4 CAPITOLO 1 visto, l offerta in Internet, sostenuta da un crescente numero di docenti e di università, di pubblicazioni scientifiche digitali ad accesso libero e gratuito. Mutano anche i contenuti? A prima vista no, il valore di una ricerca non è condizionato dal contenitore in cui questa viene veicolata. In altre parole, un contributo è giudicato per la sua valenza scientifica e non per il supporto tramite il quale è stato reso pubblico. Stampa e digitale hanno raggiunto la pari dignità nell universo della comunicazione scientifica. In questo capitolo esamineremo il modo in cui è organizzata la produzione scientifica, in che modo viene conservata e come sia possibile reperirla. Alcuni temi saranno ripresi e approfonditi nel Capitolo 3. Due strumenti della comunicazione scientifica Chi studia e chi fa ricerca deve avere a disposizione un certo numero di risorse cartacee e digitali: libri, articoli di riviste, relazioni, presentazioni, documenti di vario tipo. Ma quali sono le risorse disponibili? Dove si possono trovare? Due sono gli strumenti fondamentali che ci aiutano a rispondere a queste domande: le bibliografie (chiamate anche repertori bibliografici) e i cataloghi delle biblioteche. Quando iniziamo una ricerca su un determinato soggetto di studio o dobbiamo preparare un esame, la prima cosa da fare consiste nel selezionare e identificare il materiale bibliografico che ci interessa. Dobbiamo, per prima cosa, preparare una bibliografia, un elenco di risorse, e in un secondo momento localizzare il materiale selezionato in una o più biblioteche per consultarlo o prenderlo in prestito. A ciascuna di queste esigenze corrisponde uno strumento. Le bibliografie ci aiutano a scegliere le risorse, mentre i cataloghi delle biblioteche ci permetteranno di localizzarle. In altre parole, una bibliografia fornisce informazioni su ciò che è stato pubblicato su un certo argomento, mentre il catalogo di una biblioteca fa conoscere ciò che una biblioteca possiede. Proviamo ad approfondire.
LA COMUNICAZIONE SCIENTIFICA NELL ERA DIGITALE. LA RICERCA BIBLIOGRAFICA 5 Le bibliografie Esiste un repertorio bibliografico per ogni argomento? Probabilmente no, ma le bibliografie sono molte pubblicate in volume, online o su CD-ROM e se sappiamo cercare possiamo trovare quella che fa al caso nostro. Prima di indicare i criteri per una corretta scelta cerchiamo di capire meglio che cosa è una bibliografia. Possiamo definire una bibliografia un elenco di risorse documentarie ordinate secondo uno o più criteri: per esempio, in base alla provenienza geografica delle pubblicazioni (Bibliografia dei libri stampati a Perugia). I repertori bibliografici selezionano le risorse, le ordinano e ne forniscono una descrizione per facilitarne l identificazione. Gli elementi basilari di una descrizione bibliografica sono: il nome e cognome dell autore o degli autori (o dell ente) responsabili dell opera; il titolo dell opera (in corsivo); l editore; l anno di pubblicazione, altre notizie (titolo della collana, pagine ecc.). Queste informazioni sono contenute in una registrazione (record). Vediamo alcuni esempi di descrizione bibliografica e di repertori. Istituzioni, carismi ed esercizio del potere (IV-VI secolo d. C.), a cura di Giorgio Bonamente e Rita Lizzi Testa, Bari, Edipuglia, 2010, 467 p., ill., 25 cm., (Munera, 31). Ranganathan, Shiyali Ramamrita, Il servizio di reference, a cura di Carlo Bianchini, prefazione di Mauro Guerrini, nuova ed., Firenze, Le lettere, 2010, LI, 408 p., (Pinakes, 5). La Bibliografia di Cesare Garboli (1950-2005), curata da Laura Desideri e pubblicata dalle Edizioni della Normale (Pisa) nel 2008, è un repertorio in cui troviamo elencate e descritte tutte le opere dello studioso toscano prodotte tra il 1950 e il 2005, suddivise in sezioni (scritti raccolti in un volume, traduzioni ecc.) organizzate al loro interno in ordine cronologico.
6 CAPITOLO 1 La Gnomon Bibliographische Datenbank è una bibliografia online (definita anche data base, traducibile come base di dati o banca dati), consultabile all indirizzo: http://www.gnomon.kueichstaett.de. Gnomon è una base di dati bibliografica specializzata in antichità classica. Contiene descrizioni di monografie, miscellanee, articoli di periodici, recensioni, ricavati dalla selezione di articoli di oltre 250 periodici internazionali. Le bibliografie possono contenere la descrizione di tutti i tipi di risorse documentarie: libri, e-book, articoli di rivista (a stampa e online), tesi, rapporti tecnici, siti web. Alcuni repertori bibliografici elettronici disponibili su CD- ROM e online e alcune banche dati ospitano, oltre alla descrizione bibliografica, il testo integrale (full text) del libro o dell articolo, fornito in vari formati elettronici (.pdf,.doc ecc.), che può così essere immediatamente consultato. L accesso alle banche dati bibliografiche può richiedere la sottoscrizione di un abbonamento o il pagamento per la singola risorsa (articolo, capitolo di libro ecc.) consultata o scaricata. Le biblioteche, in particolare quelle delle università, sottoscrivono gli abbonamenti e offrono una accesso gratuito ai propri utenti. Gli studenti e i docenti possono così consultare le diverse banche dati in biblioteca attraverso dei computer riservati, oppure in qualsiasi altro luogo con il proprio computer utilizzando particolari procedure di identificazione. Possiamo considerare questi repertori un tipo particolare di bibliografie orientate a fornire il documento integrale piuttosto che la sola informazione bibliografica (Marcelle Beaudiquez, Guide de bibliographie générale: méthodologie et pratique, München, K.G. Saur, 1989, p. 25). Esempi. LiOn-Literature Online è una banca dati bibliografica che contiene oltre 350.000 testi letterari in inglese di varie epoche (dal medioevo al ventunesimo secolo), più di 200 periodici full-text, biografie di autori, opere di critica letteraria, dizionari e repertori bibliografici. La banca dati è online e si accede sottoscrivendo un abbonamento (Figura 1.1). Si possono far rientrare all interno di questa tipologia anche le banche dati di periodici elettronici. Negli ultimi decenni
LA COMUNICAZIONE SCIENTIFICA NELL ERA DIGITALE. LA RICERCA BIBLIOGRAFICA 7 Figura 1.1 Frontespizio del testo integrale Moby Dick di H. Melville (1851); da LiOn-Literature Online. alcuni editori internazionali si sono specializzati nel fornire un accesso centralizzato a un gran numero di riviste online (che possono avere anche una versione stampata). ScienceDirect, dell editore olandese Elsevier, è un noto esempio di questo tipo di collezioni di periodici elettronici. Tramite un sito internet, in questo caso http://www.sciencedirect.com, è possibile accedere (a pagamento) alla consultazione degli articoli di centinaia di riviste di vari ambiti disciplinari (Figura 1.2). ScienceDirect consente l accesso a più di duemila periodici internazionali che coprono le discipline scientifiche e biomediche, le scienze sociali e in parte minore anche le scienze umane. È utile sapere che una rivista (digitale o cartacea) è suddivisa in fascicoli pubblicati con una cadenza periodica (settimanale, mensile ecc.). Ogni fascicolo è in genere identificato da un nu-
8 CAPITOLO 1 Figura 1.2 Home page di ScienceDirect. mero progressivo e dall indicazione dell annata (per esempio, l espressione annata XII indica che la rivista è pubblicata da dodici anni). Nelle banche dati elettroniche e online le ricerche sono facilitate da funzioni di ricerca per autore, titolo dell articolo e/o della rivista, data di pubblicazione, soggetto o argomento, parole chiave (keyword), altro. Torniamo ora alla domanda con la quale abbiamo aperto questo paragrafo. In che modo possiamo trovare lo strumento bibliografico più utile al nostro lavoro di ricerca o di studio? Prima di tutto vanno analizzate bene le nostre esigenze e deve essere determinato con precisione il soggetto da studiare. Poi si deve stabilire il grado di approfondimento che la ricerca deve avere. In questa fase può essere utile rispondere a una serie di domande, corrispondenti ai diversi criteri della ricerca bibliografica. Messo bene a fuoco il soggetto della ricerca con l aiuto del docente, e magari con l ausilio di strumenti di informazione generale (enciclopedie, dizionari, annuari), dobbiamo porci alcune domande per capire meglio quale tipo di risorsa documentaria riteniamo utile esaminare.
LA COMUNICAZIONE SCIENTIFICA NELL ERA DIGITALE. LA RICERCA BIBLIOGRAFICA 9 Consulteremo pubblicazioni: a) solo in lingua italiana o anche in altre lingue (quali)? b) recenti o datate (un decennio, il secolo scorso ecc.)? Oppure edite in un arco cronologico preciso (per esempio dal 2000 al 2010)? c) cartacee o digitali o entrambe? Consulteremo solo libri, solo articoli di riviste, altro, o tutte le tipologie di risorse? Più la risposta a queste domande risulterà precisa, più facile sarà individuare gli strumenti bibliografici appropriati. In questa fase è utile consultare i bibliotecari perché sono in grado di chiarire molti dubbi. Aggiungiamo alcune informazioni. Quando si effettua la scelta della lingua nella quale si intende svolgere la ricerca bibliografica è importante sapere quali strumenti di informazione offrono le singole nazioni. In molti stati infatti si possono trovare repertori che segnalano le risorse documentarie nazionali pubblicate recentemente o nel tempo. Un tipo di questi repertori sono le bibliografie nazionali. Ogni ricerca dovrebbe iniziare con la consultazione di questi strumenti in quanto essi forniscono una descrizione di tutto ciò che si pubblica, o si è pubblicato, in uno stato a partire da una certa data (diversa per ogni nazione per motivi storici e culturali). Esempio. La Bibliografia nazionale italiana (BNI), così come la conosciamo oggi, ha cominciato nel 1958 a segnalare le pubblicazioni (in particolare le monografie) edite in Italia. Tale servizio è stato però svolto dalla Biblioteca nazionale centrale di Firenze, anche se con modalità diverse, fin dal 1886 con la pubblicazione del Bollettino delle pubblicazioni italiane ricevute per diritto di stampa. La BNI, come alcune principali bibliografie nazionali (per esempio Francia, Gran Bretagna e Spagna), può essere consultata online (Figura 1.3). L accesso è a pagamento, ma le principali biblioteche pubbliche ne consentono l uso gratuito.