informate dei suddetti rischi con la consegna del presente allegato, in occasione della quale viene controfirmato il modulo MD_GS034 Presa atto dei rischi in impianto. Il titolare dell impresa dovrà provvedere ad informare i propri dipendenti impegnati presso l impianto nonché provvedere alla fornitura di appositi D.P.I. 4.2. Estratto dalla valutazione rischio incendio 4.2.1. Classificazione del livello di rischio di incendio Per confronto con le condizioni indicate nel DM 10/03/98 e con la valutazione dei rischi (disponibile per consultazione), il livello di rischio di incendio relativo all'intero luogo di lavoro è classificato a rischio di incendio ELEVATO. 4.2.2. Individuazione dei rischi e misure di compensazione generali Il fumo è consentito esclusivamente all esterno dei locali; In tutti i locali, l utilizzo di fiamme libere per le operazioni di manutenzione, è consentito solo dopo che gli addetti siano stati informati sui rischi specifici del locale presso il quale stanno operando.

5 / 7 Prima dell inizio dei lavori, le imprese appaltatrici delle opere devono essere messe al corrente dei rischi e delle caratteristiche generali della struttura. Divieto di accumulare materiali combustibili all interno dei locali, salvo specifica autorizzazione; Divieto di ostruzione delle vie di esodo; Divieto di bloccaggio in apertura delle porte resistenti al fuoco; Verificare, all'inizio della giornata lavorativa che l'esodo delle persone dal luogo ove si effettuano i lavori sia garantito; Alla fine della giornata lavorativa deve essere effettuato un controllo per assicurarsi che le misure antincendio siano state poste in essere e che le attrezzature di lavoro, sostanze infiammabili e combustibili, siano messe al sicuro e che non sussistano condizioni per l'innesco di un incendio. Particolare attenzione deve essere prestata dove si effettuano lavori a caldo (saldatura od uso di fiamme libere). Il luogo ove si effettuano tali lavori a caldo deve essere oggetto di preventivo sopralluogo per accertare che ogni materiale combustibile sia stato rimosso o protetto contro calore e scintille. Occorre mettere a disposizione estintori portatili ed informare gli addetti al lavoro sul sistema di allarme antincendio esistente. Ogni area dove è stato effettuato un lavoro a caldo deve essere ispezionata dopo l'ultimazione dei lavori medesimi per assicurarsi che non ci siano materiali accesi o braci. Le sostanze infiammabili eventualmente utilizzate devono essere depositate in luogo sicuro, tenute libere da sorgenti di ignizione. L'uso di fiamme libere deve essere vietato quando si impiegano tali prodotti. Le bombole di gas, quando non sono utilizzate, non devono essere depositate all'interno del luogo di lavoro, ma all esterno ed in luogo concordato con il RA Nei locali dotati di impianti automatici di rivelazione incendi, nel caso di lavorazioni che possono avviare il sistema di allarme, occorre segnalarlo al RI od al RM in modo da disattivare il dispositivo antincendio; questo implica una maggiore attenzione, da parte di chi opera, nell adottare tutte le misure e le precauzioni per evitare l innesco di un fuoco. Al termine dei lavori, è compito dell impresa controllare che non vi sia nell area di lavoro un possibile principio di incendio ed avvisare il RI o il RM in modo da riattivare il sistema di rilevazione. Particolari precauzioni di tipo organizzativo e gestionale vanno adottate nei lavori di manutenzione e risistemazione su impianti elettrici e di adduzione del gas combustibile. 4.2.3. Individuazione dei rischi e misure di compensazione particolari 4.2.3.1. Innesco di materiale combustibile nei reparti di lavorazione o deposito da parte di un addetto negligente. Evitare le principali essere cause di innesco dell incendio (riscaldatori elettrici, uso di fiamme libere ecc.); Evitare la pratica del fumo nelle zone ove è espressamente vietato; Pulizia giornaliera dei depositi di rifiuti combustibili, al fine di evitare accumuli. 4.2.3.2. Accumulo/deposito di sostanze infiammabili o facilmente combustibili in luogo non idoneo o loro manipolazione senza le dovute cautele; Evitare la presenza di depositi di materiali combustibili o infiammabili in luoghi non adibiti a tale scopo;

6 / 7 4.2.3.3. Innesco del materiale combustibile a causa di attriti o formazione di scintille dovute a sfregamento meccanico Innesco del materiale combustibile a causa di vapori infiammabili o sostanze esplodenti fuoriuscite da contenitori pericolosi a causa di schiacciamento nella fase di valorizzazione Evitare la presenza di accumuli di rifiuti combustibili; I rifiuti non devono essere depositati, neanche in via temporanea, lungo le vie di esodo (corridoi, scale, uscite di sicurezza) o dove possano entrare in contatto con sorgenti di ignizione. 4.2.3.4. Inadeguata pulizia delle aree di lavoro e scarsa manutenzione delle apparecchiature utilizzate dall impresa per attività all interno dell impianto Evitare la presenza di accumuli di rifiuti combustibili o di sporcizia sul luogo di lavoro; Pulizia e manutenzione su tutte le apparecchiature che potrebbero essere causa di incendio. 4.2.3.5. Formazione di scintille e materiali incandescenti derivanti dalle operazioni di saldatura e molatura. In prossimità della zona saldatura e molatura, devono essere adottati idonei protezioni in prossimità dei depositi di materiale combustibile. In prossimità deve sempre essere presente un estintore in grado di spegnere un principio di incendio. Apposita segnaletica di sicurezza deve essere adottata dall impresa per rischi specifici del lavoro che stanno eseguendo (da concordare con il RI). 4.2.3.6. Innesco dei materiali combustibili presenti nel capannone adibito a deposito. Nella zona adibita a deposito è chiaro il divieto di eseguire lavorazioni comportanti la possibile formazione di scintille o materiali incandescenti senza eseguire preventivamente le opportune operazioni di messa in sicurezza. Apposita segnaletica di sicurezza evidenzia i pericoli ed i divieti da rispettare nella zona di deposito con particolare attenzione al divieto di fumare. 4.2.3.7. Uso di impianti elettrici difettosi o non adeguatamente protetti; Particolare attenzione da parte degli addetti sullo stato delle apparecchiature elettriche ed eventuale immediata segnalazione al preposto in caso di rilevamento positivo. 4.2.3.8. Riparazioni o modifiche di impianti elettrici effettuate da persone non qualificate; Tutto il personale che effettua modifiche o riparazioni sugli impianti elettrici deve essere personale qualificato;

7 / 7 Gaia richiede l opportuna documentazione al fine di accertare l idoneità allo svolgimento dell incarico affidato a ditta esterna. 4.2.3.9. Ostruzione delle aperture di ventilazione di apparecchi di riscaldamento, macchinari, apparecchiature elettriche e di ufficio; Evitare l ostruzione di dette aperture. 4.2.3.10.Presenza di fiamme libere in aree ove sono proibite, compreso il divieto di fumo Si sottolinea il divieto assoluto di fumare all interno dei locali e dei capannoni e nei piazzali in prossimità di accumulo di carta, plastica ed altri materiali facilmente infiammabili.