RISULTATI PRELIMINARI DI UNA RICERCA SULL IMPIEGO IN MEDICINA DELLE ONDAFORM (OF)



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Definizione RISULTATI PRELIMINARI DI UNA RICERCA SULL IMPIEGO IN MEDICINA DELLE ONDAFORM (OF) Le OF sono supporti terapeutici e diagnostici, preparate per esposizione di opportuni materiali a energie naturali. Esse hanno la proprietà di conservare l impronta della forma di energia a cui sono sottoposte e di fornire al corpo, quando sono poste in contatto con esso, un quantum di energia vitale specifica, in grado di riequilibrare funzioni alterate. Premessa: biofotoni e comunicazione intercellulare Secondo le ricerche condotte a partire dagli anni Sessanta presso il Politecnico di Milano e successivamente riprese da Popp e collaboratori presso l Università di Vienna, le cellule comunicano tra di loro tramite segnali elettromagnetici, chiamati Biofotoni, che sono in pratica le particelle che costituiscono le onde elettromagnetiche della luce. Ma facciamo un passo indietro e consideriamo le premesse di queste ricerche. In un libro scritto nel 1943 e intitolato Materia e Luce, il famoso fisico Louis de Broglie afferma: la luce, quando ci viene dal sole o dalle stelle, arriva al nostro occhio dopo avere attraversato immensi spazi, nei quali la materia non esiste; la luce attraversa quindi il vuoto senza difficoltà e, a differenza del suono, per esempio, non è legata al moto della materia. La descrizione del mondo fisico non sarebbe quindi sufficiente, se non si aggiungesse alla materia, un altra realtà indipendente da essa: la luce Da un lato vi è l insieme dei fenomeni d interferenza e diffrazione, i quali provano che la luce è formata da onde e dall altro c è il fenomeno fotoelettrico e altri fenomeni scoperti recentemente, i quali provano che la luce è formata da corpuscoli, da fotoni L unico modo di uscirne è quello di ammettere che l aspetto ondulatorio della luce e il suo aspetto corpuscolare sono due aspetti complementari di una stessa realtà Torniamo ora ai fotoni e alle radiazioni: tutti i fisici capiranno che si tratta della grande famiglia elettromagnetica estesa dalle onde hertziane ai raggi gamma e ai loro prolungamenti verso le altissime frequenze, delle quali termini molto elevati probabilmente figurano fra i raggi cosmici. Le ricerche sui biofotoni dei ricercatori milanesi e viennesi presero avvio dalla scoperta del biologo russo Alessandro Gurwitsch, avvenuta nel 1922. Egli enunciò che la materia vivente emette radiazioni ultraviolette attorno ai 200 nanometri (miliardesimi di metro) e, poiché queste radiazioni vengono emesse in maggior misura nel corso della mitosi, cioè della divisione e riproduzione cellulare, egli le chiamò radiazioni citogenetiche, essendo in grado secondo lui di stimolare la riproduzione cellulare. Nel 1945 il dottor Giocondo Protti, nel libro intitolato La luce del sangue, riprendendo le osservazioni di Gurwitsch, le applica sperimentalmente al sangue. Il potere radiante del sangue è una proprietà fisica di esso, la quale si manifesta mediante un emissione di radiazioni ultraviolette di lunghezza d onda breve. Questa particolare manifestazione di luce ultravioletta è risultata strettamente connessa ai processi di combustione degli idrati di carbonio (zuccheri) e delle albumine, processi che si attuano di continuo nella materia vivente Il potere radiante del sangue è un indicazione riassuntiva della quantità di vita contenuta in un intero organismo L emoradiazione corrisponde a un determinato ritmo metabolico o vitale Nel sangue di persone avanti con l età la radiazione è molto inferiore a quella dei giovani, nella gravidanza si eleva ulteriormente, nella malattia

diminuisce L analisi spettrografia ha eliminato il dubbio sulla reale esistenza di varie lunghezze d onda nel fenomeno biologico della radiazione e ha stabilito che ogni sostanza, ogni cellula, sprigiona raggi ultravioletti con lunghezze d onda caratteristiche, l una diversa dall altra. Ogni gruppo di cellule e forse ogni cellula emette un segnale di una determinata lunghezza d onda come fanno nell ambiente le trasmissioni radiofoniche, televisive, telefoniche che utilizzano onde elettromagnetiche con lunghezza d onda specifica. Lo spettro luminoso comprende le radiazioni elettromagnetiche con lunghezza d onda variabile fra 200 e 800 nanometri, rispettivamente dall ultravioletto all infrarosso passando attraverso tutto lo spettro dei colori della luce visibile. L onda luminosa e i biofotoni che la costituiscono rappresentano il tramite con il quale avviene la trasmissione, ma non la trasmissione stessa. Analogamente, affinché sullo schermo televisivo appaia un immagine non basta la radiazione elettromagnetica emessa, ma è necessario che avvenga la registrazione dello spettacolo nello studio televisivo, dopo di che le immagini registrate vengono veicolate dall onda elettromagnetica con lunghezza d onda specifica per quella stazione televisiva. La singola cellula può essere paragonata ad una stazione televisiva. I fenomeni interni biochimici, metabolici, immunitari costituiscono lo spettacolo che la cellula deve comunicare alle altre cellule e nel contempo la cellula deve ricevere sul proprio televisore le informazioni (gli spettacoli ) provenienti dalle altre cellule. Il fisico H. Klima dell Istituto Atomico dell Università di Vienna scrive: Sistemi elettromagnetici aperti (come quelli costituiti dalle cellule) reagiscono in modo molto sensibile a stimoli elettromagnetici ambientali, in particolare ad appropriati fotoni. La fotomorfogenesi delle piante è un esempio calzante di cambiamenti indotti da fotoni di lunghezza d onda specifica. Una grande varietà di studi sperimentali nel campo della terapia laser sono stati condotti negli ultimi anni. Buona parte di questi lavori si riferiscono alla risposta immunitaria indotta dal laser all elio-neon con lunghezza d onda di 633 nanometri. In seguito a tale stimolazione laser aumenta l attività immunitaria nel siero, cresce la sintesi di albumina e la fagocitosi dei leucociti polimorfonucleari, le ferite si rimarginano rapidamente Ma se la luce a 633 nanometri possiede tale effetto immunostimolante e curativo, perché non potrebbe essere prodotta spontaneamente durante la reazione immunitaria? Esiste una sorgente di bioluminescenza nativa all interno del corpo, connessa con l attività immunitaria? Nel 1972 A.C. Allan scoprì l emissione di fotoni da parte dei leucociti polimorfonucleati. In conclusione possiamo ragionevolmente supporre che le cellule siano in grado di comunicare fra di loro all interno del corpo mediante segnali elettromagnetici, capaci di garantire un rapido scambio di informazioni e di salvaguardare la coordinazione di ogni attività cellulare, coordinazione indispensabile per il mantenimento della vita. Basti pensare che ogni secondo muoiono dieci milioni di cellule di diversi tessuti, in percentuali variabili e che per garantire la vita esse devono essere rimpiazzate istantaneamente nelle stesse identiche proporzioni. Ciò è possibile solo ammettendo che le informazioni vengano scambiate alla velocità della luce. Il primo stadio di qualsiasi malattia consiste nel venir meno anche solo in parte dello scambio di informazioni fra le cellule. L antenna ricetrasmittente di cui si servono le cellule è costituita dalla gigantesca elica del DNA presente nel nucleo cellulare. Essendo il DNA anche sede del codice genetico, che dirige ogni attività cellulare, il segnale ricevuto da esso conduce immediatamente alla regolazione delle sintesi e del metabolismo. Non solo all interno del corpo i segnali elettromagnetici regolano la vita, ma anche verso l esterno, tramite soprattutto

l attività della pelle. Ogni punto del manto cutaneo è connesso con un organo o funzione interna in modo molto preciso. AGOPUNTURA E EAV (ELETTROAGOPUNTURA SECONDO VOLL) L agopuntura cinese fornisce uno studio estremamente accurato di tali relazioni. Infiggendo un ago in un punto si può agire sull organo o sulla funzione corrispondente. Negli anni Cinquanta il medico tedesco Reinhold Voll (1909-1989) iniziò a misurare elettronicamente i punti di agopuntura, scoprendo che essi possedevano una conducibilità elettrica maggiore rispetto alle aree circostanti. Trovò anche che potevano essere stimolati anche senza l infissione di aghi, mediante stimolazioni elettriche cutanee e che ogni gruppo di punti connesso con un organo interno (il cosiddetto meridiano di agopuntura) è sensibile in modo particolare a una determinata frequenza elettrica. In altre parole, l area cutanea entra meglio in risonanza con l organo corrispondente, se viene stimolata con una certa frequenza. Le misurazioni EAV costituiscono in tal modo un vero e proprio check-up bioelettronico. Voll compì un ulteriore straordinaria scoperta: ponendo in contatto con il corpo un medicamento, anche contenuto in un involucro trasparente, la conducibilità elettrica del punto di agopuntura considerato può modificarsi in relazione con l effetto del medicamento. In tal modo è possibile conoscere anticipatamente l effetto di qualsiasi medicamento o sostanza sul corpo. Come è possibile che una sostanza posta in contatto con il corpo possa indurre una modificazione istantanea dei valori elettrici cutanei? Il quesito è inesplicabile se non si prende in esame il sistema elettromagnetico di segnalazione che il corpo possiede, anzi, che ogni cellula del corpo possiede. Max Planck scoprì nei primi anni del 900 che ogni sostanza o particella di materia al di sopra dello zero assoluto emette uno spettro di onde elettromagnetiche. Tali onde, propagandosi all interno del corpo, informano le cellule della natura del materiale posto in contatto. Le cellule a loro volta emettono un segnale di gradimento o rifiuto verso le altre cellule e verso i punti o il punto di agopuntura corrispondente sulla cute. Pratico l EAV dal 1978 e ho sempre constatato una grande precisione e affidabilità di questo sistema diagnostico che possiede in pieno i requisiti di un metodo scientifico. Le misurazioni possono venire effettuate su qualsiasi punto cutaneo ma solitamente si preferisce misurare prevalentemente i punti delle mani, dei piedi e del viso che sono i terminali di tutti i meridiani di agopuntura. I meridiani sono delle linee virtuali, situate lungo l asse maggiore del corpo e degli arti che uniscono i punti di agopuntura. Si possono paragonare al percorso di un autobus: i punti di agopuntura sono le fermate dell autobus, dove viene caricata o scaricata energia (i passeggeri), mentre le mani, i piedi e il capo sono i capolinea. Valutando l attività del meridiano ai suoi due capolinea si può desumere lo stato di attività della linea. Il paziente si siede su una poltrona scalzo. Impugna con una mano un elettrodo cilindrico, mentre il medico esegue le misure con un puntale del diametro di pochi millimetri che viene successivamente posto, esercitando una determinata pressione e per un tempo inferiore ai tre secondi, su ciascun punto di agopuntura. Il medico per ogni punto osserva e annota il valore misurato. Dato che i punti mediamente misurati nel corso di una visita standard sono almeno duecento, si ricorre spesso all ausilio del computer che registra automaticamente i risultati. Al termine delle misure dei punti, si esegue il test cosiddetto dei medicamenti, non solo per la scelta della terapia corretta, ma anche con lo scopo di approfondire e precisare la diagnosi. Per il test dei medicamenti, si pone un piccolo campione della sostanza in esame sull elettrodo cilindrico in contatto elettrico con una mano e si

rimisurano i punti alterati. Se il medicamento in esame è terapeuticamente efficace, i punti ritornano istantaneamente nel range normale. Se il medicamento o la sostanza è indifferente, i valori dei punti non cambiano. Se il medicamento o la sostanza è nociva, i valori dei punti si alterano maggiormente e si alterano anche i valori dei punti normali. IL TEST DEI FILTRI COLORATI Per anni ho eseguito una ricerca con l impiego di filtri trasparenti colorati: sette filtri con i colori dello spettro. Supponiamo di avere trovato un medicamento efficace. Interponiamo fra il medicamento e l elettrodo ciascuno dei sette filtri. Noteremo che alcuni filtri consentono il passaggio delle radiazioni del medicamento, mentre altri lo bloccano e il medicamento non è più in grado di equilibrare il punto o i punti di agopuntura in esame. Possiamo fare un secondo esperimento utilizzando una sostanza indifferente: interponendo i filtri non si assiste ad alcuna variazione di efficacia. Eseguiamo infine un terzo esperimento, utilizzando una sostanza nociva. Troveremo che alcuni filtri bloccano l effetto nocivo del medicamento mentre altri non lo impediscono. La conclusione di questa sperimentazione, protratta per anni su migliaia di persone, fu che la luce costituisce l onda portante delle informazioni contenute nella sostanza; che ogni sostanza emette una radiazione, che viene meglio veicolata da onde luminose con frequenza appropriata e impedita da altre onde con frequenza non appropriata. Ogni sostanza emette una radiazione che costituisce l informazione propria di quella sostanza, in relazione con la sua conformazione atomica e molecolare. Se il corpo non possedesse un proprio sistema elettromagnetico, la radiazione elementare della sostanza non avrebbe energia sufficiente per agire. La radiazione propria di ciascuna sostanza o medicamento si comporta dunque come un quantum di informazione che ha valore solo se veicolato nel punto appropriato con mezzi opportuni, cioè con l opportuna radiazione elettromagnetica, al pari dei segnali radio, televisivi e telefonici. Il telefono ci consente di creare una linea di comunicazione con un altra persona, impiegando un segnale elettromagnetico, ma ciò sarebbe inutile, se poi non inviassimo su tale linea di comunicazione il nostro segnale vocale, il nostro quantum di comunicazione.viceversa il quantum di informazione sarebbe inutile se non vi fosse la linea elettromagnetica che lo porta a destinazione. ONDE DI FORMA E ONDE DI ENERGIA Il quantum di informazione contenuto in ciascuna sostanza esistente, quando viene emesso si chiama onda di forma, in quanto riproduce la forma e la struttura della sostanza da cui deriva. Da un lato abbiamo dunque onde di energia e dall altro abbiamo onde di forma : esse sono complementari e rappresentano rispettivamente lo Yang e lo Ying del fenomeno della vita. Costituiscono l insieme più alto ed evoluto dell energia vitale, quello che nella tradizione cinese si chiama Qi, nella tradizione indiana Prana, nella tradizione ebraica Ruach, nella concezione di Paracelso Arcanum, nella concezione omeopatica hahnemanniana, Principio vitale. Le onde di forma non sono direttamente misurabili nell ambiente, ma, per la loro rilevazione è necessario utilizzare spettrofotometri in laboratori atomici, scavati nelle montagne e protetti da schermi al piombo, per evitare l inquinamento dell esperimento da parte di onde elettromagnetiche esterne. Rilevatori naturali di onde di forma sono i radioestesisti, i quali, per mezzo di uno strumento radiestesico, che può essere un pendolo o una verga, amplificano e convogliano su di sé onde di forma specifiche, per

esempio, quelle dell acqua, dopo avere sintonizzato la mente su di esse. Infatti, la mente è in grado di variare la propria emissione di forme d onda con i pensieri, ognuno dei quali possiede una determinata forma d onda. Quando il radioestesista si sintonizza sul pensiero dell acqua, il suo corpo entra in risonanza e oscilla non appena nell ambiente trova una corrente d acqua sotterranea.tale oscillazione è amplificata e resa evidente dalla verga che tiene in mano. Analogamente, il pranoterapista concepisce pensieri che emettono forme d onda convogliate poi sul paziente dalla sua energia fisica. Si possono concepire pensieri di colore e convogliare sul paziente i colori corrispondenti. Dunque non basta possedere molta energia vitale, ma è necessario saperla utilizzare con una forte disciplina di pensiero. Le due capacità sono inscindibili al fine del successo terapeutico. RIPRODUZIONE E CONSERVAZIONE DELLE ONDE DI FORMA La mente umana emette onde di forma proprie, ma suscettibili di cambiamento secondo gli intenti e l evoluzione personale. Essa trae le onde di energia dall attività fisica del corpo. Un terapeuta consapevole, come si è detto, può creare le proprie onde di forma e inviarle al paziente utilizzando le proprie onde di energia. Il problema che ci si pone è il seguente: è possibile incidere e conservare le onde di forma terapeutiche su un supporto materiale? Tale problema ha sempre affascinato chi si occupa di medicina naturale. E ormai noto il dibattito relativo alla cosiddetta memoria dell acqua. Secondo tale concezione, suffragata da numerosi dati nel campo della fisica e della medicina, su cui sarebbe troppo lungo fermarsi in questa sede, l acqua può costituire un supporto per la conservazione delle onde di forma. Il caso tipico è quello dell omeopatia: nella preparazione del rimedio omeopatico la sostanza terapeutica viene disciolta in acqua (o lattosio), in passaggi successivi sino a una diluizione che può superare il numero di Avogadro (6x10 alla 23), al di là del quale non vi è probabilisticamente più alcuna molecola nell acqua, della sostanza terapeutica originaria. Quindi, abbiamo talora a che fare con rimedi omeopatici chimicamente costituiti da semplice acqua. Ma nei passaggi da una diluizione alla successiva l acqua, con la sostanza disciolta in essa, è scossa cento volte energicamente dall alto in basso e viceversa e questo procedimento, chiamato dinamizzazione o potenziamento conferisce all acqua l onda di forma della sostanza originaria, tanto che paradossalmente le diluizioni più alte, in quanto sottoposte a più passaggi di dinamizzazione rispetto a quelle più basse, agiscono più energicamente di queste. Quindi dai dati in nostro possesso l acqua costituisce un supporto di memoria per le onde di forma. Il problema è che l acqua omeopatizzata tende a perdere facilmente la sua memoria, se sottoposta per un certo tempo alla luce, al calore, a campi magnetici, ad onde elettromagnetiche, a campi elettrici, come quelli costituiti dall elettricità statica che facilmente si forma per strofinamento attraverso i vestiti. Inoltre essa non può essere disgiunta dall assunzione per via orale e parenterale, dato che l assunzione attraverso creme omeopatiche da spalmare sulla cute è molto meno efficace. Da qui la necessità di sviluppare un supporto stabile ed economico per l imprinting e la memorizzazione delle onde di forma. Tale supporto deve anche essere in grado di cedere l informazione, quando viene posto a contatto con il corpo. Viene di seguito descritta una ricerca su un supporto di questo tipo che possiamo chiamare OndaForm (OF).

DESCRIZIONE DELLE OF Mi sono stati forniti per la sperimentazione cinque tipi di OF. Quattro tipi di OF si presentano come placchette quadrate con lato di circa 2 centimetri, mentre il quinto tipo ha una forma maggiore, con lato di circa 4 centimetri. Ecco l elenco delle OF impiegate in questa sperimentazione. 1)-Disegno di colore viola e blu, denominata 2103; 2)-Disegno di colore verde, denominata 2104, 3)-Disegno in forma di caduceo, denominata 2108, 4)-OF grande, denominata 2106, 5)-OF con fascio di luce, denominata 2107; Descrizione dell esperimento La ricerca è stata condotta su cento pazienti. Sono stati misurati i punti di agopuntura secondo il metodo EAV, sopradescritto, dopo un accurata anamnesi e una visita medica.. Viene in seguito eseguito il test dei medicamenti, ponendo in contatto ciascuna OF con il paziente e rimisurando i punti di agopuntura per verificarne l effetto.. In 98 casi su 100 una o più delle OF dimostrano un effetto terapeutico, equilibrando i punti di agopuntura. Inoltre, in base alla risposta di ciascuno dei pazienti in esame, si stabilisce un effetto specifico di ciascuna di esse: 1. 2103: azione tonica, organo su cui si dimostra particolarmente attiva: sistema nervoso centrale e periferico: Si dimostra particolarmente efficace nella sindrome da stanchezza cronica, nelle convalescenze e nelle malattie croniche. 2. 2104 : azione prevalente sui problemi di accumulo di liquidi nel corpo, sulle sierose, organi su cui è particolarmente attiva: apparato urinario, articolazioni, sistema venoso e linfatico, vie biliari, intestino. Una particolarità di questa OF è quella di indurre un attivazione dell acqua conferendole le caratteristiche energetiche dell acqua sorgiva. L acqua preparata con l aiuto di questa OF dimostra un azione equilibratrice e normalizzante sui punti di agopuntura alterati. Inoltre si riesce a distinguere in modo evidente il diverso sapore o carattere organolettico dell acqua trattata, rispetto all acqua non trattata. L acqua trattata con questa OF è molto più leggera e piacevole da bere, tanto che tutti, in assenza di sete, sentono il bisogno di berne un secondo o un terzo bicchiere. 3. 2108: Persone molto stressate, infastidite da altre persone in famiglia e/o sul lavoro, organi su cui è particolarmente attiva: colonna vertebrale, cervicale, duodeno, stomaco. La positività ai test di questa OF marca una problematica emozionale molto intensa del paziente verso un altra o altre persone. Il terapeuta, portando costantemente questa OF a contatto della pelle, non si stanca nel rapporto con i pazienti e non si sente stanco al termine della giornata di lavoro. 4. 2106. Persone irritabili e stanche, spesso con altri familiari con gli stessi disturbi, sospetto di campi di disturbo geopatici naturali, organi più colpiti: cuore, fegato.

Spesso i bimbi iperattivi dormono o vivono in ambienti sottoposti a campi di disturbo come quelli creati dalle acque sotterranee e dai loro incroci con le reti di hartmann e Curry. Secondo gli esperimenti effettuati in studio, ponendo una persona su un nodo di Hartmann, il punto del duodeno tende ad alterarsi in senso infiammatorio. Ponendo al suolo la OF a distanza anche di qualche metro dal paziente, tale alterazione cessa istantaneamente. 5. 2107: Persone irritabili e stanche, che vivono in ambienti rumorosi vicino a telefoni cellulari, computer, strumenti elettrici ed elettronici, organi più colpiti: capo (cefalea), sospetto di inquinamento da elettrosmog, da telefonia cellulare, computer, televisione. Il telefono cellulare, anche spento, ma soprattutto se acceso, crea un alterazione molto marcata dei punti del duodeno, dei plessi nervosi, del sistema nervoso centrale, dei vasi coronarici. Quando si riceve una chiamata o nella ricerca della comunicazione, al momento del contatto, scatta una forte onda elettromagnetica, della durata di circa 1 secondo che colpisce il cervello attraverso la regione auricolo-temporale, dove si appoggia il ricevitore. Ponendo questa OF nel telefonino le onde emesse da esso divengono terapeutiche e addirittura non solo equilibrano i punti che prima disturbavano, ma equilibrano anche altri punti patologici, trasformando paradossalmente il telefono cellulare in uno strumento terapeutico. CONCLUSIONI Dai dati esposti in questa relazione preliminare relativa all impiego delle OF in medicina come supporto terapeutico e diagnostico emergono prospettive molto incoraggianti, per non dire entusiasmanti. Le OF sono efficaci in terapia, ma aprono anche importanti prospettive diagnostiche, inoltre costituiscono un supporto stabile e sicuro per le Onde di Forma. Infine il loro impiego è molto pratico e molto più efficace ed economico rispetto ad altri mezzi.