ISTITUTO COMPRENSIVO N. 8 di Forlì Scuola secondaria di primo grado SAN MARTINO IN STRADA classe 3^O Aquilino Alice Bazzocchi Filippo Corzani Cristian Maltoni Valentina Nappo Manuela Prestia Thomas
Associazione Nazionale Vittime Civili Di Guerra
26 marzo 1943 Nasce l Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra. La sua fondazione è una risposta ad un conflittto lungo e distruttivo e deriva dalla consapevolezza di dover assolutamente provvedere ai civili duramente colpiti dagli eventi bellici della Seconda guerra mondiale.
Lo Statuto del 1964 Una delle finalità nello Statuto dell Associazione è collegare strettamente il ricordo dei caduti alla promozione di una cultura per l eliminazione delle guerre, vero e proprio auspicio per il ristabilimento nelle relazioni fra i popoli, dei superiori principi di giustizia e di umana solidarietà.
Un ruolo internazionale Nel 1979 l ANVCG ha promosso la costituzione della Confederazione fra le Associazioni combattentistiche italiane e dal 2001 è membro fondatore della European Union of War Invalids, con sede a Lubiana, che riunisce le associazioni europee di invalidi di guerra.
L ANVCG rappresenta e tutela 120.000 persone tra mutilati ed invalidi civili di guerra, vedove, orfani e altri familiari di caduti civili per fatti di guerra. Attualmente il Presidente Nazionale è l'avv. Giuseppe Castronovo - cieco civile di guerra dall'età di 9 anni.
ANCORA TANTE GUERRE. L Associazione è particolarmente attiva nella promozione della pace. Ancora oggi, infatti, sono in corso nel mondo decine di guerre, dichiarate o meno, e ogni anno circa 500.000 civili sono vittime.
L ANVCG promuove e sostiene ogni iniziativa diretta al consolidamento della pace, alla cooperazione e all amicizia tra gli Stati, alla cessazione dei conflitti ed alla informazione e sensibilizzazione dell opinione pubblica in Italia e nel mondo sui tragici effetti delle Guerre sulle popolazioni civili.
Donazione di vita Alle nuove generazioni l Associazione offre la storia delle vittime civili di guerra come donazione di vita. Affinché - come afferma il Presidente Castronovo I nostri morti, le nostre mutilazioni e le nostre invalidità siano motivo di grande dignità, orgoglio ed onore, esempio di vita e messaggio di pace e solidarietà.
La testimonianza degli Invalidi di Forlì Vittorio Ragazzini, il Presidente dell Associazione di Forlì, è stato il primo a raccontarci la storia di come ha perso la mano sinistra ed è divenuto cieco da un occhio durante la Seconda Guerra Mondiale. VITTORIO RAGAZZINI
Vittorio, mentre giocava con alcuni cugini e fratelli, ha trovato un ordigno bellico e, non sapendo che cosa fosse, l ha preso e dopo pochi minuti è esploso, e con esso anche parte del suo braccio.
I consiglieri dell ANVCG di Forlì Due consiglieri ci hanno raccontato la loro triste vicenda, a differenza di Vittorio, sono stati resi invalidi a seguito di bombardamento aereo.
La testimonianza Uno dei consiglieri quando aveva tre anni, si trovava nel podere dei suoi zii, per cercare di ripararsi il più possibile dalle bombe. In quella zona però si stavano cercando dei carri armati nemici, così si iniziò a bombardare il territorio. Purtroppo una bomba colpì l abitazione, uccidendo tutti i suoi familiari; lui si salvò perché fu protetto dal corpo ferito a morte della mamma. Per la ferita infetta perse il braccio e trascorse la sua giovinezza in un collegio per invalidi e orfani di guerra.
La testimonianza Il secondo consigliere intervenuto per testimoniare la violenza della guerra sui civili, ha raccontato di come ha subito la mutilazione che ancora oggi, a distanza di 70 anni, è motivo di sofferenza. Era con la madre in un rifugio anti-aereo, che era super affollato quindi, essendo molto piccolo, la mamma decise di portarlo vicino all uscita per respirare aria più pulita. Una scheggia di bomba li colpì e furono feriti; la mamma riuscì a guarire mentre al figlio fu amputato un braccio e in seguito applicata una protesi. Anche lui ha studiato in un collegio per invalidi civili.
L ultima storia ci è stata raccontata dal Vicepresidente dell Associazione di Forlì, ferito all occhio nel dopoguerra a causa di una mina inesplosa.
Oggi Mine e ordigni bellici continuano a uccidere e ferire migliaia di persone ogni anno in tutto il mondo e tre vittime su quattro sono civili.
In Italia Anche se in Italia l ultimo conflitto bellico risale ormai a 70 anni fa, questo tema è purtroppo ancora attuale anche nel nostro Paese, visto l elevatissimo numero di ritrovamenti e gli incidenti che accadono ancora oggi su tutto il territorio nazionale. Pochi sanno, infatti, che ogni anno in Italia vengono rinvenuti oltre 60.000 ordigni (dati del Ministero della Difesa), principalmente della seconda guerra mondiale, i quali nel causano feriti, in qualche caso anche gravi.
POSTER CONTRO GLI ORDIGNI BELLICI
ORDIGNI INESPLOSI Non bisogna sottovalutare il pericolo derivante dal ritrovamento di queste armi micidiali. Va seguita la semplice regola di comportamento: RICONOSCERE, NON TOCCARE, CHIAMARE le forze dell'ordine.