Patagonia, Terra del Fuoco, la fin



Documenti analoghi
Patagonia inesplorata Tour Patagonia

Proposta Viaggio di Nozze Patagonia

PATAGONIA: IL TRIONFO DELLA NATURA

Tour di Gruppo Argentina Patagonica (Buenos Aires, Iguazu,Ushuaia, Calafate,Buenos Aires)

LE TRE CIME DI LAVAREDO Le regine delle Dolomiti

Partenza con volo di linea per Buenos Aires con transito a Miami Pernottamento a bordo.

2 giorno Buenos Aires

PATAGONIA ARGENTINA E CROCIERA AUSTRALIS (Argentina: 12 giorni / 11 notti)

Gli strumenti della geografia

SCOPRI LE SPLENDIDE ALPI LIGURI CON L AIUTO DI UNA GUIDA AMBIENTALE ESCURSIONISTICA

NOTE TRASFERIMENTO A EL CALAFATE DICEMBRE 2012

Dal rifugio Baranci verso Val Campo di Dentro

W.E. SOCIAL. Cosa aspettate?? Salpate con noi! per info scrivete a info@associazioneoltrevela.it o visitate la pagina Facebook di Social Sailing!

TNT IV. Il Diavolo è meno brutto di come ce lo dipingono!!! (Guarda il video)

VALNONTEY - RIFUGIO "SELLA" CASOLARI DELL'HERBETET (giro ad anello)

Argentina. Verso la Terra del Fuoco INSIDE

GLI STRUMENTI DELLA GEOGRAFIA

MODULO D LE VENTI REGIONI ITALIANE VOLUME 1 CAPITOLO

TORNIMPARTE CAMPO FELICE RIFUGIO SEBASTIANI

Gita in Emilia Romagna - Classi II

DA VARESE, CITTÀ GIARDINO, un escursione sulle vie della Fede

6. La Terra. Sì, la terra è la tua casa. Ma che cos è la terra? Vediamo di scoprire qualcosa sul posto dove vivi.

ARGENTINA EXPRESS (Argentina: 9 giorni / 8 notti)

Le frasi sono state mescolate

checkin Tre marescialli e un caporale sul tetto del mondo In Antartide con gente viaggi 40 GenteViaggi

Obbiettivo dell incontro: accompagnare i bambini verso la comprensione che per credere in Gesù dobbiamo amarlo e non dubitare mai del suo Amore

Verso la fine del mondo

La felicità per me è un sinonimo del divertimento quindi io non ho un obiettivo vero e proprio. Spero in futuro di averlo.

TNT IV. Il Diavolo è meno brutto di come ce lo dipingono!!! (Guarda il video)

Dal S.Gottardo all Oberland Bernese. di Paolo Castellani

VESUVIO. Prezzo tour privato Prezzo tour collettivo * 1 persona 90 2 persone 95 3 persone persone 105

ESCURSIONI. DOVE: Lucca e provincia le locations si trovano nel raggio di circa 60 km da Il Ciocco Tenuta e Parco.

PIANO DI EVACUAZIONE CLASSI PRIME PLESSO DUCA D AOSTA A.S.2009/2010

SE IO FOSSI UN ALBERO E INVENTASSI UNA STORIA DAL MIO DISEGNO...TI RACCONTEREI CHE...

Proposte di viaggi a cavallo o in carrozza

In questa lezione abbiamo ricevuto in studio il Dott. Augusto Bellon, Dirigente Scolastico presso il Consolato Generale d Italia a São Paulo.

ESERCITAZIONE OSSERVARE UN ALBERO

PAOLO VA A VIVERE AL MARE

Si è pensato di riassumere le diverse definizioni nel modo seguente:

Camminata in Maslana a cura della scuola Primaria di Gorno

"#$"%&' (%&#((%! &#)'!*'"!+'$%(),!

PROGRAMMA ESCURSIONI BIKE HOTEL ESTATE 2013 AREA COMMERCIALE APT VAL DI FASSA

DA VARESE, CITTA GIARDINO, un escursione sulle Vie della fede

INTRODUZIONE I CICLI DI BORSA

ALGERIA: Djanet 4x4 + TREKKING NEL TASSILI

A pesca di lucci in Svezia

Da dove nasce l idea dei video

Ciao!! Un cielo stellato così come lo puoi vedere con i tuoi occhi. Il cielo visto da un potente telescopio molto lontano dalle città

Mentore. Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario

Quanti nuovi suoni, colori e melodie, luce vita e gioia ad ogni creatura splende la sua mano forte e generosa, perfetto è ciò che lui fa

Mobile Gressoney, la valle del Lys e il Monte Rosa

W P E VIAGGIO FOTOGRAFICO CHERNOBYL, LA ZONA PROIBITA 24 APRILE - 1 MAGGIO. Struttura del Viaggio fotografico

Imbarchi ogni sabato pomeriggio a partire dal 29 luglio e ultimo sbarco sabato 27 agosto

PATAGONIA MAGICA. Spedizione fotografica dal 26 dicembre 2014 al 7 gennaio 2015

Innanzitutto andiamo sul sito ed eseguiamo il download del programma cliccando su Download Dropbox.

LABORATORIO SUI COLORI INSIEME A BETTY E MORENA

CAMPO SCUOLA IN CAMPANIA maggio 2012 classi seconde scuola secondaria di primo grado DIARIO DI BORDO

Argentina e Cile Patagonia Discovery

Relazione attività esercizio 2012

Vacanze in liguria 5 terre

Scopri il piano di Dio: Pace e vita

Trek Valgrisenche. Percorso "soft"

Zucca zuccone tutta arancione

Report di viaggio- Anastasia Malavolti. Le mie tre settimane in Belgio

APPARTAMENTI TURISTICI A LOS CRISTIANOS

Mafia, amore & polizia

(Ricostruita con l uso delle fonti) Classe 2^B

SCUOLA DELL INFANZIA G.RODARI

Scuola media di Giornico. tra stimoli artistici e nozioni scentifiche. Il fotolinguaggio. Progetto sostenuto dal GLES 2

Totes Gebirge - Austria

Claudio Bencivenga IL PINGUINO

C È UN UFO IN GIARDINO!

LISTA NOZZE PRANDINI Marco e ZAPPALA Eleonora Viaggio in PATAGONIA

42 - MONTI TAIGETO (M. PROFITIS ILIAS) (sosta isolata, tende o rifugio che apre di rado)

una città a misura di bambino IGNAZIO MARINO SINDACO IGNAZIOMARINO.IT

5 PERCORSI NORDIC IN MUGELLO solo per associati della Modern Nordic Walking Academy (FI)

Le idee, i ricordi dei ragazzi sul paesaggio e le loro categorizzazioni

COME NON PERDERE TEMPO NEL NETWORK MARKETING!

Marcara: giorno di aclimatamento. Marcara - Cashapampa - Llamacoral. Llamacorral - Campo Base Alpamayo

Itinerario n La Valnerina fra Arrone e la Cascata delle Marmore

Auguri mamma! Festa della mamma 2014

MA TU QUANTO SEI FAI?

PRO LOCO DI BOLCA Via S. Giovanni Battista Bolca VRwww.bolca.it

Si potrebbero raccontare mille cose! Srotolare le storie della gente e riannodarle in storie di famiglie, di lavoro, di passioni e di scelte.

una città a misura di bambino IGNAZIO MARINO SINDACO I GNAZIOM ARI NO.IT

L osservatorio è collocato all interno del Parco pineta tra Saronno e Varese. Attorno ad esso troviamo un incredibile distesa di alberi.

VACANZEAVELA Yacht Charter

DOLCI RICORDI - Adattamento e riduzione -

Scuola dell infanzia Statale Villaggio Ina progetto lettura e biblioteca

Tempo. I miei ritmi, dopo mesi di viaggio, sono già parecchio distanti da quelli italiani standard. Eppure, tutto sta per cambiare.

NONA LEZIONE L AUTOSTOP

IL TURISMO DAL VOLTO UMANO. Viaggi a piedi. a cura della cooperativa Walden

Bambini vecchiette signori e signore venite a giocare con tutti i colori (2 volte)

COME SI ENTRA IN POSIZIONE

Adventure Park Limarò

SOTTO LE LUCI DELL AURORA BOREALE

Fig. 1 : La piazzetta di San Costantino,punto di partenza e di arrivo dell anello 7. Ref. : ap-2217.

Web: ParcoAstronomico.it - ParcoAstronomico@gmail.com - Infotel 349/ ! 7 Gennaio Cometa C/2014 Q2 Lovejoy

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNO SCOLASTICO 2012 / 2013

-LA CITTA DEL SOLE VIAGGI-

Transcript:

01 Cerro Torre, Aguja Egger, Cerro Standhart 02 Il gruppo Fossat alla laguna Torre VIAGGI Patagonia Un viaggio nel viaggio Da un CAMINO AUSTRAL PATAGONIA Testo e foto del coordinatore Bruno Fossat Patagonia, Terra del Fuoco, la fin del mundo, stretto di Magellano, Canale di Beagle, Capo Horn, mari ruggenti e tempestosi del Canale di Drake, sono luoghi fisici e geografici mitici, estremi, alla fine del mondo o fuori dal mondo, ma sono anche luoghi di evasione della mente e dello spirito. La storia di questi luoghi e dei personaggi che con le loro imprese l hanno fatta, sono punti di riferimento importanti. Descritti in libri ora a nostra disposizione, sono diventati vere e proprie icone per i viaggiatori. Non voglio dilungarmi in elenchi di titoli ed autori (che chiunque può trovare in internet o tra pubblicazioni tematiche) però alcune di questi vanno citati: diari di bordo della spedizione di Ferdinando Magellano del 1520 redatti da Antonio Pigafetta, resoconti di viaggi di un naturalista intorno al Patag mondo col brigantino Beagle al comando di Robert Fitzroy redatti da Charles Darwin, Ande Patagoniche di Alberto De Agostini, Trentanni nella Terra del fuoco di Alberto De Agostini, Il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupery, Patagonia di Buscaini Metzeltin, In Patagonia di Bruce Chatwin, Terra del Fuoco di Francisco Coloane, Ritorno in Patagonia di Chatwin Theroux, Il cacciatore di ombre di Tito Barbini, Tra le tante persone che hanno letto questi o altri testi sull argomento, sicuramente molte hanno immaginato un loro viaggio in quei luoghi, anche solo in una dimensione mentale o interiore. Sappiamo bene che si può essere viaggiatori anche senza percorrere chilometri, Emilio Salgari insegna. Tra le persone che hanno viaggiato in Patagonia, può essere che alcuni l hanno fatto perchè s è creata l occasione senza che ci fosse una precisa preparazione e volontà a monte, ma sono convinto che i più lo abbiano fatto, o abbiano intenzione di farlo, perchè questo viaggio lo hanno già nella loro mente, ne vivono la dimensione psichica e mentale, che poi è la molla che fa intraprendere il viaggio reale. Anche nel viaggio reale, come nel nostro Camino Austral Patagonia del gennaio 2012, ci sono più viaggi nel viaggio e le emozioni e situazioni vissute ti proiettano già nella dimensione di altri viaggi. Ad esempio il 26 gennaio, in cima al Cerro Guanaco, uno dei monti nel parco nazionale Terra del Fuoco retrostanti Ushuaia, osservavo lo splendido panorama sottostante. Verso sud baia Lapataia e la baia di Ushuaia che confluiscono nel canale di Beagle, Ushuaia nel cui porto, un puntino rosso e bianco ad occhio nudo, col binocolo diventa la nave rompighiaccio riadattata per le crociere antartiche al polo sud, di fronte il Pico Navarino sull isola cilena di Navarino, oltre la quale un arcipelago di isolotti che culminano a Capo Horn, oltre... il Canale di Drake e l Antartide (che da qui non si vedono ovviamente). Ecco che mentalmente sono già entrato nella dimensione di un viaggio in Antartide, un viaggio che, forse, non farò mai ma che a modo suo è già dentro di me. Tito Barbini, autore di il cacciatore di ombre, mentre viaggiava sulla nave rompighiaccio verso l Antartide, tramite un libro trovato nella biblioteca della nave, scoprì la figura e la storia di Alberto Maria De Agostini e da lì nacque, nella sua mente, un viaggio in Patagonia sulle orme di De Agostini, il cui esito è raccontato nel il cacciatore di ombre. Io la figura di Alberto De Agostini la conosco da tempo, ho letto libri scritti da lui e scritti su di lui e sia nel recente Camino Austral che nel passato Patagonia e Terra del Fuoco del 2004, nel vedere e vivere quei luoghi straordinari ho cercato punti di contatto e di sintonia con questo missionario ma sopratutto grande esploratore, alpinista, geografo e cartografo. Ora durante questo mio viaggio in Patagonia, anche sulle orme di De Agostini, osservando quella nave rompighiaccio su cui è stato Tito Barbini, nasce nella mente l ipotesi di un viaggio in Antartide. Curioso vero? Tornando al viaggio reale fatto tutta la parte iniziale: l isola di Chiloè, la regione dei laghi e la Carretera Austral sino a Chile Chico è un viaggio nel viaggio, per la sua unicità e straordinaria bellezza selvaggia. La Patagonia argentina, con le sue immense pianure 02 50 - Avventure nel mondo 2 2012... 01

03-04 Isla Magdalena, pinguini steppose e i grandi laghi e montagne della Cordillera Andina sono un altro viaggio e tale discorso vale anche per la Terra del Fuoco. Ecco perchè questo titolo I viaggi nel viaggio. Un bel viaggio, perfettamente riuscito con grande soddisfazione di tutti i partecipanti, oltre che per la bellezza dei luoghi, è un insieme di altri fattori, itinerario ben congeniato, buona logistica e organizzazione che ottimizzano i tempi e le esigenze, ma per avere la massima godibilità il meteo fa la differenza, in 21 giorni di permanenza mezza giornata di pioggia a Chiloè e un paio di temporali serali a Ushuaia quando eravamo in albergo, per il resto tempo buono, temperature miti, vento solo un paio di giorni. Grandissima fortuna tenuto conto siamo in Patagonia! Tra le dovute citazioni positive relative a questo viaggio una va doverosamente a Helmuth Cardenas, corrispondente, guida, autista che è stato splendido organizzatore, collaboratore affidabile e amico discreto. La prima meta è l isola di Chiloè, un luogo magico e particolare, leggendo il libro I miti di Chiloè collana Fiabe e miti dal mondo, ho pensato che una quantità di storie, leggende e personaggi mitologici, che tuttora mantengono una forte influenza sulla vita della popolazione locale Mapuche, non potevano che essere figlie di un luogo e di un popolo particolare. Tanto è che la cultura e il popolo Mapuche di Chiloè costituiscono una curiosa particolarità nell ambito del popolo cileno. I centri abitati sono caratteristici, tutte case edificate in legno dai colori vivacissimi e atmosfere quasi surreali, rimangono ancora alcuni palafitos, quartieri di case a palafitta su pali in legno ad altezza di marea che qui è notevole, la più caratteristica è Castro sul fiordo omonimo. Tra le tante peculiarità le splendide chiese di Chiloè, sono oltre 150, delle quali 16 sono state dichiarate patrimonio dell Umanità dall UNESCO, tutte realizzate in legno, decorate internamente, una torre campanaria centrale, rivestite in esterno di scandole di alerce, una per tutte la chiesa di S. Maria de Loreto del 1740 ad Achao sull isolotto di Quinchao, arcipelago di Chiloè. Le dune della spiaggia del parco nazionale di Chiloè sono onia tappezzate di Nalca, la pianta erbacea più grande al mondo, le cui foglie a ventaglio raggiungono dimensioni di 2-2,5 mt. La cittadina di Frutillar sulle rive del grande lago Llanqihue, è un altra particolarità, sembra prelevata dalla Baviera e trapiantata qui sulle rive del lago di fronte ai vulcani; esemplifica in modo evidente la storia dell immigrazione europea di inizio 900, nel caso specifico quella tedesca. Nei dintorni di Puerto Montt il parco naturale Lahuen Nadi, ci permette di fare la conoscenza con uno degli alberi rappresentativi della Patagonia settentrionale, oramai raro, l alerce o sequoia del sudamerica, trattasi di splendidi alberi sempreverdi, famiglia cipressi (Fitzroya Cupressoide), il cui fusto drittissimo può raggiungere i 50-60 mt in esemplari che possono arrivare a 3 o 4.000 anni. Albero straordinario il cui legno pregiato è stata la causa della sua quasi scomparsa: costruzioni navali, edilizia, esportazione. Quasi tutte le case sono costruite in legno e rivestite in scandole di alerce. Abbiamo fatto tappa a Puerto Varas, attivo e vivace centro sul lago Llanqihue del quale serbo un dolce ricordo di strepitose ciliege comprate su bancarelle di strada. Tra i vulcani che contornano il lago Llanqihue l Osorno è uno dei più belli, il suo cono perfetto incappucciato da ghiacciaio, ricco di crepacci e seracchi, ricorda vulcani di 6.000 mt, quali il Parinacota nel nord del Cile, in realtà è solamente 2500 mt. Con una bella passeggiata raggiungiamo il limite del ghiacciaio sommitale a 1800 mt, da cui godiamo di ampio e notevole panorama. Costeggiamo il lungo fiordo di Reloncavi, panorami e colori straordinari, siamo sulla Carretera Austral una arditissima strada di 1240 km per lo più non asfaltata, che costeggiando l oceano Pacifico, fiordi, montagne, laghi, cascate e vulcani, attraversando boschi, foreste millenarie e rigogliosissime, protette da molti parchi nazionali, fattorie dei pionieri, ti fa conoscere una parte meno turistica e meno conosciuta del Cile, ma di grandissima austera bellezza e fascino. La Carretera Austral non ha continuità via terra, in alcuni punti si interrompe all imbocco di un fiordo e bisogna proseguire in traghetto, per poi riprenderla più avanti. Sono intermezzi gradevolissimi, perchè dal ponte del traghetto, in totale rilassatezza puoi ammirare gli spettacolari scenari che ti si parano davanti e dintorno. Con un po di fortuna delfini, otarie, orche e uccelli acquatici allietano la scena. Tutto il tratto attraversato dalla carretera è ricchissimo di acqua, sia in forma di fiordi, di laghi, di ghiacciai con vegetazione straordinaria, un vero continuo spettacolo per gli occhi, notevoli i parchi Pumalin, Vincente Rosalez, Quelat. Splendide valli come quella del Rio Ibanez, nelle cui acque blu-turchesi confluiscono quelle verdi provenienti dalla Laguna Verde, contornate da vette spettacolari come il Cerro Castillo, che rende onore al proprio nome. Anche i vulcani non scherzano, specie per la loro attività, sia a Chaiten che nella valle del Rio Ibanez attraversiamo due zone che sembrano scenari da day after, intere zone seppellite da ceneri, vegetazione assente o carbonizzata, paesi fantasma evacuati a suo tempo, per effetto delle imponenti eruzioni dell Hudson nel 1990 e del Chaiten nel 2008. Incontriamo il bellissimo lago General Carrera, il 2 del sudamerica per dimensioni dopo il Titicaca, per lo più cileno con una parte in Argentina. Anziché attraversarlo col ferry, lo costeggiamo su tutto il lato ovest e poi sud, per quasi 2 giorni, offre scenari straordinari, notevole anche il giro con barche veloci sino ad alcune pareti e isolotti rocciosi che, lavorati dall acqua e dal vento, hanno assunto forme e... 03-04 Avventure nel mondo 2 2012-51

04 Isla Magdalena in mezzo alla moltitudine di pinguini 04 colori spettacolari. La principale è la capilla de marmol che effettivamente assomiglia ad una chiesa, sorretta da un colonnato che fuoriesce dall acqua. Abbiamo pernottato a Puerto Rio Tranquilo, sempre sul lago General Carrera, un luogo gradevole e in ossequio al nome davvero tranquillo, una decina di case in tutto e noi unici turisti presenti. In direzione sud ammiriamo per ore il maestoso Monte San Valentin e il suo grandioso Campo de Hielo, trattasi del monte più alto ed esteso della Patagonia, coi suoi 4.058 mt, Helmuth dice di non averlo mai visto totalmente libero da nubi, noi di nubi non riusciamo a vedere nemmeno una! Passati Chile Chico e la frontiera, siamo in Argentina, ancora una volta dobbiamo constatare come questi due paesi proprio non si amano, perdiamo due ore per eccesso di zelo dei doganieri argentini che pretendono un documento del nostro trasportatore (cileno) non dovuto, devo richiedere l intervento del comandante della stazione per sbloccare la situazione. Sono poche decine di chilometri dal confine cileno eppure qui tutto è cambiato: il paesaggio è diversissimo da quello dei giorni precedenti, siamo nel pieno della steppa patagonica, terreno pianeggiante con lievi ondulazioni, assenza di alberi, vegetazione arbustiva rada e bassa, colore omogeneo su tonalità dell ocra, orizzonti infiniti a perdita d occhio, sensazione di sentirsi nel nulla o nell infinito, branchi di guanachi e stormi di nandù si vedono con frequenza... siamo nella Patagonia di Bruce Chatwin, chi ha letto i suoi libri non ha alcun dubbio in proposito, ma anche altri autori hanno magistralmente descritto questa terra, su tutti Francisco Coloane e Osvaldo Bayer. Pernottiamo a Perito Moreno, cittadina poco significativa, un tappa logistica verso El Chalten, una doverosa e piacevole sosta al Patrimonio Nacional Cultural Canyon Cuevas de Las Manos, un canyon con pareti su cui vi sono i famosi dipinti risalenti a 8-10.000 anni fa, caratterizzati da una grande preponderanza di mani dipinte, usando le mani come impronte. Il sito è interessante e il contesto complessivo è molto gradevole, il rio Pinturas crea un serpente di vegetazione verde lungo tutto il fondo del canyon; per altro uno dei pochi siti che è testimone delle culture precolombiane, in zone in cui le testimonianze ante 1800 sono autentiche rarità. Proseguiamo, alle 12,30 circa siamo a Bajo Caracoles... essenza di Patagonia... un avamposto nel nulla in cui c è tutto. Sembra un gioco di parole, trattasi di una manciata di costruzioni, meno di dieci, nella landa sconfinata, però c è distributore di carburante (senza gasolio), un locale tuttofare che funge da bar, ristorante, negozio generi essenziali, telefono, un altro fabbricato annesso dispone di una serie di posti letto, l immancabile postazione per asado. Qui pranziamo, prendiamo il caffè, parecchi telefonano a casa. Anche i frequentatori del bar sono personaggi tipici da Patagonia un paio di hippy vaganti, un camionista, un gaucho (o almeno pare tale), un meccanico di autocarri (anche se assomiglia più ad un bandito o ad un forte bevitore) che dispone di una pseudofficina nel nulla a qualche km da qui, dal quale andremo a prendere il gasolio spillandolo da un camion in riparazione, ecco perchè dico un avamposto nel nulla in cui c è tutto. Anche il titolare del locale è un personaggio stravagante perfettamente coerente con il luogo. Il nostro intenso programma di viaggio non lo consente, ma fermarsi qui e pernottare almeno una notte, parlare con questi personaggi, osservando la Patagonia dal di dentro sarebbe, secondo me, una cosa da fare per un viaggiatore. Ripartenza, direzione sud, un po asfalto e un po sterrato, ma sono i numerosi cantieri per i lavori di asfaltatura che rallentano la percorrenza, per ore e ore il paesaggio è invariato, lande e steppe sconfinate; verso sera all orizzonte appare la Cordillera Andina ed ai suoi piedi una grande distesa color turchese, è il grande lago Viedma. Man mano che ci avviciniamo la cordillera non è solo più una linea frastagliata all orizzonte, ma iniziano ad emergere sagome e profili, all occhio di alpinisti e appassionati di montagna, che tra noi non mancano, quelle sagome assumono nomi precisi, famosi se non mitici: da nord verso sud Cerro Electrico, Aguja Guillaumet, Aguja Mermoz, Aguja val de Vois, Monte Fitzroy 3405 mt, Cerro Poincenot, Aguja Rafael, Aguja Saint Exupery, Aguja de la S ( nel gruppo del Fitzroy ), Cerro Standhart, Aguja Egger, Cerro Torre 3102 mt, Cerro Adela norte central sur, Cerro Nato, Cerro Doblato, Cerro grande ( nel gruppo Cerro Torre ). El Chalten è davvero la base logistica per turisti, trekkers e alpinisti che vogliono godersi il Fitzroy e il Cerro Torre, la stragrande parte delle costruzioni sono adibite a alberghi, hostarie, rifugi, ristoranti, bar, pasticcerie, birrerie, agenzie turistiche, nolo molto lunghe, l escursione fino al Campo Base del Cerro Torre dura 8 ore (5 salita + 3 discesa) per 18 km fra andata e ritorno da El Chalten. Il sentiero inizia vicino alle Cabanas La Loma con una salita lunga ma leggera, non impegnativa. Appena superato un primo salto di circa 50 mt, un cartello segnala l ingresso al Parque Nacional Los Glaciares sector norte, ingresso gratuito, entriamo subito nei boschi di faggio australe ( Nire e Lenga ) dal fascino particolare, numerose lepri sul percorso e sui faggi splendidi picchi di Magellano, col ciuffo rosso sul capo, impegnati a picchiettare sui tronchi alla ricerca di larve sotto la corteccia. Dopo circa un ora si arriva al mirador Torre, vista spettacolare, anche perchè il Cerro Torre (insieme al Cerro Standhart, Aguja Egger, Cerro Adela) sono totalmente liberi da nubi, foto a raffica. Ora si percorre un lungo tratto quasi pianeggiante, un ex lago interratosi coperto da vegetazione alta un paio di metri che crea, in alcuni tratti, l effetto galleria del sentiero. Un tratto più in salita ci porta alla laguna Torre ed al campamento De Agostini, in un folto bosco alla quota di circa 900 mt., sono le 11. Proseguiamo seguendo il sentiero che, bordeggiando il lato est della laguna, man mano diventa ripido, si alza di quota seguendo la cresta della morena glaciale, sino a giungere al mirador Maestri a ca 1200 mt, sono le 13, vista spettacolare su tutte le vette circostanti, sulla laguna disseminata di tempanos e sui ghiacciai che la sovrastano. Caldo e cielo terso rendono la sosta piacevolissima, ci fermiamo oltre 2 ore per goderci il momento e questo grande scenario. Col binocolo abbiamo modo di ammirare due alpinisti che stanno completando la scalata del Cerro Torre, sono ormai sulla placca di roccia sottostante il cappello di ghiaccio che copre la cima. Scopriremo poi, dai giornali, che trattasi degli americani Kennedy e Kruk che dopo aver raggiunta la cima, Pata in discesa rimuoveranno circa un centinaio di chiodi a pressione collocati nel 1979 da Cesare Maestri nella salita con l ausilio del famoso compressore. Il giorno successivo da El Chalten, facciamo una traversata del gruppo Fitzroy, con partenza dall hostaria El Pilar, nella valle del Rio Electrico, appena prima della confluenza nel Rio de las Vueltas. Partenza alle 7,45, col pulmino raggiungiamo El Pilar, ca 30 minuti da El Chalten, alle 8,30 partenza a piedi sul sentiero, segnalato, che costeggia il Rio Blanco; la salita è regolare, pendenza contenuta, tra splendidi boschi di faggio, alcuni esemplari sono notevolissimi. Arriviamo al mirador dal quale vediamo la laguna Piedras Blancas, il soprastante ghiacciaio Piedras muntainbike, canoe, cayak, escursioni a cavallo. Blancas e, a sua volta, il soprastante Ftizroy, Da El Chalten si raggiungono le montagne più grande scenario. Arriviamo al campamento Rio alte: Fitzroy 3405 metri e Cerro Torre 3104 metri Blanco ove c è la deviazione per la Laguna de los e molteplici trekking sono possibili. Pernottiamo Tres, proseguendo si incontra la deviazione per la all hostaria El Nire e iniziamo col trek alla laguna laguna Capri. Alle 12,30 siamo alla laguna Capri, Torre e mirador Maestri. Partiamo alle 7,45, non c è vento e cielo coperto, il tempo del pranzo al serve partire prestissimo perché le giornate sono sacco e ripartenza. Un passaggio di uno splendido 52 - Avventure nel mondo 2 2012...

05 Torri del Paine e laguna Torres condor a pochissimi metri sopra di me, si passa da un altro mirador poi discesa su El Chalten. Il giorno successivo, nel tratto El Chalten El Calafate, breve sosta alla estancia La Leona, ora convertita a punto ristoro per viaggiatori e piccolo museo, costeggiamo per un ora il grande lago Argentino, alle 12 siamo a El Calafate. Moderna cittadina piena di negozi, casinò, hotel, ristoranti, birrerie, dedicata totalmente al turismo, tuttavia gradevole. Raggiungiamo in pulmino il parco nazionale Los Glaciares sector Sur, ingresso a pagamento, per la visita al famoso Perito Moreno. Hanno allestito un sistema di passerelle pedonali, molto comode, che man mano ti fanno avvicinare al ghiacciaio, partendo dal livello dell acqua sino a salire sulla sommità della peninsula Magallanes, sono circa 4 km di percorso davvero ben articolati che consentono una ottima osservazione del ghiacciaio e di ascoltarne la voce, ovvero i tremendi botti prodotti dalle spaccature del ghiaccio e del distacco dei tempanos, che poi galleggiano vagando sul lago. Noi saliamo e scendiamo facendo il percorso 2 volte perchè molto bello. Il giorno 19 gennaio siamo a Puerto Bandera per la navigazione sul lago Argentino. Alle 9 salpiamo, si naviga nel brazo norte verso l Upsala, si passa la Boca del Diablo e si giunge all imbocco del canal Upsala che è regolarmente ostruito dai tempanos (piccoli iceberg che si staccano dal ghiacciaio e vagano nel canale). Sono quasi 2 anni che la situazione è tale, però all atto di acquisto dei biglietti la cosa viene taciuta, poi a bordo alla partenza viene detto che sarà il comandante a valutare se ci sono le condizioni di sicurezza per entrare nel canale o meno, sapendo a priori che non ci sono, identica situazione si ripropone per la baia Onelli. Il ghiacciaio Upsala, anche se visto da distante, è comunque impressionante per la sua imponenza, scenari imperdibili. Infiliamo il canal Spegazzini, qui si può navigare sino in prossimità del ghiacciaio, che è quello che ha il fronte emerso più alto circa 100 mt, il ghiacciaio si estende sui monti retrostanti coprendoli con una calotta glaciale. Arriviamo al cospetto del Perito Moreno, davvero imponente, lo ammiriamo in lungo e in largo, ogni tanto qualche piccolo distacco, poi quando stiamo per rientrare si stacca un pezzo di ghiaccio grande come una cattedrale, notevole spettacolo e fragore, si crea una grande onda che fa sobbalzare il catamarano, poi il ghiaccio riemerge dall acqua, gonia grande impressione. Alle 16 siamo di ritorno a Puerto Bandera. Il 20 gennaio, rientrati in Cile via Cerro Castillo, siamo a Puerto Natales, gradevole cittadina turistica affacciata sul fiordo Seno de Ultima Esperanza, base logistica per accedere al parco nazionale Torres del Paine e alla navigazione nel fiordo. Dedichiamo il 21-22-23 al meraviglioso Parco Nazionale Torres del Paine, che si trova a 106 km da Puerto Natales, è stato fondato il 13 maggio del 1959 e dichiarato Riserva della Biosfera dall UNESCO nel 1978. Uno straordinario insieme di vette, laghi e lagune, ghiacciai, praterie e boschi dalla bellezza incomparabile. È considerato il più bel parco del sudamerica e concordo con questa valutazione. L emblema è costituto dalle Torri del Paine: la Torre Central 2.800 mt, la Torre Norte 2600 mt, e la Torre Sur 2.850 mt. Luogo straordinario per i trekking, il più famoso e bello è il W circuit percorre il cuore del parco nelle zone più spettacolari, servono da 3 a 5 giorni a seconda dei ritmi e dell allenamento. La nostra intenzione era di fare il W circuit in 3 giorni, in relazione a ciò avevo prenotato al rifugio Paine Grande Pehoè; però il gravissimo incendio, che da Capodanno all Epifania ha distrutto 15.000 ha del parco, ne ha determinato la chiusura ai turisti nella parte sud e centrale. Il W era percorribile solo nella zona di Las Torres e sino all inizio della valle del Frances, rifugio Paine Grande chiuso (spero non carbonizzato), quello di Las Torres completo, per fortuna, con l ausilio dell ufficio del parco di Puerto Natales, siamo riusciti a prenotare 2 notti al rifugio Laguna Amarga. Dedicheremo 2 giorni a percorrere la parte accessibile del W mentre il terzo giorno lo dedichiamo al tour dei mirador in automezzo, dato che strada interna al parco è accessibile, anche nelle zone oggetto d incendio. La navigazione sui laghi Pehoè e Gray è sospesa, la situazione ancora in evoluzione, molti sentieri cancellati dal fuoco. Ciò nonostante la sosta al Paine è stata bellissima ed appagante. 21 gennaio alle 10 partenza effettiva a piedi da Las Torres direzione Base las Torres, i sentieri sono segnalati, il primo tratto è semipianeggiante con qualche su e giù, qualche ponticello sospeso da attraversare, poi il sentiero assume una pendenza media e costante. Bei boschi di Nothofagus e torrenti impetuosi, cespugli fioriti e altri con bacche colorate, man mano che ci si alza di quota la vista spazia sui tanti laghi, lagune e montagne che caratterizzano questo luogo. Dopo circa due ore si giunge al Campamento Chileno,... ove sorge il medesimo rifugio. L ultimo tratto è con pendenza maggiore e si passa tra pietraie un po scivolose, alle 13,00 siamo a Base las Torres, una conca naturale occupata dalla laguna sottostante al Glaciar Torres a sua volta sottostante alle splendide Torri del Paine (da sud a nord Torre Sur, Central, Norte e il Cerro Nido de Condor). Tutto ciò è nascosto alla vista di chi sale, superata la morena finale, tutto appare all improvviso e ti lascia a bocca aperta, importante il bel tempo col quale la laguna assume colori incredibili, da turchese a smeraldo e le Torri si fanno ammirare, pareti verticali che si elevano per oltre 1000 mt. la cui superficie evidenzia un particolare aspetto che somiglia a canne d organo verticali. Ci prendiamo una bella pausa, pranzo al sacco, foto, ci sono molti altri escursionisti di nazionalità diversissime, alle 14,30 iniziamo la discesa, sosta al rifugio Chileno per un caffè, soste per foto dato che col sole forme e colori si esaltano, alle 18,00 siamo tutti a Las Torres dove troviamo il fido Helmuth ad aspettarci col minivan. Alle 18,30 siamo al Refugio Laguna Amarga, una antica estancia convertita in rifugio, insiste su uno spiazzo dal quale c è una grandiosa Avventure nel mondo 2 2012-53 05

06 Lago General Carrera lungo la Carretera Austral 06 vista sulle Torri del Paine, la luce meravigliosa del tramonto ne aumenta la bellezza. 22 gennaio alle 8,10 partenza in minivan per Las Torres, alle 8,45 partenza a piedi direzione Refugio Los Cuernos. Il primo tratto è un po anonimo, poi quando si inizia a costeggiare la laguna Negra e il lago Nordenskjold lo scenario migliora. Il percorso è lungo, ci sono alcuni guadi di torrenti da effettuare da un sasso all altro che richiedono attenzione. Dopo ca 8 km il sentiero prende quota per poi ridiscendere verso il rifugio Los Cuernos, da quel punto in poi è particolarmente bello, verso sud una bellissima vegetazione di faggi australi, alti non più di 2-3 mt, ma dalle forme bellissime si stagliano contro le acque turchesi del lago mentre, dal lato opposto, verso nord, si vede in modo sempre più imponente il gruppo dei Cuernos. In particolare il Cuerno Este e Cuerno Principal, caratteristici per le forme e per il particolare netto bicromatismo nero e sabbia, alle 12,00 siamo al rifugio Los Cuernos, attorno al quale si estende un bel campeggio, pranzo al sacco e un caffè seduti nel dehor, c è un bel sole caldo e si sta benissimo. Alle 13,30 iniziamo il ritorno sul medesimo percorso, alle 17,00 siamo a Las Torres. 23 gennaio partenza alle 8,10 oggi in programma tour dei mirador e poi trasferimento a Puerto Natales. Mentre carichiamo i bagagli sul bus un gruppo di bellissimi guanachi ci fa visita pascolando nel prato antistante il rifugio, poi giunge anche il gruppo dei montoni riproduttori dell estancia, davvero machi. Prima meta il salto del Paine a ca 5 km da Laguna Amarga verso Laguna Azul, il salto non è alto ma la portata d acqua lo rende imponente, proseguiamo verso la Laguna Azul. Sul percorso, molto bello, molti guanachi, volpi e bellissimi condor che giocano col forte vento. La laguna Azul è bellissima, colore intensissimo che ne giustifica il nome (ovviamente se c è sole e cielo sereno come oggi) sullo sfondo le Torri del Paine. Torniamo alla porteria Laguna Amarga e da qui alla Guarderia Pudeto, o meglio di ciò che rimane dopo il grandissimo incendio di inizio anno, della guarderia rimane solo il cordolo delle fondamenta tutto il resto andato in fumo, tutta questa area, salvo qualche macchia qui e la, è tutta bruciata, la vegetazione non esiste più se non tronchi e rami carbonizzati a testimonianza dei boschi preesistenti. La giornata è bellissima ma il vento è forte, si fa fatica a camminare, con una breve camminata andiamo al mirador del Salto Grande, la cascata con cui le acque del lago Nordenskjold entrano nel lago Pehoè, bellissima e imponente. Proseguiamo verso sud costeggiando il lago Pehoè, hosteria Pehoè e Salto Chico; questo tratto dal punto di vista paesaggio e colori è sicuramente il più bello del parco ed in assoluto uno dei più bei luoghi da osservare... provare per credere. Costeggiamo il Rio Paine sino alla posada Serrano, poi prendiamo a ovest e raggiungiamo il lago Grey, qui lasciato l automezzo nel parcheggio presso la Guarderia Lago Grey, facciamo un percorso a piedi di circa un ora che costeggiando il fondo del lago permette di arrivare su una penisola, che si protrae nel lago, ove c è il mirador Lago Grey, si vedono chiaramente i due fronti dell imponente ghiacciaio Grey che si gettano nelle acque del lago, spettacolare!! Pranzo al sacco su questo belvedere. Riprendiamo il nostro automezzo, sono le 15, torniamo a Posada Serrano, mirador Serrano con grande vista sul lago Toro, usciamo dal parco dell estancia S. Ignacio i relitti di due grandi navi naufragate nello stretto ci ricordano che qui i mari sono ruggenti e tempestosi come qualche autore li ha definiti. A Punta Delgada ci imbarchiamo sul ferry e dopo mezz ora sbarchiamo nella Terra del Fuoco, proseguiamo verso sud, a San Sebastian attraversiamo la frontiera e siamo nuovamente in Argentina, breve sosta a Rio Grande poi costeggiamo l oceano Atlantico sino a deviare su alcune alture all interno, ritroviamo vegetazione arborea, il grande lago Fagnano, la laguna Escondida, il passo Garibaldi e discesa su Ushuaia. La ciudad a la fin del mundo, ormai è una città notevole con ca 70.000 abitanti, un grande porto, di impronta commerciale e turistica, Patag un po di disordine edilizio specie nelle periferie, ma mantiene un suo particolare fascino, specie per la sua collocazione e per cosa rappresenta, ad esempio è la base di partenza per le spedizioni e/o crociere antartiche. Siamo in piena estate australe, aiuole e giardinetti sono straripanti di fiori dai colori intensissimi, splendidi i lupini. Punto di ritrovo dal particolare fascino e atmosfera è Almacen in avenida Maipù, un mix tra bar- trattoria-pasticceria, ambiente del secolo scorso con sale tipo museo e notevole raccolta di oggetti d epoca vari appesi alle pareti o in altre soluzioni originali. Ushuaia è la base per la navigazione nel canale di Beagle e per le escursioni al parco nazionale Tierra del Fuego. dalla porteria-guarderia Serrano, dalla quale una nuova strada permette di puntare direttamente su 25 gennaio navigazione canale di Beagle, ore Puerto Natales, senza dove ritornare alle porterie 9 partenza, siamo su un catamarano grande, Amarga o Sarmiento, come avveniva in passato. E comodo, veloce, possibilità di stare seduti la seconda volta che visito questo parco e, anche all interno con ampie vetrate che consentono stavolta, non l ho ancora lasciato che già ci vorrei di vedere all esterno, oppure sui ponti esterni tornare. specie per fotografare, temperature permettendo. Stiamo concludendo la seconda parte del Navighiamo nella baia di Ushuaia, isolette rocciose viaggio e iniziamo la terza ovvero la Terra del affioranti coperte di cormorani e di leoni marini Fuoco. Viaggiamo verso sud, il paesaggio si fa (otarie), bellissimi. Oltrepassiamo il famoso faro nuovamente pianeggiante con rada vegetazione, che segnala l uscita dalla baia e ingresso nel mitico raggiungiamo lo stretto di Magellano e iniziamo Canale di Beagle, continui voli di uccelli (cormorani, a costeggiarlo, da ovest verso est, in prossimità skua, sterne, gabbiani, albatros) in acqua pinguini 54 - Avventure nel mondo 2 2012...

07 Panorami straordinari del parco nazionale Torres del Paine e otarie. Il tempo rimane coperto ma qualche raggio di sole illumina lo scenario, passiamo difronte a Puerto Williams, sull isola cilena di Navarino, davvero l abitato più a sud del mondo. Poi all isola Gable che è una pinguinera ove risiede una colonia di pinguini di Magellano relativamente numerosa, il catamarano si ferma proprio con la prua sulla spiaggia letteralmente in mezzo ai pinguini che, ormai abituati, non battono ciglio. Sono davvero carini e curiosi, alcuni indaffarati ma i più si godono il tepore sulla spiaggia, in mezzo a loro un pinguino di Adelia spicca per sua diversità, becco e zampe arancione, assenza di mascherina facciale. Sostiamo un po coi pinguini, poi poco più avanti si attracca per consentire lo sbarco a coloro che fanno la visita dell estancia Harbertron. Noi continuiamo la navigazione facendo ritorno a Ushuaia, ove giungiamo alle 15. Un te con dolce da Almacen, qui incontro Cinzia, una mia amica nonchè mia concittadina pinerolese, attualmente vive a Puerto Williams isola di Navarino, che, a conoscenza del nostro arrivo, ci ha raggiunti. ( alla faccia di chi dice che noi piemontesi siamo dei bugia nen ). onia 26 gennaio parco nazionale Tierra del Fuego, camminiamo per circa 20 minuti nel bosco lungo le rive del lago Roca, poi un cartello segnala la deviazione per il Cerro Guanaco, 4 ore di percorso pericoloso e difficile, almeno cosi recita il cartello. Il sentiero è subito decisamente ripido e lo sarà per tutto il percorso, salvo un breve tratto centrale, attraversiamo boschi di grande bellezza che man mano cambiano, più si sale più gli alberi sono piccoli con tronchi nodosi e forme intricate... sembra un bosco magico degli Elfi. Dopo un ora un mirador con bella vista su laghi e baie sottostanti, più in alto al limitare del bosco un paio di piccole dighe e tutti gli alberi attorno abbattuti a colpi di denti robusti, sono indice della presenza di una famiglia di castori. Finita la vegetazione arborea attraversiamo una zona di torbiere e paludi tra le quali è difficile non restare impantanati, dopodichè non c è più vegetazione e camminiamo su sentiero che passa tra le pietraie. In poco meno di 3 ore dalla partenza siamo in cima al Cerro Guanaco, il cielo è coperto e c è vento freddo, tuttavia il panorama a 360 è straordinario, si vede tutta la corona di monti che stanno alle spalle di Ushuaia, il lago Roca ed altri minori, il canale di Beagle e baia Lapataia, le torbiere e i boschi sottostanti. Pranziamo in cima poi discesa perchè fa freddo, alle 15 siamo alla cafeteria del lago Roca per prendere la navetta che ci porta all hostal in Ushuaia; appena siamo in camera si scatena un violento e prolungato nubifragio. Il giorno successivo percorso a ritroso, torniamo in Cile e raggiungiamo Punta Arenas, altra cittàporto simbolo della Terra del Fuoco, contende ad Ushuaia il ruolo di capitale della Terra del Fuoco. 28 gennaio visita di Punta Arenas poi l ultima emozione di un lungo viaggio, che di emozioni ne ha regalate tante, ci viene regalata da un abitante tipico e caratteristico di queste terre, un emblema dei mari del sud, il pinguino di Magellano. Salpiamo dal terminal 3 Puentes di Punta Arenas destinazione l isola Magdalena al centro dello stretto di Magellano, un gruppo di delfini che saltano sull acqua davanti alla nave ci dà il benvenuto. Dopo 2 ore di navigazione approdiamo sull isola Reserva Nacional los Pinguinos Isla Magdalena, già prima di attraccare si vede l acqua quasi ribollire: sono centinaia di pinguini che nuotano velocissimi. L isola è disabitata e priva di costruzioni, salvo un faro posto sulla sommità. Un percorso, costituito da un largo sentiero delimitato da paletti in legno e corde tese, che va dall approdo al faro, è l unico spazio in cui i visitatori possono sostare e spostarsi, tutto il resto dell isola è totalmente riservata ai pinguini e ad altre specie che ne condividono l habitat quali skua, marangoni, gabbiani, albatros. Ma sono i pinguini i veri padroni di casa, si stimano 75.000 coppie quindi 150.000 esemplari vagano sull isola e nel mare circostante. Giungono qui a fine settembre, prendono possesso del territorio, allestiscono il nido o meglio tana, dato che trattasi di buca scavata nel terreno, depongono le uova, covano, allevano i piccoli e nel mese di marzo abbandonano l isola per svernare in luoghi più miti, per poi tornare il settembre successivo. Noi siamo qui il 28 gennaio, in effetti i piccoli sono già grandi quasi quanto i genitori, sono ancora coperti dal piumino caldo ma non impermeabile, alcuni hanno gia iniziato la muta che li porterà ad avere la livrea da adulti, impermeabile, per stare a lungo in mare. Sin dallo sbarco pinguini ovunque a fare da comitato di accoglienza, e una moltitudine incredibile, ovunque guardi, ovunque ti giri pinguini e pinguini in ogni dove, camminarci dentro è una grande emozione! Ognuno si dedica a qualcosa, alcuni riposano, altri nutrono i piccoli rigurgitando del pesce predigerito, altri puliscono la tana, altri si puliscono le penne, altri cantano a squarcia gola, alcuni si accoppiano con notevole fervore, altri vanno o vengono dalla pesca, altri curiosi si avvicinano ad osservarti e ti tirano i pantaloni col becco... insomma è una esperienza da fare. Si può stare poco più di un ora, che però passa velocissima, perchè sei preso da mille situazioni simili ma diverse. Tra i pinguini si aggirano anche gli skua che tentano di predare i piccoli, però difesi a beccate dai genitori. In cielo voli incredibili di gabbiani, cormorani e albatros, sembra di essere dentro a superquark di Piero Angela. Eccoci alla fine del viaggio o meglio dei viaggi nel viaggio, ognuno, reale o virtuale che sia, ci porta con la mente o fisicamente in quei mondi lontani, laggiù alla fine del mondo! In conclusione mi piace pensare che il viaggio c è l hai nella mente, a la fin del mundo o ovunque nel mondo, l importante è che la mente sia sempre aperta a creare ed ospitare i nostri viaggi come i nostri sogni. 07... Avventure nel mondo 2 2012-55