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Transcript:

Deliberazione del 14.3.2002 (8/19) OGGETTO: Adozione incremento delle tariffe dei servizi di fognatura e di depurazione delle acque reflue. Deliberazioni CIPE n. 23 del 8 marzo 2001, n. 52 del 4 Aprile 2001, n. 93 del 15 novembre 2001. Legge 23 dicembre 2000, n. 388, art. 141, comma 4. L Assessore della Difesa dell Ambiente riferisce che l'art. 141, comma 4, della Legge 23 dicembre 2000, n. 388 (finanziaria 2001), in adempimento agli obblighi comunitari in materia di fognatura, collettamento e depurazione di cui agli articoli 27, 31 e 32 del Decreto Legislativo n. 152/1999, demanda alle Autorità d'ambito, ovvero se queste non sono ancora operative, alle Province, la predisposizione e l'attuazione di un programma di interventi urgenti a stralcio e con gli stessi effetti di quello indicato dall'art. 11, comma 3, della Legge 5 gennaio 1994, n. 36 (Disposizioni in materia di Risorse Idriche), prevedendo altresì, in caso di inerzia delle predette Autorità e Province, l'esercizio dei poteri sostitutivi da parte dei Presidenti delle Giunte Regionali, su delega del Presidente del Consiglio dei Ministri. L Assessore ricorda che l articolo 11, comma 3 della citata Legge 5 gennaio 1994, n. 36, prevede che Comuni e Province operino la ricognizione delle opere di adduzione, di distribuzione, di fognatura e di depurazione esistenti e predispongano un programma di interventi necessari al raggiungimento degli obiettivi previsti dalla stessa L.n. 36/94, accompagnato da un piano finanziario che indichi, in particolare, le risorse disponibili, quelle da reperire, nonché i proventi da tariffa, come definiti dall'articolo 13, per il periodo considerato In attuazione del predetto articolo 141, comma 4, Legge 388/2000, le Amministrazioni provinciali di Cagliari, Nuoro, Oristano e Sassari con il coordinamento della Regione Autonoma della Sardegna per mezzo dell Assessorato Difesa dell Ambiente e con il supporto tecnicooperativo dell Ente Sardo Acquedotti e Fognature (ESAF) hanno predisposto, per l intero territorio regionale e per i territori provinciali, il programma di interventi urgenti, a stralcio di quello previsto dall art. 11, comma 3, della L. 36/94. Il programma di interventi urgenti in questione prevede un fabbisogno finanziario pari a 1.536.459.274,79 (2.975 miliardi di lire). Tale fabbisogno sarà soddisfatto in parte con le risorse di cui al Programma Operativo Regionale (POR 2000-2006) e alle Delibere CIPE sulle aree depresse.

L Assessore, riferisce a tal proposito, che l Intesa Istituzionale di Programma Stato - Regione Sardegna in data 21.04.1999, comprendente l Accordo di Programma Quadro (APQ) Opere fognario depurative ampliata in data 13.03.2000, con l individuazione dell ulteriore APQ riguardante le Risorse Idriche, prevede di stipulare un APQ su Risorse idriche-opere fognario-depurative. La stipula di tale APQ è condizione per l utilizzo dei fondi strutturali di cui al Quadro Comunitario di Sostegno (QCS 2000-2006) e dei fondi di cui alle Delibere CIPE n. 4/99, 14/2000 e 138/2000 e, tra l altro, come ulteriormente stabilito dalla Delibera CIPE n. 23 dell 8 marzo 2001, punto 10, saranno escluse da ulteriori assegnazioni di risorse nel settore in questione, quelle aree nelle quali non siano adottati i Piani d Ambito previsti dalla Legge 5 gennaio 1994, n. 36, entro il secondo semestre 2002. L Assessore fa presente, altresì, che è previsto nelle norme citate che un contributo al parziale finanziamento del Programma stralcio derivi dall introito tariffario dei servizi di fognatura e depurazione. A tale proposito l Assessore fa osservare che il Piano Finanziario allegato al Programma stralcio citato, mostra l insussistenza di risorse provenienti dall applicazione dell attuale sistema tariffario applicato alla base dati dei volumi di reflui trattati derivanti dalla documentazione ESAF assunta come base operativa per la programmazione proposta. Si evidenzia peraltro che con le Delibere CIPE n. 23 dell 8 marzo 2001, n. 52 del 4 aprile 2001, 93 del 15 novembre 2001, nel dettare indirizzi per l utilizzo delle risorse destinate ai piani stralcio di cui all art. 141 comma 4 della Legge 388/2000 e direttive per la determinazione in via transitoria delle tariffe dei servizi acquedottistici di fognatura e di depurazione per l anno 2001, è stato previsto per il parziale finanziamento dei programmi stralcio di cui all art. 141 della legge 388/2000, nell arco del quinquennio 2001-2005, un aumento cumulato delle tariffe di fognatura e depurazione nella misura massima del 20%. In ogni anno del quinquennio l aumento non potrà comunque eccedere la misura del 5%. Tali incrementi si applicano sulla quantità d acque scaricate in fognatura da parte delle utenze civili ed industriali e saranno determinati tenendo conto, pur nelle more dell applicazione del metodo normalizzato, dei principi di carattere generale previsti dagli artt. 13 e 14 della legge n. 36 /1994. Gli incrementi stessi sono destinati al finanziamento del Programma stralcio in concorrenza con le altre risorse finalizzate alla realizzazione d interventi inseriti nel programma stesso. L aumento tariffario di cui ai punti precedenti si applica anche alle gestioni in economia. L aumento può decorrere dal 1 luglio 2001 se gli incrementi tariffari sono pubblicati entro il 31 dicembre 2001, diversamente decorrerà dal 1 gennaio 2002, e lo stesso aumento verrà introitato dai gestori (comprese le gestioni in economia) che porranno le somme riscosse a disposizione dell ente attuatore del Programma stralcio (Provincia e, dopo l attivazione della conferenza d ATO, Autorità d ambito). Tale incremento tariffario è comunque insufficiente a colmare il fabbisogno finanziario sopra citato per l adeguamento delle opere fognario depurative entro le scadenze previste.

Di fatto, il Piano Finanziario ha previsto un incremento tariffario massimo del 4% annuo dal 2002 al 2006 che ammonta, per un volume di reflui (base ESAF) pari a circa 245 Mmc/anno, a circa 51,65 M (. 100 Mld) per i cinque anni. L Assessore rileva che l esistenza in Sardegna di un unico Ambito Territoriale Ottimale (ATO) per la gestione del Servizio idrico integrato (L.R. 29/97, L.R.15/99) e quindi di un unica Autorità d ambito, peraltro ancora formalmente non costituita in quanto il relativo Statuto d ambito, approvato in Giunta regionale, non ha ancora avuto le formali approvazioni di Province e Comuni, pone problemi circa l individuazione dei soggetti competenti all adozione dell incremento tariffario previsto dalle predette Delibere CIPE per il parziale finanziamento del Programma stralcio citato. Peraltro, per le difficoltà incontrate dalle Province nella ricognizione delle tariffe accantonate eccedenti le necessità gestionali e le ulteriori difficoltà nel disaggregare i dati relativi alle spese per la gestione e gli accertamenti riferiti ai ricavi complessivi, nonché per l impossibilità di desumere le realtà comunali di ciascuna provincia dalla certificazione fornita dall ESAF, in quanto i dati sono relativi alla gestione complessiva del territorio regionale, operazioni vincolanti per la successiva approvazione degli incrementi tariffari, hanno indotto le quattro Amministrazioni provinciali a demandare alla Regione la definizione della scheda di sintesi e relativa certificazione complessiva dei proventi da tariffa nonché l approvazione dei relativi incrementi tariffari. La predetta Delibera CIPE n. 93/2001 nel modificare la precedente Delibera CIPE n.52/2001 ha svincolato l adozione degli incrementi tariffari dall accertamento delle tariffe accantonate. L Assessore ricorda che nel sopra citato APQ Risorse idriche - Opere fognariodepurative è prevista l individuazione, a stralcio, delle opere più urgenti, del comparto idrico e del comparto fognario-depurativo, compatibili con il Programma stralcio di interventi urgenti ex art. 141, 4 comma L. 388/2000, e con quanto previsto nel Programma operativo regionale (POR) della Sardegna per le infrastrutture idriche, limitatamente alla fase preliminare all insediamento dell Autorità d Ambito (2000/2002). Nelle fasi di predisposizione degli elaborati dell APQ è stata espressamente richiesta, dai componenti di espressione statale della Commissione paritetica dell APQ, l approvazione dell incremento tariffario in questione entro il 15 Marzo 2002. A seguito della delibera CIPE 93/2001 l incremento tariffario decorrerà dal 1 gennaio 2002 pertanto, valutando un incremento massimo annuo del 5% per gli anni 2002-2005 si presume un introito derivante dall incremento tariffario pari a circa 42,87 M (. 83 Mld) per i quattro anni. Tali somme dovranno essere rese disponibili per la realizzazione degli interventi di cui al programma stralcio.

L Assessore propone che in attuazione del punto 2.3 della delibera CIPE n. 52 del 4 aprile 2001 così come modificata dalla delibera CIPE n. 93 del 15 novembre 2001, nelle more della costituzione dell Autorità d Ambito di cui alla Legge 36/94, l aumento delle tariffe in vigore per i servizi di fognatura e depurazione delle acque reflue, riscosso dal gestore secondo le norme vigenti, venga versato in apposito fondo unico vincolato di accantonamento degli aumenti stessi istituito presso la Regione perché possa produrre effetti utili al fine del successivo riutilizzo come parziale finanziamento del citato Piano stralcio. Le somme riscosse dai gestori dovranno essere versate nel suddetto fondo vincolato presso la Tesoreria Regionale e verranno iscritte nell UPB di entrata E05.007 del Servizio Tutela Acque dell Assessorato della Difesa dell Ambiente con istituzione di apposito capitolo recante Incrementi delle tariffe dei servizi di fognatura e depurazione in attuazione della delibera CIPE 4 aprile 2001 n 52 come modificata dalla delibera CIPE 15 novembre 2001 n 93 e conseguentemente nell UPB di spesa S05.021 con istituzione di un nuovo capitolo recante Spese per il parziale finanziamento del programma di interventi urgenti di cui all art. 141 comma 4, legge 388/2000 avente come destinazione il parziale finanziamento degli interventi previsti nel citato Programma Stralcio. Per quanto sopra esposto l Assessore della Difesa dell Ambiente rappresenta quindi l esigenza di adottare gli incrementi tariffari come sopra descritti e che, da parte degli Assessorati Ambiente e Programmazione Bilancio Credito e Assetto del Territorio vengano esperite le necessarie operazioni e verifiche al fine della capitalizzazione di detti incrementi tariffari. La Giunta regionale acquisito il parere di legittimità del competente Direttore Generale, sentito la proposta formulata dall Assessore della Difesa dell Ambiente e udito il parere di concerto dell Assessore della Programmazione Bilancio Credito e Assetto del Territorio DELIBERA 1. di disporre, per le motivazioni indicate in premessa e conformemente alle previsioni della deliberazione CIPE n. 52 del 4 aprile 2001, come modificata dalla delibera CIPE n. 93 del 15 novembre 2001, a parziale finanziamento del programma degli interventi di cui all articolo 141, comma 4, della legge n. 388/2000, l applicazione, da parte degli attuali gestori del servizio di fognatura e depurazione, dell aumento delle tariffe di fognatura e depurazione per un massimo cumulato del 20% nel periodo 2002-2005; per ogni anno 2002-2003-2004-2005 l incremento viene fissato pari al 5% delle tariffe in vigore nell anno di riferimento.

2. di disporre che l aumento delle tariffe, finalizzato all attuazione del Programma stralcio di interventi urgenti di cui all art. 141 comma 4 Legge 388/2000, sia riscosso dai gestori del servizio di fognatura e depurazione, che verseranno le somme introitate nella Tesoreria della Regione con la causale Incrementi delle tariffe del servizio di fognatura e depurazione ai sensi della Delibera CIPE 52/2001 come modificata dalla delibera CIPE 93/2001 ; 3. l aumento tariffario dovrà essere versato di gestori secondo il precedente punto 2, entro 30 giorni dalla riscossione. La presente delibera è pubblicata sul BURAS e sarà trasmessa al Ministero dell Ambiente e Tutela del Territorio e alle Amministrazioni provinciali. Letto confermato e sottoscritto. IL DIRETTORE GENERALE F.TO: DURANTI IL PRESIDENTE F.TO: PILI