Disciplina giuridica degli ALIMENTI Il sistema delle SANZIONI PENALI relative alla sicurezza degli alimenti (ipotesi colpose)
Complessità della disciplina degli alimenti La disciplina degli alimenti appare particolarmente complessa, sotto molti aspetti ( normativa a strati ): Pluralità e varietà delle fonti normative (interne, internazionali, Comunitarie, degli enti territoriali ecc.) Moltitudine dei Provvedimenti normativi Contenuti tecnici
Caratteristica fondamentale della normativa in materia di alimenti: DISCIPLINA PRECAUZIONALE obblighi cautelari
Il concetto di regola cautelare Un sistema normativo di natura precauzionale, quale quello relativo agli alimenti, si compone di regole cautelari: esse intervengono non a seguito di lesioni del bene giuridico tutelato (ad es. salute ed integrità del consumatore) ma al fine di prevenire lo stesso verificarsi di eventi lesivi regole cautelari, finalizzate a prevenire eventi lesivi norme riparatorie, che intervengono nei casi in cui si sia verificato un evento lesivo
Regole e Dal complesso delle fonti normative in materia di alimenti derivano una moltitudine di regole di diversa natura e diverso genere non ci occuperemo di descriverne il contenuto Ci occuperemo del problema della loro inosservanza del problema delle Sanzioni
I differenti piani di tutela In materia di alimenti (come in molti altri casi) il sistema sanzionatorio è incentrato, principalmente, sulla interazione di un duplice ordine di tutela: RESPONSABILITA nei confronti dello STATO RESPONSABILITA nei confronti dei PRIVATI Ma oggi non ci occuperemo di questo Sanzioni penali ed amministrative Sanzioni civili: risarcimento del danno
I differenti piani di tutela (segue) In altri termini: Tutela penale (punizione del colpevole) Tutela civile (obbligo del responsabile di risarcire i danni subiti dalla vittima) Tutela Amministrativa (punizione minore del colpevole)
Alla natura prevalentemente PRECAUZIONALE della disciplina della sicurezza degli alimenti corrisponde, sul piano sanzionatorio ANTICIPAZIONE DELLA TUTELA PENALE Reati di pericolo
I reati di pericolo La sanzione, nei reati di pericolo, non interviene a seguito di una effettiva lesione del bene giuridico tutelato (salute dei consumatori) Essa viene anticipata al momento della messa in pericolo del bene medesimo In altri termini, si è punibili già solo per avere violato regole precauzionali o cautelari che abbiano messo a rischio la sicurezza del consumatore
I reati di pericolo (2) In alcuni casi, il legislatore ritiene già insito il pericolo nella violazione dell obbligo In altri si esige la dimostrazione di un concreto verificarsi del pericolo alla salute del/dei consumatori reati di pericolo PRESUNTO reati di pericolo CONCRETO
Progressione sanzionatoria in materia di sicurezza degli alimenti: Sanzioni anticipate per il pericolo presunto in determinate violazioni di regole cautelari Sanzioni anticipate per il pericolo in concreto verificatosi a seguito di violazione di regole cautelari Sanzioni successive alla lesione del bene giuridico tutelato (per violazione di regole cautelari)
Progressione sanzionatoria in materia di sicurezza degli alimenti (2): REATI Progressivo inasprirsi delle sanzioni Reati di pericolo presunto Reati di pericolo concreto Reati di evento
Struttura dell illecito penale in materia di ALIMENTI: un esempio + =
Struttura dell illecito penale in materia di ALIMENTI Regola cautelare violata Evento antigiuridico NON SCRITTA NON sanzionata penalmente SCRITTA Sanzionata Penalmente Lesione, malattia o morte del consumatore Nesso di causalità tra violazione ed evento Responsabilità per la condotta Responsabilità per l evento Nota: le due responsabilità possono sommarsi tra loro
I principali reati in materia di ALIMENTI Premessa: la Depenalizzazione Il DLV 30 dicembre 1999, n.507, ha depenalizzato gran parte della moltitudine di reati minori esistenti in materia di alimenti, fatta eccezione: Per le disposizioni del codice penale; Per i reati di cui agli artt.5, 6, 12 L.283/62
I principali reati in materia di SICUREZZA DEGLI ALIMENTI REATI DI PERICOLO PRESUNTO (CONTRAVVENZIONI) REATI DI PERICOLO CONCRETO ( DELITTI DI AZIONE ) REATI DI EVENTO (DELITTI)
REATI DELITTI (puniti con ergastolo, reclusione e/o multa) CONTRAVVENZIONI (punite con arresto e/o ammenda) Le CONTR sono sempre procedibili di ufficio; alcuni DEL, se espressamente previsto, a querela Prescrizione lunga (6 anni in su) per i delitti; breve per le contravvenzioni (4 anni) I DEL, salvo espressa previsione contraria, sono punibili solo se commessi con dolo; per le CONTR basta la colpa (art.42 c.p.)
Contravvenzioni in materia di alimenti: premessa Come già visto, le contravvenzioni sono punibili anche se commesse senza dolo, ovvero involontariamente; serve, però, la COLPA. In tale ottica si spiega la norma di cui all art.19 L 283/62 LE SANZIONI PREVISTE DALLA PRESENTE LEGGE NON SI APPLICANO AL COMMERCIANTE CHE VENDE, PONE IN VENDITA O COMUNQUE DISTRIBUISCE PER IL CONSUMO PRODOTTI IN CONFEZIONI ORIGINALI, QUALORA LA NON CORRISPONDENZA ALLE PRESCRIZIONI DELLA LEGGE STESSA RIGUARDI I REQUISITI INTRINSECI O LA COMPOSIZIONE DEI PRODOTTI O LE CONDIZIONI INTERNE DEI RECIPIENTI E SEMPRE CHE IL COMMERCIANTE NON SIA A CONOSCENZA DELLA VIOLAZIONE O LA CONFEZIONE ORIGINALE NON PRESENTI SEGNI DI ALTERAZIONE.
Segue Tuttavia, se già dalla confezione erano rilevabili anomalie, il commerciante torna ad essere responsabile (es., nel caso in cui non risulti indicata la data del confezionamento: Cass.11/7/06, n.28375)
Contravvenzioni in materia di alimenti: seconda premessa Tutti i reati contravvenzionali previsti dalla L.283/62 in materia di alimenti, sono REATI DI PERICOLO PRESUNTO. Non è necessario che si determini in concreto un danno e nemmeno un rischio immediato; basta che l azione o l omissione commesse siano idonee, in concreto, a determinare un futuro pericolo per la pubblica o privata incolumità (da ultimo, Cass.9.1.07, n.15049)
Contravvenzioni in materia di alimenti (segue) Art.5 L 283/62. È VIETATO IMPIEGARE NELLA PREPARAZIONE DI ALIMENTI O BEVANDE, VENDERE, DETENERE PER VENDERE O SOMMINISTRARE COME MERCEDE AI PROPRI DIPENDENTI, O COMUNQUE DISTRIBUIRE PER IL CONSUMO, SOSTANZE ALIMENTARI Destinazione alla vendita è anche una destinazione non immediata ma futura (Cass. 301.2.96, n.11285)
Contravvenzioni in materia di alimenti (segue) Art.5, lett.a, L 283/62. a) PRIVATE ANCHE IN PARTE DEI PROPRI ELEMENTI NUTRITIVI O MESCOLATE A SOSTANZE DI QUALITÀ INFERIORE O COMUNQUE TRATTATE IN MODO DA VARIARNE LA COMPOSIZIONE NATURALE, SALVO QUANTO DISPOSTO DA LEGGI E REGOLAMENTI SPECIALI; Secondo la giurisprudenza, i concetti di privazione, trattamento ecc. non richiedono necessariamente un attività positiva da parte del responsabile (Cass.8.11.85, n.739, Cass. 29.3.77, n.4467)
Contravvenzioni in materia di alimenti (segue) Art.5, lett.b, L 283/62. È VIETATO IMPIEGARE NELLA PREPARAZIONE DI ALIMENTI O BEVANDE, VENDERE, DETENERE PER VENDERE O SOMMINISTRARE COME MERCEDE AI PROPRI DIPENDENTI, O COMUNQUE DISTRIBUIRE PER IL CONSUMO, SOSTANZE ALIMENTARI: b) IN CATTIVO STATO DI CONSERVAZIONE; Secondo la giurisprudenza, il CSC può riguardare, oltre al prodotto in sé, anche il confezionamento, a prescindere da analisi sul prodotto: es. confezioni lasciate in un deposito in pessime condizioni igieniche, per la presenza di escrementi di topo e guano di uccelli; bottiglie esposte ai raggi solari; cibi cotti da somministrare in mensa tenuti in teglie scoperte a 26 (Cass.21.1.05, n.9477, Cass. 16.12.03, n.2649, Cass.22.2.02, n.15491)
Contravvenzioni in materia di alimenti (segue; art.5, lett.b, L.283/62) Il problema degli alimenti scaduti Art.18 DLV 109/92: vendita di alimenti scaduti come illecito amministrativo Quali i rapporti con l art. 5 lett.b? Due orientamenti giurisprudenziali: 1. Prevale comunque la sanzione amministrativa, a meno che,in concreto, non si dimostri la pericolosità del prodotto; in questo caso, peraltro, troverebbe applicazione l art.5 lett.d (SSUU 4.1.1996) 2. Secondo altra ricostruzione, occorre distinguere tra termine minimo di conservazione ( da consumarsi pref. entro ) e data di scadenza ( da consumarsi entro ): nel primo caso (alimenti non deperibili ma depauperabili: art.18; nel secondo caso, art.5 B o 444 c.p. (Cass.2.6.92, 24.2.94 ed altre)
Contravvenzioni in materia di alimenti (segue) Art.5, lett.c, L 283/62. È VIETATO IMPIEGARE NELLA PREPARAZIONE DI ALIMENTI O BEVANDE, VENDERE, DETENERE PER VENDERE O SOMMINISTRARE COME MERCEDE AI PROPRI DIPENDENTI, O COMUNQUE DISTRIBUIRE PER IL CONSUMO, SOSTANZE ALIMENTARI: c) CON CARICHE MICROBICHE SUPERIORI AI LIMITI CHE SARANNO STABILITI DAL REGOLAMENTO DI ESECUZIONE O DA ORDINANZE MINISTERIALI;
Contravvenzioni in materia di alimenti (segue) Art.5, lett.d, L 283/62. È VIETATO IMPIEGARE NELLA PREPARAZIONE DI ALIMENTI O BEVANDE, VENDERE, DETENERE PER VENDERE O SOMMINISTRARE COME MERCEDE AI PROPRI DIPENDENTI, O COMUNQUE DISTRIBUIRE PER IL CONSUMO, SOSTANZE ALIMENTARI: d) INSUDICIATE, INVASE DA PARASSITI, IN STATO DI ALTERAZIONE O COMUNQUE NOCIVE, OVVERO SOTTOPOSTE A LAVORAZIONI O TRATTAMENTI DIRETTI A MASCHERARE UN PREESISTENTE STATO DI ALTERAZIONE; Si tratta di una CLAUSOLA DI CHISURA, utilizzata dalla giurisrudenza, ad esempio, per affrontare il problema della salmonella (Cass.12.2.03, n.1598, Cass. 16.12.03, n.2649, Cass.22.2.02, n.15491)
Contravvenzioni in materia di alimenti (segue) Art.5, lett.e, L 283/62. È VIETATO IMPIEGARE NELLA PREPARAZIONE DI ALIMENTI O BEVANDE, VENDERE, DETENERE PER VENDERE O SOMMINISTRARE COME MERCEDE AI PROPRI DIPENDENTI, O COMUNQUE DISTRIBUIRE PER IL CONSUMO, SOSTANZE ALIMENTARI: e)
Contravvenzioni in materia di alimenti (segue) Art.5, lett.f, L 283/62. SOSTANZE ALIMENTARI: f) COLORATE ARTIFICIALMENTE QUANDO LA COLORAZIONE ARTIFICIALE NON SIA AUTORIZZATA O, NEL CASO CHE SIA AUTORIZZATA, SENZA L'OSSERVANZA DELLE NORME PRESCRITTE E SENZA L'INDICAZIONE A CARATTERI CHIARI E BEN LEGGIBILI, DELLA COLORAZIONE STESSA. Secondo la giurisprudenza, non è sufficiente un indicazione generica circa la presenza di coloranti, quali coloranti innocui consentiti dalla legge (Cass.4.8.81, n.7854, Cass. 6.6.58, n.654)
Contravvenzioni in materia di alimenti (segue) Art.5, lett.g, L 283/62. SOSTANZE ALIMENTARI: G) CON AGGIUNTA DI ADDITIVI CHIMICI DI QUALSIASI NATURA NON AUTORIZZATI CON DECRETO DEL MINISTRO PER LA SANITÀ O, NEL CASO CHE SIANO STATI AUTORIZZATI, SENZA LA OSSERVANZA DELLE NORME PRESCRITTE PER IL LORO IMPIEGO. I DECRETI DI AUTORIZZAZIONE SONO SOGGETTI A REVISIONI ANNUALI; Secondo la giurisprudenza, il reato è di pericolo presunto: sono ammessi i soli additivi autorizzati dal Ministero della Sanità; l uso di tutti gli altri costituisce illecito, a prescindere dalla dimostrazione, in concreto, della pericolosità del prodotto. (Cass.27.2.97, n.936, Cass. 24.5.72, n.3683)
Contravvenzioni in materia di alimenti (segue) Art.5, lett.h, L 283/62. È VIETATO IMPIEGARE NELLA PREPARAZIONE DI ALIMENTI O BEVANDE, VENDERE, DETENERE PER VENDERE O SOMMINISTRARE COME MERCEDE AI PROPRI DIPENDENTI, O COMUNQUE DISTRIBUIRE PER IL CONSUMO, SOSTANZE ALIMENTARI: H) CHE CONTENGANO RESIDUI DI PRODOTTI, USATI IN AGRICOLTURA PER LA PROTEZIONE DELLE PIANTE E A DIFESA DELLE SOSTANZE ALIMENTARI IMMAGAZZINATE, TOSSICI PER L'UOMO
Contravvenzioni in materia di alimenti (segue) Art.6 L 283/62. LA PRODUZIONE, IL COMMERCIO, LA VENDITA DELLE SOSTANZE DI CUI ALLA LETTERA H) DELL'ARTICOLO PRECEDENTE - FITOFARMACI E PRESIDI DELLE DERRATE ALIMENTARI IMMAGAZZINATE - SONO SOGGETTI AD AUTORIZZAZIONE DEL MINISTERO DELLA SANITÀ, A CONTROLLO E A REGISTRAZIONE COME PRESIDI MEDICO-CHIRURGICI. SONO PARIMENTI SOGGETTI AD AUTORIZZAZIONE DEL MINISTERO DELLA SANITÀ, ANCHE SE DISCIPLINATI DA LEGGI SPECIALI: a) LA PRODUZIONE, IL COMMERCIO, LA DETENZIONE E LA PUBBLICITÀ DEGLI ADDITIVI CHIMICI DESTINATI ALLA PREPARAZIONE DI SOSTANZE ALIMENTARI; b) LA PRODUZIONE ED IL COMMERCIO DI SURROGATI O SUCCEDANEI DI SOSTANZE ALIMENTARI.
Contravvenzioni in materia di alimenti (segue) Art.6 L 283/62. I CONTRAVVENTORI ALLE DISPOSIZIONI DEL PRESENTE ARTICOLO E DELL'ARTICOLO PRECEDENTE, SALVO LE MAGGIORI PENE PREVISTE DAL CODICE PENALE, SONO PUNITI CON L'AMMENDA DA LIRE 200.000 A LIRE 5.0000.000. TALE AMMENDA PUÒ ELEVARSI A LIRE 20.000.000 PER LE CONTRAVVENZIONI ALLE DISPOSIZIONI DI CUI ALLE LETTERE H) DEL PRECEDENTE ARTICOLO 5 E A) DEL PRESENTE ARTICOLO.
Contravvenzioni in materia di alimenti (segue) Art.12 L 283/62. È VIETATA L'INTRODUZIONE NEL TERRITORIO DELLA REPUBBLICA DI QUALSIASI SOSTANZA DESTINATA ALLA ALIMENTAZIONE NON RISPONDENTE AI REQUISITI PRESCRITTI DALLA PRESENTE LEGGE. I CONTRAVVENTORI SONO PUNITI CON L'AMMENDA DA LIRE 200.000 A LIRE 5.000.000.
Contravvenzioni in materia di alimenti (segue) Art.35 DLV 8/7/03 n.224, recepisce la DIR CE 2001/18/CE in materia di OGM (art.3: ogni organismo non umano il cui materiale genetico è stato modificato diversamente da quanto avviene in natura, mediante accoppiamento o incrocio o con la ricombinazione genetica naturale) È punito con l arresto da 6 mesi a 3 anni o con l ammenda sino ad 51.700 chiunque immetta sul mercato, dietro compenso o anche gratuitamente, un OGM senza aver preventivamente proceduto alla relativa notifica all autorità nazionale o di altro stato della CE. Sono sanzionate penalmente anche le condotte successive alla notifica ma precedenti all autorizzazione ovvero successive alla scadenza dell autorizzazione. Sono sanzionate amministrativamente le violazioni dei limiti delle autorizzazioni
I principali reati in materia di SICUREZZA DEGLI ALIMENTI REATI DI PERICOLO PRESUNTO (CONTRAVVENZIONI) REATI DI PERICOLO CONCRETO ( DELITTI DI AZIONE ) REATI DI EVENTO (DELITTI)
Premessa: il consumatore è assente dal codice penale Occorre far riferimento a disposizioni ispirate alla tutela di altri beni giuridici: delitti di comune pericolo contro l incolumità pubblica Ragioni storiche (il nostro c.p. risale al 1930) Scelte politiche: negli anni successivi si è interventi con leggi speciali a tutela del consumatore e non si scelto di integrare il c.p.
Pubblica incolumità consumatore Dimensione collettiva Dimensione individuale
Delitti di azione in materia di alimenti Art. 439 c.p. Avvelenamento di acque o sostanze alimentari. Chiunque avvelena acque o sostanze destinate all alimentazione, prima che siano attinte o distribuite per il consumo, è punito con la reclusione non inferiore a 15 anni. Se dal fatto deriva la morte di qualcuno si applica l ergastolo; e ne caso di morte di più persone, si applica la pena [di morte] (il DLV 224/44 ha sostituito, per tutti i reati, la pena di morte con l ergastolo)
Delitti di azione in materia di alimenti (Segue) Art. 440 c.p. Adulterazione o contraffazione di sostanze alimentari. Chiunque corrompe o adultera acque o sostanze destinate all alimentazione, prima che siano attinte o distribuite per il consumo, rendendole pericolose per la salute pubblica, è punito con la reclusione da tre a dieci anni. La stessa pena si applica a chi contraffa, in modo pericoloso per la salute pubblica, sostanze alimentari destinate al commercio. La pena è aumentata se sono adulterate sostanze alimentari.
Delitti di azione in materia di alimenti (Segue) Art.442 c.p. Commercio di sostanze alimentari contraffatte o adulterate. Chiunque, senza essere concorso nei reati preveduti nei tre articoli precedenti, detiene per il commercio, pone in commercio, ovvero distribuisce per il consumo acque sostane o cose che sono state da altri avvelenate, corrotte, adulterate o contraffatte, in modo pericoloso alla salute pubblica soggiace alle pene rispettivamente stabilite nei predetti articoli.
Delitti di azione in materia di alimenti (Segue) Art.444 c.p. Commercio di sostanze alimentari nocive. Chiunque detiene per il commercio, pone in commercio ovvero distribuisce per il consumo sostanze destinate all alimentazione, non contraffate né adulterate, ma pericolose alla salute pubblica, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa non inferiore ad 51. La pena è diminuita se la qualità nociva delle sostanze è nota alla persona che le acquista o le riceve. Nota: non viene punito il produttore!
Delitti di azione in materia di alimenti (Segue) Art.452 c.p. Violazioni colpose Stabilisce che i reati di cui agli artt.439 445 c.p. sono puniti in modo attenuato se commessi con colpa colpa (439 c.p.:da 6 mesi a tre anni o da 1 a 5 anni; 440, 442, 444 c.p.: pene ridotte da 1/3 a 1/6) Nota: la colpa riguarda non già l adulterazione (che può essere anche volontaria) ma la pericolosità del prodotto(il soggetto agente non se la deve nemmeno prospettare come rischio, altrimenti si ricade nell ipotesi dolosa)
I principali reati in materia di SICUREZZA DEGLI ALIMENTI REATI DI PERICOLO PRESUNTO (CONTRAVVENZIONI) REATI DI PERICOLO CONCRETO ( DELITTI DI AZIONE ) REATI DI EVENTO (DELITTI)
Delitti di evento in materia di alimenti Art. 589 cod.pen. chiunque cagiona per colpa la chiunque cagiona per colpa la morte di una persona è punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni
Delitti di evento in materia di alimenti (segue) Art. 590 cod.pen. Chiunque cagiona ad altri, per colpa, Chiunque cagiona ad altri, per colpa, una lesione personale è punito con la reclusione fino a tre mesi o con la multa fino a lire seicentomila Si procede a querela di parte
Art.6, comma 5, L.283/62 Stabilisce l esclusione dei benefici della sospensione condizionale della pena e della non menzione nel casellario giudiziale in caso di condanna per frode tossica o comunque dannosa alla salute umana Corte Cost. 85/97: la disposizione non si applica soltanto alle contravvenzioni di cui alla L. 283/62 ma a tutti i casi in cui all elemento del pericolo legato alla nocività o dannosità dell alimento si accompagni quello della frode
Art.12 bis L.283/62 Stabilisce che in caso di condanna per uno dei reati di cui agli artt.5, 6, 12 del DLV 283/62, il Giudice può disporre, in ragione della gravità e del pericolo che in concreto si è determinato, la chiusura o sospensione dell esercizio. Questo anche se i fatti costituiscono più grave reato In generale la disposizione è limitata ai reati di cui alla L. 283/62; Se però quei reati sono assorbiti da altri (es. da quelli di cui al C.p., in caso di pericolo concreto e collettivo) la norma potrà trovare comunque applicazione.
Riepilogo sulle principali caratteristiche reati in materia di sicurezza degli alimenti REATI DI: PERICOLO PRESUNTO - CONTRAVVENZIONI DIMENSIONE INDIVIDUALE SANZIONI MODESTE REATI DI: PERICOLO CONCRETO - DELITTI DIMENSIONE COLLETTIVA SANZIONI MEDIE (colpa)/ SEVERE (dolo) REATI DI: EVENTO DELITTI DIMENZIONE INDIVIDUALE SANZIONI MEDIE (colpa)
A conclusione della disamina in materia di illeciti penali: CHI è responsabile per i reato in materia di alimenti? In apparenza si tratta di reati COMUNI (li può commettere chiunque); in sostanza, si ritiene che rispondano penalmente i responsabili delle imprese (a seconda dei casi, produttrici, distributrici all ingrosso, al dettaglio ), ovvero gli amministratori delle persone giuridiche o gli imprenditori. E possibile una delega di funzioni? La giurisprudenza è divisa
DELEGA DI FUNZIONI in materia di alimenti Secondo parte della giurisprudenza, la delega sarebbe sempre ammessa, anche nelle strutture semplici: Cass.14/6/05, 33308; Cass.9/7/04, n.36055); serve, però, una delega specifica; fermo restando, per alcune sentenze, un obbligo di controllo (Cass. 25.2.81, n.593) Secondo altro insegnamento, sarebbe possibile solo nelle strutture complesse (tale non è stato ritenuto un supermercato con 24 dipendenti: Cass. 22/2/06, n.11909)
Sanzioni amministrative in materia di alimenti
Illeciti amministrativi in materia di ALIMENTI Premessa: depenalizzazione ed indicazioni comunitarie Come visto, il DLV 30 dicembre 1999, n.507, ha depenalizzato gran parte della moltitudine di reati minori esistenti in materia di alimenti; al contempo, il reg. 178/02 richiede ai legislatori di fissare sanzioni a presidio di principi fondamentali dettati dallo stesso decreto Il legislatore italiano si è affidato alle sanzioni amministrative (DLV 190/06)
Principali illeciti amministrativi in materia di alimenti DLV 190/06 Violazioni in materia di RINTRACCIABILITA (art.18 reg.178/02) Sanzione amministrativa: da 750 ad 4.500
Principali illeciti amministrativi in materia di alimenti DLV 190/06 Violazioni in materia di AVVIO delle procedure per il ritiro di merci dal mercato (artt.19, 20 reg.178/02) Sanzione amministrativa: da 3.000 ad 18.000
Principali illeciti amministrativi in materia di alimenti DLV 190/06 Violazioni in materia di comunicazioni in caso di ritiro di merci dal mercato (artt.19, 20 reg.178/02) Sanzione amministrativa: da 2.000 ad 12.000
Principali illeciti amministrativi in materia di alimenti DLV 190/06 In caso di reiterazione delle violazioni amministrative Sanzione amministrativa: Sospensione dell attività da 10 a 20 giorni lavorativi
Principali illeciti amministrativi in materia di alimenti Osservazioni critiche alle previsioni sopra illustrate Scarsa determinatezza Scarsa severità