Introduzione rapporto fra testo poetico e testo musicato, i personaggi Ilombra che dormono sulla collina di Spoon River per passeggiare poi sugli arrangiamenti di Piovani, l America degradata ed emarginata del poeta e l Italia del sogno americano sono temi che emergono dalla comparazione tra Antologia di Spoon River, raccolta poetica di Edgar Lee Masters, e Non al denaro, non all amore, né al cielo, album del cantautore genovese Fabrizio De André. Da questa comparazione vengono fuori otto personaggi più il prologo introduttivo Dormono sulla collina, che ovviamente adattati ad un testo musicale subiranno modifiche a livello stilistico, metrico e contenutistico. Le difficoltà esistenziali dei due artisti vissuti in epoche differenti, ma accomunati dalla profonda analisi critica dei fenomeni consumistici ed esistenziali delle due epoche (anni venti per Lee Masters, anni settanta per De Andrè) equiparati anche dal ceto sociale d appartenenza; insomma, due artisti così distanti a livello temporale ma così vicini dal punto di vista concettuale e sociale. Da evidenziare soprattutto la presenza di Cesare Pavese e Fernanda Pivano, il primo per l audacia dimostrata nel far conoscere agli italiani, che vivevano sotto censura fascista, 4
l opera di Lee Masters, e la seconda per la traduzione in italiano dell opera appena citata, ma soprattutto per aver creduto e scommesso sul progetto di Fabrizio De Andrè. Analizzeremo anche la tenacia dimostrata dal cantautore genovese nel credere ad un riadattamento musicale di un opera da lui letta all età di diciotto anni e che ha inciso profondamente sul suo cammino di cantautore; la sua determinazione nel credere ad un Nicola Piovani ancora poco conosciuto ed un Giuseppe Bentivoglio abbastanza ideologico rispetto alla propria anarchia nella cura dei propri testi. A Fabrizio De Andrè allettavano quelle storie di vita rubate al silenzio delle tombe, che buttavano ansie e speranze di quella sua società malata che tanto somigliava a quella del poeta americano. Scienza e invidia saranno i temi principali degli otto personaggi da lui scelti, con addirittura l identificazione nel personaggio Il suonatore Jones che rimarrà per sempre il suo modello di vita. Il nostro viaggio inizierà proprio dal 1971, anno di pubblicazione di Non al denaro, non all amore, né al cielo di Fabrizio De Andrè, proseguirà oltreoceano nel secondo capitolo dove conosceremo più da vicino la celebre opera del poeta Lee Masters e terminerà proprio nell Italia bellica e sotto censura del 1943 che abbraccerà finalmente questa favolosa Antologia grazie 5
all arguzia di Cesare Pavese nel scoprirla e nella determinazione di Fernanda Pivano nel tradurla. Un viaggio di ricerca dove ogni singolo dettaglio va considerato e che tira fuori la straordinaria e magica espressione di linguaggio e contenuto dell' elemento Spoon River. 6
Il cantautore Jones 1971, il progetto di Fabrizio De Andrè Benedetto Croce diceva che fino all età dei diciotto anni tutti scrivono poesie. Dai diciotto anni in poi rimangono a scriverle due categorie di persone: i poeti e i cretini. E quindi io precauzionalmente, preferirei considerarmi un cantautore Fabrizio De Andrè Con questa memorabile dichiarazione del cantautore genovese apriamo questa comparazione che vedrà di fronte la musica e la letteratura, inizierà dunque l analisi e le eventuali considerazioni di due grandi opere lontane nell epoca ma vicine per ampiezza e splendore: l album Non al denaro, non all amore, né al cielo di Fabrizio De Andrè (1971) e l Antologia di Spoon River raccolta di epitaffi del poeta americano Edgar Lee Masters. 7
Bisognerà fermare il tempo, arrestarlo agli inizi degli anni settanta, fase in cui Faber decise di rileggere la famosa e bellissima opera del compianto Lee Masters in chiave musicale. Questo bloccare il tempo significherà osservare solamente gli episodi che avevano maturato Fabrizio fino a quel momento: le esperienze, gli incontri, i lavori antecedenti e sicuramente il lavoro che verrà dopo (Storia di un impiegato). Non sarà semplice, il repertorio artistico e creativo del cantautore genovese è così ampio che non sarà facile limitarci solo a quel lasso di tempo(1971), anno di ideazione e pubblicazione del disco, ma ci proveremo. Innanzitutto bisognerà chiedersi chi era Fabrizio De Andrè in quegli anni, da quali esperienze proveniva, chi erano i suoi maestri di pensiero e di vita e quali erano i suoi legami sentimentali. All inizio di quel decennio Faber era già conosciutissimo, i suoi dischi precedenti Volume 1, Volume 3, Tutti morimmo a stento e il contestatissimo La buona novella, avevano riscosso smisurato successo tra il pubblico italiano e non solo, ma Fabrizio continuava a non esibirsi in pubblico, preferendo il chiaroscuro della Genova dei carruggi e gli studi di registrazione di via Trieste. Niente televisione dunque e niente apparenza. Il suo grande maestro di vita Georges Brassens continuava ad accrescerlo ma non solo; erano avvenuti altri gloriosi incontri artistici, come quello con il poeta non vedente Riccardo 8
Mannerini 1. Certo la vita sentimentale era in crisi: il matrimonio con la prima moglie Puny Rignon era all epilogo ma le collaborazioni lavorative ed artistiche continuavano. Basta ricordare gli album precedenti prodotti assieme ai fratelli Reverberi e Mauro Pagani; insomma tanti incontri ed una cosa che continuava a coinvolgerlo con passione: la Letteratura. La letteratura è stata il nonno che Fabrizio non ha mai avuto. Non c era nessuno a raccontargli le favole, così lui leggeva, leggeva, leggeva. Dori Ghezzi Effettivamente Fabrizio De Andrè era un divoratore di libri di ogni genere: filosofici, politici, romantici, e, perché no, anche gastronomici. Questa passione era infinita: leggeva più di due libri al giorno e stimolava gli altri a leggere; certo, sensibile com era quelle letture lo condizionavano parecchio. Mi piacerebbe ricordare tra le altre una delle letture che condizionò politicamente o semplicemente ideologicamente Fabrizio De Andrè, mi riferisco alla lettura da giovanissimo di 2002. 1 Cfr. Luigi Viva, Non per un Dio ma nemmeno per gioco, Milano, 9
Max Stirner e del suo L' unico e le sue proprietà 2 che influenzò notevolmente Fabrizio che tra l altro aveva letto anche scrittori di fede marxista (Pasolini) e di filone anarco-collettivista (Bakunin); da Stirner probabilmente tirerà fuori quella che sarà la sua definitiva collocazione ideologica. De Andrè lungo il suo cammino preferirà l io alle masse, postulando via via una cosiddetta religiosità anarchica : affiderà tutti i suoi dubbi alla sola figura individualista e terrena dell uomo. Avrà maggiore sensibilità ed attenzione verso gli aspetti sociali, si farà portavoce artistico di tutte le grida di protesta dei vinti, degli ultimi, delle bocche di rosa, delle marinelle, che interesseranno in maggior misura Faber il quale diverrà per sempre il loro profeta e trovatore! Bene, dopo questa breve presentazione di un artista all epoca ancora trentenne, è ancora la Letteratura ad avere risalto, in questo caso un antologia di poesie che De Andrè lesse a diciotto anni e da cui fu subito stregato: Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters. La semplice lettura dell opera non accontentò il futuro cantautore, che quando cantautore lo fu finalmente la rilesse (1968) punto e da capo confrontandola col contesto che attraversava l Italia di allora e rimase nuovamente sconvolto dalla giovinezza intrinseca che aveva ancora quell opera scritta circa 2 Alfio Grasso, Anarchia e poesia, 10