PSICOLOGIA DELL INCONSCIO C.G. JUNG. Relazione di Angelo Gabriele Aiello LA PSICOANALISI



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PSICOLOGIA DELL INCONSCIO C.G. JUNG Relazione di Angelo Gabriele Aiello LA PSICOANALISI Dopo brevi accenni ad una definizione della teoria delle malattie nervose, Jung si sofferma sulla teoria del trauma elaborata dal Dr. Breuer, il quale sostiene che il sintomo isterico deriva da traumi psichici la cui impressione perdura inconsciamente per anni. Questa teoria gli fu ispirata dal caso di una paziente che presentava i seguenti sintomi: paralisi spastica del braccio destro, saltuarie assenze e afasia sistematica (perdita della lingua madre, tedesco; si esprimeva in inglese). I disturbi non presentavano cause organiche. Breuer notò che ogni qual volta la ragazza parlava del suo passato stava meglio per qualche ora. In tal modo guarì. La paziente si era ammalata mentre assisteva il padre gravemente ammalato. Ella racconta questo episodio: mentre era sola di notte con l ammalato, il braccio che era appoggiato allo schienale della sedia, improvvisamente le cadde e, in uno stato di dormiveglia essa vide una biscia nera strisciare dalla parete verso il padre. A questo punto tentò di respingere la bestia ma si sentì paralizzata: vide le dita della mano trasformarsi in serpentelli e le unghie in teschi. Cercò di pregare ma non vi riuscì finché non trovò un versetto in inglese che divenne allora la sua lingua. Casi del genere sono noti ed in essi vi è sempre una predisposizione, che sarà chiarita dal seguente caso che Jung narra. Una paziente in cura da lui una sera uscendo da una riunione mondana fatta in onore di una sua amica che partiva per le vacanze, nel sentire alle sue spalle una carrozza trainata da cavalli, si mise a correre finché le forze non l abbandonarono e cadde a terra su un ponte. Fu portata nella casa di un amico che faceva parte della compagnia con cui aveva passato la serata. Durante il trattamento analitico la paziente raccontò che a Pietroburgo nel 1905 durante una dimostrazione rimase coinvolta in una situazione simile, ma con molta freddezza e calma riuscì a cambiare strada. Ancora quando era bambina mentre era in carrozza i cavalli si imbizzarrirono e iniziarono una corsa scatenata verso un precipizio; il cocchiere si buttò giù e così fece anche lei dopo varie incitazioni e indecisioni. Da bambina la paziente era stata come si dice un maschiaccio e da adolescente rifuggiva la compagnia femminile, finché due uomini fecero breccia nel suo cuore: il signor A sposato con una sua amica ed il signor B scapolo. In una festa capitò che le cadde l anello; il signor B lo recuperò e glielo mise al dito dicendo Sa cosa significa questo? Lei si imbarazzò molto, prese l anello e lo gettò dalla finestra abbandonando la compagnia. Successivamente andò in villeggiatura con il signor A, e la moglie che evidentemente cominciava a sospettare la simpatia della paziente per il marito si ammalò di nervi e spesso stava in casa. Finché un giorno durante una gita in barca la nostra cadde in acqua; lui riuscì a salvarla a fatica e la baciò. Da questo momento la paziente cercò di accelerare i tempi del fidanzamento con il Signor B finché non accadde l episodio descritto all inizio. L inconscio aveva suggerito alla paziente che era arrivato il momento giusto per stare da sola con il signor A in quanto era la moglie di questi che era partita per la vacanza. Con questo caso Jung ci illumina sulla predisposizione al trauma ma soprattutto sul fatto che il trauma diviene un pretesto per il manifestarsi di un conflitto erotico. Ed è proprio il conflitto erotico che diviene causa di nevrosi.

LA TEORIA DELL EROS La mancata unità con se stesso è un contrassegno dell uomo civilizzato. La nevrosi si verifica laddove la coscienza vorrebbe tener fede ad un proprio ideale morale e l inconscio tende ad un suo ideale immorale. Qual è la tecnica migliore per conoscere ciò che accade nel paziente? Una volta si usava l ipnosi ma questa tecnica si è rivelata insufficiente. L altro metodo messo a punto nella clinica psichiatrica di Zurigo è quello associativo. Questo metodo rivela in maniera esatta la presenza di conflitti nella forma dei così detti complessi. Il metodo più importante per conoscere i conflitti patogeni è, come ha per primo dimostrato Freud l analisi dei sogni. Il sogno nell antichità era considerato un monito del destino, un messaggio degli dei. Oggi per noi è un rivelatore dell inconscio che ci lascia intravedere i segreti celati alla coscienza. Se interroghiamo il paziente sul sogno e gli facciamo fare le associazioni, egli ci porterà verso i conflitti che stiamo cercando. Freud ha visto nei sogni in un primo momento un elemento di appagamento dei desideri, ma questi sogni sono rari; più frequenti sono invece i sogni in cui sono presenti situazioni che neghiamo alla coscienza desta. Attraverso il caso di una ragazza che sogna la morte della madre Freud pone due tipi di problemi; il primo è quello che nell inconscio ci siano contenute reminiscenze infantili, il secondo è quello dell incesto: la ragazza è cresciuta, si presenta il problema del matrimonio alla fanciulla adolescente; vi è una spinta al ritorno alla famiglia quindi al padre, ed ecco che per Freud l incesto ha un carattere primario. Contro questa tendenza Jung osserva che l insorgere occasionale della tendenza all incesto non dimostra affatto una sopravvivenza generale di una spinta all incesto. Esso è un fenomeno secondario morboso in quanto tale. E cioè risultato di una regressione attuata quando, come nel caso summenzionato, un impulso prospettico quale quello al matrimonio, non viene preso seriamente in considerazione. La paura, l incertezza, la pigrizia del soggetto lo bloccano e il desiderio sessuale, già adulto, viene riferito alla figura maschile familiare cioè al padre. LA VOLONTA DI POTENZA Qui in Jung si mette in contrapposizione a Freud attraverso Adler il quale elabora la teoria della volontà di potenza. Caso: la paziente presenta disturbi quali angoscia e asma. Dice che cominciò a star male una notte. Aveva sognato di essere assalita da animali feroci leoni, tigri. Svegliò il marito e gli chiese se l amava. La paziente racconta di avere avuto un flirt con un italiano e che, mentre era a passeggio al chiaro di luna, fu colpita da un suo sguardo. Poi dice che a Parigi dove era andata con il padre da bambina, aveva visto lo stesso sguardo in suo padre che lo rivolgeva ad una donna. Fu dopo questo episodio che la nostra cominciò ad avere verso il padre atteggiamenti ambivalenti. Ebbe di frequente disturbi tipo senso di soffocamento e mandare di traverso il cibo. Quando il padre morì fu colpita da una crisi di riso. Dopo l episodio dell italiano la paziente si sposò e stette bene fino a quando non scoprì che il marito aveva un altra relazione. Secondo l interpretazione freudiana la nevrosi in questa paziente nasce dal conflitto fra la relazione fantastico-erotica infantile e il suo amore per il marito. Secondo la teoria della volontà di potenza di Adler le cose sono andate diversamente: il fallimento del matrimonio dei genitori e la conseguente nevrosi della madre

spinsero la nostra paziente ancora piccola ad emergere ed a divenire la preferita del padre. Quando si rese conto che c era qualche cosa che non riusciva a dominare imitò la madre rifugiandosi nella nevrosi. Tutto ciò durò finché visse il padre. Dopo la sua morte tutto fu regolare, finché non si accorse che appunto il marito si era sottratto al suo dominio. La cosa più meritevole di Adler secondo Jung è l aver dimostrato che la nevrosi è orientata per conseguire un fine. In questo paragrafo Jung abbozza anche il concetto di ombra: l ombra è il nostro sinistro tremendo fratello ossia la nostra antitesi in carne ed ossa, legato a noi da vincoli di sangue che contiene e accumula malignamente ciò che noi abbiamo cercato di fare sparire sotto il tavolo. IL PROBLEMA DEL TIPO DI ATTEGGIAMENTO Qui Jung va ad una ricerca di sintesi di Freud e Adler. Per Freud l oggetto pone limiti alla brama di piacere che è propria del soggetto. Per Adler il soggetto cerca la superiorità, il primato e il dominio sull oggetto. Entrambe le teorie sono giuste; esse sono elaborate da due tipi di personalità diverse. INTROVERSIONE ED ESTROVERSIONE L introverso è esitante, riflessivo, piegato su se stesso, schivo agli oggetti. L estroverso è aperto, pronto e ben disposto; si avventura spesso fiducioso e non curante nelle situazioni. Nel primo caso l elemento decisivo è il soggetto, nel secondo l oggetto. La causa della variazione dei tipi risiede nelle funzioni della coscienza: pensiero, sentimento, sensazione e intuizione. Influiscono poi sul soggetto il sesso, l età, la cultura, l attività. Le cause delle nevrosi non possono essere fatte risalire solo all infanzia, al ieri, esistono anche un oggi e un domani. Esistono tentativi di nuova sintesi della vita, tentativi falliti, che per motivi esterni o interni non si sono sviluppati nel modo giusto. Ancora attraverso l esempio di un caso Jung allarga l orizzonte. Un uomo d affari americano venuto dal nulla decide di ritirarsi dal lavoro e, dopo aver organizzato il suo futuro, casa in campagna, campi da tennis, cavalli, automobili, si ammala di ipocondria e crisi improvvise di pianto e angoscia. Uno specialista gli consiglia di riprendere a lavorare, ma sul lavoro non è più lo stesso, non riesce più a canalizzare l energia. E regredito ad uno stato di 25 anni prima quando aveva contratto una infezione sifilitica; ma questo era solo una tappa delle sue reminiscenze. L originaria relazione con la madre è diventata l elemento decisivo della sua sintomatologia; vi è un aggiustamento per provocare l attenzione della madre peraltro già morta da tempo. Quest uomo ha vissuto tutto con la testa e niente con il corpo nel senso che una parte di sé è rimasta nascosta. Se fosse in grado di seguire le fantasie che nascono dalla sua situazione sarebbe la sua salvezza ma l esito finale è la morte. Con questo caso Jung introduce il concetto di energia psichica ovvero ridefinisce il concetto di libido che non è più come per Freud eros, ma appunto energia psichica. L energia ha sempre bisogno di un gradiente se non vi è tensione fra contrari non vi è energia. IL CONCETTO DI TRASLAZIONE

La traslazione è la proiezione che il paziente ha sul medico, delle reminiscenze infantili del padre o della madre. Essa o c è o non c è, non può essere prodotta. INCONSCIO PERSONALE E INCONSCIO COLLETTIVO L inconscio personale rappresenta lo psichico soggettivo. L inconscio collettivo rappresenta lo psichico oggettivo. L inconscio personale contiene il rimosso e il subliminale (percezioni sensorie che non hanno raggiunto la coscienza) contenuti che non sono ancora maturi per la coscienza. L inconscio collettivo contiene l irrazionale, l epoca infantile cioè i residui della vita ancestrale. L archetipo che è una sorta di disposizione a riprodurre sempre le stesse o analoghe rappresentazioni mitiche. Nel capitolo Il metodo sintetico o costruttivo Jung attraverso il sogno di una sua paziente ci introduce ad alcuni concetti fondamentali della sua elaborazione. La paziente è in procinto di attraversare un ruscello, non vi sono ponti, riesce però a trovare un punto per attraversare; mentre sta per farlo un grosso granchio che sta celato nell acqua l afferra al piede e non la lascia più. Si sveglia con angoscia. Le associazioni sono: ruscello-barriera; guado-un occasione per trovare sicurezza, una strada possibile. Il granchio è nascosto, è anche cancro, come la malattia di cui è morta la signora X. Il granchio va all indietro, mi vuole trascinare nell acqua, cosa mi impedisce di andare dall altra parte? Ho avuto uno scontro con la mia amica. La paziente aveva avuto con la madre un rapporto esaltato e fantastico e con la sua morte aveva trasferito sulla sua amica i suoi sentimenti. Il rapporto con la sua amica è molto appassionante, al limite della omosessualità. Il problema della paziente è di attraversare il ruscello, toccare l altra sponda, rinunciare alla relazione con l amica. Eppure ella preferisce non sfuggire agli abbracci dell amica il che equivale al desiderio infantile che sia la madre ad abbracciarla. L aspetto incompatibile del desiderio è l omosessualità. Il granchio afferra il piede da uomo della ragazza. Il piede ha significato sessuale, è quindi la paziente che svolge la parte del maschio. L interpretazione di questo sogno dice: il motivo per cui la paziente non vuole rinunciare all amica nasce dai desideri omosessuali rimossi; poiché questi sono moralmente incompatibili con la tendenza della personalità cosciente diventano inconsci. L angoscia è il rapporto con il desiderio rimosso. Questo modo di procedere causale riduttivo, corrisponde anche al piano oggettuale analitico. Il piano soggettuale sintetico o costruttivo ci porta ad una più ampia comprensione del sogno. L ostacolo da superare è in lei, c è in lei qualche cosa che le impedisce di superare la barriera, di passare da una situazione all altra. Occorre a questo punto analizzare i simboli: cosa rappresenta il granchio? Esso è in relazione all amica e l amica è associata alla madre. L amore ardente e passionale che prova per la madre ci riporta all infanzia. Si tratta perciò di una parte della libido che non è stata disciplinata, differenziata, o umanizzata. Ora l animale è proprio l esempio migliore di questa situazione; la paziente associa il granchio alla signora X la quale dopo essere rimasta vedova ebbe una serie di avventure con uomini ed in particolare con un artista che la paziente conobbe e di cui riportò un impressione inquietante e fascinosa. Ora la paziente si dice che quando era ragazza aveva una vena di spensieratezza, anzi di leggerezza assai pronunciata. Ella temeva che questa tendenza la conducesse ad una vita immorale; ed è proprio questo timore che la spinge verso l amica con la quale si sente tutelata in questo senso.

La morte per cancro della signora X era secondo la paziente una punizione per la sua vita immorale. L elemento virile, cioè il piede e le analogie fra la signora e l amica ci portano a pensare che ci sia una certa identificazione fra la paziente e l artista. Infatti l artista è l immagine maschile della paziente: l animus. Ella aveva proiettato sull analista questo suo tratto maschile. Infatti quando Jung le chiede come mi immagina quando non si trova nel mio studio? risponde: a volte mi appare in maniera idealizzata e a volte mi sembra pericoloso, inquietante, quasi un mago maligno, un demone, ma lei non è così. Jung è l artista, la paziente la signora X, questa traslazione diventa un ostacolo (il granchio). A questo punto l analista si eleva a livello del soggetto e si dichiara un immagine: l immagine di qualche cosa che è nell inconscio della paziente e dopo aver chiarito la proiezione, e aver quindi la paziente rifiutato questa immagine dice strano ma lei ha toccato il punto che non ho mai superato con la mia amica, qualche cosa di maligno, crudele, inumano, un sentimento che mi porta ad odiare la mia amica. La traslazione a questo punto si modifica. Ora Jung prende il posto dell amica e a questo punto ci riporta al concetto di archetipo: figure come il mago e il demone rappresentano figure mitologiche. Esse sono figure mitiche, che fanno parte dell inconscio collettivo. Gli archetipi data la loro affinità con i fatti fisici compaiono per lo più in forma di proiezioni e sono riferiti a persone dell ambiente circostante. Se qualcuno proietta un diavolo in un suo simile vuol dire che c è qualche cosa che rende possibile la fissazione di questa immagine. Vuol dire che c è incompatibilità fra due uomini. Il diavolo è una variante dell archetipo dell ombra, un aspetto pericoloso dell uomo, il lato che non viene riconosciuto e accettato. L archetipo del demone incantatore può essere paragonato all idea del dio primitivo, una personalità provvista di doti magiche. Quando è così può essere visto come il vecchio saggio. Il sogno della nostra paziente ci dice che essa non è ancora in grado di passare ad un altra fase della sua vita, essa deve andare avanti ed approfondire la sua visione delle cose. In questo sogno l inconscio svolge un ruolo negativo. Ma l inconscio non ha solo una funzione negativa, anzi nel sogno successivo esso ha un evidente funzione positiva. Il sognatore è un giovane poco più che ventenne, con apparenze ancora infantili, lievi tracce di femminilità, intelligente, educato, buona formazione artistica. Il ragazzo sogna: Mi trovo in una grande basilica, in cui regna una misteriosa luce crepuscolare, dicono che è la basilica di Lourdes. Al centro c è un pozzo profondo, oscuro nel quale dovrei scendere. Osservazioni del paziente; Lourdes: fonte mistica di salute, ieri pensavo che cerco la guarigione e che mi farò curare da lei. A Lourdes deve esserci un pozzo del genere, probabilmente è sgradevole di scendere in quell acqua. Il pozzo della chiesa però è molto profondo. La Basilica mi richiama alla memoria il duomo di Colonia, mi ricordo che la prima a parlarmene è stata mia madre; desideravo diventare prete in un duomo come quello. L intensità con la quale la sua fantasia infantile si è aggrappata al duomo di Colonia risponde a un forte bisogno inconscio di trovare un surrogato alla madre. La chiesa è la madre e anche il grembo, essa è l identità del figlio con i genitori. L istituto dell iniziazione, cioè l ingresso dell età virile è la cresima. Quando la madre parlò del duomo di Colonia, un immagine originaria fu chiamata in vita, ma non vi fu poi nessun educatore ecclesiastico che sviluppò questo esordio. Il desiderio che un uomo lo guidasse ha continuato a svilupparsi nel ragazzo ma ha assunto una forma di omosessualità. Secondo sogno: sogno un grande duomo gotico, all altare c è un prete, sito davanti a lui con un amico e tengo in mano una figurina giapponese

d avorio con la sensazione che la si debba battezzare. Improvvisamente giunge una signora un po anziana, prende dalla mano del mio amico un distintivo in forma di anello, se lo infila al dito. Il mio amico ha paura che questo possa in qualche modo legarlo, ma in quello stesso momento risuona una splendida musica d organo. Qui compare il prete, il paziente associa la statua all organo genitale maschile; gli ebrei praticano la circoncisione che simbolicamente è paragonabile al battesimo. L amico è legato all omosessualità, ne è dimostrazione l anello che ha in mano. Il paziente deve essere portato tramite il battesimo e l iniziazione verso il superamento dell omosessualità e qui compare una donna. Potrebbe essere questo il passaggio all eterosessualità ma la donna è anziana e viene riconosciuta come l amica della madre. Le immagini dell inconscio collettivo in questo caso sono positive. Ecco alcuni archetipi: ombra, animali, vecchio saggio, animus, anima, madre, bambino, processo d individuazione che è quaternità, cerchio; l uomo che tende alla realizzazione della sua totalità. Il trattamento analitico si svolge come un continuo colloquio con l inconscio. L interpretazione del sogno è errata quando il sogno si ripete, oppure quando vi è una parafrasi di tono ironico, oppure una opposizione diretta, assoluta, comunque quando il rapporto tra medico e paziente si inaridisce. Qui Jung racconta un sogno che gli fece capire come il suo atteggiamento verso una paziente era errato. Mentre passeggiava al tramonto in una strada di campagna vedeva sulla sua destra un castello e sulla torre si intravedeva una balaustra sulla quale c era una donna: era la sua paziente. Jung fu costretto a guardare tanto in alto che si svegliò con il male al collo. Capì che doveva cambiare modo di vedere la sua paziente, anziché guardarla dall alto al basso come era solito, guardarla dal basso all alto. Quando comunicò queste cose alla sua paziente il rapporto migliorò.