I lavori di restauro del 2013 La Fonte di San Francesco, sita alla sommità delle Coste d Ovile presso i Ferri di San Francesco in corrispondenza dell incrocio tra Via dei Rossi, Via degli Orti e Via del Comune, è posta sotto la strada che conduce alla Basilica di San Francesco e si apre sul muro che regge la Via dei Rossi, quest ultimo sormontato da un parapetto di protezione composto da colonnini in travertino e ringhiera in ferro battuto. Lo spazio antistante è uno slargo pavimentato in pietra serena e proprio davanti all apertura della fonte, un gradino, della stessa forma dell arco di apertura, rende pianeggiante l area; la pavimentazione è raccordata con il resto della strada senza evidenti ostacoli di discontinuità ad esclusione del suddetto gradino e di un sedile in pietra serena. La fonte, tutta in mattoni faccia vista, è delimitata da una volta policentrica ribassata; la vasca è racchiusa, oltre che dai tre lati interrati, da un muretto con cimasa in travertino; a metà di questo parapetto è posta una cannellina per lo scolo dell acqua costituita da una testa di lupo, probabilmente recuperata da quella comunale presente prima del ripristino del 1978. Sulla parete di fondo ci sono due insenature, sempre in mattoni faccia vista; nella prima è presente una scultura in travertino bianco raffigurante un Bruco che 75
76
funge da canaletta di ingresso dell acqua proveniente dal ramo di Via dei Rossi del bottino maestro di Fonte Gaia, acqua che cade su una vasca più piccola posta ad una quota superiore rispetto alla vasca principale; nella seconda insenatura è presente il passaggio di accesso alla fonte attraverso un pozzetto posto nella soprastante Via dei Rossi, utilizzato fino al restauro del 1978 per accedere alla cisterna realizzata con i lavori ottocenteschi. All interno della vasca, posta su un basamento di roccia in calcare cavernoso della Montagnola senese, si trova una scultura in bronzo, un busto raffigurante Francesco d Agnolo detto Barbicone che brandisce una spada, opera dello scultore Angelo Enrico Canevari. Sulla facciata esterna, anch essa in mattoni faccia vista come il resto del muro che sorregge la Via dei Rossi superiore, sopra l apertura dell arco ribassato, campeggiano tre stemmi in pietra scolpiti in bassorilievo e raffiguranti rispettivamente: quello centrale la Balzana di origine ottocentesca, sulla destra un leone rampante volto verso sinistra con banda trasversale a rombi rappresentante l antica compagnia militare di San Pietro a Ovile di Sopra e sulla sinistra un leone rampante a destra con banda trasversale su cui è scolpito un ramoscello di edera rappresentante l antica compagnia militare di San Pietro a Ovile di Sotto, entrambi di origine trecentesca. A distanza di trentacinque anni dall intervento di 77
78
recupero della fonte, intervento curato dalla Nobil Contrada del Bruco per farne la Fontanina del Battesimo Contradaiolo, essa presentava elementi di degrado dovuti ad umidità nei muri per la presenza di infiltrazioni d acqua provenienti dalla soprastante Via dei Rossi, depositi sporchi causati da smog, colature dalle sporgenze per l azione degli agenti atmosferici, oltre, naturalmente, a quello per l uso quotidiano con la frequenza continua di persone. La Nobil Contrada del Bruco, grazie ad un contributo del Magistrato delle Contrade di Siena finanziato dalla Banca Monte dei Paschi di Siena, ha deciso di intervenire nuovamente sul manufatto per una sua migliore conservazione, promuovendo l odierno restauro. Gli interventi sono stati molteplici e si configurano in parte come manutenzione ordinaria ed in altri casi come manutenzione straordinaria, comunque mantenendo inalterato il principio ispiratore del progetto finalizzato al ripristino a fini conservativi, cercando di mantenere, per quanto possibile, l aspetto ed il colore del tempo. Sono comunque stati realizzati anche interventi innovativi, limitati al miglioramento dell impianto illuminotecnico interno della fonte e volti a valorizzare lo spazio antistante mediante l installazione di colonnini stradali, donando così maggior decoro ambientale ed architettonico e salvaguardando la sicurezza stradale e soprattutto pedonale. 79