Premessa Gli edifici di nuova edificazione, così come quelli esistenti, debbono tendere alla valorizzazione complessiva dell ambiente urbano, ponendo particolare cura al complesso degli elementi che contribuiscono a determinare la qualità dello spazio collettivo. L attenzione al contesto in cui si vive, che traspare attraverso interventi di cura e manutenzione costanti, non solo genera un ambiente formalmente gradevole, ma lascia percepire un affezione ai luoghi, positiva sia per chi li vive costantemente sia per chi lo fa solo occasionalmente. Sviluppare un legame con il proprio intorno ed assumere un atteggiamento di cura dell immagine sono la migliore garanzia per instaurare nei soggetti un maggior stimolo ed interesse per la protezione e la manutenzione continua dell ambiente costruito. Pertanto, il piano si propone di fornire degli strumenti che, attraverso un appropriata scelta dei materiali, delle tecniche operative e delle colorazioni, consentono di percorrere la strada della qualità urbana. Di conseguenza è indispensabile la conoscenza dell oggetto su cui si interviene e del contesto in cui esso si colloca per definire le più appropriate scelte finali. Il colore di un edificio, infatti, deve richiamare le tradizioni della città e del territorio che le appartengono e la costituiscono. La scelta del colore dovrà pertanto, essere coerente con la storia e le funzioni dell edificio e con il contesto in cui quest ultimo si inserisce. Descrizione dell intervento Il Piano di Lottizzazione prevede edifici caratterizzati da una sostanziale uniformità tipologica, trattandosi di unità monofamiliari, distribuibili su uno o due piani fuori terra, salvi gli eventuali volumi tecnici. Anche gli edifici già esistenti rispondono a tali caratteristiche. - piano del colore - pag.1/9
Tale circostanza porta, a maggior ragione, a garantire una omogeneità formale nel tratto architettonico e nel trattamento delle finiture esterne, che, lungi dal voler essere perfetta uguaglianza, tenda alla realizzazione di un quartiere dalla identità riconoscibile e con caratteristiche ben radicate nel territorio in cui si inserisce, caratterizzato dai tipici elementi che richiamano la tradizione mediterranea. PARTE I Elementi caratterizzanti Facciate intonacate Intonaci: rivestimenti del paramento murario a scopo protettivo costituiti generalmente da tre strati di impasto corrispondenti al rinzaffo, molto ruvido e grossolano, all arriccio ancora ruvido ma più regolare, e il monachino (o intonaco vero e proprio) che si presenta uniformemente levigato. Il materiale per l intonaco si ottiene da una miscela di elementi detti leganti (calce, cemento o gesso) e inerti a varia granulometria (sabbia, pozzolane o pietrisco) disciolti in acqua. Tinteggiature: strato protettivo finale di una superficie intonacata, realizzato con pitture a base di diversi componenti (calce, silicati, quarzo, tempere, acrilici, plastici, ) e diversamente connotato anche in relazione alle finiture superficiali e ai cromatismi che si ottengono con additivi pigmentati. Scialbature: tecnica molto comune di protezione di una superficie muraria per mezzo di una soluzione liquida, più o meno densa, generalmente a base di calce, spesso utilizzata per uniformare la superficie in relazione alla finitura o alla coloritura, permettendo di colmare le differenze dovute alla presenza di diversi materiali (pietre e giunti, ad esempio) e legare visivamente le parti scolpite e modanate al resto della costruzione. - piano del colore - pag.2/9
La scelta del tipo di finitura delle superfici, (intonaco, materiali a vista, ecc.,), dei colori e dell eventuale differenziazione cromatica deve essere compatibile con la funzione dell edificio, e deve, nello stesso tempo, permettere la sua integrazione con l intorno in cui è inserito. Le applicazioni ai silicati, di intonaci e pitture, rappresentano oggi sistemi durevoli ed affidabili da un punto di vista ambientale, non registrando gli inconvenienti che le calci hanno mostrato di avere quando aggredite dagli inquinanti veicolati dalle acque meteoriche o dai gas atmosferici. La natura inorganica dei sistemi ai silicati garantisce una buona traspirabilità ed una discreta resa estetica; inoltre le applicazioni ai silicati sono del tutto compatibili con la presenza di intonaci tradizionali a calce e sabbia che ne costituiscono l ideale allettamento. Il processo di mineralizzazione che prende il nome di silicatizzazione, dalla soluzione di silicato di potassio, principale componente che reagisce con l anidride carbonica dell aria e con l idrossido di calcio presente nella muratura, fissa le cariche e i pigmenti inclusi nelle malte e nelle pitture svolgendo anche un azione consolidante nei confronti dell intonaco di supporto. Questo processo rende solidali tra loro gli strati d intonaco e restituisce una particolare vigoria al colore. Si deve evitare, possibilmente, l impiego di materiali a base di resine per evitare scadimenti cromatici, incompatibilità ed effetti di degradazione materica. Inoltre è opportuno verificare la natura delle resine impiegate. Le resine viniliche, largamente impiegate dagli anni Sessanta, hanno manifestato gravi limiti applicativi, un basso profilo cromatico ed una scadente resistenza del film pittorico. Le rese cromatiche delle pitturazioni pellicolanti sono risultate nel tempo generalmente scadenti, maggiormente soggette a ritenzione di sporco rispetto alle pitture minerali e all ingrigimento (o ingiallimento) del legante organico. - piano del colore - pag.3/9
Talvolta le qualità materiche dei manufatti edilizi sono state snaturate dall impiego sconsiderato di tinteggi ad alto contenuto plastico. Sotto il profilo delle rese cromatiche e della durabilità nell estesa gamma dei prodotti sintetici è stato rilevato come, in genere, i sistemi acrilici in dispersione acquosa siano stati quelli che hanno fatto registrate i comportamenti più soddisfacenti per quanto attiene soprattutto le condizioni conservative e la resistenza alla luce. I prodotti acril-siliconici o silossanici (tessituralmente meno filmogeni) sono invece adatti per la loro elevata traspirabilità per applicazioni nelle aree deumidificate e/o in presenza di sali solubili. Le applicazioni con tali prodotti costituiscono senz altro il trattamento preferibile rispetto ai prodotti tradizionali nel caso di impiego intonaci e sottofondi a forte gradiente termico, imputabile alla presenza di malte cementizie, quali sono quelli comunemente in uso nella tradizionale tecnica costruttiva impiegata in loco. Le pareti intonacate saranno tinteggiate secondo i colori previsti nella tabella colori n.1. Facciate rivestite Le principali tipologie dei materiali di finitura del paramento murario si possono distinguere in: - Rivestimenti in pietre a spacco con buona tessitura, costituiti da pietre calcaree di pezzature regolari leggermente sbozzate di dimensioni medie, mediante posa in opera degli elementi casuale con apparecchiatura disordinata con zeppe in pietra e assenza di ricorsi e listatura; a corsi irregolari con zeppe in pietra e assenza di ricorsi e listatura; orizzontale con apparecchiatura a corsi irregolari con zeppe in pietra e assenza di ricorsi e listatura. - Rivestimenti a blocchi lapidei squadrati costituti da calcaree squadrato di dimensioni medie, posato in opera con apparecchiatura a corsi orizzontali con zeppe in pietra e assenza di ricorsi e listatura, con finitura del tipo a secco. - piano del colore - pag.4/9
Tutti gli elementi descritti dovranno essere lasciati con finitura al naturale (grezzo), burattata o levigata opaca. E vietato l uso di pietre lucidate. Serramenti Gli infissi esterni e le persiane potranno essere realizzati con l uso dei seguenti materiali: - legno; - legno lamellare; - PVC; - alluminio o acciaio. Tutti gli infissi esterni e le persiane in legno saranno realizzate in maniera tradizionale, utilizzando come legname l abete o il pino, con finitura a vernice mordenzata o a vernice opaca a smalto, generalmente con un campionario di coloriture che va dal bianco, al marrone, nocciola, grigio. Questa tipologia di infisso è facilmente riconoscibile per la classica venatura in evidenza se verniciata con mordente trasparente, altrimenti riconoscibile per la verniciatura crostosa a smalto. L unico inconveniente è rappresentato dalla necessità di manutenzione periodica per il rinfresco del colore e del protettivo soggetto a deterioramento. La nuova tecnologia del legno ha concepito anche per gli infissi l utilizzo del profilo in legno lamellare, ottenuto mediante la sovrapposizione a fibre incrociate di fogli di legno, impregnati di resine ad alta resistenza e impermeabilità, tanto da aver ottenuto la stabilità del prodotto in relazione alle differenze di temperatura e gradiente di u- midità. - piano del colore - pag.5/9
Anche la colorazione del prodotto avviene per impregnazione del colore nello spessore del legno, ottenuta con particolari vernici ad acqua, a tutela della assenza di sostanze tossiche o volatili: i colori variano dal bianco alle varie nuances del marrone (finitura legno). Le caratteristiche del prodotto in legno lamellare garantiscono la durate nel tempo, l efficacia della tenuta termica, la stabilità agli sbalzi di temperatura e umidità, la tonicità del colore, con la riduzione al minimo della manutenzione, vero inconveniente delle strutture in legno tradizionali. Gli infissi in PVC (polivinile cloruro) possono essere impiegati per portefinestre, persiane, finestre e sportelli per contatori esterni. I colori più diffusi sono il bianco, il marrone o il finto legno. Spesso la scelta di infissi in questo materiale è preferita per il costo contenuto del prodotto, per la scarsa manutenzione richiesta nel tempo e per la sua leggerezza. Uno dei principali difetti che si manifesta con l usura degli infissi in PVC è l ossidazione del colore, che via via perde consistenza e luminosità, degradando con differenti varianti a seconda della maggiore o minore esposizione. Gli infissi in alluminio rappresentano la tipologia di infisso maggiormente diffusa. L alluminio, nelle sue varie finiture, ha col tempo soppiantato il legno naturale, per via della minor necessità di manutenzione. Le finiture consentite saranno: - alluminio elettrocolorato, nelle campionature a colore che vanno dal bianco, al marrone; - alluminio verniciato, con finitura a colore di varie tonalità dall avorio al marrone, fino all effetto con venature finto legno. - piano del colore - pag.6/9
Altrettanto dicasi per infissi realizzati con profili in acciaio che dovranno avere caratteristiche di finitura simili a quelle descritte per l alluminio. E vietata la finitura inox. I serramenti saranno tinteggiati secondo i colori previsti nella tabella colori n.2. Opere in ferro Tutti i cancelli, le porte carraie, le inferriate, le ringhiere e le grate in metallo, sia assemblate con elementi di tipo semitrasparente che continui (lamiera), potranno essere diversamente distribuite. Prevalgono le chiusure in lamiera, zincata o verniciata, con coloriture varie a seconda del grado di utilizzo o manutenzione. Rari esempi di verniciature con prodotti ferromicacei, caratterizzati dalla coloriture grigio scuro antracite con inclusioni di polvere di metallo che conferiscono il caratteristico aspetto brillante, assimilabile alla ghisa. Le opere in ferro saranno tinteggiate secondo i colori previsti nella tabella colori n.3. Coperture a falde inclinate Le eventuali coperture a falde inclinate dovranno, essere rivestite esclusivamente con tegole in argilla a colori naturali e con gradazioni del rosso. E vietato l uso di colorazioni artificiali disuniformi (finto antiche), salvo che si tratti di elementi effettivamente datati e già utilizzati. - piano del colore - pag.7/9
PARTE II NORME Articolo 1 Campo d applicazione Le Norme del Piano del Colore si pongono come prescrizioni da applicare in materia di decoro pubblico, ad integrazione delle norme vigenti del Regolamento Edilizio Comunale. L applicazione delle Norme è estesa all intera Maglia C6 in oggetto. Le Norme forniscono i criteri da seguire per l esecuzione di interventi di nuova costruzione, di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, risanamento conservativo, restauro, ristrutturazione, ampliamento, sopralzo relativi ai fronti degli edifici, visibili da spazi sia pubblici che privati, per quanto in particolare attiene a intonaci e rivestimenti di facciata, elementi architettonici e decorativi. Nello specifico gli interventi regolati dalle presenti Norme sono tutti quelli che interessano le finiture esterne degli edifici considerate nel loro complesso, definendo nel relativo progetto, in modo dettagliato, la qualità e la caratterizzazione finale dei fronti degli edifici medesimi. Sono quindi compresi gli interventi di coloritura e tinteggiatura dei prospetti, di conservazione, esecuzione, sostituzione o eliminazione di intonaci e rivestimenti di facciata e di elementi architettonici e decorativi diffusi o anche isolati. Articolo 2- Adempimenti d obbligo La richiesta del Permesso di Costruire, per interventi di nuova costruzione, e la Denuncia di Inizio Attività, per interventi di ristrutturazione, manutenzione ordinaria e straordinaria, riguardanti facciate e, in genere, tutti gli elementi costruttivi elencati nella prima parte del presente Piano, dovranno contenere, quale elaborato essenziale, grafici e relazioni nella quantità sufficiente a descrivere le finiture previste - piano del colore - pag.8/9
dal singolo intervento, nel rispetto delle indicazioni fornite nella prima parte del presente Piano. Qualsiasi variazione in merito a tali previsioni costituirà variante essenziale al progetto, ai sensi delle norme di cui al Capo II del D.P.R. 380/01 e dovranno essere approvate preventivamente. Le violazioni saranno sanzionate con le stesse modalità e procedure di quelle relative alle varianti essenziali, con obbligo di rifacimento della tinteggiatura eseguita e non conforme al nulla osta o al parere espresso dall Ufficio Tecnico Comunale, a cura e spese dell interessato. - piano del colore - pag.9/9