INTERVENTO DI RECUPERO DELL ACCESSO RESURRECTURIS DEL CIMITERO MONUMENTALE DI VERONA E DELLE ALI LATERALI CONNESSE Consegna dei lavori: i lavori sono stati consegnati il 21/05/2003 Data di ultimazione dei lavori: l ultimazione è avvenuta il 05/09/2005 Importo dei lavori: i lavori appaltati ammontano ad 1.600.505,49 Importo di spesa complessivo: la spesa complessiva ammonta ad 2.169.118,98 Progettista: Ing. Mario Medici Ufficio Direzione Lavori Direttore dei Lavori: Ing. Pietro Padovani Ufficio Tecnico AGEC Direttore Operativo: Geom. Giorgio Osti Ufficio Tecnico AGEC Consulente: Restauratore Francesco Ambrosi Coordinatore della sicurezza: Ing. Mauro Zanconato Responsabile del procedimento: Ing. Tiziano Pompele Ufficio Tecnico AGEC Impresa appaltatrice: Consorzio Ravennate Ravenna Impresa esecutrice: Cooperativa San Michele Verona Subappalti Ditte restauratrici: R.W.S. S.r.l. -Vigonza (PD) / Fiocco Giuseppe - Verona DESCRIZIONE DELL INTERVENTO L intervento consiste sostanzialmente nel recupero degli elementi in murature e lapidei e nel consolidamento delle strutture dell accesso del Cimitero Monumentale del Comune di Verona e delle ali laterali connesse, edificio Resurrecturis, denominato Barbieri dal nome del progettista. In particolare si tratta dei seguenti corpi: - atrio principale - corpo centrale - corpo posteriore - ali laterali. Gli interventi si possono così suddividere per tipologia di opera e di tipo di lavorazione: restauro delle superfici lapidee; restauro delle superfici intonacate; consolidamento delle strutture RESTAURO DELLE SUPERFICI LAPIDEE Tutte le superfici lapidee sono state sottoposte ad un primo intervento di pulitura, per rimuovere tutte le sostanze estranee che ne alteravano le caratteristiche proprie. L intervento di pulitura ha comportato una o più delle seguenti operazioni come: l asportazione di depositi incoerenti, la rimozione di depositi coerenti, lavaggi e risciacqui, pulitura a secco con strumento aeroabrasivo, rimozione di ossidi, rimozione di sostanze soprammesse, trattamento biocida. L applicazione dei vari tipi di pulitura sono variati in funzione della natura e delle caratteristiche di spessore e solubilità dei materiali da rimuovere, dei materiali costitutivi del manufatto, del loro stato di conservazione e della loro resistenza all azione chimico-fisica che l operazione esercita. In particolare in presenza di ornati, bassorilievi e statue ove vi erano situazioni di distacchi, polverizzazione del materiale lapideo, si è effettuato come prima operazione un preconsolidamento, un incollaggio, un ancoraggio a seconda delle esigenze. Nelle zone fortemente interessate dall umidità si è proceduto all asportazione dei sali, che, a seconda della solubilità, sono stati eliminati con impacchi d acqua deionizzata (per i sali solubili) o in sospensione con polpa di carta In presenza di stuccature in materiale non compatibile a quello del supporto murario è stata eseguita una rimozione meccanica. Ove si è reso necessario migliorare la resistenza meccanica del materiale deteriorato è stato effettuato un consolidamento mediante l applicazione di resina a pennello, in soluzione crescente a seconda del degrado e della tipologia del litotipo. Fra le lacune, i giunti e le fessurazioni sono state eseguite delle stuccature di calce e resine acriliche. Fra le microfessure e nei casi di esfoliazione, sono state eseguite delle microstuccature. Inoltre è stato parzialmente modificato ed ampliato il programma costruttivo previsto in quanto si sono rese necessarie alcune varianti. Infatti con il montaggio del ponteggio e l inizio delle lavorazioni si è potuto campionare e saggiare in maniera più ampia e precisa il reale stato di fatto dell opera da conservare e preservare. Si è evidenziato come originariamente il complesso cimiteriale per volontà costruttiva non creasse differenze cromatiche tra i materiali impiegati per la costruzione, ossia i paramenti lapidei quali colonna, capitelli, trabeazioni, ecc., fatta eccezione per i particolari in pietra dura, fossero tutti scialbati a calce con cromia se non identica molto simile a quella usata per le superfici intonacate. Pertanto si è voluto ricondurre l aspetto finale dell opera così come appariva in origine; e più precisamente è stata effettuata la scialbatura a base di caseato di calce di tutte le componenti lapidee per uniformare gli elementi stessi con le pareti intonacate oggetto dell intervento. A chiusura dell intervento su tutta la superficie è stata applicata una sostanza protettiva, che ha la caratteristica di ridurre la penetrazione dell acqua all interno della struttura porosa. Di conseguenza è stata ridotta la possibilità che si verifichino tutti i fenomeni alterativi legati alla presenza dell acqua, come il trasporto e la cristallizzazione dei sali, i fenomeni di gelo-disgelo, le interazioni con gli inquinanti atmosferici. RESTAURO DEGLI INTONACI La pulitura ha previsto un asportazione degli intonaci che hanno subito dei distacchi o dei rigonfiamenti o comunque avevano perso le caratteristiche di legante. Secondo i casi si è operato in diversi modi, come ad esempio con asportazione manuale per mezzo di bisturi o raschietto in caso di strati pellicolari fortemente decoesi. La particolare composizione dell intonaco, scarsa di legante, e i vuoti lasciati in alcuni dei punti d incontro, soprattutto tra le diverse orditure dei mattoni delle volte, avevano causato la polverizzazione e la caduta di parti d intonaco; si è eseguito quindi, per queste zone un ristabilimento della coesione degli intonaci mediante impregnazione di resina acrilica in soluzione. Alla base di alcune murature intonacate, dove erano ben visibili le chiazze di umidità di risalita è stata realizzata la posa di un intonaco deumidificante microporoso tirato con malta a base di calce idraulica e additivi con specifiche caratteristiche aeranti. A conclusione delle lavorazioni sugli intonaci è stata applicata, sulle superfici già preparate e consolidate, la nuova dipintura, uguale a quella originale, a latte di calce e pigmenti naturali, addittivate anche con resine acriliche in dispersione acquosa, avendo tenuto conto dei risultati delle analisi sui campioni di tinta originale. CONSOLIDAMENTO STRUTTURA Oltre alle operazioni sopra descritte di consolidamento, è stata realizzata una cordolatura delle murature nella parte superiore dell atrio mediante profili metallici. Inoltre sono state revisionate le capriate lignee e gli estradossi delle volte relative al corpo centrale.
ANGELI FRONTONE PRINCIPALE Roccia sedimentaria pietra calcarea tipo biancone. Si tratta degli angeli posti a coronamento del frontone del prospetto principale. Le porzioni di superficie interessate sono caratterizzate in alcuni punti da fenomeni di disgregazione superficiale della massa lapidea dovuti alla ricristallizzazione dei sali dove l acqua piovana ristagna e crea fenomeni di dilavamento. Oltre a questo fenomeno si presentano normali impurità dovute alla quotidiana esposizione agli agenti atmosferici Pulitura mediante lavaggi e risciacqui con uso di spazzole di saggina Preconsolidamento con incollaggio mediante resine Preconsolidamento con ancoraggio con perni
CORNICI E FASCE IN TUFO Roccia sedimentaria pietra calcarea tenera Si tratta degli elementi lapidei monolitici che costituiscono la trabeazione sovrastante i capitelli delle colonne. Si sviluppano lungo il perimetro dei colonnati. Gli elementi lapidei di trabeazione presentano piccoli fenomeni di disgregazione e dilavamento superficiale della pietra dovuti a processi di solfatazione. Rimozione dei depositi mediante impacchi Rimozione di ossidi mediante applicazione di sostanze complessanti Stuccature mediante integrazione di parti lacunose TIMPANO POSTERIORE Roccia sedimentaria - pietra calcarea tenera calcare Marmoso - Bianco ammonitico dei monti Lessini Si tratta di un elemento triangolare monolitico, ornato da un bassorilievo e posizionato sui fronti del blocco centrale. Le superfici interessate sono caratterizzate in alcuni punti da fenomeni di disgregazione superficiale della massa lapidea dovuti alla ricristallizzazione dei sali dove l acqua piovana colpisce direttamente la parte e crea fenomeni di dilavamento. Nelle superfici meno esposte si presentano normali impurità dovute alla quotidiana esposizione agli agenti atmosferici Pulitura mediante asportazione dei depositi incoerenti mediante spolveratura Pulitura con rimozione dei depositi mediante impacchi Pulitura con lavaggi e risciacqui con uso di spazzole di saggina Pulitura con rimozione di ossidi mediante applicazione di sostanze complessanti Trattamento biocida Preconsolidamento mediante incollaggio con resine
CAPITELLI IN PIETRA Roccia sedimentaria pietra calcarea tenera Si tratta dei capitelli delle colonne I capitelli presentano stuccature su alcune parti di superficie, gli stessi presentano delle lacune frutto di disgregazioni superficiali della massa lapidea dovuti alla ricristallizzazione dei sali dove l acqua piovana colpisce direttamente e crea fenomeni di dilavamento. Nelle parti meno esposte all umidità si presentano normali impurità dovute alla quotidiana esposizione agli agenti atmosferici. Pulitura mediante rimozione dei depositi mediante impacchi Pulitura mediante rifi nitura per la rimozione di sostanze sovrammesse con uso di solventi Preconsolidamento mediante applicazione di carta giapponese e resina Desalinizzazione con asportazione con mezzi meccanici, impacchi e risciacquo fi nale Desalinizzazione con trattamento con resine a scambio ionico Stuccature mediante integrazione di parti lacunose COLONNE IN TUFO Roccia sedimentaria pietra calcarea tenera Si tratta delle colonne lisce e scanalate leggibili nelle facciate principali ed all interno del complesso cimiteriale. Le colonne presentano stuccature su alcune parti di superficie, il fusto delle stesse presenta sintomi di disgregazione alla base, dovuta all umidità di risalita che per alcune è superiore ad altre. Alcune parti del fusto presentano per questo motivo delle lacune. Il fusto presenta altresì fenomeni di disgregazione superficiale della massa lapidea dovuti alla ricristallizzazione dei sali dove l acqua piovana colpisce direttamente e crea fenomeni di dilavamento. Nelle parti meno esposte all umidità si presentano normali impurità dovute alla quotidiana esposizione agli agenti atmosferici. Pulitura mediante rimozione dei depositi mediante impacchi Pulitura mediante rimozione di ossidi con applicazione di sostanze complessanti Pulitura con rifi nitura per la rimozione di sostanze sovrammesse con uso di solventi Desalinizzazione per asportazione con mezzi meccanici, impacchi e risciacquo fi nale Stuccature per integrazione di parti lacunose
VOLTE Intonaco di calce aerea su mattoni Gli intonaci delle volte, sono soggetti alle infiltrazioni d acqua nelle coperture provocando i distacchi più grossi, sommati a quelli dovuti alle fessurazioni delle volte. Nelle parti più sane ci sono piccoli distacchi, rigonfiamenti ed impurità, dovute alla quotidiana esposizione agli agenti atmosferici. Si nota altresì la formazione di croste di gesso e quarzo dovuta all interazione tra gli inquinanti atmosferici dello zolfo ed il substrato carbonatico. Pulitura mediante asportazione manuale con bisturi o raschietto Stuccature e microstuccature Consolidamento mediante iniezioni a pressione di miscela di calce desalinizzate Consolidamento mediante impregnazione di resina acrilica in soluzione Coloritura a base di calce.
ELEMENTO DECORATIVO LAPIDEO FIGURE UMANE Roccia Sedimentaria pietra calcarea tenera. Si tratta delle figure umane con l urna e del loro basamento, posizionati sopra al portico centrale sulla facciata prospettante la pubblica via Le porzioni di superficie interessate sono caratterizzate in alcuni punti da fenomeni di disgregazione superficiale della massa lapidea dovuti alla ricristallizzazione dei sali specie nelle zone dove l acqua piovana colpisce direttamente la parete e crea fenomeni di dilavamento. Nelle parti meno esposte si presentano normali impurità dovute alla quotidiana esposizione agli agenti atmosferici Pulitura con asportazione dei depositi incoerenti mediante spolveratura Pulitura con lavaggi e risciacqui con uso di spazzole di saggina Preconsolidamento mediante incollaggio con resine Preconsolidamento con ancoraggio con perni ed impacchi Protettivo
FASCIA METOPE FRONTI ANTERIORE E POSTERIORE Pietra calcarea tenera Si tratta delle metope del fregio sovrastante il cordolo liscio che delimita la zona inferiore, dalla zona superiore del prospetto. Le porzioni di superficie interessate sono caratterizzate in alcuni punti da fenomeni di disgregazione superficiale della massa lapidea dovuti alla ricristallizzazione dei sali specie nelle zone dove l acqua piovana colpisce direttamente la parete e crea fenomeni di dilavamento. Nelle parti meno esposte si presentano normali impurità dovute alla quotidiana esposizione agli agenti atmosferici. Pulitura con asportazione dei depositi incoerenti mediante spolveratura Pulitura con rimozione dei depositi mediante impacchi Pulitura con rimozione di ossidi mediante applicazione di sostanze complessanti Rifi nitura per la rimozione di sostanze sovrammesse con uso di solventi Trattamento biocida ed impacchi
ELEMENTO DECORATIVO LAPIDEO ANFORA Roccia sedimentaria pietra calcarea tenera Si tratta delle anfore posizionate all interno dell atrio. Le porzioni di superficie interessate sono caratterizzate in alcuni punti da fenomeni di disgregazione superficiale della massa lapidea dovuti alla ricristallizzazione dei sali e si presentano normali impurità dovute alla quotidiana esposizione agli agenti atmosferici. Pulitura con rimozione dei depositi mediante impacchi Pulitura mediante lavaggi e risciacqui con uso di spazzole di saggina Rifi nitura per la rimozione di sostanze sovrammesse con uso di solventi Protettivo BASSORILIEVI Roccia sedimentaria, pietra calcarea tenera Si tratta dei bassorilievi situati sulle pareti interne dell atrio d ingresso. Lo stato di conservazione è buono salvo normali impurità dovute alla quotidiana esposizione agli agenti atmosferici. Asportazione dei depositi incoerenti mediante spolveratura Rimozione dei depositi mediante impacchi Lavaggi e risciacqui con uso di spazzole di saggina Rimozione di ossidi mediante applicazione di sostanze complessanti Rifi nitura per la rimozione di sostanze sovrammesse con uso di solventi Preconsolidamento mediante applicazione di carta giapponese e resina Revisione cromatica Protettivo