INCONTRO DI AGGIORNAMENTO Revisione del Regolamento per l accreditamento degli Organismi di Certificazione (RG-01)

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ACCREDIA L ente italiano di accreditamento INCONTRO DI AGGIORNAMENTO Revisione del Regolamento per l accreditamento degli Organismi di Certificazione (RG-01) Milano, Relatori: Dr. Emanuele Riva Coordinatore Ufficio Tecnico Dipartimento Certificazione e Ispezione di ACCREDIA Dr.ssa Mariagrazia Lanzanova Responsabile Sistema di Gestione di ACCREDIA 1-26

PROGRAMMA Revisione Regolamento per l accreditamento degli Organismi di Certificazione (RG-01)- Principali modifiche; Criteri di competenza e definizione aree Tecniche; Resoconto decisioni prese in ambito EA/IAF. 2-26

Revisione del Regolamento RG-01 Entrata in vigore Revisione 01 Regolamento per l accreditamento degli Organismi di Certificazione (RG-01) Valido sino al 31 Ottobre Revisione 02 Regolamento per l accreditamento degli Organismi di Certificazione (RG-01) Approvazione da parte del Consiglio Direttivo del 13 Luglio. Entrata in vigore il 01 Novembre. Transitorio comune a tutti i Dipartimenti. Pubblicati sul sito web di ACCREDIA nella sezione Documenti Organismi di Certificazione, di Ispezione e di Verifica Regolamenti Generali. 3-26

Motivi della Revisione del Regolamento RG-01 Necessità di armonizzazione con i Regolamenti degli altri Dipartimenti per quanto riguarda la terminologia, le definizioni e i requisiti comuni applicabili; Necessità di semplificare il Regolamento, attraverso l eliminazione di argomenti già trattati in modo approfondito nelle norme di riferimento e nei relativi aggiornamenti ; Necessità di inserire raccomandazioni espresse dagli Organi di ACCREDIA e proposte di modifica presentate dalle associazioni dei soggetti accreditati. 4-26

RG-01- Capitolo 0 TERMINI E DEFINIZIONI Modificate le definizioni di Non Conformità, Osservazione e Commento e relativa gestione per uniformità con le definizioni utilizzate dagli altri Dipartimenti; Precisato che i commenti possono essere gestiti con un azione preventiva/di miglioramento o non essere recepiti; in questo secondo caso le ragioni devono essere registrate; Inserite definizioni di Control Visit e Market Surveillance Audit. 5-26

RG-01- Capitolo 1 1.1. CRITERI ED INFORMAZIONI PER L ACCREDITAMENTO Prevista la compilazione di una DA specifica ( DA-04) da parte degli Organismi che richiedono l accreditamento, per la successiva autorizzazione pubblica ai fini della notifica per le direttive comunitarie del nuovo approccio o altre norme che vincolano al possesso dell accreditamento i provvedimenti pubblici autorizzativi; Precisato che, in fase di richiesta di accreditamento, non si applica agli OdC già accreditati in altri schemi la clausola dell operatività di almeno 12 mesi; Precisato che eventuali limitazioni dello scopo di accreditamento, possono essere imposte da ACCREDIA anche a seguito delle verifiche ispettive; 6-26

RG-01- Capitolo 1 1.1. CRITERI ED INFORMAZIONI PER L ACCREDITAMENTO Definite le modalità di accreditamento, nel caso di domande di accreditamento riguardanti attività di certificazione svolte dagli OdC in sedi Estere (applicazione requisiti Reg. 765/2008, PG-12 e i documenti EA/IAF applicabili); Definite le modalità di accreditamento, nel caso di domande di trasferimento dell accreditamento (fornire in aggiunta alla documentazione richiesta dalle domande di accreditamento, l ultimo rapporto di verifica dell Ente di accreditamento cedente). 7-26

RG-01- Capitolo 1 1.3. PROCESSO DI ACCREDITAMENTO Previsto un tempo minimo di almeno 12 mesi, per lo schema aerospaziale, prima di poter ripresentare una nuova domanda di accreditamento. 8-26

RG-01- Capitolo 1 1.5. RINNOVO E SORVEGLIANZA DELL ACCREDITAMENTO Prevista l applicazione delle prescrizioni del documento IAF ID3 nel caso di eventi straordinari che impediscano l effettuazione delle verifiche; Fissato entro la fine di gennaio l invio agli OdC dell offerta tecnicoeconomica da parte di ACCREDIA; Prevista una deroga a 12 mesi per l effettuazione della prima sorveglianza ( es. per OdC che opera in ambito cogente e che non abbia acquisito nuove commesse); Precisato che le caratteristiche (estensione e durate delle verifiche) sono stabilite in funzione dei criteri definiti nella Guida IAF ID4: e di una analisi di rischio condotta periodicamente da ACCREDIA; Previste modalità di VA di sorveglianza specifiche per schemi critici e/o schemi proprietari e /o sottoschemi critici; in caso di mancata pianificazione di tali verifiche entro il primo semestre dell anno, ACCREDIA effettuerà delle giornate di verifica aggiuntive presso l OdC, in numero uguale alle verifiche non pianificate, salvo che la mancata effettuazione non sia imputabile ad ACCREDIA o all annullamento da parte delle organizzazioni; 9-26

RG-01- Capitolo 1 1.5. RINNOVO E SORVEGLIANZA DELL ACCREDITAMENTO Previste altre tipologie di verifica da parte di ACCREDIA presso le organizzazioni certificate ( es. Control Visit, market surveillance visit), sia nel caso di sorveglianza dell accreditamento programmata che non programmata; Aumentato il preavviso minimo per le verifiche ispettive straordinarie da 5 giorni lavorativi a 7; Inserito un paragrafo specifico per regolamentare la variazione del campo di accreditamento; Precisato che almeno 6 mesi prima dello scadere dei quattro anni di validità dell accreditamento, ACCREDIA attiva la procedura di rinnovo; Chiarito che l intervallo fra le attività di rivalutazione non deve essere superiore a 5 anni. 10-26

RG-01- Capitolo 1 1.6. ESTENSIONE DELL ACCREDITAMENTO Prevista la compilazione della DA-04 anche nel caso di richiesta di estensione dell accreditamento, di un Organismo già accreditato, finalizzata alla successiva autorizzazione pubblica ai fini della notifica per le direttive comunitarie del nuovo approccio o altre norme che vincolano al possesso dell accreditamento i provvedimenti pubblici autorizzativi. 11-26

RG-01- Capitolo 1 PROVVEDIMENTI SANZIONATORI 1.8.1 PROVVEDIMENTI SANZIONATORI MINORI Interruzione automatica di tutte le verifiche di estensione/nuovi accreditamenti in tutti gli schemi e dell accettazione di nuove domande di accreditamento/estensione (fatto salvi gli audit già pianificati e fatte salve le condizioni riportate al 1.5.1.2),) in caso di mancato completamento di tutte le attività di verifica previste per l anno precedente. 12-26

RG-01- Capitolo 1 1.8.2. PROVVEDIMENTI SANZIONATORI MAGGIORI Ampliate le condizioni per l adozione di provvedimenti sanzionatori maggiori secondo quanto previsto dal documento IAF MD 7 (es. mancata risoluzione delle NC, mancata gestione dei reclami); Precisato che i provvedimenti sanzionatori maggiori vengono comunicati alle autorità competenti ( es. Ministeri per Organismi Notificati, CBMC/AIAD per OdC accreditati nello schema aerospaziale); Precisato che il provvedimento di sospensione può avere una durata massima di sei mesi, salvo diverse disposizioni normative, comprese quelle applicabili agli schemi proprietari (es. aerospaziale); Prevista la presentazione ai CSA di ACCREDIA dei provvedimenti adottati da parte delle Autorità competenti nei confronti degli OdC accreditati 13-26

RG-01- Capitolo 1 1.8.2. PROVVEDIMENTI SANZIONATORI MAGGIORI Precisato che la revoca dell accreditamento non comporta la decadenza degli obblighi contrattuali (clausola applicabile anche nel caso di rinuncia 1.8.4.4.). 1.8.4 RIDUZIONE DI SCOPO,RINUNCIA ALL ACCREDITAMENTO Aumentato a 2 anni il periodo di inattività dell Organismo in relazione alla certificazione o sorveglianza in un determinato settore, prima della presentazione da parte di ACCREDIA di un provvedimento di riduzione di scopo al CSA. 14-26

RG-01- Capitolo 1 Inseriti due nuovi paragrafi 1.10 OBBLIGAZIONI A CARICO DELL ORGANISMO 1.11 OBBLIGAZIONI A CARICO DI ACCREDIA In 1.10 previsto l obbligo per OdC accreditati per gli schemi Sistemi di Gestione, Prodotto e Personale di invio dei dati relativi ai soggetti in possesso di certificazione ad ACCREDIA, secondo le modalità definite e chiarito che i dati potranno essere trasmessi da ACCREDIA a Soggetti Terzi. In 1.11 precisati gli obblighi da parte di ACCREDIA nei confronti degli OdC in caso di variazione delle condizioni di accreditamento e di variazione delle tariffe. 15-26

RG-01- Capitolo 2 2. Prescrizioni relative agli Organismi di Certificazione Precisato che le interpretazioni EA/IAF rivestono carattere mandatorio. 2.1 Collaborazione con ACCREDIA Richiesta all OdC l invio della programmazione aggiornata e completa delle attività ispettive. 2.2.1 Composizione e caratteristiche degli Organi/Funzioni coinvolti nelle attività dell Organismo e nel rilascio Precisato che la composizione e le regole di funzionamento di tali Organi devono essere conformi ai disposti della Norma ISO/IEC 17021. 16-26

RG-01- Capitolo 2 2.2.1.1 Comitato per l Imparzialità Sostituito il devono comprendere con si raccomanda che comprendono in relazione alle parti rappresentate nel Comitato. 2.2.1.5. Funzione Tecnica di delibera delle certificazioni Eliminata la richiesta che la competenza tecnica specialistica relativa allo specifico settore ((conoscenza del settore merceologico del cliente relativo all area tecnica di interesse - SG, categorie di prodotti per lo schema PRD, figure professionali per lo schema PRS) (o macrosettore, ove applicabile) debba derivare da un esperienza di lavoro almeno triennale nell area tecnica settore in oggetto in forma di attività connesse con la R&S, la progettazione, fabbricazione, il collaudo, la fornitura di servizi, nonché di attività ispettive. 17-26

RG-01- Capitolo 2 2.2.2. Altre prescrizioni 2.2.2.4 Per quanto concerne la certificazione di sistemi di gestione per la qualità, l'organismo deve: verificare, nel corso degli audit presso le organizzazioni, che le stesse abbiano identificato e tengano sotto controllo i requisiti specificati per i relativi prodotti/servizi, ivi compresi quelli cogenti per leggi e regolamenti (come ad esempio il possesso delle Autorizzazioni richieste per svolgere l attività oggetto di certificazione, di cui si deve trovare evidenza nei documenti di verifica); prevedere l'eventualità di sospensione e revoca della certificazione nel caso in cui il sistema di gestione per la qualità certificato non garantisca il rispetto dei requisiti cogenti di prodotto e/o servizio. Precisato che l audit di certificazione non è un audit di conformità legale (ISO 17021, 9.1.2.2.2). 18-26

RG-01- Capitolo 2 2.7 Personale dell Organismo Precisato che le autorità, responsabilità, compiti e mansioni del personale dell Organismo, incluso il personale ispettivo (dipendente o collaboratore) e gli eventuali esperti devono essere chiaramente descritti in opportuni documenti, con riferimento alle diverse aree tecniche (per i sistemi di gestione). 19-26

RG-01- Capitolo 2 2.9 SEPARAZIONE TRA ATTIVITÀ DI CERTIFICAZIONE E ATTIVITÀ DI CONSULENZA Specificato per quanto attiene ai sistemi di gestione aziendali che eventuali rapporti tra OdC e consulenti/società di consulenza devono essere gestiti in conformità alle decisioni IAF (24-25 Ottobre 2010) e ai disposti di legge applicabili (ripreso argomento nell allegato A 6); Precisato che ACCREDIA può incrementare sia i tempi delle verifiche in sede per la valutazione della gestione di queste situazioni, sia il numero delle verifiche in accompagnamento. 20-26

RG-01- Capitolo 4 PARTE 4 PRESCRIZIONI PER LA QUALIFICAZIONE DEGLI AUDITOR E ESPERTI DI SISTEMA DI GESTIONE Inserito un rimando all appendice A della norma ISO 19011 che contiene una serie di esempi delle discipline specifiche che dovrebbero costituire la base delle conoscenze e delle competenze degli auditor ; Inserito un rimando alle prescrizioni delle Norme ISO 17021, ISO 19011 e alle Guide EA/IAF applicabili, per la definizione dei criteri di competenza e l identificazione delle aree tecniche per gli schemi relativi ai sistemi di gestione aziendale; Riportata un indicazione a quali fasi/ruoli l OdC deve riferirsi per identificare tutte le funzioni coinvolte nel processo di certificazione. 21-26

RG-01- Capitolo 4 PARTE 4 PRESCRIZIONI PER LA QUALIFICAZIONE DEGLI AUDITOR E ESPERTI DI SISTEMA DI GESTIONE Precisato che per ogni funzione, l OdC deve definire i pertinenti criteri di competenza dettagliando: - le singole conoscenze; - i metodi di valutazione adottati; e che tali criteri di competenza, almeno per le funzioni identificate nell Allegato A della ISO 17021:2011, devono tenere in considerazione le diverse aree tecniche / schema di certificazione / area geografica. Precisato che è comunque limitata la possibilità che le aree tecniche coincidano con i settori IAF (si veda IAF ID 1:2010 Issue 1 QMS Scopes, pagina 6 e circolare ACCREDIA DC UTN081 del 28-08-); Inserito un esempio di come un OdC potrebbe strutturare l analisi delle competenze per ogni Funzione aziendale. 22-26

RG-01- ALLEGATO A-CRITERI DI ADOZIONE DEI PROVVEDIMENTI SANZIONATORI A0 CRITERI GENERALI Eliminato il procedimento della gradazione dei provvedimenti a seconda del numero delle violazioni ( prima, seconda, terza violazione). A.1 Criteri di Imparzialità Chiariti i limiti dell ammissibilità dell erogazione dei corsi di formazione da parte degli OdC e le relative modalità di erogazione è ammesso erogare corsi di formazione (a catalogo o meno), solo quando questa attività non è in alcun modo riconducibile ad attività di consulenza. La formazione può essere rivolta sia a persone fisiche riconducibili a differenti persone giuridiche, che ad un unica persona giuridica. In quest ultimo caso, a prescindere dalla sede fisica di erogazione del corso (presso l azienda certificata, presso la sede dell Organismo o in una diversa sede), sarà cura dell OdC analizzare approfonditamente i rischi derivanti da eccessiva familiarità. Sono sempre ammessi interventi di semplice orientamento / divulgazione della norma, se rimangono di carattere generale e di limitata durata temporale. Non è ammesso che per le attività di verifica presso un organizzazione sia incaricato personale che vi abbia già svolto attività formativa, tenutasi direttamente presso l azienda o comunque rivolta in esclusiva al personale della stessa organizzazione, anche nel caso in cui l oggetto del corso non sia strettamente pertinente con l oggetto dell attività per la quale il personale ispettivo sia stato incaricato dall OdC. 23-26

RG-01- ALLEGATO A-CRITERI DI ADOZIONE DEI PROVVEDIMENTI SANZIONATORI A2 TEMPI DI AUDIT PER I SISTEMI DI GESTIONE Eliminato il vincolo del minimo 1 giorno uomo per l effettuazione delle attività di sorveglianza. Precisato che nel caso di attività di sorveglianza effettuata in un tempo inferiore ad 1 giorno-uomo, ammessa dal documento IAF MD 5, ACCREDIA porrà particolare attenzione nel valutare la correttezza delle motivazioni addotte dall OdC per applicare tale regola. A.3 Competenza del Gruppo di audit e personale ispettivo in genere Precisato che gli OdC devono supportare, con evidenze oggettive chiare, la qualifica dei propri auditor/ispettori con speciale riguardo alle aree tecniche (per i sistemi di gestione) e alle famiglie di prodotti (per lo schema PRD). 24-26

RG-01- ALLEGATO A-CRITERI DI ADOZIONE DEI PROVVEDIMENTI SANZIONATORI A 6 Separazione tra attività di certificazione e attività di consulenza, nei sistemi di gestione aziendali Eliminato il divieto della corresponsione di provvigioni a consulenti per certificazioni rilasciate (ora ammissibile alle condizioni riportate nella decisione IAF del 24-25 Ottobre 2010) Il CAB deve dimostrare di rispettare i seguenti punti: Trasparenza tutta la documentazione relativa a questa relazione deve essere mantenuta e resa disponibile su richiesta all Ente di Accreditamento. Il Cliente e il personale interessato del CAB devono essere a conoscenza di questa relazione e/o del pagamento della provvigione, ed essere consapevoli che questa situazione non pone il Cliente in una posizione di vantaggio ai fini della certificazione; La Direzione del CAB deve sottoscrivere un impegno all imparzialità, che faccia riferimento anche a queste situazioni e alla loro gestione; L analisi dei Rischi deve includere queste casistiche. Deve essere data particolare attenzione alla minacce che possano nascere da questo tipo di relazione, a livello individuale e societario; Il Comitato per la Salvaguardia dell imparzialità deve verificare l efficacia delle contromisure messe in atto per mitigare questi rischi; Deve essere implementata una prassi/procedura che assicuri che non venga adottato nessun comportamento di favore durante il processo di certificazione; Ogni tentativo di pressione o influenza dalla Direzione del CAB, dal Consulente o dal Cliente devono essere rapportate e mitigate; Potrebbero essere necessarie verifiche addizionali in affiancamento (monitoraggio) da parte dello stesso Ente di certificazione; Una valutazione più attenta degli output delle attività di verifica e delle successive decisioni di certificazione / rinnovo. Monitorare questo tipo di relazioni attraverso gli audit interni. 25-26

ACCREDIA L ente italiano di accreditamento Grazie per l attenzione ACCREDIA - L'Ente Italiano di Accreditamento Dipartimento Certificazione e Ispezione Via Tonale, 26-5 Milano 26-26